walkabout in western australia e northern territory

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 25/04/2013, 22:58

misuratore di altezza acqua per alluvione

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termitai

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coral bay

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 26/04/2013, 21:53

verso broome, in greyhound e con compagni di viaggio due gemellini aboriginal

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broome

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 26/04/2013, 22:08

spiaggia cable beach a broome

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airnorth per darwin

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 26/04/2013, 23:26

dall'aereo per darwin

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 26/04/2013, 23:32

da darwin ad alice springs

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 26/04/2013, 23:35

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda Leia74 » 27/04/2013, 11:48

Mi ripeterò, ma questo viaggio è fantastico!!!!
Le mie foto:
http://sabrinastravels.shutterfly.com

Latest trips: Piemonte in dettaglio (pure troppo, ago 2017-mag 2019), New York + Boston (mar 18), Bretagna e Normandia in moto (ago 18), Svezia centrale (ago 2019), Parchi USA Ovest (dic 19-gen 20)
Next: ???
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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 27/04/2013, 23:38

grazie sabri, detto da te è un gran bel complimento :D

mi son messa circa in pari con foto e racconto ma scusate, con alcune ho problemi a caricarle, non so perchè :?

torno al Red Center e al Kings Canyon
va beh, causa troppo caldo non possiamo salire ma ci godiamo la passeggiata fino ad un certo punto del ruscello, che è praticamente secco: qua pure dovrebbe essere stagione di piogge, ma non ne vedono da un pezzo e ci sono oltre 40 gradi :shock: per fortuna c'è della vegetazione, per cui ogni volta che Fitzy, la nostra guida, si ferma a raccontare qualcosa il gruppo si litiga l'ombra
ci sono piante che vengono usate per medicina, altre per costruire arnesi, altre mangerecce; essendoci acqua, riparo, legna da ardere e cibo era un luogo in cui fare sosta dalle tribù; è la zona dei Luritja, che tenevano cerimonie lungo il fiume, oltre il punto dove fanno arrivare i turisti; cartelli invitano a godere il posto, in effetti la cosa migliore è rilassarsi e meditare sulla pace e serenità di queste creazioni di madre natura, accompagnati da una leggera brezza che mitiga il caldo, odori di erbe e piante aromatiche e dal canto degli uccelli

c'è da dire che al Kings Canyon, come in Uluru e altri luoghi sacri aborigeni, il governo ha un comportamento secondo me ambiguo sul rispetto delle tradizioni dei nativi; per es. qua non si può oltrepassare una certa zona, ma si può salire in cima, dove da sotto si vede che hanno messo una specie di passerella di legno :roll: la cosa più grave in assoluto però è ad Uluru, luogo sacro per eccellenza: la maggior parte di guide e cartelli scoraggiano la salita sul monolito, raccontando anche che ci sono stati morti e feriti, ma non è vietato :roll: anzi c'è ancora lungo una parete una specie di ringhiera/corrimano per salire, che è stata messa negli anni '50, e lungo essa la roccia si è un pò sbiancata dalle salite :twisted: Fitzy ci ha detto che ancora oggi qualche decina di persone l'anno sale in vetta, magari pensando di trovare chissà chè, mentre non c'è nulla e anche come panorama non si vede niente di chè!

si riparte, attraverso il deserto rosso punteggiato del bush, meta l'accampamento per la notte; breve sosta nel nulla, dove Fitzy invita il gruppo a raccogliere legna per il fuoco; a proposito di gruppo: siamo tanti, mi pare 18, molti europei, alcuni molto giovani col whv, ma non è stato un gran gruppo, poca interazione forse perchè molte coppie, pazienza; infine ci imbushiamo in una pista per giungere al nostro bivacco
è quasi il tramonto, prepariamo il fuoco dove già ne han fatti mille altri prima di noi (credo ogni agenzia abbia i suoi posti), sistemiamo in cerchio gli swag (una specie di sacco a pelo) e prepariamo insalate e cibarie varie;
piccola parentesi sul cibo australiano: fa schifo!!!! del resto son di scuola inglese, non si può pretendere.... la mayonese è dolciastra :? per fortuna io avevo chiesto il pasto vegetariano: per la carne Fitzy ha tirato fuori un sacchetto con dentro della specie di carne trita pressata di un colore indefinibile, il pane dei toast è gomma, hanno pure l'olio spray :shock: insomma 'na ciofeca
comunque ci godiamo un bel tramonto, la cena attorno al fuoco, chiacchiere e birra, ma siam tutti ben cotti e la prospettiva di sveglia all'alba ci richiama presto a nanna

io poi sono un'appassionata del cielo, sia per astrologia che astronomia: si dice che questo sia uno dei posti al mondo dove si vedono più stelle, grazie anche al poco inquinamento, ed è proprio così :D la via lattea illumina la notte, c'è solo una lamella di luna appena nata, la southern cross che col suo prolugamento incrociando la nube di magellano indica il sud, orione che downunder si vede ribaltata rispetto al nostro emisfero! insomma una meraviglia che mi tiene sveglia per un pò a bocca aperta e naso insù

la mattina ci svegliamo presto, il cielo ci saluta con i colori dell'alba, colazionati e risistemato tutto si riparte; le ombre sono lunghe sulla terra rossa che cambia colore con l'ascesa del sole; ancora qualche ora sulla striscia di asfalto che taglia il deserto australiano, per passare il tempo Fitzy fa un gioco in cui ognuno di noi deve raccontarsi in breve rispondendo a delle domande e disegnando col pennarello sul vetro qualcosa che lo rappresenti; io scarabocchio un serpente :lol:

ad un certo punto si iniziano a vedere da lontano come dei panettoni: è Kata Tjuta!
anche questo è un luogo sacro per i nativi, il nome occidentale è monti Olgas; sono una specie di colline rocciose dal colore prevalente rosso mattone, anche se cambia in base alla luce solare, striature nerastre e parti più chiare; la differenza fondamentale dal monolito di Uluru è che queste sono formate da conglomerati rocciosi, mentre l'altro è un granito unico, il più grande sulla terra. più ci si avvicina più si vede che il colore e la struttura non sono così uniformi come sembravano; a piedi ci accingiamo al percorso della Valle dei Venti: si attraversano e si salgono alcune rocce e gole, il caldo già è forte e si suda parecchio, ma la vista è spettacolare 8-)
pur essendoci diversi gruppi turistici si riesce a trovare angoli di totale pace e silenzio, unica compagnia l'immancabile canto gioioso degli uccelli
Ultima modifica di vilmer7 il 28/04/2013, 0:10, modificato 2 volte in totale.
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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 28/04/2013, 0:06

Kings Canyon

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 28/04/2013, 0:32

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 28/04/2013, 0:47

dal Kings canyon a Kata Tjuta

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 28/04/2013, 13:08

finito il giro a kata tjuta si riparte, destinazione l'ultimo parco del tour, l'ombelico d'australia, insomma Uluru, la montagna sacra

più ci avviciniamo e più mi par di sentire un'energia diversa, direi mistica: sarà l'aspettativa, sarà il mito, ma il posto trasmette davvero qualcosa di particolare!
facciamo un primo percorso di alcuni punti focali della montagna; in certe zone è vietato fotografare, perchè zona sacra; ci sono avvisi che in breve spiegano alcune caratteristiche di alcuni punti, e c'è il solito cartello che invita a non salire, ma noto il corrimano che è stato messo negli anni 50 sul lato su cui alcuni si cimentano ancora nella arrampicata;
e nonostante abbia visto mille volte foto e immagini della roccia, una cosa mi stupisce: è "lavorata", cioè non è omogenea come sembrava da lontano e dalla maggior parte di immagini che ricordavo; ha scanalature, buchi e rientranze, è rigata di nero dove l'acqua è scesa nei secoli, alla base ha piccole grotte e rientranze, alcune delle quali con dipinti aborigeni i quali lì trovavano rifugio e celebravano riti, c'è la zona per le donne che hanno la loro piscina personale (quando c'è acqua dopo le piogge, ora è asciutta) e ben lontana la zona degli uomini, in un punto l'erosione di acqua e vento ha creato una specie di onda, in un altro sembra l'impronta di un piede gigantesco, in certe parti ha una superficie brugosa, in altre è lucida, altrove sembra come squamosa, e ci sono punti in cui la materia è come mangiata, erosa, in modo molto particolare tanto che a me ricordano un cervello e delle scritte arabe!
the rock, Uluru, non sembra di questo pianeta, ma come catapultata qua, al centro dell'isola, da mondi lontani e diversi...insomma uno spettacolo :o

ehm...piccola nota: le foto che posterò di questa zona le ho prese mentre ci avvicinavamo col bus, non sono chiarissime, ho poi scoperto durante la passeggiata che quella era una delle zone vietate :oops: I apologize :oops:

dopo questo primo contatto ravvicinato risaliamo sul mezzo e arriviamo un pò prima del tramonto al posto "mirador": praticamente tutti i tour si ritrovano a quell'ora in una zona da dove si possono ammirare i colori cangianti col calare del sole, ci sono anche gruppi fighetti con tanto di tavola imbandita per aperitivo servito in calici e camerieri in guanti bianchi; mi chiedo quanto cavolo avran speso??? già è caro il tour mio, che è basico, infatti noi ceniamo coi soliti paninazzi e brindiamo con lattine di birra che avevamo preso come scorta il primo giorno prima di addentrarci nel deserto

anyway lo spettacolo è assicurato :D la roccia si tinge di diverse tonalità, dal rosso al rosa al marrone, a seconda della luce, per non parlare dei colori del cielo

tutti fanno foto: ci sono gli ipertecnologici con mega zoom, quelli che tentano la foto "artistica", quelli in pose assurde e quelli classici da souvenir; io non sono un granchè come fotoreporter, ma il soggetto si presta bene di suo; dal vivo è ovviamente ancor meglio di come lo immaginavo: la terra è di un rosso forte, costellata dai cespugli più o meno verdi del bush, il cielo passa man mano dall'azzurro pieno al
infine mi siedo per godermi la vista del tramonto, l'aria finalmente è tiepida

si riparte col van per il pernotto, stavolta bivaccheremo all'aperto ma in prossimità di un camping a Yulara, quindi avremo l'uso di bagni e cucine da campo; la doccia urge, perchè oltre alle sudate da camminate e sole cocente, Fitzy ci fa ballare sul mezzo: ha montato unfaretto come luce da discoteca, e con musica sparata e guida folle fa entrata trionfale nel camping con noi tutti che balliamo e cantiamo sul bus! divertente, anche per le facce scioccate degli altri gruppi che sono molto più posati e seri di noi :lol: ancora qualche birra e chiacchiere poi ci allettiamo nel solito cerchio formato dagli swag; mi perdo ancora un pò nel magnifico cielo stellato

la sveglia è prestissimo, ancora nel buio sistemiamo i sacchi a pelo e partiamo alla volta del punto panoramico per l'alba su Uluru
stavolta arriviamo cheti in un piazzale dove sono già altri gruppi; attendiamo il levar del sole nell'aria tiepida, una leggera brezza e il canto degli uccelli; per fortuna nessuno fa troppa caciara, l'avrei ammazzato! a parer mio, per quanto bello sia stato il tramonto, non c'è gara: punteggio tennistico per aurora e alba 8-)

l'oscurità lascia spazio man mano a colori che mutano dal blu al viola, al rosso, al rosa, al giallo, con l'astro che prima fa capolino timidamente e subito sale, rischiarando man mano il nero della notte in tutte le tonalità dal blu fino all'azzurro del mattino
una pace, una bellezza, una serenità che non si possono raccontare

solita follia di scatti fino a che il sole è ormai alto e c'è luce piena;
nel frattempo Fitzy sta preparando la colazione e quando la poesia è finita torno in me e penso ben bene di rimpinguare la mia collezione di sabbie dal mondo; siccome già il giorno prima ci aveva raccontato che molti turisti "rubano" pezzi di roccia, sabbia e sassi da Uluru, che però porta sfiga perchè è una sorta di maledizione degli aborigeni, tant'è che poi al centro culturale vedremo il libro dei "regrets" con lettere da tutto il mondo di gente che ha rispedito con le scuse ciò che aveva preso, perchè la sfiga si era abbattuta su di loro!! :roll: insomma, alla luce di tutto ciò, penso/spero ben bene di essere esente dalla maledizione accaparrandomi un sacchettino di sabbia qua, perchè siamo abbastanza distanti e, secondo me, non è la sabbia di Uluru proprio, è quella del bush!!!! praticamente me la racconto così :lol: ma viste certe sfighe che mi stanno capitando....potrei entrare a breve nel libro dei regrets :mrgreen:
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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 06/05/2013, 22:33

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 06/05/2013, 22:37

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 06/05/2013, 22:44

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 06/05/2013, 23:04

alba ad Uluru

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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda geom.Calboni » 12/05/2013, 19:13

Mi ripeto ma davvero complimenti per aver affrontatro questo tipo di viaggio davvero on the road ed all' avventura in pratica in solitaria (nel senso partita da sola). Non è da tuttE... ;)
Belle foto.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 13/05/2013, 13:51

geom.Calboni ha scritto:Mi ripeto ma davvero complimenti per aver affrontatro questo tipo di viaggio davvero on the road ed all' avventura in pratica in solitaria (nel senso partita da sola). Non è da tuttE... ;)
Belle foto.


grazie geometra :)
comunque devo dire che l'australia si presta molto bene a viaggiare così, da soli, con o senza organizzazione: probabilmente è il paese più facile per questo tipo di viaggi, perchè è ben organizzato, volendo uno può programmare tutto online da casa, o trovare tutto in loco senza problemi; generalmente è un posto sicuro, ed è talmente pieno di gente che viaggia che non hai problemi a trovare compagnia
insomma questo era un viaggio facile, ho in programa una "vera avventura" per agosto...lì si che ci sarà da ridere...spero di non piangere :roll:


a breve il proseguimento.... stavolta ce la faccio a finire un resoconto :D

p.s. sarebbe forse da spostare nella sezione esperienze di viaggio, avevo sbagliato ad aprire il topic qua? boh, vedi tu perchè io non so come fare a spostarlo
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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 15/05/2013, 22:25

Archiviata l'alba, dopo esserci rimpinzati con la solita colazione oscena, si torna sotto la Roccia per la circumnavigazione a piedi
la camminata attorno ad Uluru dura circa due ore, essendo mattina presto non è ancora il solito caldo bestiale; faccio il percorso in chiacchiere con Karen, la ragazza olandese che è in giro da circa 5 mesi col fratello, i due stanno facendo un rtw focalizzato fondamentalmente sull'oceania e oriente, e con la ragazza francese Lisa, pure lei in un anno di aspettativa sta terminando il giro del mondo; cavolo, ai miei tempi non esistevano ste cose!!! intendo dire che loro sono sulla trentina, quando avevo la loro età fare un rtw era una cosa o da ricconi o da frichettoni :roll: in questo campo veramente è cambiato il mondo: il web permette un sacco di cose e informazioni un tempo impensabili, oltre che in proporzione viaggiare può costare molto meno di un tempo
la passeggiata è tranquilla e rilassante, nelle caverne possiamo vedere altri graffiti/dipinti aborigeni, ci sono formazioni della roccia che ricordano musi animali, vediamo da vicino le parti dove sono vietate le foto che avevo preso da lontano :oops: le zone più sacre agli aborigeni sono quelle più decorate e arzigogolate, oltre alle due pozze, una per gli uomini e una per le donne, dove dovrebbe esserci acqua (al momento in secca) che sono invece di facile intuizione: l'acqua nel deserto è vita!
Ah, ho dimenticato di citare il giro al Centro Culturale Aborigeno, che abbiamo visitato nella giornata precedente e dove sono spiegate a grandi linee la storia e la cultura aborigena, con foto filmati, ricostruzioni e mostre.
Alla fine lasciamo Uluru, ripassando da Yulara lasciamo giù due passeggeri che hanno il volo dal piccolo aeroporto che fondamentalmente serve i due resort 5 stelle che ci sono nel paesino; lungo la strada facciamo una breve sosta per ammirare da lontano il monte Conner, un altro monolito dalla cima piatta, ricorda un po' la table mountain, e un lago salato a bordo strada, praticamente anche questo in secca.
Alla pausa pranzo e rifornimenti lungo la via quando stiamo per risalire sul nostro pullmino arriva una coppia di aborigeni con dei rotoli, sono dei dipinti che vogliono vendere, nessun altro è interessato a parte me che, dopo breve contrattazione, acquisto una tela che rappresenta più o meno la storia dell'origine che avevo letto al centro culturale, con uova due serpenti e tre tribù, per 40 aud :D
Altra sosta presso una farm/roadhouse dove chi vuole può fare un camel ride, e hanno una specie di zoo casalingo (qua pare sia la norma, ne ho visti diversi nelle roadhouse) e finalmente riesco a vedere anche il dingo, cane selvatico del bush, si dice sia molto aggressivo e non avvicinabile, lo tengono alla catena, purino a me ha fatto un po' pena :(
Infine rientriamo ad Alice Springs verso le 5 del pomeriggio; in ostello mi fiondo subito in piscina per refrigerarmi, poi mi doccio e opto per una cena frugale con gli avanzi che mi sono rimasti nel frigo dell'ostello e dopo cena raggiungo parte del gruppo per birra al Rock Bar; per fortuna che non ho cenato là con loro: li hanno pelati e il cibo pare non fosse un granchè! Qualche chiacchiera finale col gruppo decimato e me ne rientro a nanna attraversando il letto del fiume dove di giorno bivaccavano i locali; mi avevano detto fosse pericoloso, ma non ho incontrato nessuno.
Per la mattina dopo avevo prenotato lo shuttle per l'aeroporto verso le 10, quindi sistemo lo zaino e si riparte. In volo mi godo il panorama sul bush, che può sembrare tutto uguale...ma non lo è! E ricorda veramente tanto alcuni dei dipinti aborigeni che ho visto nelle gallerie sia ad Alice che a Darwin di arte locale: loro dipingono tutto come visto dall'alto, per esempio fanno i simboli delle orme degli animali, la persona seduta è rappresentata da un semicerchio, che è l'impronta che lascia sedendo per terra, i cerchi concentrici sono le pozze d'acqua, i pallini sono le persone in marcia, ecc....Il volo è di circa due ore e a metà strada circa dopo il sole e l'aridità del deserto rosso ricompare il verde brillante del nord, bagnato dalla stagione delle piogge. Atterro a Darwin nel primo pomeriggio e passo il resto della giornata bighellonando un po' per la città e qualche shopping; sono molto soddisfatta del dipinto comprato lungo la via dagli aborigeni: nei negozi e gallerie sia qua che ad Alice i prezzi sono di molto superiori, inoltre così facendo i soldi sono andati per intero a loro. C'è da dire una cosa sul biznez degli aborigeni: praticamente tutti i prodotti e souvenir che vendono nei negozi hanno dei cartellini che indicano e garantiscono la manifattura su disegni originali e che i proventi andranno alle comunità; ma poi scopro che una borsa che ho preso, fatta su disegno di tale Wilma (borsa presa perchè mi piaceva e serviva, ma anche per l'omonimia :D) è...made in China!!! Alla faccia dell'originalità! Vero che non era un pezzo caro e che non mi interessava l'unicità, visto che si vedeva che erano fatte in serie, ma mi aspettavo e speravo che le facessero almeno in Australia :roll:
dopo questo sono giunta alla conclusione che pure molti dei boomerang e altri souvenir “tipici” pur avendo disegni e decorazioni aborigeni siano made in china :roll: In relazione ai boomerang ce n'erano di tutte le dimensioni e prezzi, una negoziante mi ha spiegato che in effetti funzionano quasi tutti, e che la qualità dipende molto dal tipo di legno usato più che dalle decorazioni; i più belli secondo me erano quelli non pitturati ma incisi nel legno, e alcuni costavano ben oltre i 50 aud.

E giusto per chiudere il capitolo souvenir vari: i didjeridoo pure si differenziano essenzialmente dal tipo di legno usato e dalla dimensione, che variano il tipo di suono rendendolo più o meno profondo; ne vendono anche di piccoli, che però sono praticamente solo soprammobili; quelli grandi son proprio belli, e te li spediscono via aerea a casa, prezzi per quelli belli e grandi dai 250/300 aud in su; ho provato a suonarne uno, con le indicazioni del negoziante che faceva anche corsi per imparare, ma è difficile...non ne è uscito alcun suono :roll:
Riguardo ai dipinti aborigeni ho girato più gallerie in diverse città, anche se la maggior parte li trovi ad Alice Springs e Darwin: spesso questi negozi sono vere e proprie mostre d'arte, hanno tele da minuscole (20x20 cm) a enormi (oltre i 2 metri), con diverse tipologie di rappresentazioni, dalle scene mitiche a quelle che sembrano tele astratte, alcune hanno allegato certificato di autenticità o garanzia; prezzi veramente molto variabili, dai 100 aud in su, fino arrivare a migliaia di dollari, perchè alcuni artisti sono quotati e conoscendo la materia può addirittura essere un investimento.
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Re: walkabout in western australia e northern territory

Messaggioda vilmer7 » 15/05/2013, 22:55

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