Sapevo che non sarebbe stato come la mia amata Polonia, ma ho deciso una volta tanto di cambiare per prendermi una pausa e poter apprezzare meglio il mio ritorno. Inoltre l'anno scorso a Bratislava mi ero divertito e aver trovato un volo a 24 euro andata e ritorno e' l'occasione perfetta per riviverne le atmosfere e conoscerla meglio.
Al momento di imbarcarsi si rimane inorriditi dalla quantita' di Italiani che si vedono, escludendo coppie e famiglie ovviamente, perche' tra quelli rimasti qualche faccia da tamarro anche attempata lascia presagire funeste figure barbine.
L'arrivo e' agevole poiche' conosco gia' tutte le questioni spicciole e pratiche che il viaggiatore si trova ad affrontare la prima volta, autobus n.61 dall'aeroporto, fermata di fronte all'uscita, lateralmente a sinistra rispetto al terminal principale, e il biglietto lo si acquista dalle macchinette alla fermata, per 70 centesimi, anche se quale vada comprato esattamente, cioe' quale tasto vada pigiato non e' ben chiaro se non si imita qualcun altro. Conviene quindi portarsi qualche spicciolo in tasca per comodita'. Anche questa volta prenoto al Possonium, per via del fantastico baretto sotto l'ostello, aperto fino alle 3 quest'anno.
Nel pomeriggio finalmente mi reco allo Slavin, il monumento ai caduti dell'armata rossa che ha tutto il fascino della reliquia di sovietica memoria, oltre ad essere un punto panoramico della citta'.
La serata di giovedi si rivelera' un po' morta, il baretto e' praticamente vuoto, pero' conosco un ragazzo Italiano che lavora a Brno da un'anno e mezzo, col quale decidiamo di provare il club Infinity che trovandosi a circa 400 metri ci permette di non allontanarci troppo se non vogliamo fare tardi. Paghiamo 3 euro di ingresso e il locale pur essendo discreto e' praticamente vuoto. Purtuttavia rimarra' nella lista di quelli da tenere sott'occhio, perche' anche in questa occasione, tra le poche ragazze presenti ce ne era una abbastanza marcia di alcool, e altre 2 blindate dagli amici che guardavano e ci venivano a ballare vicino, della serie vorrei ma non posso. Facciamo quindi un salto allo Storm Evelon, aperto 24h no stop che si rivela un fantastico posto per l'after hour anche se difficilmente rappresenta una riserva di caccia dell'ultima ora.
Nel pomeriggio di Venerdi' incontro il mio contatto locale, con la quale avro' modo di vedere molti locali, a partire dal Flagship, bellissimo dentro, sembra di recarsi al teatro dell'opera, salendo le scale in pietra per arrivare ad una fantastica sala arredata con drappi rossi, in legno, con un soppalco laterale e un terzo livello con scala a chiocciola che ricorda un posto dove alloggiare l'organo di una chiesa. La trascino in un cortile dove avevo adocchiato due pub dall'aspetto molto rustico, l'orient qualcosa e il picolli, in via obchodna. In particolare il primo sembra la classica bettolaccia fumosa dell'uomo locale che di prima serata e di fine settimana sembra essere un posto degno di un'occhiata. Ci dirigiamo quindi al centro commerciale Eurovea, vicino al fiume, dove si trova anche il nuovo teatro dell'opera, e lungo la strada mi mostra un bar di fianco all'universita' e l'Umelka pub dall'atmosfera interessante al piano superiore di un palazzetto, semplice dentro e con un pianoforte. Trascorreremo quindi la serata in un pub Verna, dove alcuni suoi amici stavano lanciando una sessione di broadcasting radio su internet per poi spostarci al Rio, sul viale che dal vecchio Teatro dell'opera arriva al Novy Most, il ponte con l'Ufo. Il locale e' labirintico, su 2 piani di classe e molto ben frequentato, dire il classico posto da vip&pipp in cui non si conclude nulla, anche per la troppa bolgia. Ci sarei rimasto volentieri almeno un'oretta per vedere che riscontro offrivano le ragazze, ma ci spostiamo subito all'Havana, subito sotto la porta di San Michele, che si rivelera' comunque una scelta azzeccata. L'atmosfera e' vivace, e le fanciulle si lanciano forsennate nel ballo di coppia con lo straniero. Uno spagnolo rimorchia pure una bella fica, anzi direi il contrario, lui ha avuto solo culo visto che praticamente non ha dovuto fare un cazzo. Il sottoscritto viene letteralmente accalappiato da una strafiga mora a cui non avevo neanche finito di sorridere a 4 metri di distanza che lancia il suo giubbotto di pelle e viene a tirarmi per un braccio per ballare , peccato volesse solo ballare. Al momento si rivelera' l'unico posto in cui veramente ho avuto l'impressione che si ruspi qualcosa.