Lago Maggiore (Riviera sud)
Foto che ho scattato da Ilyushin IL62 Cubana il 27/10/1986 Malpensa – L’Avana via Gander
Il Lago Maggiore o Verbano è fra i laghi più belli d’Italia, per il paesaggio, i giardini, le ville e le cittadine rivierasche. Conoscendo meglio il litorale sud, condividerò le mie esperienze limitandomi al territorio tra la foce del Toce al Ticino (emissario) e da questo all’eremo di S. Caterina del Sasso.
La costa è percorsa da numerose strade con panorami straordinari, sulla sponda piemontese abbiamo la SS 33 del Sempione che da Sesto Calende, Castelletto Ticino, Dormelletto, attraversa Arona, Meina, Lesa, Belgirate, Stresa, Baveno fino a Feriolo, per addentrarsi poi nell’Ossola; la provinciale del Vergante che si dirama fino al Mottarone e molte strade che dalla statale salgono sulla collina; sulla sponda lombarda la principale è la SP 69 che però la percorre un po’ all’interno passando da Angera, Ispra, Monvalle, S. Caterina del Sasso e Laveno.
Arrivare sul lago Maggiore non è difficile, l’aeroporto di Malpensa è a mezz’ora di auto da Arona, arrivando dall’autostrada A8 Milano-Laghi si può uscire a Sesto Calende se si visita la riva orientale, oppure a Castelletto Ticino per la riva occidentale. Per chi proviene dalla A26 l’uscita è Arona.
Coloro che ci arrivano in treno, la scelta più opportuna è la stazione di Arona, che situata in centro città è vicinissima al porto d’imbarco della Navigazione Lago Maggiore con la quale ci si può muovere in tutto il bacino del lago, nel periodo estivo poi di mattina parte un battello che da Arona – Stresa arriva a Locarno in Svizzera, è poi possibile trasferirsi con la ferrovia Vigezzina a Domodossola e da qui ritornare in treno, il biglietto dell’intero percorso Lago Maggiore Express lo si può acquistare sia alla biglietteria ferroviaria, sia alla Navigazione.
La stagione migliore per la visita è la primavera, c’è la fioritura delle Azalee (che avviene verso l’ultima decade di Aprile), dei Tulipani, dei Rododendri e di numerosissime altre piante presenti nei giardini e nei parchi. Per le altre stagioni qui c’è un detto: “Se vuoi patire l’inferno, Angera d’estate e Arona d’inverno”. Questo perché, anche se sia l’estate sia l’inverno abbiano un clima abbastanza mite, la costa orientale (Angera) è più soleggiata di quella occidentale, che specialmente nelle ore pomeridiane è protetta dalle colline.
La città più vivace (a mio giudizio) è Arona, c’è molta vitalità anche in inverno, mentre per Stresa e Baveno, la stagione fredda è un po’ mortificante anche se molti grandi alberghi rimangono aperti ed il servizio per le Isole Borromee è sempre in funzione.
Un consiglio di carattere generale, visitate la costa orientale al mattino, non avrete il sole negli occhi passeggiando in riva al lago e la temperatura sarà più fresca, il pomeriggio occupatelo sulla riva occidentale. Anche se la parte ovest del lago si trova in Piemonte, il dialetto parlato in tutto il territorio, è quello lombardo.
Prodotto tipico riconosciuto da molti è l’allevamento di cavalli da corsa, qui nacquero o furono allevati molti purosangue che fecero parlare di loro, ricordo quando ero ragazzino, il mitico Ribot (a Dormelletto gli hanno intitolato anche una via), dall’allevamento Dormello Olgiata, oggi altre scuderie sono presenti nel territorio, alcune all’interno del Parco dei Lagoni di Mercurago.
Continua…..