Sospendo la stesura dell'altro post per rispondere alle richieste di narrarre le ultime gesta .
Obbedisco, scrivendo a razzo :
"OPERAZIONE RIMINOVSKA"
Erano anni che volevo recarmi nella riviera romagnola, ma preferendo sempre mete piu' lontane all'estero, vuoi questo o altro si finiva sempre per rimandare.
Complice il viaggio corto estivo ad occidente, nostalgia slava ecc. ecc. si apriva la possibilita' finalmente di raggiungere l'adriatico italiano per un fine settimana, quelle terre italiche ma strettamente legate a Bisanzio con punto di emanazione culturale in quel di Ravenna e con tutti i concittadnini russi in arrivo, come avevo sentito parlare da giornali o altrove.
A Rimini come dice il cugino Leb ci son stati tutti come primo viaggio fuori in cerca di divertimento, il caso mio e' rovesciato e ci arrivo in eta' diversa e dopo tanti viaggi lontani piu' della Romagna. Rovesciato si, a diciotto anni facevo le crociere sul nilo con le coppie sposate ora riviera romagnola coi pischelli ( ma non e' del tutto cosi' e vedremo perche' ) .
Mezzo di trasporto il treno, evitate le costose frecce, si opta per spaccare il viaggio ed i maroni attraverso le Marche, alla fine si perde una mezz'ora-oretta siam li' ed il prezzo doppio delle frecce su Bologna ( localita' troppo nordica per le mie abitudini ) ci fa prendere questa via attraverso gli staterelli dell'italia centrale e le terre pontificie di una volta .
A partire siamo in tre, io, l'immancabile fratello ( supremo amante dei treni, ma pessimo poiche' insisteva nel volermi trascinare in Emilia ) , ed un vecchio amico del paesello, che rappresenta quanto piu' di sudista non si puo', per nulla pratico dei viaggi, scarso camminatore e grandissima buona forchetta non nel senso della qualita', bensi' della quantita'
Portero' questo grande amico, dalla parlata strettamente casertana a voce alta, dalla fame difficilmente saziabile, volentieri a spasso per quella che lui definisce sempre, come ogni cosa a nord di Roma, " l'alta Italia" .
Scendo quindi a compromessi, riprendendo usi e costumi antichi portando con noi un pranzo al sacco durante l'andata , non gia' i mitici panini meridionali con la frittata , ma comodi snack per evitare le mega porcherie esorbitanti della stazione termini romana, e mi applichero' per eliminare quanto di inutile messo nella vecchia tracolla dell'amico, come una mega felpona invernale , lasciandoli pero' la soddisfazione di portare lo spray per scarafaggi e zanzare in formato maxi....diplomazia bismarckiana
Consultando anche il cugino Jena, ho trovato un albergo, vecchio ma umile, nelle strutture e nei prezzi, nei pressi di marina centro, la scelta si e' rivelata azzeccata, parte piu' trafficata del lungomare, non troppo lontana dal centro storico ( fatta sia a piedi che in bus ), non troppo lontana da Riccione che come prevedevo sara' centro di interesse notturno. Zona discretamente fuori da Rivazzura, Miramare, che assomogliano ad un Omonia ateniese di riviera ( ma molto meno affollata ), un po' border line, con prostituzione e fastidiosi ubriachi, mi dispiace ma lo devo dire, ancora una volta di origine magrebina.
Arrivati noto subito una funzionale stazione, con controlli della polizia a campione sui nuovi arrivati. Questo mi colpisce favorevolmente: sono un noto simpatizzante delle camicie azzurre e mi stanno decisamente antipatiche le camicie celesti.
Questo per esperienze passate, o cose e comportamenti visti che farebbero delle famose barzellette tutt'altro che un luogo comune. Qui a Rimini controllano quasi tutto, o alemno nei miei giorni, le camicie azzurre e trovo che sia un bene per la citta'. Questo anche nelle ronde notturne, che non sono affatto frequenti.
La tolleranza o comunque il lasciar perdere fenomeni che e' impossibile eliminare, poiche' comporta solo perdita di tempo e mezzi, come la prostituzione stradale o persino il gioco d'azzardo in strada mi fanno riflettere. Ma ne parleremo.
Il primo contatto e' coi bus. Spendo una stellina di merito per l'azienda riminese. I bus sono funzionali ed efficienti. Ottimi nel fare da spola continua col bus 11 tra le stazioni di Rimini e Riccione praticamente per tutto il giorno e la sera. Ottimi nel prevedere la possbilita' di fare i biglietti anche bordo, ottimi nello scirvere come si fanno in piu' lingue russo compreso.
Nota di merito: il servizio e' bizantino
Nel senso che come nei weekend ateniesi tra pireo ed Atene, prosegue tutta la notte con la blue line a prezzo maggiorato di cinque euro. Il servizio e' utilissimo ed evita che molti ragazzetti si sfracellino tornando ubrachi dalle disco.
Bene anche i ragazzi di colore che fanno i biglietti della blue line prorio alla fermata delle discoteche di Riccione, in questo modo nessuno sfugge.
Eppure devo segnalare il cattivo comportamento di alcuni nordici che criticavano il servizio, lamentandosi che i bus fossero stracarichi e che molte volte l'autista non si ferma proprio perche'impossibilitato a far salire altri.
Sul bus si sente: " io non capisco, basta aumentare le corse, e' banale".
Certi filosofi e' meglio che restassero a casa, primo perche' le corse sono frequentissime, secondo perche' i turisti sul lungomare sono davvero tanti, terzo perche' un tragitto lungo tra Rimini e Riccione con frequenti fermate, quarto perche' il sevizio con le blue line e' ininterrotto. E va cosiderato il costo di autisti e benzina per questo 24h non stop, non e' assicurato che ci rientrino coi biglietti, quindi la soluzione non e' cosi' "banale".
Altrettanto pessimi i bolognesi che si infuriano come bestie contro chiunque sia forestiero anche se questo va solo a consultare l'orario davanti lo sportello per comprare: " ma che roba e' sto paese qua, son energumeni questi qui, bla bala bla"
Pessimi anche altra gente con un accento ibrido tra il lombardo e l'emiliano, boh non so da dove vengano, " fate scendere prima di salire, cosa salite a fare se non fate scendere".......qui mi mi trovo ad intervenire: " signora guardi che le ragazze erano gia' li sull'autobus senza che si scalda".
Gente veramente esaurita. In molti si scagliano contro i neri, compresi gli immancabili romeni, ultimi arrivati tra i filosofi, fortunatamente gli africani si sanno difendere a parole.
Questi con l'accento ibrido emiliano-lombardo nettamente i peggiori, presuntuosi, sgarbati e velatamente razzisti. secondo la mia teoria e ragioanmenti sono piacentini, ma non essendoci stato e' solo supposizione. Non sono parmensi-reggiani perche' li son stato e non parlano cosi'.
Insomma preparatevi perche' a Rimini girano anche tanti rompicoglioni, ma mi aspettavo piu' da sud invece a deludere e' il nord. Fortunatemente non saro' mai coinvolto in queste stupidaggini. Ma osservo e giudico.