La mia prima volta in Scandinavia, insieme a tre amici, è stata nell'estate 2009. Avevo girato 3 ore di filmati, ma le memorie sono impazzite e ho perso tutto, quello che rimane sono queste foto.
L'interrail comincia in modo zingaro, arriviamo a Stoccolma alle 23 e non vogliamo fare la notte in aeroporto, ci avventuriamo così nella capitale svedese e finiamo per passare la notte così:
Dormiamo in un parco a turni di due ore, per fortuna abbiamo un 7 eleven aperto tutta notte in cui rifocillarci. La mattina dopo una colazione enorme e necessaria, ci incamminiamo alla ricerca di un ostello, gravati dagli zaini. Veniamo respinti almeno 4 volte, ma poi troviamo un posto. Questo interrail è stato svolto nella più totale disorganizzazione, nel senso che niente era previsto e sicuro, solo il fatto di voler vedere il più possibile seguendo il nostro istinto. Nel pomeriggio cominciamo a girare la capitale svedese. Dopo i giri di rito, gamla stan, normalm e sodermalm, noleggiamo una barca a remi con cui vedere la città dall'acqua.
Dopo un paio di giorni nella capitale svedese, ci dirigiamo verso Oslo con il treno notturno. Il programma prevede almeno una notte a Oslo e lo spostamento verso Bergen, Voss e la zona dei fiordi. Arrivati a Oslo ci rifugiamo subito nello Use It, che ti offre connessione a internet, deposito gratuito degli zaini e anche prenotazione di posti per dormire. Ci trovano da dormire a casa di una signora, ma noi decidiamo brevemente che non vogliamo dormire ad Oslo perchè non ci piace molto e disdiciamo. Nel frattempo però visitiamo il viale principale che porta al palazzo reale, la galleria dove ci sono le opere di Munch(gratuita) e il porto. Arrivando da Stoccolma, Oslo non ti fa desiderare di restarci. Andiamo in Stazione...e sostiamo un pò nel nuovo teatro dell'opera dove facciamo amicizia di un ragazzo svedese che rincontreremo a Goteborg.
Torniamo in stazione e nonostante abbiamo già fatto le prenotazioni per Bergen, veniamo assaliti da una strana febbre e necessità, la voglia di dirigerci a Nord. Non era assolutamente previsto perchè all'epoca avevamo giusto avuto il tempo di pensare a un primo approccio scandinavo limitato a Bergen e preikestolen, avendo escluso caponord perchè non era una meta che ci interessasse. Le lofoten erano, ovviamente, un sogno che non ci era sembrato a portata di mano prima di essere in stazione a Oslo. Prendiamo carta e penna e gli orari dei treni e riscriviamo il programma delle prossime ore. Prenderemo il notturno per Trondheim e dopo soli 40 minuti di sosta prenderemo il treno per Bodoe, facendo oltre 17 ore di treno no-stop. L'avventura inizia. Le ore trascorrono lente, osservando i paesaggi. A Trondheim conosceremo solo il bagno della stazione e il bar, per comprare una piccola scorta per il viaggio. Saliamo finalmente su questo treno epico. I paesaggi sono indescrivibili, e anche i personaggi che sono intorno a noi. Passeremo le ore incollati al finestrino, riposando, e ci sembrerà una grande cosa passare dei momenti nella carrozza ristorante, brindando con una Nordland Pilsner(pagata a caro prezzo) e giocando a carte. Questi i momenti vissuti e i paesaggi:
Il circolo polare artico:
Quasi increduli arriviamo a Bodoe, e subito sentiamo la sua tristezza e squallidità, nonostante questo siamo riusciti a divertirci. purtroppo non cè la nave per le Lofoten fino alla mattina e dobbiamo pernottare. L'unico ostello che c'era, e segnalato su più guide, è chiuso. Dobbiamo quindi campeggiare. C'è un campeggio nei pressi dell'aeroporto a circa 4 chilometri dal centro. Non so come prendiamo un autobus pieno di teenagers locali. Arriviamo in campeggio e siccome abbiamo una sola tenda, eh si ci hanno fatto buttare i picchetti in aeroporto, due di noi campeggiano e due prenderanno un hytter. Questi i paesaggi visti nelle camminate intorno al camping:
è tardi e non abbiamo niente da mangiare. L'unica alternativa è dirigerci verso il centro per trovare qualcosa di commestibile, naturalmente a piedi. tra andata e ritorno è una bella scarpinata, e l'unico posto che troviamo aperto ci offre un Fiskeburger e una birra alla modica cifra di 34 euro! Il ritorno a piedi in campeggio è devastante. La mattina piove, ed è sabato(o domenica non ricordo) fatto sta che non ci sono autobus, e dobbiamo chiamare un taxi per non perdere il traghetto. Cose che capitano. La traversata in nave è esaltante, ci divertiamo nel salone tra bar, letture, giochi, e uscite sul ponte dove tira un vento gelido:
(to be continued)