flyingsoul ha scritto:Lebowski ha scritto:Quanto ai noi due, cosa posso dirti: restiamo su livelli differenti, allora. Dal tuo piedistallo apprenderò i tuoi insegnamenti. Grazie, ti prego di darmene ancora. Così miglioro.
Comincia con questo allora:Tra i colleghi della Politkovskaja alla Novaya Gazeta ci sono celebri commentatori filoamericani come l'analista della difesa Pavel Felgenhauer, che lavora anche come articolista per la Jamestown Foundation: il direttore di quell'organizzazione, Glen Howard, è direttore esecutivo del Comitato americano per la pace in Cecenia, un gruppo neocon che appoggia un "compromesso politico" con i terroristi della provincia del Caucaso Settentrionale della Federazione Russa. Questo può spiegare perché si riesca a trovare una sola, monolitica opinione sulla Politkovskaja in tutti i media occidentali.
http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... e&sid=2657
E sappiamo tutti che gli usa hanno finanziato i terroristi ceceni wahabiti, come qualunque terrorista sl pianeta per creare quella strategia della tensione di cui tanto t fregi per quanto riguarda la russia, o vuoi negare anche questo??
E poi smettila di usare il sarcasmo per nascondere la tua intelligenza, fai una pessima figura
obe ha scritto:intanto ieri all'Eurofestival.. le gemelle russe son state fischiate dal pubblico e per il conteggio dei voti.. quelli ricevuti dalla Crimea son stati considerati come voti ucraini.
OT
visto che la situazione si gioca su più fronti, ed il Libano è tra quelli citati precedentemente, annuncio che a fine settembre-ottobre sarò a Beirut
Lebowski ha scritto:Flying, non per polemizzare ulteriormente, ma quell'articolo non dimostra nulla sulla Politovskaja. Cosa diversa è il fatto che l'Occidente ci si sia gettato a pesce nel farne una martire, ma il suo lavoro, se l'hai letto e visto nel documentario, è ultradocumentato.
Quel link afferma che alcuni suoi colleghi collaboravano con quell'organizzazine americana, non lei. Che affermava un "compromesso politico" con i ceceni. Non credo con i terroristi. Ma di cosa si tratta quel compromesso? Quei collaboratori vengono definiti filoamericani, ma cosa significa? Nulla, ci sono americani repubblicani e americani democratici e su alcuni temi le differenze sono abissali, non si può paragonare un giornalista fox con uno del Ny post, tanto per fare un esempio.
Ci sarebbbero mille altre domande su quelle affermazioni
L'unica frase ben scritta qui riportata è "può spiegare". Non è a caso, può. Non "questa frase spiega".
Quanto ai finanziamenti ai terroristi, forse. Può darsi. Io non lo so, nemmeno lo escludo. So che all'epoca il governo Bush appoggiava il pugno duro di Putin, perché era contro il terrorismo islamico. Tutto ciò che era islamico era potenziale terrorista, per gli americani. Per farla breve, il nemico del mio nemico è mio amico. Però, ripeto, non lo so e non lo escludo.
Tutto questo è ot, ma io non mi fregio della teoria della strategia della tensione, l'ho semplicemente affermata e tu mi hai chiesto di dimostrarla, tutto qua. Ho risposto, credimi, nemmeno mi andava perché è ot. Questo post, anche per casini vari mie privati, ho pure difficoltà a seguirlo. Non mi va di andare su altri argomenti, dato che sta diventando più incasinato della situazione di cui parla. All'inizio non lo seguivo proprio per evitare polemiche. Evitiamole.
(...)Ancora una volta, Putin non ha bisogno di “invadere” alcunché. Sa benissimo che non è il modo per “salvare” l’Ucraina del Sud e dell’Est. Sa che la popolazione nel Donbass renderà miserabile la vita della giunta della NATO e della sua prole post 25 Maggio. Sa che quando Kiev avrà bisogno di denaro vero – non dei prestiti di stile mafioso e a vantaggio personale del FMI – nessuno sano di mente e all’interno della minuscola politica dell’UE farà un passo avanti. Nessuno vorrà salvare uno stato fallito. E Kiev dovrà elemosinare, ancora una volta, l’aiuto di Mosca, il prestatore di prima ed ultima istanza.
Lao Tzu Putin è lontano dall’andare in scacco matto. Lui può aspettare – e aspetterà. L’impero occidentale continuerà a fare quello che fa meglio – fomentare il caos – anche se i sensibili Europei, Merkel inclusa, cercheranno una pacificazione. Almeno le preghiere di Washington sono state esaudite. C’è voluto un po’ ma hanno finalmente trovato un nuovo uomo nero: Osama Bin Putin.
flyingsoul ha scritto:Il referendum, dalle notizie che mi giungono dal donbass, pare una gran caciara. Si vota un po' a casaccio, con militari che controllano a vista i votanti mentre votano, non vengono chiesti documenti, molte schede sono già precompilate, non c sono organismi internazionali che controllino, ecc...
Situazione molto diversa rispetto alla crimea. Non credo si possa prender per valido il risultato
Maxdivi ha scritto:Sul risultato, prendere per valido o no, la situazione la conoscevamo.
Dopo i fatti di Mariupol credo che la percentuale di secessionisti nel Donbas sia ora del 35 per cento. Piu' accadono fatti di sangue, piu' gli indignati aumentano, cosi' come il malcontento, ed il bravo giornalista di euronews, l'unico che si salva, Sergio Cantone inviato a Mariupol, conferma questa tendenza di aumento dei ribelli.
Tuttavia va detto, ricordate sempre il caso texano, anche una minoranza puo' effettuare una secessione, soprattutto se armata come questi qua. E sulla validita' citerei l'esempio del Plebisco di VIlinus negli anni venti. Vilinius fu annessa alla Polonia con un plebiscito analogo a questo, con presenze militari, nessun controllo, cose fate in fretta e furia, ecc. ecc. Come fini'? Vinius rimase alla Polonia fino alla seconda guerra mondiale...con il benestare della Societa' delle Nazioni.
Atri tempi sicuramente..ma ricorrdate non c'e mai nulla di nuovo di cui scandalizzarsi.
flyingsoul ha scritto:Maxdivi ha scritto:Sul risultato, prendere per valido o no, la situazione la conoscevamo.
Dopo i fatti di Mariupol credo che la percentuale di secessionisti nel Donbas sia ora del 35 per cento. Piu' accadono fatti di sangue, piu' gli indignati aumentano, cosi' come il malcontento, ed il bravo giornalista di euronews, l'unico che si salva, Sergio Cantone inviato a Mariupol, conferma questa tendenza di aumento dei ribelli.
Tuttavia va detto, ricordate sempre il caso texano, anche una minoranza puo' effettuare una secessione, soprattutto se armata come questi qua. E sulla validita' citerei l'esempio del Plebisco di VIlinus negli anni venti. Vilinius fu annessa alla Polonia con un plebiscito analogo a questo, con presenze militari, nessun controllo, cose fate in fretta e furia, ecc. ecc. Come fini'? Vinius rimase alla Polonia fino alla seconda guerra mondiale...con il benestare della Societa' delle Nazioni.
Atri tempi sicuramente..ma ricorrdate non c'e mai nulla di nuovo di cui scandalizzarsi.
esatto, altri tempi. oggi non puoi controllare l'informazione allo stesso modo, le informazioni comunque filtrano in tempo reale ed essendoci dei forti interessi in zona non credo che nel caso di vittoria dei secessionisti, tutto il resto del mondo la prenderà così bene e parlo anche d opinione pubblica che a livello globale forse una qualche differenza può farla, non solo d chi ha interessi in gioco. Ripeto, non è la crimea, Comunque staremo a vedere.
Gli Stati Uniti hanno fortemente appoggiato l'auto-determinazione nel caso del caso del Sud Sudan, in vista del referendum che si tenne nel 2011 e che mostrò che il 99% degli abitanti dell'area volevano l'indipendenza dal governo di Karthum. E, in seguito alle rivolte della primavera araba, il presidente Barack Obama ha più volte ribadito che "gli Usa accolgono con favore il cambiamento che porta avanti la auto-determinazione" dei popoli di Egitto e Tunisia. Ma in merito alla questione Falkland-Malvinas, per cui Argentina e Regno Unito hanno combattuto una guerra nel 1982, Washington ha sempre cercato di non schierarsi.
Maxdivi ha scritto: in Sud Sudan del 2011 ( a parte la buffonata Onu ) dove a controllare c'era George Clooney e John Kerry ( nel ruolo di osservatore internazionale imparziale )
L'industria tedesca corre al summit di Putin e fa arrabbiare Obama:
http://www.repubblica.it/economia/2014/ ... -85944901/
geom.Calboni ha scritto:Accreditati ufficialmente circa 1000 osservatori internazionali per le elezioni del 25 maggio.
geom.Calboni ha scritto:geom.Calboni ha scritto:Accreditati ufficialmente circa 1000 osservatori internazionali per le elezioni del 25 maggio.
Giusto per la cronaca.
Gli osservatori si differenziano in Long Term Observers e Short Term Observers.
I primi lavorano all' evento (ora parlo anche in generale, non solo per queste elezioni ucraine) da molto tempo prima e sono già sul campo da giorni. I secondi si limitano "giusto" ad essere operativi il giorno delle elezioni, annotare e stendere poi una sorta di relazione.
I vari osservatori hanno ruoli e provenienze differenti e sono "arruolati" da associazioni / enti diverse e sparse per il mondo ma ovviamente poi tutti coordinati dall ' OSCE.
Scendendo, invece, nello specifico, il nostro osservatore otrista farà parte di un gruppo di volontari europei comunque membri di una associazione che ha collegamenti col Parlamento Europeo.
Purtroppo questo potrebbe far pensare che gli osservatori siano di parte, considerato che la partita che si sta giocando in Ukraijna è tra UE ( e USA) e Russia ma molto, o tutto, dipende dalla "bontà" dei singoli osservatori.
E' richiesto ufficialmente l' imparzialità, il non dover pensare al rappresentare un partito, un paese, una ideologia ma poi si dovrà tutto vedere una volta sul campo.
E' anche vero che molti vanno lì giusto per fare esperienza e sono completamente alle prime armi e che, come dice Max, alla fine sei ospite e puoi essere guardato male o bene a seconda dei casi e quindi magari influenzabile.
Comunque, ne sapremo di più dopo che il nostro rientrerà.
Anche se c'è il divieto di lasciare dichiarazioni ai media e comunque esprimersi pubblicamente durante l' esercizio delle sue funzioni, qualche notizia trapelerà e di sicuro poi scatterà un resoconto dettagliato.
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