Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

In questa sezione del forum si può discutere di tutto ciò che riguarda l'arte, in tutte le sue forme, legata al viaggio.

Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Moran » 26/03/2009, 18:35

Lebowski ha scritto:Ok, anche io avrei preferito Barcellona ma proprio per quel matrimonio non posso.
Il sito dovrebbe essere affidabile, visto che è tra quelli elencati come rivenditori ufficiali. Per la cronaca sono 3 o 4 i siti ufficiali. Dovrebbe essere una buona botta di c. visto che gli altri due hanno finito i tagliandi a disposizione.
Con la consegna a casa sappi però che arriveranno pochi giorni prima dell'evento, almeno: questo è quello che dicono i fan italiani del fanclub.

Mi basta che non ci siano i casini che sono successi per i Police a Londra... biglietti spediti (li aveva comprati un mio amico), tornati indietro perchè il corriere (SDA... bastardi) non ha trovato la sua via (incredibile, non vive in campagne sperdute), a Twickenham andiamo fin dalle tre del pomeriggio per ritirare i biglietti in tempo, ce li danno, entriamo e un'ora prima del concerto arrivano altri con gli stessi nostri posti... ci avevano dato i biglietti sbagliati, dobbiamo tornare indietro al botteghino (per fortuna non sono andato io) e farceli cambiare, poi cambiare posto (dieci file più indietro, maledetti).
Mi gratto vigorosamente e spero che non saltino fuori imprevisti da qui a giugno. :mrgreen:
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Moran » 27/03/2009, 13:26

Il vecchio compare di mille schitarrate (nonché proprietario di una Gibson SG '62 reissue "diavoletto" come quella dello zio Angus) ha confermato! Andiamo!
E oggi c'era anche l'offerta Ryan, presi due biglietti a 10€ A/R cadauno... :D
Grazie ancora, senza questo thread probabilmente me li sarei persi.
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Lebowski » 27/03/2009, 13:50

Moran ha scritto:Il vecchio compare di mille schitarrate (nonché proprietario di una Gibson SG '62 reissue "diavoletto" come quella dello zio Angus) ha confermato! Andiamo!
E oggi c'era anche l'offerta Ryan, presi due biglietti a 10€ A/R cadauno... :D
Grazie ancora, senza questo thread probabilmente me li sarei persi.


Prego.
Sul serio, meno di 100 euro per volo e concerto è un'offertona. Li avessi presi oggi avrei risparmiato circa 20 euro, ma chissenefrega.
Assisterai a qualcosa di unico, cozzi può confermare. (ps cozzi: fossi in te approfitterei dell'occasione, alla fine costa come Milano: secondo me se si salta questa volta poi tra un anno ci si mangia mani, dita, capelli, occhi e orecchie per l'occasione persa).

Vorrà dire che se ci si beccherà a un qualche incontro mi pagherai una birra.

A questo punto il mio racconto termina qua, dovrei parlare delle canzoni e dello show. Rovinerei la sorpresa.
Mi è accaduto di tutto: io, pacifista convinto e non violento, sono stato costretto a tirare un pugno ad altezza reni a un rompicoglioni (e poi lo stronzo si è beccato pure un ceffone da un altro, se l'è cercata. Non mancavano i coglioni e chiunque avrebbe agito in quel modo, l'avevo pure avvertito un minuto prima). Solo un aneddoto, un momento ironico:
in "The Jack" inquadravano a caso ragazze nel pubblico. Il ritornello è "She's got the jack" e sta per "lei ha la gonorrea". Parla di una ragazza che ha attaccato la malattia a tutta la band, opera di Bon Scott. Era divertente vedere come Brian incitasse noi a cantare il ritornello ogni volta che sul monitor compariva una ragazza che, poverina, forse manco sapeva del significato del ritornello e rideva divertita. 12000 persone che le cantavano "ha la gonorrea" e questa rideva divertita. A turno, 4 o 5 ragazze del pubblico se la sono sentita cantare.

Comunque, se hai visto qualche DVD sai già cosa accadrà:
campane, cannoni, bambole gonfiabili, spogliarello di Angus, etc. etc. Ma vederli dal vivo ha tutto un altro effetto.
Buon concerto!
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Moran » 27/03/2009, 17:38

Lebowski ha scritto:Vorrà dire che se ci si beccherà a un qualche incontro mi pagherai una birra.

Ma anche due. :mrgreen:
Lebowski ha scritto: Solo un aneddoto, un momento ironico:
in "The Jack" inquadravano a caso ragazze nel pubblico. Il ritornello è "She's got the jack" e sta per "lei ha la gonorrea". Parla di una ragazza che ha attaccato la malattia a tutta la band, opera di Bon Scott. Era divertente vedere come Brian incitasse noi a cantare il ritornello ogni volta che sul monitor compariva una ragazza che, poverina, forse manco sapeva del significato del ritornello e rideva divertita. 12000 persone che le cantavano "ha la gonorrea" e questa rideva divertita. A turno, 4 o 5 ragazze del pubblico se la sono sentita cantare.
:lol:
But how was I to know that she'd been shuffled before? :mrgreen:
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda cozzi11 » 27/03/2009, 23:46

Lebowski ha scritto:(ps cozzi: fossi in te approfitterei dell'occasione, alla fine costa come Milano: secondo me se si salta questa volta poi tra un anno ci si mangia mani, dita, capelli, occhi e orecchie per l'occasione persa).


Il fatto è che se tutto va bene per il 7 giugno dovrei essere dall'altra parte dell'atlantico,ma ho ancora un problema ferie,altrimenti ci penserei seriamente al concerto!! 8-)

Vuoi vedere che la prendo nelle chiappe e non faccio ne uno ne l'altro??? :roll: :evil:
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Daje » 30/03/2009, 22:06

a me degli eisidisi piace questa
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda obe » 18/04/2009, 15:27

grande Lebowski.....

anche la dritta spagnola è da valutare attentamente.... ;)
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Moran » 23/04/2009, 0:03

Arrivati i biglietti stamattina! :D
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Lebowski » 23/04/2009, 10:04

X Obe:
Madrid è esaurito, ti resta solo Barcellona. Ma non so per quanto tempo ancora.

X Moran:
sono bruttini, gialli cacchina. Almeno, così dicono i fans del funclub.
Però sono originali. Io li ritirerò allo stadio, meglio così. Non mi conveniva farmeli mandare a casa e comunque non si sa mai: se me li dimenticassi? Se ci fosse un furto, un incendio? Boh, almeno vado sul sicuro.

faranno anche il dvd del tour. E sarà una data estiva. Non so ancora se una spagnola, tedesca o inglese.
un giorno spero di poter guardare il mio futuro figlio negli occhi mentre staremo guardando il dvd e dirgli "figliuolo, tuo padre era lì". Nel frattempo sto cercando un modo per fare un dvd di Milano.

Non so se posso e non so se vi conviene guardarlo, vi rovinate la sopresa, comunque:
questo è stato l'inizio:
http://www.youtube.com/watch?v=5nLThRzD ... re=related
(fatto da uno molto vicino a dove ero io)
Back in Black:
http://www.youtube.com/watch?v=TkfloNOL ... re=related
Dirty deeds ddc:
http://www.youtube.com/watch?v=E6sd2Czx ... annel_page

Basta così.
Non ci resta che aspettare!

I salute you. ;)
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Moran » 30/04/2009, 23:40

Lebowski ha scritto:X Moran:
sono bruttini, gialli cacchina. Almeno, così dicono i fans del funclub.
Però sono originali. Io li ritirerò allo stadio, meglio così. Non mi conveniva farmeli mandare a casa e comunque non si sa mai: se me li dimenticassi? Se ci fosse un furto, un incendio? Boh, almeno vado sul sicuro.

Belli non sono, ma l'importante è che siano buoni. :mrgreen:
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Moran » 09/06/2009, 10:58

Riprendiamo questo topic per parlare un po' dei concerti, io ho visto quello di Barcellona del 7 e Lebowski quello di Madrid del 5.
Con calma butterò giù qualcosa, per ora posso dire che è un'esperienza unica, oltretutto qualcosa che potevo solo sognare anni fa quando da ragazzino il mio amico, fan sfegatato, portava il radione alle lezioni di ginnastica e ci propinava "Highway to hell" a manetta. Ritrovarci più di vent'anni dopo insieme a vederli dal vivo è stato fantastico.
Let there be rock.
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Lebowski » 09/06/2009, 11:39

Provo a buttare giù un racconto su Madrid. Però anche io mi rendo conto che è difficile descrive le emozioni che la musica può dare, hai ragione. Sono soggettive. E soprattutto non è facile farlo su un concerto simile. Chi li ha visti sa cosa intendo. Gli altri? Per chi li ama, mi dispiace. A chi non piacciono credo interessi poco. Cercherò di raccontare tutto ciò che ha fatto da contorno: il ragazzo spagnolo che studia musica e vive in Italia, le due quasi risse scoppiate vicino a me, il bar dove ci siamo rifocillati gestito da un settantenne italiano di Lecce, il taxista completamente pazzo, i ragazzi spagnoli del concerto. Ci è successo parecchio, in meno di 24 ore. E poi, naturalmente, quel concerto. Solo "let there be rock" con assolo e coriandoli vale viaggio, costo, sbattimento. I fuochi d'artificio finali, boh... tantissimo!

La giornata è iniziata senza adrenalina. Il giorno prima ho lavorato dalle 10 alle 21 con solo mezz’ora di pausa pranzo. Due giorni di lavoro in uno per poter andare tranquillamente a Madrid. Tornerò a casa sul pullman guidato da M., che mi accompagnerà al concerto. Anche lui fan sfegatato e presente a Milano.
A differenza della data italiana non ho adrenalina incontenibile, tensione particolare. Forse perché già “sverginato”.
Mi sveglio, passo a ritirarlo a casa e ci dirigiamo verso Orio, volo alle 13:50. Il giorno prima le previsioni meteo davano pioggia, quindi mi ritrovo con il solo zaino ma pieno per vestiti di ricambio, k-way etc. (come si scrive kway?).
Vestito già con la maglietta del concerto di Marzo, indossiamo sin da subito le corna in testa. La gente ci guarda stranita: alcuni sorridono, altri commentano. Ce ne freghiamo. Oggi è la giornata degli Ac/Dc, questo è tutto ciò che conta.
Ci accomodiamo sulle sedie e non appena ci sediamo un ragazzo poco più in là ci chiede il perché di quell’abbigliamento. È spagnolo, vive in Italia da sei mesi perché ha la ragazza a Reggio Emilia. Facciamo conoscenza con lui, ci confida di invidiarci moltissimo, adora il gruppo. Lui, madrileno, non sapeva della data madrilena e noi italiani andremo nella sua città per goderceli. Ci invidia. “Cavrones”.
Intanto un uomo sui 45, con un paio di ragazzini ci indica. Andranno anche loro al concerto, lo si capisce perché i due ragazzini indossano magliette del gruppo.
Intanto il ragazzo spagnolo, giovane, 23 anni, ci parla di musica e del gruppo. Capiamo però che li ama ma li conosce poco. Mai dire a fan come noi “le canzoni sono tutte uguali”.
È falso. Molti pezzi hanno una struttura melodica simile, ma si differenziano. E non è comunque un danno o una colpa. È hard rock ma la band passa dal blues al boogie al quasi metal. Se pensi questo significa che non hai sentito la scossa e se non hai sentito la scossa non sei un loro fan.
Ci dirigiamo all’aereo, diamo una mano al ragazzo a richiudere lo zaino e partiamo.
Sul volo dormiamo un po’ e scambiamo quattro chiacchere con lui. Suona nei locali italiani il flamenco, etc. Ci spiega di Madrid, dove andare dopo il concerto, magari per ritrovarlo. Si offre addirittura, nel caso ci reincontrassimo, di riaccompagnarci all’aeroporto, ci nomina il quartiere.
Sul volo alcune persone commentano le corna etc. Ci scambiano per deficienti. Alcuni capiscono che c’è il concerto, ci invidiano. Altri ci vanno e ci scambiamo l’augurio di “buon concerto”. Un uomo mi chiede se suoneranno a Madrid e mi chiede se ci sono ancora biglietti. Gli rispondo che la cosa è più che impossibile. Ma se proprio vuole tentare… in bocca al lupo!

(continua)
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Moran » 09/06/2009, 21:51

Resoconti incrociati? :D
Partiamo sabato sera, volo senza segnalazioni, apparentemente nessun fan sull'aereo, ma ne troveremo molti al ritorno, evidentemente sono partiti venerdì. Io ho già visto Barcellona anche di recente, per cui non mi interessa fare una notte in più. Ceniamo dal famoso O'Pineiro (non male, anche se le battute del personaggio le conosco già) e poi finiamo la serata in un bar metal in Carrer de l'Escudellers, Judas Priest, Helloween e Iron Maiden ci introducono nell'atmosfera. Per strada molte magliette degli AC/DC, anche sulle Ramblas si sente l'aria del concerto. Purtroppo dopo mezzanotte inizia a piovere, speriamo non sia un cattivo auspicio.
La domenica è vissuta in funzione del concerto, mattinata in giro per il centro e per il barrio gotico (il mio amico è stato qua dieci anni fa, così rinfreschiamo un po' la sua conoscenza della città). Pranziamo a panini e verso le quattro andiamo in albergo (scelto strategicamente vicino a Plaça Espanya) per ricaricare le pile in vista del concerto... alle sei siamo nella piazza in fila per l'autobus che sale al Montjuic, con una folla di fan allegra ma ordinata, l'età va dai quattordici ai sessant'anni, ci sono molti padri insieme ai figli adolescenti. Davanti allo stadio la fila per ritirare i biglietti al botteghino è immensa, io con i tagliandi in mano passo agevolmente e in tre minuti siamo dentro. Il colpo d'occhio è magnifico, lo stadio olimpico è bellissimo e la vastità dell'area al centro, ancora semideserta, fa paura. Birretta veloce (cara, 7€ la media, ma costa ancora di più da quelli che girano tra la folla con il barile sulla spalla e te la spinano al volo) e cerchiamo dove metterci... ci sono ancora vuoti e conquistiamo una posizione a una ventina di metri dal palco e a circa dieci metri a destra della passerella centrale, vicino a due spagnoli vestiti con coppola, camicia bianca, cravatta e pantaloncini corti alla Angus. Uno ha anche capelli chiari e occhi verdeazurri, accentuando la somiglianza. L'atmosfera è molto rilassata, girano canne a tutto spiano, si beve e si scherza. Non c'è quella pressione per la conquista di un posto che temevo, anzi molti stanno seduti per terra finchè inizia il primo gruppo spalla. Spagnoli, casinisti, cantante bionda urlatrice, acustica orrenda. Quest'ultimo particolare ci preoccupa. Speriamo che i fonici aggiustino un po' prima dell'inizio del concerto, per ora sentiamo solo un impasto indistinguibile.
Il secondo gruppo sono gli Answer. Non li conoscevo, ma non mi fanno una particolare impressione. Ottima tecnica, suonano molto bene, sono ledzeppeliniani abbestia, ma gli manca quel tocco di calore che fa di un buon gruppo un ottimo gruppo, imho. Anche loro iniziano con un sound orribile, poi verso la metà della loro performance di colpo l'acustica cambia e il suono esce dalle casse bello grintoso e pulito. Ok. Capisco perchè Angus e soci vogliono iniziare alle 22:00; alle nove e mezzo passate è ancora giorno. Man mano scende il crepuscolo, si accendono le luci dello stadio e il pubblico inizia a fremere.
(continua)
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda obe » 10/06/2009, 15:42

mi sembra di essere lì con voi... 8-)
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Lebowski » 10/06/2009, 16:54

Allora continuo, anche se rendere a parole un evento unico, irripetibile, incredibile come un concerto Ac/Dc è cosa impossibile. Moran: hai ragione.

Atterriamo.
Ci dirigiamo con la metropolitana alla fermata Piramides, zona del Vicente Calderon, luogo dell’evento.
Come saliamo in superficie veniamo sopraffatti da una moltitudine di persone. Tutti rockettari. Magliette Ac/Dc in prevalenza (ovviamente), ma non mancano Deep Purple, Led Zeppelin, etc. etc. Mi sento già in estasi. È il mio luogo, è la mia gente. Come un leone chiuso in gabbia che viene riportato nella savana. Questo è il mio ambiente. E capisco che l’evento si avvicina.
Ci dirigiamo verso lo stadio facendo prima tappa in un bar per mangiarci un bocadillo. Non sono mai stato in Spagna, ma subito ho una smentita a ciò che mi avevano detto. Almeno a Madrid, i prezzi non si discostano molto da quelli italiani. Certo, il panino è maxi, ma non c’è questa grande differenza. Durante la giornata riceverò altre smentite e conferme su ciò che mi è stato detto della Spagna.
Attraversiamo un paio di vie ed eccoci di fronte allo stadio.
Intanto un vento molto forte inizia ad alzarsi.
Subito notiamo file lunghissime per l’ingresso ed inizio a preoccuparmi: non avendo ancora fisicamente con me il biglietto, visto che avevo scelto il ritiro al botteghino, penso “finiremo in piccionaia, in culo ai lupi”. Ci dirigiamo per chiedere dove si trova la biglietteria. Il primo commesso mi ride in faccia alla domanda “non ci sono più biglietti”. Gli comunico che io ho il biglietto mostrandogli la mail. Ora sono io a ridere. Tiè!
Ci dà le indicazioni. Quattro passi e notiamo che ci sono poche bancarelle rispetto a Milano. Anzi: accanto a 5-6 di dolciumi, bibite, etc. c’è solo una (ripeto: una) bancarella di merchandising. Ufficiale.
I prezzi sono almeno doppi rispetto ai prezzi ufficiali di Milano.
Questo conferma la realtà: il merchadising non ufficiale può solo abbassare i prezzi dell’ufficiale, non alzarli. Si tratta pur sempre di concorrenza, anche se illegale. Mi fa arrabbiare una cosa: basterebbe andare sul sito della band per notare come magliette & co. costano meno lì che al concerto. L’esatto opposto di Milano. Comprerei comunque una maglietta come ricordo, ma noto che non hanno nessuna maglietta celebrativa del concerto, ma solo del tour. Anzi: siamo partiti con l’idea di comprarne una per un nostro amico che due giorni dopo si sposa, ma evitiamo proprio per quella ragione: sono tutte magliette reperibili nei negozi musicali. E noi ne abbiamo già una del tour, con la data di Milano.
Comunque, arrivati alla biglietteria, notiamo che davanti a noi c’è solo un gruppo di 4 uomini. Dopo un quarto d’ora abbondante sono ancora lì a parlare con la cassiera. Se ne vanno, mi guardano e mi dicono “non hanno i biglietti”.
Li guardo tra l’incazzato e lo stupito: “como?” Mi faccio avanti e invece, con me, dopo un paio di minuti eccoli con una busta riportante le mie generalità e i tanto agognati tagliandi. Evvai! Vamos! Sorrido, non ci vedo più dalla gioia. Siamo pronti ad entrare.
Entriamo. Sbalorditivo. Sono da poco passate le 18, lo stadio è stupendo, sia da fuori che da dentro. è ancora mezzo vuoto, il palco è imponente: praticamente uguale a quello dello stiff upper lip tour, 2001.
Ci appostiamo a destra palco, venti metri di distanza. Vista stupenda. Il terreno è diviso in due zone, la prima, quella più calda è divisa da transenne e energumeni da quella più lontana. Noi ci infiliamo subito in quella più calda, ovviamente: transenne e energumeni impediranno le spinte da dietro. Ottimo, meglio di Milano.
Dopo un paio d'ore inizia un gruppo spagnolo con una cantante. Pessimi loro, pessimo l'audio. Intanto la birra costa pure parecchio, ma non è che mi importi molto: ai concerti non vado certo per ubriacarmi, non me lo godrei. Ma la cosa più originale è che tutti, ma dico tutti gli spagnoli fumano. Non intendo le sigarette. Dopo di loro ecco arrivare gli Answer, intanto la zona si popola sempre più e un vento forte porta inquietanti nuvoloni sulle nostre teste.
L'attesa musicale è certamente migliore quando non ci sono gruppi spalla. In sottofondo passano hendrix, dire straits, led zeppelin, etc. ma purtroppo a volume ridicolo.
Come souvenir decido di comprare altre corna, visto che quelle di Milano hanno la luce fiacca. 10 euro, il doppio rispetto alla data italiana. Intanto uno spagnolo mi parla, lo guardo un po' stranito cercando di capire. Capisco sì e no l'80% delle parole e sfodero un po' lo spagnolo appreso anni addietro. Mi passa un cannone, faccio dopo qualche anno un paio di tiri. è quasi finito. Gli chiedo se lo rivuole o se posso buttarlo "sempre esta un ultima vez". Lo finisce. Mi chiede se in Italia è legale, gli rispondo di no e rilancio: "En espana? Es legal?". "Sì, basta che lo chiedi prima alla polizia" mi risponde. La prendo subito come una battuta, ma finito il concerto fuori dallo stadio noterò come molti si divertano a rullare cannoni a tutto spiano per strada, senza tanti problemi. Sarà stata una battuta? Mah...
Intanto c'è sempre più gente e alle 22:05 le luci si spengono. Tutto sta per esplodere e l'aria si carica di elettricità. è arrivato il momento.


(continua - vedrò di postare qualche foto)
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Moran » 10/06/2009, 22:41

[Barcelona]
Ore 21:58: si spengono le luci. Sullo schermo compare la sequenza iniziale. Non ho voluto volontariamente vedere niente del tour su YouTube o altro, non volevo sapere come era la scenografia nè la scaletta, volevo che fosse tutto una sorpresa. Ho fatto bene. Le scene iniziali sono da orgasmo carpiato multiplo con avvitamento. Quando il treno "sfonda" lo schermo, che si apre rivelando la locomotiva fumante, il pubblico impazzisce. E inizia il casino, quello vero.
Rendere l'atmosfera sarebbe possibile solo a un artista della penna. Io posso solo dire che sono due ore abbondanti di rock'n'roll, quello vero, suonato con il cuore e con tanta adrenalina. Che siano tutti ultracinquantenni conta poco, il rock non ha età. E il pubblico risponde, alla grande. Headbanging durante Back in black, cori a squarciagola per Dirty deeds..., fino a raggiungere l'isteria quando si sentono i rintocchi di Hells bells e la gigantesca campana con l'incisione "AC/DC" viene abbassata sul palco. I brani del nuovo album si mescolano bene ai vecchi, mi piacciono War machine e The big jack. Phil Rudd pesta come un dannato senza mai perdere l'espressione vagamente scazzata di chi sta pensando ad altro, Malcom Young zero spettacolo, ma la sua chitarra è la spina dorsale del gruppo, Cliff Williams è sempre uno dei più grandi bassisti rock in circolazione (peccato non ci sia in scaletta Sin city). Brian Johnson è in forma strepitosa, sembra un ragazzino e la voce è in ottime condizioni, quasi un miracolo, a sessantadue anni, per uno con il suo stile urlato. La grande bambola gonfiabile introduce uno dei loro brani più belli e coinvolgenti, per l'occasione in versione leggermente rallentata e più pesante, Whole lotta Rosie. Urlo fino a perdere la voce in Shoot to thrill e quando sento l'attacco del mio brano preferito, Let there be rock, inizio a ballare come un matto. Goduria pura. In mezzo c'è tutto il solito repertorio di gag, lo spogliarello di Angus, l'assolo di chitarra, coriandoli sparati verso il cielo, Brian Johnson balla e canta con la maglietta del Barcellona con il n. 1 e la scritta "Johnson" sulle spalle. Il finale è la storia del rock, con Highway to hell (qui per la prima volta il pubblico spinge forte e provo un attimo di panico, ma fortunatamente si calma subito tutto) e l'inno a tutti quelli che fanno rock. For those about to rock, e saltano fuori i famosi cannoni puntati verso il pubblico, anche sui lati del palco. Una sequela di salve conclude il concerto, poi partono i fuochi d'artificio. Siamo stremati e soddisfatti, come dopo una serie di orgasmi musicali a ripetizione. Come coinvolgimento, atmosfera e scenografia è stato il più bel concerto che abbia mai visto.
That's the way I wanna rock'n'roll.
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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda geom.Calboni » 10/06/2009, 22:46

non mi piaceranno gli AC/DC :oops: ma questo doppio resoconto incrociato mi piace :)
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Lebowski » 11/06/2009, 11:36

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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Lebowski » 11/06/2009, 11:40

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Re: Concerti: Ac/Dc 21 Marzo

Messaggioda Lebowski » 11/06/2009, 11:44

[madrid]

Si accende il megaschermo. Tutti iniziamo ad urlare, in quei momenti cerchi di buttare via tutta la tensione accumulata in ore di attesa. L’adrenalina è incontenibile.
è uno dei momenti più belli di un concerto rock. E l’inizio con il cartone animato rende tutto più affascinante e coinvolgente. Aspetti, da un momento all’altro, l’esplosione. È un momento indescrivibile, come quando sta per arrivare un temporale potente e tutto diventa scuro. Sai che sta per esplodere tutto, da un momento all’altro. La gioia si mischia alla tensione che si mischia all’adrenalina che si mischia all’impazienza. Urlare serve a poco. Il filmato è lo stesso cartone animato di Milano. Il gruppo arriva su un treno accompagnato da mujeres lascivas, ma a un tratto Angus, macchinista, troppo arrapato, viene legato. Il treno prosegue, e bum! Esplosione, ecco che arriva sul palo e porta i cinque. Rock n roll train, il successo dell’ultimo album.
http://www.youtube.com/watch?v=0yF6ujsJB4U
esattamente in quel momento, proprio in quell’istante, inizia a piovere. Ce ne freghiamo tutti. Tutti, e dico tutti, saltano impazziti e cantiamo con Brian.
Sono a pochi metri dal palco, ma saltiamo tutti con le mani alzate al punto che il palco non riesco pià nemmeno a vederlo.
Brian Johnson si esalta. Apre le braccia e ci fa segno che è contento di come ci agitiamo. Lui carica noi, noi carichiamo lui di energia.
Intanto la pioggia va e viene, ma le emozioni restano anche se cambiano di continuo, creando un vortice emozionale indescrivibile.
Tra una canzone e l’altra partono i cori “Ole, ole, ole” e Brian torna sulla passerella, salta con noi. Si vede che è felice. A un certo punto dello show, complice le sue origini italiane, se ne esce con "grazie spagna" invece che "gracias espana".
Angus si dimena come un ragazzino.
Le annotazioni musicali di Moran sono corrette. Non aggiungo altro.
Intanto dopo pochi minuti vedo partire un pugno sul muso tra due ragazzi. Non so perché ma dove mi metto io, per sfiga, finisce sempre il pogo. È normale amministrazione nella bolgia del prato di un concerto rock. Mi sposto e indietreggio, 4/5 del concerto li vivrò separato dal mio amico che invece avanza. Ma è un attimo. Alla prima canzone si aggiungono hell ain’t a bad place to be e Back in Black. Sempre saltando, ma alla terza lo stadio esplode.
Il concerto prosegue in modo splendido.
È difficile descrivere un loro show, è un metaconcerto, qualcosa che ti porta al di là della musica. Si può solo vivere. C’è un momento secondo me emblematico del coinvolgimento del pubblico. È circa al minuto 3:30 di shoot to thrill, quando tutti, t-u-t-t-i battiamo le mani e diamo il ritmo. È la sintesi dello show, uno spettacolo in cui ne fai parte insieme alla band. http://www.youtube.com/watch?v=Yq-62L5lZmQ
È coinvolgimento puro, è rock purissimo. Un rock senza fronzoli, immediato, diretto. Forse per questo sono sicuramente il gruppo più transgenerezionale del rock: ragazzini di 10-12 accanto a uomini di 60. Donne e bambini, sebbene i testi a volte trattino temi in modo “maschio”.
Emozioni a volte infarcite dalla tristezza. Mi è capitato più volte di pensare “probabilmente è l’ultima volta”. Guardo lo stadio, vedo la gente festosa, non ci penso più e mi ributto a capofitto nello show.
A un certo punto le luci si spengono e si riaccendo ad una famosa strofa “and there was light” è
Let there be rock, con assolo interminabile, pioggia di coriandoli e le copertine di tutti gli album della carriera (nati nel 1973) è un altro momento di gioia misto tristezza. Il più importante gruppo rock vivente (almeno per vendite, più di 220 milioni di dischi) forse scomparirà. Ma sono per spirito e forma fisica ancora ragazzi, e avrebbero molto da insegnare ai ragazzini che si improvvisano rock band e vivono il rock come una moda.
Il concerto prosegue con altri successi sino all’ultimo: For Those About To Rock. Entrano i cannoni accompagnati dal suono tetro delle prime note. In quel momento capisci che tutto sta per finire. 21 colpi di cannone e un ritmo sfrenato.
L’ultimo vede uscire la band dallo stadio. Ribecco M. e per un po’ restiamo in attesa come se attendessimo il loro rientro, qualcosa di sospeso nell’aria. Mentre M. mi dice “potessimo faremmo il tris, i soldi spesi meglio di tutta la mia vita” ecco che anche il cielo saluta la fine dello show, che termina con i fuochi artificiali.
http://www.youtube.com/watch?v=mPNoSbhQz78
una grande ressa ci accompagna verso l’uscita. È tornata la pioggia, sempre a intermittenza ma fortunatamente leggera. È il momento di tornare nelle strade di Madrid.

(continua)
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