casso!
finalmente ce l'ho fatta a leggerlo tutto questo resoconto
bello stile di scrittura complimenti!
Pian piano il sole cala e la piazza si trasforma in un vero e proprio circo all'aperto: incantatori di serpenti, dentisti improvvisati tali con denti estirpati a mo' di trofeo in bella mostra, danzatori discendenti dagli antichi gnaoua, cantastorie ovviamente in arabo, ammaestratori di scimmiette...ciascuno delimita il proprio Haqa (un cerchio immaginario benedetto dal proprio santo)e presenta il proprio spettacolo/pantomima.
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Té alla menta, delle beghrir delle specie di frittelle di semola che si mangiano con il miele, delle crêpes marocchine di semola con annesso burro e marmellata di albicocche, succo d'arancia fresco, yogurt bianco..
azz
che nostalgia e che atmosfera quella piazza!
autentica eppure piena di turisti, piena di vita come pochi posti che ho avuto modo di vedere in giro per il mondo...
Non ero mai salita su un dromedario è rilassante,
oddio insomma, la prima mezz'ora forse
poi tutto l'atmosfera romantica m'e' passata; al secondo giorno mi faceva male il culo che non ero piu' in grado ne di stare seduto ne di camminare
come azz fanno ad attraversare mezzo deserto in groppa a quei cosi?
L'autobus è in stile granturismo anni '70, ha i sedili che puzzano di polvere, per terra non è raro trovare dei residui di frutta mangiata o peli di animali, più tardi scopriremo anche che questo aggeggio infernale è sprovvisto di ammortizzatori...
Il viaggio prosegue con un ricircolo quasi compulsivo di gente locale che non si fa alcun problema a trasportare bestiame, coperte avvolte in buste di plastica trasparente con cerniera, cesti di frutta, bambini affamati di latte della mamma etc...nonostante sia stato severamente vietato dal conducente, che ogni tanto ferma la vettura in mezzo alla strada deserta per gridarci in arabo tutto il suo dissenso per poi ripartire.
feci anche io un'esperienza tragicomica simile
tra l'altro si approssimava la festivita' musulmana del
Id al-adha (Festa del Grande sacrificio) quindi ogni famiglia oltre ai bagagli portava anche una pecora e il relativo foraggio che venivano caricati tranquillamente o sul tetto oppure nella stiva del autobus... e la sensazione era che ci fosse 3/4 del marocco in movimento... chiaramente arrivati a Fez le pecore/agnelli avevano mangiato,espletato tranquillamente i loro bisogni il tutto in mezzo al resto dei bagagli..
Molto più meditativa Fès, artistica e intellettuale...
la prosecuzione ce la dobbiamo aspettare verso Natale?!