L'Ucraina torna nei telegiornali nostrani per i fatti di cronaca bellica.
A riguardo di cio' riporto una porzione delle mie considerazioni strettamente tattiche fatte su Russia-Italia nella settimana, dove si e' discusso molto con gli amici del sito riguardo alle operazioni, a strada da seguire ed i risvolti diplomatici:
Nonostante le mille difficolta' e lo scontento di chi viene almeno sulla carta tagliato fuori ( Usa-Gb ) le tre potenze europee, saltato il vertice di Astana ,riescono ,come previsto e gia' detto qui, subito ad organizzarne un altro per discutere.
A Berlino infatti, dopo neanche dieci giorni dal vertice saltato, l'incontro si e' fatto tra Russia, Francia, Germania e la diretta interessata Ucraina.
Resto della mia opinione gia' espressa che sia la strada giusta, altri attori non servono. Solo qualche garante neutrale.
Pare che un passettino sul campo, guadagnando un vantaggio ( che era quello che si cercava, uno dei motivi per ritardare il tavolo a mio giudizio, ossia guadagnare punti o posizioni rafforzate prima di ritrattare ) sia stato compiuto. Infatti dicono che l'aerporto sia sotto controllo dei secessionisti.
Pero' andrebbe fatto un passo piu' grande, se possibile, ossia Mariupoli.
tu dici che i secessionisti dovrebbero cambiare strategia e mettersi ad attaccare? non c'è il pericolo che in questa maniera li accusino di essere aggressori?
Premetto una cosa. tendo a prendere sempre con le molle le notizie dal fronte, anche per questo ne parlo poco.
Penso, ma potrei essere smentito, che questa conquista dell'aeroporto ora sia confermata abbastanza.
Non conosco le forze in mano ai secessionisti, i loro numeri di uomini e mezzi.
Se hanno le forze e "luce verde politica" anche da Mosca, dovrebbero avanzare per migliorare le loro posizioni strategiche.
Se in passato fu giusto ritirarsi dentro Donetsk per accorciare le linee ed arroccarsi meglio, ora si potrebbe muovere.
In tre direzioni io direi:
Una direzione sicuramente cercare di allargare il perimetro difensivo attorno a Donetsk, tenendo piu' al sicuro la citta', allontanando le artiglierie avversarie.
La citta' bersagliata avrebbe bisogno di respirare, soprattutto per la popolazione civile.
Una citta' che nons ubisce un bombardamento costante, insomma piu' lontana dal fronte ha un esaurimento di guerra, un logoramento minore rispetto al contrario.
Insomma una Donetsk piu' tranquilla e sicura resitera' meglio ad eventuali controffensive dei lealisti. Questa direioen forse avrebbe una certa priorita'.
Seconda direzione possibile, tornare a Slaviansk. Non tanto per valenza strategico della cittadina, ma piu' per valnza morale. Ricacciare i lealisti da Slaviansk, riprendersela in pompa magna umilierebbe l'avversario, l'esercito nemico, la truppa sentirebbe come vanificati gli sforzi e le perdite di mesi. Inoltre la conquista avrebbe risalto sui media e la volonta' di diversi cittadini di combattere la Russia vacillerebbe, ccorgendosi improvvisamente di combattere un nemico piu' forte di loro.
Inoltre potrebbe diffondersi il panico "dell'avanzata dei terroristi su Kiev", il che farebbe anche questo crollare moralmente l'avversario anche nella suacomponente civile appunto.
Terza direzione possibile, Mariupoli. Quel porto serve, chiude un fronte meridionale, apre piu' connessioni dirette con la Russia. Riduce i porti ucraini militarmente e commercialmente. Non la vedo come un'offesa, essendo la citta' considerata come Donbass, se non sbaglio.
Se si puo' attaccare, ed i politici lo consentono, e' bene farlo. Se diplomaticamente la parte avversaria e' ancora chiusa, rafforza la possibilita' di avanzare pretese al prossimo giro di tavolo.
A questo punto, certo posso sbagliarmi, ma i ribelli guardando qualche immagine li vedo ben messi a livello di mezzi e rinforzi.
Possono perdere soltanto se la Russia decide di mollarli in base ad accordi di inciucio che lo prevedano.
Insomma solo se la Russia "vende" la loro sorte per ricavare altri vantaggi politci/diplomatici.
Se i ribelli hanno corazzati e fanteria meccanizzata da usare avanzare, visto che l'Ucraina ha gia' perso tantissimi elicotteri in estate, inoltre siamo in inverno e le forze aeree hanno meno vantaggi, attaccare sicuramente tutti in colonna.
Ah... se Putin fosse intervenuto subito anche nel Donbas....
a volte mi chiedo cosa aspetta.... un bel violento conflitto della durata di una settimana o un mese e poi basta... invece così si va all'infinito e alla fine ci sono più vittime di quante ce ne fossero state con un conflitto a fuoco diretto
Ma poi pero' ti trovi diplomaticamente in guai piu' seri delle sanzioni....insomma va bene una volta ma finisci per indispettire anche i tuoi alleati se fai troppi casini.
Magari hanno concordato una strategia coi cinesi o con gli indiani, il percorso da seguire garantendosi supporto diplomatico.
Ma in fin dei conti e' uguale, i mezzi russi sono passati lo stesso nel Donbass, piu' quelli requisiti ai lealisti, piu' i locali, piu' i volontari e poi gli speznaz.
La differenza con la Crimea e' che qui Kiev ha reagito inviando tutte, ma proprio tutte le sue forze in zona, e nonostante questo non riesce a vincere.
E' come due tizi, uno corre a perdifiato e l'altro passeggia ma che entrambi esprimono la stessa velocita'. Alla fine il primo tizio si stanca.
Poi certo una guerra di logoramento, falciando l'economia avversaria e' piu' lenta,ma se tu sei un paese con molte piu' risorse come la Russia lo e' rispetto all'Ucraina vinci sicuro per ritiro finale dell'avversario che non riesce piu' a sostenere i costi della guerra ne' a rimpiazzare i reggimenti al fronte...non so fino a che punto Kiev abbia leve recrutabili, riservisti e volontari da mandare nel Donbass.
@max
scusa se non ti quoto
so che non sarai d accordo ma per me gli USA stanno seguendo una precisa road map, non voglio dire che era quasi calcolato far tracollare l ucraina in quella maniera ma poco ci manca
sono sicuro che ci sono cose che noi non sappiamo che a breve accadranno!
Sicuramente gli Usa quando fanno qualcosa hanno in mente un piano.
Ma un piano ce l'hanno tutti ( o quasi, vedi i baltici che vanno a caso).
Il problema per loro e' che non riescono a gestire e a portare avanti questi piani, mancano le forze o tutto si ritorce contro, perche' la reazione aversaria e' veemente.
E' successo in Siria ad esempio.
Egitto, Libia, venezuela, ecc. ecc. tutti piani che non sono andati come volevano. E sono sconfitte pesanti e costose.
Ora inziano a parlare con Cuba, ma trovano subito il duro...mi sembra il raschiare il fondo del barile per come procedono.
Insomma fino al 2001, 2002,2003 Usa potevano fare tutto nel momento in cui decidevano di farlo, ora non possono piu'. Erano in "powerplay" allora.
Un paese che era sparito dalla scena internazionale e' tornato, e' la Russia. Sono saliti i Brics, gli arabi.
E l'europa pure rivede un vecchio protagonista che ama infilarsi dovunque, la Germania.
Il rapporto Usa-Gb e Germania non e' proprio idilliaco. Mai lo e' stato.
Io dico che sara' la Germania a far saltare tanti piani americani. Berlino ama pensare solo per se stessa. Fara' saltare anche questo per suo interesse nazionale. Ed e' una nazione molto piu' solida della Francia, non solo economicamente.
la francia entro fine di quest anno dovra rispettare i parametri di mastricht altrimenti saranno cavoli acidi per loro
la germania più che altro ha iniziato una guerra con la bce per via della questione del quantitive easing, il fatto che la merkel stia facendo il vertice con renzi mi puzza
La Francia sta facendo transizione.
Per me fa bene, anche se scaricare Qatar ed Usa porta delle conseguenze.
Questa transzione comunque la proteggera', non dovesse farcela economicamente sara' aiutata dai cinesi, con i quali ha capito di non poter lottare..deve farseli amici e basta.
http://www.lindro.it/0-politica/2013-06 ... i-francesi http://atlasweb.it/2014/03/28/francia-e ... o-579.html Pero' la Francia deve fare attenzione, i suoi vecchi alleati non accettano questi cambiamenti.