Scrivo a caldo appena tornato da
Genova con il trenaccio delle 0,50 l' ultimo, carico di ragazzini sbunnati e ragazzine sbunnate ( traduzione dal cosentino ubriachissimi ) che oramai a rischio patente preferiscono questo mezzo per le trasferte, inutile dire che come mi accadde spesso in ex unione sovietica ho subito familiarizzato con loro ( anche perchè un po 'sbunnato a fine serata lo ero )
Ho visto la mostra finalmente, 5 euro entrata singola, ( dura fino a fine agosto ) e 9 euro abbinata a quella di De Andre, visto che c'ero le ho viste ambedue e anche se adoro Fabrizio la mostra sebben carina, multimediale, e con belle foto e alcuni documenti autografi e chicche non aggiunge niente di nuovo, però fa piacere passare un' oretta così ( la mostra finisce il 21 giugno salvo proroghe ).
Veniamo però al tema della mostra principale le foto della Bulaj aggiunte agli appunti di Paolo Rumiz Rumiz e alle didascalie mi hanno semplicemente esaltato per chi come noi ha già viaggiato in quelle terre e su quei treni e ha in testa anche se non li ha mai visti i posti di cui si parla è veramente spettacolare
La Bulaj che non conoscevo si dimostra una grandissima fotografa e i viaggi di Rumiz su libro e sulle pagine di repubblica mi hanno sempre davvero coinvolto, a volte quando pensi di essere uno che viaggia e che conosce le cose, vedi viaggiatori come questi ( che lo fanno per passione e con mezzi accessibili a tutti, oltre che per lavoro e solo 20 giorni all' anno ) e rimani a bocca aperta
Sia per la profondità sia per l' abilità nel fotografare e narrare, come in altre specialità esistono i fuoriclasse e si possono prendere come esempio per migliorare
Ulteriore aggiunta che poi sarebbe anche l' argomento principe è una esegesi dei manifesti del teatro polacco dagli anni sovietici fino alla caduta del muro e oltre , vere e proprie opere d' arte , ci sono accenni a Solidarnosc e alcune chicche.
Occorre notare che anche se a volte non ci pensiamo o ce lo dimentichiamo come dice Rumiz l' Europa è più lunga in verticale che larga, da qui il suo viaggio verticale da Murmansk ( russia) ai Balcani
Una splendida giornata in una Genova assolata e piena di gente, al porto antico c'era anche un grosso spazio etnico con cibi e manufatti di varie nazioni africane oltre che conferenze ( i costi un po' alti 7 euro un piatto di cous cous : fate un po 'meno !
) , nel pomeriggio mi sono anche ritrovato in mezzo alla celebrazione religiosa del corpus domini con circa 2000 persone in processione con le cappe delle varie confraternite.
Saranno le mostre gli eventi e le manifestazioni aggiunte al caldo estivo ma Genova oggi era davvero un centro di cultura di livello europeo speriamo si continui su questa strada
Vi aspetto comunque tutti a Genova, la mostra me la rivedo volentieri