Olimpiadi finite, giusto ritornare sull'argomento.
Che piaccia o non piaccia lo sport e' anche politica a questi livelli. E' diverso dallo sport di tutti i giorni che pratichiamo noi sportivi. riporto lo stesso commento che ho fatto ieri ad un post sui risultati del medagliere:
Per la Russia grande vittoria e' appunto quella olimpica, dove si e' salvata la baracca grazie alle abilita' diplomatiche del Presidente presente ed aggangiato ovunque in ogni campo.
La Russia seppur falciata resta alta in graduatoria nel medagliere. I giochi olimpici sono sempre politica
mi piacciono anche per questo, visto che seguo sempre con interesse anche gli eventi di politica estera
Si e' visto anche nella maratona maschile dove l'atleta etiope ieri ha fatto il gesto delle manette ma il commentatore Rai non l'ha compreso e saputo spiegare ai telespettatori nella diretta. Questo in protesta ad un regime locale supportato dagli Stati Uniti sul quale il gruppo contrapposto guidato dalla Cina sta facendo pressioni aiutando i dissidenti a scendere in piazza.
Se la politica non ci entrasse non si capirebbe perche' atleti di altre nazioni abbiano potuto partecipare seppur pizzicati in precedenza, idem federazioni sospette tipo il Kenya, mentre tanti atleti russi sono stati esclusi seppur mai positivi semplicemente in conseguenza della squalifica collettiva della federazione nazionale. Non vi e' tutta questa differenza neanche tra il nuotatore Phelps ed un' Efimova fischiata. E Phelps col la pipa da crack in video mi sembra che molti l'abbiano dimenticato, anzi viene esaltato e lui stesso si mette sul pulpito a lanciare sentenze.
Se la Russia acquisira' potere nella federazione di atletica e le altre dove e' stata danneggiata a suo turno restituira' il colpo in futuro e danneggera' i suoi rivali. Ma la cosa sta gia' avvennendo con la federazione britannica.
Gran Bretagna ovviamente avvantaggiata dalla squalifica russa ed ha un risultato immediato in medaglie sonanti ( e soldi annessi ). Risultati mai raggiunti ed irraggiungibili con una Russia al completo. Il presidente della federazione di atletica internazionale e' ovviamente un britannico, gia' capo organizzatore di Londra 2012, e la Russia va fuori.
Il presidente della scherma e' Usmanov e qui la Russia resta e puo' gareggiare.
Gran Bretagna che spinge anche per la sottrazione dei mondial di calcio del 2018 alla Russia e propone la riassegnazione degli stessi all'Inghilterra, sconfitta dai russi al ballottaggio della Fifa e a cui gli Usa tirarono la volata ritirando la candidatura da accordo di scambio coi britannici che avrebbero appoggiato in conseguenza gli americani per il 2022 ( ma furono sconfitti dal Qatar ). Ma sono le solite tarantelle olimpiche e di politica sportiva generale.
Comunque tempo al tempo....una guerra sportiva ben lontana dal concludersi, riprendendo gli scandali che non escono poiche' stoppati come dicevo mesi fa riecco appunto il caso britannico anche riguardo le eccellenze del ciclismo su pista, il caso Farah dell'atletica e la campionessa ciclista britannica femminile che salta i controlli sparendo..un po' come l'americano di 42 anni che vinse clamorasamente la Vuelta Espana 2013 sottraendola al nostro Nibali, tuttora impunito.