Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 06/05/2009, 16:39

Partecipanti: 4
Io
M. e G. (i flatulenti)
Gustel (Gus)

Giorni: 29/04 -03/05

Giorno 1

Partenza. Passo a raccattare i compagni di viaggio casa per casa. Al quarto, fuori dal cancello, le classiche comari mi chiedono “dove andate di bello?”. Cracovia e Auschwitz. Come avranno fatto a capire che andavamo via? Nei paesi piccoli l’adsl è sempre esistito. Anzi: le notizie arrivano prima che accadano. E c’è sempre qualcuno che non si fa gli affari propri.
Arrivati in aeroporto attendiamo un’oretta e pranziamo con panini volanti.
G., l’unico che se l’è portato da casa, ha il suo bel panino alla frittata con cipolle. Non ho mai capito come faccia ad amare le cipolle, suo cibo preferito. Mi parla a 40 cm. e vorrei essere ad almeno 40 km di distanza.
Viaggio wizz, la compagnia con le hostess più belle che abbia mai visto.
Atterriamo e attendiamo un’oretta abbondante prima della partenza.
Il pullman aspetta l’arrivo del volo da oslo per partire pieno.
Mah…
Sul pullman mi ritroverò nei sedili dietro al mio una simpatica coppia con bambina di due anni al seguito. Vanno dallo zio Marek e mi sorbirò la fiaba del coniglietto di-cui-ora-non-ricordo-il-nome-del-c**o. Lei grida, rompe le balle per 4/5 del viaggio. La cosa mi dà fastidio, non mi fa dormire. In compenso ho imparato una favola nuova. A circa 3 km da Cracovia il padre si rivolge alla bambina, prima di allora non le avevano MAI detto nulla: "Non gridare, che ci sono altre persone che vogliono fare un sonnellino". Ripeto per chi non l'avesse capito: a 3 km dall'arrivo. Non ho capito se fosse una presa per i fondelli o cosa, comunque dopo 10 minuti arriviamo alla stazione degli autobus.
Eccoci arrivati a Cracovia. C’ero già stato, in solitaria, l’anno scorso. Ora mi sembra un’altra città, piena di belle ragazze, cosa che non era accaduta nella precedente visita (o forse non l'avevo notato io. Infatti i miei amici mi chiedono più di una volta se sono sicuro di esserci già stato. "magari ti trovavi in una città italiana e non te ne rendevi conto").
Abbiamo prenotato dove avevo alloggiato l’anno scorso:
guesthouse per 16 euro al giorno, 2 camere doppie, bagno privato, colazione inclusa.
Personale cordiale che si ricorda di me: l'anno scorso passai una serata con loro. Concerto rock polacco, gruppo lao che, 16 ragazzi/e e io unico italiano con loro, in mezzo a circa 200 giovani polacchi.
Doccia rapida e poi via a trascorrere la serata in una delle città più belle d'Europa.
Ceniamo a pierogi e birra per circa 6 euro e poi visitiamo roosters. C'è la semifinale di champions. Io guardo - anche - la partita. I miei amici, che non sapevano del locale, guardano sempre e solo altro.
Stanchi facciamo un giro in città. E' mercoledì, ma la città è abbastanza viva. Le notti di Cracovia hanno sempre il loro perché. Quattro passi tra via florianska e la piazza del mercato e io mi scontrerò con un altro perché a cui non so dar risposta: la stupidità italiota. Se fino a quel momento pensavo di aver raggiunto il peggio, beh... mi sbagliavo.
Incrociamo 2 italiani, sebbene la città fosse quasi deserta di compatrioti. Contro la mia religione che pone il precetto "no italians abroad", M (il flatulento) si ferma alla domanda di loro "siete italiani?". Sembrano Riina e Provenzano dei poveri, ma l'accento è settentrionale.
Uno, il più piccolo, ha in bocca un minisigaro spento, credo sia il personaggio più sfigato che abbia mai visto all'estero. La mia credenza diventerà realtà dopo neanche un minuto.
"Ciao, di dove siete? Siete appena arrivati?" e blablabla. Poi la domanda che mi ha fatto girare le palle e fatto venire il formicolio alle mani: "gestisco un night, se volete sc....e sono 300 zloty".
Mi allontano, altrimenti finisce male (per lui): sono pacifista, ma certe cose mi fanno incazzare. Ma subito Riina chiede a M. "come mai il tuo amico sta lontano? non parla?" (rivolto a me). Mi volto: "non ho parole, tutto qua. perché?" intanto faccio capire a M. che è meglio andare via, se sento altre cose simili finisce male. Se li incontrate a Cracovia, beh... completate voi l'opera che non ho voluto iniziare, per favore.
Mi rovineranno la serata perché l'incazzatura si sommerà alla stanchezza. Non credo mi sia mai successo di finire in camera alle 23:30 quando sono in vacanza. Ora ho battuto anche questo record.
In camera con M finiamo per scambiare 4 chiacchere. Eppoi finisce il giorno 1.
Continua
(forse)
Ultima modifica di Lebowski il 06/05/2009, 17:56, modificato 1 volta in totale.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Daje » 06/05/2009, 17:50

Bel racconto Lebo, il viaggio era quello dove avevi chiesto info di là per il pulmino wizz?
T'avevo risposto io, mi ricordo :P

Continua che vado a prende le amica chips.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda cozzi11 » 06/05/2009, 22:01

Oh,non è che se un giorno ci incrociamo e ho il sigaro in bocca mi tiri 2 schiaffi?? :shock: :lol:
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"Sì sì ok,son tutti bravi ragazzi eh,però dovrebbero fare un po' di meno..."

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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 07/05/2009, 9:44

@ daje:
Sì, è quello. Grazie per la risposta di là.

@ cozzi:
No, impossibile. Cracovia difficilmente mi rivedrà. Certo che girare con un minisigaro (non un sigaro, una via di mezzo tra le "more" e un toscano) spento in bocca, solo per fare scena, è un po' da balabiot.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 07/05/2009, 10:42

Il giorno 2 inizia presto. Non perché io sia abituato a svegliarmi ogni giorno alle 6:30 in quanto pendolare, ma perché in camera è entrato un ospite inatteso: il sole.
Se c’è una cosa che odio quando sono all’estero, in certi paesi, è la mancanza di ante e/o tapparelle. Ora che i miei occhi possono guardare la luce ecco provenire dal letto accanto il risveglio anche per le mie orecchie. M. (andatevi a guardare come l’ho soprannominato) dà sfoggio del perché di quel soprannome.
E, come per magia, si ode dalla camera accanto, la risposta di G. (vale lo stesso discorso di M.).
Nel corridoio c’è una terza camera, e si sentono alcune voci. Femminili, ma mi danno come l’impressione di appartenere a signore un po’ su di età. Su una cosa sono sicuro: i muri non sono abbastanza spessi.
“Beh, tanto non riuscirò a riaddormentarmi”. Sono solo le 8 ma mi alzo e blablabla. Esco per andare a fare colazione.
I miei tre amici vanno avanti a dormire, ma chissenefrega. Farò colazione da solo.
Al tavolo del self service noto i soliti piatti della colazione europea: prosciutto, uova, cetrioli, etc.
Se c’è una seconda cosa che non sopporto quando sono all’estero è la visione mattutina di certi cibi. Mi dirigo subito sul piatto del pane e della marmellata. Mi siedo e dopo pochi minuti vedo scendere due ragazze, una anche molto carina.
Si siedono, mi guardano e fanno un paio di risate.
Non capisco perché al primo istante. Poi, finita colazione, risalgo in camera. Dopo pochi minuti realizzo il motivo della loro ilarità. Sono le persone a cui appartenevano le voci femminili che provenivano dall’altra stanza. Non erano signore ma ragazze. E ridevano perché, ne sono sicuro, sono sicure che i rumori di M. e G. erano miei.
Andate. Mi faccio anche io un paio di risate per la situazione e in parte maledico M. e G. e i loro problemi di gas.
Come disse Raffaele Ceciotti alias Ralph Benson: una persa, cento trovate.
(la vacanza in realtà finirà 100 perse, 0 trovate per una serie di ragioni che ora non scrivo. Ma questo ancora non lo posso sapere).
Fatti tutti colazione, pronti, lavati e sbarbati decidiamo di uscire per girare la città.
Nel pomeriggio scopriamo che i tour organizzati in italiano per Auschiwtz utili per noi sono solo in quel giorno. A me la cosa non interessa, visto che l’anno scorso l’ho fatto in inglese senza tanti problemi, ma i miei tre amici non parlano inglese. Devono andare per forza in lingua italiana. Dato che, facendo quattro conti, lo zloty si è svalutato di brutto e che tra trasporto e guida presa al museo ci costerebbe uguale, decidiamo di andare con tour organizzato.
Faccio un errore: io potevo andare da solo, visto che già c’ero stato e conosco tutto. Ma decido di aggregarmi a loro.
Sui due campi, Auschwitz e Birkenau, posso solo dire per l’ennesima volta: tutti dovrebbero andarci almeno una volta nella vita. E sono serissimo.
Torniamo in città verso le 19:30 e, visto l’ora e il fatto che in Polonia la vita inizia prima che da noi, decidiamo di andare subito in camera, docce veloci e poi via… pronti per la seconda serata.

Continua
(forse)
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda erne » 07/05/2009, 11:47

Lebowski ha scritto:Faccio un errore: io potevo andare da solo, visto che già c’ero stato e conosco tutto. Ma decido di aggregarmi a loro.
Continua
(forse)


Non ho capito quale e' stato l'errore?
Nel senso che era un tour organizzato con pause lunghe e noiose e invece e' meglio fare una visita,magari raggiungendo Auschwitz con mezzi propri senza essere legati ad un gruppo?
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 07/05/2009, 12:10

erne ha scritto:
Lebowski ha scritto:Faccio un errore: io potevo andare da solo, visto che già c’ero stato e conosco tutto. Ma decido di aggregarmi a loro.
Continua
(forse)


Non ho capito quale e' stato l'errore?
Nel senso che era un tour organizzato con pause lunghe e noiose e invece e' meglio fare una visita,magari raggiungendo Auschwitz con mezzi propri senza essere legati ad un gruppo?


Esatto, l'errore è stato quello. Se fossi andato da solo avrei potuto visitare anche altre cose, mentre nei tour "da agenzia" si fa sempre il percorso preimpostato: fu lo stesso che feci l'anno scorso.

Però resto convinto di una cosa: l'errore più grosso lo fanno quelli che vanno senza guida. E' necessaria. E', credo, l'unico museo al mondo dove è, e lo ribadisco, necessaria una guida.
L'unica guida valida che si può reperire come libro è "Se questo è un uomo". Molti ci vanno convinti che solamente leggendo ciò che compare sui cartelli sia più che sufficiente. Sull'altro forum spesso ho letto una sciocchezza simile. E il più delle volte è motivata dal costo: tra un tour organizzato, con guida, ed uno fai-da-te ci saranno 5 euro di differenza. E' poco intelligente scegliere di risparmiare quei 4-5 euro per non capire.
Se permetti quindi un consiglio, visto la tua ultima domanda:
non è mai utile un viaggio fai-da-te almeno che tu non l'abbia già fatto prima con guida.
Questo, secondo me, vale per Auschwitz come per qualunque museo/chiesa/etc. Guardare una chiesa o un palazzo senza conoscere storia dell'arte o architettura, generalmente non lo concepisco. Ma nel caso di Auschwitz lo trovo ancora più assurdo.

Mi spiego meglio con un esempio, ma potrei fartene moltissimi a riguardo:
a Birkenau c'è la baracca con le latrine. I prigionieri che erano addetti alla loro pulizia erano, paradossalmente, molto fortunati. Pulire gli escrementi degli altri era considerata una piccola fortuna. Perché? Perché le SS non li toccavano e stavano lontani da loro. Questa è una cosa che viene narrata anche in "Se questo è un uomo". Ma sfido chiunque di quelli che si vantano di risparmiare 5 euro perché hanno visitato Auschwitz senza guida ma fai-da-te (spesso consigliandolo, come se fossero furbi) a sapere questa cosa. Mah... Questo è solo un esempio, ripeto: ce ne sarebbero molti altri.

Ciao
Ultima modifica di Lebowski il 07/05/2009, 13:04, modificato 2 volte in totale.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda andre86 » 07/05/2009, 12:54

Lebowski ha scritto:l'errore più grosso lo fanno quelli che vanno senza guida. E' necessaria. E', credo, l'unico museo al mondo dove è, e lo ribadisco, necessaria una guida.

Ciao Lebowski,
io direi che è necessaria per chi non conosce la storia e i fatti, altrimenti è del tutto inutile. ;)
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 07/05/2009, 12:59

andre86 ha scritto:
Lebowski ha scritto:l'errore più grosso lo fanno quelli che vanno senza guida. E' necessaria. E', credo, l'unico museo al mondo dove è, e lo ribadisco, necessaria una guida.

Ciao Lebowski,
io direi che è necessaria per chi non conosce la storia e i fatti, altrimenti è del tutto inutile. ;)


Sopra ho già risposto con un esempio, proprio mentre scrivevi.
non sono per niente d'accordo. Conoscere la storia e i fatti non ti permette di comprendere com'era la vita in un campo di sterminio.
E proprio quello, secondo me, dovrebbe essere lo scopo di una visita simile.
Conoscere la storia e i fatti è basilare per qualunque luogo o museo. Ma per Auschwitz sapere solo quello, per me, non è abbastanza.
Ciao ;)
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 07/05/2009, 14:40

Per la serata io, G e M abbiamo portato un’arma:
la maglietta del concerto milanese degli australiani. Identica per tutti e tre: nera, sul fronte l’immortale logo con 4 lettere e una saetta.
Sul retro un logo di Angus con la data del concerto.
Pub rock stasera, il più bel locale rock che abbia mai visto (neppure in America).
Ma prima, ristorante. Cenerò a carne, patate, birra. L’operazione “maniglie dell’amore go home” intrapresa dopo Pasqua avrà qualche giorno di tregua.
Sempre per meno di 7 euro.
Usciamo, pronti per la serata. Sono già (?!?) le 22:30, quindi diretti al jazz & rock cafè (o club, ora ricordo il nome esatto).
Tolto il giubbetto, io e M. non passiamo inosservati, come era lecito aspettarsi proprio per quella t-shirt. Dopo forse 2 minuti passa un ragazzo che ci stringe la mano “Ac/Dc! Best band in the world!”. Noi intanto, sotto con la prima zywiec.
In un locale rock ci sono sempre 7 maschi e 3 donne e questo non fa eccezione. Ma mi rincuora il fatto che qua italiani 0. Passa un secondo ragazzo che ci stringe la mano. Altre persone vedo che ci guardano e un po’ sorridono. Staranno pensando “guarda quei 3 (anche G ora la sfoggia) tutti vestiti uguali! E il quarto perché no?”. Ho come la sensazione di essere idolo per qualcuno, molto sfigato per altri.
Mi guardo un po’ in giro. Noto una ragazza con la maglietta dei Ramones. Ragazzi!
Regola n.1: quando una donna è vestita sexy.
A parte con il giusto intimo volete sapere quando è irresistibilmente sexy? Solo in due occasioni:
1) camicia da uomo e mutandine oppure solo camicia, che le sta larga.
2) maglietta dei Ramones, quelli veri, niente Marky o Cj.
Vado. Le chiedo una sigaretta, anche se non fumo da un bel po’ di anni. Me la passa, due battute. Torno dagli amici. Poi ritorno, le chiedo di farmi accendere, altre due battute. Torno dai miei amici. Dopo 10 secondi e poco prima di tornare da lei ecco che la raggiunge al tavolino un ragazzo che inequivocabilmente mostra di essere il “suo” ragazzo.
Poco male. Una persa, cento trovate. Giusto?
Intanto sento una musica provenire dalla pista. È who made who! Ci catapultiamo, sicuramente anche il dj ci ha notato, è in nostro onore! Ecco anche il primo ragazzo. Si mette al centro, allarga le gambe e inizia a far circolare i lunghi capelli. Ora: l’avrei capito su una canzone di un gruppo metal oppure, sui nostri, su quella dedicata quel gran troione di Rosie. Ma su questa! La cosa è un po’ ridicola, ma tant’è… M intanto balla con una ragazza.
Decidiamo di cambiare sala. Come entriamo, eccoti un altro ragazzo, maglietta di back in black. Strette di mano e complimenti reciproci. Lui andrà a vederli a Dublino. Buon per lui!
La serata passa così, quattro salti in pista, qualche zywiec etc sino a quando, al bancone, noto la lista cocktail. Il quarto è “The Big Lebowski”!
Lo provo, ovviamente. Ma visto le precedenti zywiec mi ritrovo con le papille degustative interrotte (cit. EELST). Non ho ancora capito cosa ci fosse dentro. Se qualcuno ci va, per favore: me lo comunicate?
Verso l’1:30 decidiamo di uscire. Il fumo nei locali di Cracovia è la cosa più fastidiosa.
Neanche 100 metri e da un pub attiguo proviene musica. Sono gli AC/DC! Ci guardiamo in faccia, e senza pensarci due volte scendiamo.
Un’altra zywiec (piccola, questa volta) e sulle note di RNR Train io e M. ci buttiamo in 4 passi di Duck Walk.
Dopo 5 minuti su Back in Black si avvicina un ragazzo polacco. Quattro chiacchere, fan degli australiani pure lui. Ci parla e ci dice di conoscere solo una parola in italiano “vafanchiuuulo”. È simpatico, ma dopo una mezz’oretta decidiamo di concludere qui la seconda serata e il giorno 2.
Bilancio:
F. rimediate: 0
Manici conosciuti: 5
Ah, se solo fossi gay! Il paradiso. Invece… hell. E stavolta hell is a bad place to be.

Continua
(forse)
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda geom.Calboni » 07/05/2009, 18:47

in sostanza Krakow,alla seconda visita ti ha deluso?

ci sono stato molte volte e comunque per me,nonostante i forti cambiamenti che si susseguono,resta una bella e divertente città.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda andre86 » 07/05/2009, 21:42

Lebowski ha scritto:Conoscere la storia e i fatti non ti permette di comprendere com'era la vita in un campo di sterminio
Secondo me la puoi capire anche senza guida, soprattutto perchè essendo da solo puoi fermarti quanto vuoi a riflettere e meditare.
Io degli escrementi lo sapevo quando sono andato là. ;)

Comunque è uguale, fa bene anche avere opinioni discordanti, ma non voglio andare OT nel tuo racconto che trovo simpatico, continua. :)


geom.Calboni ha scritto:in sostanza Krakow,alla seconda visita ti ha deluso?
Non è l'unico :mrgreen: A me ha deluso già alla prima volta. E' la più turistica, ma Varsavia, Danzica e Wroclaw (che ho appena visitato) io le preferisco.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 08/05/2009, 10:11

geom.Calboni ha scritto:in sostanza Krakow,alla seconda visita ti ha deluso?

ci sono stato molte volte e comunque per me,nonostante i forti cambiamenti che si susseguono,resta una bella e divertente città.


No, non mi ha deluso. Trovo che sia una delle città più belle d'Europa, quella che meglio rappresenta la storia del 900, tra Nowa Huta (ora non ricordo come si scrive), i luoghi di Giovanni Paolo II (a cui non ero interessato), Auschwitz, Kazimierz, etc.
Per altro stupenda in altri luoghi, ricca di storia e cultura, per farla breve.
Ho scritto che non mi rivedrà più, molto probabilmente, solo perché è già la seconda volta e non ho visto altro della Polonia. Se tornassi lì (comunque non a breve, non è nei miei programmi futuri, almeno ora) mi piacerebbe visitare altro. Non so, Zakopane o Wroclaw, ad esempio. Tutto qua. Ma non mi ha deluso.

Quanto ai divertimenti, è una delle città più vive che io conosca. Ma a me, per gusti, non attira da questo punto di vista. Poi lo spiegherò nel racconto, se lo proseguirò.

Ho visto la tua foto sul vinile. A me è successo qualcosa con i vinili proprio a Cracovia, riguarda gli Stones del titolo. Pensavamo di esser diventati ricchi e invece io e miei amici siamo ancora pezzenti. Spiegherò (forse) più avanti.

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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 08/05/2009, 12:53

Il giorno 3 inizia tardi. Gus e G. vengono a bussarci alla porta. Cazzo, se c’è un’altra cosa che mi fa un po’ incazzare è quando ti svegliano in vacanza. Perché?
Infatti non mi alzo anche se potrei farlo, non voglio dare loro questa soddisfazione. M. dorme beato.
Solite formalità mattutine e usciamo intorno a mezzogiorno. Mi accorgo che, per sbaglio, ho indossato ancora la maglietta AC/DC. Vabbeh, non puzzo. Solo un po’ di fumo.
Destinazione kazimierz.
Arriviamo, giriamo un po’ il quartiere e faccio notare loro alcune cose: la ricostruzione delle ante di legno alle finestre, le case talmente sgarrupate (cit.) che Spielberg c’ha pure girato Schindler’s list.
Ah, potrei anche metterci i capoversi, ma da fedele scolaro apprendo dal maestro e riporto: i capoversi mi stanno sul culo (grande Canga!) quindi non bacatemi la fava. Non li vedrete in questo racconto.
Poi arriviamo al mercatino delle piazzetta centrale. Lo giriamo, quando IO noto in lontananza una bancarella di dischi (e sottolineo IO, poi capirete). Li abbandono e mi ci fiondo.
Spulciando qua e là salta fuori subito un pezzo da novanta:
il secondo disco solista di Mick Jagger “Primitive cool”.
Lo mostro agli altri che mi raggiungono. “Qua facciamo affari” dico a M.
Spulcia che ti spulcia ed ecco il pezzo d’oro:
Play with fire – Rolling Stones – versione russa. Copertina interamente in cirillico di un disco riportante forse un concerto o non so cosa fatto da loro a Mosca nel 1968. C’è ancora Brian Jones. Se non siete esperti di musica cercatevi le info su wikipedia, non sono Jack Black in School of Rock. “Arggh, ma cosa vi insegnano in questo forum?” (cit.)
Prezzo: 25 zloty.
Mi penso già a rivenderlo in Italia, pezzo più unico che raro. Ricchissimo. Donne a iosa, interviste su giornali, donne, tv, fighe, idolo delle groupies, alcool, sesso, fighe, droga, rnr, etc.
Ho un’erezione.
Lo faccio subito sparire, il venditore me lo inserisce in un sacchetto scuro.
Gli altri nel frattempo si sono già fatti avanti: “dividiamo le spese e il ricavo”. Sono un amico, accetto. Ma ricordo: IO ho scoperto tutto.
Di noi 4, poi solo M. può avere una cultura musicale paragonabile alla mia da riconoscere i Rolling Stones. Fosse per gli altri due, non sarebbe accaduto nulla.
Ma tant’è. La società è costituita. D’ora in avanti, lui, il nostro passaporto per un futuro migliore, lo spezzacatena della mia schiavitù, per noi diventerà “il bambino”.
Andiamo a mangiare, il bar è gestito da tre modelle, fighe assurde: ottimo, la loro attenzione è distratta dalla figa. E intanto io inizio a pensare a come sbarazzarmi degli altri 3, Trainspotting docet.
Provo a sondare il terreno: “se me ne andassi con il bambino? L’ho trovato, scoperto io. L’idea è mia”.
Loro, esattamente come nel film, la prendono come una battuta.
Rifocillati, usciamo dal bar.
È tempo di Wavel.
È il primo maggio, bel sole, ottima giornata.
Arrivati al Wavel notiamo una serie di bancarelle verso la Wisla. Ci passeremo dopo, ora è giunto il momento di visitare il castello.

Continua (forse)
Ultima modifica di Lebowski il 19/05/2009, 17:35, modificato 2 volte in totale.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 11/05/2009, 10:14

Il Wavel si presenta in tutta la sua maestosità. La salita è un po’ una scocciatura. Camminiamo lentamente, ben attenti a mantenere il bambino. M, deficiente, lo usa per proteggersi dal sole (!!!!). Cazzo! Subito lo requisisco, non è in buone mani. Io sono il genitore migliore per lui.
Intanto un ragazzo mi incrocia. “Ac/Dc” pronuncia mentre mi indica. Un po’ inizia a infastidirmi questa cosa. Fossero almeno delle groupie! Niente, solo manici sul mio cammino.
Cattedrale, parco, palazzo reale, etc. Un gioiello.
Usciamo e fermiamo a caso una ragazza per una foto. Lo chiediamo ma lei, scambiandoci per italioti, capisce che vorremmo fotografarla. Le facciamo capire che in realtà è lei che dovrebbe fare una foto a noi 4. Anzi, 5: il bambino deve esserci. Imbarazzata sorride all’amica, dopo aver capito la figura che ha fatto per via del malinteso. Clic. Fatta.
Scendiamo e andiamo verso la festa con bancarelle, tavoli, grigliate, etc. sul lungo Vistola.
Insomma: una sorta di Festa de l’Unità.
Giriamo le bancarelle quando M si ferma in una che vende abbigliamento di pelle, attratto da un gilet. A me non piace molto, ma per lui, harleysta, ci può stare. Mi avvicino e tac! Un altro che mi chiede degli australiani. È il gestore della bancarella e mi comunica che ha una tribute band ac/dc bosniaca, mi scrive il nome su un biglietto (szmery) e mi chiede se sono fan degli australiani. “Sure, I’m a problem child” gli rispondo. Con un sorriso, mi stringe la mano. Assomiglia molto a Bon Scott e guardando su youtube i loro video noto che hanno la voce più simile che abbia mai sentito al compianto Bonny, dopo la mia (ovviamente).
M aveva chiesto il prezzo: 120 zloty. Sta per pagare quando il gestore gli fa “100, lui (indicando me) è un fan degli Ac/Dc, sconto per voi”.
Quattro passi ancora e poi ritorno. Lungo la via che riporta alla piazza del mercato mi ferma uno di quei barboni scrocconi. Mi ha puntato, non mi ha scelto a caso. Indossa una maglietta del gruppo, cazzo. Solo per quello, mi sento quasi in obbligo di dargli qualcosa. "Per la birra", mi fa. Ok, un nobile motivo: mi alleggerisco di 2 sloty.
Poi rientriamo in camera.
Bilancio della maglietta:
F che mi hanno fermato in quanto fan degli Ac/Dc: 0
Manici: 7 (5 la sera prima, 2 oggi)
Soldi guadagnati con la t-shirt da me: 0
Soldi guadagnati da altri grazie a me e lei ma-su-cui-io-non-ci-guadagno-un-cazzo-e-quindi-andassero-pure-a-quel-paese-gli-amici-sono-io-che-non-ci-ho-guadagnato-niente: 20 zloty
Soldi spesi da me per colpa sua: 2 zloty
Nella mia mente inizia ad avanzare lontanamente un vago sospetto: forse ho fatto male a portarla.
Anzi, ecco albeggiare anche un secondo sospetto: la cappa. Geometra, tu non ne sai nulla, vero? ;)

Continua
(forse)
Ultima modifica di Lebowski il 11/05/2009, 21:10, modificato 1 volta in totale.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda erne » 11/05/2009, 15:46

Mi rendo conto che il mio quote e' perverso e indica che oggi ho del tempo da perdere....

Lebowski ha scritto:...La cosa mi dà fastidio
...Se c’è una cosa che odio
...Se c’è una seconda cosa che non sopporto quando sono all’estero
...Se fino a quel momento pensavo di aver raggiunto il peggio, beh... mi sbagliavo
...fatto girare le palle e fatto venire il formicolio alle mani
...ma certe cose mi fanno incazzare
...finisce male
...Mi rovineranno la serata perché l'incazzatura si sommerà alla stanchezza
...è un po’ una scocciatura
...Cazzo, se c’è un’altra cosa che mi fa un po’ incazzare
...Un po’ inizia a infastidirmi questa cosa

:twisted:
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:mrgreen:
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 11/05/2009, 16:05

erne ha scritto:Mi rendo conto che il mio quote e' perverso e indica che oggi ho del tempo da perdere....

Lebowski ha scritto:...La cosa mi dà fastidio
...Se c’è una cosa che odio
...Se c’è una seconda cosa che non sopporto quando sono all’estero
...Se fino a quel momento pensavo di aver raggiunto il peggio, beh... mi sbagliavo
...fatto girare le palle e fatto venire il formicolio alle mani
...ma certe cose mi fanno incazzare
...finisce male
...Mi rovineranno la serata perché l'incazzatura si sommerà alla stanchezza
...è un po’ una scocciatura
...Cazzo, se c’è un’altra cosa che mi fa un po’ incazzare
...Un po’ inizia a infastidirmi questa cosa

:twisted:
A te viaggiare mica ti fa tanto bene
:mrgreen:

:lol: :lol:
Hai ragione.
Però non è giusto decontestualizzare le mie esclamazioni. ;)
Ci tengo a precisare una cosa: è Lebowski che parla e che pensa. Quindi niente incazzatura, è solo linguaggio scurrile.
Se pensi tutto ciò, beh, aspettati il resto: tra rimbalzi ai locali, tentativi di svaligiare (legalmente) gli uffici cambio, odio vs. inglesi e francesi, giapponesi che non sanno imbucare una cartolina, noi che passiamo per trafficanti di organi.... tutti avvenimenti veramente accaduti.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 11/05/2009, 21:13

Tornati in camera siamo eccitati. Il bambino ci fa sognare. Partono i primi discorsi e i primi sfottò al coglione che non viene con noi all’Est perché (testuali parole): “Ne ho parlato con mia mamma, non sono posti per me. Non sono ancora entrato nell’ottica di certi viaggi”. Ha 30 anni. Credete di conoscere un coglione più coglione di lui? Io non ci credo. Se ne conoscete uno fatemelo incontrare, fin che non vedo non credo.
È convinto che a destra di trieste siano tutte donnine. Noi lo compatiamo e pensiamo che non sa cosa si perde. La frase “non sono nell’ottica” è spesso declinata in diversi sfottò.
Molti la pensano così, quindi conoscete il discorso. Lasciamo perdere va, è meglio.
Io: se lo vendiamo a 10000 euro e la tv viene a intervistarci, indico casa sua. E poi rispondo “beh, l’affare l’abbiamo fatto in 4, ma potevamo essere in 5 solo che la mamma del Muz non l’ha lasciato venire, è un ragazzo che non viene mai. In tutti i sensi”.
Dopo vari discorsi simili, decidiamo di imboscarlo nell’armadio, al sicuro. Docce e siamo pronti per la serata. Non ricordo dove né cosa abbiamo mangiato, quindi passiamo oltre.
Ah, piccolo flashback, ho parlato poco del Gustel ma a lui si deve la battuta migliore della vacanza. Aeroporto di Orio. Controllo bagaglio a mano. Mi ero raccomandato con loro sulla stupida legge dei 100 ml. Lui invece ha con sé un deodorante da 125. Nemmeno se lo ricorda. Mette la borsa sul tappetto scorrevole, suona. La apre e l’addetto alla sicurezza gli fa presente che sarà sequestrato. Lui lo guarda e gli risponde: “Perché? Faccio un attentato con il deodorante?” Ottimo, grande Gus!
Torniamo alla serata. Il locale prescelto è il Cien. A me le discoteche non entusiasmano molto, ma in certi posti hanno un qualcosa in più che me le fa gradire.
Ci presentiamo tutti e 4 di fronte al locale. Davanti a noi un gruppo di ragazzi e ragazze polacche che stanno facendo un breve discorso con l’addetta alla selezione, la buttadentro.
Entrano. Ci avviciniamo ai paletti e ci fa “stasera serata per invitati, non potete entrare”. Balla colossale (in realtà c’era un pannello con scritto “polish night” ma per me mentiva spudoratamente, e la sera dopo capirò di aver ragione). Le chiedo perché. “Serve una tessera speciale”. Io avevo casualmente con me una tessera del locale, la estraggo e le chiedo: “E' questa qua?”. La guarda e mi fa: “No, questa è valida solo dalla domenica al mercoledì”.
Mentre la mia bocca le risponde: “Ok, it doesn’t matter, bye” la mia mente pensa: “Ma vai a farti *x!?y* da dieci big bamboo, brutta stronza **7w*|! figlia di nn a sua volta madre di nn! X*?/!”. Prendiamo, alziamo i tacchi e ci dirigiamo verso altri lidi.
“Non esiste! Non esiste che qualcuno si permetta di non farmi entrare in un locale!” faccio agli altri. “Domani vedremo”. Intanto iniziamo il tour dei locali, ma ho la scimmia addosso. Carpe diem, Carpe diem II, un altro che non ricordo e infine approdiamo al prozac.
Beh, sembra carino ma ha il difetto di tutti club di Cracovia: è piccolo, pieno di 14 stanze che lo fanno sembrare la casa delle barbie di mia sorella. La cosa più brutta è che di Barbie se ne vedono poche, quasi tutti Ken stasera. Perché? Perché almeno la metà della popolazione presente è inglese.
Regola n.2: la quantità di F presente in un locale è inversamente proporzionale alla quantità di inglesi presenti nello stesso.
Io non li sopporto. Penso che all’estero siano solo capaci di un’impresa che ha dell’impossibile: essere più coglioni degli italiani. Solo per questo meriterebbero il Nobel, da consegnare a quella rincoglionita della regina e agli spaventapassere dei figli e nipoti della famiglia. Hanno un solo scopo nella vita: bere, e infatti il 90% di loro è visibilmente ubriaco. Il 9% è a sboccare o a prendere ancora da bere e l’1% probabilmente è finito insieme a loro senza saperlo ma in realtà ha un altro passaporto. Ora, voi provate a sommare l’incazzatura per il Cien con la loro presenza e capirete perché la serata per me sia andata a quel paese. Ci restiamo un’oretta.Verso le 2 finalmente smontiamo le tende e torniamo alla base.

Continua (forse)
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda nelloyanto » 12/05/2009, 0:15

Ciao sto leggendo con molto entusiasiasmo il tuo racconto e lascia li di dire forse perchè io voglio proprio leggerlo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

per quanto riguarda i locali , purtroppo all'estere è frequente che non ci facciano entrare.... la trova una grande cazzat* ma è così ahinoi... poi oh magari eran tutti ken anche li e quindi meglio così no? :lol: :lol:
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 12/05/2009, 11:01

nelloyanto ha scritto:Ciao sto leggendo con molto entusiasiasmo il tuo racconto e lascia li di dire forse perchè io voglio proprio leggerlo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

per quanto riguarda i locali , purtroppo all'estere è frequente che non ci facciano entrare.... la trova una grande cazzat* ma è così ahinoi... poi oh magari eran tutti ken anche li e quindi meglio così no? :lol: :lol:


Altro che Ken. Vedevamo entrare Barbie, l'amica di Barbie, la sorella di Barbie, la cugina di Barbie e via dicendo. L'unico club che merita a Cracovia, anche se sempre piccolo e con 15 stanze, quindi non per i miei gusti.
Ma la sera dopo sono entrato, con un paio di espedienti. Solo che è successo un casino anche lì e sono dovuto uscire. :evil:
Ci arriverò.

Ciao
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