Kazakistan? o Kazakhstan?

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda obe » 12/09/2017, 19:47

"Ma per dove è che sto prenotando?”
Questa era un la domanda che mi correva nella testa a fine aprile quando ho prenotato i voli per questo viaggio.
Una cosa nata un pò così, molto per caso direi.. la necessità di dover segnare 10 giorni di “ferie” in più del previsto, la voglia di evitare il bordello turistico dei giorni di agosto, la curiosità di scoprire un posto nuovo..

E così dopo aver scartato alcune mete, l’attenzione è caduto su questo enorme paese e devo ammettere che fino ad allora le mie conoscenze su questo posto erano molto poche.. i racconti di viaggio letti qui, l’architettura particolare di Astana, il film Borat, il caso dell’espulsione della moglie del rivale politico del presidente ed il padiglione dell’Expo visto a Milano.. niente di più.
Ed è stata proprio la presenza dell’Expo 2017 che mi ha dato l’ultima spinta in fase di prenotazione ed ho pensato che alla fine poteva essere l’anno giusto per andarci.

Una volta presi i voli è partita tutta la parte burocratica e di studio del viaggio che non è stata molto agevole in quanto, finora, si trovano ben poche informazioni ed anche in loco lo sviluppo turistico è ancora in fase embrionale.. ma meglio così; infatti è stato un viaggio sorprendente, un posto che mi ha regalato molte più emozioni di quelle che immaginavo prima di partire e che mai avrei pensato avesse così da tanto da offrire.
Spazi aperti infiniti, dune di sabbia, montagne, canyon, vallate con laghi e fiumi, villaggi sperduti, strade sterrate, ore e ore di viaggio nel nulla, un popolo sorridente e curioso, la capitale sempre più grande e strana.. sono stati 12 giorni intensi e mai uguali.

Purtroppo non ho avuto tempo di scrivere il consueto diario di viaggio ma solo appunti sparsi qua e là.. che, lentamente, cercherò di ampliare e completare in modo da scrivere anche qualcosa di utile.

17 agosto
Per arrivare ad Almaty opto per Aeroflot, sia per la tariffa agevolata che per gli orari che mi consentono di partire nella notte tra il 16 e il 17 ed arrivare in Kazakistan verso le 3 e mezza del pomeriggio seguente.
Durante il volo osservo dal finestrino come i paesaggi cambiano man mano che andiamo verso est.. superiamo il Volga e terreni coltivati per poi arrivare in luoghi più secchi fatti di rocce e steppa infinita interrotta solamente da laghi salati e singole case che appaiono sporadiche collegate da strade sterrate che sembrano essere senza meta.
L’aeroporto è piccolino, i controlli doganali rapidi ed uscendo mi imbatto subito nel problema principale di Almaty.. il traffico.
Ci metterò quasi un’ora per arrivare in centro al mio hotel ma nel frattempo osservo la città e scambio due parole con l’autista che mi ricorda le canzoni di Celentano e rivendica l’invenzione dei maccheroni che Marco Polo avrebbe copiato da loro.
Quando ormai esco il cielo si è fatto buio e così decido di andare subito sulla collina di Kob-Tobe che domina la città dall’alto.
Camminando per le strade inizio a capire le prime cose… le distanze che non sono così brevi, la pulizia generale, il tanto verde con piante e parchi, la poca illuminazione dei marciapiedi e i tanti ristoranti/locali alla moda che occupano il piano terra dei palazzi del centro.
Per salire prendo la moderna funivia e qui, anche se è solo giovedì, trovo un po’ di gente a passeggio che viene per sfuggire dal caldo e godersi una serata all’aperto.
In cima si trova una specie di luna park con ruota panoramica illuminata, autoscontro e altri giochi per bambini, venditori ambulanti, un mini zoo e una statua dei Beatles (saranno mai venuti qui??).. insomma, un bel luogo per passare una serata diversa.

Poi c’è la vista dall’alto sulla città illuminata che da sola merita la salita! La fame si fa chimica e l’unico ristorante aperto è un po’ di alto livello, ma non avendo alternativa decido di provarlo.
Intorno a me la ricca Almaty con gente vestita bene, signore in tiro, accompagnamento musicale locale… a fatica mi faccio capire con la cameriera che parla uno stentato inglese ed ordino subito il piatto tipico.. lo Beshparmak, uno spezzatino di carne di montone passato con cipolle patate e servito sopra un letto di pasta e brodo.
Nonostante non sia leggero, il piatto è saporito e dopo un giorno di viaggio senza pasto completo lo finisco tutto; poi al momento di pagare rimango sorpreso dal costo molto basso della cena e inizio anche a capire il livello del costo della vita che per noi è estremamente conveniente.

Le prime ore in Almaty mi hanno già fatto passare i soliti dubbi che mi passano per la testa prima di ogni viaggio.
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda geom.Calboni » 13/09/2017, 10:57

obe ha scritto:Spazi aperti infiniti, dune di sabbia, montagne, canyon, vallate con laghi e fiumi, villaggi sperduti, strade sterrate, ore e ore di viaggio nel nulla, un popolo sorridente e curioso, la capitale sempre più grande e strana..

Esattamente quello che ricordo io del Kazakhstan.
E, quando penso al nulla, ho sempre il ricordo delle circa 12 ore e più di viaggio nella steppa riasalendo verso nord, verso gli Altai.
Il nulla, difficile da spiegare ma io l' ho visto. Ed è stata una esperienza bellissima.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda Leia74 » 13/09/2017, 11:20

Carne di montone.... il pasto quotidiano anche in Mongolia! Buona ma dopo 2 settimane iniziava a nauseare, in Kazakhstan c'e' piu' varieta'?
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda flyingsoul » 14/09/2017, 10:43

spero tu abbia fatto una puntatina anche a Bishkek, giusto per sfondare la frontiera del Kirghizistan (o chirghisia?) che è a due passi da almaty e non necessita di alcun visto per i cittadini UE
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda obe » 14/09/2017, 11:08

geom.Calboni ha scritto:
obe ha scritto:Spazi aperti infiniti, dune di sabbia, montagne, canyon, vallate con laghi e fiumi, villaggi sperduti, strade sterrate, ore e ore di viaggio nel nulla, un popolo sorridente e curioso, la capitale sempre più grande e strana..

Esattamente quello che ricordo io del Kazakhstan.
E, quando penso al nulla, ho sempre il ricordo delle circa 12 ore e più di viaggio nella steppa riasalendo verso nord, verso gli Altai.
Il nulla, difficile da spiegare ma io l' ho visto. Ed è stata una esperienza bellissima.


Hai ragione Luca, il nulla è la cosa che più mi ha colpito.. difficilissimo spiegarlo, ma quelle ore mi hanno regalato una serenità assoluta.

Leia74 ha scritto:Carne di montone.... il pasto quotidiano anche in Mongolia! Buona ma dopo 2 settimane iniziava a nauseare, in Kazakhstan c'e' piu' varieta'?


Per la carne di montone.. diciamo che anche qui la vita per i vegetariani è difficile.. zuppa di carne, montone, pecora, manzo, spiedini alla griglia ..forse un po’ più varia ma tutto a base di carne.
Di positivo che essendo estate c’era anche parecchia verdura e le insalate non mancavano

flyingsoul ha scritto:spero tu abbia fatto una puntatina anche a Bishkek, giusto per sfondare la frontiera del Kirghizistan (o chirghisia?) che è a due passi da almaty e non necessita di alcun visto per i cittadini UE


E no, non ho sfondato la frontiera, ma mi sono dedicato al solo Kazakistan
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda obe » 14/09/2017, 11:09

18 agosto

Il primo giorno ad Almaty lo dedico alla scoperta delle montagne più vicine e più accessibili.
Mi sveglio con un bel cielo limpido e a colazione torno a prendere i cari blily con marmellata, cibo che mi riporta alla transiberiana dello scorso anno.

Dalla città, per un costo irrisorio, prendo un taxi che mi porta fino a Medeu, la località da cui parte la cabinovia che mi porterà verso le alte vette.
Rimango subito sorpreso dalla modernità degli impianti e la vista sulle vallate mi fa comprendere come questa zona stia diventando un importante centro turistico con case in ristrutturazione, hotel in costruzione, nuovi impianti per sciare.. insomma l’impressione è che la direzione presa sia quella e del resto si era candidata per le olimpiadi invernali del 2022.

Dopo una buona mezz’ora di vista dalla gondola arrivo a Shymbulak che è il complesso turistico principale; qui trovo alcuni hotel, un paio di ristoranti, giochi per bambini e strutture per il noleggio di sci.
Mi fermo giusto il tempo di curiosare un po’ e godermi la vista della città dall’alto per poi prendere la seconda e la terza cabinovia che mi porteranno fino 3.200 mt.
Salendo il paesaggio muta, il verde lascia il posto ai sassi ed alle rocce e soprattutto il tempo cambia, visto che entro in mezzo alle nuvole ed alla nebbia.
Quando esco in cima una botta di vento freddo mi da il benvenuto e intorno a me sembra ci sia un’enorme piscina fatta di nuvole.
L’idea iniziale era di andare fino al ghiacciaio Bogdanovich, ma l’itinerario non è segnato e soprattutto con la nebbia il rischio di perdersi è alto; così decido di andare fino alla cima Shymbulak che ha un sentiero meglio tracciato.
La camminata non è impegnativa e per fortuna il vento sposta continuamente le nuvole e mi consente di vedere le tante vette circostanti, alcune con ancora la neve, e la vallata sottostante.
Passo alcune ore alternando camminate a soste.. qui sopra i 3000 mt è quasi tutto rocce e sassi, piccoli laghetti nati dallo scioglimento dei ghiacciai, fiori che resistono al freddo, silenzio totale interrotto solo dal rumore dell’acqua che scorre sotto le rocce, pochi turisti che si muovono sulla poca neve rimasta.. insomma, mi godo una bella giornata di stacco totale dalla frenesia giornaliera.

Tornado verso il punto d’arrivo della gondola mi fermo a pranzo al bar-rifugio.. una tazza di caffè caldo e un panino mentre sfoglio il giornale locale “la gazzetta” prima di fare alcune foto immerso nella nebbia che è tornata a coprire il tutto.
La discesa verso Shymbulak fa riapparire il sole e il verde sulle montagne circostanti e quando arrivo a Medeu vado a visitare il complesso sportivo che d’inverno diventa una delle più importanti piste di pattinaggio mentre in questo momento è sede delle prove del festival della canzone asiatica (una specie di nostro festivalbar) che si terrà nel w.end.
Un paio di foto con le statue dei pattinatori al di fuori dello stadio, la curiosità nell’osservare la gente con i volti dai tratti asiatici (tante famiglie con bambini che si sono presi una giornata di riposo) e poi rientro in un affollato autobus ad Almaty (dove il controllore dei biglietti chiama le fermate a voce e non consente a nessuno di non pagare la corsa).

Il sole inizia a nascondersi dietro le montagne ma, visto che sono di strada, ne approfitto per passare per la piazza Respublika Alany; la piazza ha lo stile sovietico, ampia con intorno il municipio (puro soviet) ed il palazzo presidenziale mentre guardando verso sud si vedono le cime dei nuovi e moderni palazzi a vetro che però non coprono le cime delle montagne ancora innevate.
Intorno ci sono slogan di propaganda ed in mezzo il monumento all’indipendenza con in cima la copia dell’Uomo d’oro, il simbolo nazionale rappresentato da un antico guerriero ritrovato con un costume fatto totalmente del pregiato metallo, ed alla base la rappresentazione di alcuni momenti storici importanti per il paese.
Mentre faccio un po’ di foto mi si avvicina un giovane poliziotto e mi inizia a fare un po’ di domande sul motivo della mia visita e sul perché facessi delle foto; tranquillizzato l’agente sul fatto che fossi un turista e che non fossi lì per una rivoluzione (ha proprio chiesto così!) mi saluta gentilmente e rientro in albergo prima della serata.
Pur essendo venerdì sera non andrò alla scoperta della nightlife dato che la mattina seguente mi troverò con l’autista che mi porterà per 4 giorni tra steppa, montagne e villaggi.

Comunque a cena vado a in un ristorante georgiano (una delle mie cucine preferite al di fuori dell’Italia) e passeggio per le vie del centro; noto che è pieno di cantieri, la città si sta abbellendo ed in particolare stanno creando vie pedonali ed allargando i marciapiedi.
L’unico problema può essere la gestione dei lavori visto che di notte è poco illuminato e tutto è lasciato a metà senza troppe protezioni e qualcuno potrebbe anche cadere in buche profonde.
Evitando di caderci dentro rientro nella zona del mio hotel che è il centro della movida ed in effetti è pieno di gente alla moda; qui bevo una birra e torno a dormire.

La prima impressione su Almaty è di una città tranquilla, abbastanza vecchio stampo che abbraccia la modernità senza rinunciare alle tradizioni; peccato solo per le nuvole in alta montagna che hanno un po’ rovinato la vista, ma che hanno creato una bella e diversa ambientazione.
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda geom.Calboni » 14/09/2017, 13:55

obe ha scritto:
flyingsoul ha scritto:spero tu abbia fatto una puntatina anche a Bishkek, giusto per sfondare la frontiera del Kirghizistan (o chirghisia?) che è a due passi da almaty e non necessita di alcun visto per i cittadini UE

E no, non ho sfondato la frontiera, ma mi sono dedicato al solo Kazakistan

E comunque sarebbe servito il visto doppia entrata per il Kazakhstan
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda flyingsoul » 16/09/2017, 5:05

obe ha scritto:Comunque a cena vado a in un ristorante georgiano (una delle mie cucine preferite al di fuori dell’Italia)

Buongustaio ;)
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda obe » 12/10/2017, 16:13

19 agosto

Da oggi parte il tour di 4 giorni nei dintorni di Almaty; il giro mi porterà a vedere tutta la zona circostante alla città attraversando luoghi poco abitati dove si alternano dune di sabbia, montagne rocciose, piccoli villaggi contadini, laghi, foreste e soprattutto steppa.. tanta steppa.

Per questo tour siamo in due e ci affidiamo a Nur, il nostro autista, che ci accoglie in tuta ed infradito e macinerà parecchi km con la sua auto.
Il primo obiettivo è arrivare al parco nazionale Altyn Emel ed uscendo dalla città inizio a vedere una Almaty diversa dal centro.. case in legno, negozietti, venditori ambulanti.. insomma ecco quello che mi aspettavo di trovare arrivando qui.
I km non sono pochi e così mi posso godere quello che il paesaggio offre; si alternano campi coltivati, steppa color rossastro, orizzonte intervallato solo da pali della luce o da qualche cavallo che in solitaria attraversa la strada.
Costeggiamo anche il lago Kapchagay e la cittadina assomiglia a una piccola Las Vegas con tanti casinò e dove l’autista ci dice che è possibile anche vendere la propria auto in 5 minuti.
I villaggi che attraversiamo sono così distanti da Almaty… le strade poco asfaltate, case basse a un piano, gente che usa cavalli come mezzo di trasporto, una casa con fuori la griglia che diventa un autogrill improvvisato, manifesti di propaganda dove il presidente è in bella vista tra campi coltivati o nelle scuole con bambini sorridenti..
Insomma anche se le ore in auto non sono poche i punti interessanti sono parecchi e tra pascoli liberi e montagne in lontananza mi immagino di vedere Gengis khan che cavalca veloce verso occidente

Verso mezzogiorno arriviamo nel paesino dove dormiremo; qualche casa è stata trasformata in un mini b&b (particolari gli interni con tappeti e pomposi lampadari economici), c’è un minimarket, una mini moschea ma per il resto è tutto reale, originario.
Pranziamo con quello che sarà una costante in questi giorni.. zuppa con verdura e carne stufata per poi ripartire in direzione delle Singing Dune, la nostra prima tappa.

Il bello del nostro giro è che Nur, durante le visite dei punti d’interesse, sta in macchina a riposare, dandoci solo un orario totalmente indicativo di ripartenza e lasciandoci totale libertà su come e quanto visitare i posti che ci interessano.
Già solo l’arrivo alle dune di sabbia è spettacolare, strada sterrata.. montagne.. il nulla intorno a noi
Le dune sono praticamente delle colline che nel corso degli anni sono diventate totalmente di sabbia, è come un deserto in mezzo alla steppa; la salita devo ammettere è abbastanza faticosa ma tra soste per foto o semplicemente per godersi il tutto ci si riesce senza troppi problemi.
In cima poi, in lontananza, si vede un fiume e il verde intorno che è così in contrasto e poi il continuo Sali e scendi affondando i piedi nella sabbia; a distanza di mesi è una delle cose più belle che ricordo.

Passiamo qui 3 ore e passa e il momento più divertente è quando ci mettiamo seduti e per scendere ci trasciniamo sulla sabbia (un po’ come scendere con il bob sulla neve) e sentiamo che il movimento genera un rumore tipo musica.
Ovviamente in fondo siamo pieni di sabbia ma ci ridiamo su. Intorno si vede questa steppa piena di piccole lucertole che si mimetizzano tra piante secche che sembrano morte ma che in realtà non lo sono
Rientriamo con il sole che tramonta, al check point d’uscita il padre ha lasciato il posto al giovane figlio di 10 anni vestito da poliziotto, ed arrivati al paese, dopo un paio di birre con l’autista e per cena ovviamente carne stufata con verdure vado a dormire soddisfatto di questo primo giorno
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda geom.Calboni » 13/10/2017, 8:49

obe ha scritto: il momento più divertente è quando ci mettiamo seduti e per scendere ci trasciniamo sulla sabbia (un po’ come scendere con il bob sulla neve) e sentiamo che il movimento genera un rumore tipo musica.
Ovviamente in fondo siamo pieni di sabbia ma ci ridiamo su.

Mi ricorda la mia esperienza nel deserto del Wadi Rum in Giordania :)

Inaspettate (non nel senso che non lo sapevo ma per il fatto che uno non se l' immagina in quella zona ed in mezzo alla "steppa") dune di sabbia le ho viste la settimana scorsa in Dagestan, dove in generale nella parte non montagnosa il paesaggio mi ha parecchio ricordato il Kazakhstan appunto.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda Leia74 » 13/10/2017, 9:18

A me invece ricorda la Mongolia :D
Come avete trovato questo Nur e come avete organizzato il giro di 4 giorni?
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda obe » 16/10/2017, 12:48

Leia74 ha scritto:A me invece ricorda la Mongolia :D
Come avete trovato questo Nur e come avete organizzato il giro di 4 giorni?


L’organizzazione del tour è partita dal mio input.. cioè erano le cose che volevo visitare al di fuori di Almaty e per le quali cercavo un tour, anche condiviso.
L’idea iniziare era di farla in due parti rientrando ad Almaty, ma poi una volta contattato l’autista, ci ha proposto di farlo in un unico viaggio per risparmiare km (alla fine era inutile rientrare due volte perdendo tempo)

Per quanto riguarda Nur, l’ha trovato la ragazza con cui viaggiavo tramite un’agenzia russa. L’autista l’avevo trovato anche su siti inglese ma i prezzi erano anche 3 volte superiori.
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda obe » 16/10/2017, 12:49

20 agosto

Ci svegliamo presto, anche oggi dobbiamo fare parecchi km e la giornata sarà bella intensa.
Prima tappa sono la montagne Aktau e ci mettiamo un paio d’ore di strade sterrate e abbastanza accidentate per arrivarci.
Anche qui il paesaggio rende comunque il viaggio poco noioso e, attraversando i pochi villaggi, ci capita di trovarsi i soliti cavalli liberi di girare o vecchie lada o cannoni trasportati da trattori.
Arrivati e vengo subito colpito dai colori differenti delle rocce e dalle strane forme che mi ricordano un po’ quelle viste in Australia.
Mentre l’autista riposa, camminiamo in solitaria seguendo il letto di un fiume in secca osservando le forme arrotondate e levigate dal vento con i diversi colori che sembrano un po’ una tavolozza di un pittore.. prima il rosso, poi il giallo paglierino e poi quel verde/bianco.
Con noi ci sono solamente lucertole ed alcuni strani animali che sembrano scoiattoli che si nascono nelle loro tane al nostro passaggio
Staremo qui circa due ore sotto un gran caldo (e non oso immaginare in piena estate con 45° o d’inverno con la neve) prima di rientrare al b&b dove pranzeremo con una buona zuppa di verdure e carne con riso speziato.

La seconda tappa è il Charyn Canyon, forse uno dei posti più famosi e pubblicizzati della zona, tanto che sono molto frequenti anche tour in giornata da Almaty.
Le ore per arrivarci passano senza fretta; il nulla intorno a noi dà serenità, solo ogni tanto spunta una rotonda che chissà a cosa serve oppure una pompa di benzina… quella in cui ci fermiamo noi è gestita da un’anziana signora, scialle in testa, denti d’oro che si evidenziano quando ci sorride.
A metà strada incrociamo una nuovissima superstrada a più corsie, Nur ci segnala che il confine con la Cina è a pochi km e che la strada è stata costruita dal loro governo per portare gente e soprattutto tir nella zona “no tax” aperta dopo un accordo tra i due governi.

Il Canyon è veramente bello.. più largo di quel che pensavo e con una bella passeggiata si può arrivare fino al fiume che scorre in fondo.
Le rocce dalle forme strane (tipo quella che sembra una rana), i colori molto più accesi di quelli visti finora; in fondo c’è mini eco-lodge con molte Yurta, gli alloggi che erano usate dalle popolazioni nomadi e che finora vedo solo piazzate ad uso turistico, dove trovano alloggio un gruppo di motociclisti italiani.
Il Canyon però da il suo meglio una volta tornati in cima, anche il forte vento non condiziona il tutto, e tra l’altro per arrivarci usiamo un sentiero non molto battuto e con l’adrenalina che una scalata un pochino rischiosa può regalare.
Però alla fine è stata molto divertente e la vista dalla cima è spettacolare, con gli spuntoni delle rocce che disegnano forme particolari che giocano con l’orizzonte.. poi la vista verso il basso, lungo i sentieri e tutto quello che il vento e l’acqua hanno lavorato nel corso degli anni.

Lasciato il canyon continuiamo verso Saty, piccolo villaggio dove dormiremo per due notti in un'altra casa che ha adibito un paio di stanze a camere per ospiti.
Questa zona è totalmente differente da quella vista in questi giorni, il verde incomincia a farsi più costante, si vede qualche mucca al pascolo, le montagne in lontananza tornano ad essere aspre e più alte.
Nonostante il bellissimo tramonto la strada è pesante, è tutto in rifacimento/costruzione e con la macchina si balla più che ai baracconi.

Una volta arrivati però è bello immergersi nella vita locale, intorno alla tavola preparata dalla padrona di casa (sarà poi uno dei posti dove ho mangiato meglio in questi giorni, cucina casalinga come quella di mia nonna.. carne molto saporita e verdure del proprio orto), ci si trova a confrontarsi con gente del posto, a bere birra con russi in tuta prima di andare a dormire per recuperare le energie per la giornata seguente


21 agosto

Siamo al terzo giorno di tour e questa parte di Kazakistan mi fa riportare con la testa alle mie zone; infatti è totalmente differente da quanto fatto in questi giorni con montagne, laghi e verde, tanto verde.

Il programma è una passeggiata in solitaria tra i due laghi Kolsay. La camminata sarà piacevole ma non così leggera visto che alla fine saranno 14 km con parecchio dislivello e quasi 7 ore di cammino.
Però, anche se simile alle mie montagne, ci stava un bel ritorno al fresco; poi il colore blu acceso dei laghi, i pini, il verde sulle montagne a strapiombo.. e arrivato al secondo lago, che praticamente è sul confine con il Kirghizistan, con i tronchi in acqua e la sosta rilassante a bordo lago mi rilasso prendendo il sole mangiando il pranzo al sacco composto da grano saraceno e sandwich con formaggio russo (quindi insapore)
Il sentiero è ben segnato poi non è raro incrociare poliziotti a cavallo (che con la loro cacca aiutano a segnarlo meglio) o altri escursionisti che magari rientrano dopo una notte in tenda.

Rientrando alla casa passiamo in auto attraverso il mini villaggio.. incrociamo gente che gira a cavallo tra strade in costruzione, auto guidate da bambini di 10 anni, famiglie che fanno camping improvvisati senza essere limitati a particolari zone.. insomma, tutto intorno è abbastanza selvaggio e al naturale senza turismo iper costruito.
E sono anche contento che i miei soldi vanno direttamente a queste famiglie senza arricchire agenzie turistiche internazionali che tendono a sfruttare i luoghi facendo ritornare poco nei territori
Rientrato alla casa che ci ospita, dopo la classica sosta birra con snack al formaggio salato, la signora prepara un agnello con patate spettacolari e la serata la passo a parlare con gli altri ospiti che con grande sorpresa sono una famiglia di italiani di Torino
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda Leia74 » 16/10/2017, 14:08

Ma... foto no? :P
Le mie foto:
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda obe » 18/10/2017, 19:54

Leia74 ha scritto:Ma... foto no? :P

Ho caricato le prime sul blog ;)
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda obe » 19/10/2017, 12:08

22 agosto

Siamo pronti a tornare ad Almaty dopo 4 giornate veramente belle e differenti tra loro, ma prima di arrivare in città abbiamo la possibilità di gustarci le ultime cose.

Dopo una ricca colazione con burro e marmellata fatti in casa da mangiare con gnocco fritto, andiamo a vedere il lago Kaindy, che si differenzia dagli altri per la presenza di alcuni alberi al suo interno, che lo rendono molto fotografico con questi tronchi che spuntano dal mezzo delle acque.
La camminata intorno alla sua riva la concludiamo camminando attraverso il fiume che si butta nel lago arrivando fino alle rocce che delimitano il lago; l’acqua è gelata.. e per poco non perdo l’uso dei piedi per pochi minuti al suo interno.

Il ritorno al villaggio è su strade alternative con passaggi in mezzo ai fiumi con l’auto che mi riporta alla menta vecchia pubblicità della Camel Trophy.
Abbiamo tempo anche di passeggiare nel paesino di Saty.. notiamo la piccola moschea (qui poi in generale noto un islam moderato, con le donne che indossano un copricapo, spesso colorato, che non copre totalmente), alcune yurta per turisti, le case con al di fuori le palle di fieno giganti per l’inverno, i prati dove pascolano pecore, tori, mucche, cavalli totalmente liberi.. e poi il fiume color ghiaccio con intorno le piante di berries arancioni.

Il pomeriggio invece sarà di ore di strada nel nulla per rientrare ad Almaty con un rientro il botto… non solo nel senso figurato, visto che ad un 50ina di km all’arrivo, scoppia il radiatore dell’auto e quindi per fare i restanti km dobbiamo fermarci a più riprese per ricaricarlo d’acqua..
Ovviamente arriviamo quando ormai è buio e stanchissimi però Nur, per il disguido dell’auto, ci offre una pizza nel locale gestito da sua moglie.. alla fine, non sarà stata come quella nostrana, ma una pizza si mangia sempre volentieri.

23 agosto

Dopo tanti giorni in giro finalmente torniamo a fare base ad Almaty dove diventa piacevole farsi anche cullare dalle comodità che offre; infatti prima cosa che faccio appena sveglio è quella di andare al solito posto per fare colazione a base di bliny e succo di melograno.

La giornata prevedeva la visita del Big Almaty Lake con successiva scalata del Big Almaty Pick, però i lavori in corso sulle strade rendono impossibile arrivare fino all’osservatorio Tieh Shan e di conseguenza scalare la montagna; personalmente ritengo un po’ assurdo andare solo a fare una passeggiata intorno al lago e così parlando con Nur gli proponiamo di andare nella zona poco ad est, intorno a Talgar.
Ci troviamo con lui verso le 9 e, con un radiatore nuovo da testare, procediamo lentamente… uscendo dalla città colgo altri aspetti di vita quotidiana come il gran traffico a tutte le ore, le persone ferme che chiedono un passaggio, le fermate degli autobus molto particolari, le tante auto ferme per riparazioni e i chioschi di venditori di frutta fermi a bordo strada.

Il primo stop è l’Issyk Lake che, pur essendo simile agli altri visti precedentemente, è piacevole per il solito colore molto acceso dell’acqua e per il contorno con strutture per camping un po’ datate e la barchetta che porta i bambini a fare un giro.
Ma il punto forte è stato il giro successivo… soprattutto la salita verso l’osservatorio astronomico sovietico Assy, ormai dismesso da anni ma in una posizione magnifica; la salita poi è su strade sterrate assurde che costeggiano rocce cadute chissà quando che rende il tutto un vero on-the-road.
Saliamo in cima solo dopo aver pagato una mazzetta per passare e le vallate in cui entriamo sono spettacolari; sono ampie, verdi, con le vette distanti, i pascoli di cavalli con di fianco le vere yurta.. e poi in cima, l’aria fredda, le nuvole, la struttura dalla forma particolare un po’ dismessa che fa molto soviet e anche film di james bond… con un gruppo di aquile che controlla il territorio sopra di noi.
Sarà uno dei posti più magici di questi giorni.

Tornando accostiamo a bordo del fiume e ci facciamo una bella grigliata tra spiedini di carne, funghi, verdura e pane.. una gran mangiata che mi porterà anche a saltare la cena.
Prima di rientrare in città sosta anche per vedere una delle cascate presenti nel parco e arriviamo ad Almaty con un tramonto rosso fuoco e contento per questo tour inaspettato ma molto bello.

Alla sera la città non ha molto da offrire, non è w.end e la gente in giro è poca e quasi tutta al ristorante o sulla collina; non esistono piazze o strade pedonali dove poter fare una passeggiata anche se quest’ultime sono in costruzione.
Così si iniziano a preparare i bagagli visto che domani sera è programmato il treno per Astana, la capitale famosa per i suoi palazzi dalla forme assurde.
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda Leia74 » 19/10/2017, 12:37

Viste le foto! Bello!!!
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda geom.Calboni » 23/10/2017, 8:56

E' il Kazakhstan che è spettacolare... ;) :)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda obe » 24/10/2017, 10:57

24 agosto

Finalmente dopo tanto girovagare arriva il momento di curiosare e scoprire Almaty.

La sveglia suonerà comunque non troppo presto e per colazione non posso che tornare a mangiare i soliti bliny; fa abbastanza caldo, però è fin piacevole ed il tanto verde presente in città aiuta a rinfrescare.

Passeggiando verso il centro, dopo aver costeggiato il teatro ed il municipio, si notano i tanti lavori in corso per creare quel percorso pedonale che consentirà alla gente di fare una bella passeggiata al riparo dal traffico cittadino; il primo punto d’interesse visitato è il mercato centrale che trovo molto ordinato e pulito, con le diverse pietanze in vendita ben settorizzate e con cartelli che indirizzano la gente che ci entra per le prime volte.

Si passeggia tra carne (parecchia quella di cavallo), frutta, verdura, spezie e formaggio.. tanto formaggio; ci sono anche alcune mele, frutto che caratterizza la zona tanto che poco distante dal mercato è presente una statua di una mela gigante ed anche una fermata della metro ha uno specchio con il suo dipinto.
Tra l’altro la cosa mi riporta all’expo di due anni fa, dove al padiglione del Kazakistan c’erano queste mele giganti.

Dopo aver fatto qualche acquisto, prima di uscire, vengo richiamato dal poliziotto perché ho fatto delle foto e si prosegue al vicino parco Panfilov, dove è presente il memoriale per i caduti nella seconda guerra mondiale (in pieno stile soviet) e la cattedrale Zenkov, costruita quasi esclusivamente in legno (si narra che anche i chiodi in origine erano di questo materiale).
Oggi la chiesa è in ristrutturazione però al suo esterno richiama sempre i soliti piccioni e giochi per bambini.

Dopo un succo di melograno è il momento della vicina moschea che trovo nuova, grande e comunque frequentata anche se è giornata lavorativa; all’interno ci sono due settori separati per uomini e donne.. quello per gli uomini è ampio, luminoso e colorato.. mentre quello per le donne è piccolino e buio.

Il tempo è tiranno e il treno partirà alle 5 e mezza, quindi rimane spazio solo per visitare la nuovissima metro cittadina.
Riusciamo a fare solo le 3 fermate più strane perché le corse non sono frequenti (una media di 10 minuti di attesa) ma la particolarità è che sono molto differenti tra loro
La fermata Alatau con questi murales a mosaico di piastrelle piccoline che rappresentano la popolazione kazaka e momenti di vita passata e moderna; la fermata Almaty dove sono rappresentate le mele e dove il presidente è fotografato in mezzo ad una piantagione sorridente e felice ed infine la fermata Baikonur, tutta a piastrelle blu e bianche che formano quasi un tunnel e la rendono molto futuristica.
Oltre a questo è bello vedere come i ragazzi usano gli interni della metro come punto di ritrovo dove guardare la tv al fresco.

L’arrivo in stazione mi riporta indietro di un anno, al mio viaggio in Transiberiana, e dopo aver preso comodamente spazio al mio posto riesco finalmente a rilassarmi.
Anche se i primi momenti del viaggio saranno abbastanza “movimentati”.. prima scopriamo delle buste strane nel nostro compartimento che il giovane dipendente ci chiede se gentilmente possiamo tenere nascoste in quanto sono sue e non può trasportare cose private e poi, sempre grazie a lui, scopro che in Kazakistan sui treni non si può bere alcolici, ed io mi ero già aperto la mia birra che nascondo in attesa del passaggio di controllo della polizia.
Superato il controllo documenti, finalmente ci si rilassa, assaggio il famoso latte di cavallo (molto acido), il formaggio di cammello e finisco la mia birra mangiando il sandwich comprato poco prima.

Ormai Almaty è chiusa, la città in se non ha molto da offrire al contrario delle zone intorno che sono spettacolari e ancora selvagge… ora nuova avventura, l’avveniristica capitale Astana ci aspetta.
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Re: Kazakistan? o Kazakhstan?

Messaggioda Leia74 » 24/10/2017, 11:43

Quindi al mercato non si possono fare foto? E il poliziotto che ti ha detto? Hai dovuto cancellarle?
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