New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di birra

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di birra

Messaggioda obe » 04/12/2013, 11:50

Eccomi appena tornato dalla Nuova Zelanda; l’ennesimo viaggio on the road che per la seconda volta ho affrontato in solitaria

3 settimane passate rotolando da Nord a Sud, partendo da Auckland ed arrivando fino a Queenstown.

Alla fine l’itinerario è stato quello studiato all’inizio e devo dire che ha rispettato tutte le aspettative.

6 novembre M Partenza
7 novembre G Volo
8 novembre V Auckland
9 novembre S Auckland
10 novembre D bus x Rotoua
11 novembre L Rotoua visita
12 novembre M Bus x Turangi
13 novembre M Turangi - Tongariro alpine crossing
14 novembre G bus Wellington
15 novembre V Wellington - traghetto per Picton e poi Nelson
16 novembre S Abel Tasman Park - notte a Nelson
17 novembre D Giro Auto - Kaikoura
18 novembre L auto e notte a Christchurch
19 novembre M Bus Christchurch to Dunedin
20 novembre M Dunedin - Otago
21 novembre G Bus Dunedin - Te Anau
22 novembre V Milford Track day 1
23 novembre S Milford Track day 2
24 novembre D Milford Track day 3
25 novembre L Milford Sound - notte Te Anau
26 novembre M Tea Anau - Queenstown
27 novembre M Volo x Auckland
28 novembre G Auckland
29 novembre V Volo rientro

Ora, quello che pubblicherò non è proprio un racconto ma è il diario di viaggio che tenevo giornalmente nei momenti di tranquillità.. quindi può essere che molte cose siano ripetetute più volte e che magari le sensazioni/emozioni siano prevalenti alle descrizioni di quello che vedevo/visitavo/facevo.

Ho deciso di non modificare nulla di quanto scritto, appunto perché per me è un po’ come rivivere quei momenti
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 07/12/2013, 15:07

07 novembre
Sono a Sydney, il grosso del viaggio è stato fatto; è andato anche via veloce tra dormire, mangiare e un paio di film.
Per ora non son neanche troppo stanco; diciamo un po’ teso, ho qualche dubbio nella testa..
Avrò fatto bene ad imbarcarmi in un’avventura del genere da solo? Varrà la pena passare così tanto tempo lontano da casa e da tutti? Ce la farò fisicamente a reggere?
Belle domande e spero di aver sensazioni positive strada facendo, ci conto.
Intanto a Dubai ho già avuto un assaggio di ben tornato nel “mondo”.. un indiano con turbante che mangia un hamburger, un vecchio americano in bandana che sembra appena sbarcato dal Vietnam, arabi che fanno shopping al duty free.
Il bello è anche questo, immergersi in una realtà nuova e godersi quello che il viaggio offre.

08 novembre - Auckland
E la prima giornata è andata.
Posso dire che la prima impressione non è stata positiva, sarà che son stato accolto con la pioggia o che come sempre ci vuole un attimo per entrare nei meccanismi della città; per con il passare delle ore il posto mi ha lentamente conquistato.
Il clima ha già fatto capire quanto è variabile, quando esco dall’ostello non piove più e ora il cielo è totalmente limpido.
Mollati i bagagli e fatto finalmente una doccia mi sono avviato verso il centro città a piedi; facendomi guidare dalla Sky Tower, tra case basse con giardino e strade che fanno sali e scendi alla San Francisco, arrivo alla Queen St, una delle strade centrali della città.
Faccio anche un giro sul lungo oceano, zona traghetti, e con il sole si sta veramente bene..
Qui inizio a pensare che durante il tragitto verso l’aeroporto ho visto il primo campo di rugby dopo appena 5 minuti..
Arrivo in pieno venerdì fine lavoro, i pub del centro sono già strapieni.. pinte, cocktail, whisky, ect vengono serviti a nastro e io non posso non farmi la prima pinta.
Per cena giro il mio quartiere, Ponsonby, e direi che la scelta è stata giusta… Ponsonby è il luogo attualmente più vivace culturalmente, con tanti negozi particolari, ristoranti e locali live music.
E poi capito nelle serate “Art in the Dark”, praticamente nel parco fanno giochi di luce ed è pieno di gente.
A cena, vado al cinese-mongolo e mentre mangio al bancone un’insalata al salmone con Sauvignon Blanc, parlo con una 35enne con la quale passo una ventina di minuti; mentre per il post giro un paio di posti.. assaggio dell’ottima birra artigianale e finisco poi in un locale molto bello, il classico da hipster con tipe vestite anni 50 e bella musica rock.
Verso mezzanotte però vado a dormire anche perché la stanchezza stava prendendo il sopravvento, ma mi piace l’atmosfera di Auckland.. vivace, frizzante, senza essere troppo eccessiva e con gente che sembra alla mano.
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 09/12/2013, 12:55

10 novembre Auckland
Ore 10, Albert Park
Maledetto fuso, mi ha svegliato alle 5 e ora son un po’ svarionato.
Dopo colazione ho iniziato a girare un po’, ma ora capisco perché Auckland è sempre in cima alle statistiche di qualità della vita.
I ritmi sono lenti, prima delle 10 non apre quasi nessuno, i musei sono gratuiti, c’è tanto verde anche in città.. insomma, sembra che non si viva male qui.
Ho girato un po’ per la Karangahape Road, la strada un po’ più alternativa con negozi di roba usata e piccole boutique particolari, diciamo alla Camden Town londinese,

Ore 15,
Un po’ di riposo, ci voleva, ed ora son qui al porto a rilassarmi su una panchina.
Da metà mattinata è arrivato un tempo fantastico, un sole quasi estivo e con quella leggera brezza che si sta da Dio; quando son partito stamattina avevo il k-way e ora mi trovo in maglietta e pantaloncini corti.
Oggi ho fatto totalmente il turista e ho girato quello che la città offre.
Dopo essere stato all’Albert Park, curiosando tra le vecchie case coloniali, son sceso in centro nella Queen St guardando i palazzi “storici” e da qui tutta la zona dei battelli.
Il porto nuovo è veramente bello, mi ricorda un po’ quello di Sydney ma un po’ più piccolo; tutto è pulitissimo, con ristoranti, tante barche e yacht; poi il pranzo, al mercato del pesce, un misto con ostriche (che poi erano due cose giganti), capesante, pesce del giorno, 2 spiedini e polpette.
Si sta proprio bene qui, relax è la parola che per il momento associo ad Auckland anche perchè finora non ho mai visto nessuno correre o agitarsi.
Tra poco ho l’uscita sulla barca a vela dell’America’s Cup; non son mai stato un fan, al massimo mi ricordo l’imitazione di Teocoli di Cino Ricci, ma visto che c’è la possibilità di fare questa esperienza, ho pensato.. perché no?
Prima, visto che era incluso nel biglietto, giro al Museo Marittimo, dove viene ripercorsa la storia “navale” della Nuova Zelanda.
Da quelle Maori, alle prime degli esploratori europei, a quelle usate dagli immigrati fino a quelle moderne che ripercorrono le vittorie in America’s Cup (in particolare quelle di Peter Blake).

**
Mattina dopo

Il giro in barca di ieri è stato fantastico.
Praticamente dopo una breve spiegazione, in una dozzina siamo usciti su questa barca a vela.
2 ore divertentissime con una vista spettacolare della città; cazzare la randa, vedere la barca trascinata dal vento che si piega dando l’impressione di rovesciarsi nel giro di qualche minuto e poi tenere il timone per una decina di minuti.. altro che Schettino.
Tra l’altro si filava mica poco..
La sensazione di libertà, il sole in faccia, il vento tra i capelli… un’esperienza incredibile.
Sulla barca parlo un po’ con un italo-americano che mi ha fatto anche delle foto mentre son al timone, dovrebbe mandarmele, speriamo!

Arrivato in ostello son un po’ stanco; il fuso, la camminata, la barca… stavo quasi per crollare a letto..
Ma dopo una doccia penso che è sabato sera… e dai , come si fa a non uscire!
In giro è un carnaio assurdo.. in particolare vedo tanti gruppi di gente sui 30-40 che escono a cena con amici/amiche.
Per cena opto per il Thailandese e qui mangio un pollo alle 5 spezie spettacolare.. sapori piccanti ma il giusto.. tutto accompagnato da del buon Sauvignon Blanc.
Poi riprovo i due locali della sera precedente, quello degli hipster stasera non è granché, musica un po’ down e poche tipe.
Il secondo in cui entro, su suggerimento di due tipe, ha musica latino-americana è invece ben frequentato.
Faccio due parole con una tipa, sto lì con lei fino a quando non cambia locale con le amiche senza propormi di accompagnarle.
A questo punto son distrutto dalla stanchezza torno a casa, soddisfatto per la bella giornata.
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda geom.Calboni » 17/12/2013, 13:29

obe ha scritto: Il giro in barca di ieri è stato fantastico.
Praticamente dopo una breve spiegazione, in una dozzina siamo usciti su questa barca a vela.
2 ore divertentissime con una vista spettacolare della città; cazzare la randa, vedere la barca trascinata dal vento che si piega dando l’impressione di rovesciarsi nel giro di qualche minuto e poi tenere il timone per una decina di minuti.. altro che Schettino.
Tra l’altro si filava mica poco..
La sensazione di libertà, il sole in faccia, il vento tra i capelli… un’esperienza incredibile.

Deve essere stata davvero una bellissima esperienza...
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 17/12/2013, 16:03

10 novembre – Auckland/Rotorua

Son sul bus per Rotorua, sto lasciando una cloudy Auckland.. ecco, Cloudy è un termine che penso imparerò bene qui in queste 3 settimane.
La giornata di oggi finora è stata un po’ interlocutoria, del resto è giornata di spostamenti e di solito è sempre così.
Stamattina finalmente son riuscito a dormire bene, fino alle 8, gran colazione e poi son finito a vedere la K-Road che lentamente si sveglia.
Ho scambiato due parole con una coppia di americani, simpatici e così ho passato un po’ il tempo mentre aspettavo di salire sul bus.
Comunque lascio Auckland soddisfatto, la città mi ha proprio colpito, non bella.. ma particolare ed intrigante.
Soprattutto la zona in cui alloggiavo con i negozietti particolari, i baretti tranquilli dove puoi leggere senza fretta e con arredamenti particolari e curiosi.. e con la gente con il proprio stile, molti hipster e rock (non vedevo così tanti Dr Marten dalle scuole superiori).
Quartiere che si contrappone al centro città con i suoi grattacieli, le catene di negozi internazionali e la zona ricca e appena ristrutturata del porto.
Fosse Facebook an Auckland metterei un bel “mi piace”.

Finora invece ho avuto poche relazioni, ma anch’io non l’ho cercata più di tanto, avevo forse bisogno di staccare un po’, ma vedremo come sarà in seguito.
Ora si arriva nella “Maori”, anche perché finora, a dir la verità, ho visto più cinesi che Maori

11 novembre – Rotorua

8 di mattino, mi son svegliato prestissimo, ma c’è il sole e la giornata si preannuncia ottima.
Tra poco parto per andare a vedere i Geyser, son curioso non avendone mai visto uno dal vivo.. e poi è da quando son arrivato che qui c’è un odore di zolfo pazzesco.
Il viaggio verso qui è andato bene, bus normale, non comodissimo e soprattutto con tante soste; proprio se la prendono comoda qui.
Il paesaggio era già fantastico, km e km di solo verde con le colline tutte sali e scendi; sembra veramente di essere tra gli hobbit.
I pochi centri abitati son diversi da quello a cui son abituato, case di legno a un piano con giardinetto.. e le vie “commerciali” che sembrano quelle dei film americani anni 50 con un ristorante, un macellaio, un fornaio.. e così via.
E poi il rugby, ogni paesello ha il suo campo e passando per Hamilton, dove giocano i famosi Chiefs, si vede che questo sport fa parte della loro cultura.
Però il bello e il particolare son questi km in cui non si vede neanche una casa, al massimo qualche mandria di pecore e vacche al pascolo.

Sul bus ho parlato un po’ con il vicino, un indiano che è qui a studiare, a dir la verità non era neanche molto simpatico..
A Rotorua son stato accolto con un caldo assurdo e anche l’ostello è molto bello e ci son quasi solo tipe.
Così una volta sistemato e fatto una doccia ho iniziato a fare un po’ di conoscenze, in particolare con una tipa irlandese, che ho anche invitato ad uscire a cena.
La città mi sembra un po’ come Alice Springs in Australia, son quei posti costruiti per il turismo… tutto negozi di souvenir, ristoranti, costruzioni nuovissime..
Però ha un ottimo birrificio dove ho mangiato un hamburger di agnello della madonna!

Ore 17.30
Dopo la giornata di transizione di ieri oggi è stato un giornatone.
Ho fatto la doppietta programmata, prima geyser con località geotermale e poi villaggio Maori.
Difficile dire cosa mi sia piaciuto di più, forse più bello e scenografico Wai o Tapu mentre più divertente il villaggio Maori.
La giornata è partita lenta, ritrovo all’info point per prendere il bus e già mi trovo di fianco a due olandesi del mio ostello con le quali parlo durante l’attesa e parte del viaggio.
L’autista è in ritardo e quando arriva sembra che sia uscito da un film, è un vecchietto arzillo che continua a far battute, tutto con calma olimpica che per spiegare il ritardo dice che doveva finire di preparare la colazione alla moglie.. pensa te! forse finora vince la medaglia d’oro della calma.

Tanto che quasi non ci fa perdere l’eruzione del Lady Knox Geyser, prevista per le 10.15, ma per fortuna ci arriviamo giusto in tempo.
L’eruzione, anche se indotta, è notevole; è forte vedere come prima esca lentamente e poi sempre più veloce fino a diventare un getto altissimo.

Sicuramente è stato più bello il parco geotermale Wai o tapu.
I colori spettacolari (rosso, bianco, giallo, blu..), il vedere queste bolle e il fumo provocato dal calore nel terreno, calore che provoca crateri con temperature interne fino a 110°, rende tutto così diverso ed acceso, quasi fosse pitturato su un quadro.
Poi oltre ad un odore intenso si sente proprio il rumore del bollire, quasi come essere in una pentola.

Mentre cammino in questo parco sento un caldo pazzesco, ci saranno 30° di temperatura e il vapore che ti viene addosso quasi non ti fa vedere intorno, come la nebbia in inverno.
Qui è un continuo cambiare scenari.. tanto che verso la fine, a sorpresa, ecco apparire in un cratere una pozza di un colore verdino acceso, quasi come la vasca radioattiva dei Simpson.
Questo, insieme alle bolle di fango, sono le ultime cose che vediamo prima di tornare verso Rotorua.
E’ incredibile questa cosa naturale, mi sorprende la forza che sta sotto il suolo terrestre.

Al villaggio Maori saluto le olandesi, loro vanno alla ricerca dell’anello ad hobbiton.
Capisco subito che il villaggio è la cosa più turistica che si possa fare qui, le pozze termali che ci sono non sono nulla rispetto a quelle di Wai o Tapu ma io volevo vedere una Haka dal vivo.
Mi piazzo in prima fila per vedere lo spettacolo, è stato fin divertente e poi verso la fine parte l’Haka.. l’effetto che fa non è di timore come potrebbe essere quella fatta sul campo da Rugby, è più sul divertente.. ma mi piace.
Poi chiamano sul palco alcuni uomini, essendo in prima fila pescano anche me; prima ci spiegano come farla e poi ci seguono mentre l’eseguiamo più o meno bene..
Peccato che son da solo e che nessuno mi ha ripreso, sennò chissà che ridere.
Prima di rientrare assaggio una pannocchia cotta nell’acqua bollente, che con un po’ di sale non è neanche così male.
Alla fine dico anche a un Maori che entro 5 anni l’Italia batterà la N.Zelanda a rugby..e qui ovviamente si ride, visto che è una cosa a dir poco impossibile.

Ora mi sto godendo una birra e relax in ostello, stasera non ci sarà in giro nessuno e domani sarà una giornata di transizione visto che ho il bus che mi porterà ai piedi del vulcano… però finora la N.Zelanda non ha deluso la aspettative.
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda sbernaz » 17/12/2013, 17:45

OTTIMO RESOCONTO OBE!!!
che voglia di partire.... :roll: .

Attendo con ansia il seguito....
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 20/12/2013, 21:37

sbernaz ha scritto:OTTIMO RESOCONTO OBE!!!
che voglia di partire.... :roll: .

Attendo con ansia il seguito....


Intanto ho pubblicato le prime foto sul blog

Geo, la barca dell'American's cup e' stata una gran bella esperienza.. All'inizio ero un po' dubbioso.. Ma ora la ricordo come una delle cose più belle! Potendo la rifarei subito
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 24/12/2013, 13:56

12 novembre – Rotorua / Turangi

Ore 17, siamo arrivati a Turangi, luogo di partenza del Tongariro Alpine Crossing.
Altra giornata splendida, sole.. un po’ di vento, 25°.. direi clima perfetto.
Come immaginavo oggi è stata una giornata interlocutoria, quelle classica giornate di trasferimento ed organizzazione.
Infatti stamattina ho dormito un bel po’, quasi 10 ore, e mi son ripreso dalla stanchezza fin qui accumulata.
Ieri sera non ho fatto tardi, cena con un bel piatto di noodles al ristorante cinese e poi ho fatto due parole con le olandesi del geyser e con una francese che sta girando per la prima volta da sola.
Questo mi fa pensare che finora ho incontrato olandesi, francesi, tedeschi, americani, giapponesi.. quasi tutti zaino in spalla e molti di questi in giro da soli.. fanno bene! Invece, per ora, neanche l’ombra di un italiano.. ma non è un male, anzi, son contento di staccare un po’ dalle nostre abitudini, sia da quelle buone che da quelle cattive.
Altra cosa a cui penso… son le incertezze che avevo prima di partire, sull’essere da soli, ect ect..
Dopo un paio di giorni tutto è sparito, anzi mi prendo per scemo per aver avuto questi pensieri e mi do una pacca sulla spalla per la scelta di questo viaggio; grande esperienza.
Anche il relazionarsi con la gente è cambiato dal primo giorno, ora non mi faccio più problemi a scambiare due parole o una battuta o dialogare con chi capita ..vicini di viaggio, al bar, in ostello. Ogni occasione è buona!
Era da tanto tempo che non ero così rilassato, voglioso di fare, aperto nei confronti degli altri, consapevole di me…direi felice.

Comunque stamattina per sfruttare la giornata avevo 3 opzioni.
Fare l’Orb (cioè entrare in una palla gigante che rotola giù da una collina), poi esclusa perché era fuori città e tra una cosa e l’altra non volevo correre per prendere il bus; andare alle terme (visto che questa è la principale zona termale dell’isola) ma poi ho pensato che domani devo andare sul vulcano e non volevo arrivare molle come un fico; e così son andato a vedermi il Rotorua Museum, che inizialmente avevo preso sottogamba ma che invece è veramente interessante.
Spiega la storia della città, dall’arrivo dei Maori con la leggenda ad essi collegata fino alla spiegazione scientifica della potenza che si trovo sottoterra, passando per crescita turistica della città e all’eruzione del vulcano avvenuta alla fine del 1800
La parte più interessante è stata quella dedicata ai Maori insieme allo spazio dedicato alla scienza spiegata dai bambini con dei loro progetti.
Questa cosa la trovo bella, dare agli studenti la possibilità di sviluppare i propri interessi dando la possibilità di poi esporre i propri lavori…non a scuola, ma direttamente al Museo! Direi che è stimolante..
Qui scopro anche che i Maori hanno combattuto la 2a guerra Mondiale in Italia, vincendo anche battaglie importanti per la liberazione del nostro paese.
Tra l’altro i Maori in generale li vedo anche inseriti nel sistema cioè non sono emarginati come gli aborigeni in Australia.

Finito il museo proseguo nel parco in mezzo a dei signori che giocano a cricket e finisco in riva al lago prima di tornare in centro per prendere l’autobus.

Durante il viaggio il paesaggio cambia.. le colline lasciano spazio alla foresta e al lago Taupo.
Ora siamo qui a Turangi.. la “città” dove ci sono 2 ristoranti e il migliore dei due è un fish&chips take away.
Ma meglio così, domani sveglia alle 5, il vulcano che ora mi sta guardando dall’alto mi aspetta..

13 novembre – Tongariro Alpine Crossing

Ore 17.
Eccomi di nuovo al bar di fianco ostello a gustarmi una meritata birra al sole.
Oggi giornatona! Come previsto ho fatto il Tongariro Alpine Crossing.. e che dire?
Paesaggi spettacolari! so che la natura quando vuole crea dei posti meravigliosi ma ogni volta ci rimango a bocca aperta.
Il Tongariro Alpine Crossing è di un trekking tra paesaggi vulcanici, sassi, vette innevate, rocce dalla forme particolari, spianate lunari, laghetti dai colori assurdi, vegetazione che cambia strada facendo fino a sfiorare un cratere ancora attivo con il fumo bianco che esce in continuazione.. praticamente è una cosa indescrivibile.
In totale son un 20 km (con dislivello di circa 900 mt) abbastanza agevoli, e così oltre al classico percorso ho fatto anche la deviazione per arrivare sulla vetta del Mt. Tongariro a quasi a 2.000 mt dove lì in alto si ha veramente la sensazione di essere in cima al mondo.
Poi con la giornata di sole i colori hanno risaltato tantissimo, prima il verde/giallo dei cespugli alpini, poi il marrone delle pietre (che davano all’ambiente uno scenario lunare) ed infine il rosso accesso dei crateri vulcanici.
Spettacolo! Ma il punto più bello è stato in cima, sulla vetta; il cratere di color rosso con dietro le altre due vette, di cui una innevata, e sotto i due laghetti color smeraldo..
Non mi sarei più mosso da lì.. con il vento nell’orecchie e la pace e la tranquillità che solo certi momenti ti danno.
Scendendo dall’altro fronte, la camminata diventa un po’ più ripetitiva, a parte la vista del vulcano ancora attivo (con il fumo che esce) ed il lago Taupo il resto è abbastanza simile ai nostri paesaggi.

Son stato contento anche per come ho fatto la salita, fisicamente bene, un po’ di sforzo verso la fine ma ora niente mal di gambe.
Io ho fatto il primo pezzo, la parte più facile, in compagnia di una ragazza tedesca (incredibile il numero di tedeschi che c’erano, si sentiva quasi parlare solo loro) ed il resto del tragitto in solitaria.. ma è un po’ come volevo fare questa scalata, seguire il proprio istinto e far “parlare” il silenzio.

Comunque è incredibile quanta solidarietà ci sia tra chi viaggia da solo, ci si aiuta, ci si confronta.. mi piace.
Sarò un po’ ripetitivo ma mi sento bene, a posto con me stesso, lo vedo da come mi muovo e da come mi pongo e relaziono con gli altri.
Ora cerchiamo un posto dove cenare e poi andiamo a riposare un po’, anche questo fantastico posto è visto, stanotte bus per Wellington.. si torna in città.
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 31/12/2013, 11:58

14 novembre – Wellington

E’ quasi ora di cena ed arrivo un po’ stanco alla fine di questa giornata che come da programma si è rilevata una delle più intense.
Infatti stanotte ho preso il bus che da Turangi mi ha portato qui a Wellington; sveglia all’1 di notte per poi fare le 5 ore e mezza di tragitto in modo da arrivare qui in mattinata, peccato che dopo la camminata di ieri ci sarebbe stata bene una bella dormita.
Comunque son riuscito a riposare, anche perché sul bus ho dormito più che bene e avevo già alle spalle qualche ora di sonno dato che a Turangi son andato a letto presto.
Del resto ero uscito alle 8 di sera per cenare ma l’unico ristorante aveva già chiuso la cucina e quindi ho dovuto ripiegare sul cinese take-away da mangiare in ostello.

Stamattina arrivo a Wellington verso le 7 di mattina, doccia veloce in ostello e poi lentamente colazione e primo giro della città.
Come ad Auckland anche qui è nuvoloso fino alle 10 di mattina per poi diventare limpidissimo con un gran bel sole.
All’inizio, a dir la verità, son un po’ svarionato.. la notte comunque impegnativa e anche un altro fattore mi distrae.. qui infatti c’è il Wi-fi gratuito ovunque.
Dopo 1 settimana a rabattare qualche dollaro di wi-fi ora riesco a rimettermi per bene in contatto con il mondo.. quindi, una bella chiamata a casa con skype, aggiornamento con amici, controllo fantacalcio, leggere le news dall’Italia..ect.. fatto sta che fino alle 10 son stato nella centrale Civic Square.
Riposto il cell nella tasca parto finalmente con la visita… la piazza centrale (modernissima ed ampia), il lungo porto (tranquillo, tra baretti e gente che fa footing) e poi il museo Te Papa, che è la vera ragione della mia sosta qui.
Te Papa è il principale museo della Nuova Zelanda, son 6 piani che si addentrano nella storia passata e recente della Nazione.. con ovviamente anche uno sguardo verso il futuro.
Manco a dirlo.. il museo è gratuito e con, anche qui, il Wi-fi gratuito (oltre alle sovvenzioni statali, bastano gli sponsor e i negozi per supportarlo)
Io mio dedico ai due piani che mi interessano di più..
Il primo è quello che illustra la vita neozelandese.. dalla flora e della fauna qui presenti (da passato ad oggi .. e come son mutate nel corso degli anni) fino alla scoperta dell’ambiente naturale.. in particolare da cosa è data la forte presenza di terremoti e vulcani attivi (ci sono anche delle pietre che arrivano da vari punti del centro della terra e che si possono provare ad alzare..ammazza se pesano!.. più vai all’interno, anche se più piccole, diventano sempre più pesanti).
Tra le altre cose c’è anche la simulazione di terremoto.. dove ti fanno provare le vibrazioni che si sentirebbero in una situazione del genere.
Sempre sullo stesso piano c’è la parte interattiva con la mappa della Nuova Zelanda sul pavimento (dove quando tocchi un luogo parte filmato relativo a quella zona) ed il simulatore High Ride.
Quest’ultimo è fortissimo. Un po’ come stare sulle montagne russe con un video simil-cinema dove attraversi la nazione passando per le varie attività che si possono fare qui.(parti da essere in mezzo ad un pascolo di pecore per finire in una partita di rugby, a far rafting, kayak, i Maori, sulla Sky Tower, in bici, in moto sulla spiaggia..)
Tra l’effetto montagne russe e il video, ripreso come se fossero i tuoi occhi a vedere il tutto e tu in prima persona a farlo, è una cosa divertentissima oltre che una bella pubblicità turistica.
L’altro piano che ho approfondito è quello dedicato alla cultura Maori.. la storia, le credenze, il relazionarsi con gli Europei.
Di questo piano due cose mi hanno colpito; l’esposizione sulla parete dell’originale trattato di convivenza firmato tra Maori ed Europei e l’aver assistito ad un Haka fatta da dei bambini delle scuole.. un’Haka fatta alla perfezione e in modo “serio”… quasi commovente.
In generale in ogni settore del museo, i bambini poi hanno il loro spazio per approfondire, anche giocando.

Alla fine dentro al museo son stato più di 3 ore e quando esco opto per birra, hamburger di agnello nel birrificio (Mac's Brewbar) lì di fronte mentre mi godo il sole senza neanche una nuvola.
Il resto della città, diciamo la verità, non è granchè.. anche la “famosa” Cuba St è una serie di negozi che vanno dall’usato allo stile un po’ punk-alternativo e ristoranti etnici take-away.
Sicuramente più da vivere che da visitare e così tornando verso il mio ostello, chiudo con la classica salita in tramvia per godermi la bella vista dall’alto del golfo.

Ripensandoci, Wellington una sosta di un giorno la vale, anche solo per il museo Te Papa; per il resto mi ha dato l’idea di essere meno internazionale di Auckland, meno fighetta, un posto che son contento di aver visitato.
Stasera vedo sicuramente esco anche se la camera in ostello è ottima… tra l’altro il posto dove dormo è assurdo, sembra uscito dagli anni 50, ascensore, palazzo, bar interno.. tutto è rimasto con lo stile di allora.. forte!

Domani altra levataccia, alle 6 e mezza per poi prendere il traghetto per Nelson… isola del Sud.. arrivo!
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda palaz » 31/12/2013, 14:54

Come diceva Celentano ("ripreso" anche da una tua foto sul blog) sei rock...nonostante la pacatezza dei neozelandesi.

Ottimo ed interessante.
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 04/01/2014, 14:18

palaz ha scritto:Come diceva Celentano ("ripreso" anche da una tua foto sul blog) sei rock...nonostante la pacatezza dei neozelandesi.

Ottimo ed interessante.


grazie Palaz! mi piace "Rock" 8-) ;)
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 07/01/2014, 14:08

15 Novembre – Nelson

Ore 17..
Ormai al posto del the delle 5 mi faccio la birra delle 5!
Son infatti al Sprig & Fern Brewery a Nelson e sto assaggiando una birra artigianale, cosa per cui è famosa questa zona.
Comunque anche oggi è andata; alla fine questa era la giornata più “noiosa” del programma dato che c’era solo trasferimento per poter poi fare la giornata successiva all’Abel Tasman Park.
Ma tra le altre cose, anche oggi ha regalato i suoi spunti.. sia positivi che negativi.
Partendo dai negativi; la giornata è stata lunga, dopo aver fatto tutti i giorni qualcosa di interessante, di piacevole, di attivo.. oggi è stato semplicemente muoversi da un punto all’altro, e questo ovviamente porta a sentire di più la stanchezza o anche a voler stare un pò meno con gli altri.
Poi il viaggio con il bus preso a Picton per Nelson è stato infernale, neanche in Sud America ho viaggiato così male; 1 ora di ritardo, posto strettissimo e scomodissimo.. vabbè, lasciamo perdere.
Però devo ammettere che tra le cose positive c’è stato il viaggio in traghetto tra Wellington e Picton.
Sotto un sole caldo, 3 ore e mezza di traversata con panorami assurdi!
Prima la vista della città di Wellington e poi l’ingresso nel fiordo che ci dava il benvenuti nell’isola del Sud.
Verde acceso, colline, boschi … una vista che non dimenticherò facilmente.
Ecco, questa è stata la cosa più bella di oggi, l’ingresso nel fiordo e quella sensazione di felicità, baciato dal sole e con il vento nei “capelli”; mi son guardato nello specchio una volta ed avevo quel sorriso .. bho .. direi di serenità.
Poi tutto il viaggio con Van de Sfroos nelle cuffie.. mi è sembrata la colonna sonora perfetta in quel momento.
Il salto dalla Isola del Nord non poteva essere più bello, la natura regala sempre delle viste sensazionali che non so descrivere.
Tra l’altro all’interno del battello, durante la traversata, passavano il film “il Signore degli Anelli”.. mi sembra giusto!

Comunque tornando alla serata a Wellinton, mi ha sorpreso.. e non in positivo.
Come altre volte la Lonely è una guida perfetta su tutto ma non sulle serata e sulla nightlife!
Ero carico per questo giovedì, ma una volta uscito dall’ostello mi trovo in una situazione surreale.
Alle 7 di sera con il sole che deve ancora tramontare trovo negozi chiusi, centro deserto, gente già a cena.. il vuoto!
Così mi dirigo direttamente nella via della “movida”, la Cuba St, dove un po’ più di gente la trovo ma lo stile non è proprio il mio.. veri alternativi, punkbbestia, punk.. bho.. datemi del fighetto ma questo non è il mio ambiente.
Così mangio al ristorante malesiano un ottimo agnello alle spezie e poi mi guardo intorno e decido di tornare al bar dell’ostello.
Anche qui gente c’è né parecchia.. ma la maggior parte son tutti attaccati al cellulare o al pc portatile e quindi non mi resta che guardare la partita Messico-New Zealand in tv bevendo l’ultima birra prima di andare a dormire, un po’ deluso.
Rifletto che finora in città l’ambiente negli ostelli è diverso da quello dei piccoli centri, è un po’ più distaccato.. forse perché c’è più andare-venire, non lo so, almeno a me sembra così.
Comunque di Wellington ho bei ricordi, il Te Papa Museum è assolutamente da visitare, forse è il museo più interessante tra quelli visti finora.

Tornando a Nelson, la cosa buffa qual è?.. che partendo pensavo di trovare pioggia un po’ ovunque, ma non qui… ed invece è sempre stato bello ed ora se guardo il cielo è pieno di nuvoloni.
I paesaggi dell’isola del Sud son diversi.. le colline verdi lasciano spazio a vigneti, ambienti montani e coste con la bassa marea.
Qui a Nelson tra l’altro è il luogo dove è stata giocata la prima partita di Rugby in terra neozelandese (particolare il parco dove è avvenuta la partita.. praticamente un prato con intorno le case e una targa commemorativa) … qui si respira Rugby in continuazione, tanto che anche sulle bottiglie dell’acqua trovi le facce dei giocatori più famosi.
Vabbè, vado a riposare un po’ prima della serata ed incrocio le dita per aver bel tempo anche domani
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 08/01/2014, 14:23

17 novembre - Kaikoura
Ore 19.
E’ da due giorni che non scrivo ma son state giornate così tanto intense che veramente non ho avuto tempo.
Quante cose da raccontare, quante sensazioni ed emozioni provate.. sinceramente non saprei neanche da dove iniziare!
Ora son arrivato a Kaikoura, paesino sulla costa orientale dell’isola, posto famoso per la sua fauna, tanto che si possono avvistare balene, uccelli, foche marine.. ect..
Ma io son qui per un motivo preciso.. domani mattina sveglia alle 5 per andare a nuotare con i delfini
E’ da una vita che sogno di poterci nuotare insieme e domani finalmente ci riuscirò.. e per di più sarà in mezzo all’oceano, non in una piscina.
Già solo per questo farò fatica a dormire stanotte.. ma ora facciamo un passo indietro.

Ero rimasto alla serata di Nelson; bè venerdì sera non è andata granchè.. visto la presenza di molti birrifici e locali, pensavo ci fosse una gran nightlife.. invece pur stando in giro fino a mezzanotte passate, tutti i posti erano vuoti o con soli tavoli tranquilli.. è probabile che siano pieni nel periodo estivo, un po’ come tutte le località di mare.
Prima di cenare avevo fatto due tiri a bigliardo in ostello con due ragazze inglesi e le avevo lasciate convinto di trovare di meglio in giro… vedi a non accontentarsi!
A cena invece mi son dato all’etnico… dopo cinese, malesiano e thailandese mi son fatto una vera pizza italiana.. da Stefano’s!
Strano ma vero.. era buonissima, sottile alla romana, ben cotta… come difficilmente la si trova all’estero.
Una cosa che invece ho potuto notare è il modo di vestire che hanno qui.. è proprio differente dal nostro.
In particolare le ragazze.. gonne portate a vita altissima, abbinamenti multicolor, reggiseno della “nonna” in vista sotto camicette o canottierine.. insomma.. un bel mix.

Invece ieri nel parco Abel Tasman è stato meraviglioso.
Nonostante i nuvoloni della sera prima mi sveglio con il sole e questo era fondamentale visto che il parco ha nel suo punto di forza le spiagge bellissime, collegate tra loro da dei sentieri in mezzo al verde della riserva naturale.
Inutile dire gli scenari che offre.. tra il verde della vegetazione, l’alternarsi delle spiagge, rocce dalle forme i particolari e l’acqua cristallina.
Io ho optato per un giro un po’ particolare; al posto di camminare in mezzo ai sentieri ho deciso di avventurarmi in kayak; non lo avevo mai usato e devo dire che è stato divertentissimo.
Per 3 ore abbiamo costeggiato la costa del parco.. sentivi solo il vento, il sole in faccia e il rumore dell’acqua provocato dai remi.
Mi sembrava quasi di essere tra i Maori quando hanno scoperto per la prima volta questa favolosa terra.
Io ero in coppia con un ragazzo belga, ma stando dietro ero io che davo la direzione guidando il timone con i piedi.
Poi mentre remavi vedevi uccelli che scendevano a pescare a pochi metri da noi o foche che dormivano sulle rocce riscaldate dal sole.
Verso la fine, con la guida (in totale eravamo in 6, quindi gruppo ristretto) abbiamo fatto un pezzo tipo a barca a vela trascinati dal vento; unendo i kayak, noi dietro avevamo legato un telone alla nostra pagaia mentre quelli davanti lo tenevano con le mani; facendo così il vento gonfiava la vela e si andava velocissimi.. come un razzo.. troppo forte!
Il giro in Kayak è un’altra cosa che non avevo mai fatto e che mi ha dato una bella sensazione, difficile da spiegare.
Il resto della giornata invece è andata tra pranzo al sacco in una spiaggia semisolata e ritorno in barca al punto di partenza dei bus.. e devo dire che anche la crociera (durata circa 1h e mezza) ha regalato dei gran bei paesaggi.
Dopo questa gita.. mi convinco sempre di più come per natura e panorami la N.Zelanda sia unica al mondo.

La sera (del resto era sabato sera) invece mi lancio nel giro dei birrifici; c’è in giro un po’ più di gente con ragazze vestite da competizione e qualche gruppo qua e là.
A cena non resisto alla tentazione dell’hamburger.. qui son troppo buoni, e dopo, quando vado ad un birrificio con livemusic, vengo agganciato da 2 ragazze che si siedono di fianco a me e mi chiedono un po’ di cose, dandomi appuntamento in un altro locale.
Infine proseguo in un disco-pub con festa in maschera, ma non ottengo spunti interessanti.
Tornando a casa penso che la giornata, già solo con il kayak è stata al top e comunque almeno stasera c’è stato qualcosa da fare.

Oggi invece doveva essere una giornata di trasferimento e in parte è stato così.
Alla mattina presto ho preso l’auto ma abituarsi a guidare a destra è stato abbastanza facile anche perché il traffico è poco e la gente va relativamente piano.
Già solo dopo pochi minuti apprezzo questa scelta.. con l’auto si può gestire il tutto con i propri tempi, si fa quello che si vuole e si raggiungono posti più facilmente che con i bus… ovviamente da solo è il costo quello che incide maggiormente.
Subito, di sabato mattina, è stato bellissimo quando finisco in un parco a Nelson a vedere dei bambini giocare a Rugby; a vederli, così dal vivo, capisco molto dello spirito di questa nazione e della loro passione per questo sport.
Poi da così piccoli non usano i placcaggi ma per fermare l’azione basta toccare l’avversario.

Il tempo oggi non è stato bello, ha alternato pioggia leggera, nuvole e pallido sole.
Ma i paesaggi attraversati in auto non ne hanno risentito.. colline coperte da nuvole basse, vigneti, km e km di solo verde e pascolo, un sali e scendi continuo.
Due posti mi colpiscono in particolare, il primo in cima ad un scollinamento dove vedo tutta la vallata sottostante e l’altro appena arrivo sulla costa est.. a destro trovo le solite colline e a sinistra il cielo grigio, vegetazione bassa color giallo e l’oceano di color blu acceso.
Poi a pranzo mi son fermato in una cantina, la Wither Hills.. zuppa di cozze un buon Riesling e dolce fatto in casa; tutto ottimo in un ambiente elegante e soprattutto grande vista sui vigneti sottostanti.

Arrivato qui a Kaikoura, prima di andare in ostello vado all’Observatione point dove, oltre a grandi paesaggi, vedo i primi animali da quando sono qui (pecore a parte….); foche e uccelli bianchi dal becco coloratissimo la fanno da padrone, anche se pure qui a Kaikoura sono la pace e la tranquillità che comandano.

A proposito, ho controllato, ora son esattamente a metà viaggio.. incredibile a come tutto sia cambiato nel giro di 10 giorni.. le mie sensazioni, i posti favolosi che sto vedendo, le cose che non avrei mai pensato di fare, le decine di persone conosciute.. non vorrei che finesse mai questo viaggio.
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda geom.Calboni » 10/01/2014, 23:58

Mi sono messo in pari con la lettura del racconto.
Deve essere stata spettacolare la gita in kayak.
Per curiosità, volo escluso ovviamente, grosso modo che cifre hai speso? A quanto ne so necessita comunque un discreto budget.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 11/01/2014, 12:54

geom.Calboni ha scritto:Mi sono messo in pari con la lettura del racconto.
Deve essere stata spettacolare la gita in kayak.
Per curiosità, volo escluso ovviamente, grosso modo che cifre hai speso? A quanto ne so necessita comunque un discreto budget.


allora.. per le spese faccio una premessa per far capire meglio il budget richiesto da un viaggio del genere
- dormire, tutti ostelli, singola in camera privata con bagno condiviso (prezzi medi.. dai 30 ai 40 euro al giorno)
- trasporti, a parte l'auto noleggiata per 2 giorni e l'aereo che mi ha riportato da Queenstown ad Auckland ho sempre usato i bus.. prenotando il biglietto in anticipo ho quasi sempre viaggiato sfruttando l'offerta del biglietto a un dollaro
- mangiare, pur essendo in ostello non ho mai cucinato.. a cena son sempre andato al ristorante e a pranzo o hamburger/fish & chips/panini (a cena.. per far capire i prezzi.. un paio di birre o di bicchieri di vino, portata principale, antipasto o dolce.. si viaggiava tra i 25 e i 35 euro / in giro nei pub-locali.. pinta di birra 4.5 / 5 euro.. pasto fish&chips o all'etnico.. 10 euro)
- attività, non ho rinunciato a nessuna attività... dal nuotare con delfini, al kayak, alla barca a vela, ai pinguini, alla crociera nel fiordo.. però ovviamente queste incidono sulle spese
- alla fine ho fatto giù 21 giorni + 2 e mezzo di viaggio

In totale, volo compreso (che ho pagato 1200 euro), per 3 settimane piene (partenza 6 novembre ritorno 30 novembre) ho speso poco più di 4000 euro
di sicuro il fatto di viaggiare da soli ha aumentato un pò i costi. in particolare per il dormire (spesso prendendo la singola privata.. mi costava pochi euro meno che una doppia), e l'auto.
Poi quando viaggio cerco di fare più cose possibili e non rinuncio a qualcosa per via del prezzo .. per esempio, la barca a vela dell'American's Cup è costata sui 70 euro.. però per me ne è valsa la pena.
I dettagli dei prezzi e il link dei siti li metterò a fine racconto ;)
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda geom.Calboni » 11/01/2014, 16:54

obe ha scritto:I dettagli dei prezzi e il link dei siti li metterò a fine racconto ;)

Non mi interessano i dettagli ma più o meno un' idea generale come quello cha hai scritto sopra...
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda tiziana » 11/01/2014, 17:25

Ottimo resoconto, e le foto...che dire...stupende!
Altro che voglia di partie, a me fa venire voglia di biglietto sola andata ;)

Dal tuo racconto sembra un posto iper tranquillo sotto il profilo sicurezza, lo consiglieresti per un viaggio in solitaria femminile?
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 11/01/2014, 18:09

tiziana ha scritto:Ottimo resoconto, e le foto...che dire...stupende!
Altro che voglia di partie, a me fa venire voglia di biglietto sola andata ;)

Dal tuo racconto sembra un posto iper tranquillo sotto il profilo sicurezza, lo consiglieresti per un viaggio in solitaria femminile?


Grazie!

Per la sicurezza, assolutamente si. Lo stra-consiglierei anche a una ragazza che viaggia da sola.
Proprio mai avuta la paura che potesse succedere qualcosa, neanche furti o cose simili.
Poi negli ostelli c'erano tante tante ragazze che viaggiavano sole
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 13/01/2014, 15:26

18 novembre – Christchurch

Ore 18
Ora son a Christchurch, città famosa per il terremoto del 2011 e per aver la squadra di Rugby più forte della N.Z. così come i giocatori più famosi a livello internazionale.

Ma come previsto, la cosa più bella è stata la nuotata con i delfini di stamattina; forse una delle più belle della mia vita.
Il giro prevedeva ritrovo alle 5.30 di mattina, 1 ora tra registrazione, vestirsi con la muta e briefing illustrativo ed infine uscita in barca nell’oceano fino a quando non si incrociava il primo gruppo di delfini.
Fatto sta che abbiamo fatto 2 ore in acqua a nuotare e a giocare con questi mammiferi eccezionali.
In particolare all’inizio erano ultra giocosi, venivano loro a cercarti e ti stuzzicavano prendendoti in giro andando da una parte all’altra.
Fortissimo quando per un momento è stato un continuo a girarsi intorno con un delfino che poi è venuto a pochi cm dalla mia faccia quasi come a voler parlare con me; e poi quando ti sbucano all’improvviso da un lato e partono veloci quasi come a dirti “prova a seguirmi ora”.
Alla fine delle 2 ore ero un po’ stanco, però è stato grandioso anche se nell’ultima mezz’ora i delfini erano meno giocosi e su questo posso dar ragione a chi mi aveva consigliato di scegliere la prima uscita della giornata.
Anche il lento rientro in barca è stato indimenticabile, con cioccolata calda e con i delfini che saltavano nuotando vicino a noi quasi come a volerci salutare.

Rientrati alle 9, mega colazione a Kaikoura e poi via in auto verso Christchurch.
Per strada il panorama è stato il solito.. colline, pascoli, paesini, vigneti, colline, pascoli..ect
Arrivato a destinazione ero curioso su come questa città avesse reagito al terremoto; il centro è ancora totalmente in rifacimento, della cattedrale rimane ben poco, ma si vedono i primi segnali di ripresa… lavori ovunque, cantieri di ricostruzione e il Mall centrale che è diventato molto caratteristico con negozi e banche in container colorati e “alla moda”.
In ostello poi vengo accolto alla grande.. parlo con un tipo che è stato in Italia e poi con la svedese che gestisce i giri a piedi per la città; peccato che dovevo riconsegnare l’auto.. sennò l’avrei seguita di sicuro.
Tra le altre cose, ho girato per il parco botanico (con il bellissimo giardino delle rose) dove mi son anche piazzato al sole a rilassarmi un po’.

L’ostello è basilare ma non mi sembra male, più che altro ci dormono ragazzi non in viaggio come me ma che lavorano sfruttando il visto working-holidays; io ci farò solo una notte, domani bus alle 7 di mattina per arrivare a Dunedin, ultima meta prima di affrontare il Milford Track.


19 novembre – Dunedin

Arrivato a Dunedin, sto aspettando le 6 per fare il tour guidato del birrificio Speight's
Prima impressione ottima, Dunedin mi piace; è una città vivissima, oggi si girava in bermuda ed ha un bel centro pieno di locali, birrifici e negozi interessanti.
Poi ho già visitato la stazione e il museo dello sport neozelandese al suo interno; la stazione è veramente bella, in stile coloniale e diciamo la verità.. è una delle cose più antiche presenti qui in Nz.

Ieri la serata a Christchurch si è rilevata abbastanza interessante, in ostello ho trovato un giovane tedesco che è qui a lavorare per un anno; parlando di tutto, gli ho chiesto come si vive qui e mi ha detto che è soddisfatto dell’esperienza che sta facendo però su molte cose non è semplice.
A confronto dell’Europa qui è tutto più lento, più calmo… si lavora e si vive bene ma alla lunga anche tutta questa pace e tranquillità diventa un noiosa e pesante.
A cena son andato al Thailandese di fianco all’ostello; già che al lunedì sera è strapieno è un buon segno e poi Pad Thai leggermente piccante ma ottimo accompagnato da un buon Pinot.
Finita cena tra la sveglia alle 5 e la giornata intensa son crollato a letto.

Oggi trasferimento di 6 ore in bus; i consueti pascoli di pecore mi fanno assistere ad un leggero cambio di vegetazione; questa regione è un po’ meno verde, cioè.. è sempre verde, ma forse un po’ meno acceso che nelle altre zone, probabilmente perché piove di meno.
Nel frattempo posso fare la classifica dei 2 tipi più strani incontrati finora.
N°2 – il tipo dei bagni pubblici a Wellington
Qui in Nuova Zelanda in ogni città ci sono i bagni pubblici gratuiti (tra l’altro sempre pulitissimi); a Wellington c’era anche il tipo che li “gestiva” e quando esco si avvicina per chiedermi come era il bagno ect..
Vabbè, fatto sta che inizia a parlare un inglese così stretto che non capisco niente.. ma neanche una parola!
Al punto che, stufo, gli dico in italiano “non capisco nulla” e quello che continuava a parlare per altri 5 minuti.
Mi sembrava quasi di essere De Sica in un film di Natale..

N° 1
A Blenheim, domenica mattina.. in giro non c’è nessuno.
Mi ferma una giovane mamma con figlio nel passeggino per chiedermi se ero straniero.. io le rispondo ed inizio a scambiare due parole.
Tempo zero inizia a chiedermi se credo nello Spirito Santo ed inizia a farmi il predicone sulla religione ect ect.
Per fortuna il bambino inizia a piangere e me ne libero dopo aver ascoltato per un buon quart’ora.

Domani pinguini e giro nell’Otago Penisola.. ma inizio a sentire un po’ di tensione pre-trekking.
Tra l’altro sul bus ho trovato una guida del Milford Track.. con lui ho parlato del giro, di montagne, delle Dolomiti; mi ha detto che il Trekking che andrò a fare è uno spettacolo e di non preoccuparsi se piove, perché è favoloso uguale.. del resto le mie aspettative per questo giro erano già alte.. ed ora lo sono ancora di più.
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Re: New Zealand 2013–Tra campi di Rugby,pecore e pinte di bi

Messaggioda obe » 15/01/2014, 15:42

21 novembre – Dunedin

Ore 12.30
Ultime ore a Dunedin, fatta la valigia e già preparato lo zaino per domani mattina.. ebbene si, domani si parte per il Milford Track che già in partenza era la cosa che più mi “preoccupava” di tutto il viaggio; non tanto per la fatica o il giro (son solo 53km da fare in 3-4 giorni) ma per come lo faccio.. da solo, notte in sacco a pelo nei rifugi (dove siamo al max in 40), dover cucinare, ect.. altro tipo di avventura mai fatta finora.
Oggi ho fatto la spesa, ammazza.. speriamo di riuscir a portare il tutto nel mio zaino.. di giorno ho optato per panini formaggio/prosciutto, frutta (banane e mele) e barrette energetiche al cioccolato mentre di sera cibo pre-cotto.. praticamente niente di impegnativo.
Poi danno bel tempo, sarebbe una figata!

Oggi qui a Dunedin piove ma tanto, oltre al bus e alla spesa, non ho nulla da fare; anzi son stato fortunato che gli altri due giorni ha fatto bello e così me la son potuto godere.
Dopo Auckland, questa è la città migliore.. ha un bel centro e una interessante via dei negozi, c’è la sede della più antica università neozelandese ed infine ha la stupenda penisola di Otago che ho visitato ieri.

Ma andiamo con ordine, ero rimasto a 2 giorni fa, a quando aspettavo per fare il giro del birrificio.
In se era il classico tour del genere; si parte dalla storia della sua fondazione (ovviamente recente), per poi passare allo sviluppo della produzione e fermentazione, all’evoluzione del marchio e si finisce con l’assaggio delle 6 tipologie di birre prodotte.
Mi è piaciuto molto il fatto che la fabbrica sia ancora quella in attività, non come quando sono stato all’Heineken ad Amsterdam, ed infatti si sentiva l’odore forte del luppolo; poi il tipo che illustrava il giro era un personaggio.
Alla fine open bar dove potevi spillarti tutte le birre che volevi e nel frattempo ho parlato con 2 tedeschi e una neozelandese che ha vissuto a Roma.
Ecco lei mi ha dato un’altra visione di come si vive qui; mi dice che a Roma non ci tornerebbe più.. troppo caos, niente di preciso.. al contrario della N.Z. dove tutto funziona a meraviglia e la cordialità degli abitanti e quasi fin stucchevole.. forse dipende veramente da uno cosa cerca e cosa vuole.

Dopo il giro vado a cena al vietnamita, involtini trasparenti e zuppa di carne con noodles e un po’ di chili piccante; non avevo mai mangiato vietnamita ma devo dire buona anche se preferisco la thai.. ma son contento che questo viaggio mi dia la possibilità di provare diverse cucine.
Finita cena ho girato un pò fino a finire in un pub con band che propone musica celtica… però in generale, in giro c’era solo qualche gruppo di studenti seduti tra di loro e niente di più, ma del resto era anche martedì sera.

La giornata di ieri invece è stata molto proficua.
Prima cosa, ho dormito 10 ore filate e ci voleva! Iniziavo a sentire un po’ di stanchezza dopo 12 giorni molto intensi e poi giro in centro.. stazione, museo cittadino, campus universitario, via negozi e museo regionale.
I musei confermano il giudizio positivo avuto fin qui.. tutti gratuiti, wi-fi gratis ed in generale molto moderni.
Interessantissimo quello cittadino che ripercorre la giovane storia locale.. dall’arrivo degli emigranti (particolare capire le condizioni di viaggio a cui erano sottoposti), alla vita, l’abbigliamento, i trasporti e parecchie foto vecchie.
E’ un viaggio nel tempo, tanto che poi si arriva ai tempi moderni con oggetti che ho anch’io nel mio solaio ed anche l’Amiga e il commodore 64.. nooooo sono anch’io da museo!
L’altro museo, quello regionale, è meno interessante ma solo perché è sulla falsariga di quello di Wellington ma un po’ più piccolo.
A pranzo mi sono sparato il migliore Fish&Chips con la mia birra preferita..la Mac’s Brewery (altro che la Speight's….. ma non devo dirlo forte, sennò qui mi insultano!)

Alle 3 e mezza invece partiva il tour per vedere i pinguini nella penisola dell’Otago.
Il giro era in una riserva naturale (non in un parco cittadino) e dico subito che di pinguini gialli ne ho visti solo 4 e tutti da buona distanza… quindi da quanto punto di vista un po’ di delusione però almeno il resto del giro ne è valsa la pena farlo.
La penisola è spettacolare e la zona dentro la riserva era incredibile.. è un po’ come mi immagino sia la Scozia; prati verdi che cadono nell’oceano e coste frastagliate colpite dalle onde e dal vento
Abbiamo visto bene le foche neozelandesi e i leoni marini (i più grassi direi!) e la guida era veramente brava nelle spiegazioni dando spunti interessanti e particolari.
Da lontano, nell’oceano, abbiamo visto delle Orche che nuotavano chissà dove… e con tutto il panorama sembrava quasi la scena finale di un film.
Anche questo tour è stato super, non so.. ho perso gli aggettivi per descrivere la N.Zelanda.

Tornato in centro trovo un bel movimento… è mercoledì sera e ci sono in giro gruppi di ragazzi/e e nei vari locali ci sono parecchie band che suonano dal vivo.
Vado al Mac's Brewbar e mi metto a parlare con due belle studentesse. Si beve qualche una pinta mentre si parla del viaggio, dell’università, ect.. e arriviamo a tirare fino all’1
Comunque se il mercoledì sera è così non oso immaginare il w.end e poi qui ho visto le ragazze più belle di tutta la NZ... gran bella città Dunedin…

Per ora la sensazione che provo è di .. felicità.. ecco tutte queste nuove esperienze mi stanno dando tanto; certo mi manca la famiglia ma per il resto non ho avuto tempo per pensare ad altro.

Ore 17.30
Sono sul bus per Te Anau dopo aver passato le prime due ore in compagnia della prima ragazza italiana incrociata nel mio viaggio.
Che bello poter fare due parole nella propria lingua e poi la ragazza è simpatica e ci sta dentro… tra l’altro ci siamo riconosciuti subito che eravamo italiani… ci siamo studiati per un po’ ma c’era qualcosa di famigliare.. sarà l’abbigliamento, il modo di fare ma ci siamo guardati ed entrambi chiesti l’un l’altro ..”italiano/a?”
Comunque son stanco e ho fame, ma forse è più la tensione per il Milford.

In viaggio sul bus la colonna sonora è sempre quella.. Van de sfross.

Strada facendo il paesaggio sta cambiando.. cespugli gialli e piante mosse dal vento, colline che coprono a fatica le montagne a cui ci stiamo lentamente avvicinando, il sole che illumina i prati infiniti e le pecore che senza fretta pascolano tranquille.
Questi paesaggi mi fanno dimenticare la stanchezza.. vorrei fare 1000 foto ma nessuna verrebbe bene quanto quella impressa nella mia mente.
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