Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jena.)

In questa sezione del forum si può discutere, postare notizie e chiedere informazioni riguardo le proprie esperienze, emozioni ed avventure di viaggio.

Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jena.)

Messaggioda darietto » 13/09/2010, 20:43

E così, dopo qualche mese, si torna a scrivere un racconto di viaggio...

4 agosto:

Viaggio iniziato a caso. Dovevo andare in Abkhazia ma la burocrazia russa si mette contro di me negandomi il visto doppia entrata. Motivazione informale avuta tramite fonti varie è che la UE, l’Italia in particolare, non concede pi ù visti di ingresso doppio e per questo motivo anche i consolati russi nel bel paese si sono adeguati.
Benissimo, non mi perdo d’animo e cerco un’altra destinazione. Dopo mesi di lavoro non sarà certo questo a rovinarmi le ferie. Intanto però saltano le famose “quattro s” di Kotleriana memoria. Vabbè, al mare andrò in un altro momento.
Momenti di psicodramma conditi con voci incontrollate danno il sottoscritto in partenza per qualsiasi destinazione, da Ibiza a Bali passando per Bogotà e Kabul. In realtà tutto si decide nel modo più casuale possibile; leggendo un racconto di viaggio mi innamoro del Caucaso e complice un’ottima tariffa aerea parto per Baku. Volo sola andata, per il ritorno si deciderà in seguito.

Fatto lo zaino si parte, prima destinazione Arerbaijan
.
Primo impatto con la burocrazia azera. Atterro, faccio la coda per avere il visto e invece no. Scopro che prima bisogna passare dalla dogana e poi, con un loro foglietto, pagare i sessantacinque euro del visto.
Per lo meno non sono l’unico a sbagliare. Una coppia di Milano e un ragazzo di Genova sono come me nella coda errata. Quattro risate pensando che ne frattempo è atterrato anche il Turkish da Istanbul ed abbiam davanti ben due aerei strapieni. :evil:
Con molta calma passiamo i controlli e quasi un’ora dopo siamo fuori dall’aeroporto.
All’esterno sembra di essere in un qualsiasi aeroporto russo. Grandissimo piazzale con centinaia di macchine, taxi e, soprattutto, taxi abusivi. Fortunatamente questa volta al contrario delle passate esperienze a Kiev e Mosca, mi accodo al transfert prenotato dai due milanesi che mi porterà al loro hotel. Da li poi, cinque minuti a piedi, sarei arrivato al mio.
Diciamo che definirlo hotel è un po’ forte, posto dove passare la notte è decisamente meglio. Nonostante la pulizia e gli interni lascino un po’ a desiderare è in piena città vecchia e da quando il “nostro amico” ha chiuso è il posto più abbordabile di Baku.

Già di sfuggita Baku sembra un cantiere a cielo aperto. Costruzioni nuove ed euro remont ovunque. La crisi del 2008 ha colpito forte anche qui, molti cantieri son fermi ma, dicono, il petrolio sta compensando e facendo da motore all’economia.
Ed in effetti petrolio e gas naturali sono onnipresente a Baku. Dall’aeroporto al mare inquinato dall’aria puzzolente al deserto ingrigito tutto sembra dire “questo è il paese dell’”oil and gas”.

Faccio una doccia veloce, unico refrigerio dai quaranta gradi oltre l’aria condizionata, ed esco. “Se Parigi avesse il mare sarebbe una piccola Bari” con lo stesso metro, "se Mosca avesse il mare sembrerebbe una piccola Baku".
Difficile pensare di essere in un paese islamico, le persone bevono birra Xirdalan (per chi non lo sapesse è prodotta e commercializzata dalla Baltika, la birra “officiale” della Federazione Russa - ed effettivamente anche il sapere è uguale), la lingua usata per comunicare, i menù, gli indirizzi, tutto in pratica è in russo, la sera si cammina tutti sulla corniche, con i venditori di shashlik, zucchero filato e le immancabili giostre. Ovviamente uomini e donne insieme. Insomma, tutto un altro mondo rispetto al paese poco più ad est.

Verso le 9.30 ricevo un sms da parte di S., un russista che dopo qualche giorno in Azerbajian insieme al ragazzo a fianco a me in aereo partirà per la Repubblica Islamica dell’Iran.
La serata scorre veloce, un giro per il centro, piazza delle fontane e il boulevard sul lungomare, uno shawerma, qualche birra ma soprattutto interessantissime chiacchierate e si fanno le due e mezza. Riaccompagnato in hotel sprofondo nel sonno più profondo, la serata a Baku è valsa lo stop.

La mattina dopo un po’ frastornato mi alzo. Baku mi aspetta ed ho solo 14 ore per vederla al meglio. Mi ero già programmato da casa un giro, una mazzata micidiale da far impallidire il fu Milziade; 14km da fare entro le due di pomeriggio.
Mi sorprendo di me stesso e ce la faccio. Non vi sto a tediare con il giro, son partito dalla città vecchia visitandola al meglio (l’ufficio turistico di Milano potrebbe prendere esempio, come a Boston anche a Baku hanno creato un percorso guidato che permette di vedere i principali siti turistici nel minor tempo possibile. E, tra l’altro, non sembrano nemmeno gradire troppo chi va in giro per i fatti propri.
La polizia è sempre in agguato e pronta a fermare l’ignaro passante. Anche il sottoscritto è stato fermato e, dopo aver mostrato copia del passaporto, è stato quasi multato. Se no, provvidenzialmente, aver fotocopiato insieme anche la registrazione dell’Ovir di Mosca per cui, dopo quattro chiacchiere in russo (stentato) e la classica frase “italiano my friend”, me la cavo con due foto insieme, un rimprovero ma, soprattutto, il consiglio di andare a vedere il monumento a Richard Sorge. Peccato che dopo 3km a piedi (indi sei tra andare e tornare) scopra che è in ristrutturazione perché, spiegazione ufficiale, “troppo poco monumentale per l’importanza del personaggio”. Per chi non sapesse chi è quest’uomo consiglio “In Asia” di Tiziano Terzani o lo speciale del Dott. Jena.

Alle due e mezza mi meeting davanti alla stazione e partenza per il tempio del fuoco. Come in tutti i paesi sovietici i trasporti sono eccezionali. Basta fermare una qualsiasi macchina e si va ovunque….
In effetti un’altra soluzione ci sarebbe e si tratta di prendere un treno locale dalla stazione e da li un km a piedi fino al sito. Peccato che la Lonely Planet non specifichi che le stazioni di Baku sono due ed i trenacci partano da quella secondaria…

Il tempio in se non è nulla di che, classica costruzione del XIII secolo pesantemente restaurata (e modificata). Tanto che, dopo la classica visita e le classiche foto di rito torniamo a Baku. Degno di nota però è l’autista con il quale abbiamo una interessantissima conversazione confermando quello che avevamo già inteso: La vera Baku è oltre i lustrini del centro storico, la benzina è quasi gratis e tutti hanno la macchina. Peccato però che in moltissime case manchi l’acqua corrente e la corruzione divampi ovunque. Mostri di cemento sorsero in epoca sovietica in onore del progresso, mostri di cristallo crescono ora per dimenticare il passato ed aprirsi al nuovo.
Qualcuno diceva che il comunismo era potere al Soviet ed elettricità. Ora c’è il libero mercato ed i soviet non ci sono più, ma il potere è in mano a pochi e l’elettricità manca.

E con questo pensiero espresso dal nostro taxista mangiamo qualcosa sul lungomare, beviamo e chiacchieriamo un po’. Per me è ora di ripartire. Ho un aereo che mi attende, destinazione Tbilisi, destinazione Europa.
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda Jena Plissken » 13/09/2010, 21:22

ottimo report Darietto essere stati laggiù a volte mi sembra tutto un sogno me lo gusterò ancor di più .....però potevi stupirci con effetti speciali ed entrare in Abkazia dalla Georgia e riuscirci sempre dalla Georgia cosa peraltro fattibile come ho letto e già fatta da qualcuno anche in solitaria, basta avere la fantomatica :lol: email del ministero degli esteri dell 'abkazia :o
Dalla Russia son capaci tutti :lol: però come hai specificato ci vuole il visto di 3 mesi che si ottiene solo dopo un visto singolo nello stesso anno ( visto che il doppia entrata è stato eliminato ) che però risulta costoso se usato poco ;)

Go on :)
L' ho vista e abbiamo bevuto assieme della vodka russa, e lei aveva ed ha degli occhi che sono capaci di convertire alla fede un boia coreano

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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda Leia74 » 13/09/2010, 23:20

Non ho capito con che scusa ti voleva multare il poliziotto, oltre al passaporto cosa serve?
Mi date una terribile notizia del visto doppia entrata, io contavo di fare (forse l'estate prossima) un giro per Kalinigrad e poi da li' via terra a San Pietroburgo, senza il doppia entrata non si puo' fare.... :(

Comunque bellissimo report!
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda radaulpa » 14/09/2010, 11:59

concordo con l'ottimo report!

a me dalla stazione centrale di baku mi portarono nello stanzino della metro e mi fecero rigirare come un calzino tutto lo zaino, dichiarare la valuta e alla fine della perquisizione mancavano diversi manat (gli ultimi, tra l'altro: era l'ultimo giorno).
salgo e mi siedo lì incazzato nero (non volevo prelevare inutilmente altri manat). Passò il poliziotto e dopo che gli ho spiegato che mi mancavano dei manat mi riportò nello stanzino dove li trovammo piegati (e nel mio portamonete li tengo stesi :roll: ).

l'infrazione in realtà non serve. Ma basta evitare delle zone calde.

la elektricka parte da una "stazione" secondaria; in realtà la stazione non c'è. si sale dalla metro e ci si trova su una banchina, senza orari, nè pensilina :shock: e alla domanda ma il treno passa di qua, ti fanno segno di aspettare , che il treno passerà....
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda darietto » 14/09/2010, 13:23

Jena Plissken ha scritto:ottimo report Darietto essere stati laggiù a volte mi sembra tutto un sogno me lo gusterò ancor di più .....però potevi stupirci con effetti speciali ed entrare in Abkazia dalla Georgia e riuscirci sempre dalla Georgia cosa peraltro fattibile come ho letto e già fatta da qualcuno anche in solitaria, basta avere la fantomatica :lol: email del ministero degli esteri dell 'abkazia :o
Dalla Russia son capaci tutti :lol: però come hai specificato ci vuole il visto di 3 mesi che si ottiene solo dopo un visto singolo nello stesso anno ( visto che il doppia entrata è stato eliminato ) che però risulta costoso se usato poco ;)

Go on :)

Grazie! In effetti il tentativo di sfondare in Abkhazia dalla Georgia c'è stato. Il confine per rientrare però in quei giorni era chiuso e nemmeno pagando (tanto ;) ) sarei riuscito a rientrare. Ovviamente la lettera d'invito l'avevo, è stata una cavolata assurda ottenerla. Mandato una mail, fotocopia del passaporto e fototessera a colori. Gentilissimi, dopo 4gg l'avevo già ricevuta via mail.
Il visto di 3 mesi potevo farlo (ho un turistico ed un biz sul passaporto) ma non facevo in tempo ad avere l'invitation.

Leia74 ha scritto:Non ho capito con che scusa ti voleva multare il poliziotto, oltre al passaporto cosa serve?
Mi date una terribile notizia del visto doppia entrata, io contavo di fare (forse l'estate prossima) un giro per Kalinigrad e poi da li' via terra a San Pietroburgo, senza il doppia entrata non si puo' fare.... :(

Comunque bellissimo report!

Grazie! In pratica non aveva nulla da contestarmi, cercava solo di spillarmi qualche soldo :twisted:

Per la Russia: il visto è attualmente o monoentrata di massimo 15gg oppure doppia entrata solo a condizione di uscire dalla Russia e rientrare da uno dei paesi CSI. Altrimenti nulla.
Il visto che dice Jena è il biz ma te lo rilasciano solo se hai già un visto business. Altrimenti, con solo visti turistici sul passaporto, ti becchi il monoentrata da un mese ;)


radaulpa ha scritto:concordo con l'ottimo report!

a me dalla stazione centrale di baku mi portarono nello stanzino della metro e mi fecero rigirare come un calzino tutto lo zaino, dichiarare la valuta e alla fine della perquisizione mancavano diversi manat (gli ultimi, tra l'altro: era l'ultimo giorno).
salgo e mi siedo lì incazzato nero (non volevo prelevare inutilmente altri manat). Passò il poliziotto e dopo che gli ho spiegato che mi mancavano dei manat mi riportò nello stanzino dove li trovammo piegati (e nel mio portamonete li tengo stesi :roll: ).

l'infrazione in realtà non serve. Ma basta evitare delle zone calde.

la elektricka parte da una "stazione" secondaria; in realtà la stazione non c'è. si sale dalla metro e ci si trova su una banchina, senza orari, nè pensilina :shock: e alla domanda ma il treno passa di qua, ti fanno segno di aspettare , che il treno passerà....

Grazie!
Certo che son proprio dei "simpaticoni" i poliziotti di Baku, eh?
Ora invece stanno costruendo una nuova stazione in vetro ed acciaio e stanno prolungando la ferrovia fino ai resort nella zona del Qubostan così da creare una linea solo per i vacanzieri :roll:
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda Jena Plissken » 14/09/2010, 17:32

darietto ha scritto:Grazie! In effetti il tentativo di sfondare in Abkhazia dalla Georgia c'è stato. Il confine per rientrare però in quei giorni era chiuso e nemmeno pagando (tanto ;) ) sarei riuscito a rientrare. Ovviamente la lettera d'invito l'avevo, è stata una cavolata assurda ottenerla. Mandato una mail, fotocopia del passaporto e fototessera a colori. Gentilissimi, dopo 4gg l'avevo già ricevuta via mail.


si ovviamente son frontiere particolari e possono chiuderle in caso di problemi etc etc


Leia74 ha scritto:Non ho capito con che scusa ti voleva multare il poliziotto, oltre al passaporto cosa serve?
Mi date una terribile notizia del visto doppia entrata, io contavo di fare (forse l'estate prossima) un giro per Kalinigrad e poi da li' via terra a San Pietroburgo, senza il doppia entrata non si puo' fare.... :(


a me presero per Bosniaco :lol: :lol: e mi controllarono per strada il passaporto con gc mentre il geometra da lontano ci osservava appurato che ero italiano fui " rilasciato " senza menate :roll:
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda Leia74 » 15/09/2010, 0:21

darietto ha scritto:Per la Russia: il visto è attualmente o monoentrata di massimo 15gg oppure doppia entrata solo a condizione di uscire dalla Russia e rientrare da uno dei paesi CSI. Altrimenti nulla.
Il visto che dice Jena è il biz ma te lo rilasciano solo se hai già un visto business. Altrimenti, con solo visti turistici sul passaporto, ti becchi il monoentrata da un mese ;)


Non ci ho capito molto, ma se ho capito bene non si puo' stare in Russia piu' di 2 settimane adesso??? Per avere quello da un mese devi avere gia' avuto un visto turistico prima?
Quindi se putacaso uno che in Russia non c'e' mai stato vuole fare la Transiberiana fermandosi qua e la' e mettendoci 3 settimane non puo'?
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda Jena Plissken » 15/09/2010, 0:49

Effettivamente si è fatta un po' di confusione comunque è così :

Con un visto turistico è possibile soggiornare in Russia per un periodo massimo di 30 giorni, usufruendo di un solo ingresso.
Per periodi più lunghi o per entrate multiple, e' necessario ottenere un visto business. ( a scalare prima 3 mesi - poi 6 mesi - 1 anno )
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda Leia74 » 15/09/2010, 9:02

Grazie Jena, ora e' piu' chiaro (e 30 giorni sembrano ok anche per la Transiberiana ;) )
Peccato per il multi-ingresso, mi tocchera' fare Kaliningrad una volta e il resto un'altra...
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda darietto » 15/09/2010, 9:16

No Jena, sono cambiate le cose da qualche mese.
Ora, seppure esiste, di fatto i consolati italiani non rilasciano più il 30gg turistico. A meno, ovviamente, di dimostrare che avete prenotazioni alberghierereali, confermate e già pagate. Ed ovviamente nelle città e negli hotel indicati nel voucher consegnto con la richiesta di visto. Il che non corrisponde mai alla realtà (soprattutto perchè, teoricamente, in Russia si potrebbero visitare massimo 5 città a viaggio mentre sulla transib le soste sono maggiori).
Se volete, in privato, vi mando anche la motivazione di questa scelta.
Per il biz ora la procedura è: turistico, biz monoentrata, biz doppia entrata 3 mesi, biz multientry 6 mesi/un anno a discrezione del consolato.
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda Jena Plissken » 15/09/2010, 12:14

darietto ha scritto:Per il biz ora la procedura è: turistico, biz monoentrata, biz doppia entrata 3 mesi, biz multientry 6 mesi/un anno a discrezione del consolato.


ah...in effetto l' unico visto russo che ho fatto quest' anno era breve ;)
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda tomosalli » 15/09/2010, 19:29

Leia74 ha scritto:Grazie Jena, ora e' piu' chiaro (e 30 giorni sembrano ok anche per la Transiberiana ;) )
Peccato per il multi-ingresso, mi tocchera' fare Kaliningrad una volta e il resto un'altra...


se vai a Kaliningrado e da lì voli a Piter per esempio, non c'è problema.

Oppure puoi prendere il treno "piombato" come fece Lenin per tornare in Russia dall'esilio ed iniziare la rivoluzione nel '17, per evitare contatti con l'esterno... :lol:
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda Leia74 » 16/09/2010, 9:08

tomosalli ha scritto:se vai a Kaliningrado e da lì voli a Piter per esempio, non c'è problema.

Oppure puoi prendere il treno "piombato" come fece Lenin per tornare in Russia dall'esilio ed iniziare la rivoluzione nel '17, per evitare contatti con l'esterno... :lol:


:lol: :lol: No si trattava di un itinerario da fare in moto... Roma-Polonia-Kaliningrad-Repubbliche Baltiche- San Pietroburgo e ritorno :mrgreen:
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda geom.Calboni » 27/09/2010, 19:05

Ottimo inizio di report...mi hai fatto rivivere Baku e la nostra gita in marshrutka fino a Suraxani al tempio madzeista di Zaratustra...
Ateendo il prosieguo su T'bilisi.

Riguardo il visto confermo quello detto da Jena. Il nostro Brunello ha ottenuto un visto multientrata a 3 mesi avendono già uno turistico sul passaporto.
"Stiamo attenti, siamo contenti, comportiamoci bene e mangiamo la semplicità".

Nella vita le cose serie, alla lunga, ti fregano. Gustiamoci le cose effimere che proprio in quanto tali non ti tradiscono mai.

Studio la Serbia, mi piace la Russia, frequento la Polonia.

"Ho avuto molti ospiti e di varie nazionalità ma solo quella sera tutto il il locale parlava italiano"
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda Jena Plissken » 08/11/2010, 18:51

dario vai avanti.... :evil: :)

Tornando alla Georgia :roll:

tratto da qui :

http://estjournal.wordpress.com/2010/06 ... e-rendeva/

l' ultima statua di Stalin che abbiamo visto nel 2008 sulla piazza di Gori datata 1952 è stata abbattuta prima dell' estate , e sembra verrà trasferita nel museo di Stalin, dopo la distruzione del grande monumento dedicato ai caduti della seconda guerra mondiale ( 300000 georgiani ) , nella città di Kutaisi , Saakashvili non si ferma, al posto della statua di Stalin un monumento ai morti della guerra del 2008 circa 400 :shock:
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda obe » 23/11/2010, 16:45

gran bel report!

Ho appena finito di leggere "buonanotte sig. Lenin" e la zona mi incuriosisce tantissimo.

Aspetto il seguito 8-)
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda darietto » 30/11/2010, 20:16

Spero non vi siate annoiati troppo. Questa è la prefazione dell aseconda parte che arriverà entro domani mattina (anche prima se torno a casa presto ;) )


Lascio Baku in un’assolato tardo pomeriggio. Nessuno sulla strada, ma proprio nessuno. In pratica viaggio su una scassatissima Lada con trecento-e-passa-mila km e chissà quante storie da raccontare. Bellissimo l’aeroporto, diviso in due parti come Minsk e con tanto cemento come il T1 di Parigi. Insomma, un sogno (o un incubo) uscito da un racconto di Asimov….
Giusto il tempo di sorseggiare una birra mentre guardo il sole scendere ed i catorci sovietici arrostirsi sotto i 40 gradi dell’esterno che è già ora di imbarcarsi. Un nuovissimo Atr mi fa lasciare il Caucaso ed in quaranta minuti mi riporta prepotentemente in Europa. Niente visti, personale sorridente, bandiere georgiane e dell’UE e wifi gratis mi danno il benvenuto a Tbilisi.

Questo voleva essere un viaggio un po’ freak, una specie d’Amarcord di quando ero più giovane, viaggiavo dormendo nei posti più allcinanti, conoscendo gente alquanto “particolare”. E così in Georgia – dopo una vita – ritornerò in ostello. L’ultima volta la prima che son stato in un posto simile la prima cifra dei miei anni era ancora un numero dispari inferiore a due, viaggiavo con una valigia piena di sogni e gli appunti di viaggio li scrivevo su un taccuino. Ora sono un po’ più grande, ho in tasca cose che mai avrei pensato e la gente mi da del lei. Portatile, IPhone e Bluetooth nell’orecchio destro hanno sostituito la vecchia matita ed il triste realismo che vien con gli anni ha definitivamente sotterrato i sogni di gioventù. Solo gli occhiali da sole son rimasti, insieme ad una vecchia canzone dei Creedence che mi fa sempre sorridere. Ma i primi sono ovviamente diversi mentre la seconda l’ascolto solo per abitudine.
Digressione personale a parte in meno di dieci minuti son su una macchina che su una illuminatissima autostrada mi porterà a destinazione. Il posto è proprio quello che cercavo, di una volgarità inimmaginabile. Arroccato nella parte vecchia della città entro dalla porta metallica e vengo subito salutato da una tipa americana affumicata più di un salmone norvegese che, prima mi offre una birra e poi, molto gentilmente, mi versa in testa la sua. Bello eh?
Anche la camera è esattamente quello che stavo cercando, un giaciglio Ikea style in una sovraffollata e, come avrò occasione di scoprire nei giorni seguenti, a volte puzzolente camera.
Anyway, giusto il tempo di cambiarmi che faccio il primo incontro interessante della serata, un tipo spagnolo che ancora non ho capito se fosse “alternativo” o soltanto sempre sbronzo. In pratica il soggetto era li da circa due settimane in quanto aveva perso il passaporto tornando dal Nagorno Karabakh ma ogni sera beveva sempre troppo per essere in grado di andare la mattina dopo al consolato a chiederne uno nuovo. La serata passa velocissima, si chiacchera con il tipo spagnolo, l’americana un tipo serbo ed un gruppo di israeliane, una birra tira l’altra e la birra georgiana da dodici gradi unita ed il narghilè fanno il loro effetto.

Tanto che la mattina dopo alle nove – circa – mi sveglio con un forte mal di testa. Ma soprattutto in un letto non mio. Non ho mai capito di chi fosse…
(more to come)
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Re: Un tour del Caucaso vol.2 (sulle orme del Geometra e Jen

Messaggioda Leia74 » 08/07/2012, 14:34

Dariooooooo!!! Ma non hai mai continuato il racconto!!! :-)
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