darietto ha scritto:@ Mazzi: anche in Thailandia è così. E pure in Laos, Cambogia e Vietnam. Cerimonia del tea, festa/mercato tradizionale, compleanno del re con i tuc tuc ad 1 euro (ma solo a Bangkok) e così via sono comunissimi. Evita sempre, anche quelli che ti dicono "hey, vorrei praticare un po' il mio inglese, parliamo un po'?"
Mazzi ha scritto:TRUFFA O CORTESIA CINESE?
Me l’aveva detto Pei Pei, la simpatica ragazza seduta accanto a me nel volo Francoforte – Nanjing. Si è dimostrata subito gentile e curiosa nei miei confronti e quando mi ha domandato se conoscevo il cinese e se avevo qualcuno che mi aspettava a Shanghai ed io ho risposto di no ad entrambe le domande, prima mi è sembrata sorpresa ma dopo qualche attimo si è tranquillizzata e mi ha risposto: “beh, non preoccuparti, i cinesi sono un popolo molto amichevole, di sicuro non avrai problemi.” E’ stata una piccola iniezione di fiducia ed un caloroso benvenuto nella terra del riso.
Ho ripensato a lei questa mattina, quando passeggiando lungo il “Bund” sono stato fermato da due ragazze che mi chiedevano gentilmente se potevo scattar loro una foto. Detto fatto, dopo poco ci siamo messi a parlare, loro mi dicevano di essere della Mongolia ed in vacanza a Shanghai. Dopo un po’ che parlavano, vedendomi solo, mi hanno chiesto se volevo unirmi a loro visto che stavano andando ad assistere ad una cerimonia del tè, cosa che fino a poco tempo fa era riservata solo ai cinesi e che ora invece era aperta anche ai turisti. Ci penso su, non è che mi vogliono fregare? Mi ritornano in mente le parole di Pei Pei. Le guardo entrambe e non me ne vogliano ma erano una più brutta dell’altra, penso anche a questo… di solito a fare il lavoro di adescatrici ci mettono delle belle ragazze. Ci penso ancora un po’ e declino gentilmente con la scusa che avevo già pianificato di vedere un museo…
Salutate le ragazze, dopo circa 200 metri vengo fermato da un gruppo misto di ragazze e ragazzi, saranno in tutto circa sette persone. Loro dicono di essere di Pechino ed in vacanza a Shanghai, mi dicono che siccome sono solo posso unirmi a loro, “more people, more happiness!!” e dopo un po’ anche loro mi invitano ad andare a questa cerimonia del tè, loro stanno andando ora perché non dura molto e tra poco finisce. Guardo tutto il gruppo, ripenso di nuovo alle parole della ragazza sull’aereo, penso che non può essere una fregatura , penso che non si mandano 7 persone in giro con macchina fotografica al collo per fregare un povero viaggiatore solitario. No! Questo non è possibile, si tratta sicuramente di cortesia cinese ma è più forte di me, non mi fido e con la solita scusa mi allontano con la promessa di raggiungerli appena mi sarei liberato.
Ho ripensato spesso durante il giorno a quell’incontro, meglio passare tutto il giorno da solo oppure fidarsi e rischiare per passare il giorno in compagnia?
La risposta l’ho avuta nel pomeriggio. Camminavo in un altro quartiere a svariati km di distanza e due ragazze mi fermano per chiedermi se potevo far loro una foto, stesse domande, stesse risposte e stesso finale. Mi chiedono se volevo accompagnarle a questa cerimonia del tè che stava per finire!!! Sta sempre per finire ma non finisce mai!!!! Declino gentilmente, al che loro mi dicono che andranno da sole… mi allontano, giro l’angolo e mi metto ad osservarle… appena vedono che sono uscito dal loro campo visivo, tornano indietro e si rimettono nel solito punto, aspettando chi? Il prossimo pollo? Non mi è dato saperlo ma preferisco rimanere col dubbio…
flyingsoul ha scritto:darietto ha scritto:@ Mazzi: anche in Thailandia è così. E pure in Laos, Cambogia e Vietnam. Cerimonia del tea, festa/mercato tradizionale, compleanno del re con i tuc tuc ad 1 euro (ma solo a Bangkok) e così via sono comunissimi. Evita sempre, anche quelli che ti dicono "hey, vorrei praticare un po' il mio inglese, parliamo un po'?"
In pratica usare solo il couchsurfing per i contatti locali. Che tristezza però
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