Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 12/05/2009, 21:52

L’alba dell’ultimo giorno intero a Cracovia è arrivata.
Usciamo e notiamo che ci deve essere qualcosa di particolare, una festa nazionale. Non ho ben capito cosa, credo riguardi la Costituzione polacca, ma non ne sono sicuro.
Parentesi
dato che mezzo OTRA era in Polonia a warsawa: anche da voi era festa il 2 maggio? La prossima volta organizziamo un meeting là, c’era mezzo forum!
Chiusa parentesi.
Una ragazza ci fa dono di una bandierina polacca a testa. W la Polonia! Sulle prime penso di metterla fuori dal balcone ad ogni vittoria ai mondiali della squadra. Mah… meglio lasciar perdere.
M. deve cambiare euri, giornata da dedicare allo shopping.
Ci rechiamo in un ufficio cambio quando notiamo all’esterno i vari valori delle divise estere.
Balza all’occhio una cosa:
bielarus xyxyx (non ricordo il nome della valuta) 0,000008 (forse ho sbagliato di uno zero, ma poco importa).
Ci facciamo una bella risata.
Ed ecco la genialata:
M: “voglio vedere che moneta è”.
Siamo perplessi: ce l’avranno?
Io: “ma se entri con uno zloty suona la campanella del jackpot, finisce che porti a casa decine di migliaia di xyxyx”.
M. e G.: “chiudono la saracinesca e vengono a darceli con la carriola”.
Quanti ce ne daranno?
Boh…
M. tenta il primo cambio. Esce: “me li hanno cambiati!” In mano ha 1 zloty diviso in 20 cents. Che scemo! Non si è neanche accorto che gli hanno cambiato 1 zloty in altri zloty.
Al secondo, convinti che avremmo svaligiato il negozio la risposta è “no” e la signora addetta al cambio si incazza pure parecchio. Meglio uscire e lasciar perdere (eppure siamo stati educati nel chiederle il cambio, mah...).
Ok, lo scherzo è andato male. Prendetela per una bischerata, lo so un po' idiota, però resta tale. Un episodio, nulla più.
Andiamo al centro commerciale, quello della stazione dei treni.
Poco shopping, pensavo di trovare prezzi molto abbordabili, in realtà i prezzi di parecchi prodotti sono di poco inferiori ai nostri. Mi chiedo come mai, forse lavorano parecchio con i turisti, credo che un polacco apra mutui per comprarsi un televisore o un paio di scarpe, se questi sono i prezzi.
In realtà ho notato nel venire al centro commerciale, ancora in centro, prima della porta florianska, un paio di scarpe ma quando ci tornerò nel pomeriggio troverò il negozio chiuso. Mah…
Mangiamo, poi ecco che G. e M. vogliono prendersi un gelato.
M. si avvicina (ricordo che non parla inglese) e mi fa: “due gusti si dice two gust?”
Io, serissimo, fiuto lo scherzo, confermo e per rendermi più credibile aggiungo: “two gust, please. Aggiungi il please, non essere maleducato” (intanto me la rido mentalmente). Non ci crederete ma riuscirà nell’impresa di peggiorare, 3 minuti dopo, la frase citata.
Probabilmente nel frattempo ha cambiato scelta, passando da due a tre.
Si mette in coda, intanto faccio notare a G. cosa sta per dire. È il suo turno, lo affianco, non voglio perdermi la scena.
M. (baldanzoso): Tri gust, please. (tri, quasi dialettale)
Scoppio in una risata, mi guarda, capisce che gli ho fatto fare una figura da pirla. Non so come, ma la commessa capisce e riesce a farsi dare il gelato.
Questo scherzo, invece, va a buon fine.
(per la cronaca: M. minaccia subito vendetta. La sto ancora aspettando). Ci tengo a precisare una cosa: ho passato 4 giorni a tradurre questo e quello, a chiedere informazioni solo io, a dover rispondere continuamente a “cosa ha detto?”. Alla fine, mi sono vendicato. So che l’avete pensato: “che stronzo”. A volte lo sono, non nego. Ma stavolta ci stava, tra noi poi… questo è nulla.
Usciti dal centro commerciale torniamo in market square. M. deve prendere una maglietta harley davidson e qualcosa sulla Madonna Nera di Czestochowa.
Io e il Gustel aspettiamo fuori lungo un lato della piazza.
Senza saperlo, siamo appostati accanto ad una cassetta per imbucare la posta.
Assisterò ad una scena irreale.
Ecco sopraggiungere una signora giapponese, sui 60. Si avvicina con in mano una cartolina. Guarda la cassetta, non capisce. Mi guarda e mi fa capire che non capisce come funziona.
“No, non ci sono pulsanti” penso io guardandola. Le apro la porticina e le faccio capire di inserire qui la cartolina. Lo fa. Avete presente un bambino che scopre una cosa nuova? Uguale. Sorride contenta, felice, esaltata. “Ehhh, che sarà mai?” penso io. Mi ringrazia, si inchina almeno 5 volte.
Chiedo a chi è stato in Giappone: come funziona la posta da loro?
Certo che sono strani. Simpatici, ma strani.
Torniamo in camera.
Il sabato sera si avvicina. Saturday night fever in Krakow.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 12/05/2009, 21:57

Usciamo a cenare. Accetto l’idea di M.: ristorante italiano. Un po’ controvoglia, ma a volte trovo sia giusto provare anche la cucina italiana all’estero per vedere come ci trattano. Ho visto tante cose e fatto diverse considerazioni a riguardo in base ai diversi paesi visitati, ma questo è fuori tema. In una pizzeria di San Diego mi ritrovai colonna sonora “mi scappa la pipì papà” tanto per dirne una.
Gli altri tre vanno di pizza Milano (?!?): gorgonzola e non so cosa. Io di pasta al tonno.
Ristorante Invito. Non caro, ma preferirei soprassedere sul cibo, anche se devo dire che ho provato di peggio, anche in Italia.
Gli altri 3 sono entusiasti, ma sulle loro capacità culinarie/degustative meglio soprassedere:
pizza non con forno a legna (la si riconosce per le piccole bruciature scure con “bolle scoppiate” ai bordi della pasta, se lo fosse), pasta sottilissima e tutto aveva di formaggio fuorché del gorgonzola, che dovrebbe avere muffe.
Loro manco se ne accorgono, “buona, ottima!”. Vi dico solo una cosa: G. (ricordo: colui che ha per piatto preferito le cipolle) è solito accompagnare la pizza con il chinotto e M. spesso con il ginger (orrore!). Almeno stavolta non potranno dimostrare cattivo gusto, non ci sono bibite simili. Non aggiungo altro sui loro gusti.
Per inciso: nessuno dei tre sarebbe in grado di cucinarsi un piatto di pasta (G. ha 33 anni, avete capito il tipo. Parlo sul serio) quindi non entro in inutili discussioni su quando un piatto è buono e quando non lo è, ho già sperimentato che è tutto inutile. De gustibus…
Quattro chiacchere e noi in un episodio finiamo per fare i classici italiani caciaroni. Scoppiamo a ridere, non narro l’episodio perché altrimenti non si finisce più. Gli altri tavoli? Silenzio tombale per tutta la cena. Resta un episodio, poi ci tengo a ribadire: niente caciaroni ma educati (era impossibile non ridere, credetemi). E comunque: a volte non concepisco i tavoli da funerale di alcune popolazioni straniere, non è mica un ristorante da tet a tet (avevo 4 in francese scritto, so che ci va un accento ma non ricordo quale, non riprendetemi). In mezzo sta il giusto.
Alle 22:30 il locale fa per chiudere e ci fa capire di uscire (eravamo entrati alle 21). Strano per noi italiani, ma ormai mi ero abituato.
Noi, subito: diretti al Cien.
Prima di arrivare quattro passi digestivi lungo la piazza, poi ci accordiamo per la strategia da adottare.
Entreremo a gruppi di due, per non sembrare troppo "italiani".
La prima spedizione:
io e M.
Arriviamo all’entrata. Noto subito il solito cartello “polish night”. Vedo davanti a noi tre ragazzi. All’ingresso la solita ragazza, “non entrate” fa a quelli. La scusa? Le scarpe da ginnastica bianche.
Uno dei tre prova a discutere un po’ con lei, non sono italiani. Intanto, senza dirci nulla, io e M. abbiamo capito una cosa: non dobbiamo dirci nulla. Mai far sentire la tua italianità, in certe occasioni.
Oddio, ce l’ho stampato in faccia: un incrocio tra Scamarcio e il David di Michelangelo, il classico maschio latino.
Chiudo il giubbetto di pelle, visto che indosso una t-shirt. Guardo le scarpe di M.: ginnastica bianche.
Le mie? All star nere di ordinanza.
Penso: “andata, siamo spacciati”. Intanto, sempre senza proferir parola, eccoci. È il nostro turno. Ci guarda in faccia et voilà, come per magia apre la passerella. Non ha resistito al fascino latino. Altro che big bambù!
Mi sento come Grosso ai Mondiali 06, come Tardelli nel lontano 82. Le mie vene scoppiano orgogliose di verace sangue italico. Goooaaaal! L’Italia ha varcato i confini.
Sento solo trombe nelle orecchie, urla di gioia della folla.
Questo mi ha impedito di sentire cosa ha proferito la signorina. Dieci metri e venti secondi dopo, M. “ci ha scambiato per francesi, hai sentito? Ci ha detto bonjour”. Ora, a parte che è sera e quindi è fuori luogo (avevo 4, non 2), ma a me? Francese? Subito mi volto, voglio uscire. Questa è un’onta troppo grossa per l’onore italiano.
Mentre mi volto vedo entrare le sosia di Heidi Klum, Herzigova, Linda Evangelista.
Ok, cambio di programma. Stasera l’onore italiano va a quel paese. Faccio Baggio nel rigore di USA 94 o, se preferite, Cabrini nella finale 82.
Rimango.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 15/05/2009, 11:18

Siamo dentro. Decidiamo di andare al bar che porta verso la zona esterna. Sono le 11, presto per i nostri standard ma a me sembrava un orario buono per i loro. In realtà il locale è vuoto. “Si riempie verso l’una” mi comunica il barista. Intanto G. e il Gustel provano a superare la selezione. Respinti.
Ma porca…. ora è un bel dilemma. Entriamo nella prima stanza, quella con le finestre che danno sulla strada per comunicare con loro, rimasti sul marciapiede.
Loro “restate”. Noi “no, non se ne parla, si sta tutti insieme”. Avete presente quando trovate in qualche festa l’ultimo pasticcino sul vassoio e contemporaneamente un’altra persona lo ha addocchiato? È un dialogo di “no, ma figurati”, “ma dai”, “fai pure”. Io solitamente in una situazione simile già al primo invito dell’altro, accetto. Niente ipocrisie. Normalmente l’altro ci rimane di cacca, ma non me ne frega nulla. Del resto è un concetto che non ho mai capito “dire no quando si pensa sì”.
Stavolta una situazione simile. Solo che, non so perché, forse in uno slancio di generosità, resto dell’idea di M. “ultima sera, tutti assieme”. E non dite che non sono un buon amico!
Decidiamo dapprima che io e M. finiamo da bere visitando almeno il locale.
È secondo me il più bello di Cracovia, posto che, come già ribadito, a me non attirano i locali così strutturati. Non è l’Essential tanto per capirci (non fate gli gnorri, mi avete capito benissimo. Ci siete stati tutti: chi di noi non c'è stato può sperare di entrare nell'elenco delle specie in via d'estinzione tutelate dal wwf).
La causa del loro respingimento: sempre la tanto fantomatica tessera.
Nel frattempo io e M. ci chiediamo quale può essere la causa reale. M. “il Gustel è vestito “troppo casual”. Idea: rimandare a casa i due per fare rivestire il Gustel, prenderà una camicia di M.
Subito penso: ok, idea giusta. Ora che questi due tornano qua, si rivestono e tornano ci passa un’oretta, il tempo giusto per vedere come butta qua dentro.
“Sì, ok. Hai ragione”. Ma se fosse stato l’Essential, siamo sinceri: me ne sarei fregato. Stavo dentro anche da solo. Ma questa è Cracovia, non è Riga.
Neanche dieci minuti ed ecco entrare G. Subito gli spieghiamo la decisione, e gli chiediamo come ha fatto ad entrare. Lui “ho detto alla ragazza che sarei entrato 5 minuti perché avevo voi due dentro”.
Cazzo! Penso subito tra me. Ma ci è o ci fa? Infatti, fortunatamente siamo ora in una zona un po’ isolata ma riesco a vedere la buttadentro che gira ispezionando il locale.
Lei non ci vede, siamo casualmente salvi. “La caccia al maschio italico invasore è andata male. Ritenta, sarai più fortunata”.
Scampato pericolo. G. racconta anche il rifiuto al primo tentativo e se ne esce con “le abbiamo chiesto se ci faceva entrare” (G. parlicchia un po’ di inglese, diciamo così). Mentre M. gli illustra l’idea “camicia al Gustel” io risolvo il dilemma: G. c’è, non ci fa. Penso subito “bravo. Ci voleva tanto a capire che aprire bocca di fronte a lei equivaleva a dirle “siamo pizza, mafia, spaghetti, mandolino”?
Ok, loro sono un po’ meno presentabili di noi due, ma così vi siete proprio giocati tutte le possibilità. Non c’è camicia che tenga.
Lascio fare a M. convinto ancora della validità della sua idea, ma già so che anche se indossassero camicia con gemelli d’oro resterebbero fuori. Basta guardarsi in giro: la gente dentro veste normale.
Ma si! Facciamo in modo che tornino, sbrighino tutto etc: una sorta di punizione per la loro assenza di scaltrezza. Un’oretta dentro il locale. Decido quindi di appoggiare M. nel tentativo di convincimento su G. Ce la facciamo. Lui esce e si dirigono verso casa.
Io e M. andiamo all’altro bar del locale, che nel frattempo si inizia a riempire. Tante belle F., un paio di italiani, (ma sento che uno conosce il polacco, quindi è già inserito nella città. Ecco perché è entrato) e poi solo polacchi. Niente inglesi.
Ora, non sto a farla lunga e narrarvi ciò che abbiamo fatto li dentro. Poco o nulla, visto che la minipista dove suonava il dj era praticamente vuota e tempo per ambientarci poco. G. e il Gustel tornano e, come già sapevo, respinti nuovamente. Stavolta sono convinto della mia decisione, usciamo tutti e quattro. Solidarietà totale.
Mah… Cracovia dal punto di vista locali è bocciata:
troppi, con la conseguenza di troppa dispersione.
Troppi inglesi in alcuni.
Troppi stanzini e praticamente nessuna sala che si possa chiamare così.
Sommateci il fastidio del fumo e fate l’en plein.
Spero che la Polonia offra altro, di meglio. Di più adatto ai miei gusti.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Daje » 15/05/2009, 11:36

Lebo se torni a krakow consulta questa lista di locali così trovi quello che fa per te
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 15/05/2009, 11:57

Grazie Daje, conoscevo il sito che è ottima fonte di informazioni su varie città anche per alloggi, ristoranti, etc.
Anzi:
la guesthouse dove alloggiavo l'avevo trovata l'anno scorso proprio grazie a quel sito. Infatti i locali citati in questo racconto compaiono tutti lì.

Il punto è che, a parte il jazz rock cafè che già conoscevo, è difficile trovare un locale che incontri i miei gusti a cracovia, per le motivazioni sopra. I dj li ho trovati molto scarsi, pure al rock cafè (quel dj non capisce niente di musica rock: passava da metal a raggae a hard rock senza un minimo senso), tante piccole stanze grandi come sgabuzzini, inglesi, il fumo nei locali, etc.
L'unico buono mi è sembrato il Cien, solo che mi devo limitare al "mi è sembrato". La sera in cui sono entrato sono dovuto uscire quando iniziava a riempirsi. E sono riuscito ad entrare!
Se mai ci dovessi capitare rimarrei dentro, anche da solo.

Mi spiego, amavo l'Essential quando sono entrato (parlo seriamente, questa volta) non solo per via della presenza femminile:
grande con sale per vari gusti. Ci poteva pure stare un po' di house (e per me è difficile amare la musica da disco) perché sala, dj, effetti, musica erano ottime.
Poi, se volevo, salivi sulla sala rock & revival e ci stavo da Dio. Questione di gusti.

Il bello di Cracovia, in merito alla nightlife, è che per una serie di motivi (primo fra tutti il fatto di essere città universitaria) è molto viva durante tutte le sere della settimana.

Grazie comunque per la segnalazione.

Ciao
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda geom.Calboni » 16/05/2009, 18:12

purtroppo per chi ama quasi esclusivamente la musica rock non sempre si riescono a trovare locali degni di nota.
è naturale che,in genere,tirano di più le discoteche o i discobar.

riguardo la selezione all'ingresso,non bisogna parlare di Kraków come esempio a parte.
le selezioni serrate ci sono a Milano come a Kraków,come a Mockba,come in Macedonia fino all'Albania.
se sei maschione,in gruppone e vestito non secondo alcuni criteri (non si sa quali in realtà.va bene essere vestito in maniera decente ma poi si esagera e si seguono criteri misteriosi) non entri.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 16/05/2009, 19:27

@ Geometra:
Scusa, forse mi sono espresso male io.
Amo quasi esclusivamente quella musica, ma mi capita anche di andare in discobar o in disco, specie all'estero. Riesco comunque a divertirmi.

Lo so che la selezione c'è ovunque. C'è anche al già citato Essential, io già so che tu sai.
Però il punto è che, in base alla mia esperienza personale, ai locali che ho visitato, ai miei gusti, a Krakow l'unica disco buona mi sembrava quella. Sfiga vuole che ci fosse selezione.
Ma so che esiste ovunque. In Italia evito questi posti, per principio. Comunque ho tenuto alto l'onore italiano: sono entrato. erano più le persone respinte che quelle accettate.
Non era un discorso denigratorio su Krakow. ;)

Grazie per il "maschione". :D
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda geom.Calboni » 16/05/2009, 20:38

Amo quasi esclusivamente quella musica, ma mi capita anche di andare in discobar o in disco, specie all'estero. Riesco comunque a divertirmi.

non era una critica.
volevo solo dire che la massa preferisce un genere di locali e la massa detta legge (economica) ;)
altra storia chi è un rockettaro sfegatato e non transige su altri generi di locali o musicali e viceversa chi è un discotecaro e non transige sul rock (ne conosco di entrambi gli schieramenti)
io sono dell'avviso che se si può scegliere,si sceglie; altrimenti bisogna divertirsi "con quello che passa il convento"...


Non era un discorso denigratorio su Krakow.

l'avevo capito.
volevo solo far presente che queste selezioni sono cosa comune oramai ovunque...

Grazie per il "maschione"

non si è capito ma...nel "maschione" ero inteso anche io... :) era un termine generico.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 16/05/2009, 20:47

Usciti ci ritroviamo in mezzo a una strada. Altro tour per locali, identico a quello della sera prima.
Al prozac, ancora inglesi. Rimango 5 minuti, poi dico subito agli altri tre che me ne vado, ci vedremo a casa.
Esco da solo, sono ormai le 2 passate. Ultima sera, decido di passare per l’ultima volta al pub rock perché “a chi sta per fare rock io rendo onore” (cit).
Arrivo e vedo un cellulare della polizia all’esterno, entro e lo trovo quasi deserto. Cosa mi sono perso?!?
Vabbeh, ormai è finita.
Torno verso casa quando all’altezza del teatro bagatela ribecco i tre. 200 mt e torniamo in stanza.
L’indomani ci svegliamo, colazione, preparazione della borsa, insomma: le solite cose.
Usciamo e andiamo ad aspettare il pullman che ci porta alla stazione, a turno ci passiamo di mano in mano il bambino.
Arriva il pullman. Tra borse etc. è difficile sedersi vicini, specie per me e M. e il Gustel, tutti over 1.80.
M. prova a sedersi accanto a me ma lo mando via.
M. “Perché?”
L. “Perché non ci stiamo, eppoi non ti voglio vicino, non mi piaci”
M. “Preferisci una ragazza? Tu per quella venderesti pure tua madre”
L. “Certo, per lei questo ed altro”
Ovviamente era ironico il dialogo. Tra l’altro, M. arriverà a sedersi vicino. Fa pure caldo.
Dietro di noi sentiamo un gruppo di ragazzi italiani. Capiamo di aver fatto la figura degli italiani allupati per quel dialogo e scoppiamo in una risata.
Arrivati in aeroporto attendiamo il ritorno con Ryanair.
Solite scene:
gente che arriva con il pulmino e corsa modello Fantozzi per prendersi i posti migliori, etc. etc.
Io sono separato dai tre e finirò con una signora un po’ anziana accanto.
Voglio sincerarmi che il bambino stia bene, visto che è con gli altri, seduti nella fila dietro.
Inizio a parlare su di lui: “Il bambino? Tutto apposto? Chissà a quanto riusciremo a venderlo”
Noto che la signora si volta e mi guarda un po’ strano.
“Per me conviene venderlo a pezzi” (mi riferivo al fatto che forse vendere la copertina separata dal vinile può fruttare di più).
La vecchia mi guarda ancora più strano.
Un paio di minuti così e finirà per guardarmi schifata. Probabilmente avrà pensato che ci siamo recati in Polonia per rubare un bambino e rivenderne gli organi nel mercato nero.
Posso capire che il termine “bambino” possa essere fraintendibile però, signora, dai…
Atterriamo a Bergamo, ritiro auto e poi torniamo tutti alle nostre magioni,
Fine.

Lebowski sta già pensando ad altro, al prossimo viaggio. Intanto custodisce gelosamente il bambino a casa sua. E, ogni tanto, scrive su un forum di viaggi e viaggiatori.

G. ha scoperto che Cina e India sono i principali produttori mondiali di cipolle. Sta tentando, invano, di convincere gli altri a un viaggio verso quei posti.

M. ha ancora problemi intestinali. Si sta ancora chiedendo come si dica gusto in inglese e medita di vendicarsi.

Il Gustel sta cercando una buona marca di deodoranti per compiere un attentato sul prossimo volo.

Il bambino è prigioniero a casa di Lebowski (v. foto) e implora pietà. Lebowski se ne frega: cercherà di venderlo, ma ha appena scoperto che su e-bay altri stanno provando a vendere suoi fratelli gemelli. A cifre intorno ai 50 euro. Un buon investimento: spesa 6 euro, incasso 50. Poco però per realizzare i progetti, i sogni svaniscono: rimane un pezzente e ha comunicato agli altri che al massimo si ricaverà 30 euro. A meno che i Rolling Stones non si sciolgano o non muoiano Mick Jagger o Keith Richards. Lebowski prega affinché ciò avvenga (che si sciolgano).

Mick Jagger è in buona salute. E se un giorno passasse su un forum di viaggiatori si toccherebbe le palle.

Keith Richards ama raccogliere noci di cocco sulle piante e gode di ottima salute: non è ancora morto dopo tutto ciò che ha preso, comprese le ceneri del padre sniffate nel 2007.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Jena Plissken » 17/05/2009, 14:29

http://www.youtube.com/watch?v=3oqkx2Ps ... re=related

per i profani play with fire è splendida sebbene non conosciutissima essendo uscita come lato B del singolo contenente The Last time ed essendo stata suonata pochissimo dal vivo ;)
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

il mio nuovo blog : http://jenaplissken.tumblr.com/
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 17/05/2009, 19:39

Jena Plissken ha scritto:http://www.youtube.com/watch?v=3oqkx2Psu8Q&feature=related

per i profani play with fire è splendida sebbene non conosciutissima essendo uscita come lato B del singolo contenente The Last time ed essendo stata suonata pochissimo dal vivo ;)


Grande Jena!
Ho trovato il primo acquirente, vero?
Fai pure la tua offerta non essere timido! (scherzo)
Scherzo, non sto cercando di piazzarlo qui, anche se però, dovesse arrivare una buona offerta… grazie comunque per la pubblicità!

Comunque il vinile in mio possesso è un altro, ancora più raro.
Contiene la già citata Play with fire che dà il titolo, ma è un 33 giri uscito solo in versione russa. Il retro è tutto in russo quindi non lo capisco. È stato pubblicato nel 1991 ma credo si tratti di una raccolta dove il lato A è del 1964 e il lato B del 1965 (così c’è scritto). Già dalla foto si vede la formazione originaria degli Stones con Brian Jones, come detto.
Purtroppo non sono ancora riuscito ad ascoltarlo, quindi non so neanche se si tratta di un live o di un disco da studio.

Lato A
I’m a king bee
Honest I do
Carol
Route ‘66
You can make it if you try
Congratulations
If you need me
It’s all over now

Lato B
Time is on my side
Confessin’ The Blues
Under the Boardwalk
Around and around
As tears go by
Play with fire
The last time

Ci tengo a precisare che non sono un avvoltoio musicale, uno spacciatore: non ho un giradischi funzionante quindi non posso ascoltarlo.

Un pezzo da collezione. Mi sono stupito moltissimo di trovarlo lì, in una bancarella di un mercatino. E mi sono stupito ancor di più di trovare un paio di persone nel mondo che lo vendessero su e-bay, senza trovare compratori. Non avevamo la minima idea di quanto potesse valere e a dire il vero non ce l’ho nemmeno ora. Solo mi rendo conto di avere tra le mani un pezzo da collezione. A volte la cultura musicale paga…

Comunque il bambino sta bene, è felice di sapere che c’è chi lo stima.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Jena Plissken » 17/05/2009, 19:51

Lebowski ha scritto:Grande Jena!
Ho trovato il primo acquirente, vero?
Fai pure la tua offerta non essere timido! (scherzo)
Scherzo, non sto cercando di piazzarlo qui, anche se però, dovesse arrivare una buona offerta… grazie comunque per la pubblicità!


Mi spiace Lebowsky sono un patito e un conoscitore di rock di quello buono ma non sono un collezionista, che aspetti a sentirlo ?. ;)

Rockolifo senza giradischi funzionante :o

Magari dentro c'è un album di Albamo e Romina ! :lol:
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda obe » 06/06/2009, 15:22

gran racconto Lebowski!!...

veramente piacevole ed interessante. :)

Tra l'altro mi ricorda le due volte in cui son stato a Cracovia.. anch'io rimbalzato il sabato sera dal mitico Cien.... però mi son sempre divertito...

Degli inglesi... senza parole.. veramente il popolo più odiato.. ovunque vai li riconosci subito..

la chicca del disco poi... :shock:
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 06/06/2009, 18:25

Obe:
Grazie.
Abbiamo due cose in comune: il rimbalzo al Cien la passione per gli Ac/Dc.
Per la seconda? Ieri a Madrid sono stati fenomenali, eccezionali. Ci sono rimasto 14 ore nella capitale, oggi sono già qua. Rincoglionito, felice per l'evento spettacolare e triste perché forse sarà l'ultima volta. Ho scoperto alcune cose sulla Spagna che mi piacerebbe condividere e chiedere a chi la conosce meglio.
Magari racconterò anche quello, ma aspetto prima Moran che li vedrà domani a Barcellona. E in questi giorni ho poco tempo, moltissimi impegni.
Posso confermarlo: un loro concerto è una delle esperienze più belle della vita.

@ Jena:
Ascoltato!
Non ho giradischi funzionante perché quello che avevo molti anni fa, molto bello, con casse incorporate, si ruppe e non lo aggiustai, passando definitivamente ai cd.
Sono proprio gli Stones.
Tra l'altro fa un certo effetto la voce pulitissima di Jagger, si sente che è giovanissimo. E sul vinile, con il classico suono di sottofondo che fanno i dischi, prende un effetto molto particolare.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Moran » 09/06/2009, 9:36

Lebowski ha scritto:Magari racconterò anche quello, ma aspetto prima Moran che li vedrà domani a Barcellona. E in questi giorni ho poco tempo, moltissimi impegni.
Posso confermarlo: un loro concerto è una delle esperienze più belle della vita.

Mi dispiace, un concerto degli Ac/Dc non si può raccontare, si può solo vivere.
Si possono raccontare i dettagli, tipo a che ora sei arrivato, dove ti sei piazzato, quante birre ti sei bevuto e quale maglietta ti sei comprato. Ma il concerto... quello non si può raccontare.
Da orgasmo multiplo carpiato con avvitamento e triplo salto mortale. Aaaargh.
...quel misterioso gerundio dell'anima che è l'eterno presente del viaggio.
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 09/06/2009, 9:49

Moran ha scritto:
Lebowski ha scritto:Magari racconterò anche quello, ma aspetto prima Moran che li vedrà domani a Barcellona. E in questi giorni ho poco tempo, moltissimi impegni.
Posso confermarlo: un loro concerto è una delle esperienze più belle della vita.

Mi dispiace, un concerto degli Ac/Dc non si può raccontare, si può solo vivere.
Si possono raccontare i dettagli, tipo a che ora sei arrivato, dove ti sei piazzato, quante birre ti sei bevuto e quale maglietta ti sei comprato. Ma il concerto... quello non si può raccontare.
Da orgasmo multiplo carpiato con avvitamento e triplo salto mortale. Aaaargh.


Hai ragione. Un'esperienza incredibile. al punto che, se potessi, farei il tris.
Birre? Poche. Non so tu a Barcelona ma a Madrid giravano i tipi con le birre servite con una sorta di "spargidiserbante" a 10 euro l'una (poi dicono che in Spagna costa poco, alla faccia!).
Piazzato? A venti metri dal palco. Vedevo le espressioni del volto di Brian e Angus.
Arrivato? Alle 18:30 sono entrato. Più di 4 ore di attesa, condite da un gruppo spagnolo pessimo (lo stesso? Con una cantante?) e dagli Answer che conoscevo già.
Magliette? No, c'era solo merchandising ufficiale che costava il doppio rispetto a Milano e nessuna maglietta relativa al concerto. A Milano e nelle date dei palazzetti c'erano quelle relative al concerto. Non so a Barcellona, ma a Madrid c'erano solo magliette che si possono trovare già nei negozi, ufficiali e a prezzi inferiori. La mia maglietta di Milano è custodita gelosamente. ;)
Allora ti è piaciuto. Dai, da tuo "padrino" parlamene un po'. Magari anche in pvt (te ne ho mandato uno).
le cose che ti hanno colpito di più, etc. Sono curiosissimo. ;)
Ciao
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda fedea » 09/06/2009, 10:31

Mi ero persa questo topic.

Io Krakow l'ho davvero adorata, e ci torno anche a brevissimo, c'era un'atmosfera quasi magica, ma non so quanto fosse dovuto alla citta' e quanto alle 300 e rotte persone di cs che l'hanno invasa :) vedremo con la seconda puntata...
Il prozak comunque a me non e' piaciuto sto gran che, sara' che ci han pure assegnato la sala piu' sfigata di tutte...
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Lebowski » 09/06/2009, 10:39

fedea ha scritto:Mi ero persa questo topic.

Io Krakow l'ho davvero adorata, e ci torno anche a brevissimo, c'era un'atmosfera quasi magica, ma non so quanto fosse dovuto alla citta' e quanto alle 300 e rotte persone di cs che l'hanno invasa :) vedremo con la seconda puntata...
Il prozak comunque a me non e' piaciuto sto gran che, sara' che ci han pure assegnato la sala piu' sfigata di tutte...


Ciao,
ottimo! Mi faresti un piccolo favore?
Andresti, magari anche di passaggio (non ti chiedo di passare una serata lì) al Jazz&Rock Café, è nella via del Carpe Diem, appena dopo, e mi diresti con cosa è fatto il cocktail Big Lebowski? (se puoi e se ti va).
C'è "il ricettario" già al bancone del bar. Io non l'ho capito perché avevo la bocca impastata dalle zywiec.
Se ti va, altrimenti come non detto.
Mi faresti un grandissimo favore. ;)

@ Moran:
del concerto, passiamo sull'altro topic (quello di Milano dove ti segnalavo la data, se ti va, altrimenti come non detto). C'entra quasi nulla con Krakow. ;)

Ciao, ora torno al lavoro. :(
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda fedea » 09/06/2009, 10:43

Lebowski ha scritto:ottimo! Mi faresti un piccolo favore?
Andresti, magari anche di passaggio (non ti chiedo di passare una serata lì) al Jazz&Rock Café, è nella via del Carpe Diem, appena dopo, e mi diresti con cosa è fatto il cocktail Big Lebowski? (se puoi e se ti va).
C'è "il ricettario" già al bancone del bar. Io non l'ho capito perché avevo la bocca impastata dalle zywiec.
Se ti va, altrimenti come non detto.
Mi faresti un grandissimo favore. ;)


e perche' no, pero' ricordamelo poco prima se no me ne dimentico, parto il 9 luglio :)
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Re: Cracovia 2009. Viva F., Stones, Ac/Dc

Messaggioda Moran » 09/06/2009, 10:44

Lebowski ha scritto:@ Moran:
del concerto, passiamo sull'altro topic (quello di Milano dove ti segnalavo la data, se ti va, altrimenti come non detto). C'entra quasi nulla con Krakow. ;)
Giusto. Appena ho tempo qualche riga la butto giù. Ma davvero è difficile rendere l'idea.
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