Ecco il racconto del mio viaggio.. come al solito tra il serio e il faceto...
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Brasile 2009.. Due settimane al ritmo di samba
Ci son voluti 10 giorni per metabolizzare il rientro dal Brasile; prima di partire mai avrei pensato che sarebbero stati necessari così tanti giorni per tornare alle mie vecchie abitudini.. al vecchio modo di pensare.. ai ritmi Europei.. al modo di porsi delle gente di qui.
Lo ammetto, all’inizio, ero titubante sulla scelta della meta, nonostante non sia un novello in fatto di viaggi mi ero fatto annebbiare dai soliti luoghi comuni; luoghi comuni che ci descrivono il Brasile come il luogo più pericoloso del mondo e come il posto dove le uniche cose interessanti siano le ragazze facili.
Ebbene no! giorno per giorno la nebbia del sentito dire si è diradata e il Brasile si è mostrato a noi come è in verità.. cioè fantastico!
Ci saranno sempre quelli che diranno che in Brasile si s***a facile, quelli che si fanno “il giro completo di Rio in un giorno.. così almeno abbiamo altri 13 giorni per fare spiaggia ed Help”, ma io personalmente porterò nel cuore e nella mente i posti visitati, le situazioni più assurde e la gente incontrata.
Che altro dire? Ho imparato una cosa.. mai partire prevenuti e godersi in pieno tutto ciò che il mondo offre.
PREPARAZIONE
Il gruppo di viaggio ha il suo zoccolo duro… e anche stavolta i protagonisti sono:
Il Vale, che parte come sempre con la sua abbronzatura caraibica..(“così non mi scotto”)
Il Bomba, che ha iniziato a parlare del viaggio a tutti ad ogni cena, pizza, birrata fatta dall’inizio di ottobre
Il Rosso, che vuole verificare il suo stato di resistenza al fascino mulatto
Io, che sulle orme di Giginho ed Andrea mi lascerò sedurre dai luoghi del posto
E la new entry Vare, che farà esplodere in ogni momento la sua esuberanza godereccia
Il programma prevede la visita di 3 posti dal 20 marzo al 04 aprile.
Rio de Janeiro per 5 giorni, Foz do Iguacu e le sue cascate per 2 giorni pieni e gran finale a Salvador per gli ultimi 6 giorni.
1° Giorno – 20 marzo - LA PARTENZA
Il giorno stabilito per la partenza è venerdì, il volo decolla da Malpensa alle 8 sera per portarci 12 ore dopo a São Paulo e da lì a Rio de Janeiro.
Visto che voliamo di notte, la sera precedente io ed il Rosso non saltiamo il concerto milanese di J. Legend.
La serata ci servirà da warm-up per mettere a punto le ultime strategie danzerecce.
Infatti io mi scateno in caipiroska ed il Rosso post concerto mi convince ad andare all’Oracle.
Il warm-up scorre rapido e rischia quasi di farci fondere il motore; tra il Rosso che, durante la coda in auto, riesce ad accostarsi ad una bella biondina e a domandarle se teneva in mano il test di gravidanza, ed il cantante dei Gemelli Diversi con il suo amico panzone che ci provano con tutte le modelle presenti nel club… mi viene da pensare che se questo è il preambolo chissà come finiremo nelle prossime settimane.
Effettivamente partiamo con il botto.. alle ore 19.15 siamo già nel panico.
Poco prima di venire imbarcati Vare si accorge che gli manca il portafoglio.. dettaglio non da poco visto che ci teneva tutti i soldi da sperperare in viaggio.. 1.200 euro + carte.
Il panico avanza, e torna indietro per vedere se l’ha perso al check.in oppure all’ingresso della zona riservata…
Nulla… non gli resta che fare denuncia ai solerti carabinieri di Malpensa… con la speranza che guardino le immagini delle telecamere nascoste entro il 2012…
Così saliamo sull’aereo con il ragazzo che quasi non vuole partire, e ci tocca aprirgli una pratica di fido illimitata dai nostri fondi e via… Brasil arriviamo!
Il lungo volo passa via tranquillo, solo Vale (il Caraibico) ha qualche problema con il cuscino da viaggio auto-sgonfiante “made in china” e Vare torna quel martello pneumatico che conosciamo, tanto che si piazza subito nel sedile posteriore a farsi dare lezione di brasiliano da una giovane paulista.
Purtroppo per noi imparerà ben poche frasi che ripeterà all’infinito…..
Arriviamo a Sao Paolo alle 4 di mattina e subito veniamo a sapere che il portafoglio era nell’auto a casa.. qui Vare esulta come Tardelli nell’82 e possiamo proseguire tranquilli verso Rio dove arriveremo alle 8 di mattina del 21 Marzo