giorno 1, 20 gennaio 2009
partecipanti: Danilo (io
), Giovanna (la mia ragazza), Matia e Terry.
sveglia prestissimo
per prendere il volo roma-girona delle 6 e 55...
tutto procede secondo le previsioni: check in online, macchina lasciata al parcheggio alta quota, colazione in aeroporto e intero volo passato a dormire
arriviamo a girona alle 7 e 30 con 25 minuti di anticipo, ci procuriamo i biglietti (4,40 euro a/r, 2,30 solo andata) e andiamo a aspettare l'autobus che ci porterà a girona città.
arrivati alla stazione constatiamo che per non meglio precisate ragioni di sicurezza non esistono depositi bagagli neanche in stazione, quindi, trolley alla mano, iniziamo la passeggiata che ci porta al centro della città...
girona ci sorprende subito per la sua bellezza, ci affacciamo su uno dei ponti e vediamo gli edifici custruiti a ridosso degli argini:
passato il ponte raggiungiamo una sorta di corso davvero carino con dei negozietti, bar e soprattutto un punto di informazione turistica dove ci regalano un paio di piantine della città con i monumenti più interessanti
con mooolta calma (viste le valigie alla mano) iniziamo ad addentrarci cercando di smuovere le ragazze irrimediabilmente attratte dai saldi locali
con grande rammarico, invece, non viene accolto il mio invito a fermarci in una delle tante pasticcerie dall'aspetto molto invitante:
continuiamo la nostra passeggiata fino alla cattedrale dove decidiamo di farci un giro (ingresso, se non ricordo male, 5 euro, ridotto per studenti a 3)
veniamo forniti di audioguida in italiano, e, nonostante alcune parti in restauro la visita è davvero degna di nota, in particolare il chiostro con i suoi capitelli deocorati con scene bibliche...
l'audioguida ci tiene a precisare che la cattedrale è stata costruita esattamente nel luogo dove sorgeva l'antica moschea...in barba alla fratellanza interreligiosa
unica nota negativa, il freddo polare
usciti dalla cattedrale ci dirigiamo, sempre con molta calma verso la chiesa di San Feliu che all'interno più che in restauro pareva un cantiere vero e proprio
mentre girovagavamo nella chiesa conosciamo un vecchio locale che ci prende in simpatia e ci mostra i sarcofagi inglobati nelle pareti e inizia a raccontarci dei suoi viaggi in italia (viste le località credo più o meno tutti pellegrinaggi) e nonostante le difficoltà linguistiche (parlava pianissimo e solo in catalano) ci parla di lui, della città e con memoria ferrea ci elenca i posti (incluso il numero civico
) dove ha dormito a roma
lasciato il signore, ci dirigiamo verso il bagni turchi (ingresso 2 euro, ridotto per studenti 1 euro) che sotto vari aspetti sono stati la sorpresa più piacevole di girona.
in realtà non vennero costruiti dagli arabi, ma solo successivamente, ma è evidente l'ispirazione della cultura islamica la cui memoria doveva essere ancora molto viva...entriamo nelle sale dei bagni e poi saliamo sul tetto da cui si gode di una bella vista dei campanili di san feliu dullo sfondo della cupola dei bagni turchi:
usciti dai bagni turchi ci affacciamo nella passeggiata archeologica che però non facciamo se non per pochi metri, scoraggiati dai troppi scalini e dalle valigie al seguito.
continuiamo a passeggiata attraverso il ghetto e gli altri vicoletti riscendendo verso il corso dove eravamo arrivati...
verso l'una fame e stanchezza iniziano a farsi sentire, quindi ci fermiamo in uno dei ristorantini turistici sparsi qua e la...quello scelto da noi non aveva niente di particolarmente degno di nota, se non che la signora ci dice che se vogliamo ci avrebbe tenuto le valigie per permetterci di farrci un giro in libertà...ovviamente ci automalediciamo per non averci pensato prima, e decliniamo l'invito desiderosi solo di sederci e mangiare
se a qualcuno può interessare (soprattutto per lasciare le valigie) questo è il nome e l'indirizzo del ristorante: Les quatre estacions, C/Carreras i Peralta 11, tel 972485039 - 636550338
a pranzo conosciamo un signore italiano di Giulianova con figlia al seguito che trascorrevano anche loro una giornata a girona prima di tornare in italia (non gliel'ho chiesto, ma puzzava molto di essere un utente di zingarate
) breve chiacchierata e poi ancora giretto per negozi e passeggiata fino alla stazione dove rincontriamo di nuovo il signore del ristornate che si informa sulla nostra metà e ci dispensa alcuni utili suggerimenti sul marocco
in aeroporto, con il check in online in mano ci dirigiamo verso il gate, e notiamo che a girona i controlli sui bagagli e ai metal detector sono abbastanza ferrei: viene preteso che tutto entri nel bagaglio a mano (compresa la borsa delle ragazze)...ci tocca quindi una piccola riorganizzazione del bagaglio e siamo pronti
al gate del volo per fez, vediamo che i passeggeri sono in maggior parte marocchini, quindi in questo caso ryanair ha fatto davvero un servizio sociale offrendo la possibilità a molte persone emigrate di poter tornare dai parenti senza doversi svenare...
volo tranquillo e atterraggio (brusco) in orario a fez (nota per chi prende questo volo: data la grande presenza di gente che torna a casa e hai prezzi proibitivi del bagaglio ryanair, l'aereo è strapieno di trolley e valigie, non si trova un cm di spazio, quindi conviene mettersi in fila con un po' di anticipo per poter salire tra i primi e poter posizionare il bagaglio a mano in un posto poco ingombrante e viaggiare un po' più comodi)
all'aeroporto, con molta calma da parte degli addetti
, svolgiamo le procedure doganali, ritiriamo un po' di dirham al bancomat e ci dirigiamo all'esterno dove con grande sorpresa, troviamo un autista di grand taxi con il cartello del nostro riad e i nostri nomi. saliamo a bordo e in una mezzoretta (e per 150 DH) ci porta alla porta della medina più vicino al riad, ci scende i bagagli e ci accompagna nei vicoli della medina fino alla Pension Riad Sekaya.
L'ingresso nella medina è un po' traumatico...per tutti era la prima esperienza in una medina e la prima impressione è stata un po' spaventosa tra il buio, i vicoletti, sporcizia un po' ovunque e locali che ci guardavano in modo sospetto...l'impressione iniziale si rivelerà del tutto errata e dal giorno successivo ci troveremo a nostro agio e in tutta sicurezza nei meandri della medina.
arriviamo al riad e rimaniamo affascinati dal suo splendore e dal contrasto con il minivicolo che portava al suo ingresso
Fuoad e Abdou ci accolcono con un bel bicchiere di the berbero e iniziano a mostrarci quella che chiameranno (e chiameremo) per tutto il soggiorno la nostra deuxième maison.
vista la stanchezza chiediamo di cenare direttamente nel riad e Fouad ci porta una pastilla e una bella tajine.
Dopo cena ci mettiamo a letto, completamente distrutti
to be continued...