da Voronezh » 10/02/2009, 19:38
L'altro giorno, complice l'offerta dei voli Iberia tra cui Melilla, mi è venuto in mente che data la vicinanza dell'enclave spagnola al confine algerino si potrebbe studiare la possibilità di uno sfondamento estivo in terra Algerina, dalle parti di Oran (che si chiama come la spiagga di fronte a cui vivo, senza la Z tra la r e la a).
La prima tappa porterebbe a Nador (10 km da Melilla, 142.000) con l'autostrada N15. Polo centrale dell'industria metallurgica e mineraria del Marocco, la cui vicinanza con Melilla ne fan un polo commerciale internazionale. Retaggio del passato rimane un piccolo traffico illegale di beni da Melilla.
Nei pressi della città vorrei visitare, da appassionato di grattacieli e strutture elevate, il colossale trasmettitore Nador, una struttura di radiodiffusione ad alta potenza per onde corte e lunghe, Medi 1 Radio, le cui due antenne di 380 m. trasmettono radio in tutti i paesi del Maghreb e ne fanno una delle stutture artificali più alte di tutta l'Africa.
Il Nador International Airport, NDR, è un piccolo aeroporto internazionale i cui volano tra l'altro Ryanair (Marseille, Reus), Jet4you (Brussels-Charleroi), TUlfly (Cologne/Bonn), Spanair (Barcelona).
Nei pressi è in costruzione la Fes-Oujda Expressway, autostrada in costruzione che unirà tutto il Northern Morocco orientale, parte della così chiamata Autoroute Maghrébine.
Si proseguirebbe poi su una provinciale costiera, la 8101, che conduce dopo circa 50 km a Ras Kebdana (conosciuta come Cabo Agua), una piccola cittadina portuale sul mediterraneo, nel limite orientale del Rif marocchino. La cittadina era parte del Regno di Nekor, dell' 8° secolo a.c.
Il problema è che per procedere verso est c'è un grande fiume, il Moulouya, apparentemente senza ponti alla foce se non risalendolo per almeno 50 km, lungo la provinciale 8100, fino a Zaio (32.000 ab), cittadina al centro di varie aree di interesse naturalistico.
Se non si volesse visitare Cabo Agua, si raggiungerebbe Zaio direttamente da Nador, da cui dista circa 30 km, lungo la N2.
Continuando lungo la N2, dopo altri 30 km si arriverebbe a Berkane, la città delle Clementine, sulla frontiera marocco-algerina.
La città, 80.000 ab, è conosciuta come la capitale del Reggada, musica-danza folk che arrivò in città grazie alle tribù berébere delle aree circostanti; in città ci sono un gran numero di cantanti del Reggada.
Procedendo verso il confine, anche stavolta se si volesse farlo passando dalla costa significherebbe una larga deviazione di 30 km lungo le provinciali 5401 e 5013, poichè lungo la costa, dalle parti di Saidia (20 km da Berkane, 18.000 ab), ponti non ce ne sono. Eppure la distanza tra le due sponde del fiume Oued Kiss, che divide il Morocco dall'Algeria, è davvero piccola.
Nel paese c'è una bella spiaggia, la Perle Bleue, e molti progetti turistici, tra cui uno della Fadesa, impresa spagnola.
Città di origini religiose, fu trasformata dai francesi in un seaside resort: oggi è uno dei poli turistici del Morocco del nord.
A questo punto di risalirebbe il fiume lungo la P18 per circa 20 km fino a Ahfir (20.000 ab), ultimo baluardo prima del confine algerino, sulla riva sinistra del Oued Kiss.
Da qui si sfonderebbe in terra algerina attraverso un ponte che immette sulla N7A.
Si ridiscende quindi l'Oued Kiss per ritrovarsi sulla riva destra della sua foce, di fronte a Saidia, nel paese di Marsa Ben M'Hidi (Port-Say fino al 1962), piccola località balneare, zona da cui comincia una costa accidentata e senza strade.
Una strada di cui ignoro il nome procede verso est, a volte vicino al mare a volte più all'interno, e poi diventa un tracciato non asfaltato, praticamente lungo la spiaggia, che permetterebbe di andare verso est lungo la costa, ma immagino che una jeep sia necessaria.
Doodichè diventa impossibile procedere lungo la costa, e attraverso una strada asfaltata bisogna risalire all'interno, e in modo a me oscuro raggiungere la provinciale W108 per immettersi nella N7AA che ci porterebbe a Ghazaouet (33.000 ab), che per tanto tempo fu il principale porto peschereccio d'Algeria, e che dispone di un collegamento giornaliero con Almeria.
Per viaggiare basta esistere.
Se immagino, vedo. È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo. Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo. Fernando Pessoa