da radaulpa » 16/11/2016, 13:12
13 novembre cheers hostel istanbul
Alla fine finisco in un altro osttello, la vista non è paragonabile, ma la camera è parecchio più ampia di quella dove pensavo di finire.I miei compagni di stanza sono 2 polacchi e un ragazzo che non ha staccato gli occhi dal telefono. Durante la notte fa vento e la porta, muovendosi, fa rumore. Riesco a sistemare con un pezzo di carta e proseguo il sonno. La colazione è quella turca standard, e merita una nota, olive ,verdure t alla mela verde con cannella un formaggio semifresco, uova sode, pane burro e marmellata (più uno sciroppo che marmellata vera propria) alla ciliegia. Colgo in parte il discorso di due ragazzi che si raccontano l'un l'altro come campare senza lavorare nello stesso posto, ma non capisco bene che si dicono. Mi muovo con discreto anticipo per l'aereoporto e con le lire rimaste compero del dentirficio e del tabacco. In aereoporto cerco di scroccare u passaggio da una ragazza diretta a dakar, mi dice che la verranno a prendere, spero di non dover prelevare in aereoporto, preferisco prima cambiare il contante che ho con me. Sempre in aereoporto prenoto la notte a dakar (sto invecchiando, avevo prenotato anche a istanbul) e scrivo un paio di messaggi a mia sorella. Sul pullman tra il gate e l'aereo vedo il mio primo passaporto diplomatico delle nazioni unite. E' azzurro. Ne avevo visti di rossi,verdi,blu,bordeaux, ma azzurro è il primo che vedo. Cè il simbolo dell'ONU e scritto united nations. Colgo anche le prime lingue africane, suoni labiali (da labbra pronunciate), per nulla gutturali, che invece paiono sbuffati. Abiti interi molto larghi anche per gli uomini e capelli a grani di pepe. Ieri, dopo un lungo periodo di atterraggi lisci e senza sorprese, un atterraggio un po' ruvido e oggi, a causa del forte vento un decollo al cardiopalma. L'aereo non ne voleva sapere di mantenere l'assetto mentre prendeva velocità; e anche dopo il decollo il forte vento ha fatto sballonzolare l'aereo er un po' finche, arrivati a quote più elevate, la situazione si è regolata. La conseguenza inattesa di un forzato allacciamento delle cinture è stata una lunga coda per il bagno. I colorati e corpulenti avventori hanno dovuto fare avanti indietro qualche volta perchè il capitano invitava a sedere i paseggeri e la coda scompariva per poi ripresentarsi. Sorvoliamo la Tracia con le sue tante microdighe (ne ho contate almeno una decina) e la penisola calcidica. Penso al mio amico cristos e a come gli farebbe piacere una foto della sua città da quassopra, ma proprio quando siamo in prossimità di Salonicco portano il cibo, il numero di movimenti possibili precipita e anche recuperare la macchina fotografica diventa impossibile. Gli regalerò un quadretto con dentro una descrizione a penna. Passiamo la grecia continentale e Itaca (penso: un'isola dalle alte s ogliere chiare. Familiarizzo con i miei vicini. Uno arriva dalle filippine! E' il terzo volo, di cui l'ultimo da pechino di 12 ore. E diretto in mauritania e si addormenta appena può. L'altro è un giovane studente senegalese dal naso schiacciato e ampio. Studia a cipro e sta tornando a casa per il pellegrinaggio a Touba. Mi dà il suo benvenuto in Senegal, anche se ci siamo ancora lontani qualche migliaio di km, l'ospitalità certo non manca. La comunicazione non decolla, ma si vede che c'è concordia Appena passiamo la punta sud orientale della sicilia noto che abbiamo passato i 10.000 metri! Sarebbe il momento di correre al bagno per la abitudinaria cagata d'alta quota, ma il vicino dorme di gusto Penso e spero che manterremo l'altitudine.10363!!sorvolando l'africa, dopo la fascia costiera verdeggiante passiamo un fascia montuosa, poi i canali si fanno sempre piú piccoli e rari, cosí come le zone coltivate, e il colore della sabbia piú frequente di quello della roccia, cosí come le increspature della roccia, via via meno aspre. La sabbia finisce per coprire praticamente tutto e la spianata si trasforma ancora. La roccia affiora solo in alcuni punti. Quando mi sveglio sole non è ancora tramontato: si va verso occidente e si rincorre la luce. Non càeà più la spianata di sabbia, ma la parte di roccia ritorna ad essere prevalente. Ci sono bande più p meno parallele di rocia o sabbia)inizia ad esserci meno luce). Arriviamo noacchout, la capitale della mauritania. Le ostess hanno il loro bel daffare per gestire lo sbarco di alcuni passeggeri . Prima non si trova il signor antonio, poi pare che non si trovi io bagaglio a mano di un passeggero. Dal mio finestrino noto che la flotta della mauritania airlines non è proprio recente e parlo con un signore che è a milano das 10 anni ed è distrtutto dal viaggio. Arrivati a dakar saluto il bambino ino viziatissimo che avevo davanti e prima del passaporto parlo con un signore italiano decisamente oversize che è qui per lavoro. c'è un sacco di lavoro qui per i costruttori e l'italia, e amche l'europa, sta dando segni di evidente ristagno.Sta facendo soldi allevando lumache in bulgaria. La sala per recuperare i bagagliè decisamente caotica. Compro una sim locale ed esco. Il tassista che mi porta in hotel mi parla di una festa reggae, e anche i ragazzi dell'osteollo (francesi e poco loquaci)me ne accennano. Esco a mangiare un panino e danno una mattonella. tra hamburgher e formaggio pesava almeno 400 grammi. Abbino unba gazelle, la birra locale. La trovo decisamente buona profumata e non troppo frizzzante.tornato in hotel trovo un altro tipo di persone. lei degli usa e lui no stanno fumando e bevendo con antoine, il figlio del proprietario. Ha capelli brucuati dal sole e abbigliamento das surfista(il nome del posto è surf camp). ecido di andare alla festa. Chiamo il tassista e vado lì. Il posto è panoramico. si vede il lato sud di Dakar, con le mammelle, 2 collinette che danno sul mare. Su una c,eè un faro, sull'altra una stat7ua mastodontica rappresentante la "rinascita africana" e donata dalla corea del nord. Si vede prchè è illuminata con vari colori. Beviamo un paio di birre, qualcosa si fuma pure , i locali rispondono in coro "africa" quando il dj li stimola e la luna è enorme. Io riesco a fare la mia brutta figura. Il formaggio del panino si agita nello stomaco e ne sono molto disturbato. Un ragazzo coglie che non sto bene mi fa vedere dove liberarmi del problema. Successivamente su consiglio del tassista non vado in bagno, ma sugli scogli. Faccio una pisciata lunghissima! Immancabilmente mi si propone una prostituta. Una ragazza molto bella, sui 30 anni. manco mi chiede il nome e cerca conttto fisico. Il tassista conferma la mia intuizione. Torno che sono le 5 passate. Paf, il tassista, mi invita a Touba per la festa. Io ho altri piani, anche se so che il 19 c'è questo raduno molto partecipato e molto importante pert l'identità senegalese. Vado a dormire.