salve a tutti
non potevo non intervenire in questo topic, dopo l'invito di Jena, che ben conosce la mia pigrizia nello scrivere.
Belfast meriterebbe un lunghissimo approfondimento, ma mi limiterò a fare alcune brevi riflessioni, alla luce delle mie letture e dei miei due mesi trascorsi lì recentemente.
L'accordo del Venerdì Santo, è stato un accordo simbolico, in realtà ha iniziato a funzionare soltanto nel 2006, quando il caro reverendo Ian Paisley ha accettato finalmente di condividere il potere con i cattolici ed ha di fatto tolto il veto all'ingresso nel governo autonomo come Vice Premier dell'ex capo di stato maggiore dell'IRA e comndante in capo della brigata di Derry all'epoca del Bloody Sunday, Martin MacGuinness.
La politica ha i suoi tempi, d'altronde i primissimi colloqui intercorsi tra il Governo Britannico e il leader dello Sinn Feinn, Gerry Adams, iniziarono nel 1986, per portare ad un accordo, quello appunto del Venerdì Santo soltanto 1998.
Ian Paisley durante i negoziati precedenti all'accordo non ha mai accettato la presenza di esponenti dello Sinn Feinn all'interno della stessa stanza, infatti si assisteva spesso all'ingresso dell'uno ed all'uscita dell'altro.
Il governo condiviso è storia recente.
Da parte sua Gerry Adams, non ha mai condannato nessun episodio di violenza commesso da appartenenti all'IRA, questo però fino allo scorso marzo, quando in seguito all' uccisione di due soldati britannici da parte della REAL IRA, Adams ha apertamente condannato l'episodio di violenza.
Ero a Belfast proprio durante quel periodo, e soltanto la mattina, come ha già raccontato Jena ,eravamo stati con l'ex autista e bodyguard di Adams, ad un political tour, e sebbene le sue spiegazioni fossero di parte, la guida ne parlava al passato.
A Belfast ed in tutta l'Irlanda del Nord, nessuno vuole un ritorno al passato, ai blindati nelle strade, ma questo non significa che ci sia accordo su come un lealista ed un unionista vedano il futuro dell'Irlanda del Nord.
Gli unionisti semplicemente fanno finta che l'Irlanda del Nord non esiste. C'è un vecchio adagio che dice: 26 + 6 = 1, una unica Irlanda.
Questo perchè 26 sono le conteee all'interno della Repubblica di Irlanda, e sei sono quelle invece che formano l'Irlanda del Nord.
D'altra parte i lealisti non hanno la minima intenzione di entrare a far parte della repubblica di Irlanda, per loro il pound , la Regina, e l' Union Jack sono la loro storia ed i loro simboli di appartenenza.
I matrimoni misti sono casi più unici che rari, e quei pochi che ci sono poi osteggiati da entrambe le famiglie.
Ho assistito alla sfida di rugby in un pub, tra EIRE ed Inghilterra, ebbene dopo la vittoria dell' Irlanda, gli unionisti festeggiarono tutta la notte, i lealisti no, eppure aveva perso l' Inghilterra.
Mi sono sentito come quando a Banja Luka ho assistito all' incontro Serbia-Bosnia Erzegovina. Già che si era in Bosnia ma si premetteva la Serbia nella dicitura dell'incontro, era tutto dire.
Comunque questo è il bello delle cosiddette minoranze.
In seguito aggiungerò qualche altro commento, anche se come sempre Jena nei suoi racconti è bravissimo ed esaustivo al massimo.