obe ha scritto:Sempre bello leggerti!
La Cecenia, con Grozny, è forse una delle poche zone ancora “vergini” dal turismo ed è interessante leggere un racconto e soprattutto il tuo punto di vista che è di un osservatore attento e non superficiale.
Quando hai citato Astana poi, che sarà una delle mie mete di quest’anno, mi hai ancora più incuriosito.
Un po’ per le mie esperienze sulle montagne della Georgia e un po’ da quel che racconti, trovo una certa similitudine tra questi territori e i Balcani, che ne pensi?
Il verde, le montagne, le zone poco abitate, l’influenza mussulmana, i segni di una guerra troppo recente.
Ecco non c’è il “padre padrone” Kadyrov.. figura che mi piacerebbe approfondire più avanti.
La tua conclusione è direi perfetta per racchiudere in poche parole il pensiero che contraddistingue noi che viaggiamo in questi posti.. che anch’io trovo fantastici.
“Una Cecenia, però, a parer nostro, che perderebbe in questo modo la sua identità. Di uno degli ultimi luoghi, ai confini dell’ Europa geografica, che regalano emozioni una volta in loco e nostalgia ogni qual volta si ritorna a casa”
Grazie Obe.
La Cecenia è considerata da moltissimi ancora zona di guerra e pericolosa. Solo pronunciarne il nome o dire che ti sei recato (2 - 3 volte tra l' altro
) è "da pazzi". In realtà, come ho appurato io ma anche i compagni di viaggio che mi hanno accompagnato nei differenti giri in zona (Gc prima e Paolo di Bg dopo) la situazione è un po diversa. Certo, non è una meta per "cazzoni" e comunque devi conoscere alcune situazioni prima di partire ma la realtà è tutt' altra rispetto a quella che si immagina.
Consideriamo anche che in Italia è una meta battuta da pochissimi, tra gli stranieri invece inizia ad esser considerata e soprattutto nel periodo primavera - estate visitata, si parla sempre di percentuali bassissime vero ma il trend è in crescita (dati di prima mano
)
Già, in generale, l' attenziione inizia a spostarsi sul vicino Daghestan, che offre sia montagne impervie che mare e che fino a poco più di anno fa non era una meta non battute dai viaggiatori. Ora tra gli "snob" la Cecenia non è già più trendy
e sul Daghestan stanno iniziando ad investire anche operatori turistici e compagnie aeree russe.
Si, confermo. E' una sensazione che ho avvertito sin dal mio viaggio in Caucaso anni fa. Molti in punti in contatto. E chi ama i Balcani non può poi innamorarsi anche del Caucaso
(tra l’ altro se ne accorsero anche i fondatori delll’ Osservatorio Balcani - Caucaso )
La conclusione del mio “pezzo” è da viaggiatore romantico, come siamo noi, che ci emozioniamo per i posti, sempre meno oramai, ancora veri