Considerazioni varie di un viaggiatore disincantato

[darietto]

Il fatto è che viaggiamo per vedere cose, emozionarci stupirci, fare incontri straordinari.
Se arriviamo a un punto tale che ogni cosa pare di averla già vista (o di aver visto qualcosa di meglio) ogni conoscenza sembra banale perchè hai già incontrato mille persone più interessanti (devo ammettere che gli australiani che incontravo in ostello fino a due anni fa e che mi dicevano che erano in viaggio per un anno mi sembravano dei miti) allora forse è meglio fermarsi un attimo, forse si potrebbe smettere di fare viaggi per un po'. Oppure iniziare da capo, diversamente.

Ecco qui, questo è il punto che volevo approfondire. Com'è possibile, se è possibile, re-iniziare diversamente?

[Voronezh]

Uno viaggia secondo il suo modo di essere, quindi forse prima di cambiare il modo di viaggiare dovresti ri-pensare a come sei tu, a partire dalla tua vita quotidiana.
Il viaggio in fondo è un pò la versione imperfetta dei nostri sogni.

[Voronezh]

Comunque non sbagliavi, ero io (anche) che parlavo dei "vecchietti".
Lo avevo scritto riguardo a Lisboa, l'estate scorsa (nel vecchio forum).

Ognuno ha i suoi modi di viaggiare, ma le persone sono la cosa più vera di un luogo e se dici che metti davanti i monumenti, per me ti perdi una fetta importante.
I monumenti... "quelli mica cadono".

non siamo noi che non proviamo più emozioni ma sono i luoghi che ne offrono sempre meno.

Sono in completo disaccordo.

boh a parte coach surfing e altre cose del genere studiate a tavolino che non mi hanno mai molto entusiasmato è molto più coinvolgente l' imprevisto e le conoscenze improvvisate frutto di coincidenze, mezzi di trasporto comuni, caso e spesso capitano viaggiando in maniera diversa bus, treni, traghetti mezzi usati dai locali e poi senza dubbio lasciare le città e rivolgersi verso provincia e campagna regalano ancora incontri , paesaggi e persone più vere.

Jena, non mi sembra che tu abbia molta esperienza con Cs
Come tutte le cose, dipende da come lo usi.

Io attraverso couchsurfing ho sempre conosciuto persone in maniera imprevista, perchè cercavo l'improvvisazione.
Persone vere che mi hanno permesso di scoprire i luoghi in maniera diversa ed autentica.

[Jena Plissken]

Persone vere che mi hanno permesso di scoprire i luoghi in maniera diversa ed autentica.

Vabbeh solo perchè hai rimorchiato

[albert]

Dario io credo che sia un po' come una pista da sci. Ti diverti le prime tre volte, poi è sempre uguale. Però poi magari la scendi con lo snowboard, poi impari a fare le acrobazie, poi vai a testa in giù, e riesci a divertirti sempre.
E dopo qualche tempo che non scii ti divertirai anche a scenderla in modo classico.

[cametauval]

Il fatto è che viaggiamo per vedere cose, emozionarci stupirci, fare incontri straordinari.
Se arriviamo a un punto tale che ogni cosa pare di averla già vista (o di aver visto qualcosa di meglio) ogni conoscenza sembra banale perchè hai già incontrato mille persone più interessanti (devo ammettere che gli australiani che incontravo in ostello fino a due anni fa e che mi dicevano che erano in viaggio per un anno mi sembravano dei miti) allora forse è meglio fermarsi un attimo, forse si potrebbe smettere di fare viaggi per un po'. Oppure iniziare da capo, diversamente.

Ecco qui, questo è il punto che volevo approfondire. Com'è possibile, se è possibile, re-iniziare diversamente?

Penso proprio che la domanda che ti poni possa essere già un buon inizio.
Se poi accetti anche un consiglio da me... posso dirti di provare a eliminare il superfluo, non in senso materiale, ma dalla mente, dai tuoi pensieri.

[Lebowski]

Quoto Carl.
Non conoscevo il post di Lisboa, credevo si facesse riferimento al mio di Rab, mi sbagliavo.

Ci sono mille modi per viaggiare e ognuno cerca nel proprio modo di viaggiare un'emozione. Ma non siamo tutti uguali: una cosa che è in grado di emozionare me non emozionerebbe un'altra persona, etc.
Non sono solo i luoghi a dare emozioni. è ciò che è legato a quel luogo. Può essere un monumento, una persona, un concerto, un amore, una canzone, un piatto, un paesaggio, un'avventura, mille altre cose.
E non sono né giuste né sbagliate. Sono semplicemente diverse. E le cose legate a un luogo, in grado di dare emozioni, sono infinite. Proprio perché ognuno ha le proprie.

Se nel viaggiare non trovi più emozioni, forse è perché ti rendi conto che il modo in cui intendevi il viaggio non riesce più a soddisfarti.

[fedea]

volevo intervenire (piu' che altro a sostegno di una realta' MERAVIGLIOSA quale e' couchsurfing - perche' solo chi non l'ha mai vissuta veramente puo' parlarne male), ma direi che il post di Lebowski riassume perfettamente il mio pensiero.

f.

[Moran]

Non e' piu' intelligente magari cercare di "sentire" che quella costruzione e' li' da 2000 anni, chiudere gli occhi e immaginare come doveva essere, farsi prendere dalla forza di certi paesaggi o situazioni?

Questo per me ha un'importanza fondamentale nella scelta di un viaggio. Ci sono posti che hanno un'anima che nemmeno costruirci una Las Vegas attorno potrebbe portargli via.

Consigli da dare non ne ho, però posso dire che questo mondo sta cambiando e modificandosi in continuazione all'incirca da cinque miliardi di anni, e che di cose che restano uguali a sé stesse ce ne sono ben poche. Che alcuni mondi, alcune culture, alcune atmosfere scompaiano è triste ma inevitabile. Il nuovo mondo globalizzato, in questo senso, offre anche una sfida più difficile: saper trovare le tracce di quello che c'era prima e che è stato magari oggi nascosto dalla nuova patina di turismo, di business, di magliette tutte simili e di format televisivi uguali in tutto il mondo. A me, appassionato di storia e di detective stories, questo pensiero in un certo senso esalta anziché deprimere. Fare l'archeologo culturale, scoprire le tracce di quella che era la cultura della Germania Est degli anni '70 o del Vietnam degli anni prima dell'apertura all'occidente: perché dovrebbe essere meno interessante che andare a vedere le tracce della cultura Inca, o degli antichi romani, o dell'Europa medioevale?

Per il resto... "la bellezza sta negli occhi di chi guarda". E capisco la delusione e il disincanto, se ho capito bene la tua data di nascita io ho ahimè qualche lustro più di te, ma cerco di conservare l'ingenuità che avevo da bambino quando ogni cosa era una scoperta nuova e meravigliosa. Credo sia l'unico rimedio contro la sindrome strisciante del "been there, done that" che altrimenti ti afferra nelle sue grinfie, ti prende e ti lascia depresso e scazzato.
Lettura consigliata: "Le avventure di un uomo vivo" (Manalive) di G.K.Chesterton.

[Jena Plissken]

Non vedo nessuno che abbia parlato male di coachsurfing tantomeno io, io ho solo detto che in generale ( come altre cose ) non mi entusiasma più di tanto, anche se devo ammettere che qualche esperienza molto positiva con hospitality c'e' stata, poi ognuno può trovarci aspetti interessanti che indubbiamente ci possono essere per carità, senza per questo mitizzarlo

La mia Carl ovviamente era una battuta

Per tornare in topic credo che Dario tu debba capire cosa vuoi da un viaggio e scegliere le mete di conseguenza, lasciandoti anche ammaliare da tutte le suggestioni che i luoghi emanano storia, cinema, letteratura,arte,musica.

Posti interessanti ci sono non inflazionati dallo squardo e dalle immagini poi dipende da ognuno , datti ai Balcani per esempio

E magari cerca di rivedere anche la tua concezione dei rapporti interpersonali durante al viaggio, anche il viaggiatore cresce e deve separare quello che merita da quello che non merita, persone interessanti si incontrano lungo la strada indipendentemente dal dio denaro basta avere gli occhi aperti e non precludersi strade.

Vedrai che quando e se inizierai a lavorare sul serio e a sudare per viaggiare e ritagliarti spazi anche i viaggi te li godrai di più

[obe]

Dario, mi ricordo benissimo che ne parlavamo sabato sera.



Probabilmente la tua "crisi" è data dalle tanti viaggi e dalle tante esperienze che hai fatto in questi anni.

Di conseguenza, in particolare a chi predilige il girare/vedere la città o i vari posti, la cosa è più accentuata.

Probabilmente il tutto è dato dal cambio di cosa immagini di trovare quando giri, ormai le tue (e forse nostre.. allargando il discorso) aspettative son cresciute nel tempo.

Quindi si spera sempre di trovare un qualcosa di nuovo, emozionante, qualcosa che ci sorprenda.



E questo in un mondo sempre più globalizzato e "connesso" è sempre più difficile.

Come dicevi tu, ci vuole tempo per potersi immergenere nella vita reale di un posto.. sennò si diventa solo di passaggio, euro viaggianti come dicevi prima..

E il tempo purtroppo è un optional che pochi hanno.. ed è sempre meno man mano che si invecchia.



Quindi, dal mio punto di vista, cerco comunque di godermi in pieno ciò che vede e che vivrò in viaggio.. ben conscio che forse intaccherò solo parzialmente la patina di protezione che un luogo si costruisce.. e che forse serve quasi da protezione al turismo.

(perchè la vita reale è così distante da quella proposta al turista/nu-viaggiatore)

Poi se trovo il vecchietto di turno.. sarò contentissimo, ma ne sarò soddisfatto anche se non lo trovo.. perchè avrò visto dei posti a me nuovi.. su cui potrò avere un'impressione personale.. reale.



Detto questo..

non so cosa consigliarti.. visto che di esperienza ne hai molta più di me... ma son sicuro che questa passione non morirà.!



ps.. io continuo a non disgnare i weekend per l'europa... che offre tra le città più belle in assoluto.. e qualche spaccacranio ogni tanto fa bene alla mente (un pò meno al fegato)

[darietto]

Grazie mille a tutti per le risposte! Purtroppo il mio laptop è morto e mi sto connettendo a scrocco da quello di una mia amica (che nel frettempo mi sta cucinando il pranzo ).
Appena rivive prometto che rispondo singolarmente a tutti

[scareface]

argomento interessante

vorrei dare una risposta lunga e articolata come hanno fatto gli altri ma non so bene come buttarla giu'

dico solo che non pensate che il mezzo usato per viaggiare ha una grossa influenza su questo? voglio dire nel mondo di oggi non sei piu' lontano di 48h di aereo da qualsiasi citta'... fosse per me viaggerei per il mondo con un carretto trainato da un mulo

contando poi che dario ha avuto la possibilita' di muoversi fin da giovane spesso con l'aereo posso anche capire la sensazione del aver gia' visto tutto, ma non credo sia cosi' si dovrebbe riscoprire una dimensione diversa del viaggio




ma che azzo ho scritto?

[RoMario]

Dario io credo che sia un po' come una pista da sci. Ti diverti le prime tre volte, poi è sempre uguale. Però poi magari la scendi con lo snowboard, poi impari a fare le acrobazie, poi vai a testa in giù, e riesci a divertirti sempre.
E dopo qualche tempo che non scii ti divertirai anche a scenderla in modo classico.

mi piace questa metafora
aggiungerei che poi, quando a furia di sciare come un pazzo decidi di fare una pistarella tranquillo e poi fermarti comodo al rifugio a sollazzarti...ecco, è li che inizi veramente a divertirti