cozzi11 ha scritto:Maxdivi ha scritto:Prime battaglie commerciali intanto:
Slowfood e MacDonald se le danno verbalmente di santa ragione. Slowfood aveva criticato Mac Donald per la presenza ad xpo ( in realta' gli sta fregando un bel po' di clienti pare ) ed oggi gli americani hanno risposto per le rime.
Da Mac Donald risposta dunque secca: << orgogliosi di servire 6'000 pasti al giorno ad Expo>>
Purtroppo Mc,insieme alla Coca ed altri sono quelli che hanno messo i soldi veri in Expo,ovviamente non si parla di 100000 euro ma di miliardi veri e nemmeno pochi.
é uno dei motivi che al momento mi tiene lontano e titubante sull'esposizione,lo trovo un controsenso.
Comunque,a quanto ne so,Slowfood non è un'associazione che prepara pasti,al massimo si appoggia ad Eataly e secondo me incarna perfettamente il pensiero di questo Expo.
Hai ragione e questo Mac lo sottolinea: << ricordiamo che noi siamo presenti dopo aver vinto un regolare bando pubblico, altri invece hanno avuto un invito per direttissima >>.
Sono sempre molto critico con Mac ( lo evito come la peste ), ma su questo ha ragione.
Alla fin fine e' il discorso che sto facendo sin dall'inizio parlando di Expo.
Questa e' una "fiera commerciale" ( anzi e' la piu' grande fiera che esista ) si fa per vendere e per vendersi, neanche Caritas e croce Rossa ed Onu vengono qui per fare beneficienza.
Senza sponsor colossali come Coca Cola le manifestazioni non si fanno.
Anzi sono grato alla Coca Cola per eventi come i mondiali di calcio, le olimpiadi, ecc. ecc.
Qui e' tutta politica, multinazionali, associazioni, aziende nazionali, commercianti, grandi opere, enti del turismo ecc. ecc. che poi possono presentare i loro messaggi in maniera sfacciata, velata o addirittura subliminale a seconda dei casi.
Messaggi che vanno a gradazione dalla vendita effettiva di un prodotto esposto al semplice voler stupire il visitatore con gli effetti speciali.
Trovi l'area del Caffe' coi dimenticati...e poi poco dopo i loro sfruttatori delle multinazionali del Caffe', che non regalano neanche una vanga ( davvero in Etiopia mancano le vanghe, si lavora spesso sulle piante con strumenti rudementali di legno, non e' un esempio a caso ) ai primi per piantarle quelle piante.
Stessa storia trovi il Cacao coi dimenticati... e poco dopo i grandi cioccolatai mondiali che giammai si sono sognati di regalare una barretta ai primi in Africa ( davvero in Ghana ci sono i braccianti che non sanno a cosa serve il cacao e non hanno mia assaggiato nella vita il cioccolato, anche questo non e' un esempio a caso)
Expo non si pone tali problemi. Deve semplicemente darsi un tema per ogni edizione. Quest'anno e' semplicemente toccato l'alimentare. Tutto qua.
L'esposizione universale nasce per queste cose qua ed oggi continua in questa sua tradizione.
Per questo il contro senso non ce lo vedo e non comprendo la critica di Slow Food, che secondo me predica bene (per fare l'eticamnete corretto a chiacchere ) ma poi razzola male, visto che in effetti si lamenta di una concorrrenza agguerrita troppo ravvicinata ( padiglioni a pochi passi ) e troppo forte per lui.
Chi va ad una Esposizione Universale ( dal 1851 ad oggi ) semplicemente deve essere conscio di tutte queste cose.
Ne' indignarsi ne' stupirsi eccessivamente. almeno io la vedo cosi'.