Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

In questa sezione del forum si può discutere di tutto ciò che riguarda notizie, storia, fatti riguardanti le varie località.

Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 06/11/2014, 12:51

Nel frattempo seguiamo una singolare contesa che e' nata in seguito alle sanzioni e controsanzioni.


Si tratta della Guerra del Salmone che si e' innescata tra Russia e Norvegia, e che arriva ad inglobarci il Cile e curiosamente le piccole Isole Far Oer.Il salmone norvegese e' infatti rientrato tra gli alimenti banditi dalle sanzioni russe, quindi ora si innescano nuovi partner per la risorsa e tentativi scandinavi di aggirare le sanzioni.Una strategia e dinamiche veramente sottili, chissa' se ripaghera' Mosca perche' i norvegesi sono abilissimi e tentano di rispondere colpo su colpo.


:


http://www.undercurrentnews.com/2014/10 ... l-through/

http://www.undercurrentnews.com/2014/08 ... s-markets/


http://www.bloomberg.com/news/2014-09-1 ... a-ban.html

http://www.themoscowtimes.com/business/ ... 04920.html

http://www.seafoodnews.com/Story/946958 ... -in-August

http://www.bloomberg.com/news/2014-09-0 ... armer.html



Mosca cerca sempre di inserirsi laddove l'Ue ha aperto dissensi e contenziosi in precedenza, ponendo il divieto a Danimarca e Norvegia, ma non alle Far Oer, con il classico motto " il nemico del mio nemico e' mio amico". Si generano veramente dei curiosi rapporti ed effetti domino. Riguardo alle Far Oer Putin sicuramente aveva notato questo tempo fa:

http://www.ansa.it/web/notizie/speciali ... 91930.html


Le guerre per il pesce, cosi' come per altre risorse, non sono affatto nuove, ricordiamo infatti la Grande Guerra dell'Aringa combattuta secoli fa nei mari del Nord tra l'Inghilterra ed i Paesi Bassi:


http://www.nssitaly.com/nss/data/91/eve ... 12906.html

http://www.icsm.it/articoli/daicsm/mode ... anglo.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Prima_guer ... o-olandese
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 06/11/2014, 14:06

Maxdivi ha scritto:con il classico motto " il nemico del mio nemico e' mio amico". Si generano veramente dei curiosi rapporti ed effetti domino.

E' la "Sindrome del Beduino" teorizzata già nel 1974:

- Il nemico del mio amico è un mio nemico
- Il nemico di un mio nemico è mio amico
- L' amico di un mio amico è mio amico
- L' amico di un mio nemico è mio nemico
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 06/11/2014, 21:28

geom.Calboni ha scritto:
Maxdivi ha scritto:con il classico motto " il nemico del mio nemico e' mio amico". Si generano veramente dei curiosi rapporti ed effetti domino.

E' la "Sindrome del Beduino" teorizzata già nel 1974:

- Il nemico del mio amico è un mio nemico
- Il nemico di un mio nemico è mio amico
- L' amico di un mio amico è mio amico
- L' amico di un mio nemico è mio nemico


:D

Oggi e ieri inoltre si sono osservati dei particolari movimenti di piazza a Londra e Bruxelles ed in Francia.
Questo mentre sembra scoppiare uno scandalo ( direi dell'acqua calda ), giusto a fagiolo, in Lussemburgo.


Frattanto la Russia muove con i suoi amici africani, il Sudafrica e lo Zimbabwe dove salgono gli attrtiti con gli Usa per programmi nucleari e sfruttamento delle risorse diamantifere ed accordi sul platino e forniture militari:

http://www.newzimbabwe.com/news-18221-U ... /news.aspx

http://www.bloomberg.com/news/2014-09-1 ... endale.htm



http://rt.com/business/189756-russia-so ... lear-deal/

http://www.marketoracle.co.uk/Article43950.html

http://www.news24.com/SouthAfrica/Polit ... a-20140831

http://www.moneyweb.co.za/moneyweb-sout ... inum-price

http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 77bef.html



A questi si aggiunge una nuova protagonista, la Namibia con la quale la Russia ha gia' discusso per forniture alimentari cosi' come la Cina, e per l'acquisto di terreni di allevamento attraverso compagnie private:


http://www.bloomberg.com/news/2014-10-1 ... china.html

http://www.namibian.com.na/indexx.php?i ... ory_detail

http://www.namibiansun.com/government/r ... vote.64565
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 07/11/2014, 3:08

Ed ecco finalmente 8-) il resoconto sulla mia recente missione a Karkhov in occasione delle elezioni parlamentari.

Curiosando per Karkhov alle elezioni. Ottobre 2014:
https://www.viaggiatorindipendenti.it/eu ... -2014.html

Un po lungo forse ma... si vede che avevo cose da dire :)
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 07/11/2014, 15:01

geom.Calboni ha scritto:Ed ecco finalmente 8-) il resoconto sulla mia recente missione a Karkhov in occasione delle elezioni parlamentari.

Curiosando per Karkhov alle elezioni. Ottobre 2014:
https://www.viaggiatorindipendenti.it/eu ... -2014.html

Un po lungo forse ma... si vede che avevo cose da dire :)



Grandissimo resoconto, che ovviamente valeva la pena attendere :)
Mi fa molto piacere che sia bello corposo e lunghetto, perche' effettivamente di cose da dire ce ne erano parecchie riguardo a quell'angolo di paese.

E mi fa molto piacere che tu abbia accolto il mio modestissimo suggerimento di andare ad Harkov anziche' a Kiev.
Cosi' come l'altro mio desiderio, ossia visionare nei limiti del possibile le attivita' della fabbrica di Carri armati di cui ho parlato spesso.

Comprendo il risentimento di alcuni locali, dei commissari locali, che giustamente forse si sentono autonomi e non concepiscono questa "sorveglianza" occidentale sul loro lavoro.
Non ritengono che siano necessari osservatori stranieri a dir loro come svolgere le loro elezioni, e li capisco nella reazione.
Un po' per dire: "Noi ad Harkov non siamo imbecilli e voi fatevi i fatti vostri".

Sui Paesi Bassi, eh si ti sei scontrato con quella che e' la realta'.
Da noi, ma anche altrove, si dice sempre Olanda, Olanda ed Olanda, ecc. ecc. non tenendo conto che l'Olanda e' soltanto una regione degli stati-province unite che compongono i Paesi Bassi, anche essi con le loro mille differenze, e con tanti cittadini che chiamerebbero "Amsterdam ladrona" :D anziche' Roma ladrona.
Su tutti certo spiccano i nordici Frisoni, con una parlata particolare, varie tradizioni e che sforano anche nella Germania settentrionale. Ma certo anche i Limburghesi a sud.
E qui ci tengono a non finire come la Finlandia, dove il nome di una regione si e' poi esteso impropriamente a tutto lo stato.

Ottimo annotare il disinteresse di Harkov per quanto accade ora, poiche' questa citta', assieme all'altra "mezza interessata" Odessa saranno aghi della bilancia in futruo per prossime tornate se dovessero decidersi a muoversi alle urne.

Bene annotare anche questo flusso di haredim da Israele, che e' sempre ben presente in movimento verso l'Ucraina, anche da altri paesi come l'Inghilterra, difatti a migliaia si recano annualmente ad Uman per festeggiare il consueto capodanno ebraico a settembre-ottobre.

Come giudizio finale potremmo dunque dire Harkov l'ignava.....

Il fenomeno cinese, qualcosa era trapelato. Queste coferme, come anche quanto visto da me ad Odessa un due-tre anni fa, ci fanno notare quanto la Cina abbia tutto l'interesse a non mollare quest'osso agli olandesi, americani canadesi che siano....
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Samusadork » 10/11/2014, 16:07

http://www.repubblica.it/esteri/2014/11 ... ef=HREC1-2

Caccia russo "sfiora" aereo SAS. Sarà vero? Sarà falso? Perchè viene fuori adesso?
Samu è il nome, 's a dork è una constatazione...

Chiedetemi di isole dell'Egeo, Corsica, un po' di Messico, un po' di Giappone.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 10/11/2014, 20:25

Sulla Lituania:

In prima linea tra i Paesi dell’Unione europea che non si sono limitati ad applicare ma hanno anche sostenuto le sanzioni a carico della Russia, magari al punto da caldeggiarne l’ulteriore inasprimento, la Lituania è quella che ha subito i danni maggiori provocati dalle controsanzioni di Mosca.

Principale esportatrice di prodotti agricoli in Russia (per 900 milioni di euro nel 2013 su un export complessivo sempre in Russia di 1,3 miliardi di euro), davanti a Polonia (800 milioni), Germania (200 milioni), Olanda (500 milioni) e con l’Italia (200 milioni) penultima della lista, essa ha visto colpito dalla chiusura chissà se solo temporanea del mercato russo il 41% del proprio export alimentare al di fuori della UE, contro il 19% della Polonia e della Finlandia, il 18% dell’Estonia e il 6% del Belgio fino a chiudere con Francia e Italia all’1%.

E poiché attraversavano il territorio lituano per raggiungere la Russia anche prodotti agricoli provenienti dal Sudeuropa, mediante spedizioni a cura di imprese locali, si calcola che il danno complessivo annuale subito dall’economia del Paese potrebbe ammontare a 900 milioni di euro.

Una botta, insomma, che a Vilnius non si poteva non prevedere, o per lo meno non mettere nel conto pur senza darla per scontata. Ma che, evidentemente, è stata ritenuta più sopportabile dei rischi derivanti da reazioni non abbastanza energiche all’incombere di una vera o presunta minaccia russa.


Fonte L'Indro.

Commercio lituano che mi sembra effettivamente un po' passivo, ma forse e' solo casualita'...al supermercato qui non sono riuscito mai a ritorvare, eppure siamo in stagione i gustosi funghi galletti lituani che tradizionalmente compravo :mrgreen: :mrgreen:






Per la Finlandia articoli che interesseranno il Geometra che conosce bene Lapperanta e la zona attorno:


http://www.bloomberg.com/news/2014-09-1 ... s-say.html

http://www.tagesschau.de/ausland/finnla ... d-101.html

http://www.world-nuclear-news.org/C-Ros ... 03144.html







Nel frattempo so che e' in corso un vertice tra gli stati asia-pacifico con presenze importanti.
Questo ci fa spostare l'attenzione sui rapporti tra Russia e Giappone di questi periodi:

http://thediplomat.com/2014/10/russia-a ... e-dilemma/

http://www.japantimes.co.jp/news/2014/1 ... ussia-u-s/

http://www.reuters.com/article/2014/10/ ... ZE20141015

http://www.reuters.com/article/2014/10/ ... NR20141015


Riguardo al Giappone qui tante cose bollono in pentola, e non saprei esattamente quanto era previsto e quanto no, da Russia-Italia:



scusate sapete spiegrami perchè oltre al rublo anche lo yen è in caduta libera?
ma se la continua caduta del prezzo del petrolio andrà avanti allora che fine farà l industria dello shale oil che si vantavano tanto del fatto che il loro petrolio era meno costoso?
anche in giappone avevano appena fatto partire le prime sperimentazioni



Non c'entra nulla lo shale gas/petrolio nel caso giapponese: lo yen è DELIBERATAMENTE svalutato dalla Banca Centrale giapponese: da novembre 2012 fino ad 1 mese lo yen è passato da 75/80 a 100/110, con il lancio di un piano massiccio di quantitative easing (stampare moneta), con lo scopo di far uscire dalla deflazione l'economia nipponica. Recentemente lo yen si è svalutato ancora di più in quanto la Banca Centrale giapponese ha sorpreso i mercati, annunciando un ulteriore incremento del "quantitative easing". Secondo alcuni analisti, lo yen dovrebbe svalutarsi ancora raggiungendo il livello 120 contro il biglietto verde. Frs lo yen potrebbe salire ancora di più, in quanto la FED americana ha recentemente annunciato l'uscita dal quantitative easing ed ha preannunciato un rialzo del tasso di interesse (questa decisione sta causando il rafforzamento del dollaro su tutte le monete del mondo)

Riferimenti:
http://www.reuters.com/article/2014...N0IK02D20141031
http://www.theguardian.com/business...ion-yen-economy
http://www.reuters.com/article/2014...N0IK0B120141031

grazie mille
non so come faranno i giapponesi visto che la loro vita era già molto cara pure prima(pure più dell italia)



Sicuri sicuri che non c'entrino nulla le sanzioni a cui gli Usa hanno obbligato i giapponesi nei confronti della Russia?
E sicuri che non c'entri nulla la questione della politica energetica del paese, legata da una mano alla Russia e dall'altra al nucleare, sul quale ultimamente si stanno riaccendendo vivaci polemiche nell'opinione pubblica giapponese?
Non sono cosi' convinto che sia stato tutto calcolato dai giapponesi, da sempre preoccupati pr la loro situazione tra Russia ed Usa. Girovagando qua e la' in rete ho trovato infine qualcuno che, sicuramente piu' appassionato ed esperto alla finanza di me, non ha idee troppo diverse dalle mie:

http://it.ibtimes.com/articles/72049/20 ... appone.htm

http://www.rischiocalcolato.it/2014/11/ ... e-boj.html


Qui l'articolo invece del Sole24:

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=ABCqoi8B

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABJ1sNBC


E' interessante sapere che i giapponesi in Iran, come ovunque devono sottostare ai dettami americani, e questo crea problemi come nel caso delle sanzioni alla Russia:


http://www.bloomberg.com/apps/news?pid= ... LNn2GNS0d4


Ed e' interessante ricordare sempre dalla geografia economica delle medie che 8-) :


http://www.sulgiappone.it/geografia-gia ... e-giappone


Mentre qualcuno aveva le idee poco chiare su carbone e gas nazionali giapponesi :mrgreen: ( cosa invece chiarissima a Tokyo che difatti si e' ributtato sul nucleare ):

http://energyviews.enel.it/?p=2335



Per concludere quindi:

" Tre anni fa, quando il Giappone subì lo straordinario triplo choc di un fortissimo terremoto, di un devastante tsunami e di un incidente nucleare, molti si aspettavano che l’evento avrebbe trasformato il Paese, e non solo fisicamente.



Il compito di ricostruirlo - e persino ripensarlo - galvanizzava politici, burocrati, imprenditori e semplici cittadini, convincendoli a collaborare per un dirompente nuovo inizio: sarebbe nato un nuovo Giappone.

Nel terzo anniversario di quello che il Giappone ha definito «3/11», richiamando il «9/11» (l’11 settembre 2001, ndr) degli Usa la verità è più semplice. Non c’è stata alcuna trasformazione, nessun nuovo inizio. Il Paese è rimasto com’era. Si è ripreso, ha rapidamente ripulito le zone devastate ed è stato piuttosto lento nella ricostruzione. L’economia sta ancora lottando contro la deflazione, la demografia e la forte concorrenza cinese e coreana. Gli stessi radicati gruppi d’interesse - agricoltori, aziende farmaceutiche, medici, sindacati e altri - stanno ostacolando l’«Abenomics» dell’attuale primo ministro, Shinzo Abe, così come hanno fatto con i precedenti tentativi di riforma dei predecessori negli ultimi due decenni. Nei prossimi mesi, l’unico esempio del drastico cambiamento causato dall’«11/3» inizierà a svanire.



Da quando lo tsunami ha causato una quasi-fusione alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi sulla costa orientale del Paese, tutte le 50 centrali che una volta fornivano quasi il 30% del fabbisogno energetico nazionale, sono state chiuse. Ma ora il governo sta per autorizzare la riapertura di alcune di esse per testare la reazione dell’opinione pubblica. Ufficialmente, le centrali nucleari sono state chiuse in attesa di controlli di sicurezza. In realtà, la ragione è che per un po’ il nucleare è diventato un tema politico tossico come i rifiuti nucleari, sia per il timore di ulteriori incidenti causati dai terremoti, sia per la sfiducia maturata nella popolazione per le comprovate menzogne e l’incompetenza mostrate dai controllori nucleari e dalle aziende produttrici di energia elettrica.

I sondaggi ancora oggi stimano che il 70-80% è favorevole al completo abbandono del nucleare o è contrario a nuovi impianti. Ma allora perché il governo osa fare marcia indietro sulle centrali? Una risposta semplice è che questo governo, a differenza dei predecessori, ha una solida maggioranza parlamentare uscita dalle elezioni del dicembre 2012. Una riflessione più profonda, però, poggia su una caratteristica della cultura giapponese: il pragmatismo. Così se il sentimento anti-nucleare resta molto diffuso, appare ora meno importante. Dopo tutto, guardiamo ai fatti. In quel terribile 11 marzo 2011 circa 20 mila persone morirono nello tsunami. Ma nessuno è morto in seguito all’incidente di Fukushima. Naturalmente ci vorranno molti anni perché siano evidenti gli effetti delle radiazioni sul tasso di casi di cancro tra i lavoratori dell’impianto e tra chi vive nella zona. Ma anche così, l’impatto rimarrà infinitesimamente piccolo rispetto a quello dello tsunami.



Inoltre, le paure basilari sul nucleare riguardano la difficoltà di dismettere gli impianti e lo smaltimento delle scorie, il pericolo di una fusione del nocciolo o di una perdita di radiazioni causate da una calamità naturale o, Dio non voglia, da un attacco terroristico. Tutte paure poco legate al fatto che un impianto produca energia.

Nel frattempo in Giappone i prezzi dell’elettricità sono aumentati in modo evidente e il Paese sta vivendo un periodo di deficit commerciale, dovendo importare più petrolio e più gas. E allora perché non avere almeno energia a buon mercato da queste 50 centrali nucleari, mentre si pensa a un modo migliore per produrre in futuro l’energia elettrica?



Passo dopo passo, il pragmatismo sta prendendo piede. Il contrasto con la Germania è forte. In risposta a Fukushima la Cancelliera Angela Merkel ha capovolto la sua posizione sul nucleare e ha annunciato la chiusura degli impianti. Il risultato sono un aumento delle emissioni tedesche di gas serra - perché si brucia più carbone - e una crescente dipendenza dal gas naturale russo. Potremmo spingerci fino a collegare questo alla situazione in Ucraina e all’esitazione tedesca per dure sanzioni contro Mosca?



Tornando al Giappone, il punto essenziale è che, per quanto tragico e straordinario possa essere stato, e senza dubbio lo è stato, il triplo choc del «3/11», è stato qualcosa perfettamente in linea con la storia nipponica. Questo è uno dei Paesi con la più alta attività sismica al mondo che ha secoli di esperienza in fatto di calamità naturali. A differenza della sconfitta nel 1945, o della rivoluzione interna «Meiji» del 1860, causata dalla pressione esterna per aprire il Paese al commercio, questi disastri naturali non producono improvvisi e significativi cambiamenti.



Il Giappone è prudente e pragmatico, preferisce l’evoluzione alla rivoluzione. E, tre anni dopo, quel pragmatismo si sta di nuovo imponendo.


http://www.lastampa.it/2014/03/11/ester ... agina.html




"Il Giappone preferisce l'evoluzione alla rivoluzione", qualcuno dunque l'aveva detto, con buona pace per l'Enel :mrgreen:
Ultima modifica di Maxdivi il 15/11/2014, 12:33, modificato 1 volta in totale.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 10/11/2014, 22:00

Non sono molto ferrato nella storia giapponese, ma inserisco una parentesi che riallaccia al discorso del Giappone fatto sopra, nel post precedente.
Difatti se oggi gli americani obbligano il Giappone ad imporre sanzioni alla Russia, diciamo che non e' la prima volta che accade, ricordiamo "l'episodio delle Navi Nere" che impose l'apertura del Giappone agli occidentali:


http://it.wikipedia.org/wiki/Navi_nere


Un qualcosa di quello che accadde dopo, con gli sconvolgimenti di quel periodo e' narrato nel noto film "l'ultimo Samurai".

http://it.wikipedia.org/wiki/Bakumatsu


Ingerenze straniere ed imperialismo che dunque trovano anche nella storia giapponesi dei validi esempi, non dissimili per natura dai giochi d'interesse che stanno sconvolgendo l'attuale Ucraina.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 11/11/2014, 19:42

Tornando alla nostra europa e soprattutto a Kiev.
Massicci scontri e bombardamenti a Donetsk. Con aeroporto di nuovo al centro degli scontri.

Nel frattempo, mentre discuto della Polonia su Russia-Italia arriva la notizia di gravi scontri a Varsavia durante l'usuale marcia d'indipendenza.

11 novembre 1918 Polonia che riacquisisce l'indipendenza dai defunti Impero tedesco, Impero Russo ed Impero Austro-Ungarico.


https://www.youtube.com/watch?v=MND-Y12_Sv4

https://www.youtube.com/watch?v=dL4qb_aCXgw


Intanto la Russia segna un nuovo accordo nucleare con l'Iran:

http://rt.com/news/204371-iran-russia-nuclear-deal/
Ultima modifica di Maxdivi il 11/11/2014, 22:18, modificato 4 volte in totale.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 11/11/2014, 21:55

Al vertice Apec a Pechino incontro tra Putin, Obama, Cina e Giappone.

Nel vertice incontri bilaterali tra Russia e Cina.
Nonche' tra Cina e Giappone, con questi ultimi che continuano a comportarsi in maniera del tutto singolare. Sembra si sia rotto il ghiaccio tra Tokyo e Pechino.

Immagini direttamente dal salone delle feste del congresso di Vienna...hmmm del vertice Apec :D


https://www.youtube.com/watch?v=W8FZFB8UXK0

https://www.youtube.com/watch?v=wRqVWa4ZUS4


Esattamente 200 anni fa:


https://www.youtube.com/watch?v=sqAU-unlO9M

https://www.youtube.com/watch?v=EBLaMmxyibE

Com' e' cambiato il mondo 8-) :mrgreen: :mrgreen:


Il minuto 5.20 del terzo video col Kaiser che arriva in carrozza paragonato alle limousine del primo di oggi e' spettacolare :D Non di meno vederlo ballare nel quarto video.

Il Gran Concerto europeo/mondiale :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 14/11/2014, 14:39

http://www.lastampa.it/2014/11/13/esteri/ucraina-il-leader-di-lugansk-guarda-alla-russia-presenteremo-un-referendum-per-lannessione-zhZlH85NuqmjkzNsCLAcrK/pagina.html

Ucraina, il leader di Lugansk guarda alla Russia: “Presto un referendum per l’annessione”
Il capo dell’autoproclamata repubblica sfida Kiev: «Se vinceranno i favorevoli Mosca avrà il pieno diritto di inviare il suo esercito regolare nella nostra regione»

---------
voi cosa ne pensate? Secondo me la Russia non ha assolutamente la necessità di inglobare il donbass anche perchè verrebbe a mancare la zona cuscinetto e si attirerebbe le ire di tutto il mondo. Putin non farebbe mai una mossa così azzardata. Per contro, annettendo il donbass avrebbe meno le mani legate per la difesa del territorio . Io penso che un referendum sull'annessione (a parte il fatto che era già stato in precedenza caldamente sconsigliato da mosca) secondo me non verrebbe preso in considerazione



Ucraina, Mosca mostra i muscoli. Jet su Golfo del Messico
Difesa programma pattugliamenti coste Usa, allarme Washington

http://www.ansa.it/sito/notizie/mon...464b9dc847.html






esatto !!

di fatto la zona cuscinetto tra russia e nato esisteva finche' l' ucraina era neutrale

adesso essendo una colonia USA non esiste piu'
e appunto tre regioni confinano con la russia

la novorossia da sola non copre tutto il confine

e' evidente guardando una mappa che dopo la fine del patto di varsavia

l' EUROUSA si sia avvicinata moltissimo a mosca

gli unici dua avamposti erano appunto bielorussia e ucraina
con la seconda che di fatto si e' venduta agli americani

qiuindi al 2014 parlare di zona cuscinetto ha poco senso



[/quote]

Difficile prevedere il futuro per le province.
Del resto io stesso all'epoca non avrei mai pensato che Putin si azzardasse ad inglobare ufficilamente e formalmente la Crimea nella Federezaione russa. Pensavo ad un satellite tipo l'Abcazia...invece...

Quindi qui non mi azzardo in previsioni. Tanto dipende pure da Kiev e come evolvera' la situazione al potere in Ucraina nei mesi a venire.



I "cuscinetti"...


Le zone cuscinetto della Russia sono Serbia, Bulgaria, Ungheria, Grecia, Cipro greca, Montenegro. Queste in europa.
Ma non mi sento di chiamarli cuscini :)

Diciamo che e' un concetto abbastanza diverso, non difensivo ma offensivo e difensivo allo stesso tempo. Diciamo o satelliti o alleati subordinati ( come l'Italia con gli Usa, alleato "subordinato" o "junior" o partner influenzato, chiamatelo come volete)
Anche la Russia si avvicina agli Usa. I nuovi rapporti tra stati centroamericani e Mosca non sono un segreto. Abolizione di visti, programmi di cooperazione, forniture, fianziamento, ecc. ecc. non sono firmati a caso.


Riguardo all'articolo del golfo del messico. Direi che l'articolo dice minchiate.


cavolata numero 1: " il ministro annuncia la sfida" e due righe dopo " Mosca smentisce". Un fatto esclude l'altro.

cavolata numero 2: " Mosca riprende l'abitudine sovietica di estendere i voli militari" . Zio Vlady li ha sempre fatti, solo che prima non faceva scoop ed audience.


Anni fa ci fu ad esempio un bombardiere nucleare russo che girava allegramente tra Nicaragua, Venezuela, ecc. con tutti gli onori del caso, quasi fosse una star quel Blackjack:



http://www.spacewar.com/reports/Russian ... z_999.html


Ma lo fanno ormai regolarmente, assieme ai cinesi, anche l'anno scorso:

http://www.jamestown.org/single/?tx_ttn ... no_cache=1


Direi ai giornalisti evitate certi scoop farlocchi e soprattutto di pubblicizzare guerre o terrorizzare i lettori.
L'America finira' la sua egemonia per mano cinese poco a poco, anno dopo anno, ed il mondo neanche si accorgera' piu' di tanto del cambio di padrone, poiche' la nostra vita, sara' la stessa.
Senza nessuna Terza Guerra Mondiale, non credo che serva per abbattere il primato Usa e questo Pechino lo sa.

I voli atomici russi sono costosi, vero. Ma mettere in mto una portaerei americana atomica, o un equivalente sottomarino classe Los Angeles sono altrettanto costosi. E Washington negli ultimi 70 anni li ha mossi e li muove continuamente, per questo ( ed altri motivi ) sta arrivando al naturale capolinea imperiale. Come accaduto per tutti gli imperi.


Putin forse domani, dopodomani o tra vent'anni sara' abbattuto o non ci sara' piu'. Ma vi assicuro che il futuro del predominio mondiale americano e' altrettanto incerto. Questo Putin o non Putin.

Purtroppo c'e' tanta gente che non riesce a capire che il mondo cambia e certe cose date per perenni ed indiscutibili ( ad esempio la supremazia del dollaro o la superiorita' militare americana ) sono mutabili come tutto il resto.


Una settimana fa mi sentivo dire: " ma come fanno gli americani a permettere la presenza cinese in Argentina, nellos tesso continente americano??"

Quello che deve essere chiaro e' che non e' che "permettono", non ce la fanno a contenere i rivali. I soldi non bastano piu'.
Obama a Roma fu chiaro " comprate gli F 35 ed aiutateci a costruirli". Il recinto americano, il perimetro filoamericano, non solo non riesce ad espandersi ( vedi guerra Ucraina, Assad ancora in Siria, fallimenti missioni Iraq ed Afghanistan, Sud Sudan in crisi, Mugabe ancora in Zimbabwe, chavisti ancora in Venezuela, Brasile-Argentina-Ecuador-Bolivia sfavorevoli ecc. ecc. ).
Ma non riesce neanche a difendersi ( Islanda , Thailandia, Centroamerica, Kyrghistan, ecc. ecc. )
Sono cse che abbiamo gia' detto.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 15/11/2014, 12:17

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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 15/11/2014, 13:28

La Russia e gli amici del Platino Sudafrica e Zimbabwe, anche qui come per l'uranio Mosca ha quasi il monpolio mondiale:


http://www.metallirari.com/tutto-il-pla ... la-russia/

http://www.firstonline.info/a/2013/10/2 ... 373d91be78

Ricordiamo che lo Zimbabwe e' controllato dalla Russia assieme al Sudafrica ed alla Cina, che esercitano forte influenza sul paese africano.
Degli accordi russi volti a sviluppare il settore del platino nel paese nel abbamo gia' parlato.
Sara' la Russia a finanziare qui progetti sulle miniere e ad estendere il suo dominio su quella risorsa.

http://www.africarivista.it/170914-zimb ... con-mosca/
http://www.firstonline.info/a/2014/08/0 ... f8275a9a21

Gli americani cercano ovviamente di bloccare questi sviluppi con le sanzioni.



La Russia inoltre cerca di estendere il suo potere sulla risorsa Nichel:



http://www.senzanubi.it/home/nichel-met ... uire-cura/


É difficile dire quanto la crisi ukraina abbia influito sulle quotazioni del nichel. Si constata un concomitante incremento del suo costo sul mercato. Non sembrerebbe facile discernere quanto di questo aumento possa essere legato alla questione ukraina e quanto ad una iniziale ripresa del sistema economico europeo.

La Russia produce circa il 20% del nichel mondiale, ma è anche quello a miglior costo, anche per una scaltra politica di vendita, e per questo la Russia è esportatrice privilegiata nell’Unione Europea.


Qualcuno invita però alla prudenza. Il problema delle sanzioni è ambiguo: anche se la Russia non venderà più nichel ad Europa e Stati Uniti, continuerà a farlo verso la Cina, l’Indonesia, il Vietnam e altri paesi.

Il nuovo trend del nichel ha fatto sorgere alcuni dubbi anche a BHP Billiton, la multinazionale delle materie prime, che aveva deciso di dismettere le sue attività sul metallo a causa dei prezzi troppo bassi e dell’eccesso di produzione.

Ma a distanza di pochi mesi il mercato sembra essere completamente cambiato e molte aziende del settore stanno riconsiderando tutti i loro piani strategici, un’altra conferma che la crescente volatilità delle materie prime rende sempre più difficile pianificare il futuro aziendale.









Ora a novembre 2014:


http://www.metallirari.com/cosa-succede ... el-nichel/


Nella prima metà dell'anno, il prezzo del nichel è passato da circa 14.000 dollari a tonnellata a quasi 22.000 dollari a tonnellata: quasi un 50% di aumento.

I mercati si sono poi stabilizzati durante l'estate quando i politici nelle Filippine, il secondo più grande esportatore di nichel del mondo, hanno dichiarato di avere l'intenzione di applicare un divieto simile a quello indonesiano. Il disegno di legge sul divieto sarebbe stato operativo a partire dalla metà del 2015.

Ma quello che è successo nei mesi a seguire ha sorpreso tutti. La crescita in Cina non è stata forte come previsto e il nichel ha iniziato a scendere. Ad oggi, è arrivato a 15.550 dollari a tonnellata, circa il 10% in più di quanto era a inizio anno.







Una notizia fresca riguardo la Russia e l'oro:




http://www.agccommunication.eu/90-geoec ... o-sanzioni


http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... ebb29.html
Ultima modifica di Maxdivi il 15/11/2014, 14:09, modificato 1 volta in totale.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 15/11/2014, 13:49

Non ci posso credere :D finalmente qualcuno che fa un discorso simile al mio, compresa una non impesabile detronizzazione del dollaro nei decenni futuri nonche' la "fame" di risorse russe dei cinesi:



http://deshgold.com/cose-stanno-per-cambiare/


Cina e Russia che hanno siglato la nuova tranche di accordi, col gasdotto secondario, quello degli Altai ( spero non sia intaccata la natura di quel territorio ):

http://www.metallirari.com/la-russia-si ... n-la-cina/




Qui invece uno degli articoli della "stampa di massa" italiana, ch vede come disastrosa l'attuale situazione russa:

http://espresso.repubblica.it/plus/arti ... i-1.186808


Notate come l'articolo si "fossilizza" su gas-petrolio-valuta-, che seppur costiuiscano realmente una grandissima fetta dell'economia russa, mi sembra limitato ignorare gli altri aspetti qui da no ricordati ( metalli, metalli preziosi, militare, ecc. ) ne' ,riferendosi all'alimentare o al teconologico, fa alcun riferimento ai mercati paralleli che sono in ballo.

Scrivere un articolo sulla Russia che sia Gazprom, rublo, Rosneft e......poi ancora Gazprom, rublo, Rosneft a ripetizione sembra un po' una pappardella imparata a memoria.
Cosi' come prevedere con certezza il prezzo del petrolio da qui al 2016 mi sembra azzardato. Possono accadere tanti imprevisti.

L'autore cita Diderot che defini' la Russia il colosso dai piedi d'argilla nel '700.
Ebbene non so se Diderot abbia detto o meno quella frase.
Quello che so e' che nel 1814-1815 i cavalli dei cosacchi si abbeveravano nella Senna a Parigi, appena 20 anni dopo la morte di Diderot. E soprattutto la Russia aiuto' Diderot fornendogli una biblioteca, la dote per la figlia e l'ospito'.
Ricordanco anche che poi nel corso dell'ottocento la Russia sarebbe diventata una potenza europea e mondiale di rilievo, ago della bilancia della politica internazionale:


http://www.classtravel.it/i-cosacchi-del-don-a-parigi/
http://archiviostorico.corriere.it/2012 ... 4033.shtml


http://salvatoreloleggio.blogspot.it/20 ... -e-la.html
http://archiviostorico.corriere.it/2006 ... 2232.shtml


Qui piuttosto i "controproblemi" scatenati dalle sanzioni in Italia:


http://www.coldiretti.it/News/Pagine/69 ... -2014.aspx
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 16/11/2014, 12:48

Allora il G20 australiano volge al termine. Mentre i giornali e i tigi' nostrani si preoccupano di ripetere ad oltranza il discorso di Renzi e si affrettano ad affermare che Zio Vlady abbia lasciato in anticipo il meeting poiche' isolato e schifato dagli altri, stanno accadendo varie cosette nella ridente Unione Europea.

Zio Vlady abbandona con qualche ora di anticipo poiche' preso da davvero molti impegni, c'e' stato il vertice Asia-Pacifico in Cina e lui e' l'unico leader che e' dovuto partire dall'europa per raggiungere tale riunione. A questa aggiungiamoci il G20 in successione, in piu' la necessita' di dirigere lo stato a Mosca.
Inoltre egli sara' atteso o a novembre o al massimo a dicembre a Nuova Dehli per una visita attesissima dagli indiani.

Detto questo l'europa e' davvero in subbuglio, dalle periferie di Roma incazzate nere per i disagi sociali alle bufere elettorali in Romania con gli espatriati inferociti per non aver potuto votare.
Ma non solo, proteste per quanto riguardo il problema dell'immigrazione si sono registrate a Calais in Francia, nonche' cortei della nuova sinistra a Parigi.
Affiancati a questi fenomeni finalmente alcune emittenti ( anche euronews ) ci mostrano la realta' del problema del Razzismo nei paesi europei.
Dalle borgate romane, dove si utilizza l'immigrato com capro espiatorio di altri disagi e per nascondere una guerriglia tra disgraziati, in cui di certo i bulletti romani,i giovinastri di periferia non sono santi ( " ci devono portare rispetto, ve bruciamo tutti" )...per andare a fenomeni mai sopiti ma sapientemente mascherati come in Germania e nel Benelux.

In Germania sembra che piu' di qualcosa, che da sempre bolliva sotto, stia per far uscire un po' d'acqua dal pentolone teutonico.
Dopo le manifestazioni anti-immigrazione nella cattolica Renania, riecco che rialzano la testa gli "inglesi di Germania" ossia gli Hannoveriani.
Movimenti di hooligans ( in questo del tutto analoghi ai loro cugini inglesi ), legati a partiti nazionalisti e nazinalsocialisti, scendono in piazza mettendo a ferro e fuoco la citta' dichairandosi contro i fondamentalisti islamici, ma in realta' contro ogni cosa che non sia tedesco e quindi contro turchi, palestinesi, persiani e vari tutti gli immigrati mediorientali. Replicando piu' o meno gli episodi settimanali di Varsavia. Manifestazione che si e' poi scontrata contro un'antimanifestazione rossa. Insomma immagini da Germania anni venti con braccio di ferro tra comunisti, anarchici, nazisti, nazionalisti, ecc..
Altri movimenti di hooligans infiammano Lione ma con conseguenze e per motivazioni diverse.

Cio' che puo' sorprende alcuni, ma non vi e' nulla di sorprendente, sono le tensioni razziali scoppiate nei Paesi Bassi, dove parte della popolazione di "coloniali" ( Antille, Suriname, ecc. ) e' scesa in strada a Gouda ( la citta' del noto e gustosissimo formaggio ) per protestare contro l'ancestrale festa di "Pietro il Nero", l'aiutante di colore di Babbo Natale.
Secondo i manifestanti tale festa richiama allo schiavismo, con centinaia di festaioli mascherati da lavoratori neri.
Da notare che in tempi recenti piu' di qualcuno si e' speso per affermare che "Pietro il Nero" sia un servitore italiano spazzacamino sporco di fuliggine.
Alla cosa potrei dare anche un altra interpretazione personale suggerita dal nome "Pietro".
Pietro rimanda a Roma, quindi un sevitore cattolico, fedele a Romana Chiesa, italiano o spagnolo che sia, sottomesso al servizio dei calvinisti/orangisti ( il che comunque riduce soltanto, certo eliminandolo del tutto come figura chiave della festa, ma non fa scomparire completamente Pietro il Nero come figurante ad esempio nelle fiandre in Belgio, province cattoliche, ora che il Belgio stesso e' indipendente da Amsterdam ) o comunque dei Paesi bassi indipendenti.
Non e' un caso che Pietro il Nero, schiavo africano, italiano o spagnolo che sia venga dalla Spagna ex padrona dei Paesi Bassi ( ma padrona anche di Napoli, MiIlano, Sicilia ). Come non e' un caso che il suo abito sia cinquecentesco e non di altra epoca. La maggioranza dei soldati asburgici di Madrid mandati a reprimere la rivolta nei Paesi Bassi erano milanesi e napoletani, dunque italiani, qui ritorna l'italiano. Santa Klaus, San Nicola, Babbo Natale olandese arriva dal mare e dispensa doni agli olandesi, esattamente come arrivarono dal mare i "pezzenti del mare" orangisti che sconfissero la Spagna e poi posero le basi della flotta nazionale che arrichi' e fece i Paesi Bassi portando sempre dal mare innumerevoli ricchezze.
( questa simbologia allegorica "seminascosta" e' piu' evidente in altre feste tradizionali specifiche http://www.blogolanda.it/2011/10/03/lei ... -spagnoli/ )
Comunque in un modo o nell'altro una rappresentazione allegorica dei trionfi olandesi, che siano i successi coloniali o nelle guerre d'indipendenza o nelle guerre di religione del secolo d'oro olandese ( Guerra degli 80 anni e Guerra dei 30 anni ).

A tutto cio' si aggiunge l'ennesimo omicidio di un ebreo nelle Fiandre, nella storica citta' dei diamanti di Anversa di notevole importanza ebraica da sempre.

Europa che vedo un po' in subbuglio.

Per chi voglia togliersi delle curiosita' un articolo in italiano su "Pietro il Nero" del 2011 e su Gouda ieri:

http://www.ilpost.it/2011/12/16/il-serv ... an-nicola/

http://www.dailymail.co.uk/news/article ... faces.html

https://www.youtube.com/watch?v=hqzC11HDrfc

La differenza con le Fiandre ( fedelmente asburgiche e poi antiorangiste ), ad Anversa dove la figura del servitore di colore diventa difatti un po' piu' secondaria:

https://www.youtube.com/watch?v=c1uNH1MHrPE


Qui Hannover la manifestazione anti immigrati islamici e quella anarchica e quelle di Colonia e di Dortmund:


https://www.youtube.com/watch?v=GW9DLtTgodM
https://www.youtube.com/watch?v=htGBOp1mYvI


https://www.youtube.com/watch?v=qctU9jFxeYQ
https://www.youtube.com/watch?v=i4eObFLDSCY
https://www.youtube.com/watch?v=4db23cdiVyQ

https://www.youtube.com/watch?v=bBMUDa6nbvg




La crisi di Calais:


https://www.youtube.com/watch?v=nFHCa139eN8



Fatti apparentemente lontani dalla crisi Ucraina. Ma che vanno segnalati dato il tentativo di vari canali di comunicazione di creare Russofobia puntando l'attenzione sul nazionalismo, razzismo, antisemitismo, omofobia in Russia. Magari atttribuendone le responsabilita' all'attuale governo di Putin.
Fenomeni che in realta' sono diffusi ovunque in Europa sia Germania, Polonia, Paesi Bassi, ed anche Italia.

Oltre che necessari per smontare i miti di societa' superiori, piu' avanti delle altre, della multiculturalita' e progressismo che avvolgono certi paesi come la Germania, i Paesi Bassi, la Svezia. Miti molto solidi in molti italiani.



Immagine
Ultima modifica di Maxdivi il 16/11/2014, 19:17, modificato 2 volte in totale.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 16/11/2014, 17:15

Interessante questa leggenda di "Pietro il Nero", non la conoscevo.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 16/11/2014, 19:37

geom.Calboni ha scritto:Interessante questa leggenda di "Pietro il Nero", non la conoscevo.


Si davvero interessante come tutte le storie-racconti-tradizioni olandesi.
Per altro notate che San Nicola ha degli abiti del tutto simili a quelli del Papa di Roma e che la barca porta nomi e vessilli spagnoli ( proveniendo dalla Spagna ), il che ci offre anche la variazione di lettura di come tutta la Spagna( ed il suo esercito di italiani mediterranei "abbronzati" :) ) nonche' il Papa stesso riconosca e si sottometta ai Paesi Bassi, nuovo astro nascente mondiale, omaggiandolo con dei doni.

Inoltre:




Alcune storie connesse a Sinterklaas sono state abbandonate negli ultimi decenni in quanto ritenute non particolarmente idonee per i bambini secondo i recenti progressi della psicologia infantile, come ad esempio la minaccia con cui i genitori cercavano di far star buoni i bambini dicendo loro che altrimenti sarebbero stati messi nel sacco del santo e portati in Spagna per il resto dell’anno.....
http://www.olanda.cc/tradizioni-di-nata ... Vrv9D.dpuf



Dai Geometra che per Natale ti regalo i Playmobil di Santa Klaus e di Pietro il Nero sul vascello "Madrid" :D

Immagine

Come dice l'inno olandese: "...sempre fedele al Re di Spagna" 8-)
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 17/11/2014, 11:06

Restando sul filone Olanda, sono iniziate le operazioni di recupero dei detriti dell'aereo malesiano abbattuto nel Donbass:

http://www.lapresse.it/mondo/europa/ucr ... o-1.613669
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 17/11/2014, 13:49

Stanno accadendo dei fatti mondiali di assoluta importanza ed assolutamente sorprendenti.
In Iran, Germania, in Polonia, nei Paesi Bassi, in Francia, Messico, Cipro, Turchia, Romania e Liberia, oltre al Giappone.
Il che ci porta necessariamente a diverse parentesi. Stanno cambiando diversi rapporti sul campo.
Approfittando del fatto che le dichiarazioni di Porosenko significano poco o nulla e quindi la cosa resta statica laggiu'.

Seguire diventa difficile, ma e' la situazione stessa che si sta complicando.

Questo Forum e' ricco di appasionati del mondo Iran-Persia, il discorso su questo fronte si e' gia' aperto naturalmente.
Obama come molti sapranno "tenta" l'Iran assieme agli Europei. In ballo c'e' quel famoso accordo sul nucleare tanto discusso.
Il presidente americano ha fatto la sua nuova mossa, anziche' scrivere la letterina a Babbo Natale, l'ha scritta la letterina all'Ayatollah di Teheran 8-) .
Come sostenevo giorni fa, la Russia doveva muoversi e reinvestire sull'Iran per tenerselo stretto. Attraverso questo mantiene forza che puo' riesercitare in Ucraina, in Siria ed in Iraq.
Ebbene Mosca sta facendo le sue mosse, e sembra aver nuovamente aperto i cordoni della borsa verso Teheran, e non solo si e' affrettata a dichiarare che: " non aspettatevi una soluzione a breve sul nucleare iraniano, le cose potrebbero richidere pu' tempo del previsto".
Mi sembra chiaro che Mosca, ed e' ovvio, non voglia la conciliazione Iran-Occidente.
Ma torniamo alla mossa moscovita che riguarda sempre il nucleare, il che per certi versi appare come una provocazione, uno schiaffetto all'occidente che non vuole un Iran atomico:

http://www.panorama.it/news/oltrefronti ... re-vicini/

http://it.ibtimes.com/articles/72502/20 ... ri-5-1.htm








News importanti arrivano dal Giappone, sempe costretto al suo ruolo di equilibrista, minacciato e tentato da vicini insidiosi quali Russia e Cina e costretto suo malgrado a sottostare ai dettami americani. Complice l'economia nipponica che appare in difficolta', sembra che il paese inizi davvero a disunirsi o comunque a mostrare segni di insofferenza per un paese dal grande orgoglio nazionale. Il caso scoppia alle elezioni nell'isola di Okinawa dove sono presenti strategiche basi americane, non piu' accettate dai locali:


http://archivio.internazionale.it/news/ ... agli-usa-2

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... 3912.shtml

per chi volesse approfondire la questione Okinawa, la questione femminile ed i crimini di stupro americani nell'isola giapponese vedere qui:

http://www.unive.it/media/allegato/dep/ ... pa_cor.pdf

http://www.unive.it/media/allegato/dep/ ... kazato.pdf







Gia' da diverso tempo, tramite anche contatti, sto notando una certa insofferenza in Turchia nei confronti degli Usa, soprattutto dai gruppi di estrema sinistra, questo nonostante la Turchia sia membro Nato.
I troppi movimenti di navi da guerra americane nelle acque turche hanno irritato una parte dell'opinione pubblica amplificando un certo antiamericanismo. In piu' il governo Erdogan ha forti dissensi sulla politica americana in medio oriente, dove gli Usa spingono per finanziare i curdi. Erdogan per sbeffeggiare gli Usa oggi dichiara che: " sono stati i marinai musulmani a scoprire l'America, ben prima di Colombo".
Il fattaccio: Sono stati aggrediti marinai americani ad Istanbul.

Nel frattempo scoppia una crisi a Cipro, che sta coinvolgendo tutti, Russia compresa, e che provoca nuove spaccature nella Nato. Nelle acque cipriote arrivano navi russe, aerei israeliani, sottomarini greci e persino la marina italiana. Un contenzioso sulle risorse che coinvolge anche l'Italia. Nato sempre piu' divisa ed Unione Eruopea che minaccia e stila risoluzione contro la Turchia. Le navi russe intanto sono laggiu' nuovamente:

http://www.ilpost.it/2014/11/12/video-a ... ti-turchi/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10 ... o/1178618/

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AB92c24B

http://www.ansa.it/mare/notizie/portiel ... c9b3c.html

http://www.eunews.it/2014/11/13/bruxell ... ipro/25153

http://www.europarl.europa.eu/news/it/n ... ovocazioni

http://www.ansa.it/mare/notizie/portiel ... c9b3c.html




Nel frattempo con la classica scusa banale della missione medica, la Cina penetra ancor piu' nell'"America d'Africa", ossia in LIberia, sbarcando un contingente militare dell'armata popolare. Liberia storicamente "figlioccia" degli Usa, che rischiano seriamente di perdere un alto pezzo sulla scacchiera:

http://it.euronews.com/2014/11/16/cina- ... ntingente/

http://temi.repubblica.it/limes/in-afri ... bola/67434

http://www.agichina24.it/home/agenzia-n ... ro-rt10057


Crisi Polonia Russia. Espulsi diplomatici polacchi in Russia accusati di spionaggio.
E' la Risposta ad una precedente accusa di presenza di spie russe in Polonia.
A schiaffo risponde schiaffo:

http://www.repubblica.it/esteri/2014/11 ... ef=HREC1-6
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 17/11/2014, 16:39

Affinche' non vengano dette sciocchezze del tipo: " Putin lascia il g 20 poiche' offeso " oppure "Putin lascia il G 20 poiche' codardo" oppure "lascia il g 20 poiche' isolato" e' bene ricordare che solo pochi mesi fa ad esempio:



http://www.lastampa.it/2014/03/25/itali ... agina.html


Ma se lo fa Renzi, e' una qualita' ed una necessita'.

Putin invece al Cremlino non ha nulla da fare 8-)
Non e' mica super impegnato come Renzi....

Doveva restare a Brisbane ad accarezzare i Koala :mrgreen:

Per la cronaca, in Italia le province non sono state ancora cancellate, nonostante l'affanno del rientro di Renzi.
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