Meetings - Giappone 2015

[Lebowski]

Giorno 3 (8 agosto)

Ganchan: "Ciao, tutto bene!"
Io: "Eccoti, finalmente ti ho trovato! Ieri ti ho cercato disperatamente ma in ogni negozio mi rispondevano che non esistevi."
Ganchan: "Beh, sono qua. Non mi vedi?"
Io: "Sì, non sono mica orbo! A dir la verità cercavo Miss Dronio. Non so cosa avrei dato per la sua action figure"
Ganchan: "Chi? Quella scammer truffaldina?"
Io: "In un certo senso hai ragione, dava sempre l'impressione di cedere alle lusinghe di Boyakky ma in realtà lo adulava per puro tornaconto personale, forse è per quello che aveva sembianze occidentali. Però scatenava fantasie osé in tutti noi, quando eravamo piccoli. Il primo nudo integrale in un cartone"
Ganchan: "Purtroppo è difficile trovarci. Siamo sempre alla ricerca della pietra Dokrostone"
Io: "Anche io, se la trovo vi faccio un fischio. Anzi, lo faccio al Trio, ho sempre parteggiato per loro, per i cattivi"
Ganchan: "Mai un complimento, eh"
Io: "Mi stavi sulle palle. E poi, perché adularti? Sarebbe troppo facile ottenere i tuoi favori: anche un maiale può salire su un albero quando viene adulaaatooo. Odate buta docet"
Ganchan: "Ok, addio allora. Si è fatto tardi e devo andare a mangiare"
Io: "Addio, non mi ha fatto piacere conoscerti".

Mi sveglio, faccio colazione, doccia e sono già in strada. Primo appuntamento quotidano è la stazione Jr, devo andare a far iniziare il Railpass, facendolo partire dal 12, giorno di trasferimento a kyoto. La coda è bella lunga, così finisco per sforare l'orario ipotizzato e mi reco quindi a pranzo a Shinjuku per poi far ritorno in camera a lasciare il railpass, lavare i denti e prendere una bottiglietta d'acqua. Una volta fatto tutto, mi reco verso la prima meta odierna: il Palazzo Imperiale. Ci arrivo in pochi minuti e noto che molti giapponesi fanno footing intorno al palazzo, prima del fossato che lo circonda. L'ingresso è gratuito ma non ho ben capito perché chiedano di prendere il biglietto prima di entrare. Una delle tante stranezze di questo paese, che mi ha lasciato con tanti perché.
Poi, appena entrato faccio conoscenza con un'altra caratteristica dell'estate giapponese: le cicale. Una cosa mai sentita, 180 decibel. Pochi giorni dopo sarà anche una cosa mai vista, le cicale giapponesi sono giganti. E fanno pure un po' schifo (a me gli insetti danno questa sensazione. Con alcuni di loro ho una fobia).
Il loro rumore è assordante, non so come facciano a fare tutto quel casino.
Girovago un bel po' per il giardino e per gli orti botanici che si trovano al suo interno. E noto che le piante sono tagliate in modo artistico, proprio come in una cartolina del paese. L'appagamento estetico è una delle caratteristiche della loro cultura, anche a tavola. Il palazzo non è purtroppo visitabile, ma il giardino etc. non mi è dispiaciuto. Così, verso le 16 e rotti torno in albergo e mi preparo per la meta serale: Odaiba. C'è il festival dei fuochi d'artificio.
Dopo un paio di ore sono in movimento e mi dirigo verso la baia. Arrivarci è spettacolare. Si prende una monorotaia che corre parallela al Rainbow Bridge. Arrivato a destinazione noto una folla sovraumana, tantissima gente. La polizia dirige la folla. Arrivo al parco più vicino e mi apposto per fare qualche filmato e foto quando un poliziotto mi si avvicina e mi fa segno di scorrere. Il guaio è che tutto è offlimits, c’è una folla incredibile. Non c’è uno spiazzo libero. Così decido di mettermi accanto a un palo, almeno non sto di intralcio. Ma il poliziotto imperterrito mi si avvicina di nuovo e a gesti mi fa capire di spostarmi. A questo punto lo guardo stupito e gli dico, in italiano, “dove vuoi che vada? Non vedi che sono accanto a un palo! Non intralcio nessuno, se mi sposto la gente mica va contro il palo”. La scena si ripete un altro paio di volte, poi lui è costretto a cedere. Ecco, questa mentalità “quadrata” dei giapponesi un po’ non la comprendo. Non sto infrangendo nessuna legge e nessun regolamento. E sicuramente non sono di intralcio alle persone.
I fuochi sparati sulla baia rendono tutto più spettacolare di quel che è già. Altra cosa notata è che molti, moltissimi giapponesi indossano kimono e sandali infrandito di legno. Vestono in modo tradizionale, sembra di tornare indietro di secoli ma è una cosa che ho apprezzato molto. Dà una eleganza in più alle ragazze e conserva tradizioni e radici dei tempi passati.
Dopo circa 30 minuti mi muovo per mangiare qualcosa, ero convinto che sarebbero durati fino alle 22. “Sono le 8 e mezza, ho fame. In questo modo evito la ressa per il rientro”. Ordino un paio di bruschette in una panetteria e mi siedo fuori. Al momento dell’ordinazione mi comunicano che i fuochi stanno per terminare. Capisco subito che la ressa per il rientro me la farò tutta, così una volta arrivato il cibo cerco di mangiare un po’ velocemente e nel giro di pochi minuti mi incammino per tornare. C’è una calca incredibile e per arrivare al treno mi ci vorrà un’ora. Tutti rigorosamente in file molto ordinate.
Una volta salito sul treno, pressato come una sardina, alla seconda fermata faccio conoscenza con gli “sburla dete”. Li ho soprannominati così, sono gli assistenti alla banchina che spingono le persone dentro il vagone, anche se è già pienissimo. Proprio a me tocca una persona spinta a forza contro, il che sarebbe già fastidioso di per sé. Ma la cosa è ancor più fastidiosa perché questo scemo ha con sé un trolley e nell’entrare finisce per colpire la mia gamba: risultato una piccola botta viola sullo stinco. Al momento grido “ahia, cazzo!” e sto per uscire, verso l’inserviente coglione. Ecco, questa cosa della gente che spinge dentro quando è già tutto pieno l’ho proprio odiata. Fortunatamente noi turisti non usiamo i treni o il metro durante le ore di punta, se non per puro caso in situazioni rare. Ma mi immagino i giapponesi. E mi sarebbe piaciuto tirare un ceffone a quel cretino che lo ha spinto dentro con la sua valigia. Ad aggiungere rabbia su questo, c’è da segnalare il fatto che l’uomo con la valigia scende alla fermata successiva. Dico io, ma se sai che è pienissimo e che hai una valigia piccola, non potevi prendere un taxi o fartela a piedi? Saranno stati 800 metri.
Arrivato a shinjuku mi fermo a cenare giusto in una catena di izakaya: yakinoba, o qualcosa del genere. Mi siedo al bancone e ordino un piatto di riso con sopra dei filetti di pesce alla griglia. Non male, prezzi molto ridotti. Poi passo un secondo da 7eleven per prendere le cose per far colazione il giorno successivo, torno in camera dieci minuti e poi esco dirigendomi verso kabukicho. Nulla di particolare, ricordo di aver provato anche i takoyaki in una pausa qua, non sono male, e di aver trascorso un’oretta a un pub inglese per una birra.
Fatta una certa ora torno in camera e mi addormento. Il terzo giorno a Tokyo è giunto al termine.

https://www.youtube.com/watch?v=smzOoqgK_3I

[Lebowski]

Cosa avrà mai fatto loro il trio drombo lo sanno solo loro.

Sei un Gaijin, quello basta

Questo significa che un paio di volte ho fatto una gaffe, facendo quel gesto. Ero convinto fosse un "no" normale. mi hanno guardato un po' storto, ora capisco perché.
Altra gaffe da me fatta è stato all'aeroporto, quando sulle scale mobili mi sono messo a destra. In giappone si sta a sinistra, l'ho capito subito dopo e non l'ho più fatta.
Poi ho fatto un'altra gaffe, un paio di volte. Ci arriverò nel racconto, anche questa involontaria, ma ci sono un po' rimasti male quando l'ho fatta.

[Lebowski]

leia, con 10 yakitori io al massimo posso dire se la roba e' cotta

Azz io ad esempio con 15 arrosticini abruzzesi (che adoro) piu' insalata e un po' di pane sono sazia, gli yakitori sono pure piu' grossi degli arrosticini...

Ma niente in confronto a souvlaki, adana kebab e shaslyk

A loro volta niente in confronto con gli spadoni brasiliani.

[heartpacker]

Poi ho fatto un'altra gaffe, un paio di volte. Ci arriverò nel racconto, anche questa involontaria, ma ci sono un po' rimasti male quando l'ho fatta.

Hai starnutito di fronte a qualcuno o comunque molto vicino? e' considerata una delle cose piu' maleducate, un p'o come se da noi scorreggiassi in faccia a qualcuno. A me purtroppo capito' di starnutire in ascensore di fronte a mamma con bambino, e lei non sapeva come nasconderlo dai germi. Purtroppo non ho potuto controllarmi anche se ovviamente ho messo la mano

[Lebowski]

Poi ho fatto un'altra gaffe, un paio di volte. Ci arriverò nel racconto, anche questa involontaria, ma ci sono un po' rimasti male quando l'ho fatta.

Hai starnutito di fronte a qualcuno o comunque molto vicino? e' considerata una delle cose piu' maleducate, un p'o come se da noi scorreggiassi in faccia a qualcuno. A me purtroppo capito' di starnutire in ascensore di fronte a mamma con bambino, e lei non sapeva come nasconderlo dai germi. Purtroppo non ho potuto controllarmi anche se ovviamente ho messo la mano

No. Tutta una altra cosa, ci arriverò. Gaffe involontaria.
Sullo starnuto: io non sapevo questa cosa, ma non mi è mai capitato. Sapevo del soffiarsi il naso, cosa che ovviamente non ho mai fatto in pubblico.

[Leia74]

Cosa vuol dire "sburla dete"????

[Lebowski]

Cosa vuol dire "sburla dete"????

Traduzione dal dialetto: spingi dentro.
E mi è rimasto un dubbio: a me una piccola botta è venuta. Nulla di che, però se ad esempio fossi stato in Giappone 3 anni prima e la valigia mi fosse andata sul piede, ancora in guarigione da microfrattura, avrei visto le stelle. E forse mi avrebbe potuto creare dei problemi fisici. In quel caso avevo diritto a denunciare e/o pestare l'inserviente che lo ha spinto contro di me? Non sto scherzando, io la vedo un po' come illegale questa cosa, che già conoscevo. E mi ha sorpreso, un popolo che odia il contatto fisico tra sconosciuti finisce per arrivare a spingere gente contro altra gente. Boh. Una delle tante stranezze dei giapponesi, a fine racconto le elenco tutte.

[fedea]

Giorno 3 (8 agosto)
Ecco, questa mentalità “quadrata” dei giapponesi un po’ non la comprendo. Non sto infrangendo nessuna legge e nessun regolamento. E sicuramente non sono di intralcio alle persone.

confermo e condivido. sono identici ai tedeschi in questo. come mi pare di aver gia' detto in qualche altro topic.

[Maxdivi]

Giorno 3 (8 agosto)
Ecco, questa mentalità “quadrata” dei giapponesi un po’ non la comprendo. Non sto infrangendo nessuna legge e nessun regolamento. E sicuramente non sono di intralcio alle persone.

confermo e condivido. sono identici ai tedeschi in questo. come mi pare di aver gia' detto in qualche altro topic.

Ottusi prussiani
Esclusa Amburgo dove camminare sulla ciclabile non fa incavolare nessuno, mentre ad Amsterdam ottusi calvinisti diventa una sfida a duello ciclista contro pedone in stile Bravi manzoniani: << cedimi il passo, e' la mia strada riservata >>


Appoggiato al palo creavi disordine

[Maxdivi]

Poi ho fatto un'altra gaffe, un paio di volte. Ci arriverò nel racconto, anche questa involontaria, ma ci sono un po' rimasti male quando l'ho fatta.

Hai starnutito di fronte a qualcuno o comunque molto vicino? e' considerata una delle cose piu' maleducate, un p'o come se da noi scorreggiassi in faccia a qualcuno. A me purtroppo capito' di starnutire in ascensore di fronte a mamma con bambino, e lei non sapeva come nasconderlo dai germi. Purtroppo non ho potuto controllarmi anche se ovviamente ho messo la mano

. Sapevo del soffiarsi il naso, cosa che ovviamente non ho mai fatto in pubblico.

Ecco l'incompatibilita' di fondo coi cinesi

[Lebowski]

Poi ho fatto un'altra gaffe, un paio di volte. Ci arriverò nel racconto, anche questa involontaria, ma ci sono un po' rimasti male quando l'ho fatta.

Hai starnutito di fronte a qualcuno o comunque molto vicino? e' considerata una delle cose piu' maleducate, un p'o come se da noi scorreggiassi in faccia a qualcuno. A me purtroppo capito' di starnutire in ascensore di fronte a mamma con bambino, e lei non sapeva come nasconderlo dai germi. Purtroppo non ho potuto controllarmi anche se ovviamente ho messo la mano

. Sapevo del soffiarsi il naso, cosa che ovviamente non ho mai fatto in pubblico.

Ecco l'incompatibilita' di fondo coi cinesi

A parte gli scherzi, in quello mi sento molto giapponese.
Igiene, educazione e pulizia sono forse gli aspetti che più mi frenano in un viaggio in Cina.
Anzi, proprio mi fanno passare la voglia di visitare il paese.

[Maxdivi]

Poi ho fatto un'altra gaffe, un paio di volte. Ci arriverò nel racconto, anche questa involontaria, ma ci sono un po' rimasti male quando l'ho fatta.

Hai starnutito di fronte a qualcuno o comunque molto vicino? e' considerata una delle cose piu' maleducate, un p'o come se da noi scorreggiassi in faccia a qualcuno. A me purtroppo capito' di starnutire in ascensore di fronte a mamma con bambino, e lei non sapeva come nasconderlo dai germi. Purtroppo non ho potuto controllarmi anche se ovviamente ho messo la mano

. Sapevo del soffiarsi il naso, cosa che ovviamente non ho mai fatto in pubblico.

Ecco l'incompatibilita' di fondo coi cinesi

A parte gli scherzi, in quello mi sento molto giapponese.
Igiene, educazione e pulizia sono forse gli aspetti che più mi frenano in un viaggio in Cina.
Anzi, proprio mi fanno passare la voglia di visitare il paese.

Questioni culturali. Sofffiarsi il naso a tavola col tovagliolo..o pulirsi con la tovaglia per molti di loro non e' indecente. Rutti e sputacchi.
Ma non mangiare il loro stesso cibo o mettersi da parte e' considerata un'offesa. Certo dipende da che parte della Cina vengono questi commensali.
E poi non ho mai capito la loro paura dell'acqua quando piove, dodicimila impermeabili, cappucci ed ombrelli.

[Lebowski]

Poi ho fatto un'altra gaffe, un paio di volte. Ci arriverò nel racconto, anche questa involontaria, ma ci sono un po' rimasti male quando l'ho fatta.

Hai starnutito di fronte a qualcuno o comunque molto vicino? e' considerata una delle cose piu' maleducate, un p'o come se da noi scorreggiassi in faccia a qualcuno. A me purtroppo capito' di starnutire in ascensore di fronte a mamma con bambino, e lei non sapeva come nasconderlo dai germi. Purtroppo non ho potuto controllarmi anche se ovviamente ho messo la mano

. Sapevo del soffiarsi il naso, cosa che ovviamente non ho mai fatto in pubblico.

Ecco l'incompatibilita' di fondo coi cinesi

A parte gli scherzi, in quello mi sento molto giapponese.
Igiene, educazione e pulizia sono forse gli aspetti che più mi frenano in un viaggio in Cina.
Anzi, proprio mi fanno passare la voglia di visitare il paese.

Questioni culturali. Sofffiarsi il naso a tavola col tovagliolo..o pulirsi con la tovaglia per molti di loro non e' indecente. Rutti e sputacchi.
Ma non mangiare il loro stesso cibo o mettersi da parte e' considerata un'offesa. Certo dipende da che parte della Cina vengono questi commensali.
E poi non ho mai capito la loro paura dell'acqua quando piove, dodicimila impermeabili, cappucci ed ombrelli.

Lo so. Però la differenza culturale in tal senso è enorme e va ben al di là del semplice pensiero "sono solo culture diverse e certi comportamenti possono sembrare bizzarri e basta". Da un lato hai un paese ordinato e pulito, dall'altro hai uno dove la gente taglia le file come se nulla fosse. Uno è fissato contro i batteri e il pericolo malattie, l'altro ha gente che sputa e defeca per strada (i bambini). Per non parlare dell'igiene in cucina: da un lato hai i tovaglioli umidificati e a volte riscaldati, oltre a cura maniacale - presumo anche nelle cucine ma non lo so per certo, etc. etc.

Lasciando stare ciò che alcuni giapponesi pensano dei cinesi (ladri e sporchi) che è ot, dico solo che mi sento più vicino ai giapponesi che ai loro vicini cinesi, tutto qua.

[Lebowski]

Giorno 4 (9 agosto)

Io: "Ciao, finalmente ti sei svegliato!"
Nobita: "Io? Solo un riposino, ogni tanto mi capita"
Io: "Sei fortunato, tanto hai sempre un gatto magico che pensa a tutto"
Nobita: "...."
Io: "Tranquillo, non sono uno degli adulti che pensavo di dirti tutto quello che devi fare e pensare. Come e quando. Non ti dirò mai "se non studi finirai per fare quello che butta la gente dentro il treno" anche se penso che prendano i più ignoranti del paese per fare quello. Forse c'è un concorso apposta per selezionarli così. Ieri ne ho avuto un'esperienza diretta. In Giappone ho visto un po' di lavoratori di troppo. C'è da lavorare a un tombino? Ce ne sono 14 ad occuparsene. Mi è sembrato strano, un po' in controtendenza con il pensiero giapponesi = stakanovisti. Che paese strano. Per me vai bene così come sei"
Nobita: "Doraemon è un simbolo del paese. Un po' come l'imperatore"
Io: "Lo so. È un po' come Topolino per altri paesi. Anni fa le delegazioni ufficiali in visita all'estero trasmettevano 2 minuti di cartoon ai presenti prima di iniziare i lavori. Siete proprio un paese un po' strano, forse grazie a tutti i Nobita"
Risata di Nobita "Ora si è fatto tardi, devo andare a mangiare".
Io: "Ok, ciao. MI ha fatto piacere incontrarti"

Il quarto giorno è iniziato con una piccola delusione. Il giorno prima mi ero fatto aiutare dal commesso del 7eleven nel trovare i Dorayaki, i dolci di cui è ghiotto Doraemon. Volevo provarli assolutamente tra i tanti prodotti giapponesi da provare. La delusione è data dal loro sapore. In particolare dalla marmellata di fagioli azuki al loro interno. Mai provata in vita mia, non potevo prevederne il sapore: mi ha fatto schifo! Non incontra certo i miei gusti. Così, butto via metà dorayaki e appena uscito faccio una sosta al solito combini per rimediare e fare colazione. Durante il viaggio giapponese proverò tantissimi cibi e bevande. Anzi, ogni giorno mi sono proposto di provare almeno una bevanda diversa dai tanti distributori automatici posti in giro per la città: su tutte, le mie preferite sono state il té alla mela, l'acqua aromatizzata alla mela e quella aromatizzata alle ciliegie.
Fatta colazione decido di recarmi al Yoyogi park per cercare un po' di rockabilly. Ogni domenica si esibiscono in balli "sfrenati" in puro stile usa anni 50 e a dire il vero io li trovo un po' ridicoli. Ma volevo vederli. Purtroppo non li troverò perché entrerò dalla parte sbagliata del parco o forse perché quella domenica lo spiazzo dove di solito si esibiscono è occupato da uno pseudofestival musicale. Il motivo non l'ho ancora capito. Fatto sta che entrando dalla parte sbagliata finisco per girovagare per il parco. Non è male. Assordato dalle solite cicale, si riesce a prendere un po' di refrigerio dal caldo. Si passa vicino alle botti di sakè donate allo spirito di un vecchio imperatore, non ricordo il nome, che dovrrebbe vagare per il parco. E vedo un gruppo di giovani esibirsi con i tamburi giapponesi.
Pranzo lì, con cibo di strada (un paio di spiedini) e poi, dopo un breve rientro in camera per prendere un paio di cose, mi dirigo nuovamente ad Akiba a visitare altre zone del quartiere.
Avevo notato che era presente un tempio buddista favorevole a chi cerca una consorte ed avevo deciso di andarci, kanda qualcosa. "Non si sa mai" mi ero detto.
Giunto in zona, fatico un po' per trovarlo. Il ritardo si rivelerà favorevole perché arrivo proprio nel momento in cui sta per iniziare un matrimonio buddista: lei giapponese, lui americano. Lei con una cinquatina di invitati, lui una decina.
Il rito è molto particolare: fanno il loro ingresso all'interno del tempio dopo una sfilata capeggiata dai sacerdoti, che suonano una sorta di flauto tibetano.
Lei è molto bella, in kimono bianco. Poi, una volta entrati i due si sistemano al centro, rivolti uno verso l'altro ma separati. Dietro di loro i rispettivi invitati. Un po' la cosa è surreale perché la cerimonia ha certi gesti e rituali e si vede chiaramente che gli americani fanno i gesti solo dopo aver visto fare le stesse cose ai giapponesi posti di fronte. Ma in fondo è normale, è logico. Il "sacerdote principale" (non saprei come definirlo correttamente) si porta al centro e compie una serie di riti. Mi colpisce una cosa: anche all'interno del tempio è presente il fantoccio di un anime/manga. Posto la foto e chiedo, in particolare a Leia, cosa c'è scritto? è normale che in tempio buddista siano presenti simili "icone"?
Dopo una ventina di minuti passati ad osservare la cerimonia mi allontano e mi dirigo ad electric city per comprare un adattatore elettrico. Sino ad ora uno era fornito dall'albergo ma nei successivi cambi temevo non ci sarebbe più stata questa "generosità" e quindi ne avevo bisogno.
Girovago ancora per i negozietti di Akiba e poi, fatta una certa ora, decido di tornare in camera: devo fare la lavatrice. Due docce al giorno me lo imponevano. Mentre la lavatrice parte faccio la doccia e poi passo all'asciugatrice. Dopo ben 3 asciugate i panni sono ancora umidi così decido di portarli in camera, "forse con il climatizzatore faccio prima". La camera è piccola, senza appendiabiti. Così finisco per riempirla e la faccio diventare un campo di battaglia: calzini appesi allo scolaspaghetti, alle maniglie del cassetto inferiore, mutande appese alle maniglie del letto, pantaloncini alla sedia, magliette appese alla tendina della vasca, etc. etc. Per uscire compio un vero slalom all'Alberto Tomba dei tempi d'oro. Ho fatto un po' tardi, così decido di cenare sempre alla catena di cibarie del giorno precedente, la Yakinoba. Prendo carne. Devo dire che la scelta non è proprio azzeccata, in quanto i tagli sono un po' di scarsa qualità ma almeno mi rifocillo a prezzi ragionevoli. Poi provo il saké, freddo. La serata scorre via ancora girovagando qua e là, al pub, senza particolari sussulti o cronache degne di nota. Se non per qualche foto a nuovi personaggi installati nel quartiere: pac man e donkey kong.
Così faccio il mio rientro in camera per cambiare le posizioni dei vestiti e mettere quelli già asciutti (pochi) via per rimpiazzare quelli ancora umidi in posizioni più favorevoli (sotto il getto d'aria diretto del climatizzatore). Stanco, decido di buttarmi a letto verso 12.30 ma fino alle 2 non chiuderò occhio. Avete mai sentito il colpo che la mazza da baseball fa contro la pallina? è un tac forte e secco. Scoprirò che a poche decine di metri da lì è presente un campo di allenamento di questo sport. Fino alle 2 di notte questi si allenano/giocano. Sono un po' strani, no?

https://www.youtube.com/watch?v=eMARM1c6jCk

ps entro un paio di giorni le foto.

[Leia74]

La marmellata di fagioli rossi e' un po' come quella di castagne da noi. A me all'inizio faceva schifo, poi ci si abitua al gusto e adesso l'adoro. Avresti dovuto insistere

I rockabilly a Yoyogi ci sono dopo le 15 mi sa (almeno io li ho visti nel pomeriggio)

La foto di cui volevi la traduzione non c'e'...

[Lebowski]

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[Lebowski]

La marmellata di fagioli rossi e' un po' come quella di castagne da noi. A me all'inizio faceva schifo, poi ci si abitua al gusto e adesso l'adoro. Avresti dovuto insistere

I rockabilly a Yoyogi ci sono dopo le 15 mi sa (almeno io li ho visti nel pomeriggio)

La foto di cui volevi la traduzione non c'e'...

anche le castagne non incontrano molto i miei gusti, quindi mi sa che hai ragione ed io ho fatto bene a lasciar perdere.

Non so, a me la guida li indicava al mattino, probabilmente era sbagliata la guida e forse è per quello che non li ho visti.

C'era il post scriptum. Ora c'è, è la 5° della sequenza.

[Maxdivi]

Il dialogo con Nobita è degno di un Dialogo platonico con Socrate
comunque preferivo la rinominazione in Guglielmo

Per inciso dal punto vista dei cartoni in questo periodo c'è un po di eccitazione, con il clamoroso ritorno di vecchie serie in rispolvero dopo vent'anni, del tipo Cavalieri dello Zodiaco, Dragonball e Lupin.

[Leia74]

La scritta orizzontale e' il nome del tempio, Kanda Myoujin.
La scritta verticale dice Edokko "mikoshi". Edokko indica un abitante della vecchia Edo cioe' Tokyo (ha cambiato nome a fine Ottocento). Sta a indicare una persona che ha le sue radici a Tokyo da generazioni, il vero "tokyese". Il mikoshi e' quella specie di altare portatile che portano in giro durante i festival, ed e' proprio quello che hai fotografato. Pero' in quella scritta e' messo tra virgolette. Quindi il significato e' "l'altare portatile del vero tokyese" ma non so assoultamente cosa volesse dire e perche' fosse li'.

[Lebowski]

Leia:

grazie per la traduzione. A questo punto rimangono il dubbio del messaggio ironico e la perplessità sul fatto che si trovasse in un tempio. Ma dopo un paoi di giorni ho imparato e non pormi domande sulle varie perplessità riscontrate su giappone e giapponesi. Come già spiegato, poi alla fine ne elencherò un po'.

Maxdivi

Il perché stia inserendo dialoghi con vari personaggi lo spiego alla fine.

Nei dialoghi ci sono appunto mie perplessità viste e vissute lì o che avevo prima di partire, e alcune curiosità, ad esempio è vero che Doraemon fu nominato ambasciatore ufficiale del giappone. è una stranezza ma se ci si pensa neppure più di tanto.

Anticipo che i personaggi da te elencati non li ho incontrati, ne ho incontrati altri. Dei 3 citati ho visto però un murales su Lupin e qualche action figures nei negozi di tutti e tre.