Sofia, le pietre e il bronzo insegnano.
Conobbi l’ esistenza di piazza Garibaldi nel lontano ormai 2005, la piazza uno slargo della centrale Graf Ignatiev è sempre stato luogo di incontro e appuntamento per gli abitanti della città e si trova a due passi dalla Vitosha, il lunghissimo boulevard pedonale che è la via dello struscio e dello shopping ed è una delle principale arterie cittadine.
Quell’ anno mossi i miei passi nella capitale della Bulgaria sull’ onda di una storia sentimentale davvero importante, la Bulgaria era ancora per molti ed anche per me una meta davvero inesplorata, misteriosa ed insolita
Annunciato l’ ingresso l’ Unione Europea, fui presente in loco per la festa di ingresso di capodanno 2007, poco più tardi l’ ampliarsi dell’ offerta aerea low cost ha permesso ad un gran numero di viaggiatori e curiosi di arrivare a Sofia e di ripartire spesso restandone delusi, ( Sofia non sarà e mai diverrà una meta per turisti ) o di usarla come base per poi proseguire per il Mar Nero.
La città poco a poco è cambiata con nuove offerte di hotel e ostelli, bar discoteche e locali che aprono e chiudono nello spazio di pochi mesi, grandi commerciali, virando verso un’ occidentalizzazione che però non ha tolto del tutto la sensazione di una città statica, sonnolenta, senza tempo.
Tornando al tema di quest’ articolo i legami della Bulgaria con Giuseppe Garibaldi sono spiegati con la figura del rivoluzionario bulgaro Petko Voivoda, ecco uno dei motivi della recente apertura di un piccolo ma significativo monumento a cavallo a Giuseppe Garibaldi dello scultore bulgaro Georgi Chapkanov , che ha realizzato tra le altre cose la Statua di Santa Sofia simbolo della città.
La statua di Santa Sofia si trova esattamente nel luogo dove si innalzava quella di Lenin rimossa dopo la caduta del muro di Berlino e la fine del comunismo in Bulgaria.
Il monumento equestre a Garibaldi è stato inaugurato recentemente il 13 giugno 2010 alla presenza del presidente bulgaro Boyko Borisov e del premier italiano Silvio Berlusconi.
Il mio recentissimo ritorno in Macedonia con tappa a Sofia mi ha permesso di vederlo in loco e devo dire che il piccolo monumento mi è piaciuto.
Vediamo di ricostruire i legami, Petko Kiryakov Voivoda è una delle figure più importanti della lotta di liberazione bulgara contro l’ impero ottomano ed ha combattuto insieme a Garibaldi per la liberazione dell’ isola di Creta e a favore di un “ internazionalismo “ contro l’ impero turco nella Tracia e nei Rodopi.
Esiste a Roma proprio per i suoi legami con Garibaldi una piccola statua inaugurata solo pochi anni fa dedicata a Petko Voivoda di cui sicuramente molti ignoreranno l’ esistenza e che si trova al Gianicolo non lontano dalla statua equestre all’ eroe dei Due mondi.
L’amicizia tra i due nacque nel 1866 e Garibaldi ormai sessant’enne divenne un maestro per il giovane bulgaro ed insieme fondarono un battaglione di volontari italiani greci e bulgari per combattere i turchi.
La battaglia non diede gli esiti sperati ma Petko continuò la lotta fino alla liberazione della Bulgaria ( 1878 ) per poi ritirarsi a Varna.
Anche Dimitar Obshti , un altro rivoluzionario bulgaro della scuola di Vasil Levsky conobbe Garibaldi e fece parte della legione che combattè a Creta e nel Risorgimento italiano.
Fu giustiziato a Sofia dai Turchi.
Ecco quindi velocemente spiegati il perché di certi monumenti e di certi legami antichi cementati dalla storia ma che vengono riproposti ancora ai giorni nostri.
LUCA TOCCO
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