il geometra con la cappa negativa ad istanbul

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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda est_rane0 » 07/05/2013, 8:35

Maxdivi ha scritto:
geom.Calboni ha scritto:Dopo poco abbandono e vengo pert strada abbordato da altri 2 maschio i di Ankara che erano ad istunbul poter abbordare. Dopo poco abbandono anche Liro. Non vorrei fidarmi troppo, dato anche le mie ultime disavventure...


Ottimo qui. Anch'io venni abbordato da turco ciprioti veri o presunti, non fidandomi declinai gli inviti. Solo quest'anno, guardando un servizio in tivu' ho scoperto che e' una truffa organizzata. Ti portano in un locale e poi ti viene presentato un conto esorbitante per una birra.


Ma non c'e' piu' religione...ora anche i maschioni e per giunta turchi si mettono a fare gli scammer...d'altronde purtroppo devi diffidare di quella che sembra una profferta di ospitalita' e invece e' una trappola. Timeo Danaos et filios Troiae ferentes :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: e' proprio il caso di dirlo :mrgreen:
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda Maxdivi » 07/05/2013, 13:50

est_rane0 ha scritto:
Maxdivi ha scritto:
geom.Calboni ha scritto:Dopo poco abbandono e vengo pert strada abbordato da altri 2 maschio i di Ankara che erano ad istunbul poter abbordare. Dopo poco abbandono anche Liro. Non vorrei fidarmi troppo, dato anche le mie ultime disavventure...


Ottimo qui. Anch'io venni abbordato da turco ciprioti veri o presunti, non fidandomi declinai gli inviti. Solo quest'anno, guardando un servizio in tivu' ho scoperto che e' una truffa organizzata. Ti portano in un locale e poi ti viene presentato un conto esorbitante per una birra.


Ma non c'e' piu' religione...ora anche i maschioni e per giunta turchi si mettono a fare gli scammer...d'altronde purtroppo devi diffidare di quella che sembra una profferta di ospitalita' e invece e' una trappola. Timeo Danaos et filios Troiae ferentes :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: e' proprio il caso di dirlo :mrgreen:


Ovviamente nel locale al tavolo vengono invitate delle donne, ad un certo punto il tizio o i tizi se ne vanno al bagno e non tornano piu' e si deve pagare per tutti :D
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda annarella » 07/05/2013, 15:17

Sei riuscito a portare il bossolo?
Scusa ma le mura non le potevi visitare dalla porta pagando il biglietto al custode come fanno le persone normali? In piú vedevi lo stile di costantinopoli e lo stile di mehemet II che le fece ampliare dopo la sua conquista della città.
Bel viaggio.
Ciao!
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda geom.Calboni » 07/05/2013, 15:43

annarella ha scritto:Sei riuscito a portare il bossolo?
Scusa ma le mura non le potevi visitare dalla porta pagando il biglietto al custode come fanno le persone normali? In piú vedevi lo stile di costantinopoli e lo stile di mehemet II che le fece ampliare dopo la sua conquista della città.
Bel viaggio.
Ciao!

E chi lo sapeva che c' era un punto "ufficiale" per visitare le mura? :) :D
Tra l' altro poi il giorno dopo, come ho scritto forse incomprensibilmente :) , ho visitato una porzione di mura restaurate e ad ingresso libero.

Il bossolo fa già parte della " Collezione di oggetti di viaggi" della casa - museo Calboni :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda annarella » 07/05/2013, 16:02

Sono fiera di te!
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda Samusadork » 07/05/2013, 16:27

geom.Calboni ha scritto:Il bossolo fa già parte della " Collezione di oggetti di viaggi" della casa - museo Calboni :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


NOVANTADUE MINUTI DI APPLAUSI!

Scommetto che manco l'hanno degnato di uno sguardo ai controlli.
Samu è il nome, 's a dork è una constatazione...

Chiedetemi di isole dell'Egeo, Corsica, un po' di Messico, un po' di Giappone.
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda vilmer7 » 07/05/2013, 19:27

geom.Calboni ha scritto:Il bossolo fa già parte della " Collezione di oggetti di viaggi" della casa - museo Calboni :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


:mrgreen: :mrgreen:
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda Galla » 08/05/2013, 16:54

Complimentoni Geometra per il viaggio! Soprattutto per le supercamminate!!!

Voglio anche io la casa museo :cry:
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda geom.Calboni » 08/05/2013, 17:27

Samusadork ha scritto:Scommetto che manco l'hanno degnato di uno sguardo ai controlli.

L' importante, ai controlli, è che non passino acqua, coca-cola ed alcolici vari. Altrimenti i duty free dovrebbero chiudere... 8-)
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda Maxdivi » 08/05/2013, 19:08

geom.Calboni ha scritto:L' importante, ai controlli, è che non passino acqua, coca-cola ed alcolici vari. Altrimenti i duty free dovrebbero chiudere... 8-)


Grande verita'. ;)
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda geom.Calboni » 08/05/2013, 20:17

Con una tastiera vera :) riprendo e concludo il racconto della mia esperienza in terra di Costantinopoli.

Eravamo arrivati al sabato sera quando, come da consuetudine di questo viaggio, rientro in hotel distrutto dalla spossante e clamorosa camminata giornaliera (credo almeno una 15ina di km in tutto sotto il sole e con tratti in salita).
Già verso le 20, però, una ritmata musica elettronica perveniva fin dentro le stanze dell’ albergaccio ingannannando circa la presenza di una disco al suo interno. Voglio vederci chiaro e, da un pertugio che dalla mia finestra al 4° piano risale verso la scala a chiocciola antincendio, sfido le vertigini ed eventuali occhi indiscreti e raggiungo la terrazza dello stabile. Dalla terrazza di un non meglio identificato edificio attiguo provengono luci stroboscopiche, musica pompante, voci e movimenti di ombre. E’ chiaramente una festa e decido di rintracciare il palazzo e provare a candidarmi per una mia partecipazione.
Pettinatomi e dimentico delle fatiche giornaliere, scendo nella confusione in strada cercando di intuire palazzo ed accesso esatto all’ esclusivo party.
Dopo alcune rilevazioni acustiche e geometriche, intuisco l’ epicentro e mi fiondo sicuro al 7° piano.
Una discreta fila per quantità e qualità era in attesa di entrare anch’ essa alla festa. Mi accodo anche io cercando di carpire informazioni sulle modalità e sul prezzo d’ ingresso. La sorpresa… si entra previo sganciamento di circa 50 euro al cambio ufficiale. Col casso che entro… più che altro perché ero solo, se fossi stato in compagnia, 50 euro questa volta le avrei investite visto che la festa, da quello che ho visto credo meritasse: una enorme terrazza in piena Taksim con palco- console per dj, bar, tanta gente…
La cosa che mi ha colpito è che molti erano tipo studenti e cacciavano fuori la 50 come se nulle fosse…
In Istanbul molti locali hanno i bar in terrazza ma più che altro per bere e con musica di sottofondo, un vero e proprio dancefloor come questo con centinaia di persone non lo avevo ancora visto.
Davvero bella questa idea delle terrazze. Quasi quasi… giustappunto a Cosenza ho una terrazza… :D

Faccio una annotazione, prima che qualche esperto di Istanbul mi accusi di censura :D
Anche ad Istanbul, ovviamente, esiste la prostituzione di strada. Un mix di prostituzione stradale vista a Sofija e a Genova.
In pratica, in un paio di stradine, centrali sono ubicati dei veri e propri bordelli come nei carrugi di Genova. Vecchie, travestiti (mi è sembrato strano per un paese musulmano come la Turchia), callarone ti aspettano in strada o ti chiamano dalle finestre o addirittura dai caffè nei quali sono seduti in compagnia di vecchi e nullafacenti ad oziare in attesa di clienti.
La cosa interessante è che di giorno queste due stradine sono territorio delle vecchie bagasce mentre la sera si affollano anche di avventori di club con musica e danze; insomma, una bella commistione locali & meretricio mantenendo sempre la separazione tra le due cose. In un certo senso, se vai per la seconda cosa… puoi sempre dire che passavi da lì per andare in disco… ;) :D

E siamo alla domenica, ultimo giorno di viaggio in pratica.
Questa volta è davvero il turno dell’ Asia. Si traghetta dall’ altra parte della città, la cosiddetta “parte asiatica” della città. I conti geografici però non tornano, per quale motivo l’ altro lato del Bosforo dovrebbe rientrare in Asia? Allora anche l’ Ukraijna e la parte europea della Russia sarebbero in Asia? Diciamo che la definizione di “parte asiatica” è più che altro convenzionale in quanto quasi tutta la Turchia, la cosiddetta Anatolia, si fa rientrare in Asia credo più che altro per la cultura e la tradizione medio orientale. L’ Asia è un’ altra cosa.
Anche tutte queste diversità millantate tra il “lato europeo” di Istanbul e quello orientale della città le ho trovate poco corrette. O meglio, ci sono ma non per quello che comunemente si vuole far credere.
Non è che la zona ovest è moderna e quella est è povera, volgare, dalla forte connotazione araba. Tutt’ altro. Come ho detto basta girovagare e perdersi tra le stradine sotto le antiche mura Teodosiane nella “città europea” e trovi volgarità, tradizioni musulmane e sapori autentici.
Lo stacco con la parte della città anatolica è proprio perché trattasi di un’ altra città rispetto alla Istanbul conosciuta dai più e turistica. Ecco dove sta la differenza, non in cultura, tradizioni ed architettura ma proprio nel fatto che sembra di essere in una città differente dall’ altra, in quanto quasi senza turisti, quasi senza luoghi storici – artistici degni di gran nota, senza l’ assillo del “tutto per turisti”; e’ una città residenziale, simile ad Istanbul ma fatta salva dallo stretto di mare che la separa.
Forse quasi la differenza che corre tra Reggio Calabria e Messina, una di fronte all’ altra ma con identità differenti.


Nei giorni precedenti avevo intercettato uno scambio di conversazione per strada dove qualcuno consigliava all’ altro di visitare la zona di Uskudur al di là del Bosforo invece che quella di Kadikoy.
Questo suggerimento mi resta in testa e prendo quindi il battello per Uskudur. Il consiglio si rivela un mezzo bidone. Uskudur, infatti, è una sorta di quartiere città residenziale dove c’è poco da vedere o vicoli da infilarsi anche se costellato da belle costruzioni che danno sul mare. Il vero centro è a Kadikoy.
Ovviamente non mi perdo d’ animo e decido di camminare anche oggi costeggiando il Bosforo per coprire la tratta Uskudur – Kadikoy.
Il sole, il mare, la visuale a pochi chilometri di distanza della zona di Besiktas prima e del Topkapi dopo, gli scogli dove la gente si sollazza la domenica mattina, rendono la camminata piacevole. Poi il paesaggio cambia. L’ autostazione orientale, il porto mercantile, la collina dominata da un antico e storico palazzo che occupa per chilometri tutta l’ area come sede di una enorme base militare con sentinelle, sacchi di sabbia, soldati armati mi fa deviare circumnavigando la zona. La salita sotto il sole è ripida, l’ area militare si fa sempre più fitta con altre basi, l’ ospedale militare, enormi vialoni.
Finalmente si scollina e raggiungo Kadikoy con la sua stazione ferroviaria, quella da cui partono i treni per il Medio Oriente.
Mi ributto in salita e raggiungo il centro città. Per molti versi simile agli altri due centri città (la zona di Sultanahmet e quella di Taksim) ma città vera con popolazione vera, prezzi veri, usanze vere.
Girovago e mi godo il tuffo fuori città finchè non mi balza l’ idea di andare ad omaggiare il monumento ai caduti di Crimea ed all’ attiguo cimitero degli inglesi. Giusto sopra la stazione ferroviaria. Si, in linea d’ aria… per raggiungere il sito bisogna tornare indietro fino all’ospedale militare… Ad averci pensato prima…
Riprendo la marcia all’ indietro e noto il passaggio per il sito giusto tra l’ ospedale militare ed un’ altra base. Prima di infilarmi, per evitare ulteriori gaffes vista la presenza della Cappa, e chiedo il permesso ad due sentinelle armate dell’ opedale. Il cimitero non è di loro competenza ma siamo gentili e chiediamo comunque il permesso. Come risposta, saputo che sono italiano, mi prendono per il culo con frasi incomprensibili ridendo, rido anche io e passo.
Ovviamente, dopo una sfacchinata del genere il memoriale non poteva che esser chiuso… Non ho neanche il tempo di bestemmiare che un cagnaccio accorre dietro il cancello abbaiando come una bestia. No, grazie; con i cani ho già dato ad Istanbul e ripiego in ritirata.
La stanchezza inizia a farsi sentire e mi concedo la visita della stazione ferroviaria collocata nel vero senso della parola sul mare. Il molo per imbarcarsi verso Istanbul è a 5 metri di distanza, giusto attraversata la strada. Molto più caratteristica questa stazione che quella nella zona ovest, seppur quella è il mitico terminale del leggendario Orient – Express.
Decidi di rilassarmi alla calda ombra di un barrettino sul molo e gustarmi il Bosforo.


Mi riimbarco verso occidente. Il mio battello mi scarica giusto a Karakoy, sotto la torre di Galata.
In pratica sono al mercato del pesce. Il mercato più caratteristico di questi giorni. Più volgare forse di quello di Schiavonea, il più volgare dell’ Unione Europea.
Già so in che zona mi trovo e la curiosità mi spinge a proseguire. Sono esattamente dove la prima sera sono stato assalito dai cagnoni. Incredibile quanta vita c’è ora di giorno e quanto desolata era quella notte. Tavolini di ristoranti di pesce, giardinetti affollati di gente a oziare, bancarelle di paninari di panini col pesce, gente seduta sul molo a perder tempo.
Ed ecco lì anche i cani, i simpatici amici che mi diedero il benvenuto. Sono lì a dormicchiare incuranti della gente che passa, parla, fa le foto.
E che casso… proprio quella sera per chi sa quale motivo si sono dovuti incazzare e mordermi???
Li fotografo a debita distanza, non vorrei mi riconoscessero… 8-)
Anche se ho la pancia piena, non resisto e mi accaparro un ottimo paninazzo col pesce ed aromi. Spettacolo puro che mi gusto su dei tavolini abusivi sul molo “gestiti” dai paninari e da un venditore di bibite che ha creato il su bar ambulante nella… spazzatura…
Si proprio in un fatiscente bidone tiene al fresco le bevute. Con taniche di acqua prepara anche il thè.
Usufruisco anche io del servizio, togliendomi la voglia di ordinare direttamente in cosentino; Tanto non capendo egli niente al di fuori del turco una lingua valeva l’ altra…

E’ ora di risalire verso Taksim ed andarmi a riposare.
Questa sarebbe l’ intenzione se non trovassi la principale Istiklal caddesi invasa dalla festa. Tra poco il Galatasaray diventerà campione del campionato turco e la festa per strada è già iniziata.
Orde di persone cantano, ballano, inneggiano alla squadra, fanno festa, accendono fumogeni, contagiano l’ altra gente.
Per un ex ultrà come me in questi ambienti ci sguazzo e mi aggrego alla celebrazione. Peccato per i colori giallorossi che richiamano al Catanzaro…
Per le strade è un delirio ora e lo sarà in nottata dopo il fischio finale del match. Terminata la partita piazza Taksim è presa d’ assalto come Istiklal e le vie adiacente. Una enorme festa per centinaia di persone impazzite.
Mi commuovo a vedere vecchi, bambini, ragazze, giovani tutti uniti dalla passione per la loro squadra. Tutti esaltati e tutti con un qualcosa addosso che richiama la squadra. Un forte sintomo di appartenenza che mi fa commuovere rimembrando i tempi che furono quando anche a Cosenza tutta la città marcava la propria appartenenza alla squadra sette giorni su sette con un simile entusiasmo.
Erano altri tempi, altri momenti storici.

Lunedi nel primo pomeriggio riparto per l’ Italia non prima di aver beccato in mattinata una nuova manifestazione, a mio credere, a favore del grande Turkestan, in quanto oltre alla bandiera della Turchia sfilavano in bella mostra quelle dell’ Uzbekistan , Kazakhstan ed altri –stan.

Incredibile Istanbul.
Sempre viva con i suoi fermenti e manifestazioni politiche; con i reparti speciali di polizia ogni giorni schierati in tenuta antisommossa sull’ arteria pedonale principale in prevenzione di chissà che cosa; con i suoi milioni di persone che la vivono ventiquattro re sempre; con i centinaia di locali; col la sua millenaria storia che l’ ha vista capitale di 2 imperi ed uno stato; con i suoi mari; con le sue contraddizioni; con le sue culture; con la sua gente che da vicino non è più “i temutissimi turchi” ma gente anche gentile; con la sua storia che da lontano ce la fanno vedere “nemica” ma quando la vedi da vicino ti chiedi perché?;
con dentro l’ aria di Marsiglia, Salonicco, Napoli, Genova.
Per me, magari non è stato amore ma di sicuro è stata come un ‘ avventura con una donna molto piacente che ti attrae e la vivi fino a quando il tempo deciso dal destino non volge al termine.
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Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda Maxdivi » 08/05/2013, 20:24

geom.Calboni ha scritto:Anche ad Istanbul, ovviamente, esiste la prostituzione di strada. Un mix di prostituzione stradale vista a Sofija e a Genova.
In pratica, in un paio di stradine, centrali sono ubicati dei veri e propri bordelli come nei carrugi di Genova. Vecchie, travestiti (mi è sembrato strano per un paese musulmano come la Turchia), callarone ti aspettano in strada o ti chiamano dalle finestre o addirittura dai caffè nei quali sono seduti in compagnia di vecchi e nullafacenti ad oziare in attesa di clienti.
La cosa interessante è che di giorno queste due stradine sono territorio delle vecchie bagasce mentre la sera si affollano anche di avventori di club con musica e danze; insomma, una bella commistione locali & meretricio mantenendo sempre la separazione tra le due cose. In un certo senso, se vai per la seconda cosa… puoi sempre dire che passavi da lì per andare in disco…


Te l'avevo detto prima della partenza attento ai lustrascapre, procacciattori d'affari e bionde di un metro ed ottanta :mrgreen: :lol:
Ahime' non avevo considerato i cani, non avendoci avuto a che fare :mrgreen: :roll:
Nel frattempo anche Omonia ti attende 8-)
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda Maxdivi » 08/05/2013, 20:31

geom.Calboni ha scritto:
Anche tutte queste diversità millantate tra il “lato europeo” di Istanbul e quello orientale della città le ho trovate poco corrette. O meglio, ci sono ma non per quello che comunemente si vuole far credere.
Non è che la zona ovest è moderna e quella est è povera, volgare, dalla forte connotazione araba. Tutt’ altro. Come ho detto basta girovagare e perdersi tra le stradine sotto le antiche mura Teodosiane nella “città europea” e trovi volgarità, tradizioni musulmane e sapori autentici.
Lo stacco con la parte della città anatolica è proprio perché trattasi di un’ altra città rispetto alla Istanbul conosciuta dai più e turistica. Ecco dove sta la differenza, non in cultura, tradizioni ed architettura ma proprio nel fatto che sembra di essere in una città differente dall’ altra, in quanto quasi senza turisti, quasi senza luoghi storici – artistici degni di gran nota, senza l’ assillo del “tutto per turisti”; e’ una città residenziale, simile ad Istanbul ma fatta salva dallo stretto di mare che la separa.
Forse quasi la differenza che corre tra Reggio Calabria e Messina, una di fronte all’ altra ma con identità differenti.

Giustissimo e verissimo. Sembra realmente che ti trovi in un'altra citta', effettivamente lontana anche geograficamente, poiche' il traghetto compie un bel pezzo di mare. Una citta' indipendente dalla prima. uno che abita al lato europeo difficilmente si reca al lato asiatico. Sussiste anche una certa rivalita' tra le due, anche calcistica come sai. tu pensa che hanno addirittura due prefissi telefonici differenti :D .
La reale "asia" di istanbul sono quelle zone di cui parlavamo. Il paragone Messina e Reggio e' perfettamente calzante.
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda chaccaps » 08/05/2013, 20:56

grande geometra!

a questo giro gli skizzi erano di sangue però

:D
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda Maxdivi » 08/05/2013, 21:02

geom.Calboni ha scritto:Ovviamente non mi perdo d’ animo e decido di camminare anche oggi costeggiando il Bosforo per coprire la tratta Uskudur – Kadikoy


Un mito :D hai camminato quanto me credo, fu un paio di scarpe da buttare :D , quantitativo di chilometri macinati equivalenti a quelli usuali qui in un anno. fa parte del viaggioad istanbul, non ti sazi mai, perche' c'e' sempre qualcosa che ti invoglia and andare oltre.

geom.Calboni ha scritto:Molto più caratteristica questa stazione che quella nella zona ovest, seppur quella è il mitico terminale del leggendario Orient – Express.

Haydarpasha sa il fatto suo, spot di un profumo occidentale in tivu' recentemente, e' "dono" del Kaiser al sultano. Figlia dell'inizio novecento, ed e' la testa di una linea ferroviaria altrettanto prestigiosa, la Istanbul-Baghdad, tuttora investimento tedesco piu' massiccio al di fuori della Germania. Famosi gli attentati di Lawrence d'Arabia alla suddeta linea durante la grande guerra.

geom.Calboni ha scritto:Lunedi nel primo pomeriggio riparto per l’ Italia non prima di aver beccato in mattinata una nuova manifestazione, a mio credere, a favore del grande Turkestan, in quanto oltre alla bandiera della Turchia sfilavano in bella mostra quelle dell’ Uzbekistan , Kazakhstan ed altri –stan.


Le tribu' della famiglia riunite! come godo! :mrgreen:

geom.Calboni ha scritto:Incredibile Istanbul.
Sempre viva con i suoi fermenti e manifestazioni politiche; con i reparti speciali di polizia ogni giorni schierati in tenuta antisommossa sull’ arteria pedonale principale in prevenzione di chissà che cosa; con i suoi milioni di persone che la vivono ventiquattro re sempre; con i centinaia di locali; col la sua millenaria storia che l’ ha vista capitale di 2 imperi ed uno stato; con i suoi mari; con le sue contraddizioni; con le sue culture; con la sua gente che da vicino non è più “i temutissimi turchi” ma gente anche gentile; con la sua storia che da lontano ce la fanno vedere “nemica” ma quando la vedi da vicino ti chiedi perché?;
con dentro l’ aria di Marsiglia, Salonicco, Napoli, Genova.
Per me, magari non è stato amore ma di sicuro è stata come un ‘ avventura con una donna molto piacente che ti attrae e la vivi fino a quando il tempo deciso dal destino non volge al termine.


Mi commuovo :oops: uno perche' grazie al "taccuino elettronico", il geometra e' tornato a scrivere uno dei suoi pezzi letterari, dopo tanto tempo di degna lunghezza :D Un'epica d'avventura, che mi sono gustato a tappe, puntata, dopo puntata, quindi ancora piu' bella ed attesa.
Due per queste frasi finali. Un viaggio, anzi in questo caso preferisco chiamarla visita, perche' si rimane in una sola citta' :) ( e le visite sono le mie preferite ) e' tra la gente ed i monumenti, i quartieri ne fanno il palcoscenico. Qui abbiamo visto tutto, tutto il mondo del vicino e medio oriente, un mondo che si incontra in quel luogo con l'altro mondo occidentale; si incontrano dove si i continenti si incontrano ....ma in quello stesso luogo non stanno fermi..ma danzano :D
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda Mazzi » 08/05/2013, 21:09

E' sempre un piacere leggere i racconti del geometra. Deve essere stata una bellissima avventura!!!
"Sai cos'è bello,qui? Guarda: noi camminiamo,lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia,e loro restano lì,precise,ordinate.Ma domani,ti alzerai,guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla.Il mare cancella,di notte.La marea nasconde.È come se non fosse mai passato nessuno.È come se noi non fossimo mai esistiti.Se c'è un luogo,al mondo,in cui puoi non pensare a nulla,è qui.Non è più terra,non è ancora mare.Non è vita falsa,non è vita vera.È tempo.Tempo che passa.E basta..."
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda geom.Calboni » 08/05/2013, 23:54

Mazzi ha scritto:Deve essere stata una bellissima avventura!!!

Anche se questa volta, per la prima volta in un viaggio in solitaria, ho avvertito un po di solitudine. O meglio, forse posti come Istanbul sono così immensi e sfiaccanti a fine giornata che magari due parole con un amico davanti ad una birra te li fai con piacere. Anche perchè è stato l' unico posto in cui praticamente non ho conosciuto nessuno.
Comunque Istanbul andava vista. Una lacuna in più colmata. L' altra è Atene ma... col caldo che avanza se ne parla credo più avanti 8-)
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Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda Samusadork » 09/05/2013, 18:42

geom.Calboni ha scritto:Comunque Istanbul andava vista. Una lacuna in più colmata. L' altra è Atene ma... col caldo che avanza se ne parla credo più avanti 8-)


Atene gronda volgarità. Per non parlare del Pireo. E' proprio bruttina fuori da quei pochi km quadri, ma le sono immensamente affezionato.
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda Maxdivi » 09/05/2013, 23:29

Samusadork ha scritto:
geom.Calboni ha scritto:Comunque Istanbul andava vista. Una lacuna in più colmata. L' altra è Atene ma... col caldo che avanza se ne parla credo più avanti 8-)


Atene gronda volgarità. Per non parlare del Pireo. E' proprio bruttina fuori da quei pochi km quadri, ma le sono immensamente affezionato.


Un'amante per prenderti deve essere affascinante e seducente, non necessariamente bella 8-)
E poi che l'ha detto che la volgarita' e' brutta?? :mrgreen:
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Re: il geometra con la cappa negativa ad istanbul

Messaggioda Samusadork » 10/05/2013, 8:51

Maxdivi ha scritto:
Samusadork ha scritto:
geom.Calboni ha scritto:Comunque Istanbul andava vista. Una lacuna in più colmata. L' altra è Atene ma... col caldo che avanza se ne parla credo più avanti 8-)


Atene gronda volgarità. Per non parlare del Pireo. E' proprio bruttina fuori da quei pochi km quadri, ma le sono immensamente affezionato.


Un'amante per prenderti deve essere affascinante e seducente, non necessariamente bella 8-)
E poi che l'ha detto che la volgarita' e' brutta?? :mrgreen:

Giàggià 8-)
Samu è il nome, 's a dork è una constatazione...

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