San Nicola è una nostra vecchia conoscenza in fondo è lui l’ “icona” che da bambini aspettavamo per portarci i doni a mezzanotte sotto l’ albero, la fama di carità del santo benefattore cristiano, protettore di deboli e bambini lo hanno trasformato nel personaggio consumistico di Santa Claus, Babbo Natale, o Nonno Gelo nell’ est Europa, un vecchio viandante dalla barca bianca, comunque famoso dappertutto e rimodellato secondo usi, costumi, tradizioni e leggende locali, ovvero dalla figura religiosa si passa alla letteratura e alla cultura popolare.
Chiese di San Nicola ne esistono a centinaia in Italia e in tutta Europa e specie in Russia vi è una particolare devozione per questo santo dopo Cristo e Maria è il più popolare e ne esploreremo la storia e le ragioni.
Attraverso la Grecia e Costantinopoli il culto del santo, vescovo di Myra, si espanse a macchia d’ olio, in Bulgaria ( un mirabile esempio di dipinto si ha nella chiesa di Boyana a Sofia ), Ochrid, nei monasteri della Bucovina in Romania ( Voronez e Sucevita ) e della Moldavia, ma anche nei regni degli slavi del Sud con i monasteri da me visitati in passato di Studenica in Serbia e di Decani, in Kosovo.
Santo Stefano di Decani uno dei santi più noti della chiesa ortodossa serba sembra riacquistò la vista dopo essere stato accecato grazie a San Nicola e un suo dono fu posto a Bari presso la tomba del santo.
La fama del Santo in Russia proviene dalla città di Kiev capitale all’ epoca del regno e della spiritualità russa, nella cattedrale di Santa Sofia abbiamo un icona particolare detta di San Nicola Bagnato che ricorda un miracolo effettuato dal Santo che fece ritrovare un bambino illeso ma bagnato nella chiesa,
il bambino era dato per disperso e considerato morto essendo caduto e scomparso nel fiume Dnepr, la devozione dei genitori e le preghiere al santo fecero il singolare miracolo.
La Chiesa bizantina di San Nicola di Myra in Turchia non lontana da Antalya è una delle perle di questa parte del Mediterraneo anche se ovviamente semi sconosciuta. Fu costruita originariamente per contenere le spoglie del santo intorno al IV secolo e fu più volte danneggiata dal tempo, dai terremoti e dalle incursioni arabe, la parte visitabile ora si riferisce per lo più alle ricostruzioni dell’ VIII secolo, la chiesa bizantina non si trova tuttavia in ottimo stato, gli arabi la attaccarono ancora nel 1034 quando fu restaurata e fortificata, in tempi più recenti fu restaurata dai Russi. I pochi affreschi superstiti alle pareti sono splendidi così come i pavimenti fatti di mosaici colorati, è presente la tomba di marmo e il sarcofago aperto e vuoto del santo.
Nel 1087 un gruppo di mercanti baresi per sottrarre le spoglie e le reliquie ad un eventuale attacco arabo e per accrescere fama e protezione alla loro città giunsero a Myra via nave. Allontanati i monaci trafugarono e traslarono le ossa del santo nella loro città dove fu costruita l’ omonima cattedrale romanica che incontreremo più tardi nel nostro cammino.
La Chiesa di San Nicola di Bari divenne meta nel corso di tempo di numerosi pellegrinaggi per il suo significato simbolico.
Anche i veneziani sbarcarono poi pochi anni dopo a Myra e trovarono ancora alcune ossa che analisi recenti sembra confermino siano quelle mancanti da parti dello scheletro conservato a Bari, si trovano nella Cattedrale e abbazia di San Nicolò al Lido di Venezia.
Fuori dalla chiesa bizantina a Myra notiamo varie statue di San Nicola, da una classica donata dalla Russia ad una con la barba, stile Babbo Natale con pacchi dono in mezzo ai bambini.
Il 6 dicembre giorno della morte del santo si celebra quasi ovunque il ricordo di San Nicola con particolare devozione soprattutto a Myra e Bari ma in quasi tutta Europa, la festa di San Nicola è sentita da tutti i cristiani : cattolici, ortodossi e protestanti, sarebbe dunque interessante presenziare ad una di queste feste popolari e religiose.
A Bari e nel resto della Puglia si festeggia sentitamente anche il 6 maggio giorno dell‘avvenuta traslazione delle ossa con una ricostruzione dell’ evento sul mare e con processioni.
LUCA TOCCO
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