Los Andes 4 Il Racconto

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo l'America del sud ed i Caraibi.

Los Andes 4 Il Racconto

Messaggioda Guido » 14/02/2016, 1:29

Questo quarto viaggio in Sud America è il frutto di una promessa strappata ad Antonella due anni fa in uno dei momenti più bui della mia vita

Alla mia Domanda: " Se guarisco torniamo in Sud America?" la sua Risposta fu: "Si" E così dopo giusto due anni torniamo in Sud America

Mesi fa, mi chiedevo se avesse un senso fare un quarto viaggio in Argentina e Cile, e il mezzo? noleggio o la nostra?

come mio solito mi ritrovo sempre a elucubrare parecchio prima di decidere,

Si, vale la pena tornare negli stessi paesi, questi si potrebbero visitare centinaia di volte vedendone ogni volta aspetti diversi, anzi vedendo lo stesso posto con occhi diversi, senza considerare che i percorsi preparati erano anch'essi diversi.

Senza entrare nei particolari, un grosso ostacolo alla realizzazione di questo viaggio sono stati i medici che mi seguono, per loro ero un pazzo, per me no, e anche se ero perfettamente cosciente che potevano esserci dei rischi per la mia salute, abbiamo deciso di andare e di fare quello che avevamo in mente nonostante i pareri negativi (forse esagerati, forse no, non lo so, però sono qui a raccontarvi e in piena salute).

Ho ceduto solo sull'importazione del mezzo, (qui anche Antonella era contraria) scegliendo a malincuore ancora una volta il noleggio, questo era per me un test, un test su come avrei reagito fisicamente ad intraprendere un viaggio molto impegnativo dopo l'ultimo in Mauritania di due anni fa.

Una specie di collaudo per verificare se ancora potevo farcela senza problemi, certamente un bel collaudo perché 43 giorni non erano pochi e non era di certo un viaggio leggero con i suoi circa 9.000 Km previsti dei quali più della metà di sterrati, toule, piste, polvere, freddo, caldo, vento, quote elevate ecc..

Il mezzo a Noleggio era per noi la certezza che, se avessimo avuto la necessità di tornare a casa rapidamente, sarebbe stato sufficiente lasciarla in un aeroporto e prendere un volo.

"Questa premessa dovevo farla anche se a qualcuno potrà sembrare inutile. La dedico a tutti quelli che spesso rinunciano quando invece non dovrebbero!"

Il mezzo


Chi ci offriva il prezzo migliore per il noleggio era sempre lo stesso dove l'avevamo presa anche in passato a Santiago del Cile, Leonardo

Cercavo una Land Cruiser ma Leonardo non l'aveva e chi l'aveva aveva prezzi troppo alti, dopo varie proposte (Mahindra, Cherokee a benzina, Toyota HI Lux, L200, Nissan ecc..) e dopo vari tentennamenti dovuti più che altro alla necessità di un veicolo chiuso (per la polvere e per i furti nel cassone) abbiamo alla fine scelto la Hilux, sacrificando la comodità alla solidità e all'affidabilità di quel mezzo.

Nonostante tutte le mie raccomandazioni su Toyota, abbiamo poi trovato una L200 (Katana in Cile) devo dire che il noleggiatore (come tutti) si era riservato l'alternativa dello stesso tipo di mezzo e cilindrata ma con possibili marche diverse, in ogni caso la Katana si è comportata benissimo, mezzo assolutamente standard, 4x4 doppia cabina, ruote piccole + sesta ruota nel cassone, mezzo nuovo (2000 Km)

Spesso, e solo per certe persone, i benefici che si hanno ad intraprendere un viaggio di questo tipo superano ampiamente gli aspetti negativi, ho tenuto conto di questo e entro certi limiti mi sono detto che di sicuro la rinuncia mi avrebbe fatto più male dello strapazzo, è stato un viaggio bellissimo, senza nessun problema se non un paraurti ammaccato per la mia solita distrazione nelle retromarce, per il resto tutto liscio e i piccoli inconvenienti occorsi non sono adesso che piacevoli ricordi di un viaggio di sicuro non dimenticabile

La Filosofia

Il quarto viaggio doveva essere: 1) slow, ovvero ai nostri tempi, 2): percorrendo le zone più suggestive spettacolari e remote di questi paesi, soprattutto quelle non percorse negli altri viaggi per vari motivi, soprattutto per l'inesperienza e la non conoscenza, Terzo: entrare in Bolivia solo se riuscivamo ad ottenere il permesso, altrimenti da rimandare al prossimo viaggio.

Tutto quasi sempre al di fuori delle città, le città in questo viaggio dovevano essere secondarie, le priorità erano altre, i grandi spazi, la natura selvaggia, gli Animali, i Vulcani, le Lagune, i Salares, i Geiser, il deserto d'altura e la gente, l'atmosfera dei luoghi e in fine il piacere di guidare per migliaia di km in quelle lande desolate su strade di tutti i tipi, dall'asfalto ai piattoni vergini di tracce.

Per dormire: dove possibile in campeggi visto che andavamo incontro all'estate, campi dove non presenti strutture (deserto, altura o mare) alloggi, alberghi, sapevamo che normalmente non ci sono strutture quando si è in quota e che in quel caso il rischio era il freddo e soprattutto il vento

La Preparazione

Questa volta abbiamo avuto il tempo di prepararci con molto anticipo, abbiamo iniziato addirittura a fine estate 2015 a leggere, preparare itinerari da percorrere e luoghi da visitare, ma solo il giorno dopo aver acquistato il volo ho avuto la consapevolezza che sarei tornato per la quarta volta da quelle parti.

La preparazione con mezzo a noleggio è molto diversa da quella alla quale siamo abituati, ridurre tutto all'essenziale, decidere cosa portare e cosa no, non c'è spazio per attrezzature particolari soprattutto non c'è spazio per oggetti utili al mezzo anche in considerazione che troveremo un Pick up 4x4 doppia cabina (camioneta) assolutamente standard anche se nuova.

Per nostra fortuna il nuovo Volo LA 701 di LAN CHILE da Malpensa a Santiago del Cile con scalo a San Paolo impiega meno di 18 ore totali ed è quanto di meglio ci potesse capitare perché consente in via promozionale 32 Kg di bagaglio per due e per persona (64 Kg a persona) + bagaglio a mano.

Quattro valige, una per gli abiti, una per le attrezzature cucina e cibo, una per le attrezzature campeggio (tenda sacchi a pelo ecc..) e infine una (la più pesante) dedicata alle attrezzature utili al mezzo e al viaggio, tutte quasi al limite dei 32 chili +2 bagagli a mano con fotocamere , computer gps ecc..+ due bagagli personali.

Nel Valigione delle attrezzature, oltre a un po' di accessori auto per interventi di emergenza, nastro americano, collanti, ripara gomme a chiodi ecc..ecc.. anche un piccolo compressore, una piastra da sabbia "accorciata" della lunghezza giusta per farla entrare in valigia, (tanto era già rotta) una pala pieghevole di dimensioni piccole ma meglio di niente, un po’ di attrezzi, tutto entro i 32 Kg.

IL PERCORSO NEL CONTESTO DEL CONTINENTE AMERICANO
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Ultima modifica di Guido il 14/02/2016, 14:16, modificato 2 volte in totale.
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Re: Los Andes 4 Il Racconto

Messaggioda Guido » 14/02/2016, 1:36

Giorno 0 (3 dicembre 2015) Milano Malpensa - Santiago del Cile

Dopo tre mesi di preparativi avremmo preso tutto? i biglietti, passaporti, cavetti, schede, gps, scorro nella mia mente quanto preparato, ecco che mi viene in mente qualcosa che potrei aver dimenticato ma non ne sono sicuro, mah tutto sommato niente di indispensabile, avrò messo le cose nell'ordine giusto come previsto? appena arriviamo mi serve questo e quello… vabbè ormai quello che è fatto e fatto.

All'aeroporto siamo così eccitati che riusciamo a trascinarci i 4 mega bagagli da soli + i due a mano + i due personali senza carrello, anche se avevamo previsto cinghiette e legacci per ancorare i piccoli sui manici dei grandi.

Check Inn, lo avevamo fatto online e dovevamo solo consegnare i bagagli, scopriamo con sorpresa che la coda per la consegna dei bagagli non c'è, mentre è lunghissima quelli per che il check Inn devono ancora farlo.

Siamo in sala d'imbarco con un discreto anticipo, sono le 18 e il volo è previsto alle alle 20,20, mi accorgo che la tensione accumulata durante i circa tre mesi nei quali avevo dovuto digerire e metabolizzare (o credevo) tutte le paure che mi erano affiorate e amplificate dai vari pareri e dinieghi stavano per sfociare in un problemino addominale che mi costringe ad un andirivieni verso le toilettes. azz.. mi dico, speriamo bene..

Aereo molto bello il nuovo 787 Dreamliner, schermi ad ogni sedile con scelta infinita di film, documentari, giochi, musica ecc. ecc.. peccato che lo spazio che già sembrava poco in altri aerei più vecchi qui sembra ancora meno, le gambe non troveranno pace per tutta la notte, per quello che mi riguarda il viaggio aereo è stato la parte più pesante del viaggio, (anche per Antonella) se poi ci mettiamo che il disturbino addominale è perdurato anche in aereo..

Volo senza problemi a parte il disturbino, alla fine lo stop a San Paolo con sbarco e reimbarco giova se non altro alla circolazione sanguigna.

Si è fatto giorno e le altre ore di volo a Santiago trascorrono sorvolando Brasile, Paraguay e Argentina fino a scavalcare le Ande proprio sopra l'Aconcagua che con i suoi 6962 m è poco più in basso di noi proprio sopra Santiago del Cile.

Segue
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Re: Los Andes 4 Il Racconto

Messaggioda Guido » 01/03/2016, 1:59

Giorno 1 (4 dicembre 2015) Santiago del Cile - Rancagua 110 km (percorso in rosso)

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Arrivo in orario, (13,45) dogana Cilena severa come sempre, soprattutto per l'ingresso degli alimenti, conoscevamo già le regole, i nostri 10 pezzi di parmigiano reggiano sono salvi perché confezionati di fabbrica, sotto vuoto, con latte pastorizzato e con più di 2 mesi di stagionatura, il parmigiano è l'unico cibo che ci siamo portati dall'Italia oltre a qualche pacco di pasta secca e al caffè in quanto non sono soggetti a controlli sanitari essendo alimenti non a rischio contaminazione.

All'Uscita non c'è Leonardo (il Noleggiatore) boh.. arriverà, accendo il gps in modo che faccia il fixing e i telefoni, dopo mezzora, nulla, allora abilito il roaming e lo chiamo, mi dice: "ma come non arrivavi con il volo delle 15,30?" Io: "sono tre mesi che ti scrivo che arriviamo alle 10,45 volo LA 701!"

Si precipita, ma i problemi non sono finiti, il suo pos portatile non accetta la mia carta di credito, che sembra non attiva, dopo infiniti tentativi decidiamo di andare in ufficio a Santiago per risolvere il problema, accedo al web e verifico che tutto è ok, il problema rimane, allora chiamo la banca in italia che conferma che la carta è ok e che ci sono stati nelle ultime due ore tanti tentativi di accesso nessuno a buon fine… alla fine era il suo pos difettoso.

Risolviamo solo alle 4 del pomeriggio, breve corsa al cambiavalute per comprare pesos argentini (al bancomat davano dieci mentre al cambio, in contanti 15) e poi usciamo da Santiago senza grosse difficoltà (la mappa mapear made in argentina funziona bene e fa l'autorouting) facciamo gasolio (a 0,65 euro) e prendiamo la Ruta 5 l'autostrada (l'unica) da Santiago in direzione sud (anche se il nostro viaggio sarà quasi tutto a nord)

Questa zona del Cile non è molto interessante perchè l'autostrada passa per la zona più urbanizzata del paese, la chiamano "Region Metropolitana"

Il clima e la flora sono piuttosto simili a quella del mediterraneo, estati calde e inverni miti, alberi da frutto, la vite per gli ottimi vini Cileni, da Santiago verso sud il clima cambia verso il freddo e la flora è molto verde, mentre verso nord diventa prima semidesertico e poi deserto

la Ruta Nacional 5 inizia al confine con il Perù percorre tutta la costa fino a Santiago e termina a Puerto Montt, all'inizio della Patagonia dove inizia la RN7, la carretera Austral (mai terminata)

Lungo tutto il percorso autostradale... ci sono le città Cilene! il Cile è talmente stretto che tra il mare e le montagne c'è poco spazio perchè l'orografia delle valli dei fiumi, dei canyons è quasi tutta in orizzontale rispetto all'estensione del paese che è in verticale, inoltre tra il degradare delle ande e il mare è quasi sempre presente una catena montuosa paralella allo stesso che lascia poco più che una striscia di pianura e non sempre.

La prima notte abbiamo prenotato un B&B a Rancagua, cittadina mineraria a circa 100 km da Santiago, siamo stanchi ma finalmente "on the road"
Il B&B è la classica casetta familiare in legno Cilena lo stile più simile ad un'abitazione bavarese che sud americana (è una costante l'influenza tedesca e anglosassone) comunque ha il cortile per parcheggiare il mezzo.

Siamo stanchi per le tante ore di aereo, i problemi per la macchina ma non abbiamo mangiato nulla, mettiamo il naso fuori e vediamo un anonimo ristorante cinese, la signora del B&B ci conferma che a piedi è l'unico, il mezzo è carico e noi non abbiamo voglia di muoverlo, decidiamo di andare al Cinese che poi scopriremo fa anche il Sushi, come tutti i ristoranti Cinesi

A letto siamo crollati dopo 3 minuti

Giorno 2 (5 dicembre 2015) Rancagua Santa rosa 140 km (percorso in rosso) autostrada

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Al mattino mi sono svegliato alle 8 (che da noi erano le 12) antonella più tardi, colazione, pane, succo, caffe, dulce de membrillo (confettura di mela cotogna) carichiamo in macchina quelle poche cose che avevamo tirato giu, sistemiamo la valigia cucina e la valigia camping nel cassone e leghiamo il tutto (c'è anche la sesta ruota) con due cinghie a crick incrociate e chiudiamo il tendalino morbido (poi ci renderemo conto che per la polvere non servirà a nulla)

Direzione... supermercato, dovevamo andare ieri ma a causa del ritardo lo facciamo stamattina, qui ci ricordiamo che incombe il natale e che anche qui come in tutto il mondo martellano con grande anticipo, l'unica differenza la fa la temperatura che costringe i babbi e le babbe a vestirsi leggeri per non morire, gli abeti sono rigorosamente finti oppure realizzati con materiali di recupero e riciclabili, alcune volte sono originali e belli.

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Come accennato, il Cile è concentrato su una lunghissima striscia verticale, in quella striscia c'è praticamente tutto, ogni cittadina anche di soli 30/40 mila abitanti ha almeno 2 Mall dove trovi tutto e in perfetto stile americano, supermercati, negozi, cinema, bricolage, mobili, ma appena esci dall'asse autostradale fai un salto indietro nel tempo, dalla stessa autostrada al confine con l'argentina in direzione est non c'è praticamente nulla e se trovi qualcosa costa il triplo, considerando che entreremo in Argentina domani o dopo e che dalla parte Argentina sarà peggio che andar di notte (circa 200 km di quasi nulla) ci conviene proprio fare rifornimento, un pò di tutto, compreso un tavolo da campeggio pieghevole che in valigia non c'è stato.

intanto il disturbino va e viene..


Fatta la spesa ci servirebbe una SIM telefonica "prepago" Entel è la compagnia Cilena che ha la migliore copertura anche nelle zone rurali, stranamente all'interno dei centri commerciali i negozi Entel non vendono le schede prepagate ma solo abbonamenti, le vendono kioski (chioschetti come li avevamo noi una volta, caramelle, bibite, gelati ecc..) compriamo la SIM e chiediamo di ricaricarla subito ma il chiosco non ricarica, bisogna andare in farmacia! e la farmacia si trova nel centro commerciale!

Dopo la ricarica mangiamo qualcosa all'interno di questo grande Mall (zozzerie tipiche da centro commerciale)

In tutti i Mall Cileni ci sono dei ragazzi, sicuramente studenti che arrotondano aiutandoti a mettere la spesa nei sacchetti, credo che non siano pagati ma solo autorizzati dal supermercato, stesso discorso per il parcheggiatori, sempre studenti, aiutano la sicurezza a controllare i parcheggi, non chiedono nulla ma una mancetta è gradita, se hai il mezzo carico come il nostro con un euro e te la guardano per tutto il tempo che sei dentro. in Cile i furti sono frequenti, se poi il mezzo è anche carico e si vede può essere un rischio.

Finalmente lasciamo Rancagua e riprendiamo l'autostrada, si è fatto abbastanza tardi, quasi sera, decidiamo di uscire anche a causa del disturbino che va e viene e che mi fa stare abbastanza male, questo è stato il momento del viaggio nel quale ho temuto che questi dolori addominali potessero peggiorare, decidiamo di fermarci a dormire in un albergo o cabaňas, (bungalows) di campeggio non se ne parla

Troviamo delle cabaňas qualche Km fuori dell'autostrada e vista la situazione non stiamo a pensarci troppo, il posto è carino, le cabaňas sono in legno e hanno tutte un balconcino che guarda verso una piccola laguna ricoperta di foglie e che pullula di rane e uccelli.

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Ci prepariamo qualcosa da mangiare, con l'occasione collaudiamo cucina fornelli e ci facciamo un piatto di pasta condita con olio cileno e parmigiano Italiano

A letto abbastanza presto, la notte mi alzerò spesso per il disturbino che non passa, speriamo bene, da domani inizia il vero viaggio e devo stare bene!

prima di andare a letto mi ricordo che non abbiamo comprato le taniche in plastica per il carburante, domani mattina dovremo trovarle a Talca che è a pochi Km e da dove inizia la strada che punta verso est, verso la Cordillera, Los Andes, L'argentina
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Re: Los Andes 4 Il Racconto

Messaggioda Guido » 01/03/2016, 2:56

Giorno 3 (6 dicembre 2015) Santa Rosa - Talca - Passo Pehuence (2700 m slm) - entrata in Argentina, termas del Cajon Grande. 270 Km, parte asfalto parte ripio (terra e ghiaia consolidata)

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Ci svegliamo intorno alle 8 e subito mi rendo conto che mi sento meglio, anzi dopo una mezzoretta sto benissimo, la giornata inizia nel migliore dei modi, da questo momento non ci sarà mai più il disturbino per tutto il viaggio!!

Colazione e dopo aver sistemato un pò meglio i bagagli si va!

A Talca usciamo dall'autostrada (dopo pochi km) e andiamo in un magazzino di bricolage a comprare le taniche per il carburante, le hanno di plastica da 10 litri, ne compriamo 6, sessanta litri + serbatoio sono sufficienti per qualsiasi percorso, ci fermiamo in una stazione di servizio per fare il pieno al serbatoio e alle taniche visto che in Argentina il gasolio costa circa 1,10 euro a litro mentre qui 0,65 euro

Prendiamo la direzione est verso il passo Pehuenche, in verità avremmo dovuto svalicare per un'altro passo che si trova più a nord, saremmo usciti dall'autostrada a Curico subito dopo Rancagua, però qualche giorno prima di partire avevo scritto una email alla gendarmeria (ogni passo ha una caserma della gendarmeria dal lato Argentino e una dei Carabineros dal lato Cileno) e mi avevano detto che il passo Planchon (quello più a nord) era ancora chiuso per accumulo di neve mentre il passo Pehuenche era sgombro.

Subito dopo Talca la strada attraversa una zona alberata molto bella e un paio di villaggi (siamo ancora a bassa quota) mano a mano che si sale tutto diventa più arido e selvaggio, la dogana Cilena si trova molto prima del confine, più o meno a metà strada tra Talca e il confine vero e proprio che è in cima al passo Pehuenche, le formalità da assolvere sono sempre tre: 1) Policia de Migracion, 2) Aduana, 3) Control fitosanitario, il controllo fitosanitario in Cile è sempre molto severo in entrata al paese ma in uscita non controllano (gli interessano solo i prodotti alimentari vietati in entrata) formalità sbrigate in una mezzoretta

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Proseguiamo in territorio Cileno, traffico scarsissimo temperatura buona però il cielo si annuvola
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A una trentina di Km dal Confine del passo Pehuenche ci si presenta questa vista, c'è ancora neve ma il passo è libero
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Poco prima del confine ancora in Cile, la laguna del Maule a quota 2500
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Si oltrepassa il confine quasi senza rendersene conto, si entra in Argentina ma la dogana è molto più a valle, la nostra destinazione serale è prima della dogana anche se in territorio Argentino, una deviazione della RN 145 per le Terme de Cajon Grande
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E' una zona termale isolata con acqua a 30C° in delle piccole e rudimentali vasche, c'è un campeggio spartano e una baracca ristorante, il posto è bellissimo, però il tempo nuvoloso e freddino, antonella si butta in una delle vasche per rilassarsi e riscaldarsi un'oretta, sono le 8 di sera (santo gps) è ancora giorno ma dobbiamo ancora montare la tenda
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Il prato adibito al montaggio delle tende non mi sembra molto asciutto, anzi direi che ci sono delle pozze d'acqua
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Decidiamo di montare la tenda nello spiazzetto adibito a parcheggio come hanno fatto gli altri campeggiatori (pochi) ci impieghiamo 30 minuti (poi ce ne metteremo sempre meno) compreso il gonfiaggio dei materassini, collaudiamo subito sacchi a pelo ecc. Devo dire che un'ottima idea sono state le calzamaglie felpate da infilarsi per la notte, anche con un sacco a pelo leggero o una copertina sei a posto (Decathlon).

Dietro al nostro mezzo c'è un vecchio discovery con targa Argentina, scambio due chiacchiere, sono una coppia Argentina con un bimbo di appena un anno che ha già mire da fuoristradista, vengono da San Rafael a circa 250 Km, zona di dune dove è passata spesso anche la Dakar, familiarizzo con Lui che si chiama Ariel e che mi dice: "si come il detersivo", Gli dico che noi saliremo verso nord ma che prima di andare da quella parte vogliamo visitare la zona intorno Malargue, dove oltre alle dune c'è la "reserva provincial Payunia" un'altipiano stepposo a 2200 m di altezza la zona con la più alta concentrazione di vulcani al mondo insieme alla Camtchatka in Russia.

Quando sente questo nome "drizza le orecchie" e mi dice: "anche io vorrei andare, abito a 300 Km ma non ci sono mai stato!" Andiamo insieme? io rimango un pò di stucco perchè non me lo aspettavo, poi rispondo: "si quando?", Lui: domani? Ok, (noi volevamo andare proprio all'indomani) detto e fatto ci organizziamo per partire alle 8

A quel punto gli racconto che da mesi leggo della zona e che tento di raccogliere informazioni senza riuscire a capire con certezza se si può entrare con un mezzo proprio, trattandosi di una riserva provinciale sembrerebbe vietato, sembra si debba andare con un tour organizzato oppure caricandosi una guida autorizzata, ovviamente tutte le agenzie da me contattate offrono il servizio con la guida, ma sono quasi certo che ci provano, l'altipiano è un dedalo di piste e ci si può anche perdere se non si conosce o non si ha esperienza di gps e mappe, io continuo a credere che non ci siano divieti

Nei siti istituzionali che avevo visitato in Italia si capiva poco dei divieti e dei controlli, nei vari forum si parlava di guida obbligatoria, di sbarre con i guardaparchi, di posti di controllo, in altri si parlava di guida ma solo perchè ci si può perdere, insomma un guazzabuglio, alla fine in queste situazioni di solito io rischio, mi sono intestardito ad andare da solo provandoci di persona, l'incontro con gli Argentini che hanno la stessa curiosità aumenta il desiderio di provare

Secondo lui non ci sono divieti, Io la penso allo stesso modo, andiamo!

Nel frattempo si è fatta notte e fa freddino, ci cuciniamo qualcosa di caldo, pasta e ceci, (buona) peccato che non avevamo il rosmarino, subito dopo a letto, notte nera con milioni di stelle, fuori fa freddo (ma non sottozero) ma in tenda con la calzamaglia e sacco leggero si sta benissimo

Domani mattina sveglia alle 7, partenza alle 8, scenderemo giù e dopo la dogana Argentina ci immetteremo sulla Ruta 40 in uno dei tratti più selvaggi di tutti i 5194 Km della sua lunghezza.
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Re: Los Andes 4 Il Racconto

Messaggioda Guido » 11/10/2016, 13:45

Uno di questi giorni riprendo
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