Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

In questa sezione del forum si può discutere di tutto ciò che riguarda notizie, storia, fatti riguardanti le varie località.

Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 20/12/2013, 16:14

Un' intervista -disamina di Giluietto Chiesa sulla situazione in atto:
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews ... 6480&pag=1
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 20/12/2013, 19:55

Mentre impazza lo shopping natalizio, mi butto in quest' impresa sul "russi contro ucraini", cosa che ovviamente non coinvolge tutti gli ucraini, ma e' particolarmente sentita nell'ovest.
Se avete mai avuto modo di parlare con un ucraino di Leopoli, qualche volta puo' saltar fuori questo contrasto.
Se chiedete: " ma cosa vi hanno fatto i russi?", e' probabile una risposta: " Ci hanno oppresso con l'Urss!" oppure qualcun'altro puo' aggiungere" E poi ci hanno massacrato con l'holodomor..."
Holodmor.
Ma cos'era l'holodomor?
Un evento fino a tempo fa sconosciuto, ma di cui ormai si parla e straparla in rete, sui giornali ecc. ecc. assieme ad altri scheletri nell'armadio sovietici tirati fuori qui e la'.
Il web e' pieno di dibattiti politici, articoli ecc. ecc. tutti al novanta per cento tendenzialmente schierati da un lato o dall'altro. Del resto ci si sguazza sullo schierarsi nei media nostrani. Chi grida al genocidio per attaccare i "rossi" nostrani, chi invece parla di invenzione sostanzialmente solo per difendere le idee comuniste.
Attestato questo, non prendero' spunti dalla rete a riguardo la faccenda Holodomor, sostengo che la verita' stia nel mezzo, come in molte cose, e procedo a "braccio", cercando di sintetizzare nel possibile una vicenda complessa.
Ritorniamo a bomba.
Per holodomor, si intende una carestia avvenuta sul finire degli anni venti- inizio anni trenta nell'Urss meridionale, quindi anche zone dell'attuale Ucraina, particolarmente la Podolia al centro e le zone orientali del paese come si presenta oggi.
Per i sostenitori del genocidio si chiama holodmor, proprio perche' secondo questa visione la carestia fu provocata volutamente dal cremlino e dalla figura di Stalin e suoi fedelissimi per sterminare il popolo ucraino. Le vittime sarebbero pari se non superiori all'olocausto, tanto da definirsi "olocausto ucraino".
Sulla questione holodomor si possono fare diverse osservazioni, ben lontano dallo stupido conto delle vittime su cui dibattono spesso le due fazioni.
Una prima osservazione e' che il fenomeno non riguardo l'intera Ucraina di oggi. Dal suo attuale territorio vanno escluse la Bessarabia ( regione di Belgorod sul Dniestr ) e la Bucovina ( regione di Cernovci ) che all'epoca era Romania. La Crimea che non e' mai stata Ucraina fino agli anni sessanta-settanta credo e sempre abitata da russi che vi si stabilirono a spese di turchi e tartari. La Galizia ( Leopoli e dintorni ) , la Volinia, la Rutenia ( Uzgorod ) che erano tutte regioni della Polonia e della Cecoslovacchia.
Una seconda osservazione e' che l'holodmor colpi' anche il basso Volga russo e la regione del Don russa,, il Kuban.
Una terza osservazione e' sull' "ucrainicita' " delle terre orientali ucraine. Oggi Dnepropetrovsk, Donetsk sono citta' enormi ed importanti, ma grazie al periodo sovietico. Sono citta' di "fondazione" zarista, nate con l'espansione dell'impero russo verso sud. Ad est di Kiev non e' mai esistita un'entita' statale ucraina, fatta eccezione per le bande di cosacchi, costantemente in bilico tra Polonia, Russia e Turchia. Stesso discorso per Odessa e la sua regione, la "Nuova Russia", terra di frontiera sottratta ai turchi dove i coloni insediatiasi provenivano da varie parti della Russia ed anche dal resto d'europa.
Un discorso diverso si potrebbe affrontare su Harkov, citta' piu' antica.
Definire Donetsk, Dneprpetrovsk, Odessa, Sebastopoli come citta' ucraine mi sembra un po' azzardato, nonostante i confini odierni.
Quindi e' interessante affermare che i piu' convinti sostenitori dell'Holodomor e dell'odio o antipatia antirussa, ovvero i piu' nazionalisti...cioe' gli ucraini occidentali, non furono vittime dell' Holodomor poiche' non appartenevano nemmeno all'Unione Sovietica in quel periodo.
E' interessante pure notare questo fatto che le "terre bersaglio" dell'Holodmor si riducono di molto rispetto all'Ucraina che conosciamo oggi. Oltre che nelle "terre bersaglio" ricadono aree palesemente occupate da russi come il bacino del Don.
Ultima modifica di Maxdivi il 20/12/2013, 22:53, modificato 1 volta in totale.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 20/12/2013, 22:51

Gli ucraini dell'ovest possono pertanto contestare la dura sovietizzazione ( dal secondo dopoguerra ) a cui si opposero, ma essi non accettavano non tanto il comunismo, bensi' come abbiamo visto con L'Upa, non accettavano nemmeno la Polonia, volevano un loro stato senza dominazioni straniere ( che si realizzo' solo per un anno nel primo dopguerra a Leopoli ), tuttavia i capi lo volevano etnicamente puro, scacciando tanto i russi quanto i polacchi, che pur abitavano in quelle terre.
Ma torniamo alla carestia. Fu provocata volontariamete?
Si possono fare altre osservazioni. Non posso sintetizzare troppo, altrimenti non si capisce nulla.
L'agricoltura nelle Russie e' sempre stata gioie e dolori.
Le carestie non erano poi eventi cosi' rari nel periodo zarista e nel primo sovietico. Anzi se ne registrano varie nel 1891-92, 1905, 1916-17, 1921 in Russia.
Lo stesso Trotsky ci parla di quella del 1892.
Perche' queste carestie cicliche sia con lo Zar che con l'Urss?
Bisogna prendere in considerazione le condizione ambientali della Russia. Il suolo agrario della Russia era solo il 10 % del territorio nazionale. La maggiorparte dell'agricoltura era concentrata nella parte europea, ma anche in queste regioni, pur con terreni fertilissimi, e' presente un clima continentale, con piogge scarse e concentrate nei mesi estivi, quindi dannose per i cereali. Un periodo di crescita per le piante ridotto rispetto all'europa meridionale. Ancor piu' rigido il clima al di la' degli Urali. Per non parlare del Kazakistan, arido e desertico in varie zone. Fiumi difficilmente utilizzabili perche' scorrono verso nord, cioe' verso terre improduttive prossime al polo. Deviare i fiumi siberiani aveva costi enormi e cambi ambientali imprevedibili. Questi i motivi ambientali.
Veniamo ai motivi politici-storici.
Nella carestia del 1916-1917 gioco' un ruolo devastante la prima guerra mondiale, la rivoluzione e la guerra civile tra zaristi e comunisti. Ad aggravare la situazione ci fu il "comunismo di guerra" introdotto da Lenin. Il comunismo di guerra raziono' le poche riserve alimentari in base ai lavori ed alla vicinanza al partito, o per l'esercito. Le guardie rosse furono inviate nelle campagne per requisire eccedenze per rifornire le citta'. Ne nacque una vera e propria guerra con i contadini in tutta la Russia disposti a nascondere o distruggere i raccolti e macellare gli animali piuttosto che consegnarli al governo.
Quando nel 1920-21 la guerra civile finisce le condizioni sono disastrose. Una nuova carestia provoco' nel basso Volga russo la morte di 5 milioni di persone.
Questo indusse Lenin, per non perdere il controllo del paese, a ritirare il comunismo di guerra, che spingeva i contadini, senza incentivi a produrre, a ridurre le coltivazioni. Introdusse la Nep, un passo indietro verso il capitalismo, con riduzione delle tasse e consentendo ai contadini di vendere le eccedenze. La Nep arricchi' una classe di contadini agiati, i culachi, diventati quasi dei piccoli imprenditori. L'agricoltura e l'economia si ripresero ma aveva creato una possibile opposizione politica. I culachi era proprietari di appezzamenti di terra ed avevano milioni di braccianti alle dipendenze. I culachi controllavano i rifornimenti alle citta', avevano capitali da investire, erano influenti socialmente e potenzialmente ostili al potere sovietico. Nel gruppo dirigente sovietico di Stalin dunque nacque l'idea di mettere fine alla Nep, ai culachi "capitalisti" e costruire una potenza industriale. Il primo obiettivo era un 'Unione Sovietica autosufficiente ed industrializzata. Ma non si poteva arrivare all'industrializzazione con la maggiorparte della manodopera impiegata nell'agricolutra arretrata dei culachi, era necessaria oltre che eliminare una classe influente come i culachi anche una riforma agraria. Le terre furono collettivizzate con i famosi kolchoz e sovchoz e con la costruzione di trattori e macchine. I contadini dovevano mettere in comune le terre e creare cooperative. I radicali cambiamenti previsti da Stalin pero' ebbero un prezzo salato. I culachi reagirono assramente scatenando quasi una nuova guerra civile, ridussero le coltivazioni, macellarono tutto il bestiame. Stalin esigeva una quota cospicua delle risorse agricole per destinarle alle citta' ed alle nuove classi operaie nelle fabbriche, in aumento di numero. Bisognava sfamare le citta'. Molti braccianti infatti si trasferirono in citta' ed abbandonarono le campagne per diventare operai. Un mondo in cambiamento. L'agricoltura fu sacrificata all'industria, con i prodotti consegnati allo stato a prezzo fisso per le masse operaie, prezzo sempre stabilito dallo stato. I culachi non volevano piu' produrre alle nuove condizioni. Le stesse masse operaie, chi voleva tornare indietro ai campi, furono bloccati nelle citta'. Non fu possibile meccanizzare le aziende collettive in tempi rapidi, tanto che parecchio grano maturo rimaneva a marcire nei campi per mancanza di mezzi per trasportarlo nei magazzini prima delle piogge. Ne scoppio' la carestia dell'holodmor, pari a quella del 1921. Altri culachi furono imprigionati nei gulag o ridotti ai campi forzati per opere pubbliche.
Holodmor quindi frutto di due fattori: industrializzare il paese ed elimare con riforma agraria la classe dei culachi, stanziati a sud semplicemente perche' queste erano le terre piu' agricole dell'Urss all'epoca.
Non certo per eliminare gli ucraini.
Stalin del resto non si fece scrupolo di eliminare anche i suoi amici entrati in contrasto con lui, come Trotsky in Messico e Bacharin, quest'ultimo favorevole a mantenere la Nep. Oltre ad altre opere di stravolgimento del territorio in base ai suoi piani. I canali che collegano i grandi fiumi euopei russi, permettendo ad esempio la navigazione tra Mosca e Pietroburgo, sono opera di prigionieri ai lavori forzati e si e' allagato intere citta' per deviare i fiumi e consentire una rete fluvilae comunicante.
Che poi a Stalin non fregasse nulla o facesse piacere che la carestia contribuisse a stroncare i culachi, questo non c'e' dubbio, ma aveva sicuramente piu' interesse ad impiegarli nei campi di lavoro, dove sarebbero morti comunque faticando per i suoi progetti.
L'agricoltura rimarra' sempre un anello debole sovietico negli anni, con una popolazione in crescita nelle citta' e poco terreno coltivato, condizioni ambientali negative e cattive gestioni, tanto da spingere Kruscev a cercare di rendere coltivabile il Kazaksitan, o importare grano dal nord america in certi periodi.
Le ultime crisi negli anni novanta in epoca Eltsin con il paese in caos ed importazioni dal Manitoba; piu' di recente con gli incendi in Russia di qualche estate fa che portarono a riduzione della produzione e conseguento aumento dei prezzi del pane per i paesi arabi che dalla Russia importano...cio' influi' anche sullo scoppio delle primavere arabe....
I media occidentali sono di parte anche sull'holodmor sia in un senso che nell'altro.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 21/12/2013, 11:46

Dimenticavo...attenzione a molte delle foto sull'holodomor in rete o utilizzate per mostre sui fatti. Tante sono della carestia russa del 1921 e non di quella degi anni trenta.
Questo perche' la carestia del 1921 suscito' all'epoca molta piu' attenzione internazionale in occidente ( ci furono anche aiuti alimentari americani ) e fu molto piu' documentata fotograficamente dal norvegese Nansen per scopi umanitari, su questo uso il web perche' non riferito all'holodomor:

http://aarticles.net/culture-art-histor ... emiyu.html


Ad alcune foto come questa tante volte viene falsificata l'etichetta con anno e luogo riferendola all'holodomor, la foto e' un po' forte:

http://commons.wikimedia.org/wiki/File: ... Nansen.jpg

In alcune mostre in Ucraina sull'holodomor alcuni anni fa vennero inserite addirittura delle foto riferibili alla grande depressione americana nell'Arkansas, sempre dei primi anni '30.

Perche' trasferire foto pesanti sull'holodomor? perche' insistere sull'holodomor e non sulla precedente carestia?

E' ovvio che la falsificazione delle foto di "impatto" come la precedente serve si a sopperire la mancanza di foto dell'holodomor, meno fotografato, ma serve anche ad alimentarlo. Due eventi simili, per non dire uguali, poiche' si tratta di due carestie a poca distanza.
Ma e' ovvia anche la strumentalizzazione, perche' durante la carestia del 1921 non c'era alla guida della Russia un capo tanto diabolico come Stalin, riconosciuto dal mondo come "male assoluto", cosi' malvagio da poter giustificare l'accusa di carestia provocata strategicamente ed artificialmente per eliminare milioni di persone. Senza Stalin in pochi crederebbero all'holodomor come genocidio voluto.
Molte volte si parla anche di "Ucraina trasformata in campo di concentramento", affermando che agli ucraini fu impedito di fuggire dalle campagne e dalla repubbilca socialista ucraina, furono chiusi i confini per impedire che la gente fuggisse. Su questo va detto che per tutti i cittadini sovietici ( russi, ucraini, kazaki, ecc. ecc. ) a partire dagli anni trenta divenne complicato, se non impossibile muoversi per direttive governative. <<Nel corso degli anni Trenta la legislazione del lavoro divenne sempre più restrittiva e culminò nella proibizione per i lavoratori di cambiare occupazione senza il permesso delle autorità>>. Cio' significa che un contadino non poteva trasferirsi cosi' facilmente in citta' e svuotare competamente i kolchoz e sovchoz, che non avrebbeo produtto piu' nulla . Viceversa anche un operaio (che magari non riusciva ad adeguarsi al ritmo del nuovo lavoro in fabbrica ) non poteva tornare alle campagne da un giorno all'altro senza l'approvazione del governo. Nel 1932 inoltre fu introdotto il famoso passaporto interno per l'Urss, necessario per viaggiare in maniera regolare nel paese. Passaporti interni per altro gia' esistiti in epoca zarista. Fino a qualche anno fa, forse ancora oggi non so, ancora non si poteva trasferirsi per vivere in maniera libera da una citta' russa e l'altra, o per esempio lavorare al di fuori della tua citta' di residenza senza permesso.
Sulle carestie russe, l'Urss del dopoguerra e dopo la guerra civile, ho ritrovato un breve vecchio video Rai, quello si che era giornalismo imparziale :

http://www.raiscuola.rai.it/articoli/le ... fault.aspx

Sul passaporto interno russo in tempi moderni:

http://russiaoggi.it/articles/2010/12/2 ... ssuno.html
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 23/12/2013, 19:05

Si parla sempre di oligarchi associati alla politica ucraina, in riferimento a Yanukovic ed al partito delle Regioni in chiave pro russa:

http://www.eastjournal.net/ucraina-la-n ... vich/19799


Ma come accennato anche gli "arancioni" hanno il loro bel codazzo di oligarchi, Timoshenko compresa, cosa che in genere in tv non dicono:

http://www.eastjournal.net/ucraina-timo ... ismo/26233


http://www.formiche.net/2013/11/30/vi-r ... ymoshenko/


E nemmno si dice che tanti oligarchi passino da un fronte all'altro a seconda della loro convenienza personale.
Qui una lista di "oligarchi arancioni" o che comunque hanno fatto parte di quel fronte in periodi della loro carriera:


http://en.wikipedia.org/wiki/Petro_Poroshenko

http://en.wikipedia.org/wiki/Ihor_Kolomoyskyi

http://en.wikipedia.org/wiki/Kostyantyn_Zhevago

E ancora David Zhvania, Vitaly Gayduk. Su Zhavnia, caso interessante, prima amico di Yuschenko e poi da questo accusato di esser stato lui ad avvelenarlo.
Yuschenko e Timoshenko anche loro prima amici e poi rivali.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 23/12/2013, 20:53

Maxdivi ha scritto:Gli ucraini dell'ovest possono pertanto contestare la dura sovietizzazione ( dal secondo dopoguerra ) a cui si opposero, ma essi non accettavano non tanto il comunismo, bensi' come abbiamo visto con L'Upa, non accettavano nemmeno la Polonia, volevano un loro stato senza dominazioni straniere ( che si realizzo' solo per un anno nel primo dopguerra a Leopoli ), tuttavia i capi lo volevano etnicamente puro, scacciando tanto i russi quanto i polacchi, che pur abitavano in quelle terre.

Colgo l' occasione delle "divisioni" dell' Ukraijna per ricordare anche la Repubblica dell'Ucraina carpatica che durò giusto 3 giorni sotto la guida del reverendo Augustin Voloshin nel 1939.
Durante il mio viaggio ad Uzhgorod, la capitale della Repubblica, ed oggi capoluogo della regione della Transcarpazia, sono venuto a conoscenza di questa storia e della figura di Voloshin che è ancora ritenuto un eroe "nazionale transcarpatico" e ricordato con statue, toponimi ed esposizioni museali.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Jena Plissken » 26/12/2013, 20:44

Massacrata di botte per aver fatto il suo lavoro. E' successo a Tetyana Chornovil, una giornalista e oppositrice ucraina, nota per i suoi articoli molto critici nei confronti del presidente Viktor Yanukovich e dei suoi più stretti alleati.


http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... f0afc.html
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

il mio nuovo blog : http://jenaplissken.tumblr.com/
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 28/12/2013, 1:27

Jena Plissken ha scritto:
Massacrata di botte per aver fatto il suo lavoro. E' successo a Tetyana Chornovil, una giornalista e oppositrice ucraina, nota per i suoi articoli molto critici nei confronti del presidente Viktor Yanukovich e dei suoi più stretti alleati.


http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... f0afc.html



Cinque fermati per il caso:

http://www.cdt.ch/mondo/cronaca/97872/c ... resti.html

La versione del "regime" ( che ha perso e vinto alternativamente alle urne in passato ) fa ricadare sospetti su Udar, verita' o diffamazione?

http://www.agi.it/estero/notizie/201312 ... _klitschko
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 28/12/2013, 2:19

Andiamo su Udar del pugile Klitschko.
Descritto da molti come la faccia nuova e pulita del paese e' stato tirato in ballo dopo l'accusa dell'aggressione alla giornalista pro piazza.
Verita' o diffamazione da parte dei media degli avversari?
Forse la seconda, ma....
In realta' il legame tra Klitscho e la mafia non e' cosa recente, si avanzano dubbi gia' da tempo a causa di foto compromettenti con un boss ucraino-americano:

http://news.boxeringweb.net/component/c ... afia-.html

http://mafiatoday.com/tag/udar/


Discorso mafia a parte, dove i dubbi restano, Udar rappresenta realmente il futuro nuovo del paese oppure presenta qualcosa di "riciclato"?
Girovagando un po' in rete si scopre che tra le sue fila compaiono o sono comparsi i soliti "oligarchi saltanti", che cambiano piu' di una volta casacca nella loro carriera politca per difendere i propri affari ed interessi personali, giammai quelli del popolo. Tanti anche i fuoriusciti dal partito di Yanukovic infilati in Udar ma anche diversi "arancioni" :

http://ukrainianweek.com/Politics/58450

Senza andare a ricercare cose oscure, lo stesso Klitschko e suo fratello Vladimir, sono a loro modo oligarchi come semplici campioni di boxe, poiche' tale e' la fortuna accumulata in Germania e negli Usa ed il business che gira attorno ai loro incontri soprattutto in terra tedesca, con sponsor televisivi e commerciali , audience ed incassi di prim'ordine. Sebbene va detto siano impegnati spesso in opere di beneficienza:

http://www.k-mg.com/

http://www.independent.co.uk/sport/gene ... 03979.html

http://news.boxeringweb.net/prima-pagin ... etkin.html

http://www.tsmplug.com/richlist/wladimi ... net-worth/

http://www.celebritynetworth.com/riches ... net-worth/
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 02/01/2014, 21:42

Nell' Ukraijna occidentale, dove mi sono recato a controllare di persona la situazione, c'è calma apparente anche se mai come questa volta, parlando con la gente, mi sono visto sottolineare le differenze tra Russia ed Ukraijna stessa. E' frutto del momento storico.
In piazza una postazione fissa di " Svoboda " ma niente più' ed in giro molte bandierine che richiamano all' Ukraijna ed all' Unione Europea. E qualche bandiera rossonera dei nazionalisti che sventolano anche sulla torre del Comune.
Mi ero già' fatto da casa una mezza idea e qui ha trovato un po conferma.
Per motivi personali, come già' scritto giorni fa, la esporro' solo un po più' in la con il tempo. Nel frattempo, al mio rientro, pubblichero' qualche foto scattata qui in loco anche se senza nessuno scoop, giusto quello che ho visto.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda obe » 04/01/2014, 14:20

e se alla fine arrivasse una separazione tra l'Ucraina occidentale da quella orientale?
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 05/01/2014, 11:02

geom.Calboni ha scritto:.
In piazza una postazione fissa di " Svoboda " ma niente più' ed in giro molte bandierine che richiamano all' Ukraijna ed all' Unione Europea. E qualche bandiera rossonera dei nazionalisti che sventolano anche sulla torre del Comune.
.


E' naturale che Svoboda sia lo "zoccolo duro" della protesta.
Restano i presidi in piazza notati dal Geometra anche per abbinare alla protesta le celebrazioni dell'anniversario di Bandera, fiaccolata alla "bavarese" a Kiev con in testa i soliti preti uniati, paramilitari e reduci nazionalisti della guerra mondiale:

http://it.euronews.com/2014/01/02/marci ... n-bandera/
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 05/01/2014, 11:30

obe ha scritto:e se alla fine arrivasse una separazione tra l'Ucraina occidentale da quella orientale?


Sarebbe un soluzione, ma non credo cosi' pacifica e lineare alla cecoslovacca.
E poi creare un altro stato europeo indipendente storicamente mai esistito sarebbe un'altra barzelletta in questo periodo in cui si aspira a creare l'Unione euopea( ma facedolo solo allargando l'area euro ).
Aspettiamoci allora di ricevere il si' del referendum scozzese, poi quello catalano, il ministero della patria bavarese di Seehofer, i berreti rossi bretoni che riscendono in piazza e....... chissa' domani sentire in tv il pronipote l'erede di Carlo il Temerario che chiede l'indipendenza della Borgogna dalla Francia 8-) :lol: e fanculo a tutti gli stati nazionali europei in nome di un campanilismo medievale arretrato di secoli sotto lo slogan: "il campanile al custode del campanile" :mrgreen: .
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 06/01/2014, 3:04

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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda geom.Calboni » 08/01/2014, 23:13

Giungono notizie anche di roghi pubblici in Crimea di libri in lingua ucraina...

obe ha scritto:e se alla fine arrivasse una separazione tra l'Ucraina occidentale da quella orientale?

E' quello che ho pensato anche io.
Da una parte come dice Max è fantapolitica ma dall' altro lato questa volta, per la prima volta davvero, ho notato e poi parlando con la gente una grande spaccatura.
Purtroppo però non ho avuto la possibilità di conoscere la realtà orientale per comparare entrambe le situazioni.

Nel frattempo qui le mie foto dell' "Euromaidan" ad Ivano-Frankivsk e L'viv di questi giorni:
https://www.facebook.com/luca.pingitore ... tif_t=like

Non uno scoop ma un modesto fotoreportage :)
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 09/01/2014, 18:18

geom.Calboni ha scritto:Giungono notizie anche di roghi pubblici in Crimea di libri in lingua ucraina...

obe ha scritto:e se alla fine arrivasse una separazione tra l'Ucraina occidentale da quella orientale?


E' quello che ho pensato anche io.
Da una parte come dice Max è fantapolitica ma dall' altro lato questa volta, per la prima volta davvero, ho notato e poi parlando con la gente una grande spaccatura.
Purtroppo però non ho avuto la possibilità di conoscere la realtà orientale per comparare entrambe le situazioni.


Non e' che sia una cosa impensabile..il senso delle mie parole e' che oltre ad essere difficile perche' lascia scontenti tutti, non avverrebbe senza conseguenze.
I russi "crimeani" sono di norma degli intransigenti, sia verso i tartari sia verso chiunque attacchi la Russia o neghi la "russita' " della penisola.
Comunque simpatizzanti di estrema destra vi sono a Mosca come ad Atene ed ovunque in Europa. Il nazionalismo e' uno dei mali ottocenteschi che affligge l'europa della crisi di oggi.
E' un problema pericoloso e dal quale dobbiamo stare attenti, per questo critico motti del tipo " l'ucraina agli ucraini" o altri della stessa pasta.
Ma ho visto le foto e va detto si tratta di manifestazioni con protagonisti giovinastri di massimo 25 anni ( un po' come gli scontri provocati dai giovani Msi una volta in italia, giusto ieri guardavo il film della mia citta' "Mio fratello e' figlio unico" tratto dal libro dell'autore locale Pennacchi nel quale il giovinastro protagonista si lamentava appunto della presenza di soli giovinastri in prima linea e di nessun dirigente del partito che organizzava gli scontri)
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 11/01/2014, 11:06

Nuova protesta ieri da parte di Svoboda.
I manifestanti protestano contro il processo per atti vandalici compiuti da loro membri nei confronti di una statua di Lenin nel 2011.
La "guerra delle statue" in Ucraina, saltata alla ribalata internazionale con le proteste di euromaidan, in realta' e' una vecchia storia con continui assalti alle statue sovietiche da parte dei nazionalisti, ed alle statue nazionaliste da parte dei comunisti in genere. Con un gruppo a difendere il monumento e l'altro ad attaccarlo.
La manifestazione e' stata tutt'altro che pacifica, con la folla che lancia grosse pietre, mattoni ai berkut della polizia, i quali dopo aver a lungo indietreggiato e temporaggiato per contenere, alla fine logicamente perdono la pazienza e caricano con violenza:

http://www.youtube.com/watch?v=-LCmunpQ6lE

Il nazionalismo e' un problema come dicevo molto grave in europa e, complice la crisi ,rischia di prendere una brutta piega stille anni '30. Giusto ieri in Bulgaria, altro paese dove ci sono state massicce proteste contro il governo nell'ultimo anno ( ma taciute su quasi tutti i media occidentali forse poiche' il paese ha meno rilevanza geo-ecomica e geostrategica per Usa e paesi europei maggiori, ma soprattutto perche' e' gia' un paese membro Ue e non fa comodo mostrare dissidi interni di un paese membro) si scatena un'altra guerra per le statue sostenuta dal fratello bulgaro di Svoboda, ovvero Ataka:

http://it.euronews.com/2014/01/10/espon ... nel-raid-/

Ataka repertorio:

http://www.youtube.com/watch?v=u00533UFv1g

Proteste bulgare 2013, estive, invernali e primaverili ( una protesta lunghissima ) per fortuna esiste internet che ci difende dalla stampa che ancora si gonfia la bocca con espressioni del tipo "maggioranza bulgara" e dal tentativo di mettere in risalto certe notizie ed in secondo piano altre, pur essendo simili in base al fatto che facciano comodo o scomodo. Quindi Ucraina pubblicizzata ad alta risonanza, Bulgaria se possibile velata se non taciuta da molti:

http://www.youtube.com/watch?v=Qs6HCBhpH6U
http://www.youtube.com/watch?v=aEKOlap9FvY
http://www.youtube.com/watch?v=8piNL5nV7yw
http://www.youtube.com/watch?v=XYqiX0hfEfI
http://www.youtube.com/watch?v=3zOO45eWUss
http://www.youtube.com/watch?v=yJWROyK6xBo
http://www.youtube.com/watch?v=GKyrftbsg_A
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 12/01/2014, 12:16

Un articolo della BBC britannica su Donetsk ed il profondo est ucraino scritto durante il clou delle proteste di dicembre:

http://www.bbc.co.uk/news/world-europe-25198943
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 13/01/2014, 19:04

Nel frattempo a Kiev domenica si e' riaccesa la protesta, con un'altra chiamata in piazza in massa da parte delle opposizioni.
Di questa manifestazione non posto nulla poiche' molti sicuramente lo avranno visto come me su tanti tigi' italiani.
Contemporaneamente a Harkov si e' tenuta una manifestazione pro governativa, certamente meno affollata ma qui le persone sono solo di Harkov e non hanno fatto viaggi come a Kiev ( dove molti vengono da Galizia e Volinia appositamente ). Quest'ultima credo l'abbiano vista meno persone, poiche' e' praticamente passata solo sui canali televisi russi ;) .
Ma neanche di questa posto nulla, perche' non ci vedo niente di significativo.
Al contriamo andiamo a pizzicare quanto non pizzicano i media nostrani, ovvero andiamo nel lontano Canada.
Durante il capodanno alle casacate del Niagara si e' visto questo, una manifestazione di massa di canadesi di origine ucraina, le cascate illuminate coi colori ucraini, e va detto che ci sono stati dei drappelli di manifestanti gia' a dicembre finanche a Vancouver, dove la bandiera rosso-nera di Svoboda ha sventolato in faccia al pacifico.

Svoboda a Vancouver:

http://www.youtube.com/watch?v=nMM8rhE0JAY

Cascate del Niagara:

http://www.youtube.com/watch?v=flLvHZm0B08

Cascate illuminate patriotticamente:

http://www.youtube.com/watch?v=1FBz7GHWXnM

Ma come mai la protesta ucraina ha tanto risalto in Canada?
E come mai questi manifestanti sono cosi' organizzati da farsi addirittura illuminare le cascate?
A tutto c'e' una risposta 8-)
Gli ucraini sono uno dei gruppi etnici "pilastro" del Canada. Costituiscono una cospicua comunita', arrivata in piu' ondate gia' dai primi del novecento. La grande maggioranza proviene dalle aree occidentali, quindi anche tanti di fede uniate.
E' ovvia la loro posizione anti-russa.
Posizione anti-russa alimentata dalla presenza anche di ex membri Upa, ex membri SS Galiziani, ed ovvio anche tanta gente normale che aspirava ad una vita migliore non regolata dalle imposizioni del regime sovietico. Quindi fondamentalmente persone avverse al regime e stile di vita Urss, il tutto amplificato dall'ambiente della Guerra Fredda degli anni che seguiranno.
Il Canada divento' una sorta di "Anti-Urss".
Ma non finisce qui. La comunita' ucraino-canadese diventera' molto influente nel corso degli anni, protagonista non solo nel loro grande settore tradizionale agricolo anche nella nuova patria, ma anche nella politica nazionale canadese. Con elementi di spicco come Ray Hnatyshyn ( addirittura governatore generale del Canada anni novanta), Gary Filmon ( Premier del Manitoba anni novanta ), Roy Romanow ( premier Saskatchewan anni novanta ), Ed Stelchman ( premier Alberta anni 2000 ).
La comunita' ucrano-canadese si caratterizza anche per la creazione di un vero e proprio Congresso degli ucraini del Canada, le cui opinioni sono assolutamente influenti sulla politica nazionale.
Piu' volte tale Congresso si e' espresso sulle questioni dell'Holodomor, in posizione filo-arancioni, su questioni interne all'Ucraina, nonche' le attuali manifestazioni a Kiev in posizione anti-Yanukovic ecc. ecc.
Il congresso nasce dalla ceneri di ex movimenti nazionalistici (UHO, UNF) che desideravano un Ucraina occidentale indipendente da Austria, Russia e Polonia al termine della prima guerra mondiale.
Elementi torbidi pero' affliggono la comunita' canadese. Di recente diversi criminali nazisti collaborazionisti ucraini sono stati ritrorvati in Canada, dove per anni hanno goduto di sicura protezione.
Per ultimo anche se marginale, il legame di certi ambienti anche con il crimine organizzato. La mafia ucraina gode in Canada tra Winnipeg e Toronto di una certa fama al pari di quella italiana o della sua controparte a Brighton Beach negli anni che furono.
Oltre alle diocesi uniate ed ortodosse specifiche per gli ucriani canadesi, esistono anche dipartimenti di studi universitari di rilievo.
Sulla scena di tutto questo va ricordata la trattativa estenuante per un accordo di libero mercato Ucraina-Canada con il governo Yanukovic, che nella scorsa estate era giunta ad una rottura improvvisa. Questo evento ha creato ulteriore attrito tra i canadesi-ucraini e gli oligarchi di Yanukovic proprio nei mesi antecedenti le attuali proteste.

Wikipedia spiega bene tute queste cose:

http://en.wikipedia.org/wiki/Ukrainian_Canadian
Ultima modifica di Maxdivi il 14/01/2014, 15:05, modificato 1 volta in totale.
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Re: Proteste Ucraina: i media occidentali sono di parte?

Messaggioda Maxdivi » 14/01/2014, 1:38

Citando il Canada ecco alcune "primule rosse" ucraine, una riguardante anche l'Italia col famoso boia di Bolzano ricordato anche da Mike Bongiorno:

http://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Seifert_(SS)
http://en.wikipedia.org/wiki/Vladimir_Katriuk
http://en.wikipedia.org/wiki/Helmut_Oberlander

Riguardo gli Usa il piu' noto, il boia di Sobibor:

http://it.wikipedia.org/wiki/John_Demjanjuk

La questione dei criminali di guerra sta causando da anni degli imbarazzanti grattacapi al Canada con diverse nazioni europee ( ultimo il notissimo boia di Kosice Csatari ), anche per il suo atteggiamento poiche' ricordiamo che in Canada, preoccupato per le violenze in piazza a Kiev di questi mesi, nonche' per la democrazia in ucraina:

http://www.associazioni.milano.it/aned/ ... 1-P-11.htm


Il centro studi di Weisenthal ( che fu protagonista proprio lui in persona a Leopoli ) lamenta la riluttanza e lentezza a concedere esradizioni. Il centro ritiene che in Canada siano preseti circa 2'000 criminali.
I grattacapi crescono quando qualche emigrante, come questo ucraino canadese, se ne esce con trovate singolari come questa recente:


http://it.euronews.com/2013/11/03/ebay- ... ede-scusa/



Riguardo al congresso degli ucraini del Canada, possiamo notare, dal loro sito, che l'associazione dei veterani dell'Upa compare candidamente tra i membri:

http://www.ucc.ca/members/national-members/#UPA

Ancora piu' candidamente compare l'associazione dei veterani della prima divisione UNA, derivante dalle precedenti SS waffen galiziane ( prigionieri poi degli inglesi in Italia ) , letteralmente graziate, con la scusa di essere nazionalisti e non nazisti e di non essere un gruppo organizzato, da una commissione canadese negli anni ottanta per evitare l'estradizione:

http://www.ucc.ca/members/national-members/#BVD
http://it.wikipedia.org/wiki/14._Waffen ... ion_der_SS
http://www.maxafiero.it/14div.htm

Ma se non furono un gruppo organizzato, perche' oggi si raggruppano in una organizzazione di veterani definendosi addirittura una fratellanza? :roll:
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