Birra e delirio a Belgrado

[Maxdivi]

Stavo pensando per il futuro a breve di buttar giu' qualcosa riguardo il mio viaggio estivo pertanto propongo un sondaggio :

Volete voi impavidi amici di otra il racconto massimese a riguardo???

A voi la scelta..il titolo del post-racconto e' ispirato al film "paura e delirio a Las Vegas" ed e' idoneo al caso

[alessandra lampy]

Voglio, voglio...addirittura ispirato a quel film!?!?

[Jena Plissken]

Volete voi impavidi amici di otra il racconto massimese a riguardo???

A voi la scelta..il titolo del post-racconto e' ispirato al film "paura e delirio a Las Vegas" ed e' idoneo al caso

Ottimo titolo certo che lo vogliamo stavo giusto per iniziare a pungolarti

[Mazzi]

Certo che lo vogliamo!!!

[Maxdivi]

ringrazio intanto Mazzi, Jena e Alessandra....vediamo intanto se c'e' qualche altro voto

[flyingsoul]

ringrazio intanto Mazzi, Jena e Alessandra....vediamo intanto se c'e' qualche altro voto

Ma smettitela di tirartela ed inizia a scrivere!

[cametauval]

Sai che delle ragazze serbe mi dicevano giorni fa che loro sono incazzatissimi perchè Belgrado è diventata fantastica e il resto del paese cade a pezzi!

[Maxdivi]

ringrazio intanto Mazzi, Jena e Alessandra....vediamo intanto se c'e' qualche altro voto

Ma smettitela di tirartela ed inizia a scrivere!

In realta' sto guadagnando tempo sai quelle cose che dici: " oggi si, sisi...oggi lo faccio!! " e poi i giorni o peggio settimane passano
E' "un quelli che aspettano....." Obe docet
Stacchetto musicale d'attesa:

http://www.youtube.com/watch?v=9Eo8zI0BXMA

[Maxdivi]

Sai che delle ragazze serbe mi dicevano giorni fa che loro sono incazzatissimi perchè Belgrado è diventata fantastica e il resto del paese cade a pezzi!

Belgrado e' sempre stata fatastica .
Se invece si riferiscono a ristrutturazioni varie/occidentalizzazioni allora mi tocchera' stabilirmi a Nis

[Maxdivi]

Rilascio una prima parte qualcosa, in preda al delirio del nulla in tv ieri sera , finalmente sono riuscitto a partorire
Il racconto che seguira' e' in puro stile massimese pertanto e' necessario il solito avviso preventivo ai lettori attiviamo il parental control:

"Racconto squisitamente parziale senza nasconderlo, scritto in maniera descrittiva mescolata a passi deliranti e visionari , dove cultura, storia e nozioni fondamentali o piccoli consigli per i viaggiatori si mescolano allegramente a dettagli insignificanti per i piu', politica, battutacce e minchiate varie oltre a contenuti audio video altamente tamarri, il tutto romanzato nella forma, ma non nei contenuti ed osservazioni, dal quale non e' escluso nulla ( o almeno spero di non aver tralasciato )".

Il racconto e' in tre capitoli. Il primo dedicato alla memoria del caro Canga, cosi' come l' avatar che ho messo, ho caricato la foto di Chavez e Luka che gli avevo postato e tanto gli era piaciuta.
il secondo dedicato al cugino Jena ( che nomino difensore ufficiale della baviera ) ed il terzo al Geometra Calboni..a quest'ultimo spero di strappare qualche sorriso cosi' come i suoi racconti anni fa li strapparono a me .
Senza di lui questo spazio non esisterebbe.
Saranno tre capitoli belgradesi..belli lunghi. Per la macedonia forse scrivero' piu' in la' o forse no...dipende se avro' tempo, voglia o magari qaulcuno di voi sia venuto a picchiarmi
Dopo essermi autopompato a sufficienza direi che e' ora di cominciare...dalla fine..o quasi

puo' partire il siglone :
http://www.youtube.com/watch?v=41tY-PROEGA

[Maxdivi]

CAPITOLO PRIMO: L'INIZIO DELLA FINE

"Noc za nas" ( "Notte per noi" ) http://www.youtube.com/watch?v=5_9DueSwO_M

Eccomi qui, l'aereo sta per atterare in terra serba di nuovo, guardo dal finestrino, fuori i blocchi di Belgrado Nuova, dentro, davanti a me, un minchione col cuscino d'aereo comprato a Sidney, decisamente piu' adatto a transvolate transoceaniche che ad un viaggio di soli 40 minuti. Tutto tecnologico, con un attrezzo strano si proietta un film serial americano che si guarda a spezzoni. Immagini esterne. Nella mia mente invece scorrono altre immagini interne, quelle della Macedonia, piu' che altro delle facce delle decine di persone incontrate...sguardi, sorrisi , parole, fatti.
Ma il desiderio di lasciare quella terra e' pure presente...anzi e' piu' forte...me ne volevo andare, stanchezza, un po' di noia finale forse...lo scontro con una certa mentalita' pure...voglia decisa di tornare a casa, la casa di Serbia..nella mia Belgrado. Ho voglia di scendere e spaccare il mondo, l'avvicinarsi della notte aumenta il desiderio...siamo al crepuscolo ormai...ho pure degli appuntamenti da rispettare. La fretta c'e' e siamo ancora qui su questo macinino. Il Fratello e' alcuni sedili piu' indietro, forse dorme..chissa'...
L'atterraggio arriva infine ed e' brusco...non sono piu' sospeso, sono nel mio acquario adesso . Mi sento un po' Zio Mile, lo zio piu' coglione di tutti, nel suo video di anni fa..non e' svizzera, non e' francia, ebbene si siamo in serbia: http://www.youtube.com/watch?v=PSgrmYgLbnw
Ancora una volta mi spulciano il passaporto ai controlli aeroportuali e me lo timbrano, certe usanze non cambiano...giusto per ingannare la noia da frontiera e le doganiere serbe sono sempre piu' numerose agli sportelli .
Ritiro coi bagagli il programma del Beer Fest..e' d'obbligo. Accendo il cellulare ed arrivano buone nuove, finalmente si attiva il contatto con il quale dovrei incontrarmi nei giorni di permanenza. Ho gia' un appuntamento serale, ma il tempo stringe..non ce la faro'. Gli appuntamenti a Belgrado si fanno nel novanta per cento dei casi a piazza della repubblica in prossimita' della statua equestre di fronte al teatro nazionale. Quanti ricordi legati a questo luogo, la mia giovinezza passa anche attraverso questa piazza, sia gioie che dolori. Raggiungere il centro citta', sistemarmi in albergo, lavarmi e cambiarmi e' cosa impossibile da fare in meno di un'ora. Dico agli amici di andare avanti, ci incontreremo direttamente al Beer Fest, aggiornandoci e sperando di ritrovarci. Spero perche' ho sensazione di delirio .
Siamo in Serbia...deliriamo...e' questo il desiderio..
Per raggiungere il centro ci sono i taxi, una dritta e' quella di salire al piano superiore ed abbordare o lasciarsi abbordare dai taxi in arrivo dalla citta' dal terminale delle partenze..non quelli autorizzati al terminale degli arrivi. Costano meno...in genere sui dieci euro. Ma c'e' un gradito ritorno...il Fratello esce e nota il ripristino del bus Jat...perderemo piu' tempo ma lo prendiamo. Dopo aver svolto anche funzioni di facchinaggio ..il bus parte...pieno, con anche a bordo dei preoccupatissimi russi...intenti a spulciare un attrezzo tecnologico che proietta una mappa stavolta anziche' serie televisive..sorrido un po'. Alla fine il nuovo si inchinera' all'antico poiche' i russi non ci capiranno una mazza dalla mappa elettronica e dovranno comunque chiedere ai serbi dove scendere.
Il traffico da Surcin a Belgrado e' scorrevole, la cosiddetta "via sacra"...ricordi legati ad essa sono molteplici...tra cui il memorabile " Nema Mourinha, Nema Sampiona" dello scorso anno...tassisti, brava gente .
La russa del bus, Anija dai capelli rossi, scruta i cartelloni pubblicitari ed si rilassa...a casa gia' comincia a sentirsi...la bandiera russa e quella serba sfavillano sulla mega reclama della Gazprom...titolare della Nis oramai. Insieme per il futuro...chissa'..
Le fermate classiche del bus sono due: piazza Gloria ( Slavija ) e la stazione bus-ferroviaria accoppiata. La stazione arrivera' per prima ed e' quello che ci serve. Ma gia' da Nuova Belgrado appare il delirio. Il traffico e' intenso come a mezzogiorno, noto bus stracolmi come a Roma sotto natale. Materiale umano giovanile. La mlada generacija occupa anche le strade, diretta al Beer fest. Traffico e corpi..asfalto e palazzi. Ecco che appare la faccia di Belgrado...quella piu' sfavillante, cara ed amata, irriverente saluta cosi' stanotte: la cattedrale ne e' il cappello a punta...Zio Branko il ponte ne e' i denti superiori..il ponte vecchio gli incisivi inferiori...sorride a bocca aperta e fa la linguaccia verdognola che e' Zio Sava....le zattere sono infine i suoi molari .. Molari spenti o luminosi pronti a masticarti.
Stop si scende.

[Maxdivi]

. Poi via a piedi tra la via di Giorgio Nero lo zozzone ( che inevitabilmente e' anche la piu' inquinata di Belgrado, in omaggio al personaggio piu' adatto forse ad una Spalato che a Belgrado ) e via Sarajevo...altro luogo memorabile, dove anni fa incontrai l'amica che stasera proprio dovrei reincontrare ancora una volta...amicizie per la strada...amicizie di strada.
Ad accoglierci al classico Hotel, che ci ospita in caso di visite brevi, il buon vecchio Marko, sempre spumeggiante: " da dove venite stavolta? ".
"Da Ocrida" rispondo.
Mi dice: " Ocrida e' bella. In citta' c'e' pero' il Beer Fest".
Io: " Certo che lo so ragazzo"
Tempo mezz'ora che riscendiamo...dopo aver distrutto la stanza come nel film "Paura e delirio a Las Vegas"...creando veramente un misto tra rifiuti napoletani in strada ed acqua alta a Venezia per la fretta tra doccia e cambio abiti...siam gia' rifiondati nella hall. Sperando di avere l'indomani energie per risitemare quel bordello in camera. Sperando perche' sara' delirio..delirio deve essere...non c'e' alternativa stanotte.
Marko si raccomanda ancora: " ma sai dov'e il Beer Fest???"
Non rispondo. Guardo solo Marko e sorrido sotto i baffi...
Sorrido perche' sono a Belgrado Ed ho la bava alla bocca...schiumoso come sotto l'effetto di mille droghe acide, ringhioso e rabbioso come un lupo mannaro..."glio' popenaro" delle leggende paesane delle mie zone. Gli occhi sbarrati come correndo incontro ad una luce: "non c'e' tempo, non c'e' tempo" mormoro.
Nel frattempo i messaggi si sono susseguiti, il gruppo ci aspetta non piu' al cavallo, ma diretto alla festa, ci aspetteranno sotto un grande cartellone di una birra, "PILS PLUS" o almeno il nome pare...ma ho gia' seri dubbi..li trovero'??.
Buttati in strada mi sfrecciano davanti i beneamati bus regalo dell'impero giapponese...ora in citta' se ne vedono sempre meno...il fatto notevole e' che il bus e' piu' stracolmo di quanto visto al di la' del primo grande fiume: Zio Sava. L'idea di prenderlo la scartiamo..si sale quindi a piedi attraverso l'inattaccabile cugina via Balcanica ( balkanska ulica )
Inattaccabile almeno lo era, ora siamo in forma dopo oltre una settimana tra le salite di Ocrida vecchia la sera per rientrare all'appartamento. Cugina Balcanica si piega facilmente sotto le nostre suole La fretta e' fretta...le gambe trasformate in zampe...se potessi mi aiuterei pure con le mani...animalesco.Si sbrigano dunque alcune formalita' e si supera il fiume.

[Jena Plissken]

Grande inizio resto in attesa del resto al mio ritorno lunedi , protagonista assoluta per ora la foga di arrivare a casa

[cametauval]

Sai che delle ragazze serbe mi dicevano giorni fa che loro sono incazzatissimi perchè Belgrado è diventata fantastica e il resto del paese cade a pezzi!

Belgrado e' sempre stata fatastica .
Se invece si riferiscono a ristrutturazioni varie/occidentalizzazioni allora mi tocchera' stabilirmi a Nis

ma tu l'avevi mai vista prima? cmq di sicuro anche allora era meglio della periferia, questo è certo

[Maxdivi]

Sai che delle ragazze serbe mi dicevano giorni fa che loro sono incazzatissimi perchè Belgrado è diventata fantastica e il resto del paese cade a pezzi!

Belgrado e' sempre stata fatastica .
Se invece si riferiscono a ristrutturazioni varie/occidentalizzazioni allora mi tocchera' stabilirmi a Nis

ma tu l'avevi mai vista prima? cmq di sicuro anche allora era meglio della periferia, questo è certo

Primo viaggio nel 2006. E' ovvio che le capitali in genere luccichino di piu'....
Faro' dei riferimenti al passato e ai piccoli cambiamenti, commentandoli anche, di continuo nel racconto.

Grande inizio resto in attesa del resto al mio ritorno lunedi , protagonista assoluta per ora la foga di arrivare a casa

Assoluta verita'. la foga ed il desiderio di arrivare e di stare in un posto in cui ti senti a tuo agio e ti trovi bene. Anche se poi qualcosa in questa occasione e' andato storto per via della cappa negativa...

[Mazzi]

L'inizio del racconto è semplicemente esaltante, si prospetta una grande avventura! Hai generato curiosità, continua, continua!!!

[geom.Calboni]

Non fare come quel pelandrone di Calboni. Continua a scrivere...

[Maxdivi]

Non fare come quel pelandrone di Calboni. Continua a scrivere...

Lo so. Pero' gli impegni mi costringono a scrivere il continuo in una di queste sere settimanali. Nel weekend sono stato coinvolto al paesello dalla sagra dell'uva-vino come aiuto "esterno" al comitato
immaginate una innocenti mille vecchio stile ( col portapacchi ) , a mezzanotte, con due sobri e due ubriachi dentro....ed un triccheballacche nel cofano...
Datemi il tempo di riprendermi insomma

[Jena Plissken]

Non fare come quel pelandrone di Calboni. Continua a scrivere...

Calboni è latitante dal 2008 fatale gli fu Yerevan

[Maxdivi]

Arrivati nell'area si schiude il delirio...le masse occupano la via...ed in prossimita' della prima entrata si crea il muro umano. " Il numero e' festa"..questo vuole la tradizione.
Ed il numero pareggia feste memorabili della mia gioventu' quali la budapest parade o il giorno della regina olandese o diverse notti bianche. La mente viaggia nei ricordi ancora, quando anni fa il festival si teneva dentro la fortezza ed il muro umano era quasi invalicabile ed infido: le porte medioevali serrate con i corpi di ragazzi belgradesi, forse difficolta' ai turchi ne avrebbe create. Oggi siam qui alla confluenza, l'area e' piu' larga...ma il muro c'e' lo stesso: perche'?
La gente e' aumentata per carita'...ma mi accorgo avvicinandomi che la motivazione sono controlli serrati con perquisizione anche sulle donne. Dei cancelli tipo stadio insomma, con il divieto di portare armi all'interno sia da taglio che da fuoco. Piu' tardi mi sara' spiegato che lo scorso anno c'e' stato un incidente, un accoltellamento.
Esigenze da festa. Anche la fortezza come locazione fu abbandonata all'epoca per un altro incidente, un ragazzo cadde nella gabbia dell'orso pare.
Sfilando tra i tedeschi, nuovi ospiti belgradesi, entriamo. Dentro la strada a stento si vede, vi e' un nuovo inusuale scontro di nubi, non gia' tra le bancarelle come anni fa, ma tra le grigliate e la polvere del selciato. Polvere neanche tanta stasera, venerdi', ma sara' un problema nelle serate seguenti. La grande massa di gente stasera impedisce movimenti bruschi e camminate svelte ed e' meglio cosi': si solleva meno polvere anche se a stento si cammina.
Ora l'impresa e' il cartellone. Tutti li scorriamo, la manifestazione e' diventata gigantesca e dantesca, un girone dei peccatori: golosi, lussuriosi, rumorosi, bevitori...tutti riuniti...attratti a gravitare attorno al palco. Amstel, Bud, Heinekem, Baltika, Staropramen, Jelen, Corona, Carlsberg, Becks, Niksicko, Lav, birre messicane varie, Kvas e Sidro inglese...e forse pure la birra prodotta da Dio onnipotente...se si cerca a dovere, la si potra' trovare. Tutte tranne sta benedetta Pils plus, poiche' ovviamente tutte sono scritte in maniera gigante.
La Las Vegas delle birre. Come sulla strip del nevada eccone i casino', megastand ad uno o due piani, soppalchi, terrazze, megabanconi, american bar...roba da far impallidire il bar del paesello che con le sue spine al massimo ne servirebbe altrettante in un quadriennio olimpico ed al paesello bevono
Vi e' anche una cisterna d'acqua giusto per sciaquarsi la faccia: " Per Belgrado, la nostra citta' " recita la scritta sulla botte. Il fratello, abile nella tecnica del perdersi, stavolta riesce a tenere la scia. La formazione e' la classica: io davanti a fare sfondamento, lui mi poggia la mano sulla spalla. L'unico modo per non perdere il fratello apppunto.
Spaesato nei canali di Amstel Dam , o nei vicoli di StaroPramen Mesto, sferzato dalle nebbie-sabbie del deserto "dei godi" sono quasi allucinato senza aver bevuto, luci, suoni, colori ed odori. Ogni nazione ha una birra o forse ogni birra ha una nazione. Godi, poiche' una festa della birra si gode e ci si diverte...non come vorrebbe il borgomastro di Dachau in braghette, a cui piace affondare silenziosamente le labbra nella schiuma..
Dopo aver girato tutto, ma proprio tutto il festival, compreso aver trovato le seminascoste giostre, compresa escursione nella savana di urina, passaggio nel quartiere delle luci grigie Toi Toi ( i celebri bagni chimici belgradesi fedeli amici sempre presenti nel momento del bisogno e qui ne sono svariate decine) che assai diversi sono dalle vetrine olandesi per il contenuto e gli odori, incontrato la congregazione della Maga Marija generatrice di fumi e la sua Compagnia dello Spinello....ecco, alla fine ecco, esclamo come da vedetta di caravella: " Terra....ehhm...Pils Plus! Pils Plus! Pils Plus a dritta!" A colpi di pagaia immaginaria, disponedoci in formazione di "profilo egizio" raggiungiamo gli stand...ora il problema e' vedere la mia amica ed il gruppo.