Impronta idrica

In questa sezione del forum si può discutere di tutto ciò che riguarda notizie, storia, fatti riguardanti le varie località.

Re: Impronta idrica

Messaggioda cametauval » 27/04/2009, 15:30

Carl Bro ha scritto:ci mancherebbe, ma seguendo questo ragionamento non si vede una soluzione:
tu mi dici che producono molto meno rispetto a quanto consumano, io ti rispondo che da noi si produce molto di più di quello necessario, e così via...

Bisogna ragionare non in termini di paesi poveri/ricchi, o consumo agricolo/industriale (circa il 70% del consumo di acqua viene dal settore primario) .
L'acqua è un bene finito e il suo consumo travalica i confini nazionali, ogni settore e nazione dovrebbe pensare ad ottimizzarne il consumo, come ogni persona.
Sarà un discorso banale, ma sennò si finisce sempre a cercare un maggior "colpevole".


Quoto Carl Bro.
Però non so se ho fatto bene a postare il link, non intendevo creare discussioni.
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Re: Impronta idrica

Messaggioda Voronezh » 27/04/2009, 15:40

A parte il fraintendimento su una mia battuta - di cui ci siamo chiariti in privato - mi sembra si discuta in maniera tranquilla.
La si pensa diversamente e si confrontano i punti di vista, anzi spesso sentendo opinioni diverse si cresce.
Ce ne fossero di discussioni di questo tipo :)
Ultima modifica di Voronezh il 27/04/2009, 15:48, modificato 1 volta in totale.
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Re: Impronta idrica

Messaggioda cametauval » 27/04/2009, 15:48

@ Carl Bro: Credo che adesso sia tutto a posto

Se la discussione è produttiva allora OK :!: :D
Ultima modifica di cametauval il 27/04/2009, 16:00, modificato 1 volta in totale.
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Re: Impronta idrica

Messaggioda Sua Eminenza » 27/04/2009, 15:51

io sinceramente non vedo quale sia il problema. l'acqua c'è.
se per un kg di bovino servono 16mila litri d'acqua, è perchè il bue vive, mangia e consuma. se volessimo arrivare al paradosso, per un chilo di essere umano servono ancora più litri d'acqua e quindi l'uomo è uno spreco.
allora, o ammazziamo Melandri in nome dell'ecologia, oppure facciamo un bell'olocausto?
resta il fatto che l'acqua c'è, piove, è una fonte che si rinnova.
se uno in Finlandia spreca acqua non fa un torto a uno in Sicilia che non ha l'acqua corrente in casa, per motivi facilmente intuibili e raggirabili solo in modo artificioso.
continuo a dire che non vedo quale sia il problema
se è una ciozza l'accoppo...

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Re: Impronta idrica

Messaggioda Voronezh » 27/04/2009, 16:45

L'acqua c'è, ma non si rinnova in maniera gratuita, se la si spreca o si usa inutilmente si genera un consumo di risorse inutile. La maggior parte delle falde acquifere hanno la capacità di rigenerarsi, ma a certi livelli di consumo. Arriva un punto che non si rigenerano, e oltre a stare senz'acqua le falde si abbassano.
Che in Finlandia non abbiano problemi di spreco di acqua non mi sembra una novità.

Il problema non è che la carenza idrica siciliana sia colpa della Finlandia, è quello che consumiamo che non viene solo dalla bottega dietro casa o dalla fattoria sulle colline, ma da paesi dove la produzione ha alti costi.
La maggior parte dell'acqua utilizzata per l'agricoltura e l'allevamento viene dalle riserve di acqua fossili, che ci mettono secoli per rinnovarsi.
Ci sono tanti paesi il cui consumo di acqua ricade su altri paesi, o che sono in "rosso", cioè le proprie riserve naturali sono in calo.
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Re: Impronta idrica

Messaggioda Sua Eminenza » 27/04/2009, 17:04

lo spreco d'acqua per l'agricoltura non è uno spreco, perchè tu mangiare lo devi ben fare.
lo spreco è raffreddare un tornio con la stessa acqua che ti viene giù dal rubinetto, e da li già ne risparmi abbastanza
se è una ciozza l'accoppo...

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Re: Impronta idrica

Messaggioda darietto » 27/04/2009, 17:06

Scusami Carl ma non riesco a seguirti. Se, ad esempio, per produrre 100 consumo 10 ed in Bangladesh per produrre la stessa quantità ce ne mettono, dati abbastanza approssimativi, 4 volte di più mi sembra abbastanza ovvio che debba andare ad iniziare a mettere a posto le cose da dove si consuma di più.
Anche perchè, giova comunque ricordarlo, noi non abbiamo mancanza d'acqua e soprattutto, anche nel caso esportassimo il nostro surplus, la maggior parte dei paesi che oggi soffre la sete non solo non potrebbe permettersela ma non saprebbe nemmeno cosa farsene. Il punto è che mancano le infrastrutture, mancano le capacità tecniche, manca la manutenzione, mancano gli investimenti. E manca pure la buona fede di chi governa quei posti.
Allora, dico io, privatizziamo la distribuzione (ben altra cosa dal privatizzare le fonti come fecero in Bolivia), rendiamola redditizia e vedrai che le infrastrutture miglioreranno e gli sprechi diminuiranno di conseguenza.
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Re: Impronta idrica

Messaggioda cametauval » 27/04/2009, 17:14

http://www.waterfootprint.org/?page=cal ... r_national

...non vale discutere se non si è letto bene il sito :!:
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Re: Impronta idrica

Messaggioda Aideena » 27/04/2009, 17:17

darietto ha scritto:Allora, dico io, privatizziamo la distribuzione (ben altra cosa dal privatizzare le fonti come fecero in Bolivia), rendiamola redditizia e vedrai che le infrastrutture miglioreranno e gli sprechi diminuiranno di conseguenza.
Amen, era quello che cercavo di dire prima

@Dario non sei affatto scontato, anzi aspettavo un tuo intervento, perchè ricordo che qualche tempo fa partecipasti ad una conferenza proprio sulla crisi idrica.
Impariamo a volerci bene: http://www.saicosatispalmi.org/
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Re: Impronta idrica

Messaggioda darietto » 27/04/2009, 17:33

Aideena ha scritto:
darietto ha scritto:Allora, dico io, privatizziamo la distribuzione (ben altra cosa dal privatizzare le fonti come fecero in Bolivia), rendiamola redditizia e vedrai che le infrastrutture miglioreranno e gli sprechi diminuiranno di conseguenza.
Amen, era quello che cercavo di dire prima

@Dario non sei affatto scontato, anzi aspettavo un tuo intervento, perchè ricordo che qualche tempo fa partecipasti ad una conferenza proprio sulla crisi idrica.

Interessante, concordiamo sul metodo ma non sull'applicazione. Tu partiresti dai paesi industrializzati io invece da quelli che proporzionalmente alla produzione sprecano di più.

ps: si io avevo seguito la conferenza sulla crisi idrica e soluzioni al mip. Abbastanza inutile comunque.
ps2: più che altro mi piacerebbe seguire una conferenza per imparare a non perdere quasi settimanalmente cellulare e portafoglio :roll:
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Re: Impronta idrica

Messaggioda Aideena » 27/04/2009, 17:36

darietto ha scritto:
Aideena ha scritto:
darietto ha scritto:Allora, dico io, privatizziamo la distribuzione (ben altra cosa dal privatizzare le fonti come fecero in Bolivia), rendiamola redditizia e vedrai che le infrastrutture miglioreranno e gli sprechi diminuiranno di conseguenza.
Amen, era quello che cercavo di dire prima

@Dario non sei affatto scontato, anzi aspettavo un tuo intervento, perchè ricordo che qualche tempo fa partecipasti ad una conferenza proprio sulla crisi idrica.

Interessante, concordiamo sul metodo ma non sull'applicazione. Tu partiresti dai paesi industrializzati io invece da quelli che proporzionalmente alla produzione sprecano di più.

ps: si io avevo seguito la conferenza sulla crisi idrica e soluzioni al mip. Abbastanza inutile comunque.
ps2: più che altro mi piacerebbe seguire una conferenza per imparare a non perdere quasi settimanalmente cellulare e portafoglio :roll:
Ecco perchè non rispondi :lol:
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Re: Impronta idrica

Messaggioda Voronezh » 27/04/2009, 17:54

Sua Eminenza ha scritto:lo spreco d'acqua per l'agricoltura non è uno spreco, perchè tu mangiare lo devi ben fare.
lo spreco è raffreddare un tornio con la stessa acqua che ti viene giù dal rubinetto, e da li già ne risparmi abbastanza

spreco e consumo sono due cose differenti, se una cosa la si può avere consumando 1000 litri di acqua, usarne 2000 è spreco.
lo spreco industriale incide in percentuale molto meno di quello agricolo, ma comunque dare la priorità a uno non risolve il problema dell'altro
darietto ha scritto:Scusami Carl ma non riesco a seguirti. Se, ad esempio, per produrre 100 consumo 10 ed in Bangladesh per produrre la stessa quantità ce ne mettono, dati abbastanza approssimativi, 4 volte di più mi sembra abbastanza ovvio che debba andare ad iniziare a mettere a posto le cose da dove si consuma di più.
Anche perchè, giova comunque ricordarlo, noi non abbiamo mancanza d'acqua e soprattutto, anche nel caso esportassimo il nostro surplus, la maggior parte dei paesi che oggi soffre la sete non solo non potrebbe permettersela ma non saprebbe nemmeno cosa farsene. Il punto è che mancano le infrastrutture, mancano le capacità tecniche, manca la manutenzione, mancano gli investimenti. E manca pure la buona fede di chi governa quei posti..
L' esempio di prima era sulla produzione industriale, su quella agricola è un altro discorso.
Dove hai preso i dati che dicono che in Bangladesh si consuma 4 volte di più?
non ho capito bene il discorso produzione/consumo.

A me risulta che anche paesi come gli States e l'Italia abbiano intere regioni in deficit idrico, quindi penso che il problema riguardi anche noi.
darietto ha scritto:Allora, dico io, privatizziamo la distribuzione (ben altra cosa dal privatizzare le fonti come fecero in Bolivia), rendiamola redditizia e vedrai che le infrastrutture miglioreranno e gli sprechi diminuiranno di conseguenza.

In un mondo perfetto sarebbe così. Non credo che nella realtà lo sia.
Io ho letto report dove la privatizzazione della distribuzione non ha portato a una diminuzione degli sprechi.
Comunque privatizzare l'acqua in paesi dove la gente non ha quasi reddito, significa escludere automaticamente parte di questi dall'approvvigionamento quotidiano.
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Re: Impronta idrica

Messaggioda darietto » 27/04/2009, 20:18

darietto ha scritto:Scusami Carl ma non riesco a seguirti. Se, ad esempio, per produrre 100 consumo 10 ed in Bangladesh per produrre la stessa quantità ce ne mettono, dati abbastanza approssimativi, 4 volte di più mi sembra abbastanza ovvio che debba andare ad iniziare a mettere a posto le cose da dove si consuma di più.
Anche perchè, giova comunque ricordarlo, noi non abbiamo mancanza d'acqua e soprattutto, anche nel caso esportassimo il nostro surplus, la maggior parte dei paesi che oggi soffre la sete non solo non potrebbe permettersela ma non saprebbe nemmeno cosa farsene. Il punto è che mancano le infrastrutture, mancano le capacità tecniche, manca la manutenzione, mancano gli investimenti. E manca pure la buona fede di chi governa quei posti..
L' esempio di prima era sulla produzione industriale, su quella agricola è un altro discorso.
Dove hai preso i dati che dicono che in Bangladesh si consuma 4 volte di più?
non ho capito bene il discorso produzione/consumo.


Sono i dati che mi fornirono alla conferenza. Per produrre uno stesso bene nei paesi del terzo mondo (più Cina ed India) si consuma un volume d'acqua tra le 3 e le 10 volte maggiore rispetto all'occidente.
Il discorso produzione/consumo in pratica è: a parità di produzione consumano molto più di noi. Noi non abbiamo mancanza d'acqua mentre in quelle zone si (e, ad esempio nell'africa centrale, è assurdamente assurdo). Indi inziamo ad intervenire in quelle aree

A me risulta che anche paesi come gli States e l'Italia abbiano intere regioni in deficit idrico, quindi penso che il problema riguardi anche noi.

Certamente, ma da noi sarebbero degli aggiustamenti per vivere meglio, nel resto del mondo le infrastrutture servono per sopravvivere. Non mi puoi paragonare Sibari con Harare.
Prendi ad esempio Israele. Nel 48 era in deficit totale un po' come molte aree desertiche o semi della regione. BEn Gurion, che stupido non era, fece "fecondare" le nuvole e dopo anni di piogge artificiale e rimboschimento mirato Israele esporta acqua ai suoi vicini (ok, ci sono anche le acque delle alture Golan che aiutano)

darietto ha scritto:Allora, dico io, privatizziamo la distribuzione (ben altra cosa dal privatizzare le fonti come fecero in Bolivia), rendiamola redditizia e vedrai che le infrastrutture miglioreranno e gli sprechi diminuiranno di conseguenza.

In un mondo perfetto sarebbe così. Non credo che nella realtà lo sia.
Io ho letto report dove la privatizzazione della distribuzione non ha portato a una diminuzione degli sprechi.
Comunque privatizzare l'acqua in paesi dove la gente non ha quasi reddito, significa escludere automaticamente parte di questi dall'approvvigionamento quotidiano.

Vero, i rusultati fino ad ora sono stati molto scoraggianti. Però, a mio avviso, il problema non è tanto la privatizzazione quanto le modalità con cui viene fatta.
Il presupposto è semplice: il fine dell'impresa privata è fare profitti ed il monopolio -specialmente quello statale - è, alla lunga, controproducente. Basta legare la concessione della distribuzioni al raggiungimento di determinati standard qualitativi ed il gioco è fatto.
Per le persone. A parte il fatto che la maggior parte di coloro che non avrebbero accesso con la privatizzazione non lo hanno nemmeno adesso, esistono molti modi per compensare le "perdite"; sgravi fiscali al concessionario, concessioni in altri settori, prezzi politici pagati dallo stato. Basta la volontà e si può fare tutto (leggi: versione liberal/capitalista dello slogan sessantottino l'immaginazione al potere)
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Re: Impronta idrica

Messaggioda Voronezh » 27/04/2009, 20:34

darietto ha scritto:Sono i dati che mi fornirono alla conferenza. Per produrre uno stesso bene nei paesi del terzo mondo (più Cina ed India) si consuma un volume d'acqua tra le 3 e le 10 volte maggiore rispetto all'occidente.
Il discorso produzione/consumo in pratica è: a parità di produzione consumano molto più di noi. Noi non abbiamo mancanza d'acqua mentre in quelle zone si (e, ad esempio nell'africa centrale, è assurdamente assurdo). Indi inziamo ad intervenire in quelle aree.

Dario, alla conferenza ti possono aver detto quello che vogliono, ma i dati parlano chiaro.
Pro-capite, si consuma più acqua nei paesi sviluppati, e di molto.

Nei paesi dove manca l'acqua molta di questa viene impiegata per produrre alimenti e prodotti che consumiamo noi, cominciamo a mettergli a posto le conduttore allora.
darietto ha scritto:Certamente, ma da noi sarebbero degli aggiustamenti per vivere meglio, nel resto del mondo le infrastrutture servono per sopravvivere. non mi puoi paragonare Sibari con Harare.
Prendi ad esempio Israele. Nel 48 era in deficit totale un po' come molte aree desertiche o semi della regione. BEn Gurion, che stupido non era, fece "fecondare" le nuvole e dopo anni di piogge artificiale e rimboschimento mirato Israele esporta acqua ai suoi vicini (ok, ci sono anche le acque delle alture Golan che aiutano).
Mi sa che una delle nostre fonti mente, io so che Israele è in defici in quanto ad acqua.

darietto ha scritto:Però, a mio avviso, il problema non è tanto la privatizzazione quanto le modalità con cui viene fatta.
Il presupposto è semplice: il fine dell'impresa privata è fare profitti ed il monopolio -specialmente quello statale - è, alla lunga, controproducente. Basta legare la concessione della distribuzioni al raggiungimento di determinati standard qualitativi ed il gioco è fatto.
Per le persone. A parte il fatto che la maggior parte di coloro che non avrebbero accesso con la privatizzazione non lo hanno nemmeno adesso, esistono molti modi per compensare le "perdite"; sgravi fiscali al concessionario, concessioni in altri settori, prezzi politici pagati dallo stato. Basta la volontà e si può fare tutto (leggi: versione liberal/capitalista dello slogan sessantottino l'immaginazione al potere)
Dario parli come un manuale di economia, la realtà è un'altra.
Se fosse così semplice compensare le perdite, perchè ancora non è stato fatto?
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Re: Impronta idrica

Messaggioda darietto » 27/04/2009, 20:59

Carl Bro ha scritto:
darietto ha scritto:Sono i dati che mi fornirono alla conferenza. Per produrre uno stesso bene nei paesi del terzo mondo (più Cina ed India) si consuma un volume d'acqua tra le 3 e le 10 volte maggiore rispetto all'occidente.
Il discorso produzione/consumo in pratica è: a parità di produzione consumano molto più di noi. Noi non abbiamo mancanza d'acqua mentre in quelle zone si (e, ad esempio nell'africa centrale, è assurdamente assurdo). Indi inziamo ad intervenire in quelle aree.


Dario, alla conferenza ti possono aver detto quello che vogliono, ma i dati parlano chiaro.
Pro-capite, si consuma più acqua nei paesi sviluppati, e di molto.

Beh questo mi pare ovvio. Si produce di più, la popolazione è decisamente inferiore e, comunque, il nostro stile di vita implica maggiori consumi.

Nei paesi dove manca l'acqua molta di questa viene impiegata per produrre alimenti e prodotti che consumiamo noi, cominciamo a mettergli a posto le conduttore allora.

Sicuro Carl? Non farti traviare dai prodotti cinesi o simili. SOno molti più i beni prodotti in Europa ed esportati verso il terzo mondo che l'opposto. Specialmente in campo alimentare e di trasformazione (leggera o pesante che sia).

darietto ha scritto:Certamente, ma da noi sarebbero degli aggiustamenti per vivere meglio, nel resto del mondo le infrastrutture servono per sopravvivere. non mi puoi paragonare Sibari con Harare.
Prendi ad esempio Israele. Nel 48 era in deficit totale un po' come molte aree desertiche o semi della regione. BEn Gurion, che stupido non era, fece "fecondare" le nuvole e dopo anni di piogge artificiale e rimboschimento mirato Israele esporta acqua ai suoi vicini (ok, ci sono anche le acque delle alture Golan che aiutano).
Mi sa che una delle nostre fonti mente, io so che Israele è in defici in quanto ad acqua.

Mmmh, interessante questa cosa. Io sapevo che era in attivo e che esportava nelle zone limitrove sia acqua che tecnologia per desalinizzare. Sarebbe interessante avere una terza fonte.

darietto ha scritto:Però, a mio avviso, il problema non è tanto la privatizzazione quanto le modalità con cui viene fatta.
Il presupposto è semplice: il fine dell'impresa privata è fare profitti ed il monopolio -specialmente quello statale - è, alla lunga, controproducente. Basta legare la concessione della distribuzioni al raggiungimento di determinati standard qualitativi ed il gioco è fatto.
Per le persone. A parte il fatto che la maggior parte di coloro che non avrebbero accesso con la privatizzazione non lo hanno nemmeno adesso, esistono molti modi per compensare le "perdite"; sgravi fiscali al concessionario, concessioni in altri settori, prezzi politici pagati dallo stato. Basta la volontà e si può fare tutto (leggi: versione liberal/capitalista dello slogan sessantottino l'immaginazione al potere)
Dario parli come un manuale di economia, la realtà è un'altra.
Se fosse così semplice compensare le perdite, perchè ancora non è stato fatto?

Alla fine, comunque, è un'attività economica e quindi quello che conta è far quadrare i conti (scusa il gioco di parole). Compensare le perdite non è affatto semplice ma comunque possibile. Ci sono apposta i fondi di investimento internazionali che servono a finanziare queste cose. Pensa al Sud Africa che anche nelle peggiori zone ha comunque acqua potabile e corrente. Quello che nella maggior parte dei posti manca è la volontà di agire
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Re: Impronta idrica

Messaggioda cametauval » 27/04/2009, 23:38

OK, io ho postato il link perchè vi possiate (se vi va ) calcolare la vostra "impronta idrica" se non vi interessa non sarete ne i primi ne gli ultimi ;)
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Re: Impronta idrica

Messaggioda Voronezh » 28/04/2009, 18:18

darietto ha scritto:
Carl Bro ha scritto:Nei paesi dove manca l'acqua molta di questa viene impiegata per produrre alimenti e prodotti che consumiamo noi, cominciamo a mettergli a posto le conduttore allora.
Sicuro Carl? Non farti traviare dai prodotti cinesi o simili. SOno molti più i beni prodotti in Europa ed esportati verso il terzo mondo che l'opposto. Specialmente in campo alimentare e di trasformazione (leggera o pesante che sia).
Sicuro no ;) , dipende molto dal paese comunque mi piacerebbe avere dati precisi per vedere la relazione tra i paesi poveri prevalentemente esportatori e quelli con bilancio idrico peggiore.
C'è da dire che in rete tante parole ma dati soprattutto elaborati, pochi.

darietto ha scritto:
Carl Bro ha scritto:Mi sa che una delle nostre fonti mente, io so che Israele è in defici in quanto ad acqua.
Mmmh, interessante questa cosa. Io sapevo che era in attivo e che esportava nelle zone limitrove sia acqua che tecnologia per desalinizzare. Sarebbe interessante avere una terza fonte.
Idem come sopra.
Però lo avevo anche studiato all' Università, anche gli States in alcuni stati sono messi male.
Nelle regioni del west più aride molte riserve si sono seccate e per prendere l'acqua devono trivellare sempre più giù (oltre i 1000m).

Ma il problema della gestione delle risorse idriche non esula il Nord Italia (ha i più elevati indici di consumo idrico per unità di prodotto della UE, mentre nell’agricoltura il rapporto prelievo-resa per ettaro irrigato è due volte superiore alla media europea), specie per il problema dell'inquinamento e delle perdite, che rende indisponibile più della metà delle sue riserve.
Certo come dici tu il problema è soprattutto strutturale, ma visto che l'acqua costa e i bacini idrici calano, un uso moderato anche in casa non mi sembra stupido.

Anche perchè (e qui non ci sono fonti diverse) l’Italia è il Paese con il più alto consumo di acqua in Europa, e il terzo al mondo dopo Canada e Stati Uniti. Il riciclo e il riutilizzo non esistono.
I consumi sono così distribuiti:
settore agricolo: 60%
settore energetico e industriale: 25%
usi civili: 15%

darietto ha scritto:Alla fine, comunque, è un'attività economica e quindi quello che conta è far quadrare i conti (scusa il gioco di parole). Compensare le perdite non è affatto semplice ma comunque possibile. Ci sono apposta i fondi di investimento internazionali che servono a finanziare queste cose. Pensa al Sud Africa che anche nelle peggiori zone ha comunque acqua potabile e corrente. Quello che nella maggior parte dei posti manca è la volontà di agire

Si le risorse, dei più svariati tipi, ci sarebbero eccome. Il problema è la volontà ma anche la capacità di trovare qualcuno realmente disposto a investire per fare il proprio profitto+sviluppare le comunità locali.

Spesso questi fondi sono papabili solo da imprese multinazionali con interessi non proprio nitidi.

Comunque mi piacerebbe sapere l'impronta idrica di ognuno di voi.
Non per stare a sindacare, ma giusto per vedere cosa fa skizzare ( 8-) ) il valore.
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Re: Impronta idrica

Messaggioda palaz » 28/04/2009, 18:27

Ho trovato questo in rete.
Premessa: il link è quello di un sito senza dubbio "schierato", si può essere d'accordo o meno con i suoi contenuti.

Avvertenza: lo posto ma non l'ho letto (ho dato uno sguardo solo agli argomenti). A quest'ora sono abbastanza fuso.

http://www.tmcrew.org/eco/acqua/documenti.htm
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Re: Impronta idrica

Messaggioda scareface » 28/04/2009, 18:39

Aideena ha scritto:Secondo il mio modestissimo nonchè ignorante parere in materia, il problema del consumo superfluo dell'acqua non è necessariamente relativo alla buona educazione, mi spiego:
E' ovvio che per arrivare a mangiare una buona bistecca, l'animale abbia bisogno di bere e di nutrirsi, quindi tutto ciò non dipende da me, idem per i vegetariani che prendono nutrimento dai vegetali che succhiano il triplo dell'acqua di un bovino.
aidi dimentichi che anche i bovini devono mangiare qualcosa (vegetali & mangime) che prima devono essere cresciuti, lavorati etc, se vuoi fare bene i conti della nostra immaginaria bistecca devi aggiungere queste cose al computo

ps
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