Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

In questa sezione del forum si può discutere di tutto ciò che riguarda notizie, storia, fatti riguardanti le varie località.

Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Lebowski » 09/12/2014, 23:11

Max, io non credo che la carta economica sia di scarsa importanza.
Metà delle cose che hai citato, nei se, è in fondo legata all'economia, come il discorso dei gasdotti. E' tutto intrecciato, in una ragnatela che definire incasinata è dir poco. Sia tra paesi, che tra materie. Insomma, che percentuale e peso ha il denaro nelle scelte, solo apparentemente politiche, del paese x?
Certo, se, "e se", giusto. Si formulano ipotesi. Io ad esempio mi aspettavo una mossa diversa da parte di Tehran, tanto per fare un esempio, con un distacco più netto da Mosca, in parte per le ragioni spiegate. Ho sbagliato (forse). Pensavo che Riad non fosse così potente e che potesse passare una strategia di distensione più forte con l'occidente. Era un "se". Ho toppato, in parte, perché ancora è tutto poco chiaro e c'è un intreccio incasinato tra Pechino, MOsca, Iran, usa, guerra all'is, Siria, Arabia, e via dicendo. Un intreccio incasinato, dove le varie carte sono in campo in Ucraina. Lo stesso Iran, che non cito a caso, ne è un esempio: gioca al gatto col topo e ha un peso più importante nello scacchiere. Non è il re, ma sicuramente almeno un alfiere (e nell'accordo Russia-Turchia c'è anche la volontà di tagliare fuori Tehran, per me. Se è quello il paese a cui ti riferisci è vero).

Ma quello che non dovrebbe accadere è "se una cosa è d'accordo con il mio pensiero conta, altrimenti è sbagliata". Mi riferisco ad esempio al pensiero dell'utente di Russia-italia, che non leggo e non conosco, ma che a occhio fa pensare a quello. SI chiama dissonanza cognitiva: se un aspetto dice no al mio pensiero o alla mia teoria, allora è un aspetto sbagliato.
La carta economica è una delle carte. Per me è la più importante (spesso nella storia anche solo avvenimenti che appartentemente non hanno dietro motivi economici... ce li hanno eccome. Ad esempio, i giap fecero Pearl Harbor per via dell'embargo sul petrolio, tanto per farne uno). Per quanto mi riguarda, anche se in declino, usa e Ue sono ora ben più forti del fronte russo e 1) anche loro giocano le loro carte 2) tanti di quei se hanno un costo per la Russia e per me alla fine, dovesse vincere, pagherebbe un prezzo più alto del guadagno.
Ma questo è solamente il mio pensiero (e mi scuso se l'utente dell'altro forum non voleva dire ciò).
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 10/12/2014, 15:04

Specifico un attimo la cosa.
Io mi riferisco all'economia finaziaria nello stretto, non tanto all'economia in generale, che e' il motore del mondo.
Del resto qui si sono citate tantissime volte questa rete intricatissima di commerci, sanzioni, ecc. ecc.

Le risorse appartengono a quella che potremmo chiamare "economia reale", ma mettiamo da parte le definizioni che sono arbitrarie.
Le risorse certo entrano anche nei mercati finanziari, perche' nelle piazze affari sono presenti col loro valore continuamente fluttuante, fluttuante per i tanti motivi.
Insomma l'economia finanziaria e' una parte del tutto, non il tutto.

Per il resto sono stati citati una frase scritta da amici di Russia-Italia ( sempre per rispetto in forma anonima ) dove si e' aperta questa finestra ed in piu' citati alcuni passaggi che leggo nei giornali, dove noto la ridondanza di sempre le stesse cose.
Non tutti i giornali, poiche' ad esempio il Sole24ore che parla moltissimo di finanza mette articoli interessanti e variegati e merita i complimenti per aver ampliato i temi tratttati.



La tua ipotesi non era sbagliata. L'Iran poteva distaccarsi, c'era il rischio e c'e' ancora. Ma come ti dissi settimane fa, la Russia agira' per non farselo scappare o comunque doveva agire per non farselo scappare.
Quanto e' poi accaduto ( trattativa nucleare rimandata ) mostra due cose.
Uno: la Russia ha agito bene a Teheran mettendo sul piatto offerte succose.
Due: la fazione poltica al governo "antirussa" in Iran non e' ancora sufficientemente forte da prevalere su quella "filorussa".

L'Iran e' un "alfiere" esattamente, e' la parola giusta, come il Sudafrica per esempio.
Zimbabwe per esempio e' un pedone, pedone grosso ma pedone.

Tre: l'Iran potrebbe essere stato anche ricattato da questo gruppo di potenti.
Anche il Qatar per esempio potrebbe essere stato ricattato, anch'esso e' un fornitore di gas.

Qatar che e' stato riportato parzialmente all'ordine, cosi' come l'Iran..pur essendo Doha ricca il suo potere nel mondo si e' ridotto ed era entrato contro l'Arabia, cosi' come l'Iran lo e' da sempre.

Quello che vedo e' che Mosca gioca bene Insomma se si allontana l'Iran ecco che prontamente avvicina l'Arabia un po' scontenta e si para il culetto. Ed entrambi curiosamente trovano dei punti di visione comune per limitare il Qatar o l'Iran.

Ricordiamo che la Turchia importa gas dal Qatar, inoltre ricordiamo che e' in progettazione/costruzione un gasdotto dall'Iran al mediterraneo passante per l'Iraq. In tutto questo macello le aree dell'Iraq sono occupate dall'isis che certo impediscono il termine del condotto e controllano quanto e' stato fatto.

L'Arabia e' potentissima, la forza dei soldi investiti nel mondo a suo vantaggio ed in piu' gli armamenti acquistati (credo che il suo esercito sia il settimo al mondo).
Non accetta che gli USA vogliano come esportatori inserirsi sul mercato del petrolio destabilizzandolo, ne' accettano che gli Usa si svincolino da essere loro clienti raggiungendo l'autosufficienza. Ne' accettano che gli Usa importino da Canada e Messico in massa snobbando il loro petrolio persico. Non e' cosi' causale l'attacco terroristico al Canada, si e' fatto tanti nemici nel mondo. Non e' un caso che l'oleodotto dal Canada al Messico venga continuamente rimandato.
Inoltre l'Arabia e' impressionata negativamente dalla forza militare degli Usa, che non sono riusciti ad intervenire in Siria e zoppicano in Ucraina, e tolgono il sussidio militare al Cairo. Mentre sono impressionati positivamente dalla Russia che si oppone con forza agli Usa e sostituisce gli americani sostituendosi nei sussidi militari all'Egitto, ecc. ecc.




Il discorso di Pearl Harbour ( sai che mi eccito con la Storia :mrgreen: ) e' legato alla " realta' " non alla finanza. Il petrolio al Giappone serviva e serve, ma non fu questione solo d'embargo, fu uno scontro inevitabile tra imperialismi, una serie di sgarbi ed insulti che un giapponese non tollererebbe, provocazioni americane per causare una guerra che rimettesse in moto l'economia ( convincere i neutralisti e gli isolazionisti americani ) , nonche' la teoria giapponese di una guerra non volta a distruggere l'avversario americano ma una guerra vittoriosa per arrivare ad un compromesso una divisione in sfere d'influenza ( l'Asia pacifica el'oceania al Giappone, le americhe agli Usa ).
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Lebowski » 10/12/2014, 23:18

Max, in questo intreccio una mossa avvantaggia inevitabilmente qualcuno e colpisce altri. E non sempre avvantaggia alleati perché chi è alleato di x in un settore magari è nemico di y nell'altro. L'esempio dell'Arabia è calzante: ha votato contro l'aumento della produzione ed è proprio a causa loro che il prezzo è sceso perché sono loro ad aver aumentato la quantità. Sono anche loro che hanno votato la nigeriana - filoamericana - a capo dell'Opec. L'han fatto per varie ragioni ma è evidente che questo alla fine colpisce Mosca. I sauditi hanno pur sempre un debito di grossa riconoscenza verso gli USA (se sono al potere e possono starci è anche grazie a loro). Tutti sono intrecciati tra loro.

Tehran: io mi aspettavo un addio perché stufi di Mosca e della costrizione "Oil for Patacche" che hanno con Pechino. E sinceramente non so cosa si sia raggiunto sotto tavolo.
Nessuno lo sa.
Nella mia spiegazione, veloce e rapida, ho scritto solo per sbaglio Ue al posto di ONU (lapsus normale quando si sintetizza e si va di fretta), per il resto riconfermo quanto scritto. (forse) non ci ho preso, probabile.

Economia reale ed economia finanziaria;raramente un grosso avvenimento sui mercati finanziari (e non finanziari) poi non si ripercuote sulla società reale, parlo di macroeconomia.
Tu dici che la caduta del rublo non conta nulla. E che rimane circoscritto all'angolo economico e non reale.
Tieni presente che, tanto per fare un esempio, l'embargo costringerà Mosca a comprare prodotti alimentari dall'estero, specie ora che arriva l'inverno.
Già di suo l'embargo porta e porterà ad aumento dell'inflazione, come risposi a non ricordo chi quando disse che i russi filoputin esultavano all'embargo (scrissi, mi pare, "scommetto che saranno gli stessi che si lamenteranno all'aumentare dei prezzi, che fenomeni!" se non erro. E infatti, se uno andasse a guardare l'inflazione in Russia vedrebbe che da mesi aumenta sempre più).
E' solo un esempio, ma per quanto posso prevedere ci sarà meno quantità di prodotti sugli scaffali e a prezzi più alti.
è un esempio per far capire che in fondo un avvenimento che può sembrare solo "finanziario" in realtà finanziario non è (aumento inflazione).
Infatti cosa accade: la Banca Centrale per contrastare la caduta ha alzato i tassi di interesse, da mesi. Ora, io non conosco la situazione debitoria pubblica e privata, ma stai pur certo che se qualcuno aveva mutui o debiti... vagli a dire che è solo una cosa "finanziaria" (un po' come quando crescevano i tassi e c'era chi aveva fatto un mutuo a tassi variabili). Li ha fatti in rubli, che ora sono un po' carta straccia, e si vede pure interessi più alti.
Questo è un altro esempio. Oppure aziende che acquistano prodotti dall'estero, poniamo commercianti. O anche chi dovrà cambiare le gomme all'auto, altro esempio banale.
Putin cosa fa? Sa benissimo che ormai la Banca Centrale non ha più possibilità di fermare questa caduta perché si svenerebbe oltre. E in qualche modo dovrà pur rimediare i soldi. Ora sta tentando con lo scudo fiscale per far rientrare i soldi da Cipro, S. Marino, Londra etc. (quelli che ancora sono lì, non tanti). Non ce la farà. poniamo che per rimediare a questo costo aumentasse le tasse... vai a dire ai russi che le dovranno pagare "guardate che la caduta del rublo è solo una cosa finanziaria".
Sono solo esempi, per carità.
Non si paragonano quasi mai avvenimenti simili nella caduta di una moneta, in paesi ed epoche diverse. Perché le differenze sono talmente tante che non avrebbe senso. Quindi paragoni con Brasile o altro io li eviterei.

Detto questo io da settimane ho poco tempo per seguire la vicenda. Sarà lunga, resto delle mie previsioni sulla fine: lunga e alla fine Putin ci perderà, indipendentemente dal risultato e anche se si sta muovendo bene (meglio degli altri). Resta una mia personalissima opinione.

Quanto ai film e alle date, non casuali: il giorno prima di Vienna, Canale 5 ha trasmesso Argo. :mrgreen:
Pura coincidenza? :D
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 11/12/2014, 0:24

Ho letto rapidissimamente il tuo intervento.
Provo a rispondere rapido anche se andrebbero dette piu' cose.

La Nigeria. Non so quanto davvero conti la presidenza Opec. Il piu' influente membro resta ovvio l'Arabia sempre e comunque. Riguardo loro non sono piu' cosi' convinto che si tratti di un paese totalmente filoamericano. La Cina e' la' e si combattono il paese aspramente con gli americani con Boko Haram che non si sa da chi sia spalleggiato.

Non e' solo l'arabia, e' aumentata proprio l'offerta mondiale, anche con lo shale oil americano.

Non dico che non conta nulla, non dico che non intacca nulla ( altrimenti divento lo specchio du quelli economisti finanziari che diconco che le altre cose non contino nulla o spicci ) , ma non e' la svalutazione che portera' tutti i mali e tracolli inevitabili. Come in italia non era lo spread di un paio di anni fa o la stessa inflazione degli anni novanta.

La Russia gia' prima importava beni, prima da alcuni paesi ora da altri. Su questo fatto e' cambiato il fornitore. Qualche prezzo aumenta per il trasporto ( portare il salmone dal cile cambia rispetto alla norvegia ), altri restano statici, altri si abbassano (una spigola turca puo' costare meno di una greca per esempio).

Detto questo un utente di Russia-Italia ha trovato qualcosa di interessante, riporto il suo intervento:



ho trovato un post di un vecchio (?) utente tratto da un articolo del sole24h del 02/2009 che parlava di rublo in crisi, del riavvicinarsi degli spettri del 1998, la crisi, recessione, petrolio, disoccupazione, inflazione....

un pezzo che ritengo abbastanza significativo perchè analogo alla situazione attuale, trovo un discreto numero di analogie con la situazione attuale...certo, ucraina, USA e sanzioni non c'erano, tuttavia la vecchia mamma Russia è sempre al suo posto e non mi sembra che dal 2009 al 2013 le cose abbiano preso la piega che avevano pronosticato.
certo che fa un pò impressione leggere del cambio rublo/euro a 29...

per chi volesse leggere l'articolo completo:






MOSCA 3 Febbraio 2009 : All'inizio, Vladimir Putin avrebbe voluto che tutto avvenisse nel modo più silenzioso possibile. Così a poco a poco, in venti mosse da novembre al 22 gennaio, la Banca centrale russa ha pilotato una svalutazione che - allargando la fascia di oscillazione consentita e vendendo euro e dollari per frenare la caduta - ha consentito al rublo di non perdere troppo bruscamente un terzo del proprio valore. Scelta saggia, per alcuni, scriteriata per chi, come la Banca mondiale, ritiene che questa difesa abbia solo assottigliato di un terzo le riserve in valuta rafforzando l'aspettativa di altri, inevitabili scivoloni, e privando gli esportatori dei vantaggi del rublo debole.
Ma il premier è stato chiaro: la priorità è la fiducia della gente, darle il tempo di adattarsi, evitare lo spettro del 1998. Allora la crisi venuta dall'Asia mise in ginocchio un Governo finanziariamente debolissimo, il rublo perse il 71% polverizzando in un mese i risparmi dei russi. Se succedesse oggi, Putin resterebbe travolto: una moneta solida è uno dei pilastri della fortezza Russia ricostruita nei suoi dieci anni al potere.
Ma ignorare il lento calo del rublo è sempre più difficile: basta camminare per la strada e a ogni angolo un cartellone suona la ritirata quotidiana nei confronti di euro e dollaro. «Obman!», grida arrabbiato un uomo sbattendo la porta di un cambiavalute. Un involontario gioco di parole tra obmen, cambio, e obman, imbroglio. Solo due mesi fa, un euro comprava 29 rubli, oggi 46. Il vero banco di prova sono i prossimi giorni: il rublo non sembra in grado di reggere il nuovo limite imposto dalla Banca centrale, un corridoio di 26-41 rubli rispetto al paniere euro/dollaro. Dopo neanche due settimane, il rublo è già a 40,80, a un soffio dalla soglia massima. Bank Rossii si dice decisa a difenderla, ma il prezzo giusto, arriva a dire qualcuno, è 70 rubli per un dollaro. Gli speculatori si preparano a uno showdown.
«Il petrolio ci indicherà la strada», dicono gli analisti. Il rublo non ha fatto che adeguarsi al calo di tutte le altre valute che dipendono dall'export di materie prime, il rand sudafricano, il dollaro australiano. Ma per rallentare la scivolata la Banca centrale si è dissanguata, spendendo fino a 6 miliardi di dollari alla settimana: scese a quota 386,5 miliardi di dollari, dai 596 di agosto, le riserve in valuta restano al terzo posto nel mondo, dopo Cina e Giappone, ma il ritmo non è sostenibile a lungo.
Ormai, anche il Governo pronuncia la parola crisi. «Durerà tre anni - ammette il vicepremier Igor Shuvalov - e il 2009 sarà il più difficile». Di fronte alla Duma, il ministro delle Finanze Aleksej Kudrin ha preannunciato un deficit di bilancio «significativo» per il 2009, pari al 6,1% del Pil. L'epoca d'oro del petrolio è finita, le entrate caleranno del 40% e Kudrin invoca cautela: le misure anti-crisi adottate finora costano 61-64 miliardi di dollari, il 5,2-5,4% del Pil. Senza contare il pacchetto di salvataggio degli oligarchi: 50 miliardi di dollari destinati a riscattare i debiti delle grandi imprese con le banche straniere. «L'esperienza - ha scritto giorni fa Kudrin su una rivista - mostra che aiutare indiscriminatamente imprese e banche, senza tenere conto dei bilanci, non accelera l'uscita dalla crisi, né ne attenua le conseguenze».
Per la Russia, l'avvio verso la recessione è un brusco risveglio, dopo anni di crescita al 7-8 per cento. Kudrin limita le perdite a un -0,2% per il 2009, ma secondo Vladimir Milov, ex ministro e presidente dell'Istituto per la politica energetica, «la recessione si rivelerà più profonda». Solo in dicembre, i disoccupati sono aumentati di più di mezzo milione, a quota 6 milioni. Al centro delle preoccupazioni sono le cosiddette "mono-città", che vivono di una sola grande industria: negli Urali, regno della metallurgia, gli ordini si fermano, miniere e acciaierie tagliano la produzione, la settimana di lavoro si accorcia, gli stipendi vengono pagati a metà.
Finora Putin è apparso impermeabile. Come se il suo tasso di popolarità non avesse niente a che vedere con il calo del rublo, l'inflazione, la perdita di posti di lavoro: un sondaggio del Levada Centre rivela che l'80% dei russi continua ad approvare la sua leadership, anche se solo il 43% pensa che il Paese stia andando nella direzione giusta. «Putin è come una figura simbolica - dice Lev Gudkov, presidente del centro sondaggi - non per niente lo chiamiamo il premier Teflon: le critiche non gli restano attaccate».
Ma nel week-end scorso, la protesta ha cominciato a serpeggiare: Vladivostok, Ekaterinburg, Mosca. Poche migliaia di persone, forse un'avanguardia che si rafforzerà se non si fermano i prezzi e non si riprende il rublo. Per la prima volta qualcuno chiede le dimissioni del premier, critica il Governo, una rabbia dal sapore antico. Sabato nell'ex piazza Majakovskij di Mosca sono tornate le bandiere dell'Urss, volti di anziani circondati dalla milizia: «La medicina contro la crisi - proclama un cartello - è la rivoluzione».
FONTE : IL SOLE 24 ORE










Aggiungo una mia conclusione.
Si e' vero che ogni caso varia nel luogo e nel tempo, ongi situazione e' unica, ma le verosimiglianze esistono. Uno dei motivi per il quale secondo me e' vero il proverbio " Storia maestra di vita, Historia magistra vitae". E guardare al passato ci aiuta un poco a capire il presente e cercare di prevedere il futuro.


Ogni stato ha i suoi problemi...

Pensate che quelle cose di cui tanto parliamo inflazione, debito pubblico, ecc. sono simulate anche in videogiochi "intelligenti" come Europa Universalis, Victoria o Tropico ( persino il fracking per sfruttare ancora in piu' i giacimenti quasi esauriti! ).

Da li possiamo prendere un buon esempio su certi meccanismi, con le dovute proporzioni.
Quei games simulano le dittature/monarchie assolute-costituzionali ( o repubbliche presidenziali ) che di fronte a certe cose vanno meglio delle democrazie.

Ossia finche' hai il tuo esercito, polizia segreta e controspionaggio, possibilita' di truccare le elezioni, controllo dei media interni, ecc. ecc. hai voglia a debito, inflazione, proteste di massa, ecc. accogli chiunque ti viene chiedere qualcosa coi "mezzi pesanti di stato", ai quali i finazinamenti non vanno mai tolti dal Cesare di turno.

Lo stato ti "balla" sotto i piedi, ma si rimette orizzontale sempre.

Putin per ora non teme piu' di tanto.
Ultima modifica di Maxdivi il 11/12/2014, 12:27, modificato 1 volta in totale.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Lebowski » 11/12/2014, 12:16

Ciao Max, ecco un altro esempio.
Stavo iniziando a leggere l’articolo postato ma poi dopo una decina di righe ho lasciato perdere.
Perché?
Perché mi pare tutto fuorché uguale alla situazione attuale.
Premesso che non so nulla della crisi citata, risale ad anni fa ma rispetto a quella attuale mi pare che la Banca Centrale non stia pilotando assolutamente la caduta del rublo.
Lì poi si dice che per contrastare l’evento si decise di vendere valuta estera. Ora, io non escludo che questo sia stato fatto ora (non lo so) ma per contrastare la cosa si è fatto altro, si è lavorato sul tasso ufficiale di sconto.
Il che già è una bella differenza.
Mi chiedo:
se una persona sapesse cosa è il tasso ufficiale di sconto, si chiederebbe “com’è la situazione bancaria e come sono i “rapporti” bancari tra le Banche e la Banca Centrale?” (perché il tus è frutto di quello e poi porta a catena i suoi effetti su tutti i tassi)
Com’era la situazione del debito pubblico?
Com’era, ad esempio, la situazione del debito privato?
Com’era la situazione dei mutui?
E via dicendo, come la bilancia pagamenti e tante altre cose. E’ uguale o simile a quella attuale? A occhio non credo.

Insomma, quello che voglio dire è che un’analisi economica non è un gioco ed è una cosa più complessa. Io escludo che la persona che riporta quell’articolo parlando di situazione simile sappia cosa sono questi concetti, altrimenti non farebbe quel paragone.
Prendila così: poniamo che una persona abbia avuto una broncopolmonite a 20 anni e la rifaccia ora, a 80.
Tu, se fossi medico, diresti che è la stessa cosa?
No, lo manderesti a fare certi esami del sangue, magari un antibiogramma e via dicendo per capire da cosa è originato e che classe antibiotica prescrivere, quale sia la cura etc.
(non so quasi nulla di medicina e quel poco che so in questo caso lo so per esperienza personale dato che la polmonite l’ho fatta 2 volte, quindi mi scuso per eventuali errori ma spero che il concetto si capisca).
La persona è la stessa, come la Russia. E’ lo stesso paese. Ma prima di paragonare lo stesso evento si valutano tutti gli aspetti perché al 99% la situazione è diversa.

Io non so se Putin è preoccupato o no. Certo sta provando a porre rimedio perché se lasciasse andare le cose… molte cose crollerebbero.
Ma i modelli economici dicono solo che in certe situazioni possono accadere certe conseguenze. Poi, certo, ci sta che intervengano altre cose (i vari se) e cambi la situazione, in meglio o in peggio. Nell’esempio “medico” magari interviene anche una infezione renale che non c’entra una fava con quella polmonare e il quadro clinico cambia.
Ma questo può accadere in ogni campo: spionistico, politico, militare e via dicendo. Deve agire, perché il campo economico è comunque un fronte, uno dei tanti. Per me uno dei più importanti.
Vale per quello economico come per qualunque cosa.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 11/12/2014, 13:22

Lebowski ha scritto:Ciao Max, ecco un altro esempio.
Stavo iniziando a leggere l’articolo postato ma poi dopo una decina di righe ho lasciato perdere.
Perché?
Perché mi pare tutto fuorché uguale alla situazione attuale.
Premesso che non so nulla della crisi citata, risale ad anni fa ma rispetto a quella attuale mi pare che la Banca Centrale non stia pilotando assolutamente la caduta del rublo.
Lì poi si dice che per contrastare l’evento si decise di vendere valuta estera. Ora, io non escludo che questo sia stato fatto ora (non lo so) ma per contrastare la cosa si è fatto altro, si è lavorato sul tasso ufficiale di sconto.
Il che già è una bella differenza.
Mi chiedo:
se una persona sapesse cosa è il tasso ufficiale di sconto, si chiederebbe “com’è la situazione bancaria e come sono i “rapporti” bancari tra le Banche e la Banca Centrale?” (perché il tus è frutto di quello e poi porta a catena i suoi effetti su tutti i tassi)
Com’era la situazione del debito pubblico?
Com’era, ad esempio, la situazione del debito privato?
Com’era la situazione dei mutui?
E via dicendo, come la bilancia pagamenti e tante altre cose. E’ uguale o simile a quella attuale? A occhio non credo.

Insomma, quello che voglio dire è che un’analisi economica non è un gioco ed è una cosa più complessa. Io escludo che la persona che riporta quell’articolo parlando di situazione simile sappia cosa sono questi concetti, altrimenti non farebbe quel paragone.
Prendila così: poniamo che una persona abbia avuto una broncopolmonite a 20 anni e la rifaccia ora, a 80.
Tu, se fossi medico, diresti che è la stessa cosa?
No, lo manderesti a fare certi esami del sangue, magari un antibiogramma e via dicendo per capire da cosa è originato e che classe antibiotica prescrivere, quale sia la cura etc.
(non so quasi nulla di medicina e quel poco che so in questo caso lo so per esperienza personale dato che la polmonite l’ho fatta 2 volte, quindi mi scuso per eventuali errori ma spero che il concetto si capisca).
La persona è la stessa, come la Russia. E’ lo stesso paese. Ma prima di paragonare lo stesso evento si valutano tutti gli aspetti perché al 99% la situazione è diversa.

Io non so se Putin è preoccupato o no. Certo sta provando a porre rimedio perché se lasciasse andare le cose… molte cose crollerebbero.
Ma i modelli economici dicono solo che in certe situazioni possono accadere certe conseguenze. Poi, certo, ci sta che intervengano altre cose (i vari se) e cambi la situazione, in meglio o in peggio. Nell’esempio “medico” magari interviene anche una infezione renale che non c’entra una fava con quella polmonare e il quadro clinico cambia.
Ma questo può accadere in ogni campo: spionistico, politico, militare e via dicendo. Deve agire, perché il campo economico è comunque un fronte, uno dei tanti. Per me uno dei più importanti.
Vale per quello economico come per qualunque cosa.



Premettiamo una cosa, sono d'accordo con tutto quello che hai scritto. Compreso il fatto che tante cose, i loro conti effetivamente non li sappiamo. E sul fatto delle centinaia di variabili da considerare, che qui ritorna con quanto detto anche da me prima.

La "verosimiglianza" dov'e'?

Non e' nell'economico nei suoi dettagli ( ritorniamo quindi al concetto che ogni situazione e' unica, mai esattamente, spiccicata, uguale ad un'altra, non puo' mai essere tutto esattamente ugule in ogni aspetto ) .

E' nell'articolo stesso la verosiminglianza. Un giornale autorevole apprezzato da tutti, da' per spacciato un paese ( almeno l'idea che io ho leggendo l'articolo e' quella ) esattamente come danno per spacciato un paese ora tanti articoli.
Invece poi la Storia ci ha dimostrato che la Russia finanziariamente non e' tracollata allora.
Non so se per meriti del governo, per variabili esterne inaspettate, ecc. ecc.
Fatto sta che la previsione finanziaria scientificamente esatta non la possiamo fare.
Uno dei motivi per cui chi fa economia studia il Calcolo delle probabilita' ( e l'ho studiato anch'io ), che non e' scienza esatta, e' proprio questo. Il concetto delle probabilita'.
Tutto puo' accadere e tutto puo' non accadere.
L'evento certo e l'evento impossibile sono davero difficili da trovare per queste cose.

Non so se la Russia sia malata. Non so se la Russia putiniana sia uno stato stanco che gia' si avvia al tramonto. Non mi basta la valutazione del rublo ed il calo del petrolio per dirlo.
Non so, se anche fosse un'ottantenne, se arrivera' o meno un aumento delle temperature che uccidera' il morbo o se perira' per la malattia con gli anni o forse subito se arriva l'infezione.

Quello che so e' che gli stati "malati" si sono spesso trascinati rispettosamente per anni, anche per secoli per eventi estremamente vari ed imprevedibili ( esempio il "Grande malato sul Bosforo" Impero Ottomano ), altri malati finanziariamente sono resuscitati e ridiventati potentissimi in pochi anni ( la Francia di Luigi XIV e l'economista Necker per passare alla Francia di Napoleone in pochi anni ).
Anche la Russia attuale ha seguito un corso di malattia e resurrezione rapida, dal 1991 ad oggi passando per il 1998. Ancora seguendo un corso imprevedibile ( nel 1998 chi lo avrebbe mai detto che gli Usa avrebbero avuto ancora del filo da torcere con Mosca??? ).


Gli economisti finanziari non lo avrebbero mai detto....

Certo che leggendo l'articolo ci viene da pensare: " ma i giornali pronosticano il crack della Russia su basi e dati di spessore, oppure vogliono semplicemente farci credere che con la nostra pressione di sanzioni gli stiamo mettendo in difficolta' e stiamo vincendo? Fanno previsioni economiche veritiere , considerando tutti gli aspetti che Leb ha menzionato e tanti altri in piu' (... i giornalisti pure chissa' se li conoscono quei fattori) ? Li vanno a vedere nel complesso o rimangono e battono sempre su svalutazione e petrolio? ) oppure in realta' sono schierati e prevenuti e sotto sotto si augurano semplicemente che la Russia cada e Putin venga mandato a casa da una protesta di piazza come il maidan?"

Insomma e' analisi finaziaria-economica ben fatta o solo sottolineare alcuni aspetti solo per fare propaganda?


Chissa'...qualche dubbio mi viene leggendo l'articolo del 2009.
Ma mi viene anche leggendo quello del 1998 o del 1990.
Insomma io noto che piu' di qualcuno gode o godrebbe nel vedere la Russia in difficolta'.
E' porbabile che la guerra fredda non sia finita nelle teste di molti, soprattutto di quelli che quel periodo lo hanno vissuto nei momenti piu' drammatici e critici.


Allora i media occidentale sarebbero davvero di parte, ne' piu' ne' meno di un media russo di "regime" che puo' dire al pubblico "non preoccupatevi va tutto a gonfie vele, non ci hanno scalfito".
Distinguere quindi le analisi ( fatte in buonafede e con professionalita' ) dalla propaganda diventa quindi molto difficile anche sull'economia finanziaria.



Puo' forse interessare i lettori per cultura o curiosita' personale:


http://it.wikipedia.org/wiki/Jacques_Necker

http://archiviostorico.corriere.it/1992 ... 6725.shtml



Ma i "malati", le nazioni malate economicamente sono delle nazioni deboli? Mica tanto.....ricordiamo il passato, porto wikipedia, spero sia scritto bene riporto lei per brevita. Articoli che consiglio di leggere per chi ama la Turchia e la sua storia. Il Cesare spesso batte l'economia malata, nonche' il resto del mondo che ha contro di lui, sconfiggendo potenze piu' forti di lui sulla carta:


http://it.wikipedia.org/wiki/Operazioni ... (1914-1915)

http://it.wikipedia.org/wiki/Campagna_di_Gallipoli

http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_d'i ... enza_turca

http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_gre ... (1919-1922)

http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_franco-turca

http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_turco-armena


http://it.wikipedia.org/wiki/Mustafa_Kemal_Atat%C3%BCrk


Per chi invece amasse la cara vecchia Francia, riprendendo il periodo post Necker e la rivoluzione, ricordiamo che anche la compattezza di popolo, il supporto popolare, nonche' il patriottismo e la fede nell giustezza delle proprie idee puo' battere l'economia malata, tutto il resto del mondo contro, dando allo stato una forza che Necker economista non poteva dare, forza che poi si incanalera' in un Cesare, il Bonaparte:

http://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_riv ... e_francesi




Puo' davvero essere un evento certo che gli Usa avranno ragione di questa Russia?
Chissa'..
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 11/12/2014, 17:00

Pensionati e veterani di Kiev hanno manifestato ieri sotto la sede cittadina del governo, per protestare contro le nuove misure economiche che aboliscono i sussidi ai veterani, alle vittime di Chernobyl e ad altre categorie sensibili. Le nuove misure del governo Yatseniuk congelano inoltre le pensioni e i contributi ai giovani, forme di sussidio che già risentono dell'inflazione. Presenti all'iniziativa anche esponenti dei giovani del PCU, il cui segretario, Kononovich, che ha vergognato il capo dipartimento delle politiche sociali, il quale non sapeva rispondere a domande che dovrebbero riguardare il suo ufficio - come il costo della fornitura dell'acqua calda alle abitazioni o l'importo della pensione media.




Nel frattempo Putin in India. Al seguito dello Zio c'e' il leader della Crimea neo annessa, possibile che agli indiani sia stato offerto qualcosa, qualche affare, in Crimea:

http://www.repubblica.it/esteri/2014/12 ... 102625456/
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Lebowski » 11/12/2014, 22:42

max, forse mi sono espresso male. Io non sono sicuro che Putin perderà, ma che ci perderà.Indipendentemente dal risultato. E' diverso.
Resta comunque una mia personalissima opinione.

Quanto ai giornalisti, io le variabili citate le indico sul paragonare due avvenimenti simili in epoche diverse o per paesi diversi. Questo penso sia sbagliato.
Ma prevedere le reazioni ad un avvenimento economico non è sbagliato. Ci sono mosse e contromosse, ovvio. Un po' come quando insegnano il rapporto ta politiche fiscali espansive o restrittive che vengono contrastate da politiche monetarie opposte.
Che i prezzi dei prodotti saliranno e calerà la quantità a disposizione dei beni, in generale - bisogna valutare prodotto per prodotto perché ognuno di essi ha un proprio mercato - non è eresia.
Insomma, sermpre per fare un parallelismo medico, diciamo che calo del rublo o del prezzo del petrolio sono due termometri, mettiamola così. Indicano chi ha la meglio nello scontro economico, perché più forte. Insomma, se un paese cerca di alzare il prezzo di un prodotto e un altro di tenerlo basso, il secondo ha la meglio: chi è il più forte?
Anche gli Usa, probabilmente, per ottenere quel risultato avranno agito dietro le quinte con spionaggio, offerte e via dicendo. Le carte sono le stesse.
Penso questo, tutto qua.
Poi, chi sostiene che la carta economica farà cadere Putin. Io penso che sia quella che può far saltare il banco, la più importante. Ma da qua a dire che farà cadere Putin ce ne corre, su questo punto siamo sicuramente d'accordo, ce ne sono certamente altre.

Giornalisti? Ce ne sono di buoni e di cattivi, ovvio. Di giornalisti e giornalai, come in tutti i settori.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda flyingsoul » 12/12/2014, 9:56

слава україна!!!

http://youtu.be/UffhTyUcUwc

Quando le immagini valgono più d 1000 parole... :roll:
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 12/12/2014, 11:29

Un po di notizie sparse:

Un altro straniero al "comando" di Kiev:
L' ex Commissario europeo per la fiscalità e l'unione doganale, l'audit e la lotta antifrode il lutuano Algirdas Semeta nominato commissario anti-corruzione
Former European Taxation Commissioner appointed business anti-corruption ombudsman in Ukraine:
http://www.kyivpost.com/content/politic ... 74735.html

La Banca centrale alza i tassi di 100 punti base ma il rublo precipita ancora:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... 1510.shtml

La Russia avvia la de-dollarizzazione del sistema di pagamento:

http://sitoaurora.livejournal.com/4780.html

Bandiera americana sventola all’ingresso della sede dei servizi segreti ucraini:
http://www.rischiocalcolato.it/2014/12/ ... -kiev.html
(gira anche un video a riguardo che ha già postato Fliyng)

Un estratto che parla del nuovo ministro georgiano... ehm... scusate.... ucraino:
Non solo la Fondazione Rinascimento assume cacciatori di teste e affitta attività, ma fonti locali dicono che la fondazione è anche così gentile da pagare anche gli stipendi dei nuovi ministri ucraini. Ukraina.ru: “Secondo Andrej Nechaev, presidente della Financial Corporation russa, i ministri dell'economia e delle finanze di nuova nomina aiuteranno l'Ucraina ad avere un dialogo con Unione europea e Stati Uniti, dato che lo sviluppo economico dell'Ucraina dipende dalla loro assistenza finanziaria. Va notato, in tale contesto, che i ministri saranno stipendiati non dal bilancio ucraino, ma da una certa fondazione occidentale (secondo alcuni, la Fondazione Rinascimento di George Soros)”. C'è di meglio. Non solo George Soros agisce da procacciatore, gestore e ufficiale pagatore dei nuovi ministri, ma le sovvenzioni delle Fondazione Soros hanno anche aiutato il nuovo ministro della Salute Pubblica ad avere la laurea. Mat Rodina: “Ieri, il primo dei tre stranieri che ha avuto la cittadinanza immediata è divenuto ministro. (...) Infine Alexander Kvitashvili, laureatosi negli USA e che sotto Saakashvilli ha "riformato" il sistema medico georgiano con fondi dagli Stati Uniti. Ha aperto decine di cliniche e ospedali e solo successivamente s'è scoperto che spostava la stessa attrezzatura da un'inaugurazione all'altra, mentre i fondi per il materiale scomparivano. L'attuale governo georgiano ha avviato un procedimento penale contro di lui e altri del suo ministero. Ora è ministro della Salute Pubblica dell'Ucraina, pronto a ripetere i suoi "successi". Oh, ho detto che ha studiato con una borsa di Soros?

http://sitoaurora.livejournal.com/4497.html

Magari alcuni di questri articoli saranno di parte ma... spunti interessanti di discussione comunque li sollevano ;)
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 12/12/2014, 16:25

Lebowski ha scritto:max, forse mi sono espresso male. Io non sono sicuro che Putin perderà, ma che ci perderà.Indipendentemente dal risultato. E' diverso.
Resta comunque una mia personalissima opinione.

Quanto ai giornalisti, io le variabili citate le indico sul paragonare due avvenimenti simili in epoche diverse o per paesi diversi. Questo penso sia sbagliato.
Ma prevedere le reazioni ad un avvenimento economico non è sbagliato. Ci sono mosse e contromosse, ovvio. Un po' come quando insegnano il rapporto ta politiche fiscali espansive o restrittive che vengono contrastate da politiche monetarie opposte.
Che i prezzi dei prodotti saliranno e calerà la quantità a disposizione dei beni, in generale - bisogna valutare prodotto per prodotto perché ognuno di essi ha un proprio mercato - non è eresia.
Insomma, sermpre per fare un parallelismo medico, diciamo che calo del rublo o del prezzo del petrolio sono due termometri, mettiamola così. Indicano chi ha la meglio nello scontro economico, perché più forte. Insomma, se un paese cerca di alzare il prezzo di un prodotto e un altro di tenerlo basso, il secondo ha la meglio: chi è il più forte?
Anche gli Usa, probabilmente, per ottenere quel risultato avranno agito dietro le quinte con spionaggio, offerte e via dicendo. Le carte sono le stesse.
Penso questo, tutto qua.
Poi, chi sostiene che la carta economica farà cadere Putin. Io penso che sia quella che può far saltare il banco, la più importante. Ma da qua a dire che farà cadere Putin ce ne corre, su questo punto siamo sicuramente d'accordo, ce ne sono certamente altre.

Giornalisti? Ce ne sono di buoni e di cattivi, ovvio. Di giornalisti e giornalai, come in tutti i settori.


Si, ovvio non e' riferito a te...dico che noto persone, giornalisti compresi che hanno troppe certezze, come se al governo in Russia ci siano persone che si rigirano i pollici e non si adoperino, giuste o sbagliate che saranno, per fare contromosse che correggano il tiro...
Insomma anche a me sta antipatica la Merkel, o posso non approvare lo scarso laicismo di un Erdogan, ma non posso sostenere che il loro governo sia idiota.
Vedo una bella dose di prevenuti in giro nei confronti del governo russo, e peggio estesa a tutta la Russia.

Sul perderci o non perderci...da uomo comune non posso che sottolineare che sarebbe bello un mondo senza imperialismi, da ovest e da est.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 12/12/2014, 23:01

Approfondiamo l'affare Russia- India, che riguarda anche l'Artico, il petrolio, la Crimea, la difesa ed il nucleare. Mi affido alla Voce della Russia, portavoce ufficiosa russa:



http://italian.ruvr.ru/2014_12_12/Russi ... gica-6976/


Sentiamo altre campane. Mi sorprende l'antidiplomatico che ci porta un aritoclo bello per come si presenta esteticamente, piu' figurato che scritto:

http://www.lantidiplomatico.it/dettnews ... 82&pg=9790


Attenzione al potere dell'India nel campo farmaceutico.
E la Russia e' un bel mercato per i farmaci, molto appetibile per le ditte europee.



un settore non notato o spesso sottovlutato e quello dell'industria cinematografica.
Hollywood e' il top. Molti stati producono li' favorendo l'economia americana. Ma sono altri poli alternativi per abbassare i costi. Molto noto ne risulta Bollywood in India.
Cina, Russia ed India si accordano per limitare il ricorso ad Hollywood e gli Stati Uniti:


http://www.filmforlife.org/2014/09/acco ... ema/41235/


Cina ed India si sono straordinariamente avvicinate recentemente, che riescano a diventare alleate in futuro, per il "Bene del Mondo"?


http://www.indika.it/news/economia/acco ... ndia-cina/

http://www.primapaginadiyvs.it/cina-ind ... re-mondo/#

http://www.sanmarinofixing.com/smfixing ... mondo.html
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 15/12/2014, 19:51

Giulietto Chiesa clamorosamente sbattuto fuori dall' Estonia per la sua campagna mediatica filorussa. Era a Tallinn proprio per tenere una conferenza sul tema:
http://www.repubblica.it/esteri/2014/12 ... 102962283/

Attendiamo le motivazioni ufficiali dell' espulsione ma sono chiari i motivi politici. Indipendentemente da tutto comunque costituisce un grosso precedente.
Di sicuro la motivazione sarà una classica accusa di stupro. L' accusa più facile per far fuori qualcuno. Come accade da sempre: Strauss-Kahn, Assange, Padre Fedele...
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda flyingsoul » 15/12/2014, 20:48

geom.Calboni ha scritto:Giulietto Chiesa clamorosamente sbattuto fuori dall' Estonia per la sua campagna mediatica filorussa. Era a Tallinn proprio per tenere una conferenza sul tema:
http://www.repubblica.it/esteri/2014/12 ... 102962283/

Attendiamo le motivazioni ufficiali dell' espulsione ma sono chiari i motivi politici. Indipendentemente da tutto comunque costituisce un grosso precedente.
Di sicuro la motivazione sarà una classica accusa di stupro. L' accusa più facile per far fuori qualcuno. Come accade da sempre: Strauss-Kahn, Assange, Padre Fedele...


Cioè se non lo avessero arrestato se ne sarebbe andato pure prima del devreto d espulsione! :lol:
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 16/12/2014, 1:45

Il crollo del rublo e del petrolio intaccano anche l'europa:

http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... d77f2.html

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... 1932.shtml



L'europa e' anche Russia, e' la Russia e' anche europa. da sempre.


Chiesa va a Tallin...cosa poteva aspettarsi laggiu'? non certo mazzi di fiori..
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda flyingsoul » 16/12/2014, 10:14

Maxdivi ha scritto:Chiesa va a Tallin...cosa poteva aspettarsi laggiu'? non certo mazzi di fiori..


Max la cosa non è da prendere sottogamba.

In una comunità che si professa democratica e libera (sulla carta) è un episodio gravissimo. Dimostra in che razza d regime viviamo. Purtroppo la maggior parte della popolazione è lobotomizzata dai media mainstream e crede d vivere nel migliore dei mondi possibili.

Quanto a me, siamo a -47...
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 16/12/2014, 11:56

Sinceramente in Estonia sono cose che mi aspetto. Il paese e' accanitamente antirusso, nonche' accanitamente filotedesco, almeno dal 1200.
Grande e' la dose di sfegatati lassu'.
E' gia' molto che non abbiamo picchiato Chiesa e l'abbiano solo espulso come persona non grata.
Poi si parla di Europa. Avesse fatto quella conferenza in Francia, in Austria, ecc. ecc. non gli sarebbe accaduto nulla. In Estonia sei a rischio.

Non mi stupisco davvero. come non mi stupisco che il gay pride a Zagabria o a Belgrado possa finire in scontri. O una conferenza pro Ungheria in Romania, ecc. ecc. ecc.




Pesante avvertimento all'Australia, molto simile a quello recapitato al Canada. Gravi fatti a Sidney legati al terrorismo. Ora i due Dominions avranno grattacapi interni a cui pensare. Prima si annoiavano e davano noia ad altri con una politica estera aggressiva, ora sono loro ad essere aggrediti. Avevano tirato troppo fuori la testa dal sacco.


Nel frattempo si attaccano i partner della Russia:


Gli Usa minacciano sanzioni al Venezuela, congelamento visti, embarghi ecc. ecc.
Maduro: " Faremo una raccolta firme tra i cittadini affinche' si faccia sapere agli yankee che il loro visto se lo possono mettere nel culo". :shock: :mrgreen:


Ue cerca di pressare la Turchia, ormai divenuta anti Ue, sfruttando polemiche interne al paese con arresto di giornalisti ( ovviamente due pesi e due misure nonche' da che pulpito arriva la predica visto il caso Chiesa a Tallin ). Erdogan all'Ue: " Dovreste impicciarvi dei fatti vostri e non mettere in discussione le forze dell'ordine di un paese sovrano quale e' la Turchia"


Scontri pesanti verbali. Schultz emana sentenze da bruxelles.
Una cosa non ho pero' compreso: perche' il Presidente del Parlamento europeo, dove la lingua uffciale e' il francese, viene annunciato quando entra in aula ( come fosse un monarca ) al grido " Herr President" in tedesco??????? :roll:

Esiste forse una "germanizzazione" del parlamento europeo?
Sarebbe un fatto molto piu' grave in questa Unione Europeo dell'arresto di Chiesa.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda flyingsoul » 16/12/2014, 12:17

Maxdivi ha scritto:Sinceramente in Estonia sono cose che mi aspetto. Il paese e' accanitamente antirusso, nonche' accanitamente filotedesco, almeno dal 1200.
Grande e' la dose di sfegatati lassu'.
E' gia' molto che non abbiamo picchiato Chiesa e l'abbiano solo espulso come persona non grata.
Poi si parla di Europa. Avesse fatto quella conferenza in Francia, in Austria, ecc. ecc. non gli sarebbe accaduto nulla. In Estonia sei a rischio.

Non mi stupisco davvero. come non mi stupisco che il gay pride a Zagabria o a Belgrado possa finire in scontri. O una conferenza pro Ungheria in Romania, ecc. ecc. ecc.




Pesante avvertimento all'Australia, molto simile a quello recapitato al Canada. Gravi fatti a Sidney legati al terrorismo. Ora i due Dominions avranno grattacapi interni a cui pensare. Prima si annoiavano e davano noia ad altri con una politica estera aggressiva, ora sono loro ad essere aggrediti. Avevano tirato troppo fuori la testa dal sacco.


Nel frattempo si attaccano i partner della Russia:


Gli Usa minacciano sanzioni al Venezuela, congelamento visti, embarghi ecc. ecc.
Maduro: " Faremo una raccolta firme tra i cittadini affinche' si faccia sapere agli yankee che il loro visto se lo possono mettere nel culo". :shock: :mrgreen:


Ue cerca di pressare la Turchia, ormai divenuta anti Ue, sfruttando polemiche interne al paese con arresto di giornalisti ( ovviamente due pesi e due misure nonche' da che pulpito arriva la predica visto il caso Chiesa a Tallin ). Erdogan all'Ue: " Dovreste impicciarvi dei fatti vostri e non mettere in discussione le forze dell'ordine di un paese sovrano quale e' la Turchia"


Scontri pesanti verbali. Schultz emana sentenze da bruxelles.
Una cosa non ho pero' compreso: perche' il Presidente del Parlamento europeo, dove la lingua uffciale e' il francese, viene annunciato quando entra in aula ( come fosse un monarca ) al grido " Herr President" in tedesco??????? :roll:

Esiste forse una "germanizzazione" del parlamento europeo?
Sarebbe un fatto molto piu' grave in questa Unione Europeo dell'arresto di Chiesa.


Il fatto che non t stupisca non modifica il problema.
Nel parlamento europeo non esiste UNA lingua ufficiale ma LE lingue ufficiali. Almeno questo è quel che so io, poi se tu hai fonti diverse...
Il fatto che abbiano usato una presentazione in tedesco (tra l'altro la fonte?) Non mi supisce, magari chi l'ha introdotto è un tedesco madrelingua. Non credo abbia nulla a che vedere con una germanizzazione del parlamento europeo (che al massimo è "yenkeezzato")
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 16/12/2014, 14:15

Maxdivi ha scritto:Sinceramente in Estonia sono cose che mi aspetto. Il paese e' accanitamente antirusso, nonche' accanitamente filotedesco, almeno dal 1200.
Grande e' la dose di sfegatati lassu'.
E' gia' molto che non abbiamo picchiato Chiesa e l'abbiano solo espulso come persona non grata.
Poi si parla di Europa. Avesse fatto quella conferenza in Francia, in Austria, ecc. ecc. non gli sarebbe accaduto nulla. In Estonia sei a rischio.

Non mi stupisco davvero. come non mi stupisco che il gay pride a Zagabria o a Belgrado possa finire in scontri. O una conferenza pro Ungheria in Romania, ecc. ecc. ecc.

Non stupisce, ovviamente, a chi è attento alle cose ma di sicuro resta un atto in sé grave ed ancor senza motivazioni ufficiali che tardano ad arrivare. Messa così come l' hanno messa gli estoni è un mero un caso di "censura di libertà d' opinione" (avversa).
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 16/12/2014, 17:41

geom.Calboni ha scritto:
Maxdivi ha scritto:Sinceramente in Estonia sono cose che mi aspetto. Il paese e' accanitamente antirusso, nonche' accanitamente filotedesco, almeno dal 1200.
Grande e' la dose di sfegatati lassu'.
E' gia' molto che non abbiamo picchiato Chiesa e l'abbiano solo espulso come persona non grata.
Poi si parla di Europa. Avesse fatto quella conferenza in Francia, in Austria, ecc. ecc. non gli sarebbe accaduto nulla. In Estonia sei a rischio.

Non mi stupisco davvero. come non mi stupisco che il gay pride a Zagabria o a Belgrado possa finire in scontri. O una conferenza pro Ungheria in Romania, ecc. ecc. ecc.

Non stupisce, ovviamente, a chi è attento alle cose ma di sicuro resta un atto in sé grave ed ancor senza motivazioni ufficiali che tardano ad arrivare. Messa così come l' hanno messa gli estoni è un mero un caso di "censura di libertà d' opinione" (avversa).



Punto primo estone:

La conferenza pro Russia non si deve fare, ne' pro russi devono esprimersi per linea morale di principio del paese.


Punto secondo estone:

La conferenza puo' creare agitazioni e movimentare l'ordine pubblico. Ascoltando la conferenza, visto che la maggiorparte dei media estoni sono schierati quindi niente problemi di dissidenti, la comunita' russa d'Estonia avrebbe potuto sollevarsi. Cio' per Tallin e' un rischio che non si puo' correre. Un paese piccolo e con poche forze va in crisi immediata.


Punto terzo estone:

Chiesa e' famoso come giornalista e pro Russia. Arrestarlo ed umiliarlo era una tentazione e soddisfazione troppo forte per l'Estonia che ama mettersi in mostra e mostrare che da' il suo contributo netto alla causa in cui crede, ossia la causa della russofobia.


Questi i motivi estoni, non serve che diramino un comunicato ufficiale. Li conosciamo bene.
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