da Mazzi » 03/10/2012, 20:46
PARTE 1 CARTAGENA DE INDIAS
Il volo con Avianca arriva puntuale all’aeroporto Rafael Nunez. Il viaggio mi ha visto partire da Pisa con volo Ryanair diretto a Girona, fare una sosta di una notte a Barcellona e ripartire il giorno seguente dalla capitale della Catalunia alla volta di Cartagena, facendo scalo a Bogotà.
Arrivo a Cartgena alle 23:40 e raccolto il bagaglio posso dirigermi velocemente all’hotel in taxi, in quanto a Bogotà avevo già sbrigato le pratiche per l’immigrazione ed avevo avuto tempo di prelevare qualcosa al bancomat.
Fuori dall'aeroporto numerosi taxi aspettano i viaggiatori che sono arrivati con uno degli ultimi voli della giornata, mi accordo sul prezzo con il tassista e sprofondo nel sedile posteriore. Il tassista ha voglia di parlare ma io no, quindi faccio finta di non capire lo spagnolo e mi godo il panorama dal finestrino. Non sono molti i km che dividono l'aeroporto dalla città, la strada costeggia il mare, che nell'oscurità assomiglia ad una tavola nera. Ci avviciniamo alla città vecchia, in lontananza si vede qualche campanile che svetta tra le case, sulla destra seguendo la linea del mare riesco a vedere i grattacieli illuminati della nuova zona di Bocagrande. Entriamo nelle mura ed il taxi inizia a percorrere parecchie stradine minuscole tutte a senso unico. Continuo a godermi lo spettacolo e dopo qualche minuto sono d'arrivo in hotel.
Quando arrivo in hotel, il proprietario Alex, mi riconosce e mi da nuovamente il benvenuto nella sua città. Scambiamo qualche battuta e ne approfitto per chiedergli dove posso recarmi per la sera, sono stremato dal viaggio, ma in fondo è un sabato sera ed io sono appena arrivato, non posso andare subito a letto.
Lui mi consiglia,visto che non ho voglia di camminare tanto, di andare nella piazza della torre all’ingresso della città vecchia, dove di sicuro c’è musica e c’è da divertirsi. Corro in camera a lavarmi e sono pronto per uscire. Percorrere le strette vie della città con i suoi edifici in stile coloniale è un piacere, non ho bisogno della cartina per muovermi e passeggiando lentamente mi lascio trasportare dal suono della musica che fuoriesce dai vari locali che incontro. Nel tragitto provano ad importunarmi le solite persone che vogliono vendere sesso e droga, purtroppo a Cartagena ce n’è in abbondanza. Io rifiuto gentilmente, sempre con il sorriso sulle labbra e a parte qualcuno un po’ più insistente tutti mi lasciano in pace. Arrivo nella piazza centrale, ci sono persone che parlano sedute ai tavolini ed altre sulle panchine, tanti venditori che cercano di racimulare qualche spicciolo, qualche turista a caccia di una notte di divertimento e diverse prostitute al lavoro. La musica la fa da padrona, si alternano salsa, bachata, vallenato e reggeton. Io mi godo un po’ lo spettacolo seduto su una panchina, fino a quando non decido di dirigermi al Tu Candela. L’ingresso costa circa 4 euro con inclusa la consumazione, entro pago e vado al bar a prendermi una Club Colombia, una delle birre locali. Mi appoggio al bancone, mi guardo un po’ intorno, c’è gente che balla, qualche gruppetto di turisti soli ed altri accompagnati da ragazze, l’ambiente è vivace, la musica ti fa muovere ma io sono troppo stanco per ballare, rimango al mio posto, finisco lentamente la birra ed attendo che la stanchezza superi la soglia limite. Sono già quasi le due, stasera più di così non potevo dare, torno verso l’hotel, saluto Alex e vado verso la mia stanza, finalmente c’è un letto che mi aspetta....
Il giorno seguente nonostante la stanchezza mi sveglio alle sette, il cambio di fuso orario non mi ha permesso di dormire molto. Decido di alzarmi e di sbrigare le cose più urgenti che ho da fare: comprare una sim card colombiana e comprare un convertitore per la presa elettrica, visto che il mio l'avevo lasciato intelligentemente a casa!!
Mentre esco Alex mi chiama, c’è una telefonata per me, è Sandra. Sandra l’ho conosciuta lo scorso anno tramite Couchsurfing ma in quell’occasione avemmo pochissimo tempo a disposizione per conoscerci. Mi dice che oggi lavora fino alle 5 ma quando esce possiamo incontrarci per andare a mangiare qualcosa insieme. Esco, di domenica mattina a quest’ora la città è praticamente deserta, cammino per un po’ alla ricerca di un negozio aperto per comprare ciò di cui ho bisogno ma non ho fortuna. Mi affido ad un tassista, che mi accompagnerà in giro per la città nuova alla ricerca di un negozio aperto. Raggiungiamo in auto il quartiere di Bocagrande, la zona dove ci sono le spiaggie, gli hotel, i grattacieli, negozi e ristoranti. Il quartiere dove si fanno le vacanze di spiaggia e relax. Giriamo parecchi negozi prima che ne incontri uno che ha delle sim ed il convertitore per la corrente. Finalmente ho un numero colombiano ed un convertitore per ricaricare il telefono.
Passo la fine della mattinata e l’inizio del pomeriggio alla spiaggia di Bocagrande, devo dire che si sta bene, la spiaggia è grande e non c’è tanta gente ma l’acqua putroppo è proprio brutta e per essere ai caraibi è davvero un peccato. Attendo le 5 in spiaggia, sorseggiando succo di frutta e bagnandomi di tanto in tanto nell'oceano. Infine mi dirigo all’hotel dove ho appuntamento con Sandra.
E’ un piacere rivedere una persona dopo un anno, soprattutto quando la saluti sapendo che probabilmente non la vedrai mai più. Stavolta è andata diversamente ed eccoci qua di nuovo insieme. Ci muoviamo a piedi per la città vecchia alla volta delle mura, saliamo sopra ed abbiamo di fronte a noi lo spettacolo dell’oceano, e del sole che sta per tramontare. Raggiungiamo il Cafè del mar, un bar sulle mura con tavolini vista oceano e musica lounge. Noi decidiamo di rimanere un po’ in disparte, appoggiati al parapetto, a raccontarci cosa abbiamo fatto in questo anno ed a goderci il tramonto. Ci tratteniamo fino a quando non fa buio, dopodiché ci dirigiamo ad un ristorante in centro. La serata scorre perfetta tra chiacchiere e risate, non potevo chiedere di più da questo mio primo giorno in Colombia.
La mattina seguente riesco a dormire un po’ di più ma non voglio dormire troppo, è solo il mio secondo giorno a Cartagena ma è già l’ultimo. D’altronde la città l’avevo già visitata lo scorso anno e questa visita doveva servire solo per respirare di nuovo l’aria magica della città vecchia. Ho appuntamento con Sandra alle 3, oggi abbiamo deciso di andare al mare insieme. Io trascorro la mattina da solo, camminando senza meta con solo la mia macchina fotografica. Ne approfitto per fare qualche scatto, percorro le piccole strade del centro, passeggio sulle mura, mi fermo in qualche piazzetta ad ammirare questa opera d'arte a cielo aperto e rientro in hotel proprio quando il cielo si fa scuro ed inizia a venire giù una vera e proprio pioggia torrenziale. Decido di aspettare Sandra alla reception dell’hotel, passo un po’ di tempo su internet, un po’ parlo con Alex e così si fanno le 3.
Per fortuna ha smesso di piovere ma è sempre nuvoloso, decidiamo di andare lo stesso al mare e Sandra mi consiglia la spiaggia di El Laguito perché è più tranquilla delle altre. E’ una spiaggia all’estremo sud-ovest della città ed in effetti qui non c’è l’ombra di un venditore né tantomeno di un turista, la spiaggia è praticamente libera e tutta per noi. A farci compagnia solo qualche gabbiano e qualche altro uccello che ci gira in torno. Per rilassarsi qui è il massimo. Il pomeriggio scorre tranquillo, così come anche la cena e la serata. Saluto Sandra con la consapevolezza che chissà, forse il destino ci farà incontrare ancora. Se sono tornato una volta potrei farlo ancora, ma la mia mente già pensa al giorno successivo ed al mio trasferimento verso Leticia in Amazzonia, è qui che inizierà l'avventura!!
Forse è vero, in questa mia seconda visita a Cartagena non ho visto molto della città, ma forse è proprio quello che volevo, niente musei o monumenti, nessun posto consigliato da una guida, volevo solo godere dell'aria magica che si respira qui…
"Sai cos'è bello,qui? Guarda: noi camminiamo,lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia,e loro restano lì,precise,ordinate.Ma domani,ti alzerai,guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla.Il mare cancella,di notte.La marea nasconde.È come se non fosse mai passato nessuno.È come se noi non fossimo mai esistiti.Se c'è un luogo,al mondo,in cui puoi non pensare a nulla,è qui.Non è più terra,non è ancora mare.Non è vita falsa,non è vita vera.È tempo.Tempo che passa.E basta..."