Turchia, Georgia e Armenia in moto

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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 15/08/2013, 11:58

Grazie del link Rada! Anche se non sono la guida che dicevi prima, sembrano comunque molto interessanti!

Continuo col diario del viaggio, siamo arrivati a venerdì 17 agosto.

Dopo aver visto il tramonto sul monte Nemrut ovviamente vogliamo vedere anche l'alba, quindi sveglia alle 3:30, rientriamo nel parco nazionale (si ri-paga l'ingresso) e torniamo al parcheggio a inizio sentiero. Sono abbastanza stupita di vedere gente che sta dormendo qui al parcheggio, sull'asfalto accanto alla propria auto dentro un sacco a pelo o con varie coperte.
Ovviamente è ancora buio e per salire ci siamo portati le lampade frontali, ma molti altri no, tanto che una coppia di turchi si appiccicano a Marco per tutta la salita per sfruttare la sua luce. Ci sono vari gruppetti di turchi, fanno un casino pazzesco, urlano, si chiamano fra loro, mentre il posto meriterebbe un silenzio mistico. Gli metterei un bel bavaglio, cavolo!

Arrivati in cima (che sfacchinata!) è ancora praticamente buio ma Marco è dotato di treppiede, per cui si mette a fare le foto con esposizioni lunghe. Fa FREDDISSIMO, il vento gelido ci congela e noi abbiamo lasciato i guanti alla moto (e io anche la giacca, che scema!!). Per salvarci ogni tanto ci dobbiamo riparare dal vento dietro una roccia.
Man mano arriva sempre più gente, anche turisti stranieri tra cui molti italiani. La luce inizia a farsi vedere, un pochino alla volta, scoprendo via via le statue che da questo lato (terrazza est) sono ben allineate. Le mie foto non rendono non avendo un cavalletto dove appoggiarmi, solo quando la luce è stata sufficiente sono riuscita a fare qualcosa di non troppo mosso.
Finalmente dopo una lunga attesa sorge il sole! Un momento bellissimo!
Aspettiamo ancora un po' che i raggi arrivino ad illuminare direttamente le statue ma dopo aver fatto alcune foto torniamo giù, siamo decisamente infreddoliti! Forse avremmo fatto meglio ad aspettare ancora perché la luce diventa sempre più bella mentre siamo per la strada, peccato...
Comunque sono contentissima di aver visto il Nemrut sia al tramonto che all'alba ed entrambe le volte col sole!! Era uno dei posti a cui tenevo di più!!

Rientrati alla guesthouse verso le 7, ci riposiamo in camera ancora un'oretta poi facciamo colazione e verso le 10 ripartiamo.
Ormai ci aspettano solo tapponi lunghi (a parte la giornata di domani in cui staremo quasi fermi), siamo decisamente sulla via del ritorno e tra 5 giorni abbiamo il traghetto da Igoumenitsa da prendere... quindi anche oggi dobbiamo farci una bella tirata fino alla Cappadocia.
La strada di oggi per fortuna è quasi tutta buona, ci sono solo alcuni piccoli pezzi in rifacimento, ma scorriamo bene nel mezzo dei paesaggi aridi dell'Anatolia centrale. Verso le due del pomeriggio cerchiamo un benzinaio con mini-market per comprare del cibo e pranzare, ma i primi due dove ci fermiamo non hanno cibo. Beviamo, facciamo benzina, andiamo in bagno... poi non abbiamo più voglia di fermarci e ne saltiamo uno che invece aveva da mangiare. E ovviamente per i successivi 100 km non troviamo più benzinai :P Solo verso le 16 riusciamo a sfamarci un po'.

Nell'ultimo tratto di strada iniziamo già a vedere i famosi camini delle fate, wow!! E che bella la luce del tardo pomeriggio!
Arriviamo a Goreme verso le 18. Questo paese è la "capitale turistica" della Cappadocia e ci sono tantissimi alberghi o b&b anche scavati nella roccia. Noi però due sere fa via internet ne abbiamo prenotato uno appena fuori dal centro, in un edificio moderno che forse per questo non costava tantissimo (circa 50 euro la doppia con bagno e colazione) ma che è davvero un bell'hotel. La sorpresa (buona) quando arriviamo è scoprire che l'albergo Royal Stone Houses è affiancato dalla sede della Royal Balloons. Infatti ci piacerebbe tantissimo fare un'escursione in mongolfiera, un classico qui in Cappadocia, ma arrivando così tardi non sapevamo dove poter prenotare per domani mattina... invece così possiamo chiedere direttamente alla reception dell'hotel, visto che i proprietari sono gli stessi della Royal Balloons. Il prezzo è abbastanza alto (circa 160 euro a testa, e ci dicono che è pure scontato visto che alloggiamo in questo albergo!!!) ma accettiamo, ci teniamo troppo! Forse avremmo potuto contrattare un po' ma noi non siamo molto bravi a farlo... Insomma ci aggiungiamo al gruppo di domani e ci viene spiegato che dobbiamo scendere a fare colazione alle 5. ARGH!!! Stamattina alle 4, domani alle 5... vabbè resisteremo!!!

Ci sistemiamo un po' in camera, io vorrei uscire fino a che c'è il sole che illumina i camini delle fate ma alla fine cedo alla stanchezza. Usciamo solo per cenare verso le 20, arriviamo al primo ristorante lungo la strada, ci ispira e quindi ceniamo lì. Peccato che ci mettiamo all'aperto ma si alza un vento freddo... Il menù è fisso con 4 tipi di mezze (antipasti), una zuppa e un piatto di carne, sarebbe anche molto buono ma non ce lo godiamo per via del freddo. Infatti appena terminato di mangiare ce ne torniamo subito in hotel, anche perché pure domani abbiamo la sveglia all'alba!!

Questo è il percorso di oggi, circa 650 km per 7 h e mezza di moto:
Allegati
Tappa 20 Nemrut-Goreme.jpg
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 15/08/2013, 12:11

Ed ecco le foto della giornata:
Allegati
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Alba al monte Nemrut
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Alba al monte Nemrut
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Alba al monte Nemrut
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Alba al monte Nemrut
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Alba al monte Nemrut
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Alba al monte Nemrut
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Alba al monte Nemrut
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Alba al monte Nemrut
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Alba al monte Nemrut
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Alba al monte Nemrut
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La nostra guesthouse Cesme Pansion al monte Nemrut
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Lungo la strada
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Lungo la strada
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Lungo la strada
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Paesaggio arrivando a Goreme
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Goreme
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Cena a Goreme
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 15/08/2013, 12:21

Proseguo subito con un'altra giornata di diario!

Sabato 18 agosto per la seconda volta in 2 giorni ci alziamo quando è ancora buio, alle 5 siamo al ristorante dell'hotel per la colazione, e assieme a noi ci sono molte altre persone che sono arrivate anche da altri hotel, alzandosi quindi prima di noi, che fortuna! :P Ci sono tanti italiani, ma anche francesi, argentini, cinesi, russi, americani... insomma da tutto il mondo! Dopo la colazione ci distribuiscono in vari minibus e si va verso i rispettivi luoghi di decollo. Lungo la strada alle prime luci dell'alba passiamo accanto a varie mongolfiere in fase di gonfiaggio e ad alcune che si stanno sollevando già da terra, è già uno spettacolo bellissimo!

Arrivati alla nostra zona, aspettiamo che le mongolfiere vengano gonfiate ed è interessantissimo vedere e fotografare tutto il processo: è pazzesco come questi mega-palloni vengano riscaldati al loro interno da giganteschi bruciatori e grazie all'aria calda si alzino pian piano facendo raddrizzare il cestello che si portano attaccato sotto. Una volta che la nostra mongolfiera è pronta ci fanno salire: il cesto ha quattro "scompartimenti" agli angoli dove entrano 4 persone ciascuno, più uno spazio centrale per il pilota, saremo quindi 17 persone a bordo. Il nostro pilota è uno svedese che ci racconta di essersi trasferito in Cappadocia perché è il posto migliore al mondo per fare questo mestiere, visto che ci sono le condizioni ideali per volare per circa 320 giorni l'anno. Prima del decollo ci fa provare la posizione di sicurezza da adottare all'atterraggio, ci fa allacciare le cinture e si parte!!
Volare in mongolfiera è di per sè un'esperienza fantastica: a parte il rumore del bruciatore che viene attivato ogni tanto, si è immersi nel silenzio più totale. Ci si solleva da terra in modo quasi magico, e poi si può salire e scendere a piacimento. Il pilota non ha controllo sulla direzione, per cui si va dove ti porta il vento, ma può decidere l'altitudine, e infatti passiamo dal volare alto (massimo 300 metri di altezza) allo scendere dentro le vallate e avvicinarci a pochi metri da terra e poi risalire lungo le pendici vedendo da vicino le centinaia di grotte scavate nelle rocce. Lo spettacolo è davvero magnifico, il panorama della Cappadocia è unico e la presenza di decine e decine di altre mongolfiere nel cielo rende il tutto ancora più bello.

A differenza di altre esperienze aeree come ad esempio il volo in elicottero fatto sulle cascate di Iguaçu in Brasile e durato 10 minuti scarsi, qui c'è tutto il tempo di godersi il volo, il panorama, scattare foto, fare qualche video... e poi di nuovo assaporare le sensazioni, guardare i piccoli dettagli dall'alto, ammirare di nuovo il panorama totale... non ci si stanca mai ed è molto emozionante!
Il volo di regola dura un'oretta, ma noi siamo stati fortunati: quando ci siamo abbassati un po' per iniziare l'atterraggio, il pilota ha deciso che il vento in quel punto non era buono e ha lasciato stare, facendoci risalire (il tutto con molta calma, non come quando succede in aereo!!). Poi per trovare un altro punto buono per l'atterraggio abbiamo dovuto oltrepassare una montagna con in cima la fortezza di Uchisar, per cui il nostro volo si è protratto per circa un'ora e mezza! Bellissimo!!

Anche l'atterraggio è spettacolare. Fin dall'inizio del volo il pilota si tiene in contatto via radio con una jeep che ci segue costantemente. Attaccata alla jeep c'è un carrellino delle stesse dimensioni del cesto della mongolfiera. Quando si decide di atterrare, man mano che la mongolfiera scende si vede la jeep che zigzagando tra i campi cerca di capire dove finirà ad atterrare, e poi quando mancano pochi metri da terra la jeep si ferma e il pilota fa atterrare la mongolfiera esattamente sopra al carrellino, senza sgarrare manco di un centimetro!! Davvero non so come faccia!!!

Si rimane ancora qualche minuto nel cesto man mano che gli addetti sganciano il pallone e lo fanno sgonfiare e cadere di lato in modo che non finisca in testa ai passeggeri. Poi finalmente ci fanno scendere e nel giro di pochi minuti montano un tavolo e preparano un vero e proprio brindisi a base di champagne! Ci raccontano che questa è la tradizione per i voli in mongolfiera, quando si atterra si beve lo champagne, wow! Infine consegnano a tutti una medaglia in ricordo del volo.
Siamo decisamente ultra-felici dell'esperienza fatta e mentre con furgoncini ci riportano ai vari alberghi commentiamo tra noi che l'organizzazione è stata perfetta e che anche se costa un bel po' ne valeva veramente la pena!!

Arriviamo in albergo che ci sembra di aver già visto mezza Cappadocia ma in realtà sono solo le 8 e mezza di mattina e abbiamo tutta la giornata davanti. Dopo un po' di ulteriore riposo in camera usciamo poco dopo le 10 e prendiamo la moto. La prima tappa è a poche centinaia di metri, il Museo all'Aperto di Goreme. Il parcheggio a pagamento a prezzi esosi e il biglietto d'ingresso altrettanto caro ci ricordano, se non ce ne fossimo già accorti dal volo in mongolfiera, che siamo in uno dei siti turistici più famosi e visitati della Turchia. Si tratta di un sito con chiese rupestri meravigliosamente affrescate che merita decisamente la visita nonostante l'affollamento. Mentre siamo in coda per entrare nella prima chiesa (è piccola e fanno entrare a gruppi) ci mettiamo a chiacchierare con una famiglia americana che è accompagnata da una guida: ci offrono di fare il giro con loro in modo da sentire le spiegazioni della guida senza farci pagare un centesimo, gentilissimi!! Accettiamo e così facciamo le varie visite in compagnia, non solo le chiese ma anche alcuni ambienti più spogli che erano cucine, stalle etc. La guida, un giovane turco che parla inglese, a volte non è ferratissimo sui personaggi e le storie rappresentate negli affreschi, ne sappiamo quasi più noi... ma va bene così!
Alla fine ci salutiamo prima di entrare nell'ultima chiesa che necessita di un biglietto a parte, noi ci andiamo e loro no. Anche questa chiesa è molto bella e secondo me merita le 8 lire turche supplementari.
In nessuna chiesa sarebbe permesso scattare foto ma io riesco a "rubarne" qualcuna ovviamente scattando senza flash. Mi dà sempre molto fastidio questa cosa, capisco proibire di usare il flash, ma non farmi fare foto significa solo che vuoi per forza vendermi cartoline o libri. Preferisco i posti dove ti fanno pagare a parte per il permesso di scattare, ma dove non c'è proprio la possibilità, mi dispiace ma non ci sto...

Finito il giro sono circa le 12, fa abbastanza caldo e ci concediamo un po' di frescura nel grande negozio di souvenir prima dell'uscita. Alla fine decidiamo anche di pranzare con un panino al bar del negozio, in modo da archiviare la pratica pranzo (anche perché avevamo fatto colazione prestissimo!). Grazie al fatto di aver girato un po' per il paese ci rendiamo conto che qui i prezzi sono allucinanti rispetto alle altre zone della Turchia, praticamente doppi, ma non ci possiamo fare niente, siamo in Cappadocia...

Dopo mangiato usciamo ma prima di andarcene visitiamo una ulteriore chiesa rupestre inclusa nel biglietto ma che si trova fuori dal sito principale: anche qui affreschi meravigliosi anche se sono in restauro.
Ripresa la moto ci dirigiamo a una delle altre attrazioni principali della zona: le città sotterranee. Ce ne sono tre di importanti, ovviamente noi ne visiteremo solo una, e la scelta è caduta su quella di Derinkuyu, che è la più grande e da quanto dice la Lonely Planet è un po' meno affollata della più vicina e piccola Kaymakli.

Appena entrati nella città sotterranea una guida ci propone di accompagnarci per una cifra di 50 lire (circa 25 euro) che ci sembra un po' alta, anche se avere una guida non ci dispiacerebbe. Lui allora ci chiede di aspettare un attimo e corre un po' più avanti a recuperare un'altra coppia giovane di italiani appena passati che avevano risposto alla stessa maniera. Ci mettiamo d'accordo per 40 lire totali (20 a coppia) e iniziamo la nostra visita guidata.
La città sotterranea è molto interessante, sono ben 8 livelli sotterranei dove la gente viveva per mesi e mesi di fila assieme anche agli animali, per cui hanno preso tutta una serie di accorgimenti per avere ad esempio un buon ricircolo d'aria, l'acqua potabile, e per far uscire il fumo senza che però all'esterno si notasse: infatti ci vivevano ad esempio i cristiani per sfuggire alle persecuzioni musulmane, anche se la costruzione delle città sotterranee risale a secoli prima, forse ad opera dei Frigi nel VII secolo a.C.
Avere una guida è decisamente positivo perché se no le varie stanze sembrerebbero tutte uguali, mentre lui ci spiega l'utilizzo che ne veniva fatto e tutte le varie astuzie tecniche: molto interessante ad esempio il disco di pietra che veniva fatto rotolare per chiudere un corridoio in modo da non far passare i nemici. La guida ci mostra i dormitori, le stalle, i depositi di granaglie e di cibo, le cucine, le aule scolastiche, la chiesa... infatti qui dentro vivevano fino a 20mila persone per mesi o anche anni di fila, e la vita continuava come se fossero in superficie! C'è perfino una "stanzetta" per le coppie appena sposate, per avere un po' di privacy!! :P Insomma veramente un posto da vedere!

Mentre visitiamo facciamo anche due chiacchiere con l'altra coppia italiana che ci dice di aver pagato la mongolfiera (con un'altra agenzia) solo 100 euro a testa, dopo estenuanti trattative. Vabbè, noi siamo stati così soddisfatti del nostro volo e della qualità dell'organizzazione che passiamo sopra al prezzo pagato, del resto non siamo nemmeno così bravi a contrattare.
Quando usciamo da lì sotto ci rendiamo conto che c'è una fila mostruosa alla biglietteria, mentre noi non avevamo dovuto aspettare per niente, siamo stati fortunati forse anche perché eravamo arrivati all'ora di pranzo.

Ripresa la moto torniamo in hotel per riposarci un po', le alzatacce degli ultimi giorni si stanno facendo sentire. Solo verso le 17 usciamo di nuovo in moto e andiamo a fare un giro per le varie valli dove si possono vedere da vicino i camini delle fate. Devo dire che la cartina della zona comprata stamattina non è precisissima ma senza di quella non sapremmo proprio dove andare, la Lonely Planet non aiuta affatto qui. Vista l'ora lasciamo stare la famosa Love Valley che necessita di più tempo e optiamo per andare verso la vicina valle di Zelve, segnalata molto bene e dove siamo sicuri che ci siano dei bei camini da vedere. Infatti è così e ammiriamo per bene queste bizzarre formazioni rocciose dovute all'erosione.
Poi ci spostiamo verso Urgup, cerchiamo il posto dove c'e' la roccia a forma di cammello, e passiamo anche sotto a Uchisar. Infine decidiamo di rientrare in albergo per un'oretta prima di cena anche se potremmo girare ancora un po', perché a Marco è venuto un bel mal di testa.

La nostra visita della Cappadocia è praticamente finita, in una sola giornata siamo riusciti a vedere molto più di quello che avrei mai immaginato e non ho assolutamente la sensazione di "non aver visto abbastanza". Ovviamente ci sono moltissime altre cose da vedere e fare in questa zona, avrei visitato volentieri Uchisar e avrei fatto qualche trek tra le valli, ma sono estremamente soddisfatta di questa giornata. Ho già detto che quando abbiamo deciso di passare un giorno in Cappadocia ero un po' scettica, mi pareva che fosse meglio rimanere di più nell'est della Turchia e lasciare questa zona a un secondo viaggio quando avremo tempo da dedicarle e visitarla per bene. Invece a fine giornata mi sono completamente ricreduta, valeva davvero la pena di venire qui anche solo per un giorno, soprattutto facendo il volo in mongolfiera che in pratica dà un'idea dell'intera area. Non esagero se dico che tra tutte le meraviglie viste in questo viaggio, la Cappadocia è decisamente al primo posto. E pensare che era solo un posto "secondario" da visitare solo se c'era tempo!!

Dopo il relax in hotel usciamo che il sole sta già tramontando: in centro a Goreme vediamo la gente che inizia ad affollare i viewpoint per godersi la vista. Un po' mi dispiace non fare come loro e non aver visto bene Goreme con le sue case scavate nella roccia, ma come ho detto sarà comunque da tornare in questa zona. Prima di cenare entriamo in un paio di negozi perché ormai siamo agli sgoccioli del viaggio e ci vogliamo comprare qualche souvenir.
Mangiamo poi in uno dei tanti locali del centro di Goreme, la nostra ultima cena tradizionale turca: Marco sceglie delle specie di ravioli, i manti, mai assaggiati prima, mentre io prendo la zuppa di lenticchie e poi mi strafogo di hummus e falafel che adoro. Infine a nanna presto, che siamo decisamente stanchi!!

Ecco il breve giro in moto fatto oggi (solo 100 km circa in tutto):
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 15/08/2013, 12:31

Le foto di questa giornata sono tante, metto ora quelle del giro in mongolfiera e dopo le altre:
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Il nostro pilota
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Vista su Uchisar
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Vista su Uchisar
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Dopo l'atterraggio
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Champagne!
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 15/08/2013, 14:40

Ed ecco le foto del resto della giornata:
Allegati
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Goreme
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Goreme
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Goreme
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Museo all'aperto di Goreme
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Museo all'aperto di Goreme
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Museo all'aperto di Goreme
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Museo all'aperto di Goreme
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Museo all'aperto di Goreme
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Museo all'aperto di Goreme
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Museo all'aperto di Goreme
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Museo all'aperto di Goreme (chiesa fuori del museo)
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Città sotterranea di Derinkuyu
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Città sotterranea di Derinkuyu
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Città sotterranea di Derinkuyu
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Uchisar
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Camini delle fate
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Camini delle fate
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Camini delle fate
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Camini delle fate
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Camini delle fate
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Camini delle fate
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Tramonto a Goreme
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Goreme by night
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 15/08/2013, 15:01

Domenica 19 agosto inizia il vero e proprio rientro, oggi abbiamo tanti km da fare e solo un paio di brevi visite giusto per spezzare un po'. Vogliamo provare ad arrivare a Meteora in Grecia domani sera, in modo da poter visitare anche quella zona il giorno successivo prima di prendere il traghetto la sera.

Salutiamo con un po' di dispiacere i meravigliosi paesaggi della Cappadocia e ci dirigiamo verso ovest. Dopo circa 1 ora e mezza, passata Aksaray, ci fermiamo per la prima visita della giornata: il caravanserraglio di Sultanhani.
Vedere un caravanserraglio era un'altra delle cose che avremmo tanto voluto fare e finalmente ci riusciamo! Questi posti hanno per noi un sapore mitico: accoglievano i mercanti viaggiatori che nei secoli passati attraversavano l'Asia sulla Via della Seta diretti in Persia o perfino in Cina. Come potrebbero non farci sognare? :-)
In pratica si tratta di veri e propri "motel" dell'epoca, dove i viandanti potevano trovare alloggio, cibo e riparo per sé, le proprie merci e i propri animali (cavalli, cammelli...). Se ne trovano parecchi in questa zona, e sono posti a circa una giornata di cammino l'uno dall'altro.
Il caravanserraglio di Sultanhani risale al Duecento, è ottimamente conservato ed è il più grande dell'Anatolia. La porta d'ingresso è molto bella e decorata, e una volta entrati ci si trova in un ampio cortile circondato da portici e con al centro una stanza per la preghiera. Sotto i portici si aprono le piccole stanze che servivano come mense, camere o cucine, mentre dal lato corto opposto all'ingresso si entra nella grande stalla dove venivano lasciati merci e animali. Quest'ultimo ambiente è decisamente suggestivo con le alte colonne e gli spazi semibui.

Terminata la visita (non più di mezz'oretta in realtà) ripartiamo verso ovest ma dopo poco deviamo a nord. Infatti vogliamo vedere il lago salato Tuz Golu (che significa appunto "lago salato" :P) e dalla cartina la strada che ci passa vicino più comoda rispetto a dove ci troviamo noi, sembra essere quella che lo costeggia dal suo lato ovest. Passiamo dunque per Eskil, Golyazi, Cihanbeyli ma delle distese di sale che ci aspettavamo nemmeno l'ombra, solo terra e erba. Ne avvistiamo una piccolina, ma nulla di simile alle foto viste in rete. Che delusione! Ad un certo punto vediamo un cartello con scritto "Tuz Golu" che indica una stradina laterale, la prendiamo ma arriviamo ad una cancellata chiusa. Da una casetta a lato sbuca una guardia, non parla ovviamente inglese ma riusciamo a capire che per vedere il sale dobbiamo andare dall'altro lato del lago, argh!

Torniamo sulla strada principale e proseguiamo fino a Kulu ( dove ovviamente ci facciamo una foto col cartello del nome!!!) facendo anche una pausa per mangiare qualcosa da un benzinaio, ma anche su questo lato nord-ovest niente da fare, niente sale in vista. A questo punto dovremmo dirigerci verso Ankara a nord ma non ci vogliamo arrendere e quindi invece prendiamo la strada che va verso sud e si avvicina al lato est del lago, seguendo il consiglio della guardia di prima. Per fortuna dopo poco veniamo ripagati!!! Prima di arrivare a Sereflikochisar finalmente a lato strada si vede la distesa di sale che ha dato il nome al lago!! Ad un certo punto tra la strada e il lago si trova una specie di Museo del Sale dove vediamo parcheggiati vari bus e auto, e da dove si riesce a raggiungere il sale. Ovviamente ci fermiamo anche noi, del museo non ci interessa ma andiamo a fare una passeggiatina su questa spianata bianca e devo dire anche abbastanza affollata. Peccato solo che proprio in quei momenti un grosso nuvolone decida di coprire il sole e quindi non riusciamo a vedere il sale brillare come avremmo voluto. Però io lo assaggio :P

Purtroppo la strada da fare oggi è tanta e non possiamo rimanere troppo (altrimenti avremmo aspettato che il nuvolone passasse), sono già le 15:30 per cui si riparte stavolta verso nord. Certo avremmo fatto decisamente prima se da Sultanhani fossimo tornati indietro a Aksaray e poi avessimo preso subito la strada che passa accanto al lago da questo lato, ma non ci eravamo informati a riguardo e quindi... un'oretta circa di tempo perso. Vabbè.
Ovviamente dopo un minuto che siamo ripartiti il sole fa di nuovo capolino dalle nuvole: una piccola sosta per le foto da lontano si impone. Mannaggia al poco tempo!!!

Da qui in poi faremo solo strade di scorrimento, vogliamo andare il più avanti possibile. L'ideale sarebbe dormire quasi a Istanbul ma vedremo come va. Intanto dopo Ankara prendiamo l'autostrada, che in teoria si paga al casello automatico con la carta prepagata. Però stranamente i caselli sono aperti e c'è un foglio attaccato alle macchinette che suppongo ne spieghi il motivo, naturalmente non lo capiamo, le uniche cose comprensibili sono le date dal 18 al 22 agosto. Insomma non sappiamo perché ma l'autostrada non si paga.

Verso le 18 per la prima volta in questo viaggio indossiamo le tute antipioggia, e non perché piova bensì per il freddo!! Siamo scesi a 14 gradi, attraversando le montagne a nord-ovest di Ankara. Proseguiamo sempre verso ovest e quando il sole tramonta siamo quasi a Izmit, una grossa città portuale sul mar di Marmara. Decidiamo di dormire lì, non manca moltissimo a Istanbul ma non ci va di guidare col buio. Prima di uscire dall'autostrada ci fermiamo a cenare in un VERO autogrill dove c'è anche un Mac Donalds, i fast food sono una vera salvezza in questi casi.
Riempito lo stomaco usciamo dall'autostrada e ci mettiamo a cercare un hotel in zona, scegliendolo tra quelli che riporta il GPS. Ormai è buio e le zone dove passiamo non ci sembrano un gran che, oltretutto i pochi hotel che troviamo sembrano tutti 4-5 stelle oppure bettole. Per prova, ci fermiamo davanti a uno di quelli "buoni" e io entro a chiedere informazioni: il prezzo è decisamente elevato per i nostri standard!
Ci perdiamo anche un po' per le vie della città, ma alla fine vediamo un hotel che non sembra né pessimo né carissimo: troviamo posto e dopo aver messo la moto in una specie di garage con vetrina (boh) accanto all'albergo, saliamo in camera e finalmente verso le 21:30 ci riposiamo!
Siamo contenti di essere arrivati fino qui oggi, se domani abbiamo un po' di fortuna con il passaggio di frontiera Turchia-Grecia, dovremmo riuscire ad arrivare a Meteora per sera come sperato!

Ecco il percorso di oggi, cirtca 800 km per 8 ore di guida
Allegati
Tappa 22 Goreme-Izmit.jpg
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 15/08/2013, 15:11

Foto della giornata:
Allegati
DSC_8792.jpg
Caravanserraglio di Sultanhani
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DSC_8796.jpg
Caravanserraglio di Sultanhani
DSC_8796.jpg (407.43 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8802.jpg
Caravanserraglio di Sultanhani
DSC_8802.jpg (302.16 KiB) Osservato 6938 volte
FFR_9223.jpg
Caravanserraglio di Sultanhani (foto by Marco)
FFR_9223.jpg (396.84 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8815.jpg
Caravanserraglio di Sultanhani
DSC_8815.jpg (282.6 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8826.jpg
Caravanserraglio di Sultanhani
DSC_8826.jpg (251.25 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8851.jpg
Tuz Golu (lago salato) dal lato sbagliato :P
DSC_8851.jpg (178.61 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8872.jpg
Tuz Golu (lago salato) dal lato sbagliato :P
DSC_8872.jpg (218.07 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8876.jpg
Nomi strani... :)
DSC_8876.jpg (298.12 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8898.jpg
Tuz Golu (lago salato)
DSC_8898.jpg (346.8 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8908.jpg
Tuz Golu (lago salato)
DSC_8908.jpg (203.8 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8914.jpg
Tuz Golu (lago salato)
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DSC_8927.jpg
Tuz Golu (lago salato)
DSC_8927.jpg (124.7 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8939.jpg
Tuz Golu (lago salato)
DSC_8939.jpg (204.53 KiB) Osservato 6938 volte
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Lungo la strada
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 15/08/2013, 15:17

Vediamo se riesco a finire il diario entro oggi :P

Lunedì 20 agosto ripartiamo da Izmit e in poco tempo siamo di nuovo in zona Istanbul, stavolta il traffico sembra meno pesante di quando ci siamo passati all'andata. Torniamo in Europa ripassando il ponte sul Bosforo e dopo un altro po' usciamo dall'autostrada che porterebbe in Bulgaria e prendiamo la direzione della Grecia.
Per un pezzo la strada costeggia il mar di Marmara, i paesaggi sono belli. Pochi km prima del confine ci fermiamo per consumare le ultime lire turche e mangiare qualcosa, e verso le 14 ci presentiamo alla frontiera. Oltre ogni nostra più rosea aspettativa, in 25 minuti siamo in Grecia! Se non ci sono intoppi ormai siamo quasi sicuri di arrivare a Kalambaka (Meteora) stasera, evviva!!

Ci lanciamo lungo l'autostrada Egnatia, dove ogni tanto si arriva ad un casello e si paga un pedaggio fisso e per forza in monetine. Lungo la strada notiamo anche che non ci sono benzinai ma solo parcheggi con wc, per cui dopo un paio d'ore dobbiamo uscire su una laterale per cercare un benzinaio in un paesino. Mentre facciamo il pieno arriva un'altra moto con una coppia di italiani e ci facciamo due chiacchiere anche per riposarci un po' all'ombra.
Fino a Salonicco si prosegue lungo la costa e possiamo ammirare il bel mare greco e in lontananza anche l'isola di Thassos. Dopo tutti questi giorni essere tornata in Europa e in particolare in Grecia mi fa sentire un po' come se fossimo già a casa, ormai il viaggio sta finendo e a dire il vero non mi dispiace nemmeno troppo tornare. Prima però c'è un'ultima meraviglia da esplorare.

Finalmente usciamo dall'autostrada e gli ultimi 60 km sono tutti un saliscendi tra le colline, tutti curve. Sono molto belli ma li apprezzeremmo meglio se non fossimo così stanchi. Arriviamo a Kalambaka che sono ormai le 20:30 ma il cielo è ancora chiaro, siamo nello stesso fuso orario dell'est della Turchia ma laggiù il sole tramontava alle 19, si vede che siamo nel punto più a ovest di questa fascia oraria!
Appena entrati in paese consultiamo il capitolo della Lonely Planet in PDF che ci siamo comprati qualche sera fa (evviva gli smartphone!) e decidiamo di andare a cercare da dormire in una data guesthouse: scopriamo andandoci che si trova in pratica in cima al paese! Oltretutto non c'è posto... per fortuna la guest house accanto ha una stanza libera e per 50 euro ci accordiamo anche per la colazione di domani, perfetto! La stanza è molto bella e infatti il prezzo reale sarebbe molto più alto.

Lasciamo i bagagli e usciamo a piedi, in 10 minuti siamo in centro e troviamo una taverna tipica (anche se molto turistica) per cenare: adoro la cucina greca! E vai di souvlaki, agnello, moussaka e tzaziki!! :-) Torniamo in camera presto e andiamo a letto stanchi ma soddisfatti

Percorso fatto oggi (930 km, 9 h di guida):
Allegati
Tappa 23 Izmit-Kalambaka.jpg
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 15/08/2013, 15:22

Ecco le poche foto di oggi:
Allegati
DSC_8965.jpg
Dal ponte sul Bosforo, a Istanbul
DSC_8965.jpg (207.29 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8972.jpg
Bentornati in Europa!
DSC_8972.jpg (354.46 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8975.jpg
Periferia di Istanbul
DSC_8975.jpg (210.23 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_8980.jpg
Stadio Galatasaray a Istanbul
DSC_8980.jpg (302.68 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_9030.jpg
Costa greca
DSC_9030.jpg (142.76 KiB) Osservato 6938 volte
DSC_9041.jpg
Campagne vicino Kalambaka
DSC_9041.jpg (205.99 KiB) Osservato 6938 volte
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Arrivo a Kalambaka
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 15/08/2013, 16:00

L'ultimo vero giorno di viaggio, martedì 21 agosto, lo iniziamo con una buona colazione sul tardi (9:30) e una volta impacchettato tutto e fatto check-out lasciamo i bagagli ai gestori della guest house e prendiamo la moto per girare i monasteri di Meteora.
In pratica sono 6 monasteri che si possono visitare uno dopo l'altro, tutti hanno un giorno settimanale di chiusura (ciascuno differente dagli altri) tranne mi pare la domenica che sono tutti aperti.

Il primo a cui si arriva partendo da Kalambaka è quello di San Nicola: parcheggiamo davanti all'ingresso e ci facciamo gli svariati scalini necessari ad arrivare al monastero stesso. La fatica è notevole specie con questo caldo, ma se penso che una volta si poteva arrivare in cima a questi cocuzzoli solo con "ascensori" sollevati da carrucole, preferisco gli scalini!!
Prima di arrivare al monastero vero e proprio troviamo una cappelletta scavata lungo il sentiero, poi una volta in cima si entra nel monastero (pagando l'ingresso) e alle donne viene consegnata una specie di gonna da legare attorno alla vita se hanno i pantaloni, come succede a me. All'interno della struttura non c'è moltissimo da vedere, la cosa principale è la chiesetta o cappella del monastero, ricoperta di affreschi.
Una cosa che mi dispiace di tutti questi monasteri è che all'interno non si possano fare foto, e qui ci sono i monaci a fare da guardia per cui scattarne qualcuna di nascosto è molto difficile. Non capisco se sia per rispetto o per fare più soldi vendendo le cartoline. :twisted:

La cosa che colpisce di più in generale sono i paesaggi, queste stranissime formazioni rocciose che spuntano come panettoni in una zona altrimenti appena ondulata, in cima alle quali i monaci hanno costruito i loro rifugi. Dalla terrazza del monastero scattiamo un bel po' di foto prima di tornare alla moto e dirigerci alla seconda tappa, il monastero di Santa Barbara Roussanou, dove troviamo un sacco di gente e in particolare un gruppone di russi abbastanza rumorosi. Anche qui la piccola chiesa è molto bella, e riesco a scattare una foto di straforo. Dalla terrazza si vede molto bene il monastero di San Nicola visitato poco prima.
Da questo monastero si può percorrere a piedi un sentiero nel bosco che porta in 10 minuti ad un bellissimo punto panoramico, che in realtà si trova lungo la strada da percorrere in macchina. Alla fine siamo contenti di averlo fatto ora in modo da avere una tappa di meno da fare quando siamo in moto (non è comodissimo ogni volta togliersi le giacche, metterle nel baule, legare i caschi etc.). Da questo punto si possono vedere praticamente tutti i monasteri (mi sembra che ne manchi solo uno).

Terza tappa è il monastero di Varlaam, decisamente il più bello visto finora, con un museo interessante e una chiesa più grande; inoltre vi si può vedere una enorme botte usata come riserva di acqua, e si può osservare da vicino il meccanismo della carrucola usata come ascensore.
Finita questa visita ci fermiamo nel piazzale sottostante il monastero per bere qualcosa comprandolo ai baracchini lì accanto. Marco nota anche un paio di moto Royal Enfield, una marca inglese molto diffusa in India. Infatti queste due moto, sporche e infangate più o meno come la nostra, hanno targa nepalese, ma spicca anche una bandierina olandese. Più tardi le rincontreremo ferme a bordo strada come noi a scattare foto e chiederemo ai tizi che le guidano: sono in effetti degli olandesi che sono andati in Nepal in aereo, lì hanno comprato le moto e ora con quelle stanno tornando a casa. Mitici!

Dopo questa sosta facciamo un salto al vicino monastero di Megala Meteorou anche se sappiamo che oggi è il giorno di chiusura. Ci accontentiamo di scattare un po' di foto da fuori e ripartiamo: gli ultimi due monasteri, Santa Trinità e Santo Stefano, sono un po' più lontani di questi primi quattro ma comunque si tratta di pochi km. Siccome alla fine dopo un po' sembrano tutti uguali, decidiamo di non visitarli all'interno ma di scattare solo qualche foto dalla strada. Anche da qui inoltre si ha una bella vista generale sui primi 4 monasteri.
Devo dire che comunque questo posto ci è piaciuto davvero tantissimo e siamo molto contenti di essere riusciti a inserirlo in questo viaggio (del tutto inaspettatamente).

Terminato il giro completo dei sei monasteri torniamo verso Kalambaka, ma ancora prima di arrivare in paese ci fermiamo al primo ristorante che ci ispira lungo la strada e ci concediamo un bel pranzo: in effetti sono già le 15 passate, ovviamente abbiamo una fame da lupi! Anche oggi come ieri sera andiamo di moussaka, agnello e tzaziki :D
Verso le 16:30 siamo di ritorno alla guest house, dove recuperiamo i bagagli, ci rivestiamo in completo assetto motociclistico (pantaloni e stivali) e partiamo per l'ultimo tratto di strada in terra straniera: riprendiamo l'autostrada e verso le 19 siamo al porto di Igoumenitsa.
Da qui si tratta solamente di far passare il tempo, cenare con qualche schifezzina e finalmente poco dopo mezzanotte ci imbarchiamo sulla nave che ci porterà a Bari. Stavolta niente cabina, abbiamo preso le poltrone per risparmiare... quindi nottata scomoda, ma per fortuna ad un certo punto vedo 3 posti vicini liberi e mi ci sdraio, almeno così riesco a dormire!

Infine mercoledì 22 agosto alle 9 del mattino sbarchiamo a Bari e non ci resta che fare i circa 450 km di autostrada fino a Roma, dove arriviamo nel primo pomeriggio stanchi ma talmente desiderosi di una pizza che usciamo a cena con amici :lol:

Ecco il percorso di questa ultima giornata di viaggio (il Bari-Roma ve lo risparmio :P ):
Allegati
Tappa 24 01 Kalambaka-Igoumenitsa.jpg
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 15/08/2013, 16:24

E infine le ultime foto di questo lunghissimo viaggio (spero di non avervi annoiato troppo!!!!)
Allegati
DSC_9057.jpg
Davanti alla guesthouse
DSC_9057.jpg (354.16 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9068.jpg
San Nicola
DSC_9068.jpg (388.13 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9079.jpg
San Nicola
DSC_9079.jpg (375.92 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9086.jpg
San Nicola
DSC_9086.jpg (255.72 KiB) Osservato 6936 volte
FFR_9334.jpg
San Nicola
FFR_9334.jpg (384.38 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9121.jpg
Santa Barbara Roussanou
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DSC_9123.jpg
San Nicola visto da Santa Barbara
DSC_9123.jpg (466.91 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9125.jpg
Varlaam visto da Santa Barbara
DSC_9125.jpg (412.63 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9138.jpg
Dentro Santa Barbara
DSC_9138.jpg (433.95 KiB) Osservato 6936 volte
FFR_9372.jpg
Io e Santa Barbara
FFR_9372.jpg (383.36 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9152.jpg
in primo piano Santa Barbara, dietro di lui il piccolo San Nicola, in alto a destra Varlaam e dietro di questo Megala Meteorou
DSC_9152.jpg (410.22 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9166.jpg
Varlaam
DSC_9166.jpg (263.26 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9171.jpg
Vista di Megala Meteorou da Varlaam
DSC_9171.jpg (346.43 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9183.jpg
Varlaam
DSC_9183.jpg (320.33 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9185.jpg
Varlaam
DSC_9185.jpg (395.02 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9190.jpg
Varlaam
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DSC_9195.jpg
Varlaam
DSC_9195.jpg (277.42 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9202.jpg
Varlaam
DSC_9202.jpg (307.89 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9216.jpg
Vista di Varlaam e (dietro) Santa Barbara da Megala Meteorou
DSC_9216.jpg (332.26 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9228.jpg
Vista dagli ultimi 2 monasteri verso i primi 4
DSC_9228.jpg (389.87 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9242.jpg
Santa Trinità o Santo Stefano (non ricordo)
DSC_9242.jpg (283.54 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9246.jpg
Santa Trinità o Santo Stefano (non ricordo)
DSC_9246.jpg (335.85 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9262.jpg
Verso Igoumenitsa
DSC_9262.jpg (268.74 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9275.jpg
Al porto di Igoumenitsa
DSC_9275.jpg (371.39 KiB) Osservato 6936 volte
DSC_9282.jpg
Dal traghetto, vicino Bari
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda geom.Calboni » 30/08/2013, 22:24

L' itinerario turco è grosso modo quello che ho in agenda da tempo... prima o poi dovrò farlo.
Una precisazione, i manti che avete mangiato in Turchia non sono proprio originari della zona ma dell' Asia centrale (Kazakhstan,etc.) ci sta comunque che ne esista una versione turca :)
Bel viaggio davvero...
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 31/08/2013, 11:09

Grazie geometra! :-)
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda geom.Calboni » 31/08/2013, 14:48

Capisco anche per salutare i parenti 8-) ma c' erano altri motivi che vi hanno fatto decidere di passare dai Balcani all' andata (allungando) e dalla Grecia al ritorno?
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 01/09/2013, 12:17

Avevamo considerato di prendere il traghetto all'andata ma alla fine arrivavamo in Turchia allo stesso momento e allora ce lo siamo risparmiato (costa di più).
Infatti per prendere il traghetto serale avremmo dovuto partire da Roma alle 14-15 massimo, non potevamo farlo il venerdì (già avevamo preso tanti giorni di ferie), il che significava prenderlo di sabato sera, arrivare a Igoumenitsa la mattina della domenica e in Turchia la domenica sera, esattamente come abbiamo fatto facendo tutto via terra. Tieni anche conto che Marco preferisce sempre attraversare via terra ove possibile per vedere un po' i vari paesi anche se di sfuggita e perchè lascia molta più flessibilità, ti fermi dove e quando vuoi. E vuoi mettere passare le frontiere della Serbia e della Bulgaria dove lui non era mai stato? E poi volevamo vedere Edirne ma se avessimo fatto traghetti sia all'andata che al ritorno veniva una deviazione non da poco.
Invece al ritorno il traghetto ci permetteva di risparmiare un giorno e quindi l'abbiamo preso, anche se costicchiava (circa 250 euro moto + 2 poltrone).
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda obe » 08/01/2014, 19:50

Me lo sono letto tutto d'un fiato.. In vista di un futuribile progetto..

Bellissime foto, oltre a gran viaggio!
Due curiosità..
Ma spostamenti senza moto, sono fattibili facilmente ?
Qualche trekking consigliabile?
E a fine maggio-inizio giugno.. Periodo buono?
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 09/01/2014, 0:45

Sugli spostamenti senza un mezzo proprio non ho la minima idea! Intendi in Turchia o Georgia e Armenia? In Turchia penso ci sia una rete capillare di autobus, nel Caucaso non so.
Trekking sicuramente nella zona del Caucaso in Georgia, o nello Svaneti o da Kazbegi. Altre zone non saprei.
Come periodo, dipende dove vuoi andare, forse in montagna fa ancora un po' freddino...
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Jena Plissken » 09/01/2014, 0:56

si in Georgia e Armenia non ci sono problemi di spostamenti i bus ci sono e così le Mashurka ovviamente bisogna mettere in conto la lentezza degli spostamenti stile Balcani o Est europa ;)
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

il mio nuovo blog : http://jenaplissken.tumblr.com/
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Leia74 » 13/10/2014, 16:59

Scusate ma tutte le foto che fine hanno fatto??????
Ci ho messo una vita a fare l'upload!!!! :cry:
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Re: Turchia, Georgia e Armenia in moto

Messaggioda Lebowski » 13/10/2014, 22:28

Leia74 ha scritto:Scusate ma tutte le foto che fine hanno fatto??????
Ci ho messo una vita a fare l'upload!!!! :cry:


Sono scomparse quando mesi fa fu fatta la migrazione del server.
Anche dai miei racconti sono sparite.
Cose che capitano.

Tocca rimetterle. Io mi ero ripromesso di farlo solo che poi non l'ho mai fatto, proprio perché la procedura di ridimensionamento etc. richiede tanto tempo.
Metterle su host temporanei non è fattibile dato che di solito quelli liberi (non a pagamento) te le tengono solo per alcuni mesi/ 1 anno.
A volte sei tu che mangi l'orso e a volte è l'orso che mangia te. (lo Straniero)
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