cozzi11 ha scritto:Leo il Grande I ha scritto:cozzi11 ha scritto:Bel documentario ieri sera su Discovery,incentrato sugli ultimi difficili mesi per la DDR fino alla sera del 9 novembre,impreziosito da alcune interviste di oggi a chi è stato protagonista in qualche modo all'epoca.
Visto! Io mi son beccato anche quello su History Channel.
Visti anche quelli! costruzione,vita,caduta.
grifis ha scritto:cozzi11 ha scritto:Leo il Grande I ha scritto:cozzi11 ha scritto:Bel documentario ieri sera su Discovery,incentrato sugli ultimi difficili mesi per la DDR fino alla sera del 9 novembre,impreziosito da alcune interviste di oggi a chi è stato protagonista in qualche modo all'epoca.
Visto! Io mi son beccato anche quello su History Channel.
Visti anche quelli! costruzione,vita,caduta.
e quello su current sul sesso nelle due germanie??? veramente interessante...tra l'altro è ancora in programmazione ,-)
cozzi11 ha scritto:grifis ha scritto:cozzi11 ha scritto:Leo il Grande I ha scritto:cozzi11 ha scritto:Bel documentario ieri sera su Discovery,incentrato sugli ultimi difficili mesi per la DDR fino alla sera del 9 novembre,impreziosito da alcune interviste di oggi a chi è stato protagonista in qualche modo all'epoca.
Visto! Io mi son beccato anche quello su History Channel.
Visti anche quelli! costruzione,vita,caduta.
e quello su current sul sesso nelle due germanie??? veramente interessante...tra l'altro è ancora in programmazione ,-)
Uuuhh,questo mi manca,Current gran canale
Si dice Ostalgie e si pensa subito a Berlino: il muro, Checkpoint Charlie, Alexander Platz. Tutti luoghi consacrati da film come Goodbye Lenin che della "nostalgia dell'est" hanno fatto il loro cavallo di battaglia. Ed è un dato di fatto: le memorie della Germania Est continuano ad avere un fascino indiscutibile. Ma, appunto, di Germania Est si parla, e non della sola Berlino. Città da cui si può partire per una full immersion nelle memorie sovietiche, ma che è solo una tappa in un tour che abbraccia i loghi cardine della Germania divisa.
Trabi mon amour. È il simbolo pop della Germania Est, un culto per gli "ostalgici" e i cacciatori di cimeli. A Berlino la Trabant non è solo un pezzo da museo, ma continua a vivere insieme alla memoria della città. Anche grazie ai Trabi-Safari, tour della capitale non solo a bordo, ma addirittura alla guida delle ormai mitiche auto made-in-Ddr. Ci sono vari percorsi possibili: lungo il muro, nella zona del Checkpoint Charlie, o ancora alla scoperta di Berlino Est.
I tour durano da 1 a 2 ore, costano da 30 a 70 euro a persona. Dopo una breve introduzione ai misteri del suo motore a due tempi, si parte in carovana dietro alla guida (ma si può decidere anche di affittare una macchina da soli per qualche ora o per l'intera giornata). Durante il percorso dalla radio arrivano le informazioni sulla città e i suoi punti d'interesse, disponibili in varie lingue, italiano compreso. E si può provare l'ebbrezza di un salto nel passato anche nella splendida Dresda, in un giro della città sempre accompagnato dall'inconfondibile rombo delle Trabant.
Nel bunker della Stasi. A Lipsia ci si può calare invece in una pagina decisamente meno "pop" della storia tedesca. Qui infatti si trovano due musei dedicati interamente alla Stasi, la feroce polizia politica del regime. E nessuno dei due è un museo tradizionale. Dentro la città si può visitare il
Runde Ecke ("Angolo rotondo", dalla forma dell'edificio). Il palazzo è stato per 40 anni il quartier generale della Stasi, e il comitato cittadino ha deciso di lasciarlo com'era, per far vivere ai visitatori l'atmosfera dei tempi. Pavimenti di linoleum, vecchi radiatori, la carta da parati giallina così indiscutibilmente evocativa, le scrivanie degli impiegati, le apparecchiature per la sorveglianza. E si dice anche che l'inconfondibile odore della DDR aleggi ancora lì dentro.
Trenta chilometri a est di Lipsia, a Machern, un'esperienza ancora più forte: la visita a un bunker della Stasi, costruito per affrontare situazioni d'emergenza - erano i tempi in cui l'eventualità di una guerra atomica non era così remota - e dentro il quale avrebbe dovuto trovare rifugio tutto il personale del Runde Ecke. Il centro di comando era mascherato da località di villeggiatura, attribuito a una società di fornitura d'acqua di Lipsia, ed è stato scoperto solo dopo la caduta del Muro.
Non solo Est. Anche la Germania Ovest ha i suoi cimeli. Fra tutti, Point Alpha, postazione militare Nato tra la Turingia e l'Hessen. In questa zona i soldati Nato e i militari Ddr si teneva d'occhio a distanza, in uno de punti ritenuto più vulnerabile da entrambi gli schieramenti per eventuali attacchi. Ora uno dei simboli della divisione è diventato emblema della cooperazione: entrambe le stazioni sono state trasformate in musei en plein air, e si possono ancora visitare le torrette di guardia, gli impianti radio che servivano a captare le voci nemiche, sbarramenti, muri e recinzioni sormontate da cartelli dai toni perentori, veicoli militari e la pompa di benzina che riforniva i soldati americani. E ci sono anche un monumento che celebra la riunificazione e una croce di betulla in moria dei cittadini dell'Est morti nel tentativo di passare ad Ovest.
Point Alpha fa parte oggi della "cintura verde": la striscia di terra lungo l'ex confine che, oltre ad essere un cimelio storico, ha anche un gran valore naturalistico. Questa zona tra le due Germanie era infatti inavvicinabile, e per questo priva della presenza umana, cosa che ha permesso a molte specie di animali e piante altrimenti in pericolo di vivere indisturbate.
La piccola Berlino. L'hanno chiamata così, Mödlareuth, cittadina che alla divisione delle Germanie si è trovata metà da un lato e metà dall'altro del confine. Divisa da un muro, che nel 1983 ha portato Bush padre ad esclamare "Ich bin ein Mödlareuther!" citando il più celebre annuncio di Kennedy, e che è stato abbattuto ben 7 mesi dopo il "fratello maggiore". Contrariamente a Berlino, poi, la città non è mai stata interamente riunificata: i residenti hanno codici postali e prefissi telefonici diversi, votano in Bundes diversi (Turingia e Baviera) e hanno addirittura differenti sistemi scolastici.
E ancora: nell'ex zona est gli abitanti si salutano con un "Guten Tag" (buongiorno), a ovest, nella cattolica Baviera, con "Gruss Gott" ("Dio ti saluta") Mödlareuth è poco più di un villaggio, anche al tempo del muro contava meno di 100 abitanti, ma rimane una testimonianza davvero singolare della divisione del Paese. Tutto il villaggio è un museo a cielo aperto, dalla torre di guardia rimasta intatta a un lungo tratto di muro bianco sormontato da giri di filo spinato. E nel museo vero e proprio si possono vedere fotografie d'epoca, documenti, divise militari, e ascoltare in un filmato le testimonianze dei residenti.
Oltre i confini. Se la Germania vi sta stretta, Ostalgietour propone un viaggio di quattro giorni in Polonia sulle tracce del regime. La regione è quella di Dolnoslaskie, nel sudovest del Paese. Si viaggia in macchina e in pullman, accompagnati da una guida, attraverso i paesaggi urbani tipici, l'architettura sovietica e post-sovietica, fino alla stazione meteorologica sul monte Snieka, a 1600 metri d'altezza, esempio fantascientifico di design comunista.
geom.Calboni ha scritto:Sarebbe da organizzare un bel tour
cozzi11 ha scritto:geom.Calboni ha scritto:Sarebbe da organizzare un bel tour
Facciamolo!Pensiamoci!
geom.Calboni ha scritto:cozzi11 ha scritto:geom.Calboni ha scritto:Sarebbe da organizzare un bel tour
Facciamolo!Pensiamoci!
Ribadisco, ad ovest da solo non ho il coraggio di organizzare Ma sono pronto a seguirvi
Jena Plissken ha scritto:mi ero già studiato l' itinerario una macchina affittata sarebbe l' ideale magari in primavera ?
geom.Calboni ha scritto:Jena Plissken ha scritto:mi ero già studiato l' itinerario una macchina affittata sarebbe l' ideale magari in primavera ?
Lo mettiamo in agenda?
ma Stalin sognava la Germania unita " un figlio non voluto " , cosi' il capo del Cremlino considerava la Ddr. per il professor Wilfried Loth il dittatore era contrario a spezzare in due il Paese sconfitto. Ulbricht e Adenauer si opposero , e poi arrivo' il Muro
heartpacker ha scritto: gioco un pò con il volante e scopro che qualche ITALIOTA che mi ha preceduto, ha appoggiato e dimenticato una LP germania nuova di zecca, sul cruscotto, che faccio ovviamente sparire
Torna a IL SALOTTO DEL VIAGGIATORE
Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti