Lentamente vado avanti....
12 giorno – 31 marzo
Ci svegliamo presto
Solita colazione a bordo piscina a base di torta, the, caffè e frutta e poi aspettiamo Elmer
Chi è costui?.... visto che il Rosso ovunque vai ti porta l’amico dello zio del cugino di qualcuno che conosce lui… il Vale stavolta non è voluto essere da meno.
Infatti Elmer è l’amico taxista del fratello di un pizzaiolo brasiliano che lavora in Svizzera che Vale conosce.
A parte questo giro di conoscenze, Elmer è un ragazzo molto simpatico, che ci scorrazzerà in giro tutto il giorno per Salvador, spiegandoci un po’ anche della vita quotidiana e dei posti che vedremo.
Il bello è che dopo qualche minuto in pratica diventerà uno di noi come se fosse nostro amico da tempo.
Così alle 11 siamo già in viaggio verso il Pelourinho, il centro con più storia di Salvador, patrimonio dell’Unesco.
La giornata anche oggi è fantastica, neanche una nuvola e guardando fuori dal finestrino dell’auto vediamo la spiaggia che lentamente si anima… qualche pescatore, i primi chioschi che stanno aprendo, tanti uomini e donne che aspettano l’autobus, bambini che corrono per strada, il nuovo stadio di calcio della squadra locale….
L’arrivo al Pelourinho (dopo una buona mezz’ora d’auto) è stato per me come fare un tutto nel passato coloniale; le costruzioni, le piazze mi sembra di essere in quel periodo…. Solo con i colori nuovi, moderni!
Una strana sensazione.
Con Elmer, sotto i soliti 35°, iniziamo dalla piazza Terreiro do Jesus poi ci muoviamo per le vie ed entriamo nella chiesa Convento São Francisco spettacolare l’interno con tutte le facciate piene di statue e disegni in oro.
Tutta la zona è piena di chiese, tanto che se non sbaglio, in tutta la città ce ne sono più di 365… tanto da poter dire “una chiesa diversa per ogni giorno dell’anno”.
E’ bello muoversi per il quartiere, perdersi per le vie.. dove ovviamente si è inseguiti da venditori ambulati di ogni genere, che provano a darti o il braccialetto, o la collanina o qualunque cosa abbiano in mano.
Ci sono poi tantissimi negozietti di quadri e stampe tipiche della zona di Salvador, tutti con i colori accesissimi, giallo, rosa, azzurro sono i colori che fanno da padrone.
Fuori da alcuni negozi ci sono ragazze che indossano i tipici vestiti di Salvador, turistica come cosa ma bella.
Così camminando e chiacchierando con Elmer, arriviamo nel punto più famoso e fotografato di Salvador, la piazza Praça da Sé
Sinceramente prima di partire non pensavo che fosse così bello, poi è pieno di gente, è una zona viva e molto colorata e particolare..
Facciamo una sosta per bere un liquore tipico di salvador e sempre sotto il sole cocente passiamo per la piazza lì vicino fino ad arrivare al Elevator Lacerda …. Che ci porterà al mercado Modelo.
Dall’alto ci godiamo la vista dell’oceano e prendiamo l’ascensore per scendere.
Il Mercato Modelo era il primo luogo dove una volta venivano accampati gli schiavi provenienti dall’Africa, la struttura è interessante (soprattutto l’interno) ma ormai è diventato un posto per turisti, dove comprare souvenir o cose simili.
Facciamo un giro e comunque cogliamo l’occasione per comprare anche noi qualche ricordo o maglietta.
All’esterno, all’ombra per rilassarci un po’, guardiamo un po’ i dintorni… tra cui alcuni ragazzi che ballano la capoeira la tipica danza locale.
Il tempo vola e Elmer ci vuole portare nella chiesa che lui considera la più importante della città, non la più bella ma quella più sentita dagli abitanti, la Basilica di Bomfim
Il traffico è pazzesco e così per arrivarci ci facciamo altri 20 minuti d’auto.
Immagino che la chiesa sia dedicata a un santo a cui affidare le proprie speranze. infatti all’interno è pieno di foto di persone che ringraziano, e che probabilmente son guarite da qualche terribile male.
All’esterno c’è una cancellata piena di braccialetti colorati, si diceva che bisognava legare un braccialetto ed esprimere un desiderio che si sarebbe esaudito nel momento il cui si slegava o rompeva e volava via.
Senza rendercene conto son già passate le 4 così decidiamo di avvicinarsi verso la nostra villa, facendo due deviazioni.
La prima è quella di tornare al Pelorinho per Vare che deve comprare una tela per il suo ufficio… e l’altra per visitare il faro di Barra, dove si ha veramente una vista spettacolare sull’oceano.
Siamo praticamente cotti, il caldo, le camminate, le visite, l’auto in 6 che di certo non ti fa riposare, la serata precedente… sono le 5/5 e mezza quando lasciamo il faro verso Patamares.
Prima di arrivare a casa andiamo in un supermercato per fare un po’ di spesa.. frutta, birre, panini, prosciutto, un po’ di acqua (che non fa mai male…) e cose varie
Non possiamo non notare la differenza di spesa… con il carrello pieno raggiungiamo a malapena i 50 euro.
E’ sera e il programma sarebbe quello di andare per le 7 al Pelorinho dove c’è la festa del martedì sera.
Ma entriamo in villa che son le 6.. e ci addormentiamo tutti a bordo piscina… purtroppo non ce la faremo ad andare a vedere gli Olodum e i ballerini/ballerine di Capoeira.
Quindi andremo a mangiare qualcosa a Pituba, vicino al Fashion club (che ovviamente è chiuso).
Poi prenderemo un taxista pazzo, che guidando all’americana con lo stuzzicadenti in bocca, ci voleva portare a tutti i costi al nighclub “hello”…. Tanto che ogni 100mt ci diceva.”hello.. hello… go to Hello?”….
Così stanotte il gong della 12 ripresa suona presto.. e finiamo a dormire poco dopo mezzanotte….
Forse è meglio visto che il giorno seguente c’è la visita a Praia do Forte
13 giorno – 1 aprile
Elmer è puntale… così alle 10 siamo già in viaggio per Praia do Forte.
Questa località dista circa un’ora di auto dalla nostra villa ed è famosa per la tutela delle tartarughe marine, in quanto da qualche anno in questa zona vengono aiutate e tenute al riparo dei pericoli durante la covata per evitarne l’estinzione.
Così con il solito taxi preso in 5 ci muoviamo verso nord.
Per strada dal finestrino osservo gli scenari che mi si mostrano.. lasciamo la città con i suoi edifici per turisti, il suo traffico, le sue favelas e con Elmer entriamo nella campagna brasiliana.
Lentamente quello che ci circonda cambia e diventa sempre più rurale… mentre Vare si lamenta con il bomba che ha le gambe a pezzi per la posizione che devono tenere sul sedile davanti, mi godo il panorama.. il verde la fa da padrone ma è un verde acceso.. vivo, superiamo camion che portano la gente a lavorare, passiamo case che non sai come fanno a stare su..
Poi ad ogni incrocio c’è qualche attività, dal meccanico di paese a quello che affitta motociclette a ore fino ai venditori di frutta.
Ecco una cosa che ti circonda è la frutta.. anche per strada si vedono tanti mezzi che la trasportano verso la città, o venditori ambulanti che la propongono sulla strada.
Un’altra sono i campi di calcio…. Ad un certo punto ho smesso di contarli!
Per strada veniamo fermati anche da un posto di blocco della polizia.. essendo in 6 in auto avevamo paura di aver creato qualche problema ad Elmer… ma tutto viene risolto con la mancia per il poliziotto di turno e via di nuovo verso la nostra meta
Dopo un’ora abbondante passata per me velocemente arriviamo a Praia do Forte.
L’impatto, oltre al solito caldo, è un po’ di sorpresa.. non dico che pensavo di trovare un posto con impatto turismo pari a zero.. ma neanche che fosse tutto sistemato per accogliere il turista di turno.
Però andiamo a vedere la parte riservata al progetto per la tutela delle tartarughe.
Dove viene spiegato dove e come covano le uova, il percorso che devono fare e come stavano rischiando l’estinzione
Poi, dentro a dei vasconi, finalmente vediamo un po’ di tartarughe e altre specie marine come la stella marina, un piccolo squaletto (che continua a muoversi senza sosta!) e anche 2… tafani
Chiudiamo toccando i 5 gusci di tartarughe appese.
Alla fine fare il giro. anche se abbastanza turistico. ne è valsa la pena.
Evitiamo di andare nelle spiagge vicino alle nuove strutture moderne costruite e su consiglio di un vecchio simpatico andiamo un po’ distante a fare il bagno in una spiaggia poco lontano.
Qui ci sono delle piscine naturali dove fare il bagno.
Così ci rilassiamo alla grande, oltre noi ci saranno 3-4 coppie, sotto l’ombrello affittato da un ragazzo che ci fornisce anche un cocco fresco
Un paio d’ore così le consiglio anche a chi non va matto per il mare come me… fantastiche.
Abbrustoliti, torniamo nella zona centrale di Praia dove Elmer ci porta a mangiare da un suo “amico”
Qui in riva al mare ci facciamo una mangiata che entrerà nel podio delle migliori “magnate” delle vacanza.. pesce appena pescato alla griglia, moqueca di gamberi e polpo con birra a volontà.
La sorpresa sarà il conto…. 11 euro a testa mancia compresa…
Qui a Verbania manco una pizza e birra da Renato
Tornando all’auto mentre passeggiamo per Praia chiedo ad Elmer quanto costi una un casetta a due piani lì.. e, se la memoria mi funziona ancora bene, mi dice 300.000 real.. circa 100.000 euro.. ma sottolinea come 5 anni fa erano 30.000.. ma visto che sta diventando turistica.. i prezzi son saliti.
Effettivamente mi ricorda un po’ Praya del Carmen in Messico…. Con tutte le posade e tutto intorno ancora in costruzione villaggi/appartamenti delle multinazionali
Abbandonando questo posto.. vediamo dei ragazzi che giocano in un campo di calcio.. e la tentazione di entrare è forte.. ma alla fine finchè siamo i campioni del mondo.. meglio non far figuracce.
Arriviamo a casa poco prima che tramonti il sole, ci facciamo un paio di birre a bordo piscina con Elmer… e lo salutiamo.
E’ mercoledì sera e anche questa non è una sera accesa.. alla fine ho capito che in quasi tutto il mondo… da domenica a mercoledì c’è ben poco da fare alla sera. (eccezioni o scoperte –le classiche- botte di culo a parte)
Per muoverci stavolta ci rivolgiamo a Sergio, il taxista brasiliano che parla italiano suggeritoci da Marco, il coglione delle villa.
Sergio fa subito lo splendido, subito parla di puttanazze e ci fa vedere un filmato con una sua performance erotica..… però alla lunga risulterà simpatico.
Visto la mangiata del pomeriggio andiamo a sgranocchiare qualcosa a Pituba, nel posto vicino a quello della sera precedente.
Anche qui, come lunedì non sappiamo cosa fare.. quindi stiamo in questa zona dove troviamo un baretto dove c'è musica dal vivo... gente che balla e qualche bella ragazza.
Passiamo la serata così bevendo un pò di birra e caipirinha ascoltano questi musicisti, tra di noi qualcuno prova a ballare con gli altri che ridono.
In questo baretto abbastanza scancio tiriamo fino l'1.30... Sergio compare dal nulla senza preavviso (chi è? un sensitivo?) e ci facciamo portare alla villa.
Domani relax totale, sole spiaggia e finalmente aprono le disco!