Azerbaijan

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo l'Europa centro-orientale.

Azerbaijan

Messaggioda Jena Plissken » 20/01/2009, 21:57

Posto due approfondimenti che ho fatto dopo il viaggio settembrino in Azerbajan e Baku che reputo molto interessanti



Baku : il mondo non basta

Recentemente mi è capitato di vedere l' ennesimo 007 datato 1999, “ Il mondo non basta”, il film parliamoci chiaro non è nulla di trascendentale tanta azione, sparatorie, belle donne, girato in giro per il globo, insomma il solito James Bond che ti aspetti, targato Pierce Brosnam.

La trama si snoda tra oleodotti e petrolio e la location di parte del film non poteva che essere Baku e i suoi immensi campi petroliferi sul Mar Caspio,
Bond la spia più famosa della storia della letteratura e della storia del cinema arriva in Azerbajan luogo natale di una delle spie del mondo reale più importanti del XX secolo.

Chi era costui? Il misconosciuto Richard Sorge.
Se andare a Baku in Azerbajan nessuno ricorderà la figura di Sorge.
Solamente un piccolo monumento lo ricorda due occhi inquietanti e metà volto scolpiti nella pietra di lato alcuni fori di proiettile.
Ma la fine di Sorge non fu quella non mori per via di proiettili ma impiccato dai giapponesi come spia.
Sorge mandato da Stalin sotto copertura con pochissimi mezzi tecnici e finanziari aveva creato una rete di spionaggio efficientissima che riuscì a carpire la notizia dell'attacco di Hitler alla Russia un mese prima della realizzazione.
Stalin ignorò tale avviso compresso nella sua paranoia e nella sua volontà di potenza.
Sorge avallò la possibilità di concentrare le truppe russe a Stalingrado visto che non c'era alcun pericolo di attacco giapponese dall' Asia perchè sapeva quando e come i giapponesi avrebbero attaccato gli americani a Pearl Harbour .
Sorge era un convinto comunista e questo accresce ancor più la tristezza di un uomo morto per degli ideali che fu lasciato solo e per di più inascoltato dagli apparati di potere e dalla burocrazia sovietica nonostante l' ottimo lavoro realizzato.
Sorge non era un James Bond, nessuna microspia, non scassinava cassaforti o rubava valigette segrete, non puntava pistole alla tempia o torturava nessuno ma grazie al suo carisma ed influenza e grazie ad una rete di conoscenze riusciva sempre ad essere un passo più avanti degli altri e a carpire informazioni essenziali dai suoi interlocutori giapponesi e tedeschi.
Lo contraddistingueva anche una grandissima cultura e conoscenza dei paesi in cui operava che lo aiutavano non poco nell' analisi storica e geopolitica dell'Asia Orientale.
Immensa era la sua biblioteca quasi da studioso.
Sorge morì dopo 3 anni di reclusione impiccato senza rinnegare e tradire il suo lavoro e comunque rispettato dai suoi " nemici " giapponesi.
Sorge resta un personaggio poco conosciuto e dimenticato dai libri di storia ufficiale eppure le sue previsioni e il suo lavoro non solo potevano modificare gli esiti della seconda guerra mondiale ma in parte lo fecero davvero.
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

"La pista può essere ufficiale, nota e scontata oppure inedita e nuova, può portare a luoghi previsti o al nulla, può perdersi nel deserto oppure no, viene scelta, intuita creata"

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Hitler vuole Baku

Messaggioda Jena Plissken » 20/01/2009, 22:07

Hitler vuole Baku

Il 22 giugno 1941 la Germania nazista invade l' Unione sovietica.

L'Azerbajan non verrà toccato dalla guerra ma fornì 700000 soldati all'Armata rossa di cui 40000 non ritorneranno mai a casa , in totale 534000 azeri moriranno a causa della guerra.

Nel 1940 Baku era la gemma dell'industria petrolifera sovietica e il petrolio azero rappresentava il 72 % del petrolio estratto nell'Unione Sovietica, con il quale venivano rifornite le linee del fronte.

L' estrazione di petrolio veniva fatto con ritmi incalzanti e da record, i lavoratori facevano turni di 12 ore, senza nessun giorno di riposo per tutta la durata della guerra, molti volontari si unirono per velocizzare l' estrazione e il lavoro.
Le ore di lavoro divennero 18 nell'estate del 1942 visto che molti uomini furono chiamati al fronte spesso vennero sostituiti da donne, 25000 donne su 75000 addetti lavoravano nelle raffinerie e nelle industrie connesse e il loro numero continuava ad aumentare con il prolungarsi della guerra.
Tante altre donne presero il posto di fratelli, padri e mariti e lavoravano duramente nei terreni agricoli.

Il piano di Hitler era quello di prendere Maikop (Russia) e Grozny (Cecenia ) ma soprattutto Baku ossessionato dall'idea del petrolio e dei rifornimenti che potevano avere un peso decisivo sull'esito della guerra, con il Petrolio caucasico e le fattorie Ucraine l' impero nazista avrebbe potuto essere autosufficiente.

Il piano dell'operazione fu chiamato Edelweiss e non pianificava nessun bombardamento su Baku per non danneggiare i pozzi petroliferi, gli alleati soprattutto francesi avevano invece bombardamenti in programma in caso di successo dell'avanzata di Hitler, altri bombardamenti vennero pensati nel 1939 ai tempi del patto di non aggressione Russia / Germania nel caso che i russi svessero ceduto petrolio ai nazisti.Cosa che non avvenne mai.

In ogni caso senza il petrolio del Caucaso in primis di Baku il sistema militare, industriale e agricolo sovietico sarebbe collassato.

Nel luglio 1942 i tedeschi presero Rostov poi Maikop ma il petrolio che poteva essere disponibile era poco visto che i russi in ritirata distrussero pozzi e apparecchiature, l' avanzata tedesca prosegui fino al Monte Elbrus il punto più alto del Caucaso e il 25 settembre 1942 fu decisa come data dell'attacco definitivo di Baku.

Fortunatamente ciò non avvenne mai, Hitler disperse le forze su due fronti quello di Stalingrado e quello Caucaso, alla richiesta dei suoi generali di spostare le truppe dal Caucaso a Stalingrado Hitler non acconsenti, spiegando che senza Baku la guerra era persa e già favoleggiava un incontro delle truppe tedesche con destinazione Iran e Iraq fino a sconfiggere gli inglesi in India.

La corsa si fermò con la definitiva sconfitta di Stalingrado e Baku non fu mai attaccata.

Ma nell' estate 1942 il pericolo era così serio e vicino che molti equipaggiamenti, pompe e macchinari furono evacuati con tutta fretta da Baku al Turkmenistan, un altro problema veniva dal trasporto del petrolio visto che i tedeschi bloccavano le strade del Caucaso ma fu risolto abilmente via mare.

Il 9 settembre 1942 i tedeschi erano vicini all' Azerbajan e l'ordine di far saltare i pozzi era già in preventivo molti lavoratori ( anche donne ) erano in lacrime il loro lavorare giorno e notte sembrava essere stato inutile, molti tecnici e apparecchiature vennero evacuate in Kazakhstan e negli Urali.

Intanto la temperatura dell'inverno era scesa in Kazakhstan a – 30 ma i trasfertisti di Baku abituati a ben altre temperature lavorarono duro per mantenere alta la produzione petrolifera anche in quelle condizioni, trivellando e scoprendo nuovi giacimenti.

L' emergenza piano piano si allentò ma la produzione di Baku non tornò mai più ai livelli della guerra per via di scarsi nuovi investimenti anzi gli sforzi fatti e la competenza tecnica dei 5000 lavoratori di Baku permisero alla Russia di diventare la prima potenza petrolifera mondiale.

La Russia stessa concentrò i suoi sforzi per privilegiare l' estrazione e la lavorazione del petrolio e dei gas naturali nel proprio territorio.

Questo fu il contributo di Baku alla vittoria della guerra e la storia di come Hitler non arrivoò mai a Baku.
Ultima modifica di Jena Plissken il 27/01/2009, 13:10, modificato 3 volte in totale.
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Re: Azerbajan e Baku

Messaggioda darietto » 20/01/2009, 22:08

Di Sorge e della sua figura ne parla approfonditamente Terzani nel libro "In Asia" che lo definendolo "un James Bond socialista".

Ecco invece una foto del monumento citato da Jena
Immagine
Io: Vero Ground good morning, Warrior **** over Pine island, inbound for landing on rwy 22L

Twr: Warrior **** please note that Vero Ground cound't care less of what you said, but I'm Vero tower and so I care about you
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Re: Azerbajan e Baku

Messaggioda Jena Plissken » 20/01/2009, 22:16

Bravo Dario sempre sul pezzo volevo postare anche la foto ma mi hai preceduto infatti ho scoperto Sorge grazie a Terzani volevo cercare qualche libro specifico ho trovato poco :

Le spie rosse. Da Richard Sorge a Kim Philby e Misha Wolf autore : Giovannini Fabio
Editore Datanews (collana Short books)

il più interessante in inglese dovrebbe essere questo

Stalin's Spy: Richard Sorge and the Tokyo Espionage Ring di Robert Whymant
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Re: Azerbajan e Baku

Messaggioda Nanni » 21/01/2009, 0:42

sono un amante della storia della seconda guerra mondiale sotto tutti i punti di vista, ma questa storia di baku mi mancava proprio, raccontata cosi!

ho iniziato da poco a leggere terzani! e di sorge non ne conoscevo minimamente l'esistenza!
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Re: Azerbajan e Baku

Messaggioda Jena Plissken » 21/01/2009, 0:51

Nanni ha scritto:sono un amante della storia della seconda guerra mondiale sotto tutti i punti di vista, ma questa storia di baku mi mancava proprio, raccontata cosi!

ho iniziato da poco a leggere terzani! e di sorge non ne conoscevo minimamente l'esistenza!


Anch' io Nanni sono un appassionato ;) Sono contento ti sia piaciuta ;)

a scuola ovviamente si studia davvero poco e male riguardo a quello che successe lontano da noi ( spesso anche vicino a noi ) :roll:

Sorge non lo conosce nessuno. Grazie Terzani ovunque tu sia ;)
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Re: Azerbajan e Baku

Messaggioda radaulpa » 21/01/2009, 13:19

io a baku sono stato accompagnato da uno dei ragazzi della comune di risale-i nurr e quel monumento lo ho visto di persona 8-) .
In realtà il mio ospite mi ha parlato della figura di sorge e mi ha anche accompagnato davanti al monumento (abbastanza grande)
Il monumento è all'interno di un cimitero monumentale abbastanza grande.
In centro , proprio sopra al museo di calligrafia araba, c'è un piccolo museo dedicato proprio alla nota spia. In realtà io mi ci trovai per caso.
Il museo che interessava me era chiuso e quello subito sopra (minuscolo) era dedicato ad una figura della guerra (non un militare in senso stretto) legato allo spionaggio. Al momento non individuai con certezza chi fosse, ma ora direi che lo so con sicurezza.
grazie :)
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Azerbaijan, chi ci è stato?

Messaggioda tomosalli » 16/04/2010, 19:08

potrebbe anche essere che debba andare a Baku.

Qualcuno c'è stato? Che impressioni?
Il visto si fa in airport all'arrivo o bisogna chiederlo prima?

Grazie.
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Re: Azerbaijan, chi ci è stato?

Messaggioda cametauval » 16/04/2010, 19:14

ammazza che invidia 'sti viaggi avventurosi!
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Re: Azerbaijan, chi ci è stato?

Messaggioda tomosalli » 16/04/2010, 19:18

ma no, per lavoro, volo, Holliday Inn, taxi, mica tanto avventurosi... :D
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Re: Azerbaijan, chi ci è stato?

Messaggioda cametauval » 16/04/2010, 19:24

tomosalli ha scritto:ma no, per lavoro, volo, Holliday Inn, taxi, mica tanto avventurosi... :D


ma lasciami sognare ;)
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Re: Azerbaijan, chi ci è stato?

Messaggioda tomosalli » 16/04/2010, 19:31

azz... sorry! :D
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Re: Azerbaijan, chi ci è stato?

Messaggioda Jena Plissken » 16/04/2010, 19:42

ovviamente noi 8-)

il geometra sarà più preciso ;)
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Re: Azerbaijan, chi ci è stato?

Messaggioda tomosalli » 16/04/2010, 19:48

sì, infatti la domanda era in realtà per voi... ;)
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Re: Azerbaijan e Baku

Messaggioda geom.Calboni » 16/04/2010, 20:35

da, il visto te lo fanno in aeroporto.
ricordati di portarti dietro un paio di fototessere altrimenti fai la fine Tom Hanks :D

Baku vale sicuramente una visita di 2 - 3 giorni,

da vedere almeno:
- perdersi nei vicoli della città vecchia, sembra di essere in Medio Oriente (nononstante non ci abbia mai messo piede)
- la Torre della Vergine
- il Palazzo della Letteratura
- la piazza delle Fontane
- Nizami, il corso principale
- l'enorme Palazzo del Governo
- il Palazzo degli Shirvanshahs con il Divankhana, la Moschea ed il bagno turco
- piazza Jafar Jabbarli, la stazione
- la collina con la romantica 8-) veduta sulla città, cui si accede effettuando una lunga scarpinata a piedi in salita passando davanti al Palazzo Presidenziale e ai giardini con dei giochi d'acqua clamorosi (praticamente cammini su di un pavimento trasparente e l'acqua ti scorre sotto con annesse cascate quando discendi i gradini) oppure tramite funicolare, residuo sovietico.
- La grande Moschea
- il moderno Palazzo Presidenziale
- il monumento ai caduti
- lo Shahidlar Khiyabani, un lungo viale - cimitero dei martiri della rivoluzione
- la torre della televisione
- una romantica camminata sul lungomare e sul pontile che penetra il mar Caspio sognando di sfondare oltre l'orizzonte in Turkmenistan... :)
- l'ostello gestito da My Frijend... :lol: (forse tu non hai letto il resoconto all'epoca ;) )


per mangiare ti consigliamo Pizza Inn, fast food - pizzeria, dove si mangia comunque discretamente.
Detta così pùò sembrare una porcata ma, tu che sei un esperto di Russia, ben capirai che trattasi, con le dovute differenze, di uno di quei locali in stile sotto l'hotel MOCKBA ;) , che tanto vanno per la maggiore in Russia.
Se vai salutami la cameriera... :lol:
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: Azerbaijan e Baku

Messaggioda Jena Plissken » 17/04/2010, 0:28

aggiungo vita notturna rasente lo zero stile deserto dei tartari e prezzi comunque alti in stile occidentale fatti per clientela occidentale li per lavoro , pub etc
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Re: Azerbaijan e Baku

Messaggioda tomosalli » 17/04/2010, 1:05

geom.Calboni ha scritto:

- l'ostello gestito da My Frijend... :lol: (forse tu non hai letto il resoconto all'epoca ;) )


no lo lessi all'epoca, me lo ricordo, ma non l'ho più ritrovato; gentilmente Jena mi ha postato il link.
grazie, se e quando vado, seguo i consigli (tranne l'ostello, ovviamente ;) )
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Re: Azerbaijan e Baku

Messaggioda radaulpa » 17/04/2010, 12:03

tra l'aereoporto e il centro vicino alla fermata di electricia di surakhani c'è il tempio zoroastriano di atashgah. Se sei in taxi puoi far fare una leggera deviazione. io lo trovai molto interessante.
poi ti consiglio i volgarissimi mercati periferici, dove con mezzi improbabili i locali portano derrate dale campagne. Noterai che spesso i sacchi sono in pelle di capra cucite tra loro.

la cosa che più curiosa che mi è rimasta in testa è a sud del paese sulla strada tra lankaran e astara. Una fontana la cui acqua sgorga carica di gas e se avvicini l'accendino, prende fuoco :shock:

il cimitero monumentale con la statua all'agente segreto è sul vialone che porta al palazzo del parlamento.

per il pernottamento io consiglio l'hotel araz.

avevo scritto un bel post, ma poi lo ho postato e si è cancellato :x . se ti servono altre info chiedi pure!!!
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Re: Azerbaijan e Baku

Messaggioda tomosalli » 17/04/2010, 12:17

ma ne sapete a pacchi di Azerbaijan! Complimenti!
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Re: Azerbaijan e Baku

Messaggioda iceman85 » 19/04/2010, 4:27

Jena Plissken ha scritto:Posto due approfondimenti che ho fatto dopo il viaggio settembrino in Azerbajan e Baku che reputo molto interessanti



Baku : il mondo non basta

Recentemente mi è capitato di vedere l' ennesimo 007 datato 1999, “ Il mondo non basta”, il film parliamoci chiaro non è nulla di trascendentale tanta azione, sparatorie, belle donne, girato in giro per il globo, insomma il solito James Bond che ti aspetti, targato Pierce Brosnam.

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Sorge non era un James Bond, nessuna microspia, non scassinava cassaforti o rubava valigette segrete, non puntava pistole alla tempia o torturava nessuno ma grazie al suo carisma ed influenza e grazie ad una rete di conoscenze riusciva sempre ad essere un passo più avanti degli altri e a carpire informazioni essenziali dai suoi interlocutori giapponesi e tedeschi.
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che uomo Sorge. Un mito!!Darietto, ecco un altro a cui posso riferirmi :mrgreen:
...Ma i veri viaggiatori partono per partire;
cuori leggeri, s’allontanano come palloni,
al loro destino mai cercano di sfuggire,
e, senza sapere perchè, sempre dicono: Andiamo!

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