Croazia 2005
Attraversammo il confine a Rabuiese ed era quasi mezzogiorno. Quella domenica di Luglio ci eravamo messi in macchina che suonavano le 6 della mattina, sulla A4 non avevamo trovato quel gran traffico, ne sulla tangenziale di Mestre ne alla barriera di Trieste Lisert, che, di solito sono queste che fanno perdere tempo quando vuoi arrivare il Slovenia, oppure proseguire per la Croazia come era nostra intenzione, il giro lo avevamo programmato dalla primavera, era la prima volta che ci recavamo nella ex Jugoslavia e non avevamo le idee ben chiare su come fosse.
La lingua croata non è molto facile, ma in Istria il dialetto parlato è un po’ simile a quello veneto
L'impronta della presenza della serenissima caratterizza il paesaggio, i campanili son quasi tutti simili a quello di San Marco, il leone alato è onnipresente, però la costa è molto diversa da quella italiana, infatti il litorale istriano e dalmata è caratterizzato dalla presenza di numerosissimi isolotti, molti disabitati ed aridi per la presenza della bora che soffia parecchi giorni all’anno, sono poche le spiagge con la sabbia, quasi tutte hanno il ghiaietto.
Il percorso che avevamo studiato era un giro per l’Istria e visita delle isole di Cres, Lošinj, Krk e Rab, poi se rimaneva tempo, saremmo andati anche ai laghi di Plitvice, vicino al confine con la Bosnia. L’abbiamo portato a compimento per intero.
Come guida avevamo la Touring (quella della copertina verde), molto pratica ed esplicativa, una delle migliori.
In Slovenia la moneta era il Tallero (oggi l’Euro), in Croazia la Kuna (con 1 € si compravano poco più di sette Kune).
Per mangiare e dormire non ci furono problemi, mangiavamo dove capitava, i ristoranti certo non mancavano, a dormire, la prima sera ci fermammo a Poreč all’Hotel Galeb in Zelena Laguna (2 o 3 Km. a sud della città), poi sempre in camere di privati (soba).
Come era solito nei nostri viaggi, usammo l’auto, la Fiesta l’avevamo sostituita l’anno prima, era arrivata al capolinea, ma la Punto (in garanzia), non fu sicuramente all’altezza della Ford, in quel viaggio si guastò il servosterzo e dovemmo fermarci sovente perché ripartendo, per un po’ quella maledetta spia rimaneva spenta, poi si riaccendeva e lo sterzo diventava duro, un punto di assistenza interpellato, ci disse che dovevamo lasciargli l’auto, preferimmo affrontare il viaggio di ritorno con questa magagna.
Nota, in questo viaggio ci portammo 2 macchine fotografiche, una tradizionale con pellicola, l’altra digitale, le foto che son state sviluppate col metodo tradizionale le ho scannerizzate, le altre sono inserite ridimensionate.
Il Viaggio
La prima cittadina che visitammo in Slovenia fu Izola, ci fermammo a mangiare nella piazza principale, pagammo (poco) in Euro, facemmo un giro per la città poi proseguimmo verso sud, Piran è molto graziosa, specialmente il lungomare e P.za Tartini (violinista), c’è un grande parcheggio (a pagamento) all’ingresso della città, poi si visita a piedi.
Piran, Piazza Tartini
Riprendemmo in viaggio, attraversammo il confine tra Slovenia e Croazia e ci fermammo a Poreč, ci dirigemmo a sud della città, nella bella zona denominata Zelena Laguna (laguna Verde) ci sono molti alberghi, alcuni sono belli, altri passabili, noi rimanemmo nel mezzo e chiedemmo al Galeb (gabbiano) se c’era posto, in seguito a risposta affermativa optammo per la ½ pensione, la scelta si rivelò sbagliata, la camera era abbastanza buona, la colazione sufficiente, ma la cena iniziava alle 18.00 e terminava alle 21.00.
Alle 17.55, i tedeschi, abituati a mangiare presto, erano già tutti fuori dalla sala ristorante che aspettavano l’apertura, quando arrivavamo noi verso le 19.30 ci si doveva accontentare. Ci rimanemmo 3 giorni.
Poreč è bellissima, di origini romane, pavimentata in pietra bianca come molte città istriane, palazzi in stile veneziano, da non perdere la cattedrale protetta dall’Unesco
Zelena Laguna, sci nautico senza motoscafo
Umag
Motovun è un paesino medievale in cima ad una collina, è grazioso e si domina la valle sottostante, si parcheggia (a pagamento) prima della porta principale di ingresso al paese.
Abbiamo visitato anche: Novigrad, Buie e Pazin, poi siamo scesi a Rovinj che è molto bella, la città è su un colle che forma una piccola penisola.
Rovinj
continua.....