Ciao a tutti....
Tornato ormai da una settimana, un po' di "saudade" (che comunque mi ha colpito anche dal ritorno da Budapest.... devo avere un animo molto cagionevole...
), e qualche impegno che mi impedisce di scrivere un dettagliato resoconto del viaggio. Quando avrò tempo, molto probabilmente mi sarò già scordato i dettagli....
Inizio con il dire che non ho ancora capito se Lisbona mi è piaciuta o no: di certo, è una città in cui arte, decadenza, melting pot, antico, moderno, lusso e povertà si mescolano parecchio. Dietro Praca do Comercio (cioè la piazza di "rappresentanza" della città) si possono trovare edifici abbandonati e che stanno in piedi sfidando le leggi della fisica.
Mi sono sfiancato a girarla a piedi: io abito nel bel mezzo della pianura padana e, di conseguenza, di salite e di camminate in salita non ho esperienza. Se a ciò si aggiunge che non ho avuto tempo di "pianificare" gli itinerari di visita sfruttando i mezzi pubblici, praticamente mi sono devastato piedi e gambe... Però ho capito che andare in plaestra e a correre, forse, a qualcosa serve...
Non ho visitato musei, non sono entrato al castello (8,50 Euro per me non li vale), non sono salito sul Cristo Re, ma sono salito sulla teleferica al parco delle Nazioni (che non è poi così male, perchè permette di avere una visione che altrimenti non si avrebbe), ho fatto un giro in traghetto sul Tejo, ho mangiato i Pasteis de Belem e la versione "generica", ossia i Pasteis de Nata... Ed ho avuto prova che i primi non sono poi così imperdibili... E cmq non si tratta di nulla di così diverso dalle sfogliatelle napoletane... Mi sono fatto fregare sapendo di cadere in trappola in uno dei bar su Praca don Pedro IV detta anche Rossio (bar NICOLA che sconsiglio a tutti, nemici compresi!!!), ho perso una giornata dentro al centro commerciale Colombo perchè il mio compagno di viaggio non era in grado di proseguire con la visita complice il dolore alle gambe (e lui ha dei problemi agli arti inferiori), ho provato l'emozione di essere fermato dalla polizia nel bel mezzo di un parcheggio pubblico (intanto che fotografavo lo stadio della città) dove gli agenti continuavano a dirmi "OK, don't worry", ma non mi riconsegnavano il passaporto, ho sbagliato a scendere ad una fermata della metropolitana (ed era l'ultima corsa della giornata) perchè l'indicazione apparsa sul tabellone elettronico del mezzo era sbagliata, salvo sentirmi dire da qualcuno che "capita molto spesso, quindi è meglio non fidarsi di quelle indicazioni, ma contare il numero di fermate o di guardare i cartelli posti sulle banchine). E altro degno di nota, per ora, non lo ricordo...
Mediamente, non ho mangiato molto bene, ma credo che ciò sia dovuto più a scelte poco ponderate da parte mia che alla cucina portoghese. In ogni caso, ho speso più di quello che credevo. Lisbona, di fatto, non è poi così conveniente rispetto alla zona in cui vivo. Ed il caro vita della città, più o meno direttamente, mi è stato confermato anche da portoghesi (quelli con cui ho avuto a che fare, ossia la receptionist tuttofare dell'affittacamere in cui alloggiavo, la cassiera di un supermercato, un paio di baristi, e poco più...).
Un ultimo accenno alla festa di S. Antonio. La sfilata lungo la via principale di Lisbona mi ha un po' deluso. Inizio con il consigliare coloro che volessero andare, di assistere allo spettacolo o sedendo sulle gradinate, oppure in piedi appena prima che Avenida da Libertade si "apra" in Praca Restauradores. Il motivo è semplice: in quelle zone, i vari gruppi si fermano e danno vita alle coreografie, mentre nelle altre c'è solo la sfilata... Io, come molti altri, ho pagato l'inesperienza.
In ogni caso, si tratta di uno "show" un po' lento: è bello perchè si nota la partecipazione dei vari quartieri (si vedono le frotte di persone che seguono la sfilata del proprio quartiere sfilando dall'esterno e cantando e ballando), ma per quanto riguarda scenografie e coreografie, non dico che siamo a livelli oratoriali, ma i ns. carnevali più rinomati sono su un altro pianeta...
La festa che segue è una vera e propria "bolgia". Io ho più o meno girato strade, scale e vicoli tra il Castello, l'Alfama e la zona bassa di Graca... C'era pienissimo: in alcuni punti non ci si muoveva proprio... Però, proprio come diceva qualcuno qui sul forum, non era un macello con gente collassata in ogni dove, ma una specie di sagra di paese moltiplicata per mille. Ovviamente, si sprecano griglie (anche di fortuna), sardine, tagli di carne non identificati (di bifane ne avrà mangiate almeno di 4 tipi diversi) tavoli e stand allestiti con materiali da discarica. Birra a fiumi (Sagres e Super Bock), forse un po' meno ginjinha (o come diavolo si scrive), pochi WC (e lascio immaginare il resto)... Alle 4:00 di mattina io ho ceduto e sono rientrato, ma strade e piazze erano ancora piene, soprattutto Praca do Comercio dove si alternavano band e DJ, manifestazione che, però, io ho "scoperto" solo alle 3:00.
A me la festa è piaciuta, anzi, l'avrei vissuta ancora di più... bevendo e ballando assieme ai locali ed agli altri turisti, ma il mio compagno di viaggio non l'ha gradita adducendo alla troppa calca... (sfigato!!!!...
).
Fortunatamente, nessun furto subito... se non quello subito da parte di alcuni ristoratori che sto ancora maledicendo....
Sono stato anche a Cascais: forse complice una gara del mondiale di velocità sull'acqua, tirava proprio un'aria di "lusso e ricchezza"... Insomma, Cascais mi è sembrato proprio un posto molto più "ricco" di Lisbona e con turisti mediamente molto danarosi... La città in sè, salvo alcune ville storiche degne di note, alcune perchè belle, altre perchè assolutamente kitsch), non penso richieda più di una giornata, sosta in spiaggia compresa. Ho intravisto anche il Casinò di Estoril, ma causa mancanza di tempo, la visita alla città non è stata fatta, anche perchè consigliati da un crocchio di persone locali che, testuali parole, hanno detto "Qui, oltre al casinò, non c'è niente... Vai a Cascais che è meglio...". Carino il lungomare tra le due cittadine: fatto con una compagnia diversa da quella che potevo permettermi io, sarebbe potuta essere anche un'esperienza romantica....
In ogni caso, Lisbona è piena zeppa di turisti: oltre a quelli classici nordeuropei di cui più nessuno si stupisce, mi ha colpito la massiccia presenza di francesi... E non so spiegarmi la ragione...ma posso vivere ugualmente...
Domande???