Jena Plissken ha scritto:
una eventuale conoscenza non fa primavera
Questa me la metto in firma sotto il profilo
Jena Plissken ha scritto:
una eventuale conoscenza non fa primavera
Maxdivi ha scritto:Jena Plissken ha scritto:
una eventuale conoscenza non fa primavera
Questa me la metto in firma sotto il profilo
flyingsoul ha scritto:ma adesso dove ti trovi?
flyingsoul ha scritto:darietto ha scritto:flyingsoul ha scritto:Ma non ci posso credere che sono così ostili. Ma possibile che ovunque tu vada vedi sempre gente ostile?
Posso capire polizia e burocrazia, ma i russi non sono ostili per principio, sono anzi molto accoglienti, davvero non mi ritrovo nella tua descrizione...Mi tocca farmi un po' d campagna russa prima o poi :p
Si, si, le persone più aperte del mondo... ma in che film??? Stai attento, questo è il mio consiglio. Sabato scorso ho visto 3 risse in una sera e mentre ero in coda in bagno (e stavo parlando con una) è arrivato un tizio a dirmi "qui gli stranieri non li vogliamo, nemmeno se lavorano per......"
Nel mio film. Per esperienza personale. Non sono le più accoglienti del mondo, ma non sono così ostili come li descrivi tu. Tutto qui. Io viaggio sempre con un profilo basso, sarà forse per questo che sono più cordiali con me? Non vado a fare il figo in giro, senza offesa, ma leggendo i tuoi racconti te la spacci con macchinoni e cene in ristoranti di classe, non dico di essere un tipo da bettola, ma nemmeno mi sparo 200€ per una cena! E' una mia idea, of course, ma credo che loro ti vedano male per questo motivo, poi posso sbagliarmi ovviamente..
geom.Calboni ha scritto:Maxdivi ha scritto:Jena Plissken ha scritto:
una eventuale conoscenza non fa primavera
Questa me la metto in firma sotto il profilo
Pagate prima le royalties al poeta autore di questo verso
flyingsoul ha scritto:Jena Plissken ha scritto:flyingsoul ha scritto:
E allora mi auguro che la ia amica di Kamenka faccia qualcsa di concreto in merito!
Io DEVO provare sulla mia pelle queste esperienze
una eventuale conoscenza non fa primavera
Cioè?
Jena Plissken ha scritto:come una rondine sola non annuncia in campagna la fioritura degli alberi da frutta
Maxdivi ha scritto:Al di la' delle vostre opinioni o dalle mie opinioni....vi racconto una storia....puo' partire la sigla adatta al racconto ( uno dei miei telefilm preferiti) :
http://www.youtube.com/watch?v=nRZdHjUF ... re=related
Lo scorso aprile sull'aero per Belgrado c'erano vari gruppetti di piccoli-medi imprenditori, uomini d'affari italiani, soprattutto toscani...spediti da varie ditte o per chiudere accordi personali in Serbia. E' una cosa sempre piu' comune in Serbia in questi ultimi anni. Questi soggetti fanno affari o hanno fatto affari in tutta l'europa orientale dall'Albania all'Ucraina. Avevano paura soltanto a parlare di due paesi l'Albania e le Russie. Si parla un po' di tutto, da Novi Sad al lago di Scutari, Zagabria, al Banato ecc. ecc.
Un tizio toscano mentre arriviamo racconta dell'esperienza avuta a Kiev, dove la sua ditta er riuscita ad avere un'installazione-impianto addirittura all'interno di una base militare stipulando non so quali accordi di comodo col governo di Kiev per stare la' dentro assieme all'esercito. Tutto bello, nuovi mercati nuovi incassi, maggiori alla latina Romania a cui erano abitutati. Purtroppo erano anche abituati alle regole romene, dove gli italiani possono fare quel che vogliono...nelle Russie non e' cosi'. Immediatamente dopo l'apertura dell'impianto si presenta la mafia...la quale dice loro: "guardate qui siete ospiti del governo, ma anche ospiti nostri...se volete star qui, cosi' come avete pagato il governo dovete portarci rispetto e pagare anche noi...altrimenti, se pensate di esser venuti qui a fare i padroni, vi facciamo andar via o con le buone o con le cattive".
Gli italiani sicuri e baldanzosi di aver scoperto una nuova temesvar solo un po' piu' grande, se ne fregarono dell'avvertimento. Furono richiamati al pagamento una volta, due volte, tre volte. Fecero sempre orecchie da mercante. Poi venne il giorno un cui i russi dissero basta. In Russia comandano i russi, che sia ben chiaro. Non ha importanza se gli italiani si vestono bene, hanno le scarpe pitonate di prada a punta, il trolley di cavalli, regalano gli stivaloni alle ochette ecc. ecc.
Senza se e senza ma presero un collega italiano del signore e l'accompangatore locale della ditta. Li sequestrarono per alcuni giorni. Non li uccisero, ma frantumarono a bastonate quante piu' ossa possibili del loro corpo, gambe, braccia, busto. Da quel giorno la ditta italiana inizio' a pagare e capi' di non essere in Romania. Fine della storia.
Maxdivi ha scritto:Jena Plissken ha scritto:come una rondine sola non annuncia in campagna la fioritura degli alberi da frutta
Il detto del Geometra e' piu' bello decisamente
Jena Plissken ha scritto:Perfetto chiaro e dice tutto, inutile illudersi, aggiungo che anche riguardo la Romania anni fa ho sentito storie analoghe di italiani e qualcuno a volare alto ci ha lasciato la pelle
Maxdivi ha scritto:Jena Plissken ha scritto:Perfetto chiaro e dice tutto, inutile illudersi, aggiungo che anche riguardo la Romania anni fa ho sentito storie analoghe di italiani e qualcuno a volare alto ci ha lasciato la pelle
Si certamente...mi ricordo pure notizia di tigi' di uno studente erasmus a Bucarest accoltellato in una discoteca per essersi avvicinato troppo a delle ragazze gia' impegnate...occhi aperti dovunque.
Maxdivi ha scritto:Al di la' delle vostre opinioni o dalle mie opinioni....vi racconto una storia....puo' partire la sigla adatta al racconto ( uno dei miei telefilm preferiti) :
http://www.youtube.com/watch?v=nRZdHjUF ... re=related
Lo scorso aprile sull'aero per Belgrado c'erano vari gruppetti di piccoli-medi imprenditori, uomini d'affari italiani, soprattutto toscani...spediti da varie ditte o per chiudere accordi personali in Serbia. E' una cosa sempre piu' comune in Serbia in questi ultimi anni. Questi soggetti fanno affari o hanno fatto affari in tutta l'europa orientale dall'Albania all'Ucraina. Avevano paura soltanto a parlare di due paesi l'Albania e le Russie. Si parla un po' di tutto, da Novi Sad al lago di Scutari, Zagabria, al Banato ecc. ecc.
Un tizio toscano mentre arriviamo racconta dell'esperienza avuta a Kiev, dove la sua ditta er riuscita ad avere un'installazione-impianto addirittura all'interno di una base militare stipulando non so quali accordi di comodo col governo di Kiev per stare la' dentro assieme all'esercito. Tutto bello, nuovi mercati nuovi incassi, maggiori alla latina Romania a cui erano abitutati. Purtroppo erano anche abituati alle regole romene, dove gli italiani possono fare quel che vogliono...nelle Russie non e' cosi'. Immediatamente dopo l'apertura dell'impianto si presenta la mafia...la quale dice loro: "guardate qui siete ospiti del governo, ma anche ospiti nostri...se volete star qui, cosi' come avete pagato il governo dovete portarci rispetto e pagare anche noi...altrimenti, se pensate di esser venuti qui a fare i padroni, vi facciamo andar via o con le buone o con le cattive".
Gli italiani sicuri e baldanzosi di aver scoperto una nuova temesvar solo un po' piu' grande, se ne fregarono dell'avvertimento. Furono richiamati al pagamento una volta, due volte, tre volte. Fecero sempre orecchie da mercante. Poi venne il giorno un cui i russi dissero basta. In Russia comandano i russi, che sia ben chiaro. Non ha importanza se gli italiani si vestono bene, hanno le scarpe pitonate di prada a punta, il trolley di cavalli, regalano gli stivaloni alle ochette ecc. ecc.
Senza se e senza ma presero un collega italiano del signore e l'accompangatore locale della ditta. Li sequestrarono per alcuni giorni. Non li uccisero, ma frantumarono a bastonate quante piu' ossa possibili del loro corpo, gambe, braccia, busto. Da quel giorno la ditta italiana inizio' a pagare e capi' di non essere in Romania. Fine della storia.
Jena Plissken ha scritto:cioè una esperienza anche positiva con una di Kamenka non fa statistica, la Russia e grande e variegata, nel bene e nel male, come una rondine sola non annuncia in campagna la fioritura degli alberi da frutta
flyingsoul ha scritto:rendo in prestito una frase del canga: se non citi le fonti, son tutte chiacchiere da bar.
flyingsoul ha scritto:Jena Plissken ha scritto:cioè una esperienza anche positiva con una di Kamenka non fa statistica, la Russia e grande e variegata, nel bene e nel male, come una rondine sola non annuncia in campagna la fioritura degli alberi da frutta
E che cavolo c'entra con quello che sto dicendo io? Mi sa che ti sei perso
Jena Plissken ha scritto:Perfetto chiaro e dice tutto, inutile illudersi, aggiungo che anche riguardo la Romania anni fa ho sentito storie analoghe di italiani e qualcuno a volare alto ci ha lasciato la pelle
Dario dopo tutto ciò lavorerà molto più tranquillo Ovviamente si scherza e in bocca al lupo per tutto
est_rane0 ha scritto:allora adesso ho capito che lavoro fai perche' l'unico modo e' sparargli alle gambe
Jena Plissken ha scritto:Può essere infatti non ho capito cosa vuoi dire nel senso che la tua amica di Kamenka dovrebbe trovarti lavoro ?
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