geom.Calboni ha scritto:Visto che il suo nome è uscito pubblicamente ed ora rilascia anche interviste, vi linko uno dei più accesi "partigiani italiani d' Ukraijna":
http://www.qelsi.it/2014/mauro-italiano ... imensioni/
Non è l' unico, ovviamente, ma è stato un "partigiano" della prima ora.
"Si è trattato di una rivoluzione popolare che ha portato alla destituzione di un Presidente che aveva modificato la costituzione a suo uso e consumo trasformando una repubblica parlamentare in una presidenziale con poteri totalitari."
Samusadork ha scritto:Nel frattempo il parlamento della Crimea vota con schiacciante maggioranza l'indipendenza dal'Ucraina.
Dubito che la cosa sia, costituzionalmente parlando, legale.
flyingsoul ha scritto:Anche secondo me la crimea resterà in ucraina, "
obe ha scritto:Una cosa e' evidente se uno legge i giornali in questi giorni.
Tutti parlano della Crimea, mentre nessuno dice più nulla di quel che succede a Kiev.. (Composizione Governo, mosse Ue, aiuti economici .. Ect)
E questa mi sembra una mossa astuta da parte di Obama e c.
obe ha scritto:nessuno dice più nulla di quel che succede a Kiev..
"Chubarov smentisce anche di aver incontrato il presidente ceceno Ramzan Kadyrov, ma non può negare che l’ex guerrigliero ora alleato di Putin abbia offerto il suo aiuto umanitario alla Crimea. Kadyrov sostiene che attingerà al fondo caritatevole intitolato al padre per sostenere gli «amici tatari», ma che questi ultimi «devono mantenere la calma e non farsi trascinare in mosse anti-Mosca». Il presidente sostiene di voler assistere anche la popolazione «russa, cosacca e cecena» di Crimea: «dobbiamo difendere la nostra gente. E a questo scopo possiamo diventare operatori umanitari, peacekeeper, soldati».
Per calmare le acque tra musulmani e Mosca è arrivato anche Rustam Minnikhanov, presidente della repubblica russa del Tatarstan, volato in Crimea proprio mentre veniva annunciato il referendum per l’annessione. Minnikhanov è arrivato a Simferopoli per firmare un accordo di cooperazione con il nuovo premier de facto della Crimea Sergey Aksyonov, gelando le aspettative dei cugini tatari e limitandosi a blandirli con promesse di scambi culturali in nome di «religione, lingua e cultura condivise». Siamo uguali, insomma, ma se volete una mano dovete stare dalla parte giusta.
Samusadork ha scritto:Mi arriva una provocazione: paramilitari dell'ultradestra nazionalista prezzolati dal vecchio governo per sputtanare la rivolta.
" ... Cresce sempre più la convinzione che dietro ai cecchini non c’era affatto Yanukovich, ma qualcuno della nuova coalizione ", dice Paet ... stessa grafia, stesso tipo di proiettili; è davvero inquietante poi vedere che la nuova coalizione non intende indagare oltre su cosa sia accaduto veramente...”
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