L'attenzione intanto e' tutta concentrata sulla Grecia....
Da alcuni miei interventi su Rus-Ita a ruota lbera sulla Grecia:
Non credo che la Grecia esca dall'euro.
La Grecia vuole tenersi l'euro, giammai tornerebbe alla dracma, secondo me.
Ne' uscirebbe dall'unione Europea.
La questione e' solo il debito che non vuole pagare...in etrema sintesi semplicistica.
Il fronte Anti Tsipras ovvio pompa l'equivoco che vincendo il "NO", il paese si troverebbe con la dracma e trascinato fuori dall'Europa, questo viene detto per racimolare voti tra la popolazione.
Comunque vada a finire a perderci e' la Germania, che se vuole tenersi la Grecia deve aprire ulteriormente i cordoni della borsa e rimetterci per adesso.
Compito di Russia e Cina e' dissanguare la Germania, per portarla a piu' miti consigli. Per farlo agitano fantastiliardi sulla testa del vicino oriente,"spazio economico vitale" della Germania stessa.
Senza i mercati dell'europa danubiana e balcanica la Germania resta sigillata nella sua camicia di forza. Un "gigante inscatolato" nei suoi confini, destinato a morire che finanzia senza tornaconti e produce senza avere mercati di consumatori abbastanza ampi.
La Francia ora come ora sta facendo il suo gioco nazionale, pure lei e' esposta ma in misura minore ed in fondo ha tuttol'interesse che la Germania, che per l'accumularsi del gap economico ritorna a vedere come una rivale, venga indebolita, questo per soffiarle il ruolo di prima potenza politica dell'Eurozona.
Il problema della Germania resta sempre lo stesso, mentre la Francia puo' "sfogare" in territori extraeuropei, la Germania ha difficolta' ad impostare politche neocoloniali fuori dall'europa (questo per portamento storico, ed anche per mancanza di un esercito massiccio, armi nucleari ).
Se Berlino perde i vassalli europei dunque perde tanto, ma veramente tanto. E non ha altre aree immediate dove recuperare.
Non sono d'accordo sul fatto della Dracma come ritorno inevitabile vincessero i pro Tsipras. Nel senso e' palese che Londra abbia voluto mantenere la sterlina per sua espressa volonta' da sempre. E' una cosa e' avere la sterlina ed un'altra la dracma.
Inoltre un vecchio proverbio dice che in realta': << la gran Bretagna e' nell'Ue per impedire che l'Ue si compia.>>
Ma la Gran Bretagna e' cosi' anche per la questione del Sistema Internazionale delle misure, per passarlo ci sono voluti anni ed ora tanti rivorrebbero il Sistema Imperiale.
Come "isola" ( non solo geografica ) si considera mondo a se' stante, non europea.
Prendersi sul groppone i paesi ex Comecom al'epoca aveva senso, certamente.
Aveva senso prendersi sul groppone anche la DDR per la Germania di Bonn.
Questo perche' Germania, Italia, Austria ( seguite poi da altre in seconda battuta ) soprattutto hanno avuto possibilita' di fare investimenti in quelle terre "semivergini", nuovi mercati per i loro prodotti, infrastrutture da ammodernare, delocalizzazione di processi produttivi a prezzi ridotti, ecc. ecc. In pratica quello che si chiama neocolonialismo.
Aveva senso quindi anche la polverizzazione della Jugoslavia, che faceva piu' comodo rispetto ad una federazione grande e consolidata,con l'idea di spartirsela in aree di influenza economica col Montenegro all'Italia ( celebre il viaggio di De Michelis a Podgorica ), la Croazia e la Slovenia alla Germania e all'Austria, ecc. ecc.
Cio' porta tanti vantaggi e ci si tira il pizzico sulla pancia per avere tornaconti a distanza, ecco perche' il cambio alla pari Marco BDR con Marco DDR, ecc. ecc.
Oggi tutto questo era arrivato ad una stagnazione, ed ecco la necessita' di muoversi ancora piu' ad Est verso Bielorussia, Moldavia, Ucraina e nelle previsioni anche Russia, con un mercato e territorio ampio.
La Russia forte di Putin chiaramente scombina questo processo.
La Germania come gia' dicevo fatica a trovare un'alternativa all'est.
L'Italia pure considerando cio' che accade nel mediterraneo ( altra area di sfogo dei nostri ).
L'epoca dell'allargamento ad est dell'Ue cioe' anni 2004-2005-2006-2007 fu l'epoca d'oro della Comunita' Europea.
Basti pensare che ad esempio gruppi come Unicredit o Banca Intesa, primi esempi che mi vengono in mente non sarebbero mai diventati cio' che sono senza l'allargamento e l'eliminazione della barriera non solo politica ma anche economica della cortina di ferro e dell'allargamento ue dopo.
Ma potrei citare anche la Volkswagen che si compro' Skoda a due soldi e gli stabilimenti in Slovacchia, ecc. ecc.
Insomma un bel po' di roba. quelli sopra sono solo alcuni esempi.
Sono invece d'accordo che sul fatto del terrorismo mediatico che i sostenitori di Burxelles anti Tsipras stanno facendo per raggranellare voti ad Atene.
E guardate che in piazza a Syntagma l'altro giorno nella marcia per l'Europa anti Tsipras c'erano diversi greco-americani venuti apposta dalgli Usa, supportati dalle cosidette lobbies, circoli, associazioni elleniche di oltreoceano per venire a votare e far votare a favore del piano di bruxelles.
La comunita' greco-americana negli Usa e' molto folta ed influente e abbastanza facoltosa, molto esposta in politica.
in un servizio di Rai News guarda caso l'inviato della Rai tra i vari intervistati trova proprio un gruppo di signore greco-americane in piazza.
Ovvio che gli Usa tifino contro Tsipras.