da obe » 17/12/2013, 16:03
10 novembre – Auckland/Rotorua
Son sul bus per Rotorua, sto lasciando una cloudy Auckland.. ecco, Cloudy è un termine che penso imparerò bene qui in queste 3 settimane.
La giornata di oggi finora è stata un po’ interlocutoria, del resto è giornata di spostamenti e di solito è sempre così.
Stamattina finalmente son riuscito a dormire bene, fino alle 8, gran colazione e poi son finito a vedere la K-Road che lentamente si sveglia.
Ho scambiato due parole con una coppia di americani, simpatici e così ho passato un po’ il tempo mentre aspettavo di salire sul bus.
Comunque lascio Auckland soddisfatto, la città mi ha proprio colpito, non bella.. ma particolare ed intrigante.
Soprattutto la zona in cui alloggiavo con i negozietti particolari, i baretti tranquilli dove puoi leggere senza fretta e con arredamenti particolari e curiosi.. e con la gente con il proprio stile, molti hipster e rock (non vedevo così tanti Dr Marten dalle scuole superiori).
Quartiere che si contrappone al centro città con i suoi grattacieli, le catene di negozi internazionali e la zona ricca e appena ristrutturata del porto.
Fosse Facebook an Auckland metterei un bel “mi piace”.
Finora invece ho avuto poche relazioni, ma anch’io non l’ho cercata più di tanto, avevo forse bisogno di staccare un po’, ma vedremo come sarà in seguito.
Ora si arriva nella “Maori”, anche perché finora, a dir la verità, ho visto più cinesi che Maori
11 novembre – Rotorua
8 di mattino, mi son svegliato prestissimo, ma c’è il sole e la giornata si preannuncia ottima.
Tra poco parto per andare a vedere i Geyser, son curioso non avendone mai visto uno dal vivo.. e poi è da quando son arrivato che qui c’è un odore di zolfo pazzesco.
Il viaggio verso qui è andato bene, bus normale, non comodissimo e soprattutto con tante soste; proprio se la prendono comoda qui.
Il paesaggio era già fantastico, km e km di solo verde con le colline tutte sali e scendi; sembra veramente di essere tra gli hobbit.
I pochi centri abitati son diversi da quello a cui son abituato, case di legno a un piano con giardinetto.. e le vie “commerciali” che sembrano quelle dei film americani anni 50 con un ristorante, un macellaio, un fornaio.. e così via.
E poi il rugby, ogni paesello ha il suo campo e passando per Hamilton, dove giocano i famosi Chiefs, si vede che questo sport fa parte della loro cultura.
Però il bello e il particolare son questi km in cui non si vede neanche una casa, al massimo qualche mandria di pecore e vacche al pascolo.
Sul bus ho parlato un po’ con il vicino, un indiano che è qui a studiare, a dir la verità non era neanche molto simpatico..
A Rotorua son stato accolto con un caldo assurdo e anche l’ostello è molto bello e ci son quasi solo tipe.
Così una volta sistemato e fatto una doccia ho iniziato a fare un po’ di conoscenze, in particolare con una tipa irlandese, che ho anche invitato ad uscire a cena.
La città mi sembra un po’ come Alice Springs in Australia, son quei posti costruiti per il turismo… tutto negozi di souvenir, ristoranti, costruzioni nuovissime..
Però ha un ottimo birrificio dove ho mangiato un hamburger di agnello della madonna!
Ore 17.30
Dopo la giornata di transizione di ieri oggi è stato un giornatone.
Ho fatto la doppietta programmata, prima geyser con località geotermale e poi villaggio Maori.
Difficile dire cosa mi sia piaciuto di più, forse più bello e scenografico Wai o Tapu mentre più divertente il villaggio Maori.
La giornata è partita lenta, ritrovo all’info point per prendere il bus e già mi trovo di fianco a due olandesi del mio ostello con le quali parlo durante l’attesa e parte del viaggio.
L’autista è in ritardo e quando arriva sembra che sia uscito da un film, è un vecchietto arzillo che continua a far battute, tutto con calma olimpica che per spiegare il ritardo dice che doveva finire di preparare la colazione alla moglie.. pensa te! forse finora vince la medaglia d’oro della calma.
Tanto che quasi non ci fa perdere l’eruzione del Lady Knox Geyser, prevista per le 10.15, ma per fortuna ci arriviamo giusto in tempo.
L’eruzione, anche se indotta, è notevole; è forte vedere come prima esca lentamente e poi sempre più veloce fino a diventare un getto altissimo.
Sicuramente è stato più bello il parco geotermale Wai o tapu.
I colori spettacolari (rosso, bianco, giallo, blu..), il vedere queste bolle e il fumo provocato dal calore nel terreno, calore che provoca crateri con temperature interne fino a 110°, rende tutto così diverso ed acceso, quasi fosse pitturato su un quadro.
Poi oltre ad un odore intenso si sente proprio il rumore del bollire, quasi come essere in una pentola.
Mentre cammino in questo parco sento un caldo pazzesco, ci saranno 30° di temperatura e il vapore che ti viene addosso quasi non ti fa vedere intorno, come la nebbia in inverno.
Qui è un continuo cambiare scenari.. tanto che verso la fine, a sorpresa, ecco apparire in un cratere una pozza di un colore verdino acceso, quasi come la vasca radioattiva dei Simpson.
Questo, insieme alle bolle di fango, sono le ultime cose che vediamo prima di tornare verso Rotorua.
E’ incredibile questa cosa naturale, mi sorprende la forza che sta sotto il suolo terrestre.
Al villaggio Maori saluto le olandesi, loro vanno alla ricerca dell’anello ad hobbiton.
Capisco subito che il villaggio è la cosa più turistica che si possa fare qui, le pozze termali che ci sono non sono nulla rispetto a quelle di Wai o Tapu ma io volevo vedere una Haka dal vivo.
Mi piazzo in prima fila per vedere lo spettacolo, è stato fin divertente e poi verso la fine parte l’Haka.. l’effetto che fa non è di timore come potrebbe essere quella fatta sul campo da Rugby, è più sul divertente.. ma mi piace.
Poi chiamano sul palco alcuni uomini, essendo in prima fila pescano anche me; prima ci spiegano come farla e poi ci seguono mentre l’eseguiamo più o meno bene..
Peccato che son da solo e che nessuno mi ha ripreso, sennò chissà che ridere.
Prima di rientrare assaggio una pannocchia cotta nell’acqua bollente, che con un po’ di sale non è neanche così male.
Alla fine dico anche a un Maori che entro 5 anni l’Italia batterà la N.Zelanda a rugby..e qui ovviamente si ride, visto che è una cosa a dir poco impossibile.
Ora mi sto godendo una birra e relax in ostello, stasera non ci sarà in giro nessuno e domani sarà una giornata di transizione visto che ho il bus che mi porterà ai piedi del vulcano… però finora la N.Zelanda non ha deluso la aspettative.