Quindi sabato 28 Luglio, nel pomeriggio prendo l'aereo da Pisa a Cracovia e poi il treno per Varsavia. La partenza infatti è da Varsavia lunedì con un volo charter di 4 ore per Taba, in Egitto. Sbrigate le formalità della dogana arriviamo in albergo nel tardo pomeriggio giusto per fare il bagno nel Mar Rosso di fronte all'Arabia Saudita, rilassarsi un po' e andare poi a cena.
Martedì la sveglia suona presto: dobbiamo sfondare in Israele. Perso parecchio tempo alla frontiera dove mi hanno trattenuto il passaporto per una mezz'oretta, arriviamo subito a Eilat. Tipica città di mare frequentata da diversi turisti.
Dopo qualche ora di viaggio attraverso il deserto del Negev arriviamo al Mar Morto. La voglia di buttarsi dentro è forte per verificare se quello che si dice è vero. In effetti la salinità è davvero alta, e nuotare qui è davvero uno spettacolo! Sembra di stare dentro il letto, ma dopo un po' si è costretti ad uscire perchè ci iniziano a pizzicare le labbra e gli occhi.
Fatta una veloce doccia, siamo subito in cammino verso Masada; bellissima fortezza su un altopiano di 400 metri d'altezza. Dove gli ebrei si suicidarono in massa prima dell'arrivo dei romani.
La giornata finisce entrando in Palestina. Sono colpito dalla ripidità delle strade in salita che ci sono da queste parti. Davvero complimenti al nostro autista, non nascondo che in alcuni momenti avevo un po' paura di finire di sotto
Il nostro albergo si trova a Betlemme; entrare qui è come essere in un altro stato: c'è infatti un muro e un check-point controllato dalla polizia. Mercoledì mattina la sveglia suona presto: c'è da andare a Gerusalemme. Facendo parte di un viaggio organizzato abbiamo il nostro autobus che ci porta direttamente nei punti di maggior interesse. Andiamo subito sul Monte degli Ulivi da dove è possibile ammirare il cimitero ebraico e un ottimo panorama della città e della Cupola della Roccia. Poi ci spostiamo al famoso Orto del Getsemani dove c'è la Basilica di Gerusalemme per poi riprendere l'autobus per entrare in città. Andiamo subito nel luogo dove Gesù Cristo mangiò l'ultima cena per poi spostarsi nel quartiere ebraico dove si trova il famoso Muro del Pianto. Facendo un po' di foto di nascosto agli ebrei che pregano dondolandosi, ci muoviamo poi in direzione dell'emozionante Via Dolorosa e del quartiere musulmano. Poi è la volta della Basilica del Santo Sepolcro, anche questo luogo abbastanza particolare per chi è credente.
Poi dopo un po' di giri (finalmente) in solitaria, riprendiamo l'autobus per tornare a Betlemme. E' il tempo della Grotta del Latte e della più famosa Basilica della Natività situata di fronte alla Moschea di 'Omar.
Di sera facciamo una passeggiata nei d'intorni dell'albergo e poi ce ne andiamo a letto: la giornata è stata lunga e il giorno dopo c'è da svegliarsi di nuovo presto.
Giovedì mattina partiamo in direzione Galilea. La prima tappa è a Cana, città famosa dove ad un matrimonio Gesù Cristo trasformò l'acqua in vino e dove sorge una bella chiesa.
Poi di nuovo in viaggio verso la vicina Nazareth nel quale si trova un celebre santuario, infatti questa è la città dove ha vissuto Cristo.
Passato un po' di tempo qui, ripartiamo in direzione Mar di Galilea conosciuto anche come Lago di Tiberiade dove gli Apostoli andavano a pescare e dove Gesù camminò sulle acque. Qua, nonostante fossimo al nord (tra l'altro molto vicini alla Syria), il caldo è impressionante rispetto al Negev. La temperatura è più bassa, ma a differenza del deserto qui l'umidità è opprimente. Infatti dopo un veloce giro sulle rive del lago dove sorge un santuario andiamo a rinfrescarci al Ristorante San Pietro e a provare il classico pesce San Pietro.
Riprese le forze è la volta di Cafarnao, altra città di Gesù Cristo dove si trovano diverse rovine tra le quali una sinagoga e la casa di San Pietro.
Nel tardo pomeriggio c'è il tempo per una veloce visita alla chiesa (italiana) del Monte delle Beatitudini da cui si vede una bellissima vista del lago e da cui Gesù declamò quello che viene chiamato il “Discorso della montagna”.
In serata arriviamo a Tiberiade dove si trova il nostro albergo e dove crolliamo di sonno subito dopo cena.
Venerdì di nuovo la partenza è alle 7:30 direzione Giordania dopo i soliti accuratissimi controlli israeliani entriamo nello stato arabo. Qui oltre al timbro sul passaporto viene fatto anche lo scann dell'occhio, ma a differenza degli israeliani da questa parte i poliziotti di frontiera sono più tranquilli e anche abbastanza simpatici.
La prima tappa è Jerash, bellissima città nella quale è possibile visitare i siti archeologici risalenti all'età romana. Il complesso è abbastanza grande e le cose da vedere sono molte. Passato diverso tempo fra le rovine del foro, dell'arco, dei due templi, dell'anfiteatro, ecc...ci rimettiamo in moto e attraversata la capitale Amman ci fermiamo al Monte Nebo dal quale si può ammirare un bellissimo panorama del Mar Morto e quindi della Terra Santa. Infatti è da qui che Dio fece vedere a Mosè la “Terra Promessa”. Dopo aver fatto un salto al negozio di mosaici ci spostiamo nella vicina Madaba dove per l'appunto in una chiesa greca-ortodossa si trova un celebre mosaico raffigurante una mappa completa della Terra Santa.
Da qui, dopo un lungo viaggio, in tarda serata arriviamo nella città di Petra dove abbiamo il nostro albergo
Sabato mattina per fortuna la sveglia non suona all'alba, infatti verso le 8:30 partiamo per un'intera giornata dedicata alla visita ad una delle sette meraviglie del mondo, Petra. Infatti questo è uno dei posti più belli dove sono stato in vita mia. Pieno di asini, cavalli, cammelli ma anche gatti è accessibile attraverso un canyon di un 1,5km e alto 400metri. Il sito non è solo la tipica El Khasneh, le cose da vedere sono innumerevoli e meravigliose. Inoltre dopo una scalata di un'ora e mezzo arriviamo nel punto più alto e quello che si vede è difficile da commentare per la sua bellezza.
Dopo un'intera giornata passata in questo meraviglioso posto e dopo aver fatto non so quanti km a piedi per queste bellezze, torniamo in città.
Insieme ad altri ragazzi e ragazze conosciuti nel gruppo andiamo alla ricerca di un po' di alcool per fare un festino in camera come ai tempi delle gite.
Essendo un paese arabo e per di più essendo il periodo del Ramadam, le ricerche durano assai ma poi siamo pronti per una bella serata in compagnia e in allegria....senza pensare che di nuovo la mattina seguente la sveglia suonerà presto! 
Infatti domenica mattina alle 7:30 siamo di nuovo in viaggio. La tappa di oggi è il deserto di Wadi-Rum. In questo luogo è stato girato il celebre film “Lawrence d'Arabia” ed è qui che a bordo di jeep partiamo per un jeep-safari nella vallata scavata nei millenni dallo scorrere di un fiume nel suolo sabbioso e di roccia granitica. Ci fermiamo prima per ammirare le incisioni rupestri risalenti al 8000 a.C, poi per divertirci sulla sabbia e infine in un villaggio di beduini, i quali ci offrono il loro tipico dissetante thè caldo.
Lasciate le jeep, torniamo sull'autobus in direzione Aqaba, città sul Mar Rosso accanto all'israeliana Eliat. Anche questa è una tipica città di mare. Dopo una veloce visita del posto ci avviamo verso la frontiera, in quanto bisogna tornare in Egitto a Taba ed è quindi obbligatorio ripassare da Israele.
Questa volta ho ancora più problemi a entrare. Di nuovo mi ritirano il passaporto e questa volta vengo anche fermato da un tizio della sicurezza che mi prende in disparte per farmi un sacco di domande, tra le quali la classica “Ha con sé armi??”. Dopo un bel po' di controlli mi fanno passare e si arriva ai controlli dei bagagli. La mia valigia viene fatta passare una volta sotto la macchina radiogena, poi mi fanno altre domande sul bagaglio e me lo fanno aprire. Mi tirano fuori quasi tutto e la fanno ripassare sotto i raggi X. Finito questo, prima del timbro d'ingresso la poliziotta di nuovo mi fa altre domande. Dopo circa un'oretta finalmente sono in Israele sull'autobus che ci porterà alla frontiera egiziana che riesco a passare senza problemi. In Egitto, in pieno pomeriggio, un altro autobus ci porterà nel nostro albergo di Taba. Qui il responsabile della nostra agenzia ci comunica che il nostro volo del giorno successivo in partenza alle 16 sarà posticipato alle 2 e mezzo di notte!!!
E' ancora pomeriggio, quindi corriamo a metterci il costume e ci godiamo un po' di Mar Rosso e dopo cena come abbiamo fatto a Petra ci troviamo in camera a spassarcela.
Lunedì mattina la sveglia fortunatamente non suona
, infatti dopo la grande quantità di vodka buttata giù nella notte una bella dormita ci stava proprio bene. Passiamo una giornata da nababbi, spaparansati al sole e a goderci l'all-inclusive che ci fa mangiare e bere di continuo.
Alle 23 arriva l'autobus per l'aeroporto di Taba, alle 2:30 spaccate partiamo per la Polonia e alle 6:30 siamo a Varsavia. Stanca morta la mia fidanzata alle 9 va al lavoro
io alle 13:30 prendo il treno per Cracovia e alle 21:40 il classico volo Ryan per Pisa che mi riporta in Italia perchè c'è da continuare la preparazione atletica in vista dell'inizio dei campionati. Giusto una conclusione: mi sono innamorato della Giordania e della simpatia dei giordani.
