On the road tra Israele e Palestina

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

On the road tra Israele e Palestina

Messaggioda geom.Calboni » 27/10/2013, 2:07

Dopo un giorno di viaggio che ha visto congiungerci tutti ad Istanbul, il sottoscritto Geometra, Jena, Porcaccia e Marxim siamo giunti alla prima tappa ufficiale del nostro tour: Gerusalemme.
Le premesse ci sonno tutte...
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

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Re: OTRA a zonzo per Israele e Palestina

Messaggioda heartpacker » 27/10/2013, 10:31

buon viaggio, teneteci aggiornati!
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Re: OTRA a zonzo per Israele e Palestina

Messaggioda palaz » 27/10/2013, 10:37

Attendiamo notizie ed impressioni istantanee.
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Re: OTRA a zonzo per Israele e Palestina

Messaggioda geom.Calboni » 27/10/2013, 18:50

Abbiamo le gambe massacrate da quanto abbiamo camminato per Gerusalemme. La mia prima impressione dopo oggi? Esistono ebrei o meglio israeliani? Sono tutti arabi: persone, negozi, mercati, strade, periferia...
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Re: OTRA a zonzo per Israele e Palestina

Messaggioda Maxdivi » 28/10/2013, 3:02

geom.Calboni ha scritto:Abbiamo le gambe massacrate da quanto abbiamo camminato per Gerusalemme. La mia prima impressione dopo oggi? Esistono ebrei o meglio israeliani? Sono tutti arabi: persone, negozi, mercati, strade, periferia...


Un bel giro a Mea Shearim.... ;)
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Re: OTRA a zonzo per Israele e Palestina

Messaggioda obe » 28/10/2013, 21:24

palaz ha scritto:Attendiamo notizie ed impressioni istantanee.

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Re: OTRA a zonzo per Israele e Palestina

Messaggioda ryancooper » 28/10/2013, 22:29

Buon proseguimento!
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Re: OTRA a zonzo per Israele e Palestina

Messaggioda geom.Calboni » 29/10/2013, 0:47

Stasera mi sono dovuto staccare per 3 ore circa dagli altri e sono stato portato a Mavesaret Tsiyon, un paese sopra Gerusalemme attaccato al confine palestinese. Niente di clamoroso a parte la vista sulla città'. In pratica trattasi di un sobborgo residenziale di Gerusalemme. Qui si che sono tutti israeliani. Bella casette con giardino, silenzio, ordine. La gente ci rientra a casa in famiglia la sera dopo il lavoro.
Per il resto, Gerusalemme e' la città' più' turistica al mondo. Abbiamo visto finanche turisti dalla Nigeria... :-)
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Re: OTRA a zonzo per Israele e Palestina

Messaggioda sbernaz » 29/10/2013, 10:35

Non mi sembri molto entusiasta di questa prima parte del viaggio,Geom...
O mi sbaglio!?!
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Re: OTRA a zonzo per Israele e Palestina

Messaggioda geom.Calboni » 31/10/2013, 0:22

sbernaz ha scritto:Non mi sembri molto entusiasta di questa prima parte del viaggio,Geom...
O mi sbaglio!?!

Hai ragione Sbernaz.
Gerusalemme e' troppo turistica: milioni davvero di turisti, grupponi, file interminabili (1 ora per il Santo Sepolcro e 2 ore e mezza al secondo tentativo per la spianata delle moschee), prezzi molto alti. Ovviamente la prima volta va vista ma non e' un posto in cui tornerei senza motivo.
Diverso e' invece la Palestina e la zona del mar Morto: paesaggi spettacolari ma "Israele" e' un paese assurdo schiavo delle sue contraddizioni tra check point, frontiere fasulle, insediamenti ebraici nei territori, strade che terminano all' improvviso davanti a cancelli e poi... Il muro a Bethlemme in stile Berlino che divide i due "stati" e la vidits ad Hebron da non credere se non vedi: palazzi a meta' occupati dagli israeliani, telecamere che controllano i palestinesi, reti metalliche che coprono le strade per evitare lanci di pietre e spazzatura sulle strade abitate dai palestinesi, strade chiuse, negozi e case con le porte saldate e poi... La città' vecchia occupata dagli israeliani ed alla quale si accede solo tramite un check point e quelle pochissimi famiglie palestinesi che resistono e vivono in quell' area hanno addirittura passaggi obbligati all' interno dellas stessa. In pratica noi avevamo liberta' di movimento in questa ghost town e loro possono passare solo in alcune strade. A voce non si capisce, provero' poi a scrivere meglio al ritorno e di sicuri mostrerò, le foto.
Bella anche la fortezza della Masada con un paesaggio clamoroso.
In pratica dopo Gerusalemme ci stiamo muovendo on the road dormendo in posti diversi tra Betlemme, Hebron, En Gedi sul mar Morto, Jericho e Ramallah. Nel mezzo situazioni al limite dell' incredibile...
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Re: On the road tra Israele e Palestina

Messaggioda geom.Calboni » 31/10/2013, 18:13

Ed il viaggio on the road prosegue: Nablus, Jenin, l' ultima frontiera - check point, Nazareth, Tiberiade (Tiberias) a camminare sulle acque...
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Re: On the road tra Israele e Palestina

Messaggioda heartpacker » 31/10/2013, 22:41

Che dire, ormai il livello raggiunto da Otra nelle persone dei suoi più eminenti esponenti è un tripudio di spiritualità :)
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Re: On the road tra Israele e Palestina

Messaggioda geom.Calboni » 02/11/2013, 1:01

L ' emozione di sostare all 'unico punto di frontiera esistente tra Israele e Siria aperto solo per i locali, non sempre e con i campi minati tutto intorno e poi, nello stesso giorno, davanti l' unico punto di frontiera tra Israele e Libano chiuso per tutti... Vale, per appassionati di frontiere come noi, l' intero viaggio...
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Re: OTRA a zonzo per Israele e Palestina

Messaggioda fedea » 02/11/2013, 20:08

geom.Calboni ha scritto: "Israele" e' un paese assurdo schiavo delle sue contraddizioni tra check point, frontiere fasulle, insediamenti ebraici nei territori, strade che terminano all' improvviso davanti a cancelli e poi... Il muro a Bethlemme in stile Berlino che divide i due "stati" e la vidits ad Hebron da non credere se non vedi: palazzi a meta' occupati dagli israeliani, telecamere che controllano i palestinesi, reti metalliche che coprono le strade per evitare lanci di pietre e spazzatura sulle strade abitate dai palestinesi, strade chiuse, negozi e case con le porte saldate e poi... La città' vecchia occupata dagli israeliani ed alla quale si accede solo tramite un check point e quelle pochissimi famiglie palestinesi che resistono e vivono in quell' area hanno addirittura passaggi obbligati all' interno dellas stessa. In pratica noi avevamo liberta' di movimento in questa ghost town e loro possono passare solo in alcune strade.


quotissimo.
purtroppo e' vero che e' molto difficile da descrivere per chi non c'e' stato e non l'ha vissuto sulla sua pelle.
conta che io in piu', essendo in viaggio "politico", sono stata anche nei campi profughi...
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Re: On the road tra Israele e Palestina

Messaggioda geom.Calboni » 03/11/2013, 19:06

Il nostro viaggio non ha i connotati del viaggio politico o religioso :-) ma non ci siamo fatti mancare niente dei due punti di vista.
E' un viaggio on the road, in auto, alla scoperta di una zona che vanta moltissime contraddizioni.
Con la tappa finale di Jaffa e Tel Aviv il nostro viaggio sta volgendo purtroppo al termine...
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Re: On the road tra Israele e Palestina

Messaggioda geom.Calboni » 04/11/2013, 5:57

E non ci siano fatti mancate niente :-) : Livello giallo ai controlli di sicurezza per i precedenti viaggi in Kazakhstan ed Uzbekistan...
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Re: On the road tra Israele e Palestina

Messaggioda fedea » 04/11/2013, 8:51

son passati dai numeri ai colori?
comunque vi capisco benissimo: ricorderai che vi ho raccontato della mezz'ora di interrogatorio fittissimo subito perche' avevo il timbro del marocco sul passaporto… ora ti parra' meno difficile da credere ;)
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Re: On the road tra Israele e Palestina

Messaggioda geom.Calboni » 05/11/2013, 0:55

Rientrati nel pomeriggio, in attesa di approfondimenti e considerazioni, questo l' itinerario effettuato:

1° giorno: Bergamo (Calboni, Jena & Il Cancelliere) / Roma (Marxim) - Istanbul - Tel Aviv - Gerusalemme (in marshrutka)
2° giorno: Gerusalemme
3° giorno : Gerusalemme - Mevaseret Tsiyon (solo Calboni in autobus)
(in auto a noleggio):
4° giorno: Betlemme– Hebron – Arad ( di passaggio) - Ein Bokek (di passaggio) - Ein Gedi - Metzoke Dragot
5° giorno: Metzoke Dragot – Masada - Ein Gedi – Jerico – Ramallah
6° giorno: Ramallah – Nablus – Jenin (di passaggio) – Nazareth – Tiberiade
7° giorno: Nimrod fortress – monte Hermon (di passaggio) - Camp Ziouani (frontiera tra Israele e Siria) (Alture del Golan) - Kfar Rosh HaNikra (frontiera tra Israele e Libano) – Akko – Haifa
8° giorno: Haifa – Jaffa – Tel Aviv
9° giorno: Tel Aviv
10° giorno: Tel Aviv – Istanbul – Bologna (Calboni & Il Cancelliere) / Bergamo (Jena) / Roma (Marxim)
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Re: On the road tra Israele e Palestina

Messaggioda sbernaz » 05/11/2013, 18:48

Comunque,grande viaggio in pieno stile Otra!

Spiegami meglio questa storia del "livello giallo" visto che anch'io,come ben sai,vanto analoghi timbri sul passaporto e voglio capire cosa vi e'successo al controllo documenti (solo in uscita mi pare di aver capito)..
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Re: On the road tra Israele e Palestina

Messaggioda geom.Calboni » 05/11/2013, 20:02

sbernaz ha scritto:Spiegami meglio questa storia del "livello giallo" visto che anch'io,come ben sai,vanto analoghi timbri sul passaporto e voglio capire cosa vi e'successo al controllo documenti (solo in uscita mi pare di aver capito)..

I controlli più "pesanti" li effettuano in uscita dal paese.
Si giunge all' aeroporto attraversando un check point in stile frontiera dove, in taxi o in macchina privata, sei fermato e sottoposto a qualche domanda o ai più fortunati tocca giusto un face control.
Giunti al terminal vero e proprio, ogni accesso all' interno è soggetto al passaggio sotto un metal detector ed ad altre poche domande di rito ed il controllo passaporto. In più ti segnano su un registro.
Una volta entrati ti metti subito in fila per il check in del tuo volo ma la fila è così clamorosa e lenta per via dei controlli veri e propri e per il fatto che in sostanza è l' unico aeroporto del paese e tutti i voli internazionali sono concentrati in questo scalo.
Man mano che scorre la fila, fila che varia a seconda del tuo volo e della compagnia, passi dagli addetti alla sicurezza che ti fanno molte domande alcune così stupide che è troppo semplice pensare che siano stupide davvero :roll:
In fila, per caso, eravamo divisi a coppie io ed il Cancelliere e Jena e Marxim. A ma hanno chiesto come mai io ed il Cancelliere avevamo un orario differente d' ingresso in Israele. Ma ovvio... l' ingresso è stato registrato in due momenti differenti...
Poi mi hanno chiesto come era possibile avere un bagaglio così "piccolo" per una settimana. E' possibile ho risposto io avendo solo magliette estive. Poi mi ha contato i giorni a mano... ed ha insistito a contare anche il lunedi nonostante fosse ancora la notte tra domenica e lunedi stesso quindi trattavasi di 9 10 giorni. Dopo un po gli ho risposto male dicendogli che per me erano ancora 7 notti, essendo entrato il sabato notte ed essendo ancora comunque domenica (notte) e che comunque un giorno in più o in meno non capivo dove stava la differenza...
Poi mi ha chiesto, col passaporto in mano, il mio nome...
Poi, sempre col visto in mano, quando ero stato in Kazakhstan...
Poi perchè ci ero stato e perchè anche in Uzbekistan. La risposta turismo non deve essergli piaciuta...
Poi ha fatto qualche altra domanda tra cui se avevo una bomba in valigia, se qualcuno mi aveva dato un pacco, etc. e poi... dulcis in fundo... attacca a parlare in italiano... frasi a cazzo sul bagaglio... e li davvero non si è capito niente di cosa volesse dire... 8-)
Poi si sono sentiti col collega ed avendo anche Jena timbri "strani" sul proprio passaporto ci hanno affibbiato un bel "codice giallo"... e con noi anche Marxim ed il Cancelliere solo perchè erano con noi...
Da qui, Marxim che imbarcava il bagaglio, è stato inviato in una fila per il controllo dello stesso sotto una macchina in stile TAC ospedaliera e poi, ovviamente, glielo hanno anche aperto e perquisito a mano. E la TAC a cosa serve?
Noi tre, invece, effettuato il check in siamo stati dirottati su una fila di controlli a parte dove c' erano altri giallini con noi :) e passato il bagaglio al metal detector e poi aperto e controllatto oggetto per oggetto con una specie di scopino da cesso (che avevo già visto ai controlli a Londra) per cercare esplosivo.
Anche noi sotto il metal detector, poi il metal detector a mano e poi lo scopino da cesso sulle scarpe.
Ovviamente anche Marxim ha subito questo controllo ma il suo bagaglio era già passato agli imbarchi e gli hanno controllato per bene lo zaino a mano.
Tutto questo in quasi 2 ore senza soluzione di continuità. In pratica, siamo arrivati 3 ore prima del volo ed abbiamo avuto giusto il tempo di andare al cesso ed imbarcarci sull' aereo.
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