"Welcome to Iran"

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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda obe » 18/12/2017, 12:58

Ore 20.00
In attesa di cena con anche questa giornata che sta volgendo al termine; comunque alla fine Yazd mi ha già riempito una giornata e mezza.

Dopo la corta siesta post pranzo vado finalmente alla palestra Zurkhaneh; avevo letto di questo “sport” su una rivista dedicata all’Iran e mi aveva incuriosito.
L’edificio a cupola è all’interno di una vecchia cisterna dell’acqua con alle pareti disegni rappresentativi e foto o ritratti dei vecchi campioni; il mezzo c’è uno spazio circolare e gli atleti eseguono diversi esercizi accompagnati da un tipo che suona un tamburo e che canta.
Gli esercizi sono diversi, in particolare quelli in cui devono ruotare su se stessi fino a quando non sbandano e quelli in cui devono usare delle mazze circolari.
Finito l’allenamento mi rimane quell’impressione che sia un misto di preghiera, ballo ed attività fisica; poi vedere i più anziani che giusto simulano le mosse ma già contenti di stare nel gruppo.

Finito l’allenamento mi siedo in piazza, le luci la illuminano ed osservo il via vai di gente.. parlo con due ragazzi afgani e ricevo i soliti saluti di benvenuto da diverse persone mentre cammino.
Comunque ora che ho finito il mio Chelo Kebab con riso e yogurt alla menta posso dire come questi giorni di festa religiosi siano sentiti.. le moschee sono tutte piene, la gente partecipa volentieri anche perché di altre attività serali c’è giusto un po’ di shopping nei negozietti o una passeggiata in piazza.

Ultima cosa un po’ sarcastica, io sono convinto che se vuoi farli fuori, gli iraniani, non servano armi.. con tutto lo zucchero che usano (dolci, bevande, tè) lo fanno già da soli

Ps2 .a cena ho trovato una coppia di serbi con bambino che a Teheran erano nel mio stesso hotel, alla fine l’itinerario base è questo, poi uno aggiunge o toglie giorni, ma è facile ritrovarsi ed anche scambiare due parole con facce che ormai ti sembrano famigliari.
Ora vado in hotel, preparo per domani e mi butto a letto.

29 settembre
15.30

Appena rientrato dal giro fuori Yazd, 6 ore veramente interessanti girando per i paesini poco distanti dalla città.
Comunque ieri quando pensavo che la serata fosse finita ecco che tutto si ribalta e diventa interessante.. prima sul rooftop del ristorante incontro un gruppo di 4 ragazze e un ragazzo che erano lì per fare delle foto ed alla fine si fanno le classiche due parole, tante risate, discorsi sul cibo e sui vestiti e si chiude con il classico selfie di gruppo.
Poi, in una piazzetta davanti all’ingresso del mio hotel, era strapieno di persone, un continuo flusso di gente che andava a prendere il cibo gratis (una zuppa) servita in una cucina lì vicino.. (ho visto anche il record di persone su moto -in 4 .. padre, 2 figli e madre che teneva le zuppe con le due mani); qui c’era un bambino che ostacolava l’ingresso della mia porta ed così inizio a gironzolare fino a quando non si avvicina la famiglia della casa di fianco e curiosa mi chiede se avevo bisogno di qualcosa.
Appena dico che vengo dall’Italia il padre, che commercia tessuti, impazzisce e vengo circondato dalle ragazze della famiglia che parlano inglese.
Dopo le classiche domande, le giovani si sbottonano un po’ ed iniziano a lamentarsi delle regole attuali, dell’hijab obbligatorio, del governo e della depressione economica del paese.
Alla fine della festa vengo invitato per a casa e al suo interno trovo tutta la famiglia al completo, una 30ina di persone.. chi mangia, chi gioca, chi fuma. Io sono un po’ al centro delle attenzioni e mi offrono torta e tè.. le donne di una certa età mi chiedono se sono sposato e tutti prendono in giro la giovane con cui parlavo di più come se fossi il suo promesso fidanzato.
Rientro a mezzanotte con nella mia memoria un'altra serata a sorpresa .. chi l’avrebbe mai detto?
A volte sorge il dubbio che sia come nell’Unione Sovietica dove gli stranieri venivano invitati in finte famiglie per far vedere quanto fossero felici ma poi la spontaneità e la gentilezza non si possono costruire e quindi questi dubbi cadono subito.

Nel tour di oggi sono andato a Chak Chak, Meybod e Kharanaq e si vede che è venerdì ed è festa; tutto è chiuso e la cosa andrà avanti fino a domenica.
Per muovermi non avendo trovato tour da condividere, ho optato per un auto privata che comunque mi è costata poco per i nostri canoni.
Prima tappa sarà Kharanaq che è un piccolo storico paesino che è totalmente disabitato (solo un signore anziano ci abita ancora) con le case sono quasi tutte a pezzi, fatte di terra essiccata e con la torre della moschea ancora in piedi.
Sembra incredibile camminare sui tetti che non sai come reggano e guardarsi intorno con le piante di pistacchio che vengono coltivate nei campi vicini.
Poi il contrasto tra questo parte antica tenuta come era con accatta la parte moderna ed abitata in totale contrapposizione tra nuovo e vecchio.. tanto che mi chiedo perché, a differenza di Abyaneh, non abbiano ristrutturato le vecchie case.

I trasferimenti sono semplici, le strade in generale sono ben tenute, intorno ci sono le classiche montagne, intravedo un qanat e niente di più.
Chak Chak invece non mi ha entusiasmato, bella la posizione incastrata in mezzo alle rocce ma arrivare fin qui e fare la salita a piedi per vedere un goccio d’acqua che scende con una croce e un porta candele..
Però la gente sembra apprezzare tanto che il gruppo che trovo prima di me non si limita in selfie senza fine.

Meybod al contrario mi è piaciuta molto; è più grande e ha un antico castello costruito con lo stesso materiale delle case e poi è l’unico punto che si eleva sulla città e dalla sua cima si può controllare tutto l’orizzonte e quindi la vista è molto bella.
Camminandoci al suo interno conosco una famiglia di Teheran in vacanza, uno è tifossimo della Juve (ma come si fa??) e mentre parlo con i più giovani la madre ci riprende con il cellulare, quando ci salutiamo tutti mi salutano con affetto e con il solito selfie tutti insieme.
Dopo il castello giro per la città andando a vedere l’antica ghiacciaia (molto bella e incredibile immaginare come possa venire conservato il ghiaccio qui) e la torre dei piccioni.

Che dire? È un giro che non tutti fanno ma se si ha tempo lo consiglio anche per non vedere solo le grandi città ma anche i posti un po’ più piccoli.
Alla fine, alla lunga, Yazd mi ha conquistato, bel posto e bellissima gente
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda Lebowski » 20/12/2017, 16:45

Ho visto le foto e ho scoperto che un dolce che mangiai là era lo yogurt allo zafferano. E non mi piacque per nulla.
In generale anche gli altri dolci non incontrarono i miei gusti, gaz e gelato a parte, e dopo un po' li evitai. Non erano dolci abbastanza.
La marmellata di carote l'hai provata? E' un'altra cosa che invece mi piacque.

Già so che, come a me, la cucina persiana... uhmm... così, così.

Mi fa piacere che Yazd poi ti sia piaciuta, le opinioni più o meno convergono: rimane quella dove le persone sono ancora più disponibili e curiose.
A volte sei tu che mangi l'orso e a volte è l'orso che mangia te. (lo Straniero)
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda obe » 02/01/2018, 18:35

30 settembre

Ore 11

Una cosa che voglio anticipare sui posti dove dormire; qui a Yazd ho pernottato al più famoso silk Road Hotel e sui servizi offerti non posso dire nulla di negativo però ha quel non so che, quel modo di fare, un’accoglienza poco naturale che evidenzia il fatto che sono i leader turistici in città.. non so se ci tornerei.
Ora sono sul bus che mi porterà a Shiraz, alla fine nonostante la giornata di festa si viaggia in cui tutto è chiuso almeno il trasferimento riesco a farlo.. per fortuna, anche perché sono qui dopo una corsa assurda

Dovendo partire alle 10.30 faccio colazione con due ragazze polacche conosciute ieri sera e poi 45 minuti prima della partenza chiedo un taxi per arrivare alla stazione degli autobus.. peccato che non avevo considerato la processione e rimango bloccato nel traffico per parecchio tempo.

Passo da “me la prendo con calma” a “ora rimango a piedi” e così mentre guardo l’orologio in continuazione stimolo il taxista a spingere sull’acceleratore; lui sembra raikkonen dei bei tempi ma arriviamo alle 10.35.
Ormai rassegnato corro verso l’imbarco chiedendo di “shiraz” fino a quando non scopro che in questi casi l’autista aspetta un 15 minuti se vede che manca qualcuno e mi rassereno.

Ieri sera è stata un’altra di quelle serate magiche; sono uscito verso le 4.30 e ho voluto salutare Yazd nella stessa maniera di quando sono arrivato.. perdendomi nei vicoli vicino alla prigione di Alessandro.

Passeggiando non trovo una persona che non sia vestita di nero e tutti si dirigono verso una moschea o un punto di raccolta per la celebrazione di Hussein; in un parchetto mi siedo e faccio la mia attività preferita.. guardare la gente gustandomi l’aria fresca che annuncia la sera.
Tempo qualche minuto e vengo avvicinato da una ragazza che mi offre un cioccolatino e con cui parlo una buona mezz’ora e poi un signore che in stentato inglese mi fa anche vedere la foto della sua famiglia.
Vado a vedere il tramonto nel posto della prima sera, mi sento veramente in pace con me stesso, a mio agio, pronto a dare e a ricevere ogni tipo di input positivo.
Yazd non avrà tanti bei posti da visitare ma mi ha dato la possibilità di interagire con la gente e quel profumo di terra di confine.. me la ricorderò a lungo.

Dopo il tè ceno lì, provo la zuppa del posto (Ash) che ha un gustoso retrogusto di menta e involtini vegetariani.. tutto squisito e poi condito da una vista spettacolare dominata della moschea illuminata.
Visto che il posto è piccolino mi chiedono se possono far sedere al tavolo due ragazze polacche.. ovviamente non mi rifiuto, loro sono appena arrivate e quindi passo l’ennesima cena in compagnia.
Dopo un paio d’ore con loro decido di camminare un po’ da solo e torno nella piazza centrale dove si ripete la processione che avevo già visto la prima sera.. ma la partecipazione e la gente in giro è una cosa inimmaginabile e non oso pensare a come sarà la domenica.

Ora passiamo queste ore sul bus, sarà una giornata sonnolenta, ma ci sta anche perché ieri sera era un continuo di messaggi su istragram con gli amici iraniani incontrati finora.. Shiraz è a poche ore ed una nuova avventura sta per iniziare.
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda obe » 05/01/2018, 16:55

1 ottobre
Ore 15.00 Shiraz

Pausa pranzo a Shiraz in una giornata che si sta rilevando abbastanza lunga da far passare; purtroppo è l’ultimo giorno di Ashura e quindi è veramente tutto chiuso.
A dir la verità questa mattina è stato interessante vedere la processione diurna, non solo per avere un’idea di cosa succede durante il rituale ma anche per lo spaccato di vita che lo accompagna, con la gente a bordo strada che partecipava, battendo le mani sul petto, tutti vestiti di nero, cantando o con i bambini che imitano i grandi usando tamburi giocattolo o con gruppi di signore sedute sul tappeto sul marciapiede per riposarsi senza perdersi nulla.

Però, dopo 2 ore a curiosare e passeggiare in mezzo alla folla, ne avevo abbastanza e quindi mi tocca passare il resto della giornata a zonzo, sperando che la sera si ravvivi il tutto.

Unita alla giornata di trasferimento di ieri, sono già due le giornate “perse”, una era prevista mentre oggi un po’ meno e quindi dovrò recuperare domani con una bella full immersion.

Il viaggio è stato abbastanza lungo con anche sosta pranzo in un simil-autogrill e ci mettiamo un 7 ore per arrivare; il panorama cambia solo avvicinandoci a Shiraz dove diventa un po’ più verde con anche coltivazioni di frutta e mais.. (e pensare che una volta era zona di vigneti..)

Quando esco verso le 6 di sera, la città è in piena attività per la lunga notte.. le strade affollate ed anche il ristorante più turistico è chiuso.
Passeggio è mi dà l’impressione di essere più “città” di Yazd, costeggio la fortezza con la torre che sembra che cada e poi trovo un posto dove mangiare spiedini e bere latte aromatizzato alla menta; prima di tornare in hotel mangio un gelato con faloodeh e mi mischio alla folla e quasi mi sembra di essere al carnevale di bellinzona.

Ad oggi la città non mi ha impressionato, sembra la meno bella, ma forse perché sto trovando praticamente tutto chiuso (anche i negozi e le strade deserte); poi è tutto moderno (metà anni 60) con giusto un paio di punti storici mantenuti, ha un odore di fogna costante e, a confronto delle altre, è piena di barboni e tossici per strada.

Ho provato ad andare al mausoleo di hafez, il famoso poeta, ma trovo chiuso anche quello e costeggiando il fiume in secca rientro sconfitto in hotel.
Almeno ci sono le persone che mi danno il sorriso.. il poliziotto dai denti neri che mi sorride, il signore che mi presenta i figli e mi offre del cibo, la giovane studentessa che mi fa un intervista per la scuola, le vecchia che mi offre da bere, i selfie con i teenager di Shiraz.

Ore 19

La giornata volge al termine e dopo il ricco pranzo non avevo molta fame, quindi ho preso un bel gelato allo zafferano con i soliti “spaghetti” e poi mi fermo a bere tè.
A pranzo ho preso il Tachin, il piatto “degli scarti” con due basi di riso raffermo e croccante con in mezzo carne e semi agrodolci.. molto saporito e particolare.

Dopo pranzo, verso le 3.30 vado a vedere il santuario Aramgah e shah Cheragh dato che c’è meno gente della mattina; molti sono tornati a casa e i vari stand stanno per essere smontati e la situazione diventa piacevole.
Approfitto della gentilissima guida che parla inglese e con lui vedo il grande spazio con intorno i due mausolei e le altre costruzioni che ora sono luoghi di preghiera; il mausoleo principale è affascinante con tutto quel marmo verde, le pareti scintillanti dagli specchi e la bella cupola che svetta.. e anche quello del fratello lì vicino non è da meno.

Io purtroppo, non essendo mussulmano, non posso entrare ma riesco a curiosare attraverso le finestre o dalla porta dorata che svetta all’ingresso.

Qui non si possono neanche fare foto, ma la visita unita alle spiegazioni della guida è stata molto interessante.

Per il resto cazzeggio in giro vicino alla fortezza dove due differenti persone provano a scroccarmi soldi proponendomi l’ingresso nella famosa Madrasa (secondo loro sempre chiusa ma avendo un amico all’interno potevo entrare) fino a quando il buio non mi convince a tornare in hotel.

Ho l’impressione che con gli anni queste situazioni peggioreranno.. quando la curiosità verso i turisti cesserà, rimarranno solo loro.. purtroppo.
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda obe » 10/01/2018, 16:35

2 ottobre
16.30

Sono finalmente soddisfatto.. una giornata piena e gratificante dopo due giorni un po’ così così.

Sono nel giardino/mausoleo del poeta Hafez, quale luogo è migliore per scrivere qualcosa anch’io?
Il sole sta già calando, la temperatura è più accessibile ed è bello vedere che qui dentro, oltre a gruppi di turisti, ci sono anche un paio di persone con un libro in mano che seguono i versi del poeta che escono dolcemente da un autoparlante vicino alla sua tomba.

Il posto dal punto di vista strutturale è giusto un mausoleo con un bel giardino ma, come spesso accade, è il contorno che rende tutto interessante.

La giornata è stata stupenda, con la sveglia alle 7 per andare a Persepoli ed anche in questo caso ho usato il viaggio per poter ripassare un po’ di storia e rinfrescare la memoria sui tempi e sulle terre conquistati da questo popolo.
Alla fine ho fatto bene a fare il tour con guida, eravamo una 15ina e la spiegazione è stata precisa, semplice e chiara ma senza tralasciare nulla.
Non sto a dire cosa si può vedere o meno ma, secondo me, è un posto da fare assolutamente (per gli amanti di quel periodo storico)

Primo perché il complesso non è del tutto distrutto come altri luoghi simili (tipo ad Atene), ma tante porte, palazzi e scalinate sono ben conservate e i dettagli visibili e chiari.
Le porte d’ingresso con questi leoni, le scalinate con la rappresentazione delle diverse classi e settori della popolazione, il toro scacciato via dal leone (che rappresentava l’arrivo della primavera, dato che questa era la sede stagionale dell’impero) ma soprattutto il muro dove sono rappresentate tutte le popolazioni del regno.. Eritrea, India, Kazakhistan, Grecia. Tutti con caratteri che ben simboleggiano i tratti somatici di questi popoli.

Per chiudere la visita del sito c’è la salita e la vista dall’alto che è veramente fantastica.

Poco distante ci sono le tombe Naqsh-e Rostam, che in partenza le avevo sottovalutate ma quando arrivo lì rimango a bocca aperta.

Sono 3/4 tombe scavate nella roccia a forma di croce con scritte e disegni ancora ben conservati, che dire? Sarebbe stato un peccato non poterle vedere a causa della festività dei giorni scorsi.

Anche il resto della giornata è stato ottimo; dalle 2.30 ero già in giro, la città è più viva con i negozi aperti (ma la mia opinione non cambia, la brutta del giro “turistico”) e la gente che conferma la sua fama di essere pigra (come quelle di Isfahan di essere tirchi)

Entro nella bellissima moschea di Nasir ol Molk, l’effetto luce negli specchi non è quello che si ha alle7.30 del mattino ma è magico uguale con i tappeti illuminati di color viola, blu, verde ed il resto della stanza buio in totale contrasto con il suo esterno luminoso, arioso ed aperto; veramente una delle moschee più belle viste finora.

Per arrivare qua passo per il Bazar, anche questo abbastanza pigro e senza spunti particolari con tante cose già viste dalle altre parti o cinesate, però la struttura è una delle meglio conservate.

Niente, Shiraz volge al termine, poteva darmi di più ma è stata una bella sosta e posso mettere Persepoli tra i posti più belli visti finora nei miei viaggi.
Ora vado a bere un te con le due polacche che ho appena incrociato al mausoleo e domani inizia il lento rientro tornando a Teheran.
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda geom.Calboni » 10/01/2018, 16:49

Comunque l' Iran negli ultimi mesi sta tirando tantissimo. Sono molte le persone che conosco o di cui vedo foto o leggo qualche esperienza che ha visitato ultimante il paese.
E' bastato che giornali e tv abbiano "sdoganato" l' ex paese canaglia (durante la fine del 2016) ed in molti si sono fiondati.
Fa effetto vedere la gente "caprona". Fino al giorno prima l' Iran era pericoloso, poi dopo che Obama l' ha sdoganata è diventata una meta da "top class" dei viaggi :roll:
Ma... l' Iran era uguale prima ed è uguale ora... :?

In realtà negli ultimi giorni ho già sentito qualcuno dubbioso per il fatto delle recenti proteste ma in parecchi comunque mi esaltano l' Iran in previsione di viaggi imminenti e quasi arrivano aschernirti "non se mai stato in Iran / non l' hai mai preso in considerazione" :|
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda Leia74 » 11/01/2018, 10:21

geom.Calboni ha scritto:E' bastato che giornali e tv abbiano "sdoganato" l' ex paese canaglia (durante la fine del 2016) ed in molti si sono fiondati.
Fa effetto vedere la gente "caprona". Fino al giorno prima l' Iran era pericoloso, poi dopo che Obama l' ha sdoganata è diventata una meta da "top class" dei viaggi :roll:
Ma... l' Iran era uguale prima ed è uguale ora... :?


Non mi stupisce, la maggior parte della gente si informa da giornali e tv, quindi se sente dire che un posto e' pericoloso non ci va, mentre se dicono che e' tranquillo e' tutto a posto.
Che ci sia interesse verso l'Iran e' normale, solo che prima non ci andavano per il presunto pericolo... un po' come l'Egitto che al momento e' vuoto ma se tornasse ad essere dichiarato "sicuro" vedrebbe di nuovo migliaia di turisti.
Le mie foto:
http://sabrinastravels.shutterfly.com

Latest trips: Piemonte in dettaglio (pure troppo, ago 2017-mag 2019), New York + Boston (mar 18), Bretagna e Normandia in moto (ago 18), Svezia centrale (ago 2019), Parchi USA Ovest (dic 19-gen 20)
Next: ???
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda obe » 11/01/2018, 16:38

3 ottobre
Aeroporto ore 11

Sono in attesa di prendere l’aereo che mi riporterà a Teheran.

Stamattina mi sono svegliato presto per poter vedere le ultime cose in città.. i bazar che aprono e soprattutto il Pars museo che è piccolino ma con un paio di chicche che mi sono piaciute.. tipo la spada dello scià ed un corano scritto con lettere dorate.

Per il resto la serata è andata bene, dopo aver mangiato un kebab di pollo al limone ed insalata, ho rivisto il mausoleo illuminato che con il buio rende ancora di più e passeggiato per il bazar che lentamente chiudeva prima dell’ultimo tè sul rooftop dell’hotel.

Adesso sono curioso di vedere se le sensazioni a Teheran saranno diverse da quelle di due settimane fa, poi ho veramente tanto tempo per godermela bene e per fare gli ultimi acquisti.

Pensandoci potevo prendere il bus notturno per guadagnare mezza giornata ma tra che il volo costava veramente poco e poi inizio a sentire un po’ gli anni e ad apprezzare un minimo di comodità.

Ore 17.30

In hotel dopo la prima giornata che mi riavvicina a casa; alla fine il rientro a Teheran è stato piacevole con un bel vento che rinfresca e il riemmeggersi nella frenesia che mancava nelle altre città

Sarà anche brutta e caotica ma la capitale la trovo mille volte più vibrante ed interessante di Shiraz (che se non fosse per Persepoli non consiglierei di fermarsi più di tanto)
Comunque arrivo in hotel, mollo in fretta il bagaglio e corro al vicino museo di gioielli dato che è l’ultimo giorno in cui è aperto tra quelli che passerò qui e non voglio perdermelo.
Il museo si trova nel caveau della banca centrale ed è qui, oltre che nei palazzi reali, che vedo la vera ricchezza e sfarzo degli Scià; posate, piatti, spade, gioielli di ogni tipo, manciate di diamanti e tanti oggetti ornati di rubini, smeraldi, perle ed oro.

Il trono non mi ha impressionato ma le corone ed il famoso mappamondo costruito interamente di pietre preziose (verdi per il mare, rubino i continenti con Iran e Inghilterra con brillanti) sono quelle che mi lasciano a bocca aperta.

Uscito dalla Banca mi invento una meta simbolica, una lontana fermata della metropolitana, cammino osservando i diversi negozi (sempre raggruppati per categoria) ed entro in un supermercato alla occidentale; qui compro dei datteri e si genera un simpatico siparietto con chi mi aiuta a sceglierli tra freschi o di lunga conservazione.

La commessa mi saluta sorridendo con un “ciao Italia” e tornando in strada mi vengono alla mente due differenze evidenti tra qui e il resto del paese; in giro ci sono molti più uomini che donne e le donne indossano si l’hijab ma coprendo molto meno la testa ed il viso.
Quando ero atterrato mi sorprendeva vederlo indossato da tutte mentre ora spicca come qui, a Teheran, venga più che altro usato come sciarpa od oggetto alla moda, lo si nota appena.

Viene buio presto e mi manca quella birretta delle 6 che mi aiutava a ripensare alla giornata, a fare una sosta prima di cena… diciamo che quando arrivo a questo orario inizio a far fatica a trovare qualcosa di particolare da fare e così l’unica è camminare ed osservare.

A cena poi giro alla ricerca dei 3 ristoranti segnalati sulla guida ma li trovo chiusi alla sera e così mi “accontento” dei classici spiedini di carne con pomodoro e funghi, che tra l’altro trovo molto saporiti.. magari domani sera mi muoverò nei quartieri alla moda per cercare un bel ristorante.

Manco poco da visitare ed anche i giorni che rimangono sono solo 2.. chissà se Teheran mi apparirà totalmente diversa o no
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda cametauval » 15/01/2018, 20:08

che sogno :D
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda obe » 24/01/2018, 15:11

04 ottobre
Ore 18.00

Appena rientrato in camera dopo più di 9 ore in giro per Teheran; posso dire che ormai ho quella sensazione di completezza.. quella che si raggiunge in genere alla fine di un viaggio quando si è più che soddisfatti per aver fatto tutto o quasi.
Quello che volevo e che potevo fare l’ho fatto e ora mi rendo conto che la scelta sul posto è stata quella giusta.. sono veramente contento, appagato

Manca ancora un giorno ma mi conosco, l’ultimo è sempre il più triste, il meno propositivo e poi penso che anche Teheran abbia scoperto tutte le sue carte dopo l’intera giornata di oggi.
Ho un unico rimpianto, data la chiusura totale, avrei dovuto/potuto stare a Yazd un giorno in più dove c’era la grande cerimonia religiosa e dove avevano creato uno spazio per i turisti dove poter assistere all’evento anche dentro alla moschea; sarebbe stato interessante.. vabbè, non tutto riesce perfetto anche se quella domenica inattiva non riesco proprio a digerirla.

Oggi invece è stata la giornata della scoperta dell’altro volto di Teheran; se i primi giorni avevo fatto i posti più turistici nei dintorni del Bazar, oggi sono andato verso nord; poi è arrivato finalmente il fresco, con tempo variabile misto nuvole e pioggerella.

Prima tappa l’ex ambasciata Usa, lo stabile che fu sede fino alla rivoluzione religiosa e qui mi torna in mente il film di ben affleck “Argo” che raccontava la storia dell’attacco e degli ostaggi americani.

Al suo esterno i murales che dipingono gli Stati Uniti come la morte e al suo interno trovo il museo “13”; con la guida si cammina nei vari locali che conservano ancora la documentazione e gli strumenti usati all’epoca e un insieme di fotografie (dove noto che gli ostaggi vengono sempre ripresi sorridenti o mentre mangiano)..impressionante come la tecnologia si sia evoluta ed anche gli strumenti di decodifica sembrano lontanissimi dai nostri tempi.

Il giro si chiude con un video che cerca di dimostrare come gli Usa in tutto il mondo tramino per i loro affari e sono loro ad invadere paesi e creare guerre mentre l’Iran, così temuto, non ha mai attaccato nessuno.. alla fine è una gran propaganda.
Forse il paradosso maggiore è che tutto questo è nel quartiere più “americano” della città con alti palazzi a vetri e bei giardini curati.

Da qui salgo senza fretta verso il parco Laleh; il quartiere è più elegante, meno traffico, palazzi e negozi migliori.. sembra un’altra città; il parco non è niente di che, un gran polmone verde che riesce a dare ristoro ai tanti abitanti in fuga da rumore e stress e poi ci si trova il museo di Arte Moderna.

Fu fatto costruire dalla moglie dello scià ma è un peccato che i tanti quadri di artisti famosi occidentali non siano esposti ma tenuti in magazzino, e quindi trovo solo opere recenti.
Comunque è molto particolare e anche la gente che lo frequenta si vede che fa parte di una classe sociale medio/alta.. un po’ come tutto il quartiere; e questo mi aiuta a capire che Teheran non è solo bazar e traffico ma molto di più.
Prima di andare al vicino museo dei tappeti concedo una seconda change alla pizza e questa volta si fa mangiare, ovviamente evitando di mettere il ketchup sopra.

Il museo dei tappeti ha una gran bella esposizione dove si può notare il diverso stile in base alla zona di provenienza; in una parte sono rappresentati momenti di una tipica giornata, in altri il tema floreale, altre con le forme geometriche.. poi alcuni sono grandissimi e simmetrici alla perfezione.

Peccato che l’esposizione sia come quella di un grande negozio in un hangar e senza nessuna spiegazione su come vengano preparati.
La giornata sarebbe già stata full ma cammino per andare al centro commerciale tramite la metro ma non so cosa sbaglio e finisco in piena periferia al museo della Rivoluzione Islamica, dove però non entro e decido di rientrare qui in hotel

A distanza di 2 settimane riesco a cogliere anche piccoli spunti che magari prima mi erano sfuggiti.. come che in metro durante i giorni lavorativi la divisione uomini/donne nei vagoni sia più marcata e pochissime usano i comparti misti, poi sempre in metro dove passano i venditori ambulanti ed hanno un oggetto diverso ogni giorno (lo spremiagrumi, il carica batteria, ect), che nel traffico i peggiori nemici sono i motorini che arrivano da ogni direzione e con quel rumore che me lo ricorderò a lungo.

E poi un poco sono anche non pulitissimi, alla fine la mattina le strade sono sempre pulite ma anche perché tanti ragazzini/uomini passano la serata a rovistare i cestini cercando plastica, cartoni o altro
Bho, questi sono spunti odierni.. ora esco a cena ma per far serata aspetto il w.end a Kiev

05 ottobre
Ore 16.00

E ci siamo, la giornata è passata più veloce del previsto ed è stata più interessante di quel che pensavo anche se ora sto pensando che ho voglia di tornare, di andare a casa a condividere queste emozioni con le persone più care perché, anche se per ora non ho ben realizzato, qui ho veramente avuto tanti tanti bei momenti.
Sono fortunato, finora ho avuto modo di vedere tanti posti e l’Iran rientra di sicuro tra quelli più particolari, non posso dire tra i più belli o tra quelli che hanno lasciato il segno nella mia vita, ma sicuramente uno di quelli che mi fa dire “non è come pensavo”.
Forse anch’io ho raggiunto quella maturità e consapevolezza che mi aiuta a prendere il meglio di ogni situazione nuova e qui di occasioni ce ne sono state parecchie

Oggi mi sono svegliato con la gente tutta contenta, erano 5 mesi che non pioveva e nella notte ne è scesa parecchia; in compenso alla mattina era ancora grigio ma non mi ha demotivato nell’andare alla torre Azari che forse è il simbolo architettonico della città.
Uno di quei monumenti moderni che chissà se resteranno per millenni o no, ma che ora identificano questa città che di storico ha effettivamente poco.
Dopo qualche foto entro dentro, la vista dall’alto con le nuvole mi impedisce di vedere le montagne ma almeno emerge la torre della tv che sale nel mezzo delle infinite costruzioni.

Al suo interno incontro dei signori che si presentano come un regista famoso ed altri che stanno facendo un sopralluogo insieme al direttore del palazzo per un futuro show televisivo… li seguo nella guida anche se non capisco se mi stanno perculando o meno, comunque il giro sarà interessante e si chiuderà con il consueto selfie tutti insieme.
La torre, all’interno, ha un po’ di tutto.. cinema, museo, sala congressi.. insomma, cercano di usarlo e ne sembrano abbastanza orgogliosi.

Da qui in metro (circa 40 minuti) vado al bazar e torna il sole; la gente lo affolla, soprattutto per il cibo e per il loro fast food con lunghe code e poi tutti a mangiare su piccoli tavolini o seduti sulle panchine.
Io ci passeggio tra turisti che fanno foto, locali che fanno shopping ed anch’io decido di spendere gli ultimi soldi prima di tornare in hotel per preparare le valigie.

Incamminandomi trovo un locale che fa un solo piatto, quello che mi aveva suggerito Amir, praticamente un bollito della vacca con pezzi ossa accompagnato dal brodo di cottura che è saporito e denso che più non si può; sono le 3.30 ma non ho dubbi e ci entro.. chef Rubio sarebbe orgoglioso di me, il mio medico un po’ meno.

Ora ultima sosta nel parco e poi rientro, domani a quest’ora sarò a Kiev, ma quello è un altro viaggio.. qui in Iran ho chiuso ed il classico sorriso senza motivo è dipinto sulla mia faccia… è un buon segno

FINE
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda Lebowski » 25/01/2018, 11:25

Bel racconto.
Mi fa piacere che ti sia piaciuto l'Iran. Più o meno le esperienze e le sensazioni coincidono.
Devono aver cambiato i giorni di visita al museo dell'ex ambasciata americana, quando andai io lo aprivano un giorno all'anno.
Le opere d'arte occidentale invece sono ancora off limits.
Non disperarti per un giorno perso, alla fine fa parte dei viaggi: non sempre tutto può andare per il meglio. ;)
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda obe » 25/01/2018, 12:04

Ho provato ogni tipo di cibo e bevanda . In qualunque situazione igienica

Tah-dig Tipo riso giorno prima con carne
Fesenjun – noci, melograno, spezie e carne
Dizi – sfufato in brodo
Zuppe di melanzane e di shizaz (menta)
Kebab ogni tipo anche fegato
Riso e carne di ogni tipo
Ultimo pranzo tipo bollito interiora
Pizza

Melograno
Succo di carota
Bibite
Birra analcolica
Tè di diverso tipo
Latte alla menta

Gelato e fallodì
Dolce yogurt e zafferano

**

Hotel

Teheran
Markazi Iran Hotel
419 Lalezar St Iran
Ottima posizione per visitare i siti turistici, alla sera però il quartiere si svuota.
Camera singola - una piccolina molto spartana, l’altra spaziosa e ben tenuta
Colazione e personale ottimo
Prezzo 50 usd a notte

Kashan
Ehsan Historical House
Fazel-e Navaghi St
Casa storica ristrutturata, ottima soluzione
Camera singola buona, bagno in commune
Colazione e personale nella media
Prezzo 45 usd a notte

Esfahan
Iran Hotel
Chaharbagh Abbasi Av/Sepahan Lane 26, Esfahan
Ottima posizione, centrale e vicino a tutto.
Camera standard nella media, colazione niente di speciale
Prezzo 25 usd a notte

Yazd
Silk road hotel
5 Taleh Khakestary Alley - Jame Mosque Str
Classico hotel turistico, buona posizione, camera piccolina ma essenziale, ottima colazione
Personale il più scontroso trovato qui, forse per i tanti turisti che ormai lo frequentano
Prezzo 40 usd a notte

Shiraz
Niayesh boutique
Vedi sopra, l’hotel più turistico della città, camera più spaziosa, ma colazione pessima (stra-pieno di gente e servito cibo dei giorni precedenti)
Personale gentile ma molto distaccato
Prezzo 35 usd a notte
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda geom.Calboni » 25/01/2018, 12:07

Complimenti Obe !
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: "Welcome to Iran"

Messaggioda Lebowski » 25/01/2018, 17:39

obe ha scritto:Kashan
Ehsan Historical House
Fazel-e Navaghi St
Casa storica ristrutturata, ottima soluzione
Camera singola buona, bagno in commune
Colazione e personale nella media
Prezzo 45 usd a notte


Strano. Io avevo pagato la metà. Ok l'aumento, ok il dollaro che si è apprezzato ma mi sembra strana quella cifra. :?
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