Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda fedea » 20/08/2015, 11:30

Riordinare le idee non e' mai semplice, siamo rientrati da circa 10 giorni e ancora le emozioni tornano su forti, e certi posti quasi ti piacciono di piu' a ricordarli o a rivederne le foto di quando c'eri. mi e' successo per esempio con Nikko, risistemando le foto ieri pomeriggio. Ma ne parleremo piu' avanti.

Siamo atterrati a Seoul sabato 25 luglio, intorno alle 10 di mattina. non siamo stati accolti esattamente nel migliore dei modi: pioveva che dio la mandava. guesthouse accogliente con due mici splendidi, ragazze che la gestivano gentili e carine, ma come siamo usciti per andare a mangiare siam poi dovuti rientrare per cambiarci perche' eravamo fradici. certo, il primo approccio al cibo coreano e' stato magnifico. speso due soldi e mangiato benissimo. e questo rimarra' per tutti e 6 i giorni che resteremo sul suolo coreano. ma Seoul ha avuto per noi effetti fortemente contrastanti. siamo arrivati convinti di trovarci in una capitale iper tecnologica al pari di Hong Kong e Tokyo, ci siam ritrovati di fronte a una realta' molto diversa. su indicazioni prese dal web visto il maltempo ci rechiamo nel pomeriggio del primo giorno nel cosidetto quartiere "elettronico" convinti di trovare chissa' che novita', ci siam trovati di fronte a negozietti squallidi, antiquati, dove manco sapevano cosa fosse una nano sim (!), dove riciclavano cellulari usati che qui in Italia diamo per giocare ai bambini. La patria della Samsung, c'e' sembrata al livello dell'Albania quanto a negozi di elettronica (circa una settimana dopo ci ritroveremo nel Sony Building a Ginza, Tokyo, e il contrasto e' troppo forte per non evidenziarlo). dopo aver letteralmente buttato due ore (e ovviamente esserci inzuppati di nuovo), prendiamo la metro (qui a Seoul, anzi in Corea perche' la riuseremo anche a Busan, esiste la carta T-Money che e' simile alla Pasmo in Giappone) e andiamo verso la Seoul Plaza. Qui un po' ci rianimiamo. La visione di questa splendida piazza con una bellissima biblioteca tutta in vetro e uno dei palazzi imperiali che si affaccia diretto sulla piazza, prima di cena, e' notevole. Per la cena andiamo (o meglio torniamo, visto che alloggiamo li') nel bel quartiere di Insa Dong. carinissimo, casette basse, tanti localini tipici... mangiamo in un locale che serve praticamente solo pollo condito in ennemila modi diversi, ottimo davvero. scopriamo presto che i dolci, almeno quelli serviti nei locali (non vale lo stesso discorso per crepes e gouffres prese dai chioschetti in strada) costano quanto una cena. fantastici eh. ma spendere 7 o 8 euro per una coppa gelato o un frappe' ci sembrano un tantino esagerati.
Il giorno dopo Seoul ci regalera' ancora una bella mattinata di pioggia (due palle...). ci rechiamo a visitare il Palazzo piu' importante dei 5 della citta', il DeokGung, che e' a distanza camminabile dalla nostra guesthouse. Fino a fine luglio gli ingressi sono gratuiti, penso sia una iniziativa del governo coreano per rilanciare il turismo (che e' in prevalenza asiatico: di occidentali nei nostri 6 giorni ne vedremo proprio pochi) dopo l'epidemia di mers. notiamo che in ogni edificio pubblico all'ingresso ci sono boccette di simil amuchina e disinfettante per le mani a disposizione, infatti.
Il DeokGung e' sicuramente il piu' bello dei palazzi di Seoul, ma almeno per me sa tutto molto di gia' visto. ha un feeling che ricorda la citta' proibita di pechino senza averne la magnificienza. insomma, interessante, ma almeno per me di certo non imperdibile. bellissimo invece il giardino segreto cui si accede con prenotazione e biglietto a parte (almeno il maltempo ci evita la folla oceanica) ma obbligatoria la visita guidata e la nostra guida era di un noioso che ZzzZzzZ.
usciti da li', siamo andati a mangiare nell'area di Insa Dong (di nuovo benissimo, mini ristorantino self service con della roba che ancora mi sogno) e poi a fare due passi per Bukchon, il quartiere vecchio, con le vecchie case tipiche coreane chiamate hanok (molto simili ai ryokan giapponesi, con le camere che si sviluppano attorno a un cortile interno). qui, finalmente con un bel sole, ci capita l'episodio piu' bello della parte coreana del nostro viaggio. mentre stavamo fotografando da fuori una di queste case si affaccia un signore sui 60, gentilissimo, con un buon inglese, che ci invita ad entrare e a far foto anche dentro. chiacchierando ci offre prima una ciotola di riso e del the poi ci invita anche a cena ma qui decliniamo che' ci sembrava troppo. siam stati con lui a chiacchierare una mezz'oretta, e' stata proprio una bella esperienza, di quelle che ormai capitano raramente (a me in vietnam e' successo spesso ma non te l'aspetti in una metropoli come Seoul. altro segnale, almeno questo positivo, che cosi' moderna poi non e').
il pomeriggio lo passiamo nel quartiere di GangNam (che non e' niente di speciale, non fatevi abbindolare dalla canzone. molti uffici, molti negozi... quelli si' parecchio moderni), dove si trova una delle cose piu' belle viste a Seoul, il tempio di Bongeounsa, uno dei piu' bei templi buddhisti che abbia visto, e ne ho visti tanti. il suo essere immerso in mezzo ai grattacieli di GangNam eppure essere lo stesso un oasi di pace lo rende unico. imperdibile. Purtroppo le mappe non segnalano l'apertura di una fermata metro a 50mt dal tempio e noi ci siam fatti quasi 400mt a piedi, ma e' il meno.
la serata con cena la passeremo sulla Seoul Tower. troviamo un'offerta per cenare (non all'ultimo piano ma comunque con una bella visuale) interessante (la cena era anche buona) e poi saliamo all'ultimo piano. La vista e' veramente spettacolare. Ma la torre forse e' piu' bella da fuori che da dentro. Tutta illuminata, con dei bei giardini sotto...
Ci fermiamo a bere qualcosa a Insa Dong e poi a nanna.
Il giorno dopo, ultimo a Seoul, visitiamo il palazzo reale (altro dei 5), l'unico aperto al lunedi'. non bello come il Deokgung, ma immerso in un contesto di giardini e laghetti veramente piacevole, se c'e' un po' di sole (l'ultimo giorno e' stato il migliore, mai pioggia, ogni tanto un po' di sole). Verso ora di pranzo ci dirigiamo al Namdaemun market. spettacolare. Mi ha ricordato i mercatini di Sham Shui Po ad Hong Kong. tanta gente, tante bancarelle colorate che vendono di tutto, tanti ristorantini a due soldi e buonissimi, ci divertiamo un sacco, ma comunque due ore sono piu' che sufficienti per girarlo... e qui ci sarebbe piaciuto non fosse stato lunedi', per poter per esempio visitare il memoriale di guerra delle due Coree purtroppo chiuso. Pazienza, torniamo nell'area dove alloggiamo, tra Insa Dong e Bukchon, il tempo finalmente e' bello, sereno e sole, e ci godiamo il pomeriggio qui. La mattina dopo partiremo per Busan.
Rinnovo le mie impressioni gia' espresse in altro topic su Seoul: non e' Tokyo, non e' Hong Kong, ma non e' neanche Bangkok. Per essere caotica, sporca disordinata e per nulla moderna senza avere il feeling il colore e la sensazione che ti da' una citta' come Bangkok... insomma, ioa Seoul non tornerei. non potrei dire lo stesso della Corea, mi spiace non aver potuto vedere Gyeonju (col senno di poi avrei sicuramente tolto un giorno a Seoul per andarci), ma Seoul mi ha dato sempre e costantemente l'idea del "vorrei essere tokyo ma non posso". il vero cuore della citta' e' la sua parte piu' antica. i grattacieli di GangNam sono anonimi brutti e incolori. Insa Dong e Bukchon due gioielli, che van preservati.
En passant, anche i coreani in generale mi son sembrati molto "vorrei essere giapponese ma non posso". visto che ormai sono una nazione indipendente sarebbe anche bello si svincolassero un po' dall'ombra del Giappone. Comunque a Busan l'aria respirata era veramente diversa.
(to be continued)

se volete un po' di foto, dal mio profilo facebook:

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 16920c058a
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda radaulpa » 20/08/2015, 12:45

molto interessante!
il negozio tecnologico sfornito non me lo sarei proprio aspettato :shock:
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda Maxdivi » 23/08/2015, 3:42

fedea ha scritto:En passant, anche i coreani in generale mi son sembrati molto "vorrei essere giapponese ma non posso". visto che ormai sono una nazione indipendente sarebbe anche bello si svincolassero un po' dall'ombra del Giappone



Per me una Corea indipendente ( anzi due ) fu una cavolata diplomatica del tipo Montenegro o Moldova indipendente :lol:
Andava ridata o alla Cina o rimanere col Giappone.
L'antefatto:

https://it.wikipedia.org/wiki/Prima_gue ... giapponese
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda heartpacker » 23/08/2015, 9:55

Confortanti le note sul cibo, che hanno confermato la mia sensazione che ormai il meglio della Corea sia il cibo e il k-pop(a seconda dei gusti).
Purtroppo nella storia recente la Corea è stata schiacciata tra cina e giappone ma non bisogna dimenticare che i giapponesi discendono da tribù coreane. (anche se fanno di tutto per nasconderlo e negarlo)
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda fedea » 23/08/2015, 17:26

Siamo al nostro quarto giorno di viaggio, ci eechiamo in stazione per prendere il treno per Busan. Seoul, ci ha accolti male, ci ha lasciato peggio: troviamo un'impiegata in biglietteria che ci fa rimpiangere quelli di trenitalia. di una incapacita' senza pari, si ostina a strisciare la carta di credito e quando le facciam notare che forse potrebbe usare il chip come han fatto in ennemila altri posti in citta' (persino in caffetteria per prendere un caffe') ci dice che le loro macchinette non funzionano col chip. ma dove siamo, negli anni 70? moh vabbe', ci rassegnamo a prelevare e a pagare i biglietti in contanti. ci resta addosso questa sensazione che seoul ce l'abbia un po' con noi, ma per fortuna ci aspetta un posto delizioso: busan. l'aria e' diversa da subito. busan e' sul mare, c'e' un sole splendido, si vede che e' una localita' di villeggiatura e la gente e' molto piu' rilassata. per la prima notte alloggeremo in un love motel. volevamo fare questa esperienza, e ci siamo molto divertiti in effetti: alla reception ci consegnano un kit con preservativi, vestaglia da camera in simil seta... :D la camera era molto bella, molto grande, con giochi di luce di vario tipo... tempo di farsi una doccia e siam gia' fuori. La t-money funziona anche qui, benissimo, ci dirigiamo verso uno dei bei templi di Busan (ne ha 3 noi ne vedremo solo 2 perche' il terzo e' fuori citta' e non ci andava di perdere troppo tempo), quello piu' "montano", che e' davvero un'oasi di pace e serenita'. scendiamo, prendiamo la metro e andiamo nella zona della tower, che ci piace un sacco e ci fa piacere perche' le prossime due notti alloggeremo li'. tanti bei locali, bancarelle di cibo di strada, posti dove si beve e fan musica, doci... tanti giovani. l'atmosfera di busan e' veramente piacevole.
il giorno dopo, dopo aver lasciato le valigie nella seconda guesthouse del nostro soggiorno in citta', andiamo verso la spiaggia piu' famosa, quella di Haeundae. organizzatissimi, affittiamo un ombrellone, un armadietto, compriamo del cibo da asporto nelle bancarelle di cibo di strada che anche qui pullulano e vendono ogni ben di dio per due soldi, e ci andiamo a buttare sulla sabbia. notiamo da subito che gli unici in costume siamo noi e i pochi altri occidentali presenti in spiaggia. lo avevamo gia' visto lo scorso anno a Koh Samet in Thailandia, avevamo anche chiesto ai ragazzi thai perche' stessero in spiaggia vestiti (ma proprio vestiti, molti in jeans e maglietta, e ci si fanno proprio il bagno, anche col cappellino a visiera!) e ci avevan detto che a loro piace il mare ma non prendere il sole. un po' avran paura di scottarsi, un po' evidentemente da loro l'abbronzatura non va di moda. del resto, ho visto piu' ombrelli in strada col sole che con la pioggia.
la spiaggia e' affollatissima ma e' comunque molto divertente, il mare e' mosso e noleggiano anche dei gommoni per giocare tra le onde.
verso le 4 ce ne andiamo dalla spiaggia e ci rechiamo in visita al secondo tempio di busan, quello marino, splendido, proprio a picco sul mare. qui c'e' piu' gente rispetto a quello del giorno prima, ma comunque e' tutta gente che ha rispetto dei luoghi e nessuno fa chiasso.
l'area dove alloggiamo attorno alla tower, come gia' detto, e' proprio quella della nightlife, dello struscio di citta', e ci passiamo un'altra gran bella serata.
il terzo giorno andiamo in una altra spiaggia, la songdo beach, molto meno affollata e piu' tranquilla. stesso copione del giorno prima, occidentali in costume da bagno, orientali vestiti. ormai ci facciamo anche poco caso.
nel pomeriggio prendiamo un bus che fa il giro della citta' e ci vediamo i due ponti famosi di busan, facendo un bel po' di foto.
passiamo anche dal famoso mercato del pesce.
Busan ci mette in pace con la Corea del Sud, non ci aspettavamo un gran che da questa cittadina e invece c'e' piaciuta veramente tanto, ha un feeling incredibile. certo e' estate. magari d'inverno mette tristezza come Rimini, pero' chissa'. tanto seoul era grigia quanto busan era solare, ridente e piena di vita.
alla fine ci dispiace un po' dover salutare la Corea, anche perche' appunto un giorno nell'entroterra, magari levandone uno a seoul, ci sarebbe stato tutto.
ma il giorno dopo ci aspetta l'aliscafo per il giappone.

foto:

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... f5668ac321
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda fedea » 25/08/2015, 8:16

per prendere l'aliscafo facciamo una levataccia, dobbiamo essere al molo prima delle 8.
in compenso, come avevo gia' notato quando ci siamo imbarcati per andare a S. Pietroburgo ad aprile, ma viva la nave tutta la vita: controlli snelli, veloci, senza tante pippe leva cinta, leva scarpe etc. abbiamo anche il posto assegnato, e devi dire che per 55 euro di biglietto piu' poco piu' di 10 di tasse pagate sul momento, ne' e' davvero valsa la pena. 3 ore e siamo a Fukuoka. anche all'arrivo, controllo passaporti e solite domande di rito dei funzionari brevi e tranquille (e devo dire che nel mio caso c'era una certa soddisfazione nel constatare che era la seconda volta in due anni che tornavo in Giappone :) ).
al molo ci aspetta il bus che ci porta praticamente davanti al nostro ryokan, che e' bellissimo ma ancora non riusciremo a vederlo perche' la camera non e' pronta. lasciamo le valigie e ci rechiamo verso la stazione a mangiare.entriamo in un centro commerciale enorme, e all'ultimo piano troviamo i ristoranti. ne scegliamo uno un po' imboscato, e mangiamo al bancone (cosa tipica in giappone, non solo nei kaiten). il cibo e' buonissimo ed economico, il conto totale sara' di 2200 yen. con lo stomaco pieno entriamo da yodobashi per fare una sim dati, e qui ci sara' il primo abisso rispetto alla corea. che non vi ho raccontato, ma anche li' abbiam "provato" a fare una sim dati. ci abbiam messo due giorni, nei negozi di telefonia continuavano a dirci cose impossibili da capire e tutte diverse tra loro (in uno che non avevano le nano sim, per esempio, e quando gli abbiam detto di tagliarla ci ha guardato strano, in un altro che dovevamo aspettare di essere arrivati in corea da almeno 3 giorni, un altro che le simagli stranieri non le vendono etc) salvo poi scoprire che le sim dati le vendono nei seven eleven, grazie alla ragazza della nostra guesthouse che ci aveva anche accompagnato per eventualmente tradurre (poi il tipo del seven capiva benissimo). comunque qui da yodobashi l'operazione ci costera' 10 minuti e 3000 yen. la sim non e' preattiva, ma nel ryokan col wifi ci vorranno altri 5 minuti per attivarla. michel non aveva mai visto yodobashi, io lo conoscevo gia' ovviamente: l'ho dovuto portare via a forza voleva provare TUUTTO :D
Facciamo ritorno al ryokan e finalmente entriamo in un film di Miyazaki... o meglio nella nostra camera. stupenda. enorme. pavimento in tatami,futon, terrazzino che da' sul giardino giapponese, tavolinetto basso, e' davvero bellissimo. il ryokan ha anche un piccolissimo onsen, di cui pero' non usufruiro'.
fukuoka e' una cittadina molto carina, ancorche' di passaggio. ha un paio di tempietti, una bella via sul lungo canale piena di localini, e si mangia veramente bene (ma del resto e' cosi' in tutto il giappone). passiamo prima in stazione ad attivare i due jrp, dopo di che andiamo a cenare in una classica tavernetta giapponese con zuppe di udon e similari. aria condizionata che dio la mandava, ma anche questo e' un bel classico :)
a fukuoka anche se e' molto piu' a sud non abbiam trovato il caldo umido di tokyo. fa caldo, ma e' decisamente piu' sopportabile (poi vabbe' a noi il caldo non da' troppo fastidio, ma oggettivamente qui si sta meglio).
torniamo al ryokan e ci prepariamo a dormire perche' il giorno dopo abbiamo programmato un day tour a Beppu, biglietti presi col jrp

(continua)
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda fedea » 25/08/2015, 10:07

eccomi a parlarvi di Beppu.
Intanto, iniziamo a dire che la scelta e' stata difficile. con una giornata e la possibilita' di usare il jrp avevamo a disposizione Beppu, Kagoshima e Nagasaki. e tutte e 3 mi sembravano imperdibili. ho gia' deciso che il mio giappone ter sara' per lo piu' nel kyushu. ho gia' in mente in linea di massima, atterraggio e ripartenza da osaka, qualche giorno nel kansai e poi almeno una decina nel kyushu, con un pernotto a beppu perche' quello, alla fine, c'e' proprio mancato.
comunque. beppu e' una cittadina diciamo termale. caratterizzata dalla presenza quindi di un elevato numero di onsen (bagni termali giapponesi) e per i cosidetti "inferni", che sono location sulfuree con laghetti di diversi colori. il giro degli inferni costa 2000 yen e qualcosa, noi lo paghiamo meno per una convenzione con il giornaliero dei bus. comunque, li merita tutti. ci vorranno circa 3 ore per completare il percorso, gli inferni sono 8 in totale, e sono tutti di una bellezza incredibile. sembra di stare in un altro mondo. all'interno dell'area di ogni inferno vari ristori che propongono cose cucinate direttamente nelle acque sulfuree, e in alcuni ci sono anche delle aree recintate con animali esotici o meno. c'e' anche uno stagno con diversi coccodrilli e un ippopotamo. qua e la' pozze sulfuree in cui ci si puo', volendo, immergere almeno in parte. e' probabile che in inverno questi posti siano ancora piu' affascinanti, col caldo forse un po' perdono pero' davvero, a viaggio terminato e bocce ferme, beppu sara' la cosa piu' bella vista in 17 giorni (di poco sopra al castello di himeji). ci aspettavamo anche un numero di turisti superiore. ma probabilmente ce n'erano anche, e' che quello di beppu e del kyushu in particolare mi sembra per lo piu' turismo interno. Quindi un luogo di villeggiatura per giapponesi.
Mi dicono anche che molti hotel accettano solo giapponesi, noi inizialmente volevamo pernottare qui e ne avevo trovati tanti su booking, ma magari sara' anche vero e non si inseriranno nei motori di ricerca.
Comunque, purtroppo, non abbiamo appunto considerato che non fermandoci la notte avremmo potuto avere qualche problema di incastro di orari.
Ci eravamo segnati infatti un onsen che propone bagni privati da fare in coppia (la maggior parte degli onsen infatti in giappone sono divisi uomini e donne, cosi' era anche quello piccino del nostro ryokan di fukuoka), ma era tutto prenotato fino alle 1945 e fatti due conti avremmo fatto molto tardi per il rientro rischiando pure di perdere l'ultimo treno. abbiamo quindi rinunciato a malincuore.
abbiam provato a cercare un altro onsen, ma questo oltre ad essere probabilmente l'unico coi bagni privati era anche uno dei pochi aperto dopo le 18. peccato. con un pernotto a beppu avremmo potuto usufruirne, ma sarebbe stato piu' brigoso il tragitto del giorno dopo visto che avevamo in programma di arrivare fino a tokyo fermandoci 3-4 ore lungo il percorso per visitare il castello di himeji.
adesso non so come sono nagasaki e kagoshima, ma ripeto, beppu e' bellissima, proprio perche' molto particolare, e assai meno turistica di quanto mi aspettavo (sicuramente neanche un decimo di quanto invece e' tremendamente turistica nikko). un po' il kyushu, privo di occidentali, lo rimpiangeremo. a salire di occidentali, specialmente italiani e spagnoli, ne incontreremo ad avere la nausea.
ma questo fa parte dei prossimi racconti.
vi lascio le foto.
il laghetto piu' bello e' in assoluto quello blu.

http://www.facebook.com/media/set/?set= ... 58474f5bf0
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda Leia74 » 25/08/2015, 10:48

Ottimo!! Molto interessante e utile. Anche io prima o poi devo assolutamente fare un po' di giorni nel Kyushu che mi manca (assieme a Shikoku), ma tanto ci torneremo :D
Le mie foto:
http://sabrinastravels.shutterfly.com

Latest trips: Piemonte in dettaglio (pure troppo, ago 2017-mag 2019), New York + Boston (mar 18), Bretagna e Normandia in moto (ago 18), Svezia centrale (ago 2019), Parchi USA Ovest (dic 19-gen 20)
Next: ???
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda fedea » 25/08/2015, 12:33

il kyushu e' probabilmente proprio un altro giappone (anche se ne mantiene molte caratteristiche), e meriterebbe il suo tempo. alla fine noi siamo contenti perche' manco dovevamo farlo... e' stato inserito come alternativa al carissimo volo busan-tokyo... alla fine abbiamo speso di piu' tra nave e jrp, ma la soddisfazione e' stata grande nonostante si sia trattato solo di un assaggio (del tipo 10 yakitori per cena :D )
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda fedea » 28/08/2015, 10:13

ed eccoci finalmente sullo shinkansen, diretti verso Yokohama con una sosta prevista a Himeji.
la stazione di Himeji e' piccolissima ma come tutte le stazioni giapponesi iper fornita di locker a gettone. lasciamo quindi i nostri trolley in un locker e ci incamminiamo verso il castello. la strada che porta al castello, estremamente panoramica, e' piena zeppa di locali, quindi ci fermiamo prima a mangiare e a prendere un caffe'. percepiamo gia' un deciso cambio climatico rispetto al kyushu che era si' molto caldo ma piu' sopportabile: qui caldo e umidita' sono pesanti, ma nell'area del castello e' pieno di congegni che spruzzan ghiaccio secco che fa oltremodo piacere.
io non ho mai visto il castello di Himeji prima del restauro e non so quanto potesse essere sporco, ma questa magnificienza bianca che svetta sul cielo azzurro e' qualcosa di davvero indescrivibile. essendo ormai le 14, anche se e' una domenica la gente non e' manco tantissima. entriamo quindi agevolmente senza fila nell'edificio principale, a sei piani, tutto in legno. una meraviglia, posso dire senza problemi che il castello di himeji e', assieme al buddha di kamakura, il tori di miyajima e gli inferni di beppu la cosa piu' bella che abbia visto in giappone e forse non solo. siamo abituati ad altri castelli, probabilmente, e si' che ne ho visti tanti, molti di quelli della loira, il castello di ludwig, quello di Dracula in Romania, il castello di Predanjie incassato nella roccia in Slovenia, tutte magnificenze ma qui siamo probabilmente oltre, e trovo che il nomignolo di "airone bianco" gli calzi a pennello. sembra proprio che stia per spiccare il volo.
l'interno mi ha ricordato il piccolo castello palazzo di kyoto, coi pavimenti in legno che "suonano" al passaggio, e devo dire che anche i lavori dell'interno sono stati fatti magnificamente. il complesso si visita tranquillamente in un paio di ore, magari ci si puo' concedere una mezz'oretta in piu' per fare qualche foto dai torrioni, ma due ore bastano. noi ne avevamo un po' piu' di 3 compreso il pranzo, e non abbiamo corso.
Torniamo tranquillamente quindi verso la stazione (dalla stazione e viceversa si puo' anche prendere un bus, non so quanto possa costare, ma saranno 700 metri di piacevole passeggiata sotto un viale alberato, io consiglio di farla a piedi).
riprendiamo i nostri trolley (piccolo suggerimento per chi si trova a depositare oggetti nei coin locker di qualsiasi stazione giapponese come noi: fotografate col cellulare il circondario. cosi' al ritorno non perderete mezz'ora a ritrovare i vostri bagagli. noi per fortuna l'abbiam fatto :-) ) e saliamo sul secondo shinkansen che ci portera' a Yokohama.
Qui arriviamo in hotel sfruttando il jr pass, e il nostro hotel si trova nel bel mezzo di China Town. Primo ed unico business hotel del nostro viaggio, molto bello, molto chic, forse persino troppo, in camera, piccola ma con un letto piuttosto grande per i canoni giapponesi, c'e' persino l'asse da stiro. tempo di una breve doccia e siam fuori.
Noi di Yokohama abbiam visto solo China Town per la serata in cui ci siamo stati. Non so se offra altro, comunque China Town per una serata e' carina, piena di luci, di gente, di locali... e provare l'ebbrezza di mangiare dim sum a due passi da Tokyo e' perlomeno divertente. sembrava di stare in un angolo di Hong Kong.
ci facciamo un altro giro dopo cena, ma poi via veloci a nanna che il giorno dopo, finalmente, saremo a Tokyo.

foto:

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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda Lebowski » 28/08/2015, 10:57

fedea ha scritto:Noi di Yokohama abbiam visto solo China Town per la serata in cui ci siamo stati. Non so se offra altro, comunque China Town per una serata e' carina, piena di luci, di gente, di locali... e provare l'ebbrezza di mangiare dim sum a due passi da Tokyo e' perlomeno divertente. sembrava di stare in un angolo di Hong Kong.
ci facciamo un altro giro dopo cena, ma poi via veloci a nanna che il giorno dopo, finalmente, saremo a Tokyo.


Offre molto altro. Anticipo già una cosa: so che Yokohama non fa parte di Tokyo, ma alcuni la comprendono. Ecco, se qualcuno mi chiedesse "qual è la zona di Tokyo che ti è piaciuta di più?" risponderei senza esitazioni "Yokohama, al pari di Akihabara". A dire il vero la zona di chinatown l'ho trovata carina ma forse è stata la cosa che mi è piaciuta meno della città.
Ci arriverò nel racconto. ;)
A volte sei tu che mangi l'orso e a volte è l'orso che mangia te. (lo Straniero)
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda fedea » 28/08/2015, 11:11

eh noi il tempo di approfondire non lo avevamo (e con un giorno in piu' sinceramente lo avremmo speso nel kyushu), ma ti leggero' con piacere quando ci arriverai.
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda Lebowski » 28/08/2015, 11:25

fedea ha scritto:eh noi il tempo di approfondire non lo avevamo (e con un giorno in piu' sinceramente lo avremmo speso nel kyushu), ma ti leggero' con piacere quando ci arriverai.


Purtroppo per una serie di circostanze sfavorevoli non ho fatto molto in quella città. Non poco, ma avrei preferito fare di più. Oltre ad altre cose a cui non ero interessato, come il museo delle bambole (che dicono essere molto bello, ti fanno vedere come si crea una bambola giapponese e hanno più di 3000 bambole da tutto il mondo).
Ma il poco che ho fatto mi è piaciuto. Su tutto, la passeggiata serale al Minato Mirai 21 dove avevo l'albergo. Se fatta in coppia penso sia la zona più romantica di tutta tokyo, infatti era l'unica zona dove le coppiette si scambiavano effusioni in luogo pubblico. Ok, io ero da solo ma era molto rilassante passeggiare per il golfo.
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda fedea » 28/08/2015, 14:03

io ho trovato molto romantico il lungo fiume (o lungo mare, o lungo estuario bohhhh) di shinagawa. peccato facesse un caldo porco :D
ma ci arriveremo.
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda Leia74 » 28/08/2015, 14:19

Yokohama io l'ho vista solo di sfuggita nel 98, quando torniamo in Giappone e' un altro dei posti da (ri)vedere... :lol:
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda fedea » 01/09/2015, 11:50

lunedi' 3 agosto, ci svegliamo a Yokohama, facciamo colazione e prendiamo la jr verso tokyo.
l'impatto con tokyo per me e' stato piuttosto particolare. in 4 giorni, nel 2013, non avevo visto praticamente un raggio di sole. pioggia, freddo, buio. sole che calava anche abbastanza presto. non nego che per alcune cose questo clima rendeva tutto piu' affascinante, ma eran poche. trovare il sole e il caldo e' stato come scoprire una nuova citta'.
ci fermiamo nel residence dove avevamo preso la stanza (lo stesso di Lebo) e constatiamo che la nostra scelta, camera doppia con letti separati (che si univano senza problemi) e' stata valida, la stanza per i canoni giapponesi e' mediamente grandina.
sistemiamo le nostre cose e usciamo, diretti versi la piazza principale di shinjuku. michel aveva gli occhi spalancati, per me... ecco, qui e' stato piu' affascinante la prima volta. uscita dalla stazione della metro, buio, freddo, pioggia, luci sparate, musica... ricordo lo stupore, eppure a shinjuku ci sono andata che eran gia' 3 giorni che ero a tokyo. in pieno giorno, fa un effetto diversissimo. col sole, fa un effetto diversissimo. comunque, ci facciamo un giretto poi prendiamo la jr per shibuya.
apro e chiudo una parentesi: a quelli del "con la yamanote visiti tutta tokyo senza problemi" non volevo credere. invece, devo dargli ragione. noi abbiam fatto una pasmo da accompagnare al jrp ma sostanzialmente l'abbiamo usata per andare a odaiba e l'ultimo giorno che il jrp ci era scaduto. avremo preso, boh, ad esagerare due volte la metro normale per accorciare un po' le distanze, in 4 giorni. l'importante e' alloggiare vicino a una stazione del jr dopodiche' arrivi ovunque.
shibuya anche in pieno giorno fa un altro effetto.
qui ci fermiamo prima alla celeberrima statua di hachiko (anche qui apro e chiudo parentesi: la prima volta, avevo da poco perso il mio adorato micio, per un tumore. davanti alla statua di quel cane meraviglioso, conoscendone bene la storia, ho pianto. non mi vergogno a dirlo. anche li' era freddo, buio e pioveva. ero triste e commossa allo stesso tempo. stavolta, non era freddo, non era buio, non pioveva, ma mi sono commossa lo stesso. un popolo che tratta un cane alla stregua di un eroe, devo dirlo, ha tutta la mia ammirazione), poi ci muoviamo passando l'ancor piu' famoso incrocio e ci perdiamo nelle viuzze.
cerchiamo un posto dove mangiare e troviamo un localino piccolissimo dove prendiamo lo chirachi (il primo di una lunga serie). eccellente. ripartiamo e andiamo verso omotesando, dove visiteremo Santuario Meiji, che nel precedente viaggio avevo saltato per il maltempo. e' immerso in un parco e in una vera oasi di serenita'. veramente molto molto bello.
da qui ci muoviamo verso ikebukuro per andare a passare un po' di tempo in un neko pub, altra cosa che mi era mancata nel 2013. i neko pub sono locali chiusi dove si puo' bere, leggere, rilassarsi in presenza di un numero variabile di splendidi gatti. nel mio precedente viaggio non ero mai stata ad ikebukuro, e sara' la vera rivelazione di quest'anno. avevo letto quasi ovunque essere un quartiere di uffici, non particolarmente bello. niente di piu' falso. io l'ho trovato delizioso, pieno di locali, negozi, gente, luci, colori, fumetterie, un'atmosfera bellissima. forse dopo una certa ora si svuota, ma fino a prima sera e' veramente carino trovarsi qui.
nel neko pub passiamo un'ora rilassatissima a bere caffe' e rilassarci con dei gatti iper coccolosi. usciti dal pub, riprendiamo la jr e andiamo ad akihabara (prima si una serie numerosa di volte :) ). e' notte e lo spettacolo di luci e colori e' incredibile. i negozi stan piano piano chiudendo, facciamo in tempo a curiosare un po' tra le action figure prima di fermarci a cena. troviamo un locale meraviglioso dove torneremo a pranzo l'ultimo giorno. specialita' (again) chirachi. ciotola di riso con sopra filetti di pesce crudo (sashimi). il bello e' che han tipo 50 tipi diversi di pesce, prezzi variabili, e scegli tu quanti e quali far mettere sulla tua ciotola di riso. spettacolare.
finiamo di cenare e torniamo verso shinjuku. passeggiatina serale, qualche foto in notturna, e via a riposare in hotel.
il secondo giorno dopo colazione (in hotel abbiamo il cucinino e ce la prepariamo da soli) ci rechiamo a visitare l'osservatorio del palazzo del governo metropolitano. e' gratuito, e non c'e' neanche una fila eccessiva. c'e' un po' di foschia ma comunque si riesce a fare delle bellissime foto, ripenso a quelle grigie e piene di nuvole scattate sulla tokyo tower nel 2013...
finita la visita torniamo a omotesando, dove ci perdiamo un po' tra la via degli artisti, Harajuku, e poi passiamo all'apple store a salutare un collega che lavora li'.
mangiamo in un kaiten a omotesando, neanche troppo caro in verita', ed e' un po' una sorpresa visto il lusso di questa strada. davvero una sorta di via montenapoleone in giappone. gradi firme, grandi marche, prezzi assurdi.
il pomeriggio lo passeremo prima a shinagawa, dove faremo una bella passaggiata sul lungo estuario, e poi a Odaiba. Anche qui altro clima, altra stagione, altra luce: l'immensa statua di Gundam che si staglia nel parco, piena zeppa di gente. l'area di Odaiba e' veramente carina, vista con il bel tempo fa un effetto proprio gradevole, ci sono un sacco di giochi all'aperto, piscine, divertimenti... ci fermiamo a vedersi accendere le luci sul rainbow bridge, fino verso le 9 di sera, poi ci muoviamo per andare a mangiare. torniamo a Ikebukuro, che ci era piaciuta tanto, e mangeremo in uno dei locali di tokyo dove scegli da una macchinetta cosa ti piace, paghi, ti siedi, e lasci i bigliettini ai camerieri. passeggiatina serale finale per Shinjuku, e via di nuovo verso l'hotel.
Terzo giorno, facciamo prima un giro nei centri elettronici di Shinjuku per poi andare a Ginza a visitare il sony center (il mio compagno ci teneva particolarmente). Veramente tutto parecchio interessante, oltre ovviamente ai prodotti attuali ci sono esposti un sacco di prototipi e progetti. pranziamo in zona, poi andiamo verso il quartiere di Ningyocho, caratterizzato da vie strette, case basse, negozietti di antiquariato, mercatini. e' tutta un'altra tokyo, ben diversa da quella dei grattacieli. davvero una bella passeggiata.
Si fanno intanto circa le 5, e decidiamo finalmente di andare a iniziare un po' di sano shopping. ovviamente, torniamo ad Akihabara. e ci divertiamo come matti. Michel compra il teblet della sony che aveva visto al sony center ad un prezzo strepitoso, io un paio di pupazzi, e poi ci fermiamo a cena in un locale stile tempura soba.
se c'e' una cosa che amo forse persino piu' di sushi e sashimi e' la zaru soba, la pasta fredda cotta nel the verde, e accompagnata da una ciotola di zuppa in cui bagnarla prima di mangiarla. Ho imparato dal precedente viaggio che il piatto e' originario dell'isola di Miyajima (quindi posso anche dire di aver mangiato l'originale :) ) ma comunque quella mangiata a tokyo (ma l'avevo ordinata anche a fukuoka) e' all'altezza. e' uno di quei piatti che pochissimi ristoranti giapponesi presenti in Italia propongono, a Bologna ne conosco uno solo che ce l'ha nel menu.
quindi ovviamente ordino la mia porzione di zaru soba e una bella tempura mista. mangeremo al bancone, cosa che ci piace proprio.
finita la cena torniamo in hotel a sistemare gli acquisti e a riordinare i bagagli, visto che il giorno dopo ci aspetta Nikko.

foto:

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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda Leia74 » 01/09/2015, 15:31

Mi hai fatto venire l'acquolina in bocca con i cibi e anche una ennesima botta di nostalgia...
Ma a me la zaru-soba non fa impazzire :P
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda fedea » 02/09/2015, 0:03

la cucina per me e' parte integrante del viaggio, qualsiasi viaggio. pure dello scorso we che ho passato nelle marche.
io sono capace di stare ore a chiacchierare coi ristoratori, chiedergli ricette, segreti, storia dei piatti...
la zaru soba per me, oltre che buonissima, e' un ricordo bello. ero sola in questo ristorantino di Miyajima, col mio piatto davanti, e come al solito ci versavo sopra il contenuto della ciotola... quando un vecchietto dall'altra parte della sala si alza e, pur non parlando una parola di inglese, mi spiega come davvero si deve mangiare quel piatto. avevo sempre sbagliato, da allora l'ho sempre mangiato in modo corretto. amo il sushi e il sashimi e la tempura ma per me zaru soba e zuppa di miso sono il Giappone. quest'ultima, da prendere assolutamente alla fine come digestivo.
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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda fedea » 02/09/2015, 10:30

e arriviamo a parlare della tanto blasonata (e secondo me un po' sopravvalutata) Nikko.
iniziamo col dire che la due giorni parte male. i treni giapponesi sono splendidi, puliti, precisi, puntuali, comodi.
il problema e' che ti abitui a tanta efficienza, e tieni la guardia abbassata.
in stazione guardiamo il binario e l'orario del nostro treno, che era 10,06. con arrivo a utsunomiya un 40 minuti dopo.
alle 10,06 siamo sul binario e saliamo sul treno. arriviamo ai nostri posti e... c'era seduta altra gente. dei ragazzi americani. anche loro con prenotazione del posto. con estremo disappunto scopriamo quindi che quello non era il nostro treno, ma quello delle 10 che e' arrivato con 6 minuti di ritardo, accavallandosi al nostro. il problema e' che questo treno non fermera' ad utsunomiya, ma arrivera' alla fermata successiva da cui poi dovremo scendere e prendere un treno in direzione contraria per tornare a utsunomiya. insomma, questo minimo ritardo ci ha fatto perdere due ore. ovviamente siam stati disattenti bastava riguardare i cartelloni sul binario... ma... il binario era quello, l'orario era quello... con noi sono saliti due ragazzi GIAPPONESI che avevan fatto lo stesso errore, quindi loro per primi si fidano tanto dei loro treni da manco crederci che ci possa essere un minimo errore. qui in italia non mi sarebbe mai successo perche' ricontrollo sempre tutto, gli orari non coincidono mai, i binari vengono cambiati ad ogni 3 per 2... ad ogni modo. pazienza.
a utsunomiya prendiamo una bento box (cioe' a dire una confezione-pranzo molto in voga in Giappone dove un sacco di gente pendola per andare a lavoro e ovviamente mangia in treno) e finalmente riusciamo a salire sull'express per Nikko.
arrivati in citta' ci accoglie la pioggia, ma non e' neanche troppo sgradita, dopo giorni di caldo torrido.
compriamo l'abbonamento per due giorni ai mezzi pubblici che ci portera' l'indomani anche alla zona dei laghi (costosissimo) e ci muoviamo verso il nostro ryokan che e' a due passi dalla stazione della jr.
ryokan delizioso, molto piu' piccolo di quello di Fukuoka ma davvero carino e accogliente. personale gentilissimo, ci danno le mappe e ci prestano l'ombrello.
prendiamo il bus e scendiamo nell'area dei templi. per chi ha intenzione di recarsi a Nikko nei prossimi 5 anni, sconsiglio assolutamente di buttare soldi per entrare nel Rinnoij. e' completamente impalcato, e chiedere 450 yen per vedere dei lavori di restauro e' un vero furto (uno dei tanti...). ci muoviamo a piedi verso il tosho gu, che costa una cifra assurda e spropositata: 1300 yen. io non ho mai visto nulla del genere in tutto il Giappone. Il castello di Himeji costa 1000 ed e' davvero TUTTA altra cosa. Il tempio piu' bello che abbia visto, finora, in tutto il Giappone, il Kyomitsudera, a Kyoto, costa 500. Questi sono fuori di testa, ma non e' che la cosa sia finita qui. Nikko e' CARISSIMA, ha una concentrazione di turisti europei (io ho sentito parlare piu' spagnolo e italiano che giapponese in due giorni) elevatissima, e secondo me gli sta prendendo proprio la mano. poi, parere spassionato: il Tosho gu e' bello MA per me non e' nulla di davvero imperdibile. a Kyoto c'e' di gran ma gran meglio da visitare. Sinceramente, ora che le ho viste entrambe, se si ha un solo giorno per un day out da Tokyo ma Kamakura tutta la vita. Ma proprio non c'e' confronto, secondo me.
Se si viene solo per i templi, sempre opinione personalissima, Nikko e' veramente saltabile. Ha dalla sua, un po' come Nara che mi deluse altrettanto (ma che perlomeno non e' una citta' spenna turisti, anzi), l'environment che e' favoloso. Ma ci arriveremo poi.
Usciti dal costosissimo tosho gu, visto pure in condizioni certamente non ottimali (pioggia fastidiosa e continua), entriamo nel Futarasan che e' per fortuna gratuito. Lasciamo indietro un altro complesso, il Taiyuinbyo, che avremo modo di visitare l'indomani.
Ci rechiamo a piedi al famoso ponte rosso... per scoprire un'altra cosa assurda: solo per entrare sul ponte (che sara' lungo ad esagerare 70 metri) chiedono 300 yen! e infatti non c'e' un'anima che si guarda dal darglieli. siamo sempre piu' allibiti.
Riprendiamo il bus e torniamo nel nostro Ryokan, dove dopo una bella doccia ce ne andiamo a cena.
Entriamo in un locale bellissimo, tavolini bassi, separe' ai tavoli, cibo eccellente e prezzi non elevati. peccato che impongano 350 yen a testa di coperto. qui a me sinceramente e' scappato proprio da ridere. adesso, non sono certo un problema i 2,50 euro di coperto in un ristorante cosi' bello, ma e' la prima volta (e spero l'ultima, davvero) che trovo questo balzello odioso in un ristorante al di fuori del suolo italico. Ribadisco, questi se so montati la testa. troppi turisti, troppi soldi che circolano, prezzi allucinanti, sono stupita che abbiam trovato un ryokan bello e centralissimo per solo 8000 yen.
Dopo cena rientriamo in stanza, che Nikko la sera e' il deserto dei tartari (pochi alloggiano qui, la maggior parte dei turisti fa il day tour da tokyo).
la mattina dopo ci rechiamo nella zona delle cascate e dei laghi. Ecco, la vera bellezza di questo posto come dicevo piu' sopra e' l'ambiente in cui si pone. Prendi lo stesso tosho gu e lo togli da questo contesto di boschi e montagne e diventa ancora piu' banale. la zona dei laghi e' veramente bella, piena di pace, di sole, di gente che passeggia, si rilassa leggendo il giornale. Ci piace molto, ovviamente una mezza giornata e' sufficiente per visitare il circondario. ci sono diversi onsen in zona ma anche qui nessuno di coppia quindi soprassediamo e torniamo nella zona dei templi a visitare il Taiyuinbyo. che sinceramente m'e' piaciuto piu' del tosho gu. e costa meno della meta'.
ci fermiamo a pranzo in una specie di mensa (per evitare di farci imporre di nuovo il coperto in qualche ristorante), andiamo al ryokan a ritirare il bagaglio e ci riavviamo verso tokyo stavolta senza sbagliare nulla.
rivdendo le foto, stranamente, che di solito mi sembra il contrario, Nikko mi pare piu' bella di quando l'ho vista dal vivo. temo che un turista che arriva a venezia in alta stagione possa provare qualcosa di simile. io mai in giappone mi sono sentita un bancomat ambulante come in questi due giorni...

ecco le foto:

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Re: Corea del Sud e Giappone bis estate 2015

Messaggioda Leia74 » 02/09/2015, 11:24

Davvero il Kiyomizudera a Kyoto ti e' piaciuto piu' del Toshogu???????
Io ho trovato il Kiyomizu (e l'ho visto 3 volte in stagioni diverse) abbastanza "normale" come tempio. Cosa ti e' piaciuto tanto? A parte la vista dall'alto sul padiglione su pali, il resto non e' niente di che secondo me.
Invece il Toshogu l'ho adorato! Ogni singolo edificio e' una miriade di colori, stucchi, dipinti, bassorilievi, intagli... ho scattato un miliardo di foto ai singoli dettagli. Io l'ho visto sia con la pioggia (nel 98) che col sole (nel 2013) e decisamente col sole rende mille volte di piu', ma anche con la pioggia mi era piaciuto tanto. Noi nel 2013 avevamo pagato 1000 yen a testa per vedere i 4 templi / santuari: Rinnoji (gia' in restauro), Toshogu, Futarasan (visto in 5 minuti) e Taiyoinbyo. So che il biglietto cumulativo da un po' l'hanno levato... Poi avevamo aggiunto 500 o 600 yen a testa per vedere il punto dove c'e' il "gatto dormiente" e per salire alla tomba di Tokugawa Ieyasu, ma non era obbligatorio e mi sono sempre chiesta perche' farti pagare a parte per vedere uno dei millemila animali dipinti, giusto perche' questo e' famoso ma non so nemmeno perche' (cos'ha di diverso dagli altri????). Comunque in linea di massima 1000 yen per vedere i 4 templi mi erano sembrati equi, e il Toshogu mi aveva entusiasmato. Anche il Taiyuin a dire il vero, sempre per lo stesso motivo dei mille colori, statue, intagli, stucchi etc. E' uno stile molto coreano / cinese, che ha poco a che fare con l'estetica giapponese molto piu' lineare e semplice.
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