intervengo sulla questione lingua
non ne farei una questione geografica, ma sociale.
Anche a Most (che in russo vuol dire ponte, il nuovo acronimo coniato per specificare MoscaSt Peter), si trovano - tra i circa 20 milioni di abitanti messi assieme - persone che non parlano inglese; per esempio mia moglie e tutti quelli che conosce non parlano una parola di english, manco una.
Certo, Dario se conosci le russe in viaggio, quelle sono di un livello culturale/sociale superiore alle media e parlano inglese.
Storicamente, chi ha fatto le scuole dell'obbligo durante l'Urss o immediatamente dopo non ha imparato l'inglese, poichè o non era insegnato od era insegnato poco e male; facendo due conti, chi ha dai 25 anni in su, lo sa poco.
All'università ci sono esami di inglese, ma a mia moglie giel'ho fatto io a casa la sera prima e lei ha presentato lo scritto, senza prova orale. Pensa quanto lo ritengono importante...
In poche parole, l'esigenza della conoscenza delle lingue straniere è ancora poco sentita.
Chi lo sa, l'ha studiato per conto suo od ha fatto studi specifici delle lingue.
Anche sul lavoro ogni giorno riscontro scarsissima conoscenza dell'inglese ed ho a che fare con architetti, dirigenti di ditte di costruzioni, padroni di ipermercati, direttori di mostre di materiali per costruzioni, enti governativi....
Capita che qualcuno sappia l'italiano!
Sono d'accordo che alcuni facciano gli accidiosi ed appena si accorgono che la conversazione si può fare in russo, nascondano il fatto di conoscere (più o meno) l'inglese.
Sono anche d'accordo che qualora ci sia un interesse reciproco, la comunicazione avvenga naturalmente anche in mancananza di competenze linguistiche...